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SERVE DAVVERO IL NUCLEARE IN ITALIA?


Leviathan

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E' un po' come la paura dell'aereo. Se cade un Jumbo, muoiono 300 persone tutte in una volta, se incidenta un'automobile, male che va ne muoiono 5. Quindi il primo fa più impressione, peccato che statisticamente è molto più facile morire in automobile che su un aereo.

Stessa cosa dicasi per le centrali nucleari, che proprio perché potenzialmente assai pericolose, sono anche dotate di sistemi di sicurezza che qualsiasi altra centrale elettrica se li sogna.

Tra l'altro non è vero che si sta riducendo l'impegno economico per il nucleare, anzi, siamo noi a rimanere al passo come al solito per la solita opinione pubblica (alla faccia della presunta dittatura, ma si sa che dove non comanda la sinistra c'è sempre la dittatura):

 

http://www.nuclearnews.it/news-408/il-nucleare-esempio-di-globalizzazione/

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Invece è vero che la francia sta cercando di ridurre la produzione di energia nucleare a favore di quella pulita.(fonte ansa)

http://guide.supereva.it/energie_rinnovabili/interventi/2006/08/266359.shtml

 

http://www.ecologiae.com/stati-uniti-centrale-nucleare-perdite-materiale-radioattivo/12831/

Succede negli stati uniti, siamo sicuri che da noi non potrebbe succedere?

 

Ecco un elenco degli incidenti nucleari:

http://www.ambienteesalute.com/2008/06/elenco-incidenti-nucleari-di-cui-si-ha.html (non so se sia attendibile)

 

Io potrei anche essere favorevole, ma tutti quegli incidenti mi spaventano.

E come un incidente in aereo. Non dipende da me.Mentre in macchina si, quindi se guidassi ubriaco sarebbero problemi miei e solo miei.

E ne basta uno,non è che di fughe ne servano molte.

Le due cose positive del nucleare sono che non inquina (almeno non con co2) e che produce molto con poco, ma i pregi finiscono lì.

 

1978 Maggio, Caorso (Italia). Il giorno del collegamento della centrale con la rete elettrica (26 maggio '78) si sono avute fughe limitate nel reparto turbine. Ci sono valvole che non tengono, strutture portanti, come i tiranti che sostengono i tubi del gas radioattivo, mal progettati con calcoli sbagliati.

Preso dall'elenco di incidenti nucleari.

Speriamo che non costruiscano così anche queste, comunque era il 1978.

Modificato da marco9023
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Sicuramente qualcuno ci ha già pensato, ma vorrei esprimere un concetto di base. Non ha senso farsi tanti problemi sulla sicurezza ed affini delle centrali perchè noi, pur non avendo centrali nucleari in Italia, siamo esposti al rischio radiazioni nella stessa percentuale di rischio, per esempio, dei cittadini francesi, i quali al contrario hanno le centrali in casa. Date queste premesse trovo poco conveniente partecipare ad un rischio senza poter trarne alcun beneficio: sarebbe come giocare a monopoly senza costruire mai alcun albergo mentre gli altri lo fanno! Insomma: dato che sarebbe indifferente una fuga radioattiva in un qualsiasi punto d'Europa, tanto ci rimetteremmo comunque tutti senza grosse distinzioni vista la facilità di propagazione delle radiazioni, tanto vale dotarci pure noi di una importante fonte d'energia, che, cosa spesso sottovalutata, ridurrebbe apprezzabilmente l'inquinamento atmosferico. Il problema, forse, è quello di risolvere la spinosa questione delle scorie e forse è l'aspetto dove il nucleare paga maggior dazio...onestamente credo che se ci fosse una responsabilità comune si potrebbe stoccare senza problemi le scorie, che in fondo non sono molto diverse dai pericolosi e forse più inquinanti rifiuti industriali normalmente prodotti dalle fabbriche. Sarebbe interessante l'idea di una grande centrale nucleare moderna europea di proprietà U.E.

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voglio ricordare che le auto eletriche funzionano anche con la corrente prodotta dalle centrali nucleari francesi e acquistata in italia ( e meno male, perchè quando la corrente è prodotta dalla combustione del carbone.....)

riguardo alle centrali ne abbiamo vicino al confine in Francia e Slovenia.....in caso di fuoriuscita di scorie non gli si può nemmeno chiedergli il passaporto e bloccarle alla frontiera

io sono favorevole al nucleare ( nessun problema ad avere una centrale a pochi km da casa o a lavorarci) che reputo una soluzione temporanea finchè non si passerà dalle centrali a fissione ( uranio) a quelle a fusione ( idrogeno) e queste saranno la soluzione ....

poi arriverà star trek con i motori ad antimateria con catalizzatori al dilitio...ma questa è fantascenza

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Be' anche l'annichilazione dell'antimateria produce raggi gamma non indifferenti e serve un contenimento ben superiore a qualche metro di calcestruzzo. Te lo dico perché sto scrivendo un racconto e mi sto documentando, visto che per muovere una navetta a velocità superluminale non c'è altro modo che pensare all'antimateria con resa energetica al 100% (il nucleare a FUSIONE, rende solo lo 0,8 per farsi un'idea, quello a fissione molto meno), a meno di inventarsi qualche combustibile esotico...

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Invece è vero che la francia sta cercando di ridurre la produzione di energia nucleare a favore di quella pulita.(fonte ansa)

si, peccato che sia una notizia del 2006 :asd:

infatti, tanto per citarne una... http://www.nuclearnews.it/news-366/la-francia-accelera-per-i-reattori-di-quarta-generazione/

non si cerca di ridurre l'una in favore dell'altra, anche perchè la "pulita" non ha queste capacità, si cerca di diversificare le fonti, concetto ben diverso.

 

Succede negli stati uniti, siamo sicuri che da noi non potrebbe succedere?

e allora? assorbi molte più radiazioni quando viaggi in aereo o ti fai una rx... tra le altre cose è un problema a cui si può porre un rimedio concreto e funzionante, a differenza degli impianti termoelettrici che sono pericolosi anche quando funzionano bene.

 

Ecco un elenco degli incidenti nucleari:

ma che lista è? :asd:

ci sono incidenti militari, atti di terrorismo, dicerie... incidenti che di radioattivo non hanno nulla, susu!!!

 

Io potrei anche essere favorevole, ma tutti quegli incidenti mi spaventano.

E come un incidente in aereo. Non dipende da me.Mentre in macchina si, quindi se guidassi ubriaco sarebbero problemi miei e solo miei.

non è vero, in auto ti possono venire addosso anche se sei fermo, quindi che fare, stiamo chiusi in casa??? e se poi casca il soffitto???

 

E ne basta uno,non è che di fughe ne servano molte.

dovresti quantificare tipo, qualità e quantità della "fuga"... da un punto di vista statistico è più pericolosa la radiazione naturale che irradia il tuo corpo.

 

Le due cose positive del nucleare sono che non inquina (almeno non con co2) e che produce molto con poco, ma i pregi finiscono lì.

hai detto niente... pregi che tutti gli altri sistemi non hanno, senza dimenticare che si produce acqua potabile e che la produzione non è schiava del tempo.

 

1978 Maggio, Caorso (Italia). Il giorno del collegamento della centrale con la rete elettrica (26 maggio '78) si sono avute fughe limitate nel reparto turbine. Ci sono valvole che non tengono, strutture portanti, come i tiranti che sostengono i tubi del gas radioattivo, mal progettati con calcoli sbagliati.

Preso dall'elenco di incidenti nucleari.

Speriamo che non costruiscano così anche queste, comunque era il 1978.

ancora co sta lista?

e la fuga di che entità era? è morto qualcuno? qualcuno ha avuto danni permanenti alla salute? visto che in rete si trova poco e niente di questo evento, direi di no...

Modificato da vorthex
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Vorthex come sempre riesci sempre a farmi lo sgambetto, un giorno scoprirò come fai. :furioso:

Ora provo a rismentirti anche se so già che mi segherai le gambe di nuovo. :okok:

La notizia è si del 2006 ma è ancora in atto.(fino al 2015 mi sembra di ricordare.)

Il mio articolo parla di riduzione, non di cancellamento totale del nucleare. Logico che se ho 10 centrali nucleari che cadono a pezzi almeno 7-8 devo costruirle.E se devo farlo meglio che siano di nuova generazione.

Forse sul secondo punto hai ragione. :rolleyes:

Sul terzo ti smentisco dicendo che sempre fughe sono.

Sulla questione della macchina la mia faccia è stata questa: <_<

Per l'incidente in italia non penso ci siano stati morti ma valvole che non funzionano e strutture portanti progettate male con calcoli sbagliati non mi rassicura molto sull'affidabilità delle nostre vecchie centrali e su quelle nuove.

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Il mio articolo parla di riduzione, non di cancellamento totale del nucleare. Logico che se ho 10 centrali nucleari che cadono a pezzi almeno 7-8 devo costruirle.E se devo farlo meglio che siano di nuova generazione.

ma non si riduce l'entità della centrali nucleari in senso assoluto, si riduce in senso relativo, stabilizzandone il numero e cercando anche nuove alternative da affiancare e non ti faccio lo sgambetto, lo hai scritto stesso tu che il numero di centrali resta invariato :D

 

Sul terzo ti smentisco dicendo che sempre fughe sono.

fermo restando che la lista è ridicola: viene anche citato l'affondamento del Kursk... la fuga va quantificata e qualificata, altrimenti anche una radiografia è classificabile come fuga radioattiva.

ovvio è che sarebbe meglio che fughe non ce ne fossero, ma se la gente lavora ancora nelle centrali senza crepare un giorno si e l'altro pure e se gli SSN ed SSBN navigano senza zombie a bordo, possiamo dire di avere un buon margine di sicurezza.

 

Per l'incidente in italia non penso ci siano stati morti ma valvole che non funzionano e strutture portanti progettate male con calcoli sbagliati non mi rassicura molto sull'affidabilità delle nostre vecchie centrali e su quelle nuove.

non rassicura manco me, ma si da per scontanto che le nuove centrali siano costruite con criteri molto stringenti e le nostre normative in tal senso lo sono anche troppo ;)

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Non per gettare benzina sul fuoco, anche perchè personalmente sono favorevole al nucleare, ma volevo chiedere se esiste in Italia un luogo morfologicamente idoneo alla costruzione di una grossa centrale. Mi riferisco a zone sicure in teoria con scarsa attività sismica o al riparo da possibili difficoltà ambientali, come straripamenti o frane.

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Certo, ovviamente dovrà essere un luogo in pianura, quindi pianura padana, il tavoliere delle Puglie, oppure l'agro romano, alla fin fine sono buoni i siti dove già erano state costruite, non è che le avevano costruite a caxxo all'epoca, c'erano già studi del genere su possibili accidenti sismici ecc. a parte che ci vorrebbe un terremoto del nono grado per danneggiare una centrale con le sue pareti spesse svariati metri di calcestruzzo e acciaio.

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Rischio nullo non esiste, in nessun luogo. Ma sai benissimo che non è possibile costruire una centrale nucleare sulle isolette, e nemmeno in mezzo ai monti, quindi questo discorso a mio parere è ambiguo e cela il solito disfattismo, forse sbaglio, ma considerato il tenore di altri tuoi messaggi non credo.

La Lombardia o il Veneto, o l'Agro romano andranno benissimo per costruire nuove centrali, i veri problemi sismici sono nella dorsale appenninica e in parte minore nel Friuli.

 

Se deve essercene una in pianura padana spero il più lontano possibile da verona, avevo sentito che mestre era un possibile centro è vero?

Un'altra domanda: Quante saranno le centrali nucleari?

 

 

4, bisognerà poi vedere tante cose, non so se riusciranno a costruirle tutte, o perlomeno in contemporanea, potrebbero volerci decenni prima di vedere le 4 ipotizzate. Comunque più che Mestre che sarebbe troppo vicina a Venezia e già sede di impianti industriali si vociferava di convertire la ormai vecchia centrale di Porto Tolle, la più grande d'Europa a gas se non mi sbaglio, e quindi la più costosa, ma tanto noi italiano siccome siamo ricchi facciamo elettricità con lo champagne... Io però penso che alla fine si riutilizzeranno i vecchi siti dove del resto sono ancora presenti le strutture delle centrali trasformate in qualche caso in contenitori impropri di scorie.

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ciao, basta vedere i disastri sulle persone ke ha creato credo possa obliterare la sola idea di avernlo nel nostra nazione.

e "scusate" se risp con il cuore e non con la razionalità...

fra

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ciao, basta vedere i disastri sulle persone ke ha creato credo possa obliterare la sola idea di avernlo nel nostra nazione.

e "scusate" se risp con il cuore e non con la razionalità...

fra

che c'entra il cuore?

servono: conoscenza, intelligenza e capacità intellettive per giudicare e scegliere, non certo ignoranza, impulsività, emotività,superstizione e pregiudizio

fra poco ci sarà chi citerà : ''vox poluli vox dei'' e'' al rogo, al rogo!''

PS :cura l'iitaliano, che i disastri nelle centrali nucleari sono stati causati proprio da gente che non conosceva sintassi, grammatica e calligrafia :P

Modificato da diogene
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ehhhh lo sapevo ke qlc avrebbe perso il suo tempo a notare "la grammatica" quissù

è davvero incredibile come ci si perda così , fuori tema, pazzesco

tutto questo solo perché uso i diminuitivi o scrivo di fretta? concentrarsi sulla domanda no eh?

due citazioni in latino ke non avevo neppure senso, contenti voi!

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Quali danni avrebbero causato le centrali in Italia? O forse ti riferisci a ciò che è avvenuto in altri paesi? nel qual caso, questi paesi: Ucraina, USA e Giappone usano alla grande ancora quelle stesse centrali coinvolte. Oppure vai a protestare con i paesi esteri che non vuoi rischiare, vedrai come ti rideranno in faccia... Questo discorso non ha alcun senso, se vogliamo parlare per pregiudizi allora possiamo anche andare allegramente fuori tema.

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ehhhh lo sapevo ke qlc avrebbe perso il suo tempo a notare "la grammatica" quissù

è davvero incredibile come ci si perda così , fuori tema, pazzesco

tutto questo solo perché uso i diminuitivi o scrivo di fretta? concentrarsi sulla domanda no eh?

due citazioni in latino ke non avevo neppure senso, contenti voi!

 

FraSam83 datti una calmata, l'hanno capito tutti che il cervello ti funziona abbastanza da non voler metter su famiglia vicino a un reattore nucleare, ma cr*sto quando "scrivi" fai paura, che hai imparato da solo nel tempo libero? Si obliterano i biglietti del tram non le idee.

 

Comunque da quello che so io, il vero pericolo di una centrale nucleare non è tanto il reattore, ma sono le sue scorie. Il pericolo se di pericolo si vuole parlare non deriva tanto dalle scorie in sè che possono avere un'"attività" (radioattività) molto varia, ma dal fatto che esse andranno obbligatoriamente stoccate in depositi sicuri per migliaia e migliaia di anni. E' questo il vero problema: il tempo. Ancora oggi non si conoscono materiali che diano garanzia di durare migliaia di anni essendo esposti a radiazioni ad altissima energia.

I rischi su incidenti vari ai reattori sono sempre possibili, ma non credo sia proprio il caso di ripescare fuori Chernobyl e il motivo è che tutte le condizioni e la concatenazione di errori che si sono verificati a Chernobyl derivarono non dalla centrale in sè stessa, ma dal sistema sovietico allo sfascio che aveva prodotto quella centrale e che non garantiva più la qualità minima necessaria per i materiali e la manutenzione e come tutti sanno il sistema sovietico non esiste più, quindi io credo che sia per lo meno altamente improbabile che si riverivichino di nuovo le stesse condizioni di Chernobyl. Quindi secondo me chi parla di Chernobyl non è molto serio, anche se bisogna continuare a studiare bene quell'incidente, per farsi un'idea di cosa NON bisogna fare quando si vuole mettere su una grande centrale nucleare e di cosa invece bisogna fare nell'eventualità della situazione più catastrofica: il cedimento strutturale di un grande reattore.

 

A parte questo, come dicono molti, il problema è semplicissimo: non penso proprio che si possa fare in Italia nulla di atomico senza interpellare di nuovo la volontà del popolo, proprio come fecero nel 1987: con un referendum. Il problema è che la gente, per rispondere a un referendum, va prima informata e in Italia l'informazione non è sempre all'altezza.

Quindi perchè non lanciate un sondaggio su questo forum per cominciare? (C'è già?).

 

Per quanto mi riguarda, di centrali nucleari ne ho viste tante, tutte francesi. La prima che vidi non me la dimentico perchè mi ci divertii un sacco. Era la centrale nucleare di Dampierre nel 1986. Le scuole allora potevano e volevano permettersi bel altre vacanze di quelle che fanno fare ai ragazzi oggi, così noi ce ne andammo in famiglia in Francia per tre settimane tre... Una bellezza quando hai 14 anni. Tra le altre cose andammo a Dampierre, al centro della Francia, che usa per il raffreddamento l'acqua della Loira.

Ci dettero a tutti un elmetto giallo e girammo nella centrale per un giorno intero. Vedemmo anche i reattori. Sono passati 24 anni e ancora non mi è successo proprio un bel niente (se Dio vuole).

Alla domanda: "Ma tu ci vivresti vicino a un reattore nucleare?". La mia risposta è no.

Ma la dura realtà è la seguente: noi italiani vicino ai reattori nucleari già ci stiamo comunque, dato che i confini settentrionali italiani sono vicinissimi a centrali nucleari francesi, svizzere, tedesche, ceche e ce n'è perfino una in Slovenia. Quindi in caso del tanto temuto "incidente" catastrofico, le radiazioni ce le becchiamo lo stesso, anche se molto dipende dai venti.

Modificato da Hobo
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Ma la dura realtà è la seguente: noi italiani vicino ai reattori nucleari già ci stiamo comunque, dato che i confini settentrionali italiani sono vicinissimi a centrali nucleari francesi, svizzere, tedesche, ceche e ce n'è perfino una in Slovenia. Quindi in caso del tanto temuto "incidente" catastrofico, le radiazioni ce le becchiamo lo stesso, anche se molto dipende dai venti.

 

Quoto in strapieno e ribadisco in pratica il concetto: noi rischiamo al pari degli altri senza trarne alcun vantaggio, allora tanto vale puntare qualcosa pure noi per ricevere indietro un pò di quell'energia che andiamo a comprare dai paesi che al contrario hanno le centrali nucleari. Il tutto, oltre ai vantaggi per l'ambiente, produrrebbe un risparmio di non poco conto, il che, nel momento in cui viviamo e temo vivremo ancora per qualche tempo, produrrebbe una maggiore disponibilità di fondi per altri settori, dalla sanità alla previdenza sociale. Costruire delle centrali, inoltre, produce lavoro per molti e, richiedendo personale qualificato, non certo alla Homer Simpson, per forza di cose si incentiverà l'istituzione e la promozione di università e corsi di studio specifici, dando al nostro paese, che di sicuro non è povero di menti, una possibilità in più per la valorizzazione degli italiani. Oggettivamente c'è il problema delle scorie e del tempo, per questo credo che sarebbe bello iniziare un percorso di collaborazione con i paesi che già hanno e stanno vivendo il problema per cercare di porre un qualche rimedio. Vivere nelle vicinanze di una centrale nucleare? Non credo sarebbe un problema, credo sia più o meno la stessa cosa che vivere davanti ad una ceramica o un'industria chimica. Un'ultima cosa: si guarda agli errori del passato commessi in altri paesi: purtroppo il rischio incidenti non credo sia azzerabile, ma almeno si può imparare da quello che hanno fatto e/o sbagliato gli altri per comportarci diversamente.

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Infatti, nel caso di Chernobyl, la nube radioattiva con il massimo livello di pericolosità coinvolse anche la Bielorussia che è lì vicino sul confine. Nella Bielorussia del sud praticamente quelli tra i 30 e i 40 anni parlano italiano benissimo: sono i tristemente famosi "bambini di Chernobyl", che appena potevano venivano (e vengono ancora) in Italia al mare. (Molti cercarono in ogni modo di rimanere da noi, qualcuno ci riuscì).

La nube si diresse grazie ai venti dominanti verso nord e verso ovest, finendo nelle repubbliche baltiche che però dovettero tacere (perchè erano sovietiche) e poi in Scandinavia. Gli svedesi e i finlandesi si accorsero subito del picco improvviso della radioattività e pensarono a un danno a una LORO centrale!

Quando videro che le loro centrali funzionavano normalmente, incominciarono a guardarsi attorno e scoppiò il putiferio e i vertici dl Cremlino non potettero più nascondere la cosa: il reattore numero 4 a Chernobyl, che portava tra l'altro il nome di Lenin, era scoppiato. Erano passati più di 15 giorni e nessuno (tanto meno gli ucraini) ne aveva saputo niente !!!

Questo per dire che noi viviamo già vicini alle centrali nucleari altrui e che se per assurdo ne dovesse "scoppiare" sul serio una in qualche paese nostro confinante, sarebbe come se fosse "scoppiata" da noi: non ci sarebbe alcuna differenza.

Certo, oggi credo che nessuno terrebbe più nascosta una cosa del genere e anche questo vuol dire che le condizioni in cui si sviluppò il disastro di Chernobyl non credo che si possano più verificare.

Modificato da Hobo
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susami Hobo, ma non credo sia corretto dire che se scoppia una centrale vicino ai nostri confini è come se ci scoppiasse dentro. Oggi nelle repubbliche baltiche e in Svezia non ci sono "zone morte" come attorno a chernobyl.

 

E più in generale, credo che le posizioni pro-nucleare siano indifendibili. Anche se tutto va bene, e sorvolando sulla generale antieconomicità, resta il problema delle scorie.

 

Che devono essere stoccate in un luogo al sicuro da cambiamenti climatici, terremoti ed esseri umani per minimo 10000 anni. E non è facile. Quello che spesso ci si dimentica in questi casi è che la cultura umana in un periodo tanto lungo cambia, e non ci è dato saper in che modo. In un periodo di tempo tanto lungo la civiltà potrebbe tanto arrivare a viaggiare nello spazio tanto regredire come nell'alto medioevo, e nel calcolo va pure messo il fatto che le lingue cambiano. Come diavolo è possibile garantire che un futuro archeologo che magari non è nemmeno capace di comprendere la nostra scrittura, non decida di trapanare un sito di stoccaggio per le scorie nucleari?

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il problema del nucleare in italia è che le persone sono mediamente ignoranti, superstiziose e influenzabili:

io credo cio:

il nucleare è utile? si

è pericoloso, inquinante ? non più dell'uso del petrolio e del carbone

se noi ci rinunciamo siamo al sicuro dai rischi? no, compriamo elettricità dalla Francia, prodotta dalle centrali nucleari ( che quindi noi stessi concorriamo a mantenere)abbiamo centrali tutt'imtorno alle alpi a un tiro di schioppo

vorrei una centrale dietro casa mia? si, meglio di una elettrica con notevole aumento di leucemie infantili, o qualche industria che scarica inquinanti nell'ambiente

ci lavorerei? si, lavoro già in luoghi a rischio :strutture psichiatriche , per tossicodipendenti, prontosoccorso ( elevato rischio di aggressione e di contrarre infezioni)

un aneddoto:ricordatevi della reazione isterica della gente di frone all'H1N1, mucca pazza, HIV ;roba tipo: il cane del mio vicino che è omosessuale ( il vicino, non il cane), e quindi, secondo loro , infetto, ha urinato dove sono passato io dopo 2 gg , sarò infetto? ( domanda reale esposta in termini simili a un collega medico diversi anni fà)

PS

ehhhh lo sapevo ke qlc avrebbe perso il suo tempo a notare "la grammatica"

quissù

è davvero incredibile come ci si perda così , fuori tema, pazzesco

tutto questo solo perché uso i diminuitivi o scrivo di fretta? concentrarsi sulla domanda no eh?

due citazioni in latino

ke non avevo neppure senso

, contenti voi!

1-penso che bisogna impiegare a pensare almeno il doppio del tempo che si impiega per scrivere, quindi se non si ha nemmeno il tempo di scrivere....

2- le citazioni in latino solo sono una , l'altra è in italiano ( a conoscelo)

3-a capirla , la domanda,quando espressa in modo sgrammaticato, pardòn, sgarruppato

Modificato da diogene
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susami Hobo, ma non credo sia corretto dire che se scoppia una centrale vicino ai nostri confini è come se ci scoppiasse dentro. Oggi nelle repubbliche baltiche e in Svezia non ci sono "zone morte" come attorno a chernobyl.

in verità, pare che la "zona morta" sia tutt'altro che morta, in beffa a tutti i proclami apocalittici delle radiazioni.

http://ranprieur.com/crash/naturechernobyl.html

http://www.belarus-misc.org/chrn-rsv.htm

http://news.bbc.co.uk/2/hi/europe/4923342.stm

http://www.repubblica.it/2007/12/sezioni/scienza_e_tecnologia/chernobyl/chernobyl/chernobyl.html

 

E più in generale, credo che le posizioni pro-nucleare siano indifendibili. Anche se tutto va bene, e sorvolando sulla generale antieconomicità, resta il problema delle scorie.

problema ampiamente sopravvalutato e facilmente risolvibile: http://www.nuclearnews.it/article.php?id=20

 

Che devono essere stoccate in un luogo al sicuro da cambiamenti climatici, terremoti ed esseri umani per minimo 10000 anni. E non è facile. Quello che spesso ci si dimentica in questi casi è che la cultura umana in un periodo tanto lungo cambia, e non ci è dato saper in che modo. In un periodo di tempo tanto lungo la civiltà potrebbe tanto arrivare a viaggiare nello spazio tanto regredire come nell'alto medioevo, e nel calcolo va pure messo il fatto che le lingue cambiano. Come diavolo è possibile garantire che un futuro archeologo che magari non è nemmeno capace di comprendere la nostra scrittura, non decida di trapanare un sito di stoccaggio per le scorie nucleari?

c'è un documentario finalndese su questa ipotesi molto fantascentifica e, devo dire, oziosa. si va dal nascondere totalmente il deposito alle future generazioni, al tramandare la sua esistenza con fare da templare, alla normale storiografia che, nonostante tutto, è sempre presente. d'altro canto, l'ipotesi più probabile è il loro smaltimento con nuovi metodi scentifici e tecnologici...

Modificato da vorthex
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