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Il Pilota di Ferro - Hans Ulrich Rudel


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Hans Ulrich Rudel, nato nel 1916 a Seiferdau nella Slesia e figlio di un pastore protestante, si arruolò nell Luftwaffe quando aveva vent'anni.

Allo scoppio del secondo conflitto mondiale, entra quasi subito in azione, ed in poco tempo si afferma come uno dei piloti più spericolati degli apparecchi da picchiata tedeschi Stuka.

Verrà poi riconosciuto come il più esperto di quanti, munito il loro aereo di un’apposito cannoncino , si specializzarono nella caccia ai carri armati sugli stuka suicidi, così chiamati perché pur di colpire pilota l’obiettivo mobile dovevano sfiorare il suolo,sfidando non solo la reazione della contraerea ma il fuoco di qualsiasi arma da terra.

Nell'ultima guerra, nessuno , ha compiuto, tante missioni quante Rudel, ne ha distrutto tanti carri armati.

Continua a volare dopo essere stato ferito, e anche quando fù necessario amputargli una gamba.

Tra i più decorati assi della storia.

Il suo, cominciando dai critici inglesi, è stato riconosciuto come•uno dei più avvincenti libri di guerra.

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  • 3 mesi dopo...

questo libro uscì con la rivista volare un bel po di tempo fa... Tra i tre libri che uscirono questo fu quello più "deludente", è un commento personale, probabilmente ero stato abbagliato dai racconti di Manfred von richthofen e pierre costlman due valorosi dell'aria...

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semplicemente bellissimo questo libro! :D

Hans Ulrich Rudel, sicuramente uno dei piu' grandi piloti di tutti i tempi (soprattutto considerando che pilotò uno Stuka dall'inizio alla fine della guerra, un aereo come noto per molti versi superato fin dall'inizio del conflitto), ed uno dei piu' grandi eroi in assoluto, a mio modo di vedere, della seconda guerra mondiale.

 

Alcune statistiche volte a giustificare la mia opinione:

- 2530 missioni di guerra volate (ben piu' di una al giorno!)

- 519 carri armati sovietici distrutti (oltre a molte altre cose, compresi treni corazzati...)

- diverse navi affondate (tra cui almeno una corazzata russa in porto)

- salvo' 12 commilitoni dalla cattura (a volte atterrando col suo aereo oltre le linee nemiche per recuperarli)

- preso prigioniero, riusci a fuggire , pur ferito, e riprese i combattimenti

- fu ferito ben 5 volte. A fine conflitto volava con una gamba sola, dato che subì un'amputazione

- ricevette la piu' alta decorazione da parte di Hitler (La foglia di quercia d'oro ornata di spade e diamanti sulla croce di ferro), non concessa a nessun altro, a quanto mi risulta.

Non ultimo: visti i notevoli danni inflitti all'Armata Rossa, Stalin mise una taglia su di lui di 100000 rubli! (non so quanto fossero, ma probabilmente molti).

 

Hans Ulrich Rudel: davvero un pilota e, soprattuto, un uomo di ferro.

Per molti versi un esempio per tutti!

 

Al riguardo posso anche consigliare il libro:

"Stuka-Pilot Hans Ulrich Rudel" di Guenther Just - Schiffer Military History

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  • 2 settimane dopo...

Fantastico, l'ho riletto e devo dire che a distanza di parecchi anni riesce sempre a trasmettere emozioni, stupende le parti in cui vengono descritti in maniera direi maniacale i vari resoconti operativi, da leggere assolutamente! :)

Modificato da Blue Sky
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  • 2 anni dopo...

Ho letto anch'io questo splendido libro molti anni fa.Questa sera faccio un salto in cantina a rovistare tra le "robe vacchie".Son sicuro che si trova laggiù,così me lo rileggo.

 

P.S. le aggiungete un "LA" in fondo al cognome del grande Hans Ulrich saprete come mi chiamo io di cognome :rolleyes:

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