Vai al contenuto

Nisei


Ospite intruder

Messaggi raccomandati

Ospite intruder

Se ne parla nei films, mai apparsi in Italia, Come to see the paradise (starring Dennis Quaid e Tamlyn Tomita), e Only the brave (starring Lane Nishikawa, Jason Scott Lee, Mark Dacascos, Tamlyn Tomita, e Pat Morita, il vecchietto di Karate Kid per intenderci). È il dramma dei nisei, cittadini americani nati negli USA (quasi tutti in California), da immigrati giapponesi (二世 oppure 二生in giapponese significa "seconda generazione", e indica i nati all'estero da propri concittadini colà emigrati prima della seconda guerra mondiale, i cosiddetti 一世/生, issei).

 

Dopo l'attacco a Pearl Harbor, sull'onda dell'isteria collettiva che aggredì il Paese, soprattutto la costa occidentale, in maniera non diversa da quanto successo dopo l'11 Settembre, essi furono pesantemente discriminati, moltissimi ebbero le loro proprietà confiscate e furono internati in campi di concentramento per lo più nell'Wyoming e nell'Idaho (se avete visto il film We Were Soldiers, nell'elenco finale dei caduti, noterete che c'è un nome giapponese e una località dell'Idaho, sicuramente un 三世/生 sansei, terza generazione, cioè figlio di quella sciagura nato in campo di concentramento).

 

A essi fu impedito di combattere contro i giapponesi, si temeva avrebbero fatto fronte comune, cosa che non accadde mai, giacché gli alti comandi, come sempre più pragmatici dei politicanti, li impiegarono nell'MIS, Military Intelligence Service, per interpretare i documenti catturati al nemico e per interrogare i prigionieri di guerra (molti WASPs parlavano correttamente la lingua, ma erano missionari religiosi che spesso rifiutavano qualsiasi attività correlata al combattimento). Fu grazie alle loro intercettazioni radio, ad esempio, che fu preparata l'imboscata che portò all'uccisione (oggi lo chiameremmo un omicidio mirato) dell'ammiraglio Yamamoto. E fu grazie ancora agli operatori giapponesi dell'MIS che furono portate a termine con successo le battaglie delle Marianne e del Golfo di Leyte. Al termine del conflitto, il generale MacArthur disse che mai nella storia militare un esercito conobbe tanto del suo nemico prima del combattiumento, e il generale Charles Willoughby, capo dell'intelligence americana nel Pacifico, ammise che i nisei salvarono innumerevoli vite di soldati alleati e accorciarono la guerra di almeno due anni.

 

Molti nisei si arruolarono come volontari e combatterono in Europa, e una loro unità (all'epoca nell'esercito vigeva la discriminazione razziale, c'erano unità solo di negri, come i celeberrimi Tuskagee Pilots, altre solo di cinesi, o di nisei, appunto), divenne il più decorato battaglione americano della II GM, noto negli USA come Purple Heart Battalion, dal nome di una decorazione che viene data a chi è ferito in azione. Alcuni combatterono anche sul fronte orientale, nel cosiddetto CBIT (China Burma India Theater), ed ebbero un ruolo di primo piano nella celebre azione dei Merril's Marauders che si concluse con la presa di Myitikyna (Link).

 

La storia delle unità nisei che combatterono nella II GM è qui:

http://nisei.hawaii.edu/page/home

 

Altro link

 

 

Qualche anno fa la Corte Suprema USA riconobbe l'ingiusto trattamento subito dai nisei e stabilì un risarcimento record per loro e gli eventuali discendenti. Un po' ritardo, forse, ma la grandezza della democrazia USA consiste anche nel sapere riconoscere le infamie commesse.

 

E qui termina il mio contributo al loro ricordo.

Modificato da intruder
Link al commento
Condividi su altri siti

Ospite iscandar

può sembrare frivolo, ma in Karate Kid, il maestro giapponese (Pat Morita) ricorda sua moglie e suo figlio morti nei campi di concentramento negli states mentre lui combatteva per gli states...

Modificato da iscandar
Link al commento
Condividi su altri siti

Qualche anno fa la Corte Suprema USA riconobbe l'ingiusto trattamento subito dai nisei e stabilì un risarcimento record per loro e gli eventuali discendenti. Un po' ritardo, forse, ma la grandezza della democrazia USA consiste anche nel sapere riconoscere le infamie commesse.

 

Contributo interessante e conclusione quanto mai attuale, da tenere a mente quando si fanno parallelismi tra l'operato USA e quello di regimi di varia natura.

Link al commento
Condividi su altri siti

può sembrare frivolo, ma in Karate Kid, il maestro giapponese (Pat Morita) ricorda sua moglie e suo figlio morti nei campi di concentramento negli states mentre lui combatteva per gli states...

 

Un po' come le truppe di colore che combattevano per il paese che li discriminava, come ad es. i Tuskeggee Airmen giustamente già ricordati.

 

Anche i Tedeschi e gli Italiani subirono un simile trattamento ma in misura minore, vuoi perchè l'attacco a Pearl Harbor era stato portato dai Giapponesi da cui Tedeschi ed Italiani erano stati "coinvolti" dal patto di alleanza, vuoi forse perchè essendo di etnia caucasica, venivano possibilmente visti dall'establishment in un modo un po' meno "malevolo" (mi sono sempre chiesto se gli Alleati avrebbero effettivamente lanciato un ordigno nucleare sulla Germania)

 

Mi sembra comunque altrettanto doveroso citare che laddove il Governo Americano ha pubblicamente chiesto perdono del proprio operato verso i Giapponesi-Americani, internati dopo il Dicembre 1941 ed ha fornito ad ognuno dei circa 60,000 ancora viventi la somma di $20,000 (che indubbiamente mai potrà indennizzare i dani fisici e morali subiti), il Governo Giapponese non ha mai chiesto scusa per i crimini commessi dalle forze armate in Cina, dove si stima che 10 milioni di civili ed 2.5 milioni di soldati siano stati trucidati (le stime Cinesi sono di un totale di 30 milioni di persone) e sembra ancora ben lungi dal farlo.

(http://www.jref.com/society/sino-japanese-relations.shtml)

 

Con questo non voglio giustificare l'operato delle amministrazioni Roosevelt e Truman - tutt'altro! - voglio semplicemente ricordare che c'è vergogna e Vergogna, democrazia e Democrazia...

Link al commento
Condividi su altri siti

Ospite galland

Francys Fukuyama (il notissimo geopolitico americano che ha formulato la teoria della “fine della storia”) d’origine giapponese, ricordando suo padre raccontò come, salvato miracolosamente il negozio di ferramenta dalla Grande Depressione del ’29, finì in campo di concentramento, perdendo ogni bene… nel 1941.

I Nisei combatterono nella campagna d’Italia, ci deve essere un articolo di Storia Militare che dovrei rintracciare a breve.

Vorrei però anche citare un bel film d’impegno civile: “Giorno maledetto” (titolo originale “Bad day at Blak Rock”), del 1955 della MGM. Protagonista il grande Spencer Tracy.

Un reduce della Seconda Guerra Mondiale, con un braccio mutilato (Tracy), va alla ricerca di un giapponese, padre del militare che gli ha salvato la vita in guerra, per consegnargli la decorazione alla memoria. Arrivato nella piccola cittadina di Blak Rock, l'uomo comincia a fare domande e ricerche che mettono in agitazione il "boss" della città (Robert Ryan). Anche gli abitanti nascondono qualcosa e si chiudono nell'omertà, che sfocia in ostilità verso il forestiero. Il reduce scopre che quell’uomo fu linciato dalla gente del posto il 7 dicembre 1941 (il giorno di Pearl Harbor, appunto il giorno maledetto)... e rischia a sua volta la vita.

Link al commento
Condividi su altri siti

  • 3 mesi dopo...
Ospite intruder
Francys Fukuyama (il notissimo geopolitico americano che ha formulato la teoria della “fine della storia”) d’origine giapponese, ricordando suo padre raccontò come, salvato miracolosamente il negozio di ferramenta dalla Grande Depressione del ’29, finì in campo di concentramento, perdendo ogni bene… nel 1941.

I Nisei combatterono nella campagna d’Italia, ci deve essere un articolo di Storia Militare che dovrei rintracciare a breve.

Vorrei però anche citare un bel film d’impegno civile: “Giorno maledetto” (titolo originale “Bad day at Blak Rock”), del 1955 della MGM. Protagonista il grande Spencer Tracy.

Un reduce della Seconda Guerra Mondiale, con un braccio mutilato (Tracy), va alla ricerca di un giapponese, padre del militare che gli ha salvato la vita in guerra, per consegnargli la decorazione alla memoria. Arrivato nella piccola cittadina di Blak Rock, l'uomo comincia a fare domande e ricerche che mettono in agitazione il "boss" della città (Robert Ryan). Anche gli abitanti nascondono qualcosa e si chiudono nell'omertà, che sfocia in ostilità verso il forestiero. Il reduce scopre che quell’uomo fu linciato dalla gente del posto il 7 dicembre 1941 (il giorno di Pearl Harbor, appunto il giorno maledetto)... e rischia a sua volta la vita.

 

Ricordo molto bene il film, è bellissimo, peccato non si veda più in giro. Rispondendo a Pete57 che si chiedeva se gli USA avrebbero lanciato la Bomba sulla Germania, la risposta è sì, senza se e senza ma. Lo scrisse Ike nelle sue memorie, pur essendo di origine tedesca, disse che, viste le perdite americane dopo il D Day, gli americani avevano fatto molto più di un pensierino in materia... la fortuna dei tedeschi volle che la guerra finisse prima di Trinity.

Modificato da intruder
Link al commento
Condividi su altri siti

Ospite galland
Ricordo molto bene il film, è bellissimo, peccato non si veda più in giro. Rispondendo a Pete57 che si chiedeva se gli USA avrebbero lanciato la Bomba sulla Germania, la risposta è sì, senza se e senza ma. Lo scisse Ike nelle sue memorie, pur essendo di origine tedesca, disse che, viste le perdite americane dopo il D Day, gli americani avevano fatto molto più di un pensierino in materia... la fortuna dei tedeschi volle che la guerra finisse prima di Trinity.

 

Senza arrivare all'atomica basti pensare che venne progettata l'"operazione vegetariana", ovvero il lancio decine di migliaia di formelle d'antrace sul suolo dell'Europa continentale con la conseguente epidemia di carbonchio fra i bovini e il "collasso" alimentare. L'isoletta inglese che venne contaminata dall'antrace in via sperimentale vide la definitiva decontaminazione negli anni ottanta.

l'informatissimo Intruder dovrebbe saperne qualcosa di più...

In Italiano, su internet, non ho trovato nulla.

Link al commento
Condividi su altri siti

conoscevo questa triste storia

 

nel film "il processo di Nobimberga" Goering chiese ad un soldato USA che si era dichiarato ebreo:

"ma perchè voi che avete fatto con i giapponesi americani? non li avete chiusi nei lager anche voi?"

lui rispose: "noi abbiamo sbagliato, ma non li amazzavamo"

 

ma erano solo campi di prigionia o i prigionieri veniva uccisi?

Link al commento
Condividi su altri siti

Ospite intruder

Rispondo brevemente a tutti: l'isola citata da Galland era Gruinard, come da mappa inclusa. Per saperne di più vi rimando alla relativa voce di wikipedia inglese, che è più seria e documentata di quella italiana. Per chi non sa la lingua della perfida Albione, appena possibile tradurrò da un libro che ho casa, acquistato anni fa negli USA, dove due interi capitoli sono dedicati all'isola.

 

 

http://www.ww2inthehighlands.co.uk/folders...inardisland.htm

 

 

 

Detto questo, aggiungo che non c'era nessuna pietà di tipo razziale verso i tedeschi, soprattutto dopo la scoperta dei lager, e la scoperta avvenne nel 1942, tant'è che Stalin, Churchill e Roosevelt rilasciarono quell'anno una dichiarazione congiunta che avvertiva il popolo tedesco delle conseguenze della condotta nello sterminio degli ebrei. Come poi questa cosa sia andata persa, e ancora oggi si parli di ignoranza dei tedeschi sullo sterminio (Radio Londra la ascoltavano anche loro), è un bel mistero.

 

Scottish_infobox_template_map.png

 

128.jpg

 

I campi di concentramento in cui gli americani rinchiusero i nisei non erano campi di sterminio e nemmeno erano paragonabili al GULag, almeno nella variante исправительно-трудовых лагерей, campi di rieducazione dei deviati tramite il lavoro.

 

Le condizioni climatiche sono un altro discorso, i campi erano nell'Wyoming, nel Montana, nell'Idaho, nella parte occidentale dell'Washington, regioni dove l'inverno, che dura dai cinque agli otto mesi, picchia duro con temperature anche di 30, 40 sotto zero... e comunque sempre di campi di prigionia si trattava, e tutti i campi di prigionia del mondo (carceri italiane comprese) chiedono il loro tributo di vite umane. Ma almeno la Corte Suprema americana ha riconosciuto l'infamia, non mi risulta medesima cosa da parte russa, o italiana (certi campi per gli oppositori libici andrebbero rivisti in questa logica, anche per capire che le pretese di Gheddafy non sono poi tanto assurde né campate per aria).

Modificato da intruder
Link al commento
Condividi su altri siti

Crea un account o accedi per lasciare un commento

Devi essere un membro per lasciare un commento

Crea un account

Iscriviti per un nuovo account nella nostra community. È facile!

Registra un nuovo account

Accedi

Sei già registrato? Accedi qui.

Accedi Ora
×
×
  • Crea Nuovo...