Vai al contenuto

La gola profonda dell’esercito………


Ospite dottoressa

Messaggi raccomandati

Ospite dottoressa

:ph34r:

Non so se avete visto il servizio delle Iene sulla tortura, usata negli

interrogatori anche da militari italiani, in cui una "gola profonda",

resa anonima, mostrerebbe come i militari torturano gli interrogati.

Se è vero che il tizio lavori effettivamente per l'esercito, e che effettivamente

sia stato istruito delle tecniche di tortura negli interrogatori, si evince che i militari Italiani, sono autorizzati a poter torturare le persone, anche a costo della vita e di possibili mutilazioni. Anche perché dal filmato il militare italiano fa capire che sicuramente qualcuno è morto o è stato mutilato da lui.

 

“La “Convenzione europea dei diritti dell’uomo” contiene una serie di diritti e libertà fondamentali (diritto alla vita, divieto della tortura, divieto della schiavitù e del lavoro forzato, diritto alla libertà ed alla sicurezza, diritto ad un processo equo, principio di legalità, diritto al rispetto della vita privata e familiare, libertà di pensiero, di coscienza e di religione, libertà d’espressione, libertà di riunione e d’associazione, diritto al matrimonio, diritto ad un ricorso effettivo, divieto di discriminazione).

 

Dichiarazione universale dei diritti dell’uomo “

“Articolo 5: Nessun individuo potrà essere sottoposto a trattamento o punizioni crudeli, inumani o degradanti.”

Bene, benché esistano queste regole di diritto internazionale e comunitario, l’Italia, ma anche altri paesi che lottano contro il terrorismo non esitano ad applicare metodi medioevali di tortura?.

A questo punto sorge una domanda spontanea: il pericolo di terrorismo è un valido motivo per buttare nel cesso, le grandi conquiste ottenute fino ad ora, contenute anche nelle convenzioni sopra citate?

 

E se non è vero perché il Ministero della Difesa non ha chiesto chiarimenti a Mediaset? :ph34r::ph34r::ph34r:

Link al commento
Condividi su altri siti

Ospite intruder
:ph34r:

Non so se avete visto il servizio delle Iene sulla tortura, usata negli

interrogatori anche da militari italiani, in cui una "gola profonda",

resa anonima, mostrerebbe come i militari torturano gli interrogati.

Se è vero che il tizio lavori effettivamente per l'esercito, e che effettivamente

sia stato istruito delle tecniche di tortura negli interrogatori, si evince che i militari Italiani, sono autorizzati a poter torturare le persone, anche a costo della vita e di possibili mutilazioni. Anche perché dal filmato il militare italiano fa capire che sicuramente qualcuno è morto o è stato mutilato da lui.

 

“La “Convenzione europea dei diritti dell’uomo” contiene una serie di diritti e libertà fondamentali (diritto alla vita, divieto della tortura, divieto della schiavitù e del lavoro forzato, diritto alla libertà ed alla sicurezza, diritto ad un processo equo, principio di legalità, diritto al rispetto della vita privata e familiare, libertà di pensiero, di coscienza e di religione, libertà d’espressione, libertà di riunione e d’associazione, diritto al matrimonio, diritto ad un ricorso effettivo, divieto di discriminazione).

 

Dichiarazione universale dei diritti dell’uomo “

“Articolo 5: Nessun individuo potrà essere sottoposto a trattamento o punizioni crudeli, inumani o degradanti.”

Bene, benché esistano queste regole di diritto internazionale e comunitario, l’Italia, ma anche altri paesi che lottano contro il terrorismo non esitano ad applicare metodi medioevali di tortura?.

A questo punto sorge una domanda spontanea: il pericolo di terrorismo è un valido motivo per buttare nel cesso, le grandi conquiste ottenute fino ad ora, contenute anche nelle convenzioni sopra citate?

 

E se non è vero perché il Ministero della Difesa non ha chiesto chiarimenti a Mediaset? :ph34r::ph34r::ph34r:

 

 

Scusa, ma perché non gliela vai a leggere a bin Laden la Dichiarazione Universale dei Diritti dell'Uomo?

Link al commento
Condividi su altri siti

Scusa, ma perché non gliela vai a leggere a bin Laden la Dichiarazione Universale dei Diritti dell'Uomo?

 

quoto :rotfl:

 

ma magari anche ai vietnamiti, ai cinesi, ai talebani, al fu saddam, al signor castro, agli afghani, agli iraniani, ai ribelli africani......molto costruttiva la cosa.

 

leggi qualche libro tipo "bravo two zero" (McNab) vedrai come sono gentili e premurosi gli iracheni nei confronti di un uomo affamato,distrutto e impaurito.

 

peace and love

 

 

EDIT:

ehm...il titolo lascia spazio a qualche doppio senso....

Modificato da wingrove
Link al commento
Condividi su altri siti

In una discussione relativa all'uccisione di un nostro soldato http://www.aereimilitari.org/forum/index.php?showtopic=6876 in Afghanistan è emerso un dibattito (con un utente che si professava pacifista) relativo proprio a questo aspetto, ovvero fin dove possiamo spingerci per difendere la nostra cultura, il nostro pensiero, i nsotri valori....in definitiva il nostro essere.

 

Questo fu un mio intervento....scremandolo di alcuni punti attinenti più a quella discussione, penso che calza perfettamente con la presente (specialmente nella parte finale del discorso).

Visto che ti professi pacifista a 360° ti vorrei porre qualche domanda.

 

La prima, la più ovvia, è: dove caz*o eri quando Saddam sterminava, o meglio gassava, i Kurdi? Era davanti a via Camilluccia a Roma (sede ell'ambasciata Irachena in Italia)? Non credo proprio, ma sono certo che ti sei trovato decine di volte (almeno ideologicamente) davanti a via Vittorio Veneto al numero civico 119, ovvero la sede della missione diplomatica USA in Italia.

 

E dove eri sempre quando i Tutsi e gli Hutu si sterminavano a cavallo di tre stati africani? E dove eri quando Mughabe sterminava in Zimbabwe l'opposizione? O quando a Pechino si portavano a termine 120 esecuzioni capitali? O quando in Timor Est gli indonesiani sterminavano i civili a colpi di machete? E quando invece il regime monarchico dittatoriale Siriano si schierava e finanziava Hezbollah? O quando in Venezuela la polizia di Chavez sparava ad altezza d'uomo sui manifestanti? O quando a Pyongyang si compievano esperimenti nucleari militari? E quando un martire di Al-Aqsa si faceva esplodere in qualche discoteca o autobus di Tel Aviv, tu dove eri? E quando il terrorista Siriano faceva esplodere il centro cultura israeliano a Buenos Aires, tu dove eri? E quando il martire Pasdaran iraniano faceva detonare una bomba nel mercato sunnita di baghdad uccidendo 60 e rotte persone di cui in maggioranza bambini e donne? E dove sei ogni volta che il leader iraniano a capo di un regime teocratico auspica di radere al suolo Isarele e congiuntamente sviluppa tecnologie nucleari? E quando 11 terroristi musulmani uccidevano in poche ore 3000 persone e affondavano la lama nel cuore dell'occidente, TU DOVE CAZ*O ERI?

 

Ecco, vedi....TE LO VOGLIO DIRE IO DOVE ERI. Tu eri sempre al riparo dei sicuri confini Italiani, eri a goderti le tue libertà, eri a farti un birra con gli amici e a urlare in faccia al Marine di guarda all'ambasciata USA che loro sono degli imperalisti guerrafondai del caz*o, mentre il tuo compagno di turno stava dando fuoco alla loro bandiera. Ma ti voglio ricordare che fai sempre in tempo a dimostrare il tuo pacifismo a tutto tondo, perchè molte delle situazione da me elencate perdurano, e molte altre peggiorano, tralasciando poi quelle che nascono....

 

Ma forse non è il pacifismo che volete dimostrare, mettere in piazza davanti agli occhi del mondo. Forse è l'anti-americanismo, l'odio verso l'occidente che vi vizia e vi protegge....Non dovreste mai dimenticare che gli Stati Uniti d'America, pieni di difetti e contraddizioni, possono vantare la paternità dei principi democratici che hanno ispirato le costituzioni di tutte le nazioni libere del mondo oltre che a un documento fondamentale per il genere umano: LA DICHIARAZIONE UNIVERSALE DEI DIRITTI DELL'UOMO.

 

Per voi sono meritevoli di indignazione e riprovazione i comportamenti sulla scena internazionale da parte di Israele, Stati Uniti, Inghilterra...Spiegami il perchè!?

Forse perchè l'antiamericanismo è l'esercizio intellettuale preferito dalla gente di sinistra nel mondo: gli Stati Uniti d'America (e tutti i suoi simboli) sono da voi detestati semplicemente perchè la loro esistenza e potenza vi ricorda di continuo che quando il mondo era diviso i due, voi eravate schierati dalla parte del perdente....

 

Israele è l'unico stato a base democratica del medio oriente, hai mai riflettuto su questo aspetto? Ti sei mai chiesto perchè gli Israeliani sulla stessa terra deserta dei palestinesi riescono a coltivare frutteti sconfinati....può sembrare un dato banale, ma ti assicuro che nasconde concetti molto più profondi che riguardano la cultura e la mentalità occidentale. Sono i valori giudaico cristiani quelli che hanno permesso all'uomo di raggiungere i più grandoi traguardi tecnologici, umani e storici. Il resto del mondo è fermo al medio evo, è certamente non per colpa nostra. Non siamo noi a volere che una famiglia saudita si arricchisca smodatamente col petrolio mentre i suoi cittadini pregano Allah e sono contenti che la loro società sia strutturata secondo lo schema verticale di tendenza teocratica: califfo-emiro-imam. Noi occidentali (americani, francesi, italiani...) abbiamo fatto le nostre guerre civili e le nostre lotte per l'indipendenza. Le facessero pure i popoli arabi, costretti dai loro governanti alla fame e all'ignoranza (tenere il popolo nell'ignoranza è la condizione principale per detenere in eterno il potere). Sei a conoscenza del fatto che la maggior parte degli stati africani avrebbe risorse naturali per mettere i loro governi nelle condizioni di primeggiare con le nazioni europee? Di chi pensi che sia la colpa? Del colono bianco che ha abbandonato quei territori negli anni '60?!....In Africa ci ho vissuto: la risposta è no (è da quando il colono è andato via che l'Africa è andata a puttane, visto che i concetti geo-politici di "confine" e "unità nazionale"sono pressochè sconosciuti per coloro che danno valore solo alle diversità tribali).

 

Siamo portatori di una cultura superiore, non possiamo permettere che nulla e nessuno al di là dei nostri confini possa intaccarla. Per questo motivo è opportuno ricorrere a determinate operazioni militari. Operazioni che spesso, spessissimo, vengono attuate senza che vi sia alcun interesse economico o politico, al di là della mera emergenza umanitaria: ti devo ricordare i marines e i parà italiani in Somalia? Dimmi qual'è il ruolo strategico della Somalia? E ti devo ricordare i parà della folgore trucidati a Kindu?! Erano lì solo per portare pace e porre fine alla mattanza di civili. E ti devo ricordare l'intervento NATO in kosovo? Voi pacifisti eravate lì a protestare davanti ai cancelli della base di Aviano, ma intanto donne e bambini venivano massacrati a 600Km di distanza....

Aver creduto a lungo che ciò che succedeva nei campi terroristici in Afghanistan piuttosto che in Sudan non ci riguardava già ci è costato troppo caro, a tutti noi (compreso te). Dall'11 settembre viviamo tutti in modo diverso, con abitudini diverse e con nuove paure. E' NECESSARIO CHE QUALCUNO SI FACCIA CARICO DI COLPIRE I RESPONSABILI. Abbiamo impiegato 2000 anni per evolverci e raggiungere l'attuale sensibilità civile che ci connota....non saranno dei terroristi arabi a fermare la nostra storia.

Modificato da paperinik
Link al commento
Condividi su altri siti

Mi ricordo quella discussione Pap: se la Dottoressa ha la pazienza di leggersela (evitando magari le prime due pagine frutto di commenti a caldo) penso capirebbe molte cose. Quanto al video era una bufala, su questo non ci piove. Siccome però queste tecniche di interrogatorio esistono e sono applicate è giusto ragionarci su.

 

Era uscito qualche tempo fa (un anno se non sbaglio) un bell'editoriale sul Corriere della Sera a firma Angelo Panebianco intitolato (grossomodo): "la zona grigia della Democrazia" in cui l'autore si chiedeva se fosse lecito usare in difesa dei nostri valori e della nostra democrazia metodi che sono in aperta violazione con tutto ciò. La risposta era un ni: ovvero solamente in caso di assoluta emergenza al fine di salvare vite umane e attraverso procedure ben precise che (aggiungo io) mai portassero alla morte o a danni permanenti del terrorista in questione.

 

Penso che il discorso sia giusto in linea di principio avendo ben chiaro però che deve essere considerata una cosa assolutamente eccezionale e non la regola: certo se l'alternativa è la morte di qualche migliaio di persone non mi faccio problemi ad applicare tali metodi su persone di cui sono certo del coinvolgimento.

 

Ma in linea di principio il discorso è semplice: combattiamoli i terroristi, combattiamoli fino alla vittoria ma non abbassiamoci al loro livello. Se facessimo ciò, loro, nella sconfitta, avrebbero comunque vinto: ci avrebbero infatti imposto la loro visione della vita umana e i loro valori.

Vedi cose come quelle del video avvengono sia da loro che da noi, ma con una fondamentale differenza: da loro provocano gioia ed esaltazione, da noi scandalo, vergogna e la fine della carriera dei colpevoli (vedi Abu Grahib).

Perchè? Perchè è la cultura ad essere diversa. E nessun relativista mi potrà mai dire che i miei valori di libertà e democrazia sono equivalenti a quelli professati da terroristi che non si fanno problemi a mettere le bombe nelle scuole o tra i mercati.

Certo, anche a noi puo capitare di sbagliare e centrare una scuola, ma mai intenzionalmente e, se è stato errore umano, i colpevoli vengono puniti. Da loro osannati come eroi. La capisci la differenza?

 

Tieni bene a mente una cosa: anche lasciando perdere le armi nucleari, con la capacità di fuoco che l'Occidente ha a disposizione, a suon di bombe Irak, Iran ed Afghanistan non sarebbero più un problema nel giro di un mesetto utilizzando una sola portaerei americana. E tanto per essere più chiaro, gli americani di portaerei ne hanno a disposizione 11, e se non bastano ci sono quelle inglesi, francesi ed italiane (per citare i paesi occidentali che le hanno usate in guerra).

Perchè non lo facciamo e stiamo invece a guardare i nostri ragazzi tornare avvolti nelle bandiere?

Perchè le nostre opinioni pubbliche non accetterebbero mai di vedere uccise 20 milioni di persone. E i nostri governi, essendo in democrazia, sono obbligati a tenerne conto. Come pensi che reagirebbero i terroristi se 20 milioni di americani morissero domani?

 

Ultimo esempio, che penso il discorso sia chiaro: tu che sei in Croce Rossa, chiediti quali paesi hanno inventato le convenzioni di Ginevra.

Link al commento
Condividi su altri siti

In una discussione relativa all'uccisione di un nostro soldato http://www.aereimilitari.org/forum/index.php?showtopic=6876 in Afghanistan è emerso un dibattito (con un utente che si professava pacifista) relativo proprio a questo aspetto, ovvero fin dove possiamo spingerci per difendere la nostra cultura, il nostro pensiero, i nsotri valori....in definitiva il nostro essere.

 

Questo fu un mio intervento....scremandolo di alcuni punti attinenti più a quella discussione, penso che calza perfettamente con la presente (specialmente nella parte finale del discorso).

 

non posso che quotare completamente le tue parole paperinik. mi trovi assolutamente daccordo.

e dato che comunque sono cittadino statunitense, tutte queste cose che accadono contro la mia nazione (come se accadessero per l'italia) non possono che farmi male ogni volta!!!

 

quoto in particolare questo tuo passaggio finale...

Siamo portatori di una cultura superiore, non possiamo permettere che nulla e nessuno al di là dei nostri confini possa intaccarla. Per questo motivo è opportuno ricorrere a determinate operazioni militari. Operazioni che spesso, spessissimo, vengono attuate senza che vi sia alcun interesse economico o politico, al di là della mera emergenza umanitaria: ti devo ricordare i marines e i parà italiani in Somalia? Dimmi qual'è il ruolo strategico della Somalia? E ti devo ricordare i parà della folgore trucidati a Kindu?! Erano lì solo per portare pace e porre fine alla mattanza di civili. E ti devo ricordare l'intervento NATO in kosovo? Voi pacifisti eravate lì a protestare davanti ai cancelli della base di Aviano, ma intanto donne e bambini venivano massacrati a 600Km di distanza....

Aver creduto a lungo che ciò che succedeva nei campi terroristici in Afghanistan piuttosto che in Sudan non ci riguardava già ci è costato troppo caro, a tutti noi (compreso te). Dall'11 settembre viviamo tutti in modo diverso, con abitudini diverse e con nuove paure. E' NECESSARIO CHE QUALCUNO SI FACCIA CARICO DI COLPIRE I RESPONSABILI. Abbiamo impiegato 2000 anni per evolverci e raggiungere l'attuale sensibilità civile che ci connota....non saranno dei terroristi arabi a fermare la nostra storia.

Link al commento
Condividi su altri siti

  • 1 mese dopo...
Ospite dottoressa

mi scuso, quando ho scritto questo topic, non avevo letto questa intervista, che dimostra la veridicità sull'uso della tortura.....

 

:thumbdown:

"Giulia Kutschkau, tedesca di 21 anni. Ha l'arcata dentale anteriore sfondata. Per tre giorni è stata cercata disperatamente dalla madre. Ieri è uscita dal carcere di Voghera. E' stata portata a Bolzaneto. I celerini le avrebbero detto di tutto: "putta*a, adesso ti sistemiamo noi". All'avvocato Riccardo Passeggi, del Genoa Social Forum, Anna Giulia ha detto che ad un certo punto ha avuto paura di essere stuprata. Anche a lei non sarebbero stati risparmiati calci e sputi. Ha dichiarato ai magistrati: "Ci hanno fatto attendere nel cortile e prima di prenderci le impronte digitali e i dati anagrafici, ci hanno massacrati".

"

"Un poliziotto che presta servizio al Reparto Mobile di Bolzaneto, e di cui Repubblica conosce il nome e il grado ma che non rivela per ragioni di riservatezza, racconta la "notte cilena" del G8. "Purtroppo è tutto vero. Anche di più. Ho ancora nel naso l'odore di quelle ore, quello delle feci degli arrestati ai quali non veniva permesso di andare in bagno. Ma quella notte è cominciata una settimana prima. Quando qui da noi a Bolzaneto sono arrivati un centinaio di agenti del Gruppo operativo mobile della polizia penitenziaria".

 

E' il primo di uno dei molti retroscena sconosciuti del drammatico sabato del G8. Il nostro interlocutore ammette che "nella polizia c'è ancora tanto fascismo, c'è la sottocultura di tanti giovani facilmente influenzabili, e di quelli di noi che quella sera hanno applaudito. Ma il macello lo hanno fatto gli altri, quelli del Gom della penitenziaria".

 

E il pestaggio sistematico nella scuola? "Quello è roba nostra. C'è chi dice sia stata una rappresaglia, chi invece che da Roma fosse arrivato un ordine preciso: fare degli arresti a qualunque costo. L'intervento lo hanno fatto i colleghi del Reparto Mobile di Roma, i celerini della capitale. E a dirigerlo c'erano i vertici dello Sco e dirigenti dei Nocs, altro che la questura di Genova che è stata esautorata. E' stata una follia. Sia per le vittime, che per la nostra immagine, che per i rischi di una sommossa popolare. Quella notte in questura c'era chi bestemmiava perché se la notizia fosse arrivata alle orecchie dei ventimila in partenza alla stazione di Brignole, si rischiava un'insurrezione".

 

La trasformazione della caserma di Bolzaneto in un "lager" comincia lunedì con l'arrivo dei Gom, reparto speciale istituito nel 1997 con a capo un ex generale del Sisde, e già protagonista di un durissimo intervento di repressione nel carcere di Opera. Appena arrivati - vestiti con le mimetiche grigio verde, il giubbotto senza maniche nero multitasche, il cinturone nero cui è agganciata la fondina con la pistola, alla cintola le manette e il manganello, e la radiotrasmittente fissata allo spallaccio - prendono possesso della parte di caserma che già alcune settimane prima del vertice era stata adattata a carcere, con annessa infermeria, per gli arrestati del G8.

 

La palestra è stata trasformata nel centro di primo arrivo e di identificazione. Tutti i manifestanti fermati vengono portati qui, chi ha i documenti li mostra, a tutti vengono prese le impronte. A fianco alla palestra, sulla sinistra, accanto al campo da tennis, c'è una palazzina che è stata appositamente ristrutturata per il vertice ed è stata trasformata nel carcere vero e proprio. All'ingresso ci sono due stanzoni aperti che fungono da anticamera. Qui, la notte di sabato, fino a mattina inoltrata di domenica, staziona il vicecapo della Digos genovese con alcuni poliziotti dell'ufficio e qualche carabiniere.

 

"Quello accaduto alla scuola e poi continuato qui a Bolzaneto è stata una sospensione dei diritti, un vuoto della Costituzione. Ho provato a parlarne con dei colleghi e loro sai che rispondono: che tanto non dobbiamo avere paura, perché siamo coperti".

 

Quella notte. "Il cancello si apriva in continuazione - racconta il poliziotto - dai furgoni scendevano quei ragazzi e giù botte. Li hanno fatti stare in piedi contro i muri. Una volta all'interno gli sbattevano la testa contro il muro. A qualcuno hanno pisciato addosso, altri colpi se non cantavano faccetta nera. Una ragazza vomitava sangue e le kapò dei Gom la stavano a guardare. Alle ragazze le minacciavano di stuprarle con i manganelli... insomma è inutile che ti racconto quello che ho già letto".

 

E voi, gli altri? "Di noi non c'era tanta gente. Il grosso era ancora a Genova a presidiare la zona rossa. Comunque c'è stato chi ha approvato, chi invece è intervenuto, come un ispettore che ha interrotto un pestaggio dicendo "questa non è casa vostra". E c'è stato chi come me ha fatto forse poco, e adesso ha vergogna". E se non ci fossero stati i Gom? "Non credo sarebbe accaduto quel macello. Il nostro comandante è un duro ma uno di quelli all'antica, che hanno il culto dell'onore e sanno educare gli uomini, noi lo chiamiamo Rommel".

 

Che fine hanno fatto i poliziotti democratici? "Siamo ancora molti - risponde il poliziotto - ma oggi abbiamo paura e vergogna". :shutup:

Modificato da dottoressa
Link al commento
Condividi su altri siti

Crea un account o accedi per lasciare un commento

Devi essere un membro per lasciare un commento

Crea un account

Iscriviti per un nuovo account nella nostra community. È facile!

Registra un nuovo account

Accedi

Sei già registrato? Accedi qui.

Accedi Ora
×
×
  • Crea Nuovo...