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La Russa presenta piano ammodernamento forze armate


typhoon

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La Russa presenta piano ammodernamento forze armate

 

Roma, 18 giu (Velino) - “Le forze armate e la Difesa nel suo insieme rappresentano una delle principali risorse dello Stato e della collettività in generale - ha affermato il ministro della Difesa, Ignazio La Russa, illustrando oggi alle commissioni Difesa di Camera e Senato le linee programmatiche che intende adottare nel suo dicastero –. Perciò, occorre dare a questi uomini e donne una sicurezza e soprattutto un sostegno forte da un punto di vista sociale e politico affinché siano in grado di essere sempre all’altezza della situazione”. A questo proposito, “la trasformazione dello strumento militare è avviata e serve ora uno slancio e, soprattutto, una coerenza programmatica per portarla a termine”.

 

Con la fine della Guerra Fredda e la caduta del Muro di Berlino “la nostra sicurezza è sostanzialmente migliorata – è il concetto da cui è partito il ministro per spiegare le novità che intende apportare al suo dicastero -. Ma in questi anni abbiamo anche dovuto imparare quante nuove forme possa assumere la guerra. Siamo in un’epoca in cui gli atti di macro-terrorismo possono causare più vittime di alcune forme di conflittualità tradizionale. Nel contempo, l’ipotesi di un conflitto tradizionale non è affatto tramontata”. Da qui l’esigenza di adeguare le capacità di difesa” italiane, allo scopo di poter “fronteggiare e gestire al meglio le minacce e le crisi ricorrenti, contenere i conflitti in atto ed evitare che ne esplodano di ancora peggiori”. Ma, per far ciò, è “indispensabile il concorso di tutte le componenti dello Stato e la vicinanza dei cittadini”, ha avvisato La Russa.

 

Per quanto riguarda fronteggiare le minacce esistenti, il ministro della Difesa ha precisato che “dobbiamo essere in grado di tutelare l’integrità dei nostri spazi e degli interessi vitali, esercitando la nostra sovranità sul territorio nazionale, sullo spazio aereo, sulle vie di approvvigionamento terrestri e marittime che permettono al sistema Paese di interagire con il resto del mondo. Ciò richiede la disponibilità costante di assetti militari terrestri, navali e aerei, mantenuti a una adeguata prontezza, idonei per numero e qualità a svolgere tale imprescindibile funzione”. Sul fronte della gestione delle crisi ricorrenti, La Russa ha aggiunto che è necessaria la “capacità di proiettare stabilità là dove serve, ovvero di inviare contingenti dotatu di quelle capacità squisitamente militari – ma spesso accompagnate da capacità di ricostruzione – idonee ad affrontare e risolvere nel più breve tempo possibile la crisi in atto”.

 

Per concorrere al contenimento dei conflitti in atto, invece, il ministro della Difesa è convinto che “dobbiamo essere in grado di proiettare un credibile dispositivo militare capace di ristabilire condizioni di pace, se nel caso anche impedendole con la forza. Quella forza giusta e legittima contemplata nelle regole del diritto internazionale ed esplicitamente richiamata anche nella nostra Carta costituzionale”. Infine, sulla necessità di adottare misure di prevenzione volte a scongiurare l’accendersi di conflitti su vasta scala, “il compito della Difesa è mantenere una costante capacità di monitoraggio delle tendenze politiche e degli sviluppi delle capacità militari in tutte le aree del mondo di più strategica rilevanza e adeguare costantemente la capacità operativa delle nostre forze armate, al fine di garantire la perdurante credibilità del valore di deterrenza che esse offrono”. Questi compiti sono estremamente impegnativi e potranno essere assolti esclusivamente a determinate condizioni: “con un’azione sinergica si tutte le componenti dello Stato, rimanendo inseriti in un’ampia rete di alleanze e di accordi con altri Paesi”.

 

A questo proposito, “l’Alleanza atlantica e l’Unione europea costituiscono i due pilastri dell’architettura della sicurezza dello spazio euro atlantico e le Nazioni Unite sono ancora uno strumento determinante per preservare l’ordine e la sicurezza complessiva. L’ultima condizione necessaria, secondo La Russa, è quella che la Difesa “possa contare su un flusso di risorse adeguato per volume e sostanzialmente costante nel tempo. In assenza si questa condizione – ha ammonito il ministro -, ogni ragionamento sull’efficacia e sulla credibilità della nostra azione in materia di politica della Difesa non avrebbe senso”.

 

Partendo da questi presupposti, poi La Russa è passato a descrivere le principali linee guida del governo relative all’approntamento dello strumento di Difesa. Innanzitutto è necessario rifinanziare la norma (in vigore fino al 2021) che agevola l’esodo del personale militare che si trova a meno di cinque anni dalla pensione. Ciò per riequilibrare il rapporto tra quadri e truppa che negli ultimi tempi aveva visto troppi ufficiali e marescialli (41mila unità in più rispetto a quelle previste) rispetto al numero dei soldati. Il secondo punto, invece, è relativo all’equipaggiamento. “Dobbiamo assicurare un livello di risorse per l’ammodernamento delle forze armate, il più possibile costante nel tempo, con tendenze di medio e lungo periodo sostanzialmente stabili”. Ciò perché i militari per assolvere al meglio i loro compiti devono poter disporre di dotazioni adeguate alle loro esigenze. E i mezzi e gli equipaggiamenti più importanti hanno una vita limitata. Su questo fronte, però, il governo non intende agire in autonomia ma “interagendo sempre più con gli alleati”. In questo modo “si condividono gli oneri particolarmente elevati nella ricerca e nello sviluppo”.

 

Anche il settore dell’addestramento dovrà essere sviluppato, in quanto è “critico, non solo per il raggiungimento delle capacità effettive delle forze armate, ma anche per conferire coerenza alle spese sostenute nei settori del personale e dell’ammodernamento dei mezzi e degli equipaggiamenti. Assodato tutto ciò, il nuovo governo “è consapevole della necessità di garantire un corretto flusso di risorse finanziarie”. E, a questo proposito, “il ministero della Difesa intende elaborare un progetto pluriennale che porti, nel corso dell’intera Legislatura all’incremento delle disponibilità per la funzione Difesa. Il primo passo essenziale è la proposta di bilancio 2009, in corso di formulazione, che prevede uno stanziamento pari all’1,04 per cento del Pil (attualmente è circa lo 0,9 per cento). Ciò – ha spiegato La Russa -, consentirebbe l’avvio di quelle indispensabili azioni a sostegno dei settori di assoluta importanza, quali la formazione e l’addestramento, l’efficienza dei mezzi e dei sistemi d’arma, la manutenzione delle infrastrutture, il reintegro delle scorte di carbolubrificanti, munizioni e parti di ricambio e anche un limitato avvio di nuovi programmi di ammodernamento e rinnovamento dei mezzi”. Ma non solo i militari hanno problemi di bilancio. Anche “la funzione sicurezza pubblica (ovvero la componente di bilancio assegnata ai carabinieri)” deve essere finanziata adeguatamente. Questa “soffre di una cronica carenza di risorse”. Mancano 7.200 unità rispetto agli organici; del 100 milioni di euro preventivati, ne sono stati destinati all’Arma solo 14,9 ed è estremamente urgente rinnovare il parco veicoli.

 

Il governo, inoltre, intende “implementare le capacità d’intervento delle forze armate per esigenze urgenti o emergenziali – ha aggiunto La Russa -; favorire un rinnovato coinvolgimento dei cittadini verso il mondo militare e i temi della Difesa; occuparsi del riordino delle carriere e dei ruoli tramite un intervento normativo; adeguare il sistema della rappresentanza militare; migliorare la qualità della vita del personale attraverso la destinazione di risorse in particolare nei settori previdenziale e abitativo; porre massima attenzione alla tutela della salute dei militari; rivedere i codici penali militari, al fine di renderli strumenti normativi moderni, rispondenti alle concrete esigenze delle forze armate connesse anche con l’impiego nelle missioni internazionali e la sospensione del servizio di leva obbligatorio”.

 

Infine, il ministro ha spiegato che il governo intende dare “la giusta attenzione alla componente civile del personale della Difesa, che conta complessivamente circa 33mila unità. Tale personale è chiamato oggi, a fronte del diversificato impiego delle forze armate, a svolgere le proprie funzioni logistico-amministrative con un impegno ancora più significativo e un apporto fondato su un accresciuto senso di appartenenza all’istituzione”. Perciò, “l’avvio di un concreto percorso di ‘rivitalizzazione’ di detto personale è ritenuto dall’amministrazione non rinviabile, ma è certamente atteso anche dagli interessati”.

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Riporto l'intero periodo:

 

"...Ma non solo i militari hanno problemi di bilancio. Anche “la funzione sicurezza pubblica (ovvero la componente di bilancio assegnata ai carabinieri)” deve essere finanziata adeguatamente. Questa “soffre di una cronica carenza di risorse”. Mancano 7.200 unità rispetto agli organici; del 100 milioni di euro preventivati, ne sono stati destinati all’Arma solo 14,9 ed è estremamente urgente rinnovare il parco veicoli...".

 

In questo periodo si parla solo della "funzione sicurezza pubblica"; io ho capito che erano stati assegnati 100 milioni in più (forse in passato) all'Arma dei Carabinieri, ma in realtà ne sono stati dati, solo 14,9.

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Riporto l'intero periodo:

 

"...Ma non solo i militari hanno problemi di bilancio. Anche “la funzione sicurezza pubblica (ovvero la componente di bilancio assegnata ai carabinieri)” deve essere finanziata adeguatamente. Questa “soffre di una cronica carenza di risorse”. Mancano 7.200 unità rispetto agli organici; del 100 milioni di euro preventivati, ne sono stati destinati all’Arma solo 14,9 ed è estremamente urgente rinnovare il parco veicoli...".

 

In questo periodo si parla solo della "funzione sicurezza pubblica"; io ho capito che erano stati assegnati 100 milioni in più (forse in passato) all'Arma dei Carabinieri, ma in realtà ne sono stati dati, solo 14,9.

 

 

 

Se è così, meglio. O sommo Picpus tu figlio di ptor, parente di sufflune, nipote di tarrengu, zio di franco, cugino del grande arrasautu ecc.... :adorazione: sapresti indicativamente quanto potrebbe essere quindi 1.4% del Pil in soldoni?

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Se è così, meglio. O sommo Picpus tu figlio di ptor, parente di sufflune, nipote di tarrengu, zio di franco, cugino del grande arrasautu ecc.... :adorazione: sapresti indicativamente quanto potrebbe essere quindi 1.4% del Pil in soldoni?

1) Non ho il piacere di conoscere neanche uno degli stimatissimi personaggi da te citati!!! :lol:

 

2) Caso mai 1,04 non 1,4 (magari)!

 

3) Non lo so!

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La fonte è quello che è ... e stonerebbe un pò con quello che ha detto La Russa

 

"Il primo passo essenziale è la proposta di bilancio 2009, in corso di formulazione, che prevede uno stanziamento pari all’1,04 per cento del Pil (attualmente è circa lo 0,9 per cento)."

 

Sempre che non abbia mentito sapendo di farlo ...

Modificato da typhoon
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La fonte è quello che è ... e stonerebbe un pò con quello che ha detto La Russa

 

"Il primo passo essenziale è la proposta di bilancio 2009, in corso di formulazione, che prevede uno stanziamento pari all’1,04 per cento del Pil (attualmente è circa lo 0,9 per cento)."

 

Sempre che non abbia mentito sapendo di farlo ...

L'unica cosa che mi consola è che LaRussa non è a pi/2 (:asd:) come Martino

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Parlano di Ministeri, indi si potrebbe riferire al funzionamento dei ministeri. Uno sfoltimento delle PA non sarebbe altro che utile e comunque ricordiamoci che anche le FFAA non sono certo indipendenti da questo problema di organismi inutili, una su tutte le basi AM senza aerei. Ormai il modello a 190.000 non è più sostenibile, direi che parte delle ferme non rinnovate potrebbero tranquillamente finire negli organi di Polizia/CC/...

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Parlano di Ministeri, indi si potrebbe riferire al funzionamento dei ministeri. Uno sfoltimento delle PA non sarebbe altro che utile e comunque ricordiamoci che anche le FFAA non sono certo indipendenti da questo problema di organismi inutili, una su tutte le basi AM senza aerei. Ormai il modello a 190.000 non è più sostenibile, direi che parte delle ferme non rinnovate potrebbero tranquillamente finire negli organi di Polizia/CC/...

Non sapevo che il nostro enrr, avesse partecipato alla riunione odierna del Consiglio dei Ministri! :D

 

Dal link: http://www.governo.it/Governo/ConsiglioMin...lio.asp?d=39414

 

riporto:

 

"...Il Consiglio inoltre, su proposta del Ministro Maroni, ha autorizzato l’assunzione di 1.472 poliziotti e 802 vigili del fuoco: le nuove unità verranno principalmente dai volontari in ferma breve (per la polizia di Stato) e dalla stabilizzazione di volontari (per i vigili del fuoco)..."

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Riporto l'intero periodo:

 

"...Ma non solo i militari hanno problemi di bilancio. Anche “la funzione sicurezza pubblica (ovvero la componente di bilancio assegnata ai carabinieri)” deve essere finanziata adeguatamente. Questa “soffre di una cronica carenza di risorse”. Mancano 7.200 unità rispetto agli organici; del 100 milioni di euro preventivati, ne sono stati destinati all’Arma solo 14,9 ed è estremamente urgente rinnovare il parco veicoli...".

 

In questo periodo si parla solo della "funzione sicurezza pubblica"; io ho capito che erano stati assegnati 100 milioni in più (forse in passato) all'Arma dei Carabinieri, ma in realtà ne sono stati dati, solo 14,9.

 

E' esattamente così.

 

Nel 2007 il valore del Pil ai prezzi di mercato è stato pari a 1.535 miliardi di euro. Fate i conti a quanto ammonta l'1%...

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Da quello che ho sentito io il 22% in meno ai ministeri si riferisce al taglio delle spese di funzionamento. Quindi almeno in teoria non dovrebbero esserci tagli ai soldoni necessarri al funzionamento della Difesa in se ma solo al ministero.

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