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domanda e aneddoti


Bob_Rock

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Quando l'Italia invia truppe in un altro paese, come sta succedendo ora, truppe di diverse armi, marina, esercito e aviazione, (missione inter forze è il termine corretto?) immagino che tutte le forze vengano coordinate da un quartier generale unico.

Questo quartier generale come viene definito, anche come acronimo?

Io mi sono inventato il Comando OPErativo Missione (C.OPE.M), che sono sicurissimo è una minchiata, ma essendo in fase di editing sto cercando di elimirre tutte le castronerie che ho scritto di getto.

 

Seconda cosa: Ho notato che alcuni di voi sono marinai di professione, non avreste voglia di scrivere un qualche breve aneddoto di vita vissuta in marina. Mi farebbe comodo per prendere spunto e dare una dimensione più realistica ai miei personaggi.

 

Grazie ancora e di nuovo.

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Quando l'Italia invia truppe in un altro paese, come sta succedendo ora, truppe di diverse armi, marina, esercito e aviazione, (missione inter forze è il termine corretto?) immagino che tutte le forze vengano coordinate da un quartier generale unico.

Questo quartier generale come viene definito, anche come acronimo?

Io mi sono inventato il Comando OPErativo Missione (C.OPE.M), che sono sicurissimo è una minchiata, ma essendo in fase di editing sto cercando di elimirre tutte le castronerie che ho scritto di getto.

 

Seconda cosa: Ho notato che alcuni di voi sono marinai di professione, non avreste voglia di scrivere un qualche breve aneddoto di vita vissuta in marina. Mi farebbe comodo per prendere spunto e dare una dimensione più realistica ai miei personaggi.

 

Grazie ancora e di nuovo.

 

Spero che tu quando scrivi ti ricordi anche di menzionare di cosa stai parlando... :rolleyes:

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Ma almeno sforzati di fare qualche ricerca... mai sentito parlare di COI?

Da come l'ho capita io, poco, intende il comando di una "joint task force" (alias brigata di formazione), ma effettivamente non è chiaro neppure il livello gerarchico, né il contesto internazionale (combined o meno).

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Oltre al COI, http://www.difesa.it/SMD/COI/ , già opportunamente indicato da Berty, che è il Comando operativo superiore interforze in patria, all'interno del predetto COI, c'è l'IT-JFHQ, http://www.difesa.it/Approfondimenti/Light...iva+IT-JFHQ.htm , che opera quale comando di rischieramento rapido in missione, a livello di brigata.

Modificato da picpus
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Da come l'ho capita io, poco, intende il comando di una "joint task force" (alias brigata di formazione), ma effettivamente non è chiaro neppure il livello gerarchico, né il contesto internazionale (combined o meno).

 

Non è chiaro neanche di cosa abbia bisogno. Intuisco che stia costruendo un racconto ma, se esordisce così nelle sue costruzioni verbali...

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Quando l'Italia invia truppe in un altro paese, come sta succedendo ora, truppe di diverse armi, marina, esercito e aviazione, (missione inter forze è il termine corretto?) immagino che tutte le forze vengano coordinate da un quartier generale unico.

Questo quartier generale come viene definito, anche come acronimo?

Io mi sono inventato il Comando OPErativo Missione (C.OPE.M), che sono sicurissimo è una minchiata, ma essendo in fase di editing sto cercando di elimirre tutte le castronerie che ho scritto di getto.

 

Seconda cosa: Ho notato che alcuni di voi sono marinai di professione, non avreste voglia di scrivere un qualche breve aneddoto di vita vissuta in marina. Mi farebbe comodo per prendere spunto e dare una dimensione più realistica ai miei personaggi.

 

Grazie ancora e di nuovo.

 

un breve anedotto: le famose promesse da marinaio :rotfl::rotfl::rotfl:

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Che figura.... :unsure:

comunque la mia poca chiarezza la dice tutta sulla mia totale ignoranza in questo campo....

 

Allora, proverò a spiegare meglio il contesto in cui si svolge una parte delle vicende raccontate nel mio "romanzo".

Premessa: si tratta di un romanzo di fantascienza.

 

Teatro operazioni: Marte. Su questo pianeta operano come avviene, per esempio, in Iraq oggi, diverse forze internazionali (Stati Uniti, Francia, ovviamente Italia e altre), quindi una forza internazionale (NATO)

 

L'Italia è presente con Marina, Navi spaziali che portano sul pianeta uomini, mezzi, rifornimenti; Esercito che opera direttamente sul pianeta, basi avanzate (Outpost) con operazioni di pattugliamento difesa di dell'area operazioni assegnata all'Italia ecc.; Aviazione, in supporto all'esercito sulla superficie del pianeta.

Qua dovrei specificare quello che succede su MArte, ma entrerei troppo nel dettaglio della trama, e... non per tirarmela e vi assicuro che scrivere quello che segua mi imbarazza..., ma non essendo ancora il lavoro protetto contro un eventuale plagio, non vorrei sbottonarmi troppo, scusate questo piccolo timore, sicuramente infondato, ma... non si sa mai...

Per tornare all mia domanda, io mi immagino questo:

C'è un quartier generale centrale che controlla e coordina tutte la forze delle varie nazioni (che di solito credo sia in mano agli americani), ma le forze italiane e solo quelle, immagino che anch'esse abbiano un loro quartier generale che le coordina nel "loro piccolo" e che risponda all'autorità superiore che coordina la missione internazionale.

Ecco questo quartier generale italiano "In loco" come si chiama?

Dalle risposte e dai link che mi avete fornito credo che l'IT-JFHQ, sia quello giusto, mentre il COI mi da più l'idea di avere sede in patria, dico bene?

 

Grazie.

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Dalle risposte e dai link che mi avete fornito credo che l'IT-JFHQ, sia quello giusto, mentre il COI mi da più l'idea di avere sede in patria, dico bene?

 

l'IT-JFHQ è un comando proiettabile di livello Brigata. Ciò non significa che venga usato sempre ed in ogni operazione, p.e. Herat è sotto responsabilità della Friuli (e del relativo comando a livello Brigata) mentre a Kabul abbiamo uno staff di comando che attualmente ha la responsabilità delle forze di tutta la capitale. L'idea che ho è che il suo uso principale sia di reazione rapida piuttosto che di gestione di lunghi rischieramenti. Per il tuo romanzo puoi usare questa struttura per la gestione della entry force italiana, e sviluppare poi un comando ad hoc per la missione vera e propria affidato a rotazione all'unità impiegata.

Devi dirci di che entità è lo sforzo italiano su Marte: qualche centinaio di uomini, poche migliaia o di più? Se parliamo di 2000 - 4000 uomini, per esempio, la guida va a rotazione ad una brigata dell'EI

 

Vedi bene per il COI però, è l'unità che controlla tutte le nostre forze all'estero.

Modificato da Rick86
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Teatro operazioni: Marte. Su questo pianeta operano come avviene, per esempio, in Iraq oggi, diverse forze internazionali (Stati Uniti, Francia, ovviamente Italia e altre), quindi una forza internazionale (NATO)

 

L'Italia è presente con Marina, Navi spaziali che portano sul pianeta uomini, mezzi, rifornimenti; Esercito che opera direttamente sul pianeta, basi avanzate (Outpost) con operazioni di pattugliamento difesa di dell'area operazioni assegnata all'Italia ecc.; Aviazione, in supporto all'esercito sulla superficie del pianeta.

interessante, da buon consumatore di fantascienza (in primis universo trek) mi prenoto una copia in pdf, gratis ovviamente :rotfl: :rotfl:

 

piccolo appunto di carattere generale, potrebbe sorgere un enorme conflitto d'interessi tra Marina e Aeronautica. Per esempio in Star Trek ed in altri universi fantascientifici non c'è distinzione ma un'unica forza armata (cosa più sensata) mentre in Stargate mantengono le 3 ffaa ma con la Marina inesistente, esercito anche e le navi all'USAF e i Marines come forze d'assalto o scorta.

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interessante, da buon consumatore di fantascienza (in primis universo trek) mi prenoto una copia in pdf, gratis ovviamente :rotfl: :rotfl:

 

piccolo appunto di carattere generale, potrebbe sorgere un enorme conflitto d'interessi tra Marina e Aeronautica. Per esempio in Star Trek ed in altri universi fantascientifici non c'è distinzione ma un'unica forza armata (cosa più sensata) mentre in Stargate mantengono le 3 ffaa ma con la Marina inesistente, esercito anche e le navi all'USAF e i Marines come forze d'assalto o scorta.

La si potrebbe risolvere con Marina impegnata nello spazio, Aeronautica all'interno delle atmosfere ed esercito... bhé, quelli sono sempre i soliti fangonauti! :rotfl: Il tutto in perfetto stile IDIC.

 

In ogni caso: Life Long And Prosper.

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La si potrebbe risolvere con Marina impegnata nello spazio, Aeronautica all'interno delle atmosfere ed esercito... bhé, quelli sono sempre i soliti fangonauti! :rotfl: Il tutto in perfetto stile IDIC.

 

In ogni caso: Life Long And Prosper.

 

Esattamente come la intendo....

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La si potrebbe risolvere con Marina impegnata nello spazio, Aeronautica all'interno delle atmosfere ed esercito... bhé, quelli sono sempre i soliti fangonauti! :rotfl: Il tutto in perfetto stile IDIC.

 

In ogni caso: Life Long And Prosper.

 

Non appena finisco l'editing, l'avrai, quanto meno per avere un riscontro se quello che ho scritto può funzionare... :adorazione:

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La si potrebbe risolvere con Marina impegnata nello spazio, Aeronautica all'interno delle atmosfere ed esercito... bhé, quelli sono sempre i soliti fangonauti! :rotfl: Il tutto in perfetto stile IDIC.

 

In ogni caso: Life Long And Prosper.

Inoltre si potrebbe introdurre la FPS, Forza di Proiezione dallo Spazio, che riunisce le varie fanterie d'assalto spaziale.

 

Qualche suggerimento:

Navi da battaglia spaziali: Italia; Vittorio Veneto, Roma, Doria, Duilio

 

Navi LPS, Landing Platform from Space :asd: : Santi

 

Cannoni Otomelara 155/74 FS (From Space) :asd: tipo rail gun

Siluri fotonici WASS: Whitehead Alenia Sistemi Spaziali :asd:

Sensoristica: Selex Galileo

 

--

Beam Up, Berty!!

 

PS: Lo so, mi sono lasciato prendere la mano :lollollol:

Modificato da enrr
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Ehi Bob Rock anche a me interesserebbe molto leggere la bozza. Ti posso dire suggerimenti o sviste, e quattro occhi sono meglio di due.

 

Scherzi a parte io non la farei futuristica come Enrr. Diciamo che nello spazio volano navi da trasporto e, al più, qualche nave da combattimento di piccole dimensioni (se lasci stare la propulsione interstellare, non ha senso una grossa nave da battaglia in un sistema solare). Anche come armi mi limiterei ai missili (e relativi sistemi antimissilistici). Niente raggi laser o altro, se vuoi fare un qualcosa di non troppo lontano nel tempo.

 

Sui sistemi di propulsione attualmente allo studio (con dettagli scientifici che potresti usare) dai una occhiata qua: http://en.wikipedia.org/wiki/Spacecraft_propulsion

Se hai la pazienza di leggertela troverai notizie sui metodi di propulsione spaziali attualmente allo studio e sui sistemi di inserimento in orbita ed atterraggio di una nave spaziale.

 

Un'altra cosa: devi stabilire il gap tecnologico tra noi e loro.

 

Per le navi, evita le cose futuristiche: niente iperspazio o cannoni laser.

Mi limiterei a 3 navi ed un caccia:

- per la nave da combattimento ed il caccia usa la Dedalus e l'F-302 di questa pagina: http://en.wikipedia.org/wiki/Tau%27ri_starships_in_Stargate.

Le uniche modifiche rispetto alle navi di stargate sono alla propulsione delle navi (usa la pagina di cui sopra) e all'eliminazione delle tecnologie aliene (iperspazio ed altro). Ci puoi aggiungere un sistema anti-missilistico alla dedalus se vuoi, bombe ed altro pay-load per una configurazione CAS agli F-302 (mi raccomando il cannoncino)

- poi ci vuole una nave da assalto. Prendi come modello una grande LPD: porterà quindi sia una manciata di F-302 per l'appoggio al suolo delle truppe sbarcate, delle navette per sbarcare uomini e mezzi ed ovviamente i soldati. Come autodifesa semplici CIWS

- una nave da carico disarmata tipo mercantile

 

Ti faccio un esempio a proposito dell'armamento dell'F-302. Wiki dice:

Since Earth's efforts to create a directed energy weapon have so far proven unsuccessful, the F-302 was originally armed solely with a payload of modified air-to-air missiles. These modified AIM-120 AMRAAMs have a warhead enhanced with naqahdah and a shield modulator, which in theory allows the missile to bypass shields

Lasciamo stare il modulatore di scudo (a meno che non vuoi dare uno scudo spaziale alle navi marziane) e, al posto del naqahdah monti come testata una piccola arma nucleare tattica da 0,5 - 2 Kilotoni (ovvero 1/40 - 1/10 dell'esplosione di Hiroshima). Parliamo di armi in grado di essere contenute in una valigetta, per darti una idea delle dimensioni della testata. Il gatling ovviamente e, per i 302 impiegati in appoggio alle truppe a terra, missili aria-suolo e bombe

Modificato da Rick86
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Grazie Rick, il romanzo è già finito, in questo momento sto lavorando di cesello per sistemare il tutto, sicuramente non appena possibile ti "userò" come tester.

Per quanto riguarda sistemi di propulsione, messe in orbita, armi, dimensioni delle navi e quant'altro ho le idee ben chiare, niente cose alla "Guerre Stellari"....

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Grazie Rick, il romanzo è già finito, in questo momento sto lavorando di cesello per sistemare il tutto, sicuramente non appena possibile ti "userò" come tester.

Per quanto riguarda sistemi di propulsione, messe in orbita, armi, dimensioni delle navi e quant'altro ho le idee ben chiare, niente cose alla "Guerre Stellari"....

 

 

Poi ci spedisci una copia omaggio ad oguno di noi B-)

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Ehi Bob Rock anche a me interesserebbe molto leggere la bozza. Ti posso dire suggerimenti o sviste, e quattro occhi sono meglio di due.

 

Scherzi a parte io non la farei futuristica come Enrr. Diciamo che nello spazio volano navi da trasporto e, al più, qualche nave da combattimento di piccole dimensioni (se lasci stare la propulsione interstellare, non ha senso una grossa nave da battaglia in un sistema solare). Anche come armi mi limiterei ai missili (e relativi sistemi antimissilistici). Niente raggi laser o altro, se vuoi fare un qualcosa di non troppo lontano nel tempo.

 

Sui sistemi di propulsione attualmente allo studio (con dettagli scientifici che potresti usare) dai una occhiata qua: http://en.wikipedia.org/wiki/Spacecraft_propulsion

Se hai la pazienza di leggertela troverai notizie sui metodi di propulsione spaziali attualmente allo studio e sui sistemi di inserimento in orbita ed atterraggio di una nave spaziale.

 

Un'altra cosa: devi stabilire il gap tecnologico tra noi e loro.

 

Per le navi, evita le cose futuristiche: niente iperspazio o cannoni laser.

Mi limiterei a 3 navi ed un caccia:

- per la nave da combattimento ed il caccia usa la Dedalus e l'F-302 di questa pagina: http://en.wikipedia.org/wiki/Tau%27ri_starships_in_Stargate.

Le uniche modifiche rispetto alle navi di stargate sono alla propulsione delle navi (usa la pagina di cui sopra) e all'eliminazione delle tecnologie aliene (iperspazio ed altro). Ci puoi aggiungere un sistema anti-missilistico alla dedalus se vuoi, bombe ed altro pay-load per una configurazione CAS agli F-302 (mi raccomando il cannoncino)

- poi ci vuole una nave da assalto. Prendi come modello una grande LPD: porterà quindi sia una manciata di F-302 per l'appoggio al suolo delle truppe sbarcate, delle navette per sbarcare uomini e mezzi ed ovviamente i soldati. Come autodifesa semplici CIWS

- una nave da carico disarmata tipo mercantile

 

Ti faccio un esempio a proposito dell'armamento dell'F-302. Wiki dice:

 

Lasciamo stare il modulatore di scudo (a meno che non vuoi dare uno scudo spaziale alle navi marziane) e, al posto del naqahdah monti come testata una piccola arma nucleare tattica da 0,5 - 2 Kilotoni (ovvero 1/40 - 1/10 dell'esplosione di Hiroshima). Parliamo di armi in grado di essere contenute in una valigetta, per darti una idea delle dimensioni della testata. Il gatling ovviamente e, per i 302 impiegati in appoggio alle truppe a terra, missili aria-suolo e bombe

 

 

Perchè niente laser? Come armi le stanno già sviluppando da un pezzo, per la difesa di prossimità sono più che efficaci piuttosto di farsi esplodere un'atomica vicino-anche se poco potente- e sono selettive là dove un'atomica vaporizza, non sono ingannabili. :blink: Ti posso concedere un cannone -è giusto il termine? non me lo ricordo- elettromagnetico.

Modificato da solamnia74
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Effettivamente si era parlato, anche in questo forum, del laser antimissile ad infrarossi (sia quello basato a terra che quello aviotrasportato, un po' diverso). Sembra prorpio che funzioni, tra l'altro.

 

Posso chiedere all'autore che sistemi ha introdotto per la messa in orbita?

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Effettivamente si era parlato, anche in questo forum, del laser antimissile ad infrarossi (sia quello basato a terra che quello aviotrasportato, un po' diverso). Sembra prorpio che funzioni, tra l'altro.

 

Posso chiedere all'autore che sistemi ha introdotto per la messa in orbita?

 

Terra: Ascensore spaziale con, come contrappeso, un piattaforma italo/francese in orbita geostazionaria sul Monte Bianco.

Marte: Ho pensato ad una sorta di evoluzione degli elicotteri Boeing CH-47 Chinook, in grado di usare i rotori nell'atmosfera e propuszione a getto negli strati più alti di questa per l'entrata in orbita.

 

Le navi spaziali assemblate direttamente in orbita. Non ho previsto nessuna nave in grado di atterrare si di un pianeta, troppo futuristico.

Dal pianeta (Terra, Marte) partono solo uomini, mezzi, materiali con i metodi che ho esposto.

Modificato da Bob_Rock
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Si parlava di aneddoti, mi va di raccontarne uno che mi riguarda.

Era il 2002 e imbarcai per la prima volta in vita mia. La nave era il Carabiniere. Il messaggio arrivò un venerdì, lunedì mattina alle 0730 mi sarei dovuto presentare. Preparai velocemente una borsa con uniforme ordinaria, sek e un cambio civile e mi recai a La Spezia. Arrivai alla banchina scali la domenica sera, a bordo di un taxi, scesi, pagai e attraversai la lunga striscia di cemento illuminata solo dalle luci delle navi ormeggiate una a fianco dell'altra, con i rispettivi barcarizzi che recavano stampati sulla cerata il nome dell'unità. Maestrale... Libeccio... Scirocco... Grecale... Eccola! inconfondibile, con quella pallozza in cima, la linea un po' datata e il 76/62 che appena si scorgeva a prua. Cercai di ricordarmi ciò che mi avevano detto in Accademia e ripetuto fino alla nausea in ufficio. salire sul barcarizzo, salutare la bandiera, smarcarsi e chiedere dell'ufficiale d'ispezione.

Con il borsone gigante in una mano e la sciabola da impiegare l'indomani per la presentazione al comandante nell'altra,rimanere disinvolti mentre si sale sul barcarizzo, una lastra di acciaio stretta e malferma, risultò più complicato del previsto ma alla fine niente di trascendentale. arrivai in cima e andai a cercare la bandiera con lo sguardo per salutarla ma dopo un momento di smarrimento mi resi conto che erano le dieci di sera, l'ammaina era già stato dato da un pezzo e mi risparmiai la cerimonia. Goffamente presentai il foglio di viaggio al corpo di guardia e chiedi dell'ufficiale d'Ispezione. Un guardiamarina dal pesante accento romanesco e l'aria un po' sbattuta mi accolse come si fa con un profugo salvato dalle acque, mi accompagnò al camerino, a prora, e mi invitò in quadrato per qualcosa da bere e per vedere controcampo alla tv, la Roma aveva vinto e quello sembrava essere l'unlui a a mangiare un pezzo di pizza, verso mezzanotte. Ne presi un pezzo piccolissimo perché altrimenti non sarebbe bastato per tutta la muta che peraltro lavorava mentre io, in fondo, ero un estraneo. La pizza però era buonissima, ricorderò per sempre quel microscopico pezzo. non so perché, di pizza ne avrò mangiata a tonnellate, anche a bordo, ma quella sera, quella pizza, offertami da un equipaggio per il quale ero uno sconosciuto, mi sembrò la cosa più buona del mondo. Mi recai successivamente in camerino, dovevo sfare la borsa e poi, francamente, cascavo dal sonno. Incrociai un ragazzo che tornava dalla franchigia, mi squadrò e mi disse: "Ciao sei nuovo? Attento, io sono il più anziano qua, devi chiedere a me per tutto, se hai bisogno di una mano ti dico io perché i capi ti fregano all'inizio, se non sei sveglio, sono il Sottocapo ...., tu chi sei? Sei un VFB o un VFA?" "Sono il Guardiamarina tal dei tali", risposi. "Un... un ufficiale?" rispose, " Mi scusi, non volevo...", e accennò, benché fosse in jeans e camicia sbottonata fino all'ombelico, un imbarazzato attenti. "Fermo", risposi "stia tranquillo, non è successo nulla". Era dai tempi dell'accademia che non vedevo qualcuno che manifestasse timoroso rispetto per un guardiamarina, pieno com'era, il mio comando, di primi marescialli dall'anzianità che si perdeva nella notte dei tempi, quando i salari erano in sesterzi, a sentir loro.

Poco dopo arrivò un altro ragazzo, un guardiamarina che doveva effettuare un lavoro analogo al mio ma relativo ad una componente diversa, si presentò e facemmo subito amicizia. Lo misero in camerino con me. Prendere sonno fu difficile, un po' perché ero terrorizzato dal trovare i famigerati fuochisti, i piccoli scarafaggi che imperversano sulle navi, sopratutto quelle vecchie, e che colleghi anziani e sottufficiali simpaticoni descrivevano come propensi ad infilarsi in ogni orifizio del corpo, un po' perché non ero abituato ad addormentarmi nonostante il rumore che una nave produce costantemente tra compressori dell'aria condizionata, diesel generatori e scricchiolii vari.

il mio compagno di stanza, poi, era particolarmente loquace. Tirammo fino alle due, poi crollai.

Il giorno dopo mi svegliai alla chiamata della ROC. "BIP! Carabiniere! 0630 Sveglia sottocapi e comuni. BIP BIP" Vabbé, sonno perso, alziamoci. Doccia, barba, uniforme ordinaria da damerino, impeccabile, e di corsa in quadrato a presentarsi e a offrire il caffé agli altri ufficiali. il mio collega fece prima di me e lo trovai a gustarsi, tra i sorrisini generali, un cornettazzo con marmellata e latte. Io mi limitai ad un caffé, poi assemblea sul ponte di volo e posto di manovra generale. Nemmeno un'ora di navigazione e beccai il mio compagno di camerino, quello del cornettazzo, con la faccia verde, correre a poppetta. Il suo cornetto, il suo latte e molto altro ancora se lo sono gustato i pesci: nessuno gli aveva detto che il carabiniere rolla e beccheggia come una ballerina di latino-americano e latte+cornetto non sono proprio la perfetta dieta del marinaio. Da una parte il collega che raccava, dall'altra invece i delfini che seguivano la nave.

 

Mi voltai e guardai il mare, il vento mi sferzava il viso, il salmastro sulle labbra, l'odore di gasolio e cambusa... Avrei sicuramente fatto il marinaio per sempre. Qualunque cosa costasse.

Modificato da Sangria
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Mi voltai e guardai il mare, il vento mi sferzava il viso, il salmastro sulle labbtra, l'odore di gasolio e cambusa... Avrei sicuramente fattoi l marinaio per sempre. Qualunque cosa costasse.

Veramente coinvolgente il tuo racconto e bellissima la conclusione!!! :adorazione::okok:

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