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Uboat


Magno

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Premetto che ho fatto la ricerca e non mi sembra di aver rilevato discussioni in cui si trattasse specificatamente questo argomento. Se così non fosse prego i moderatori di chiudere la presente discussione.

 

Perchè gli Uboat tedeschi durante la seconda guerra mondiale erano così temuti dalle marine alleate?

In cosa erano migliori, se lo erano, rispetto agli omologhi battelli alleati?

 

So che possedevano un tubo di lancio nella parte posteriore dello scafo. Questa configurazione è stata adottata in seguito o abbandonata? E perchè?

 

Ringrazio anticipatamente tutti coloro che vorranno rispondermi o linkarmi qualche sito dove possa trovare delle risposte alle mie domande. :adorazione:

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Bè, il tubo di lancio posteriore penso venga utile solo in casi e situazioni particolari..

 

per quanto riguarda il resto credo che, oltre che sul piano tecnico, il vero Plus degli Unoat fosse l'organizzazione delle missioni, con flottiglie di somm in agguato sulle rotte dei convogli, supportate e guidate dai ricoglitori a lungo raggio..

 

del resto bisogna ricordare che furono i tedeschi, nella 1° guetta mondiale, a sviluppare le tattiche di guerra sottomarina..

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Perchè gli Uboat tedeschi durante la seconda guerra mondiale erano così temuti dalle marine alleate?

Perché erano sommergibili nemici.

 

In cosa erano migliori, se lo erano, rispetto agli omologhi battelli alleati?

In nulla, eccetto i tardivi Type XXI che furono i primi sottomarini operativi.

 

So che possedevano un tubo di lancio nella parte posteriore dello scafo. Questa configurazione è stata adottata in seguito o abbandonata? E perchè?

Quasi tutti adottarono i tubi poppieri e li abbandonarono quando l'introduzione dei siluri guidati li rense quasi superflui e quella della propulsione monoasse con un'unica grande elica al vertice di un'estremità poppiera conica li rese quasi impossibili.

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gli u-boot erano molto temuti dagli alleati poichè erano la principale minaccia ai convogli di mercantili che trasportavano materiali, armamenti e personale dagli USA all'Europa, in particolare all'Inghilterra.

Data l'enorme importanza di questi convogli per la sopravvivenza stessa del fronte occidentale e dato che, almeno all'inizio del conflitto, non si trovava rimedio alla minaccia sottomarina, si capisce molto bene da dove venisse il terrore nei confronti dei "branchi di lupi".

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La vera minaccia da parte degli U-boot erano le caratteristiche intrinseche dei battelli, molto piccoli e silenziosi, e della tattica di impiego detta "del branco di lupi".

 

Le altre marina adottavano una tattica detta "della boa" overo in un settore ben determinato il battello incrociava attendendo che un nemico passasse di lì, al che lo attaccava.

 

La tattica del branco di lupi contemplava l'impiego di più battelli per settore. Individuato un bersaglio, il battello scopritore chiamava a raccolta gli altri u-boot presenti nel settore (e a volta da altri settori)i, che dirigevano secondo una determinata procedura verso il punto di rendez vous disponendosi in formazione d'attacco, aumentando le possibilità di successo.

Modificato da Sangria
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Si può constatare, dati alla mano (che non mi va di snocciolare), che la "Battaglia dell'Atlantico" sia stata l'ennesima balla propagandistica.

Che gli U-boot abbiano sì danneggiato gravemente la Gran Bretagna, nel portafogli, ma appena sfiorato i famosi convogli. Che i "branchi di lupi" siano stati pochi, piccoli, rari e inefficienti. Che tecnicamente gli U-boot non fossero granché e numericamente non fossero così tanti (in effetti, relativamente all'esigenza, erano pochissimi)... E via di questo passo.

Comunque non è importante la mia opinione. Chi vuole si può mettere a cercare un po' di statistiche, tenendo conto che non ce n'è una uguale all'altra, e farsi un'idea di come nonostante un caos apparente il quadro generale sia abbastanza chiaro.

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Ospite maxtaxi

http://www.lastampa.it/redazione/cmsSezion...29819girata.asp

chi ha scritto questo articolo non capisce nulla e non sa nulla di storia…

 

Gli U-BOOT sono stati la paura degli equipaggi di marina fino a tutto il 1942.

 

La loro tecnica insidiosa di attacco, la paura di non vedere il nemico, il modo fuggevole di scappare e il fatto che se la nave veniva colpita veniva abbandonato a te stesso, hanno reso famoso le loro gesta.

Non dimentichiamoci che la carenza delle materie prime nella Gran Bretagna/Irlanda ha fatto molti danni sia economici che psicologici.

 

È un dato di fatto che se, e dico SE, gli U-boot non avessero avuto i gravi problemi all’inizio del conflitto con i loro siluri avrebbero forse cambiato la storia…

 

Quando poi vi erano a disposizione quantità sufficienti di unità, la sorte gli è girata contro. Prima la decrittazione tramite ULTRA poi l’ASDIC (alias sonar) e infine le portaerei di scorta…

 

È storia e gli equipaggi hanno sopportato l’indicibile. Anche nel 45, quando oramai sapevano che uscendo in mare avrebbero trovato morte certa, non si sono tirati indietro. Questo è cameratismo!!!

E per favore non confondetelo con fanatismo…

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mh, diciamo che una buona mediazione tra le due versioni dia un'idea più realistica di come sono andate le cose. come molte volte, la verità sembra essere nel mezzo.

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Moltissima gente ha paura di volare, o meglio di precipitare con l'aereo, però vola lo stesso e magari anche spesso. Però si sa, lo sa anche chi ha paura di volare, che gli incidenti gravi sono molto rari.

Beh, gli affondamenti causati da U-boot non sono stati così rari, ma nemmeno significativamente frequenti.

Peraltro non è che i marinai tedeschi non temessero i sommergibili nemici, solo che in mare c'erano pochi marinai tedeschi e pochissime navi tedesche.

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È un dato di fatto che se, e dico SE, gli U-boot non avessero avuto i gravi problemi all’inizio del conflitto con i loro siluri avrebbero forse cambiato la storia…

 

mi sembra di aver sentito da qualche parte che la maggior parte degli affondamenti non venne fatta dai siluri bensi dal cannone, almeno finchè non resero più affidabili i siluri

Modificato da IamMarco
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quelli fissati col cannone eravano noi di Betasom che, operando spesso contro il traffico non convogliato, senza aerei nemici e disponendo di un armamento artiglieresco di tutto rispetto (per un sottomarino), trovavamo pià conveniente questa tattica.

 

alcontrario, gli U-boot, operanti principalmente contro il traffico convogliato, in zone coperte dall'aviazione nemica e con un aramemento artiglieresco risicato, andavano principalmente di siluro.

Modificato da vorthex
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Ma come si fa a dire che gli U-Boot non erano poi così tanto pericolosi se lo stesso Churchill nel dopoguerra ebbe a dire che l'unica volta che temette di perdere la guerra fu proprio a causa loro ?

 

Si fa così: prima si ammette serenamente che Churchill era un gran bugiardo e lo ammetteva, anzi se ne vantava, poi si opera una distinzione tra "distrazione e (in piccola parte) distruzione" delle risorse britanniche e "distruzione dei convogli", che sono due cose molto diverse.

Gli U-boot hanno devastato il commercio e di conseguenza le finanze britannici (ma mica loro da soli). Ai convogli invece hanno fatto il solletico, al massimo.

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Ma i convogli erano il commercio Britannico , non capisco che vuoi dire :huh:

 

Che Churchill era bugiardo non lo sapevo ...

I politici sono tutti bugiardi! Fa parte del mestiere. Churchill però è famoso per gli aforismi, tra i quali molto noto è il seguente:

In wartime, truth is so precious that she should always be attended by a bodyguard of lies.

I convogli erano anche le spedizioni americane in preparazione del "Secondo Fronte", poi c'erano quelli artici per l'URSS e quelli verso Suez...

Comunque i relativamente pochi sommergibili tedeschi, con il determinante contributo delle navi di superficie e della Luftwaffe, fecero fuori una quota di tonnellaggio britannico e ne costrinsero un'altra a spostarsi su rotte lunghe e logoranti (per tacere del blocco operato dall'Italia alla rotta Gibilterra - Port Said).

Ciò mise ulteriormente (come se ce ne fosse bisogno) il Regno Unito nelle mani degli USA, che tuttavia non offrirono il loro aiuto per beneficenza ma a caro prezzo.

Però i convogli passarono alla grande, con perdite assolutamente insignificanti tranne che per le vittime.

Modificato da SML
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Gli inglesi all'inizio della guerra avevano 18 milioni di tonnellate di navi mercantili, e alla fine del 1940 gli U-boat da soli ne avevano affondati per 3 milioni di tonnellate mentre altri mercantili per 2 milioni di tonnellate erano stati affondati con altri mezzi.

 

Pure se gli inglesi si sono presi i mercantili danesi e norvegesi che erano moltissimi, i loro cantieri non riuscivano a varare nemmeno un milione di tonnellate di navi mercantili all'anno, e senza la produzione americana si sarebbero dovuti arrendere.

 

A parte il carbone tutto il resto gli inglesi lo importavano via mare, dall'acciaio che ricavavano dall'India al cibo per civili e soldati che arrivava da mezzo mondo, e senza le migliaia di navi che servivano a portare tutta quella roba in Inghilterra sarebbero morti di fame.

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Morti per fame non direi, a meno che non fossero rimasti a guardare mentre i Tedeschi gli attaccavano le navi, cosa che non fecero.

Tuttavia si sarebbero impoveriti moltissimo, cosa che accadde lo stesso... Più in fretta del previsto, perché il declino era già in atto da mezzo secolo.

In questo senso avrebbero sì rischiato di perdere la guerra, solo che i questo senso l'hanno proprio persa.

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Ospite maxtaxi

La Germania di Hitler entrò in guerra con poco meno di 30 U-boot. Di questi, quelli che realmente erano disponibili per attaccare la costa atlantica inglese, erano meno di 10. Considerando poi i viaggi di trasferimento da e per gli agguati, erano meno di 5 quelli che potevano effettivamente operare.

Sommiamo il fatto che gli acciarini magnetici erano difettosi, il risultato fino alla metà del 1941 furono inferiori alle attese.

 

Ben più danni fecero le campagne di minamento sia ad opera degli aerei che degli stessi U-boot ma presto abbandonarono questa attività a causa dei pattugliamenti del Costal Command e vennero dirottati per il rifornimento in mare e il sostegno logistico, ai fratelli impegnati nella famosa tattica detta Branchi di Lupi.

 

L’inizio della guerra, come già accaduto nella prima guerra mondiale, gli ordini erano: cercare, identificare e affondare il naviglio avversario.

Ciò comportava di dover navigare in superficie, seguire la nave e una volta abbordata constatare se questa era amica, nemica, neutrale e con carico bellico o destinata da o per un paese in guerra nemico.

Queste norme erano in vigore sia nei nemici che per gli amici.

Tutto cambia quando gli inglesi incominciano ad armare le navi mercantili e i tedeschi sono costretti a combattere con le navi.

Siamo nel periodo 1940 ed erano state accertate le problematiche ai siluri, quindi anche per risparmiare le poche armi con spolette a contatto, si accettava di combattere con il cannone.

Tutti gli SMG dell’epoca avevano il cannone!!! Amici o nemici che siano.

 

Parlando sempre dei convogli, vitali per il sostentamento della popolazione inglese e per il proseguo della campagna bellica, quando la Bismarck ha fatto la sua crociera, tutte le mani sono state obbligate a cambiare rotta o a tornare indietro verso le coste amiche. Questo si era verificato ad ogni notizia giunta della presenza di una nave da guerra presente in Atlantico.

Potete ben immaginare cosa poteva accadere alla catena dei rifornimenti quando questa veniva bloccata. Ricordate cosa era accaduto in Italia durante l’ultimo sciopero dei camionisti?

 

Nel 1940, gli inglesi avevano già tutti i cantieri navali oberati di lavoro e si sono rivolti agli USA cui hanno chiesto 60 navi da produrre urgentemente. Queste sono state varate nella fine del 1941 ma erano una goccia nel mare a causa della grosse perdite subite. 7000t di stazza per 10000t di carico. All’epoca erano dette: NAVI OCEANICHE!!!

Fatte con mentalità vecchia e con velocità vecchia!

Questo perché dovevano essere facilmente riparabili e perché un mercantile che viaggiava a 11 nodi era considerato normale! All’epoca!

 

A queste sono poi state impostate le LIBERTY e tutto il naviglio mercantile civile, fino ad allora obsoleto, ha avuto un impulso di rinnovamento notevole. Il 1942 è la svolta della guerra, ed è in questo anno che si è decisa la svolta della guerra, oramai perduta per i tedeschi!

 

Il binomio FW200/U-boot ha causato grosse perdite hai convogli e gli inglesi disperati hanno messo in campo le navi CAM, altro non erano che un mercantile con una catapulta sulla prua per lanciare un Hurricane.

 

A partire dalle basi francesi della costa atlantica, gli U-boot impiegavano meno tempo per raggiungere le rotte dei convogli e non solo, avevano più carburante per seguire e cercare le navi avversarie.

 

Aggiungiamo che sempre a cavallo dell’inverno 1940, la situazione era tale che gli stessi inglesi pensavano che avrebbero dovuto arrendersi a causa della carenza di derrate alimentari. Oltre agli attacchi di aerei e U-boot tedeschi, vi erano anche quelli italiani e peggio, per l’opinione pubblica, quella dei corsari.

Navi mercantili armate dette incrociatori ausiliari, che scorazzavano impunemente per gli oceani.

I giornali non potevano nascondere la carenza di materie prime, i generi alimentari, le storie raccontate dai reduci. Sembrava che la fine potesse giungere da un momento all’altro.

 

Gli USA danno un sospiro di sollievo quando mandano 60 vecchi cacciatorpediniere a scortare i convogli con equipaggio inglese e sempre gli USA modificano il limite delle acque territoriali per la scorta diretta ai convogli.

I tedeschi si sono ben guardati di voler aizzarsi contro gli americani e hanno obbligato i loro U-boot a non superare il limite imposto e ad accertarsi che le navi viaggianti non in convoglio fossero neutrali. Queste spesso erano incrociatori ausiliari o se trovate effettivamente neutrali e rilasciate davano l’allarme dell’avvistamento. Anche per questo venivano o attaccate silenziosamente col siluro in immersione o semplicemente ignorate.

 

La tattica era ancora del lancio di siluri fatto con il battello in superficie. Una volta trovato il convoglio, vi si inserivano dentro ed emerso di notte, si cercavano i bersagli più paganti.

 

Col prosieguo della guerra, l’orso americano cominciava a svegliarsi ma le forniture militari donate agli inglesi erano esigue rispetto alle necessità e pertanto molti convogli venivano scortati dalle navi americane. Fino all’Islanda.

 

Con l’entrata in guerra degli USA, il piano di riarmo era già pronto e un’onda si riversò contro gli U-boot che nel frattempo erano cresciuti a 100 il numero di operatività negli oceani. Tranne quelli dirottati per i rilevamenti meteorologici, scorta e rifornimento, o in rientro verso le basi francesi, restavano sulle rotte dei convogli circa 70-80 U-boot. Ora che gli USA erano entrati in guerra, nulla impediva a muoversi ai sfuggevoli comandanti tedeschi.

 

Fino ad ora (inizio 42) gli inglesi non avevano scorte di materie prime e oltretutto dovevano pensare di soccorrere e scortare i convogli diretti verso Murmansk.

Ciò che cambiò le sorti, non fu l’alto tasso di perdite delle navi mercantili ma lo sparpagliare dei sommergibili in aree come il golfo del messico o i caraibi.

Certamente affondarono tonnellate di naviglio mercantile, più di quante navi venivano varate ma le preziose materie prime affluivano verso i teatri di guerra.

 

Le numerose Liberty prodotte, i caccia di scorta DE, le Portaerei di scorta che affluivano sempre più numerosi dai porti e dai cantieri navali degli USA, porto la fine e alla tomba di molti comandanti esperti di U-boot. Non dimentichiamo, l’Asdik, il Metox, l’Hedgheot, Ultra. Tutte tecnologie che portarono all’annientamento delle tattiche di Donitz e all’inizio della preparazione dell’invasione dell’Europa.

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I dati ufficiali della battaglia dell'atlantico sono 3500 mercantili e 175 navi da guerra perdute in mare (dati incontrovertibili perché confrontabili su registri navali) e 30 264 marinai. Dalla parte dell'asse abbiamo perdite per 28.000 marinai e 783 battelli, il che indica un sostanziale pareggio. 3500 navi però sono tante, sopratutto se si considera il dislocamento medio piuttosto cospicuo e di gran lunga superiore, in numero, a tutte le unità dell'asse e alleate affondate nel Mediterraneo durante il conflitto.

La tattica del branco di lupi, in atlantico, venne utilizzata per la prima volta nel settembre e nell'ottobre 1940, con effetti devastanti. Il 21 settembre, il Convoglio HX-72 di 42 navi mercantili venne attaccato da un gruppo di sottomarini, che affondarono 11 navi e ne danneggiarono due. Ad ottobre, il Convoglio SC-7 fu sopraffatto e perse il 60% delle unità costituenti il gruppo. La battaglia per il Convoglio HX-79, qualche giorno dopo, fu ulteriormente grave e terminò con la perdita di un quarto delle navi presenti senza che le navi di scorta riuscissero ad affondare neppure un battello nemico. Infine il 1° dicembre, sette U-Boot tedeschi e tre sommergibili italiani attaccarono il Convoglio HX-90, affondando 10 navi e danneggiandone altre tre.

Modificato da Sangria
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io penso che la discordanza delle vostre opinioni sia da ricercare nella non linearità della guerra dell'atlantico che dal totale dominio tedesco, passò al totale dominio alleato, di conseguenza, è una vicenda che fa affrontata periodo per periodo e non globalmente, altrimenti si pensa che, in fin dei conti, gli U-Boot non servissero a niente, cosa oltremodo falsa.

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Ospite maxtaxi

Tempo fa avevo letto che mancavano all’appello alcune navi. Per controinformazione il governo del tempo aveva nascosto alcune navi affondate quindi il numero va modificato.

Quando si parla di navi mercantili, bisogna considerare anche il carico. Generalmente considerate che ad ogni tonnellata della nave corrisponda 1,5 tonnellate di materiale trasportato andato ai pesci. Pensate a quanti carri armati o jeep o camion sono affondati insieme al mercantile che li trasportava.

 

Ricordo che alcuni raid di bombardieri USA, si fecero sganciando piccole bombe invece che quelle usuali perché non ve ne era nei depositi.

 

U-boot e la guerra dei convogli artici, portarono a non mi ricordo quale meeting fra i grandi, in cui Stalin minaccio di chiedere una pace separata se non avessero assicurato una continuità nei rifornimenti.

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Ospite intruder
Tempo fa avevo letto che mancavano all’appello alcune navi. Per controinformazione il governo del tempo aveva nascosto alcune navi affondate quindi il numero va modificato.

Quando si parla di navi mercantili, bisogna considerare anche il carico. Generalmente considerate che ad ogni tonnellata della nave corrisponda 1,5 tonnellate di materiale trasportato andato ai pesci. Pensate a quanti carri armati o jeep o camion sono affondati insieme al mercantile che li trasportava.

 

Ricordo che alcuni raid di bombardieri USA, si fecero sganciando piccole bombe invece che quelle usuali perché non ve ne era nei depositi.

 

U-boot e la guerra dei convogli artici, portarono a non mi ricordo quale meeting fra i grandi, in cui Stalin minaccio di chiedere una pace separata se non avessero assicurato una continuità nei rifornimenti.

 

 

Gli americani preferivano le bombe di piccolo peso perché potevano sganciarne di più contro il bersaglio e ovviare quindi alla dispersione dovuta ai sistemi di mira tuttaltro che precisi dell'epoca. E non mi risulta che le fabbriche inglesi abbiano mai avuto difficoltà a rifornire l'RAF, che usava di solito bombe da mille libbre e superiori, fino ai block busters da quattro e ottomila... se avevano un problema, gli inglesi, erano gli equipaggi, ragion per cui gli aerei del Bomber Command volavano con sette uomini anziché dieci come i loro corrispondenti americani.

 

A parte questo non mi risulta che Overlord sia fallito perché gli U-Boot avevano spedito ai pesci le jeeps. Stalin fu accarezzato spesso dall'idea della pace separata con l'imbianchino di Braunau, del quale era stato compagno di merende dopo tutto, non necessariamente perché non arrivavano i convogli di rifornimento, l'industria sovietica ha prodotto 120 mila aerei da combattimento (90 mila secondo altre fonti) senza troppe difficoltà. Per non parlare di altro equipaggiamento, buona parte arrivava via Persia.

Modificato da intruder
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Ospite maxtaxi

La via principale di rifornimento per la Russia era la rotta artica. La via secondaria era attraverso la Persia mentre per via aerea dagli USA attraverso l’Alaska.

I passi montani della Persia non favorivano un grosso afflusso di rifornimenti limitati oltretutto dal trasporto su gomma, diversamente che dalla rotta artica per via nave.

Overlord è stata la prova del nove del fallimento degli attacchi effettuato dagli U-boot.

Se solo la Luftwaffe avesse voluto, poteva bombardare di notte i porti dove erano ammassati le navi e i depositi e avrebbero fatto un ecatombe di cadaveri!!!

Il solo sforzo bellico effettuato dagli U-boot ,su cui era caduto l’onere del prosieguo della guerra, non poteva che dare i risultati sperati dopo il 42.

A loro sostegno vi erano pochi FW 200, un esiguo numero di FW 290 e qualche rara apparizione di HE 177.

Pur avendo armi all’avanguardia nel 44 e 45, nulla potevano più contro lo strapotere alleato.

La guerra sui mari è stata persa o vinta nel 1942.

 

Gli americani preferivano bombe incendiarie e GP da 450 libbre e le perforanti da 550 libbre. Usare le 350 libbre e quelle inferiori, per loro erano considerate inutili.

Mitchell lo aveva già dimostrato nel 36 opp 38 sia durante gli attacchi contro una nave sia contro abitazioni.

Erano solo esercitazioni, ma durante la guerra di Spagna le sue teorie furono confermate.

 

Nel 42, durante la famosa riunione dei grandi ministri, Stalin fu categorico. Minacciò di ritirarsi e fare una pace separata se non si attuavano misure atte a proteggere i rifornimenti diretti per Murmansk e Arcangelo.

Infatti dopo pochi giorni la rotta venne protetta dalla Home Fleet con corazzate e portaerei che pendolavano in crociere parallele ai convogli. Oltre a fornire una assistenza diretta ai convogli, si provvide a cedere alla Russia materiale bellico e naviglio da trasporto e non solo mezzi diciamo terrestri o aerei.

Durante tutto il conflitto l'Unione Sovietica riceverà, tra l'altro, 10.000 carri armati, quasi 15.000 aerei e ben 427.000 camionette ed autocarri, tutti attraverso la legge Affitti e Prestiti istituita da Roosevelt, nel 1941.

Nel conteggio non sono elencate le perdite ma solo il quantitativo raggiunto.

 

Dopo lo spostamento delle industrie, la Russia nel 1942 dipendeva totalmente dagli alleati per proseguire la guerra.

L’estate del 42 vediamo la Wermacht dilagare fino a Stalingrado e oltre, quasi inarrestabile, mentre le truppe germaniche passato l’inverno, erano euforiche.

 

La più famosa delle battaglie aereonavali, si svolge attorno al convoglio PQ17 (o era il 16 non ricordo).

Due convogli si incrociano in mezzo al mare, il primo vuoto in rientro e il secondo già precedentemente attaccato ma deve andare avanti. Arrivano gli aerei e in quel marasma di incroci e virate, poche navi riescono a vedere il tenue crepuscolo.

 

Bisogna dividere in fasi la guerra dei convogli e ulteriormente suddividerla per i teatri. Basti pensare che il periplo dell’Africa poteva durare anche 4 mesi (in media 3) e più.

Modificato da maxtaxi
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