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GEORGIA - Topic Ufficiale


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Disinformazione continua: alcuni asiatici diventano sempre più ricchi, la maggior parte dei loro connazionali sempre più povera.

 

Peccato che quando i nostri stati diventano più poveri, pensioni e stipendi li tagliano sempre da noi. Vabbè, da loro è difficile tagliare roba che non c'è quasi, ma sempre noi ci rimettiamo.

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Ospite intruder
Peccato che quando i nostri stati diventano più poveri, pensioni e stipendi li tagliano sempre da noi. Vabbè, da loro è difficile tagliare roba che non c'è quasi, ma sempre noi ci rimettiamo.

 

Non aggirare il problema. Un povero pensionato italiano è cento volte più ricco di un operaio cinese. Il benessere è estremamente circoscritto, come in Russia. E lo sai benissimo.

 

 

 

 

 

 

 

La Russia ha oggi grosse riserve monetarie, ha azzerato i debiti con il club di Parigi, ha aumentato le esportazioni in tutti i settori e non solo nelle materie prime, e in tanti le fanno la corte per aggiudicarsi altre materie prime

 

La Russia depreda sistematicamente territori abitati da altre etnie. Quanto può durare? Rispondi solo a questa domanda senza tirare in ballo il solito Bush o i soliti perfidi giudei perché stai diventando monotono.

 

Oppure quali erano gli USA originali, perchè no?

 

 

Piccolo problema, quello di tirare sempre in ballo i maledetti americani. Nessuno Stato, nessuna etnia americana, pretende l'indipendenza in quanto tale. In Russia...?

 

 

Kazakistan, Turkmenistan, Uzbekistan per esempio? Non sono tutte ma sono una bell apercentuale delle riserve totali

 

.

Kazaktan, e compagnia bella, non sono caucasici, torna a scuola a studiare.

La Russia come stato non ha problemi economici, mi sembra che basti

 

Vallo a raccontare a chi è morto di freddo e di fame quest'inverno. E non mi dire che non lo sai, perché allora significa che menti sapendo di mentire.

Ti sembra che basti? La gente che muore di freddo d'inverno a Mosca

Modificato da intruder
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Disinformazione continua: alcuni asiatici diventano sempre più ricchi, la maggior parte dei loro connazionali sempre più povera.

Sette milioni di persone fra quanti di altre etnie? E un lago, per essere tale, deve avere tutte le rive, metà del Mar Nero è ia NATO (Bulgaria e Romania). I russi possono pretendere quello che gli pare, a CASA LORO, non in Bulgaria, Romania, Ucraina... ma ti rendi conto delle figure che fai a scrivere queste cose?

 

I sette milioni sono concentrati a ridosso delle frontiere con la Russia e in Crimea, guarda un pò.

 

E qui che diritto si ha di definire il Mediterraneo un lago NATO? Marocco, Algeria, Tunisia, Libia, Libano, Siria e Serbia sono NATO? Ometto altri Paesi formalmente non NATO ma molto vicini politicamente.

 

Grazie per l'interessamento per le mie figure.

 

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Non aggirare il problema. Un povero pensionato italiano è cento volte più ricco di un operaio cinese. Il benessere è estremamente circoscritto, come in Russia. E lo sai benissimo.

 

(....) Il discorso verteva sulla perdita di competitivtà delle economie europee a favore delle economie asiatiche e delle conseguenze sul tenore di vita in Europa.

 

Se perdere tenore di vita è compensato allegramente dal fatto che si è sempre più ricchi di un cinese o di un russo comincerò a preoccuparmi molto meno del futuro

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Ospite intruder
I sette milioni sono concentrati a ridosso delle frontiere con la Russia e in Crimea, guarda un pò.

 

E qui che diritto si ha di definire il Mediterraneo un lago NATO? Marocco, Algeria, Tunisia, Libia, Libano, Siria e Serbia sono NATO? Ometto altri Paesi formalmente non NATO ma molto vicini politicamente.

 

Grazie per l'interessamento per le mie figure.

 

 

La Serbia non si affaccia più sul Mediterraneo, ora che il Montenegro è indipendente. La sai leggere una carta geografica?

 

Marocco è alleato USA, Algeria è pappaeciccia con Parigi, Tunisia non conta, Libia sta tornando nell'orbita occidentale, del Libano chi se ne frega e la Siria sta trattando la pace in cambio dei territori occupati con Israele (al di là delle sparate di facciata).

 

Le tue figure devono interessare a te, non a me. Se non te ne rendi conto, affari tuoi, ma non puoi fare incavolare la gente ogni volta così, poi non vengano i moderatori a dirmi che diamo addosso a questo o a quello.

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.........E un lago, per essere tale, deve avere tutte le rive, metà del Mar Nero è NATO (Bulgaria e Romania). I russi possono pretendere quello che gli pare, a CASA LORO, non in Bulgaria, Romania, Ucraina... ma ti rendi conto delle figure che fai a scrivere queste cose?

E non consideri la Turchia!!!

 

 

 

..........

E qui che diritto si ha di definire il Mediterraneo un lago NATO? Marocco, Algeria, Tunisia, Libia, Libano, Siria e Serbia sono NATO? Ometto altri Paesi formalmente non NATO ma molto vicini politicamente.

..........

Vedo che sei rimasto un po' indietro con la geografia: la Serbia non ha sbocco ad alcun mare!!!

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Non aggirare il problema. Un povero pensionato italiano è cento volte più ricco di un operaio cinese. Il benessere è estremamente circoscritto, come in Russia. E lo sai benissimo.

La Russia ha oggi grosse riserve monetarie, ha azzerato i debiti con il club di Parigi, ha aumentato le esportazioni in tutti i settori e non solo nelle materie prime, e in tanti le fanno la corte per aggiudicarsi altre materie prime

 

La Russia depreda sistematicamente territori abitati da altre etnie. Quanto può durare? Rispondi solo a questa domanda senza tirare in ballo il solito Bush o i soliti perfidi giudei perché stai diventando monotono.

Piccolo problema, quello di tirare sempre in ballo i maledetti americani. Nessuno Stato, nessuna etnia americana, pretende l'indipendenza in quanto tale. In Russia...?

.

Kazaktan, e compagnia bella, non sono caucasici, torna a scuola a studiare.

Vallo a raccontare a chi è morto di freddo e di fame quest'inverno. E non mi dire che non lo sai, perché allora significa che menti sapendo di mentire.

Ti sembra che basti? La gente che muore di freddo d'inverno a Mosca

 

Qua Bush forse lo stai tirando fuori tu, non ricordo dove io lo ho citato, anzi non mi ricordo nemmeno di aver citato la religione ebraica. (....)

 

E grazie per la lezione di geografia, era assolutamente necessaria.

 

P.S.:Quando invece la gente muore di fame e di freddo a Mosca, e lo stato russo è pure in bolletta allora la Russia diventa una grande potenza?

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Dopo molti discorsi più o meno ... sensati, torniamo alle notizie.

 

Eccovi i link a due articoli (testo + video):

 

http://www.euronews.net/it/article/26/08/2...eorgia-regions/

 

http://www.euronews.net/it/article/26/08/2...redraw-the-map/

Io sono veramente curioso di vedere cosa uscirà fuori dal vertice di lunedì, spero che finalmente verrà fuori che non siamo divisi come sempre...

 

Riguardo al discorso di Saakashvili, sarei curioso di sentirlo per intero. Anche se sta esagerando con le sue accuse di immobilità all'occidente, si dovrebbe rendere conto che ha alzato un po' troppo la posta...

 

Altre NEWS (Rai News 24) La Russia accusa gli Usa di importare armi in Georgia, le navi Usa fanno dietrofront

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Attenzione:

 

1) I doppi post sono vietati: per quotare due interventi senza fare un doppio post, basta cliccare sul tasto "+CITAZION." dei post che si vogliono citare, e poi cliccare normalmente su "+RISPONDI".

 

2) Insulti tra utenti, gente che scrive nei font/colori più illegibili, clima generale non favorevole ad una civile discussione. Stavo già seguendo la discussione, ed ho avuto 6 segnalazioni in 7 minuti.

 

Basta così, chiudo. I provocatori si trasferiscano in qualche altro forum, dove sono tollerati.

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MOSCOW, August 26 (RIA Novosti) - NATO is helping to restore Georgia's air defenses and has deployed 10 warships in the Black Sea, with another eight expected soon, the deputy chief of the Russian General Staff said Tuesday.

 

"Measures are being taken with assistance from NATO experts to create facilities for airspace control and to restore airfields," Col. Gen. Anatoly Nogovitsyn said.

 

He also expressed bewilderment at the "increased activity of NATO's naval forces... in the Black Sea."

 

According to the information at the disposal of the General Staff, there are three U.S. warships, the Polish frigate General Pulaski, the German frigate FGS

 

Lubeck, and the Spanish navy ship Admiral Juan de Borbon, as well as four Turkish vessels in the Black Sea.

 

A Russian military intelligence source said Monday the NATO warships carried over 100 Tomahawk cruise missiles and Harpoon anti-ship missiles between them.

 

Nogovitsyn said that vessels from Russia's Black Sea Fleet had been deployed near the port of Sukhumi in Abkhazia, Georgia's rebel region, in connection with

 

the withdrawal of Russian troops from the conflict zone.

 

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Russia sends aircraft carrier to Syria

 

 

2008-08-20

 

The Russian aircraft carrier “Admiral Kuznetsov” is ready to head from Murmansk towards the Mediterranean and the Syrian port of Tartus. The mission comes after Syrian President Bashar Assad said he is open for a Russian base in the area.

The “Admiral Kuznetsov”, part of the Northern Fleet and Russia’s only aircraft carrier, will head a Navy mission to the area. The mission will also include the missile cruiser “Moskva” and several submarines, Newsru.com reports.

 

President Assad in meetings in Moscow this week expressed support to Russia’s intervention in South Ossetia and Georgia. He also expressed interest in the establishment of Russian missile air defence facilities on his land.

 

The “Admiral Kuznetsov” also last year headed a navy mission to the Mediterranean. Then, on the way from the Kola Peninsula and south, it stopped in the North Sea where it conducted a navy training exercise in the immediate vicinity of Norwegian offshore installations.

 

(http://www.barentsobserver.com/russia-sends-aircraft-carrier-to-syria.4502333-16149.html)

 

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The flagship of Russia's Black Sea fleet, the guided missle cruiser Moscow, put to sea on Monday after returning to its home base port Sevastopol, Ukraine.

 

The Moscow's sortie back into the Black came a mere 72 hours after the giant warship returned to the Crimea peninsula from Georgian waters. Normally,

 

Sevastopol-based Russian warships spend most of the year in port, and take to open waters after months of preparation.

 

Russian general staff spokesmen denied point blank that the rapidity of the return to sea of the massive cruiser, a warship twice the size of NATO's largest

 

warship in the region the USS McFaul, had anything to do with a US naval presence off Georgia.

 

Russia had been planning a naval exercise in the Black Sea "for months ahead of time," and the Moscow's departure "was part of normal planned training,"

 

deadpanned Anatoliy Nagovitsyn, vice Chief of Russia's general staff, at a Moscow press conference.

 

The cruiser Moscow will lead a squadron of as many of 18 Russian warships operating in the general vicinity of, but not interfering with the NATO flotilla, Nagovitsyn said.

 

Russian warships on Tuesday docked in Sukhumi, the capital of the Russia-allied Georgian renegade province Abkhazia, on Tuesday morning, he added, according to an Interfax news agency report.

 

(notizia di oggi, ripresa anche dal corriere.it:

 

"LA FLOTTA RUSSA - Intanto un gruppo di navi della flotta russa del Mar Nero, tra cui l'ammiraglia, l'incrociatore portamissili Moskva, è arrivato nelle acque territoriali della regione georgiana indipendentista dell'Abkhazia. Lo riferisce l'agenzia Itar-Tass, citando il comandante della flotta di stanza nella base di Novorossisk, Serghei Miniailo. L'alto ufficiale ha spiegato la presenza dei vascelli con l'obiettivo di «sostenere la pace e la stabilità in Abkhazia e nelle sue acque». «Stiamo controllando le acque territoriali dell'Abkhazia e gli spazi acquei adiacenti, il compito delle navi è quello di non consentire il trasporto di armi», nonchè «svolgere una missione umanitaria», ha detto Miniailo."

 

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Ricapitolando dalle informazioni raccolte in rete la situazione dovrebbe essere la seguente.

 

NATO

1 CG Ticonderoga

2 DDG A. Burke

1 FFG General Pulaski (Pol)

1 FSG Lubeck (Ger)

1 FFG Juan de Borbon

4 Navi turche

 

8+ navi in arrivo (probabilmente almeno la metà americane, a naso direi dei DDG, forse 1 Perry)

 

RUSSIA

Squadra navale dell'incrociatore Moskva, con 18 navi. Da sottolineare che il Moskva si è fermato a Sebastopoli soltanto per 3 giorni (rifornimento e carico armi) per poi ritornare in tutta fretta di fronte alle acque territoriali della provincia georgiana dell'Abkhazia).

 

Allo stesso tempo i russi (con la scusa della visita in Siria) stanno portando in zona la loro unica portaerei. In effetti se la Turchia autorizzasse il passaggio di una PA americana, sarebbe obbligata a fare lo stesso con la Kuz

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Spostato da altra discussione
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Ho riaperto la discussione (e spostato qui il messaggio di Rick) esclusivamente per gli aggiornamenti sulla situazione in Georgia. In questo particolare momento della situazione internazionale vorrei lasciare un topic aggiornato sugli avvenimenti.

 

E' permesso solamente postare articoli riguardanti le news, oppure linkarli. Ogni commento che non riguarda strettamente la situazione in Georgia verrà rimosso.

 

D'altronde siamo in Blog&News e questa dovrebbe essere la normalità; post chilometrici con commenti personali e considerazioni generali, qui sono fuori-luogo e al massimo vanno in "Discussioni a tema".

Modificato da Captor
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Ricapitolando dalle informazioni raccolte in rete la situazione dovrebbe essere la seguente.

 

NATO

1 CG Ticonderoga

2 DDG A. Burke

1 FFG General Pulaski (Pol)

1 FSG Lubeck (Ger)

1 FFG Juan de Borbon

4 Navi turche

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Scusami, Rick, da dove ti risulta la presenza di un incrociatore classe "Ticonderoga" e di un secondo caccia classe "Burke" (oltre il "McFaul")?

 

Vedi anche il link seguente:

 

http://www.aereimilitari.org/forum/index.p...st&p=170167 (messaggio n° 660)

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L'avevo letto sul Corriere di qualche giorno fa. Dammi tempo che do un'occhiata on-line

 

EDIT 1: navi ausiliarie USA

Separately, the US Coast Guard cutter Dallas has been dispatched with aid, while a third vessel, the Navy command ship USS Mount Whitney, is being loaded in Italy with humanitarian supplies for Georgia, he said.

(Russia cruiser to test weapons in crowded Black Sea

Reuters | Tuesday, 26 August 2008)

 

EDIT 2: altra news da Debka che conferma che la Kuz farà base in Siria e sarà sotto il comando della flotta del Mar Nero. Ricordo che, giuridicamente, la Kuz è un incrociatore e quindi non soggetto alle limitazioni del trattato dei dardanelli

Russian Mediterranean warships placed under Black Sea Fleet command

 

DEBKAfile, August 25, 2008, 11:00 PM (GMT+02:00)

 

Russian Navy chief Adm. Vladimir Vysotsky confers with Chief of Staff Gen. Nikolay Makarov

The Russian Navy chief, Adm. Vladimir Vysotsky announced Sunday, Aug. 24, that its warships in the Mediterranean region have been placed under the command of Russia’s Black Sea Fleet.

 

At the same time, the American aircraft carrier, the Iwo Jima Expeditionary Strike Group heading a six-vessel contingent set sail this week for the Mediterranean and Persian Gulf, with 6,000 sailors and marines aboard.

 

Then on Monday, the Russian general staff took the further step of announcing regular searches of all cargoes transiting the Georgian port of Poti.

 

DEBKAfile’s military sources report extreme concern in Israel’s military and navy. Washington and Jerusalem both regard the link-up of Russian naval operations in the two waters a further aggressive Russian step in the Cold War spreading out of Georgia to the Black Sea, the Ukraine, and other parts of the Caucasian region.

 

Moscow’s Black Sea Fleet headquarters at the Ukrainian port of Sevastopol will henceforth be in command of the flotilla to be deployed at the Syrian port of Tartus.

 

The Black Sea’s flagship, the Moskva missile cruiser, was accordingly detached Saturday, Aug. 23, from the Russian naval contingent heading for Syria and recalled to Sevastopol. Henceforth, the Moska will act as joint flagship for the Black Sea and Mediterranean fleets, linking to two under a single command.

 

Moscow’s announcement Monday that Russian forces would search cargoes transiting Poti underscored its determination to retain its grip on the strategic Black Sea port.

 

At the opposite end of the new Russian maritime chain, US and Israeli satellites have recently observed large dredgers operating at the Syrian port of Tartus. They are believed to be preparing the small Mediterranean port to serve as permanent base for large Russian naval vessels, such as the Admiral Kuznetsov – right opposite the US Sixth Fleet and in close proximity to Israeli waters and shores.

 

Boosting the US naval buildup in the region, Tuesday, Aug. 26, the USS Iwo Jima leaves Norfolk for the Mediterranean and Persian Gulf at the head of a large group which includes the USS San Antonio amphibious transport dock ship.

 

They will be joined Friday by the amphibious dock landing ship USS Carter Hall, the guided missile cruiser USS Vella Gulf and the guided missile destroyer USS Ramage . Another guided missile destroyer. the USS Roosevelt and the fast attack submarine USS Hartford will be part of the group.

 

EDIT 3: un DDG è l'USS McFaul

 

EDIT 4: in effetti in altri siti si parla di 9 navi alleate (di cui due americane, confermate le 4 turche, la polacca, la spagnola e la tedesca). Non so che dire, se ripesco il trafiletto, ricopio l'articolo e lo posto. Ci sono anche navi romene e bulgare in mare.

 

EDIT 5: in ogni caso il secondo Burke e il Tico arriveranno Venerdì (vedi punto 2).

 

EDIT 6: navi russe della flotta del mar nero (da PdD)

La seguente sarebbe la composizione della flotta russa del Mar Nero, relativamente alle principali unità:

1 Moskva (incrociatore lanciamissili del 1983), 2 caccia classe Kara, 1 caccia classe Kashin, 1 fregata classe Krivak I e un'altra Krivak II, 1 sottomarino classe Kilo e 1 Tango (non operativo), 9 corvette di cui una Grisha 3, 2 Bora e 2 Nanuchka III.

Modificato da Rick86
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Dal link: http://www.corriere.it/esteri/08_agosto_27...=box_primopiano

 

riporto l'articolo seguente:

 

 

GUERRA IN CAUCASO

 

Kouchner preoccupato: «La Russia ora pensa a Ucraina e Moldavia»

 

Il ministro degli esteri francese: «La situazione è molto pericolosa». La flotta russa nelle acque dell'Abkhazia

 

 

PARIGI - La Russia, dopo l'Ossezia del sud e l'Abkhazia, potrebbe avere «altri obiettivi» come «la Crimea, l'Ucraina, la Moldavia». Lo sostiene il ministro degli Esteri francese, Bernard Kouchner, sottolineando che la situazione «è molto pericolosa». Il responsabile della diplomazia di Parigi, che detiene la presidenza di turno dell'Ue, ha anche ribadito che la Russa agisce «al di fuori della legge internazionale» e che l'Ue «non può accettare queste violazioni del diritto internazionale e di accordi per la sicurezza». «Non possiamo accettare questa violazione di ogni legge internazionale, degli accordi di sicurezza e cooperazione in Europa, delle risoluzioni delle Nazioni Unite, né la conquista, per la prima volta da molto tempo, di un territorio da parte dell’esercito di un Paese vicino - ha dichiarato il titolare del Quai d’Orsay in un’intervista alla radio Europe 1 -. I Ventisette capi di Stato ovviamente reagiranno» al vertice straordinario di lunedì. La Russia «è fuori dalla legalità internazionale - aggiunge - e questa non è solo l’opinione dell’Unione Europea».

 

LA FLOTTA RUSSA - Intanto un gruppo di navi della flotta russa del Mar Nero, tra cui l'ammiraglia, l'incrociatore portamissili Moskva, è arrivato nelle acque territoriali della regione georgiana indipendentista dell'Abkhazia. Lo riferisce l'agenzia Itar-Tass, citando il comandante della flotta di stanza nella base di Novorossisk, Serghei Miniailo. L'alto ufficiale ha spiegato la presenza dei vascelli con l'obiettivo di «sostenere la pace e la stabilità in Abkhazia e nelle sue acque». «Stiamo controllando le acque territoriali dell'Abkhazia e gli spazi acquei adiacenti, il compito delle navi è quello di non consentire il trasporto di armi», nonchè «svolgere una missione umanitaria», ha detto Miniailo.

 

SAAKASHVILI - Il presidente della Georgia, Mikheil Saakashvili, ha esortato l'Unione Europea a non restare passiva davanti al riconoscimento delle regioni separatiste georgiane dell'Ossezia del sud e dell'Abkhazia da parte di Mosca. In un'intervista a Bild, il capo dello stato georgiano ha accusato la Russia di «cambiare in modo arbitrario e tramite il ricorso alla violenza le frontiere interne all'Europa». «Se l'Europa lascerà andare le cose in questo modo anche una sola volta, la Russia in futuro tornerà a tentare di rifarlo». Saakashvili ha chiesto quindi che l'Ue nel corso del vertice della prossima settimana dedicato alla crisi del Caucaso manifesti il proprio «chiaro impegno» nei confronti della Georgia. Il capo dello stato di Tblisi ha quindi spiegato perché non potrà essere presente in occasione del vertice Ue: «Se abbandono la Georgia, i russi chiuderanno il nostro spazio aereo e mi impediranno di rientrare nel Paese».

 

MEDVEDEV - Nel frattempo il presidente russo Dmitri Medvedev ha ribadito la correttezza dell'intervento di Mosca in Georgia, sottolineando il parallelismo con il Kosovo, la provincia balcanica indipendente dalla Serbia da febbraio. «Dopo che l’Occidente ha riconosciuto l’indipendenza del Kosovo, come avrebbe potuto la Russia dire no alle aspirazioni d’indipendenza dell’Abkhazia e dell’Ossezia del sud, considerato anche l’attacco che stavano subendo dalla Georgia?», ha scritto Medvedev al Financial Times, spiegando così le ragioni che martedì lo hanno convinto a riconoscere le due repubbliche indipendentiste caucasiche. «Ignorando gli avvertimenti della Russia, i paesi occidentali hanno fatto a gara per riconoscere l’illegale dichiarazione d’indipendenza dalla Serbia del Kosovo», ricorda Medvedev. «Noi abbiamo argomentato - aggiunge - a ragione che sarebbe stato impossibile, dopo tutto quel che era accaduto, dire agli abkazi e agli osseti (e a decine di altri gruppi nel mondo) che quel che era giusto per gli albanesi kosovari non lo era per loro. Nelle relazioni internazionali non si possono avere delle regole per alcuni e regole diverse per altri». Il presidente russo nell’articolo afferma anche che Mosca ha tentato di persuadere il presidente georgiano Mikhail Saakashvili a firmare un accordo sul non uso della forza, ma il capo dello stato di Tbilisi ha rifiutato. «Abbiamo scoperto il perchè solo nella notte tra il sette e l’otto agosto», con l’attacco all’Ossezia del sud, sostiene Medvedev, per il quale «solo un pazzo avrebbe potuto fare un simile azzardo». La Russia, insomma, per Medvedev è stata costretta a reagire dalla Georgia. «Non avevamo - dice il presidente russo - altre scelte che schiacciare l’attacco per salvare vite. Non è stata una guerra che abbiamo scelto. Non abbiamo piani per il territorio georgiano. Le nostre truppe sono entrate in Georgia per distruggere le basi da cui era stato lanciato l’attacco».

 

27 agosto 2008

 

 

__________

 

 

EDIT

 

 

Eccovi un articolo (testo + video) al link che segue:

 

http://www.euronews.net/it/article/27/08/2...ing-in-georgia/

Modificato da picpus
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Allo stesso tempo i russi (con la scusa della visita in Siria) stanno portando in zona la loro unica portaerei. In effetti se la Turchia autorizzasse il passaggio di una PA americana, sarebbe obbligata a fare lo stesso con la Kuz

Il teatro non e' esattamente la Georgia ma il "primum movens" sicuramente si.

Sul Jerusalem Post di oggi non viene riportato nessun commento , mentre su quello di ieri "fonti ufficiali" negavano l' offerta siriana di basi navali e/o terrestri alla Russia.

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Intanto, fonte ANSA, pare che sulla decisione del Cremlino di riconoscere gli indipendentisti la stampa russa si è dimostrata piuttosto critica, evocando i rischi di un isolamento internazionale, di un effetto domino del Caucaso e di una battuta d'arresto dell'economia.

 

Non avendo una sufficiente fiducia nella liberà di informazione nella Santa Madre Russia, credo che, se fosse vero, potrebbe essere un primo segnale di distensione salvando la faccia: l'opinione pubblica russa (cioè Putin) non vuole attriti con la comunità internazionale, quindi stiamo meditando un passo indietro. Chissà...

 

Tra l'altro Mosca, criticata dall'Occidente per il suo riconoscimento di Abkhazia e Ossezia del sud, va a caccia di un primo forte sostegno internazionale al vertice - in programma oggi e domani a Dushanbé, in Tagikistan - della Sco, l'organizzazione per la cooperazione di Shangai che raggruppa Russia, Cina ed ex repubbliche sovietiche centroasiatiche come Kazakhstan, Uzbekistan, Kirghizistan e Tagikistan. Il Cremlino cerca solidarietà, ma non sarà facile convincere la Cina, alle prese con i suoi problemi nazionalistici.

 

Comunque il presidente russo Dmitri Medvedev ha rassicurato telefonicamente il cancelliere tedesco Angela Merkel sull'impegno di Mosca a rispettare il piano di pace mediato dalla presidenza francese di turno della Ue, compreso il quinto punto sul ritiro delle truppe e le misure di sicurezza aggiuntive.

 

Nel campo militare la tensione si trasferisce dunque sul Mar Nero, dove la flotta russa, guidata dalla sua ammiraglia, il modernissimo incrociatore portamissili Moskva, ha ricevuto l'ordine di sorvegliare i movimenti di quella Nato.

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"La nostra scelta inevitabile"

Medvedev scrive all'Occidente

 

Questa è la lettera inviata ieri mattina dal presidente russo ad alcuni capi di stato e governo, fra cui il presidente degli Stati Uniti George W. Bush, quello francese Nicolas Sarkozy, il cancelliere tedesco Angela Merkel e il presidente del consiglio italiano Silvio Berlusconi. Il capo del Cremlino annuncia il riconoscimento dell'indipendenza di Ossezia del Sud e Abkhazia

 

Nello spirito delle nostre relazioni di fiducia reciproca desidero informarLa che la Federazione Russa si trova di fronte alla necessità di prendere la decisione difficile - ma l'unica possibile, in queste condizioni - di riconoscere l'indipendenza e la sovranità dell'Ossezia del Sud e dell'Abkhazia.

L'aggressione del regime di Mikhail Saakashvili contro l'Ossezia del Sud ha cancellato le vite di molti dei nostri cittadini, compresi i militari che facevano parte del contingente multinazionale per il mantenimento della pace. Avendo dato l'ordine criminale di attaccare l'Ossezia del Sud, Saakashvili contava di realizzare un'operazione lampo e di mettere la comunità internazionale di fronte al fatto compiuto di una "sistemazione" del conflitto tra la Georgia e l'Ossezia del Sud alle condizioni di Tbilisi.

 

Contemporaneamente, lui stava preparando un'azione militare anche contro l'Abkhazia. Questi piani si sono scontrati con la resistenza dei popoli dell'Ossezia del Sud e dell'Abkhazia e sono stati stroncati dalle azioni decisive del rafforzato contingente di pace russo.

Da quando, all'inizio degli anni '90, il presidente georgiano Gamsakhurdia lanciò l'appello per una "Georgia per i georgiani" e abolì gli Stati autonomi dell'Abkhazia e dell'Ossezia del Sud, ordinando di prendere d'assalto Sukhumi e Tskhinvali, la Russia fece tutto quanto in suo potere per impedire il genocidio e le pulizie etniche. La Russia, come mediatrice e pacificatrice, voleva arrivare a una soluzione politica dei conflitti. Allo stesso tempo, ci siamo sempre basati sul riconoscimento dell'integrità territoriale della Georgia.

 

Tuttavia la dirigenza georgiana faceva spesso saltare il processo negoziale rinnegando le intese precedenti. Faceva uso di ingegnose provocazioni politiche e militari violando gravemente il regime stabilito con il sostegno dell'Onu e dell'Osce nelle zone del conflitto. Tutto questo era accompagnato da azioni antirusse, attacchi ai militari del contingente di pace, arresti dei nostri ufficiali e deportazioni dei nostri diplomatici.

Non abbiamo raccolto le provocazioni, abbiamo dimostrato fermezza e pazienza, abbiamo cercato in ogni modo di far rinsavire il regime di Tbilisi, farlo tornare al tavolo delle trattative. Non abbiamo abbandonato questa nostra posizione di principio neanche dopo la proclamazione unilaterale dell'indipendenza del Kosovo.

 

Ciononostante la dirigenza georgiana non ha potuto e non ha nemmeno voluto apprezzare la nostra linea costruttiva, cadendo sempre più nella febbre militarista. Un ruolo chiaramente distruttivo è stato giocato dai protettori esterni di Saakashvili, che l'hanno aiutato a riarmarsi fino ai denti, favorendo di fatto le sue intenzioni aggressive e rafforzando la sua fiducia nell'impunità.

I nostri insistenti appelli a Tbilisi per la stipula di accordi sull'impegno al non uso della forza in Abkhazia e Ossezia del Sud sono stati respinti dalla dirigenza georgiana e ignorati dall'Unione europea e dalla Nato.

Nella notte dell'8 agosto 2008 Tbilisi ha fatto la sua scelta, iniziando la guerra contro il popolo sudosseto il quale - stando alle dichiarazioni di Saakashvili - è considerato una parte del suo Stato. Con il suo ordine criminale di iniziare la guerra, il presidente georgiano ha cancellato di propria mano tutte le speranze per il ristabilimento dell'integrità territoriale e la coesistenza pacifica di sudosseti, abkhazi e georgiani in un unico Stato. I popoli dell'Abkhazia e dell'Ossezia del Sud si sono espressi più volte con referendum a favore dell'indipendenza delle proprie Repubbliche. Ciò che è successo in Ossezia del Sud e si stava pianificando di fare anche in Abkhazia ha fatto traboccare il vaso della pazienza.

 

In questi giorni i presidenti Bagapsh e Kokojty, sulla base della delibera dei loro Parlamenti, si sono rivolti alla dirigenza russa per la richiesta del riconoscimento della sovranità di Stato dell'Abkhazia e dell'Ossezia del Sud. Il consiglio della Federazione e la Duma di Stato in modo unanime si sono espresse a sostegno di questo appello. Questa posizione è condivisa dalla stragrande maggioranza dei nostri cittadini. Basandosi sulla situazione che si è venuta a creare, tenendo conto della volontà espressa dai popoli dell'Abkhazia e dell'Ossezia del Sud, attenendosi alle disposizioni dello statuto Onu e alla dichiarazione sui principi e il diritto internazionale riguardanti le relazioni amichevoli tra gli Stati, all'atto finale di Helsinki e agli altri documenti internazionali di parte, è stata presa la decisione del riconoscimento da parte della Federazione Russa dell'indipendenza della Repubblica di Abkhazia e della Repubblica dell'Ossezia del Sud. I rispettivi decreti saranno da me firmati il 26 agosto 2008.

 

Conto sulla Sua comprensione e sul Suo sostegno.

Inoltre spero che i 6 principi concordati a Mosca il 12 agosto per la sistemazione dei conflitti rimarranno in vigore per quanto riguarda l'adozione delle misure contro la riapertura delle attività militari. A tal fine faremo tutto il necessario, comprese la azioni coordinate con gli osservatori dell'Osce. Siamo pronti a concordare un regime efficace per la zona di sicurezza attorno all'Ossezia del Sud affinché sia posta una barriera contro le provocazioni e i nuovi preparativi militari. Saremo a favore di un ruolo dell'Unione europea in questi sforzi sotto l'egida dell'Osce.

 

(27 agosto 2008)

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Le unità navali europee di cui parla Rick, segnatamente, una spagnola, una tedesca ed una polacca, fanno parte, insieme ad una fregata statunitense, del Standing NATO Maritime Group One (SNMG1) (dipendente dal CC-Mar Northwood - Allied Maritime Component Command, Northwood, UK), impegnato in un'esercitazione di routine, nel Mar Nero, da tempo programmata, con le locali marine dei paesi recentemente entrati nella Nato (Romania e Bulgaria).

 

Eccovi, dal sito ufficiale della Nato, il link all'articolo che ne parla:

 

http://www.mccnwd.info/

 

Lo riporto per intero:

 

NATO ships visit young NATO members Romania and Bulgeria

 

Last week, the Standing NATO Maritime Group One (SNMG1), a group of NATO warships, entered the Black Sea to conduct routine port visits and exercises with NATO member nations bordering the Black Sea.

 

The three week deployment is routine in nature and has been planned for well over a year.

 

SNMG 1 is currently comprised of the Spanish Flagship, SPS Admiral Juan de Bourbon, accompanied by 3 frigates; the German, FGS Lübeck, the Polish, ORP General Kazimierz Pulaski and the US, USS Taylor.

 

A fifth member of SNMG1, the Canadian frigate HMCS Ville de Quebec, was recently detached from the group on a humanitarian mission to escort World Food Programme shipping off the coast of Somalia under Canadian national authority.

 

The 4 ships are currently alongside in Constanta, Romania, and will then conduct passing exercises with the Romanian Navy. Thereafter the group will visit Varna, Bulgaria, followed by a similar exercise with the Bulgarian Navy.

 

SNMG 1 is one of NATO standing elements, a group of member nations' frigates and destroyers, who exercise together year round to promote NATO interoperability and solidarity.

 

Vice-Admiral Pim Bedet, Deputy Commander Allied Maritime Component Command Headquarters Northwood stated “SNMG1, as a standing core element of the NATO Response Force, is conducting a pre-planned routine visit to the Black Sea region to interact and exercise with our NATO partners Romania and Bulgaria, which is an important feature of our routine planning in order to maintain high levels of interoperability and cohesion within the Alliance."

 

 

__________

 

 

EDIT

 

 

Delle quattro unità predette, solo la spagnola, una delle quattro fregate classe "Alvaro de Bazan" (F-100), è particolarmente bene armata e moderna; la tedesca è una ormai obsoleta classe "Bremen" (Type 122), l'americana e la polacca appartengono alla classe "Oliver Hazard Perry" unità, pure queste, non recentissime, anche se ancora valide.

Modificato da picpus
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FT.COM: The west is strategically wrong on Georgia

 

By Kishore Mahbubani

 

Published: August 20 2008 19:19 | Last updated: August 20 2008 19:19

 

Sometimes small events can portend great changes. The Georgian fiasco may be one such event. It heralds the end of the post cold-war era. But it does not mark the return of any new cold war. It marks an even bigger return: the return of history.

 

The post cold-war era began on a note of western triumphalism, symbolised by Francis Fukuyama’s book, The End of History. The title was audacious but it captured the western zeitgeist. History had ended with the triumph of western civilisation. The rest of the world had no choice but to capitulate to the advance of the west.

 

In Georgia, Russia has loudly declared that it will no longer capitulate to the west. After two decades of humiliation Russia has decided to snap back. Before long, other forces will do the same. As a result of its overwhelming power, the west has intruded into the geopolitical spaces of other dormant countries. They are no longer dormant, especially in Asia.

 

Indeed, most of the world is bemused by western moralising on Georgia. America would not tolerate Russia intruding into its geopolitical sphere in Latin America. Hence Latin Americans see American double standards clearly. So do all the Muslim commentaries that note that the US invaded Iraq illegally, too. Neither India nor China is moved to protest against Russia. It shows how isolated is the western view on Georgia: that the world should support the underdog, Georgia, against Russia. In reality, most support Russia against the bullying west. The gap between the western narrative and the rest of the world could not be greater.

 

It is therefore critical for the west to learn the right lessons from Georgia. It needs to think strategically about the limited options it has. After the collapse of the Soviet Union, western thinkers assumed the west would never need to make geopolitical compromises. It could dictate terms. Now it must recognise reality. The combined western population in North America, the European Union and Australasia is 700m, about 10 per cent of the world’s population. The remaining 90 per cent have gone from being objects of world history to subjects. The Financial Times headline of August 18 2008 proclaimed: “West in united front over Georgia”. It should have read: “Rest of the world faults west on Georgia”. Why? A lack of strategic thinking.

 

Mao Zedong, for all his flaws, was a great strategic thinker. He said China always had to deal with its primary contradiction and compromise with its secondary contradiction. When the Soviet Union became the primary contradiction, Mao settled with the US, even though it involved the humiliation of dealing with a power that then recognised Chiang Kai-shek as the legitimate ruler. The west must emulate Mao’s pragmatism and focus on its primary contradiction.

 

Russia is not even close to becoming the primary contradiction the west faces. The real strategic choice is whether its primary challenge comes from the Islamic world or China. Since September 11 2001, the west has acted as though the Islamic world is the primary challenge. Yet rather than devise a long-term strategy to win over 1.2bn Muslims, the west has jumped into the Islamic world with no strategy. Hence there are looming failures in Afghanistan and Iraq and an even more hostile environment in the Islamic world.

 

Many European thinkers are acutely aware of the folly of many US policies. But they are reluctant to confront the dangers of outsourcing their security to US power. In security, geography trumps culture. Because of geography, Europe has to worry about Islamic anger. Because of the Atlantic Ocean, the US has less reason to do so.

 

In the US, leading neo-conservative thinkers see China as their primary contradiction. Yet they also support Israel with a passion, without realising this stance is a geopolitical gift to China. It guarantees the US faces a hostile Islamic universe, distracting it from focusing on China. There is no doubt China was the bigger winner of 9/11. It has stabilised its neighbourhood, while the US has been distracted.

 

Western thinkers must decide where the real long-term challenge is. If it is the Islamic world, the US should stop intruding into Russia’s geopolitical space and work out a long-term engagement with China. If it is China, the US must win over Russia and the Islamic world and resolve the Israel-Palestine issue. This will enable Islamic governments to work more closely with the west in the battle against al-Qaeda.

 

The biggest paradox facing the west is that it is at last possible to create a safer world order. The number of countries wanting to become “responsible stakeholders” has never been higher. Most, including China and India, want to work with the US and the west. But the absence of a long-term coherent western strategy towards the world and the inability to make geopolitical compromises are the biggest obstacles to a stable world order. Western leaders say the world is becoming a more dangerous place, yet few admit that their flawed thinking is bringing this about. Georgia illustrates the results of a lack of strategic thinking.

 

The writer, dean of the Lee Kuan Yew School of Public Policy (National University of Singapore), has just published ‘The New Asian Hemisphere: the Irresis­tible Shift of Global Power to the East’

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Ho sentito ora Fabio (l'amministratore di tutta la baracca), e mi ha confermato:

 

1) In Blog&News vanno esclusivamente riportate notizie (in questo caso sugli accadimenti in Georgia). Tutte le considerazioni e i commenti vanno in "Discussioni a tema" (dove ho ripristinato questa discussione).

I post che non seguono questa regola verranno rimossi (io e Fabio abbiamo già iniziato a farlo, con relativo +10%).

 

2) Da ora in poi i post si scrivono col carattere standard e col colore nero. Fine dei font strani e dei post scritti in blu... (speravamo bastasse il buon senso, ma tant'è....).

In questo modo scontentiamo pochi (due...) ma accontentiamo molti, cioè tutti gli utenti che si lamentavano perchè i post scritti con caratteri diversi sono scomodi da leggere. Anche in questo caso, i post verranno corretti, e gli utenti "sanzionati".

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La Russia ha sperimentato oggi un missile 'Topol' in grado di perforare una difesa antimissile. Ne hanno dato notizia le agenzie russe citando le forze strategiche nucleari.

 

Le forze strategiche nucleari e le forze spaziali hanno effettuato alle 14:36 ora di Mosca (le 12:36 italiane) dal cosmodromo di Plessetsk (nordovest della Russia) un test di routine di un missile balistico intercontinentale PC-12M Topol'', ha detto il portavoce delle forze strategiche Aleksandr Vovk, citato dall'agenzia Ria-Novosti.

 

Come per dire: continuatre a fare scudi. Noi ci attrezziamo a perforarli.

 

Speriamo che ora si sentano più tranquilli... :rolleyes:

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'1,692 killed in Georgian aggression'

Thu, 28 Aug 2008 10:06:30 GMT

 

South Ossetia's prosecutor general reports 1,692 deaths resulted from Tbilisi's August offensive against the autonomous Georgian province.

 

"We have information of 1,692 dead and 1,500 injured as a result of the Georgian aggression," Russian Interfax news agency quoted Teimuraz Khugayev as saying.

 

This is while on Thursday, German Foreign Minister Frank-Walter Steinmeier urged Moscow to allow an international probe into Russian claims of abuses by the Georgian military in South Ossetia.

 

"(Moscow) alleges that there atrocities were meted out on the South Ossetian population. Russia or South Ossetia must document whether this is the case and to what extent," Steinmeier told the Sueddeutsche Zeitung daily.

 

"Russia ... would be well advised to allow for example the Organization for Security and Cooperation in Europe (OSCE) the possibility to investigate," he added.

 

Early in August, Russian tanks and combat aircraft entered South Ossetia following a Georgian offensive against the province which has been at odds with Tbilisi since its declaration of independence in the early 1990s.

 

MRS/MMN

 

 

S.Ossetia says Georgian drone shot down over capital

 

TSKHINVALI, August 28 (RIA Novosti) - A Georgian unmanned reconnaissance plane was shot down early on Thursday over the South Ossetian capital, a local Interior Ministry official said.

 

"A Georgian drone was flying from south to north over Tskhinvali at 00.10 Moscow time (20.10 GMT). South Ossetian military units opened fire at the UAV and shot it down," said acting Interior Minister Mikhail Mindzayev.

 

He also said several illegal armed groups were operating near the capital under orders from Georgian authorities to conduct subversive activities and terrorist acts.

 

"To prevent these activities, South Ossetian security-related forces, including police, are forming special counter-terrorist units," Mindzayev said.

 

On Wednesday, Col. Gen. Anatoly Nogovitsyn, the deputy chief of Russia's General Staff, said a Georgian reconnaissance drone made a flight at 3.15 p.m. Moscow time [11.15 GMT] over South Ossetia, spying on places of deployment and movement routes of Russian military detachments, in violation of existing agreements.

 

Numerous flights by reconnaissance drones over South Ossetia were reported by Russian peacekeepers before Georgia launched its devastating military offensive against the region on August 8.

 

Russia officially recognized South Ossetia, along with breakaway Abkhazia, as independent countries on Tuesday.

Modificato da Bugger
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NON ESCLUDO GUERRA CREATA PER ELEZIONI USA

Il premier russo Vladimir Putin ha detto testualmente, stando all'agenzia Itar-Tass, che non esclude che il conflitto georgiano-osseto sia stato provocato in modo specifico per avvantaggiare uno dei candidati alle elezioni presidenziali americane. L'allusione è ovviamente al repubblicano John McCain, che aveva reagito con estrema durezza alla notizia dell'intervento russo, guadagnando punti nei sondaggi preelettorali.

 

La Casa Bianca, ovviamente, ha definito "non razionale" l'accusa rivolta agli Stati Uniti dal primo ministro russo, Vladimir Putin, secondo il quale gli Usa avrebbero orchestrato il conflitto in Georgia per ragioni di politica interna legate alla campagna elettorale in corso.

 

Intanto la Bielorussia potrebbe dichiarare il proprio appoggio all'indipendenza di Abkhazia e Ossezia del sud, ha detto l'ambasciatore di Minsk a Mosca Vassili Dolgolev citato dalle agenzie russe. "Siamo alleati con la Russia. Ci sarà oggi o domani una dichiarazione del presidente Aleksandr Lukashenko a riguardo".

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Eccovi il link ad un articolo (testo + video) di aggiornamento della situazione:

 

http://www.euronews.net/it/article/28/08/2...ctions-as-sick/

 

 

Da notare il mancato appoggio incondizionato che Mosca si apettava dai paesi asiatici, che non riconoscono l'indipendenza dell'Abkhazia e dell'Ossetia del Sud.

 

L'Unione Europea pronta a varare sanzioni contro la Russia.

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