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Cina: 5.000 esecuzioni nel 2007


marcello

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Ancora pochi giorni e inizieranno le Olimpiadi nel Paese dove, ogni anno, un numero enorme di esseri umani subisce la pena di morte; che tipo di iniziative di protesta possono essere adottate per ottenere il rispetto dei diritti umani in Cina?

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Ospite intruder
Ancora pochi giorni e inizieranno le Olimpiadi nel Paese dove, ogni anno, un numero enorme di esseri umani subisce la pena di morte; che tipo di iniziative di protesta possono essere adottate per ottenere il rispetto dei diritti umani in Cina?

 

 

 

Nessuna, perché:

 

 

a) la maggior parte degli italiani è favorevole alla pena di morte, con buona pace di chi sostiene il contrario basandosi su interviste e sondaggi nei quali la gente si vergogna di esprimere il proprio pensiero forcaiolo, ma quello che pensa in privato è ben altro come sarebbe ben altro quello che scriverebbe nel segreto dell'urna se si facesse un referendum costitutivo della materia;

 

 

b) gli italiani sono pronti a dichiarare guerra alla Francia per la testata di Zidane a Materazzi (o come diavolo si chiamava, del calcio mi frega 'na cippa), ma di tutto il resto non gliene può fregare de meno;

 

 

c) i governi occidentali non hanno nessun interesse a pigiare troppo le proteste contro la Cina che investe il suo surplus commerciale da noi (le guerre americane le sta pagando Pechino, per chi non lo sapesse).

 

Una protesta ha bisogno di essere veramente "popolare" per avere un qualche speranza di successo. A protestare contro la pena di morte vi ritrovereste i soliti quattro gatti guidati dall'impresentabile Sergio D'Elia di Nessuno tocchi Caino (tanto Abele l'avete già ammazzato, il signor D'Elia ha fatto ventanni di galera per terrorismo per chi non lo sapesse).

Modificato da intruder
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Nessuna, perché:

a) la maggior parte degli italiani è favorevole alla pena di morte, con buona pace di chi sostiene il contrario basandosi su interviste e sondaggi nei quali la gente si vergogna di esprimere il proprio pensiero forcaiolo, ma quello che pensa in privato è ben altro come sarebbe ben altro quello che scriverebbe nel segreto dell'urna se si facesse un referendum costitutivo della materia;

b) gli italiani sono pronti a dichiarare guerra alla Francia per la testata di Zidane a Materazzi (o come diavolo si chiamava, del calcio mi frega 'na cippa), ma di tutto il resto non gliene può fregare de meno;

c) i governi occidentali non hanno nessun interesse a pigiare troppo le proteste contro la Cina che investe il suo surplus commerciale da noi (le guerre americane le sta pagando Pechino, per chi non lo sapesse).

 

Una protesta ha bisogno di essere veramente "popolare" per avere un qualche speranza di successo. A protestare contro la pena di morte vi ritrovereste i soliti quattro gatti guidati dall'impresentabile Sergio D'Elia di Nessuno tocchi Caino (tanto Abele l'avete già ammazzato, il signor D'Elia ha fatto ventanni di galera per terrorismo per chi non lo sapesse).

Con dolore, credo di dover ammettere che, con magnifica sintesi, tu abbia proprio colto nel segno.

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Purtroppo l'occidente si vende per motivi economici e ha permesso alla Cina di avere quest'occasione senza chiedere nulla in cambio, al pari delle infinite concessioni fatte fin'ora che prima o poi pagheremo.

Purtroppo il vecchio Vlad Ulianov potrebbe aver ragione riguardo alla corda, anche se forse la compreranno dei tizietti più furbi e con gli occhi a mandorla.

 

Per rispondere ad intruder sinceramente non credo che la maggior parte degli Italiani sia a favore della pena di morte e non avrei questi pregiudizi riguardo a NTC e al suo presidente che pur avendo quei trascorsi li ha ripudiati e ha pagato per le sue colpe (si è fatto 20 anni nonostante non abbia commesso di persona nessun atto di sangue ma solo per esserne stato a conoscenza e sfido chiunque a dire che non sia stata una pena congrua visto quello che si vede nel paese).

Non capisco perchè non si possa riabilitare una persona quando tanta feccia sta nei palazzi della politica che il carcere non lo vedrà mai.

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Non capisco perchè non si possa riabilitare una persona quando tanta feccia sta nei palazzi della politica che il carcere non lo vedrà mai.

Sergio D'Elia è stato un dirigente dell'organizzazione terroristica "prima linea"? .... sembra proprio di si e, per me, chi ha organizzato e diretto assassinii, ancorchè non abbia fisicamente sparato, è un criminale come e più degli altri che, seguendo le sue direttive, hanno premuto il grilletto e visto il sangue scorrere.

Condannato a 30 anni, ne avrà effettivamente scontati una decina ma non per sua colpa bensì per il mite regime penale/carcerario della Repubblica cui, prima o poi, si dovrà mettere mano.

Prima di lui, nei palazzi della politica, gli assassini non erano ancora mai entrati!

Scrive di suo pugno il D'Elia: "Personalmente non ho mai sparato a nessuno, anche se è stato solo un caso. Sarebbe potuto accadere a me, esattamente, come è successo a molti miei compagni, con cui ho condiviso tutto, di uccidere e/o essere uccisi. In quegli anni, solo una serie di – posso dire col senno di poi – fortunate circostanze mi hanno impedito di diventare un assassino." e sbaglia di molto tentando di allontanare da sè la qualifica di assassino. Egli lo è pienamente così lo sono i rapitori di Moro, anche quelli che non premettero il grilletto; non un solo ebreo uccise Hitler di suo pugno ma per tutti è anch'esso un assassino.

Modificato da marcello
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Ospite intruder

Quoto in toto Marcello, D'Elia credo abbia fatta sei anni di carcere effettivo, quasi sempre in carceri di lusso, come il penale di Rebibbia (ho amici magistrati, so benissimo che esistono carceri belli e carceri brutti, e anche se entrambi hanno le sbarre alle finestre, le somiglianze finiscono tutte lì), tutto il resto in regime alternativo di lavoro... Quanto alla pena di morte, lo ripeto: se si va a un referndum propositivo, dal segreto dell'urna uscirebbe una sgradevole sorpresa per gli abolizionisti. Successe già in passato, col referendum sul finanziamento pubblico e sulla legge Reale, ai sondaggi la gente rispose una cosa e poi ne votò un'altra (ma basterebbero anche gli exit polls di recenti elelezioni per confermare questo trend italico di vergognarsi delle poprie opinioni).

Modificato da intruder
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Scrive D'Elia: "Sono stato condannato in primo grado a trenta anni di carcere, poi ridotti in appello a venticinque, infine dimezzati con l’applicazione della legge sulla dissociazione dal terrorismo e altri benefici di legge. Sono uscito dopo aver scontato dodici anni di carcere .... "

Ed aggiunge: "Ora, sono disposto ad accettare anche il giudizio inappellabile di quel severissimo tribunale della storia che è l’opinione pubblica. Quel che non accetto è di rimanere ostaggio perpetuo della memoria, del mio passato e di ciò che ho fatto trenta anni fa."

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Ospite intruder

I conti tornano con quello che ricordavo io, dodici anni scontati di carcere, si riducono a sì e no sei passati veramente dietro le sbarre (ai fini del conteggio della pena, si considera anche il lavoro all'esterno), senza contare che con la dissociazione dal terrorismo il nostro eroe può aver usufruito del lavoro esterno, ex-art. 21 L. 354/75 e successive modifiche e integrazioni, in QUALSIASI momento dell'esecuzione della pena, a discrezione del direttore che con questi personaggi è sempre stato molto discreto (chiunque fosse il direttore).

 

Cos'ha questo al posto della faccia?

Modificato da intruder
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Quelle in Cina non sono Olimpiadi. Non solo vengono uccise 5000 persone in un anno per i motivi più idioti, ma non vengono rispettati nemmeno i più basilari diritti come quello all'informazione e nemmeno viene lasciata la libertà di tifare la propria nazione.

 

http://www.repubblica.it/2007/10/sezioni/s...ensura-web.html

 

http://www.repubblica.it/2007/10/sezioni/s...di-pechino.html

 

http://www.repubblica.it/2007/10/sezioni/s...a-internet.html

 

http://www.repubblica.it/2007/10/sezioni/s...sty-atleti.html

 

http://www.repubblica.it/2007/10/sezioni/s...eti-tifosi.html

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Rivolgo l'invito a tutti coloro che furono capaci di scendere in piazza a Genova per protestare contro il G8, a mettere in atto una protesta similare in occasione delle Olimpiadi che rappresentano senz'altro un palcoscenico adatto ed una magnifica cassa di risonanza per manifestazioni di sacrosanto dissenso dalle linee guida della politica cinese in materia di diritti umani.

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Io lo so .... ma non lo dico!

diciamo che il posto più adatto per lavarsela è il suo bidet? :rotfl::rotfl::rotfl::rotfl::rotfl::rotfl:

 

tornando a bomba:

 

Da che mondo è mondo, si sa che NTC et similia hanno dei bersagli ben definiti (ho sentito, nella mia vita, centinaia di piagnistei per le condanne a morte in Texas, ma nessuno per condanne a morte in Cina, URSS o ex-URSS... come mai?).

Potrei essere anche d'accordo con l'idea (non lo sono, ma per altri motivi)... ma almeno vorrei un pò di coerenza, da gente che fa della "democrazia" e dei "diritti umani" la propria bandiera.

 

cosa altamente sconosciuta, specie in itaglia.

 

E la cosa che mi fa più inc*****e è che dei "diritti umani" di Abele se ne sbattono tutti.

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Da che mondo è mondo, si sa che NTC et similia hanno dei bersagli ben definiti (ho sentito, nella mia vita, centinaia di piagnistei per le condanne a morte in Texas, ma nessuno per condanne a morte in Cina, URSS o ex-URSS... come mai?)..

 

Già come mai? ... me lo sono chiesto tante volte anche io senza mai trovare una risposta plausibile.

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  • 3 settimane dopo...

Sinceramente seguendoli mi sembra che i loro obbiettivi siano attualmente Iran e Cina più che stati uniti, ovvio che il grande paese americano sia un bersaglio privilegiato degli abolizionisti ma solo per la forza della sua libertà che permette di esprimere liberamente le proprie idee.

Provate ad andare in Cina ed Iran (dico questi due paesi perchè sono rispettivamente, insieme a Singapore, i più grandi esecutori mondiali di condanne a morte in senso assoluto e in proporzione alla popolazione) a protestare davanti ad un carcere prima di un esecuzione (ammesso che questa non sia segreta e/o pubblica) e vedete se non passate direttamente dietro alle sbarre!

 

Quanto a d'Elia non sò effettivamente quanto carcere abbia fatto ma è stato completamente riabilitato dalla giustizia da parecchi anni e mi sembra anche aver cambiato radicalmente le proprie idee.

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Quanto a d'Elia non sò effettivamente quanto carcere abbia fatto ma è stato completamente riabilitato dalla giustizia da parecchi anni e mi sembra anche aver cambiato radicalmente le proprie idee.

 

Sergio D'Elia è stato un dirigente dell'organizzazione terroristica "prima linea" e, per me, chi ha organizzato e diretto assassinii, ancorchè non abbia fisicamente sparato, è un assassino come quelli che, seguendo le sue direttive, hanno ucciso INNOCENTI.

Lo hanno socialmente riabilitato? ... per me resta un ASSASSINO!

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Ospite intruder
Quanto a d'Elia non sò effettivamente quanto carcere abbia fatto ma è stato completamente riabilitato dalla giustizia da parecchi anni e mi sembra anche aver cambiato radicalmente le proprie idee.

 

 

Riabilitato significa che è stato riconsciuto innocente. Non mi risulta davvero.

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Non sò, io ho letto questo

 

Nel 2000 viene riabilitato dal tribunale di Roma, che cancella le pene accessorie, consentendogli l'eleggibilità.

 

In ogni caso penso che ci sia gente ben peggiore a piede libero nonostante abbia ricevuto più di una condanna a vita, apprezzo di più l'onestà intellettuale di una persona che ammette i suoi crimini e si è ravveduta nelle idee e nei fatti.

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Nel 2000 viene riabilitato dal tribunale di Roma, che cancella le pene accessorie, consentendogli l'eleggibilità.

 

In ogni caso penso che ci sia gente ben peggiore a piede libero .....

 

Dunque, non essendogli stata cancellata la pena principale, è un assassino condannato per tale crimine! C.V.D.

Certo ... sei libero di pensare che ci sia gente ben peggiore a piede libero ... anche io lo penso, infatti, come si dice, "al peggio non c'è mai fine!": ma, scusa, che c'entra?

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Ospite intruder

No, la legge consente a chi ha terminato la pena, e da almeno cinque anni non commette reati la cui condanna prevedeva più di sei mesi di carcere, di chiedere la "riabilitazione". Prova a chiederla tu e vedrai dove te la danno, perdono la pratica, si inventano le scuse... ma a un ex-brigatista non si nega nulla...

 

 

 

EDIT: chiedo scusa, nella fretta non ho completato il post, ieri. Riabilitazione, cioè questo processo che si fa dopo cinque anni dall'aver finito di scontare la condanna, comporta la pulizia della fedina penale, cioè tu risulti incensurato anche se hai fatto trentanni di galera...

Modificato da intruder
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No, la legge consente a chi ha terminato la pena, e da almeno cinque anni non commette reati la cui condanna prevedeva più di sei mesi di carcere, di chiedere la "riabilitazione". Prova a chiederla tu e vedrai dove te la danno, perdono la pratica, si inventano le scuse... ma a un ex-brigatista non si nega nulla...

EDIT: chiedo scusa, nella fretta non ho completato il post, ieri. Riabilitazione, cioè questo processo che si fa dopo cinque anni dall'aver finito di scontare la condanna, comporta la pulizia della fedina penale, cioè tu risulti incensurato anche se hai fatto trentanni di galera...

Esatto!

Qualcuno ha scambiato la "riabilitazione" in senso tecnico, che è una semplice procedura di pulizia della fedina penale che non cancella il reato, dalla "riabilitazione" in senso atecnico ossia dal senso del termine nel linguaggio comune, consistente nel ripristino della onorabiltà e dignità sociale di colui che, erroneamente incolpato di un reato/crimine, ne viene completamente scagionato. Si tratta di cose non solo diverse ma opposte!

D'Elia è stato "riabilitato" solo in senso tecnico! ... mai potà esserlo nel senso inteso dal linguaggio comune!

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