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Italia paese di NIMBY


typhoon

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Mancanza di corretta informazione e mancanza di senso civico sociale. Ognuno pensa a pulire casa sua, cioè il bene proprio, ma della strada sporca, bene della collettività, non interessa niente a nessuno.

Strumentalizzazione da parte della politica di qualsiasi evento che faccia un pò di rumore.

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in parte ha regione Lev, il coinvolgimento nel dibattito delle comunità locali normalmente porta a risultati e ovviamente dev'essere un dibattito aperto in cui nessuna delle parti in causa parta da posizioni di pregiudizio e non voglia screditare la posizione avversa a priori; in parte possono essere ragioni storiche, un residuato dell'Italia dei comuni e dei campanili; infine, per precisazione, non si creda che l'Italia sia l'unico paese in cui tal fenomeno si presenta (d'altronde è un termine che nasce in ambito anglo-americano), solamente l'Italia è un paese in cui la frammentazione politica non ha mai aiutato a prendere decisioni, frammentazione a livello di sistema politico (che pare in via di estinzione) ma anche a livello decisionale vista la pluralità di enti e istituzioni con competenze non sempre chiare e spesso sovrapponibili se non addirittura in competizione e con interessi differenti che tendono alla strumentalizzazione del dissenso o del consenso. Dal punto di vista culturale vi è poi uno scarso senso di appartenenza alla comunità-nazione-Italia maggiore che in altri Paesi oltre a un problema di educazione civica e autorevolezza/rispettabilità della classe politica: classe politica inefficiente, ripiegata su sè stessa, spesso corrotta eche si autodisciplina poco non aiutano di certo ad esigere consenso in merito a certe scelte

Modificato da Montgomery
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Secondo me il motivo è che l'Italia è un paese a maggioranza silenziosa,e quando si tratta di realizzare opere che hanno un impatto sulla zona circostante per quanto piccola possa essere la percentuale degli "estremisti" NIMBY , la loro caparbieta e il fatto che sono supportati da altri NIMBY (di zone non coinvolte) grazie ad un Partito che ometto di nominare che agisce da coordinatore.

 

Poi ci sono anche gruppuscoli locali che difendono cause particolaristiche : qui non si fa perche facciamo l'olio buono noi puntiamo su quello per valorizzare il nostro territorio :lol: potete sostituire la parola olio con mozzarella vino paesaggio beni culturali....

 

Cose di questo tipo unite al fatto che manca un senzo di bene comune , dove la comunita è lo stato, il quale ha dalla sua la colpa di non farsi ne sentire ne valere (una volta esisteva il concetto di bene nazionale) , inoltre l'inneficenza dello stato dà quel senso di insicurezza che fa si che se un'opera rapresenta anche un remoto rischio per la zona in cui viene realizzata, la stessa viene percepita gravata di pericoli inesistenti derivati dal fatto che lo stato non è più in grado di ispirare fiducia, e il fatto che le fazioni politiche siano disposte a danneggiare (per mezzo dell'immobilismo) il paese, pur di screditare gli avversari, anziche collaborare per temi di interessi nazionai, certo non aiuta a instillare un senso di fiducia nello stato nei cittadini.

 

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In generale secondo me in Italia manca sia il senso civico (rispetto dei limiti quando si va in automobile, ad esempio. In Germania se vi avvicinate alle strisce pedonali si fermatu tutti subito, in Italia pur di non fermarsi fanno una mega accellerata e ti investo) e di un idea diffuso di bene comune. Che non è la somma dei beni comuni di tutti gli individui, come molti vorrebbero, ma quello che davvero serve al paese (e se qualcuno deve sacrificarsi lo fa, ricevendo però in compenso delle misure compensative: in Francia il paese che ospita una centrale nucleare riceve contributi dallo Stato per almeno 30 anni, in cui nessuno in quella località paga le tasse!).

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Aggiungo a tutto quello detto (e che condivido) il vuoto normativo che permette ad una qualsiasi amministrazione comunale (da Milano a canicattì) o al più stupido gruppo no-global di bloccare la costruzione di opere vitali per il paese.

Sarei per restituire al Parlamento, e solo a quello, la facoltà di decidere su tutti quei lavori giudicati di interesse nazionale. Inoltre darei ad un solo tribunale in tutta Italia la gestione di eventuali cause o istanze ad esse relative.

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bhè vuoto normativo...

 

si può ricorrere al TAR e ufficialmente solo le regioni possono opporsi alle infrastrutture proposte dal governo.

(costituzione)

 

comuqneu enssunio vorrebbe un inceneritore vicino casa propria e se me ne mettono uno a verucchio scendo anche io in piazza a fare casino si mancherebbe

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comuqneu enssunio vorrebbe un inceneritore vicino casa propria e se me ne mettono uno a verucchio scendo anche io in piazza a fare casino si mancherebbe

 

senso dello stato prossimo a zero... e poi ci lamentiamo che in campania non si riesce a risolvere l'emergenza rifiuti...

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l'inceneritore, anzi il gassificatore lo devono costruire a 20 metri dalla mia finestra. Fai un po te, pero se ogni persona scende in piazza perche no vuole il treno strada centrale nucleare, pannelli solari pali eolici e cosi via tanto vale tornare a 100 anni fa.

 

Poi ti vorrei far notare che i tuo santo grillo scende in piazza per protestare contro ogni opera, pero non da mia delle alternative.

Modificato da CHAFFEE79
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grillo protesta solo contro qualche tipo di infrastruttura che considera, e sempre a ragione, inutile o dannosa fornendo, ove possibile, alternative

 

qui non si dice no a tutto, ma non si può manco dire si a tutto

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Liberazione del 24/5/08:

 

Avete presente il pesce con tre occhi che sguazza nel lago contaminato dalla centrale nucleare dei Simpson? Sostituite all'animale esseri umani in carne ed ossa, ai tre occhi una mano con sette dita, ai cartoni animati la vita reale e avrete il quadro delle conseguenze dell'estrazione dell'uranio.

 

Questo è il demenziale incipit di un articolo di Liberazione, lo posto come esempio della disinformazione che ancora oggi c'è sul nucleare.

Provate solo a pensare ad articoli simili apparsi nel 1987, subito dopo Cernobyl...

Ecco chi fa nascere ed alleva i NIMBY

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rick hai toccato un mistero...

perchè gli pseudo-comunisti-sedicenti tali sono contrari al nucleare?

 

se fossero veri comunisti capriebbero che nell'URSS Cina ecc... l'energia nucleare era piuttosto usata

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La vera ragione del fatto che non si fanno le grandi opere o comunque cose importanti, sono da ritrovatre nella mancanza di informazioni, ma non solo....

 

Nessuno vorrebbe avere un gassificatore attaccato a casa sua(indubbiamente), ma quanti sono disposti a vivere in mezzo alla spazzatura???

 

La francia paga bollette della luce che in confronte alle nostre sono irrisorie. Se non vogliamo ritrovarci a pagare bollette astronomiche, dobbiamo assolutamente puntare al nucleare!! Lasciamo perdere tutte quelle ideologie di m***** che ci portano solo a una condizione di vergogna e poi si ritorciono contro tutti noi, causando danni molto maggiori di quelli che possono pensare!!!

 

Se si dice che una centrale nuclaere, deposito di scorie, discarica, gassificatore o comunque una grande opera pubbilica deve essere costruita in quel punto, deve essere fatto e basta, tolleranza zero e procedere con i lavori il più presto possibile!!!!

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@lev... si, non mi cambierebbe niente se costruissero un inceneritore o una discarica vicino casa mia. basta che sia fatta nel modo migliore, per tutelare la salute dei cittadini e risolvere, il prima possibile il problema rifiuti.

 

comunque ti ripeto, senso dello stato prossimo allo zero... e poi ti sbatti che berlusconi possiede le televisioni ed è un pericolo pubblico

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il mio senso dello stato prossimo allo zero?

 

a me se fanno una discarica a malincuore gli accetto m l'inceneritore proprio no altro che senso dello stato la salute ha la sua importanza

Modificato da Leviathan
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il mio senso dello stato prossimo allo zero?

 

a me se fanno una discarica a malincuore gli accetto ma l'inceneritore proprio no altro che senso dello stato la salute ha la sua importanza

 

Per informazione, oltre che a smaltire i rifiuti, l'inceneritore produce energia elettrica...

 

E poi vorre sapere che è quel delinquente che dopo aver frequantato una univesità, progetta un inceneritore attaccato a una casa....un pò di buon senso......non ne serve molto <_<

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vedi black forse non hai letto la discussione dove si è parlato di studi che ipotizzano delle nano particelle che non vengono filtrate da nessun filtro e che vanno in circolo nel sangue di chi le respira e si depositano dove vogliono e che sono tumorali.

 

Attualmente c'è un dibattito in seno scientifico ovviamente estero

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Lev ma scrivi da marte? No scusa famme capi per te mejo una discarica che un inceneritore?

 

Beh per tua informazione qui da me dove dovrebbe sorgere il gassificatore, ora ce la discarica dal 1969 beh sai l'acqua è un tantino inquinata, sai stare fuori la sera o la mattina presto è cosa buona e giusta per l'olfatto, a sto punto mejo un gassificatore che almeno mi inquina solo l'aria mi produce energia ma non mi tocca le falde acquifere.

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io non vorrei che vicino casa mia costruissero un'inceneritore o una discarica, e sarà anche senso civico pari a zero, per carità sono il primo a dirlo, ma quando ti impengi per 20 anni di mutuo (con sacrifici connessi), sperando in un futuro di poterla magari rivenderla guadagnandoci qualcosina perchè nel frattempo la zona si è rivalutata, ecc ecc...Bhè con un inceneritore o una discarica non sò quanto sia possibile.

E tante volte, quando la gente scende in piazza a protestare contro un inceneritore o una super-strada ecc, dietro motivi di salute c'è anche questo aspetto.

Inoltre c'è anche una certa diffidenza nei confronti delle istituzioni e nella nostra classe politica, che porta il cittadino comune a non credere alle loro rassicurazioni sul fatto che non ci saranno complicazioni per la salute, ci saranno solo benefici ecc ecc, e questo dopo tutto, non è neanche tanto colpa del cittadino...

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Io abito a 4 km in linea d'aria da un termovalorizzatore (in precedenza inceneritore, c'è da parecchi anni) e non ho mai riscontrato alcun problema, ne a livello di "percezione" personale, ne rispetto a studi epidemiologici o notizie sulla stampa.

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vedi jolly io ho la discarica a 20 metri dico metri dalla finestra, ora si parla di farci un gassificatore, beh sai qual'è la cosa strana? Che quando parlo con altra gente e con i rappressentanti del popolo per fare una petizione per chiedere energia a costo zero, non pagare la tassa di smaltimento dei rifiuti avere visite mediche gratis ogni 6 mesi tutti mi rispondono "a che ti servono ste cose?" Beh magari non mi serviranno a niente, pero ora sono 40 anni che abbiamo una discarica, ci ha inquinato le falde acquifere, ci respiriamo i veleni e in piu paghiamo e non riceviamo niente in cambio, almeno prendiamoci dei vantaggi dalle opere sopratutto se ci fanno dei danni.

 

Non so se è vero ma parlando con una persona mi disse che in Olanda non esistono discarica ma solo inceneritori poiche non puoi mettere i rifiuti in mezzo all'acqua. L'Olanda per buona parte sta sotto i livello del mare per chi non lo sapesse.

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Ospite galland

Il problema presenta differenti livelli, tutti molto impegnativi. Cerco trattarli in estrama sintesi.

 

Il primo livello è costituito dalla fiducia nello sviluppo industriale e tecnologico.

Credo che questa abbia avuto in Italia un livello molto basso. Non a caso l’insigne economista Max Weber pone in connessione etica protestante e sviluppo capitalistico. A mio parere il cattolicesimo è stato ed è un freno potente allo sviluppo industriale, basti pensare a cosa significò la dottrina Antimodernista…

Una moderna, razionale industrializzazione in Italia è arrivata, se è arrivata, solo in alcune regioni del nord. E con ben precisi limiti, basti pensare che se in Germania, durante l’ultima guerra, servivano 300 ore per produrre un velivolo da caccia in Italia… ce ne volevano 1000!

L’entusiasmo per il miracolo economico (Che, sia detto di passata, era sentito appunto come un miracolo) fu di breve durata. Basti pensare che l’edificazione dell’Autostrada del Sole i comuni fecero a gara per veder passare l’importante via di comunicazione nel loro territorio. Ma le masse di contadini meridionali che nella migrazione verso nord divennero operai percepirono la fabbrica come un ambiente estraneo ed ostile (Rimando alla lettura di Guido Crainz “Il Paese Mancato” che a mio parere dice parole ultime sull’argomento). A livello spicciolo, persino le canzoni di Celentano esprimano tale estraniazione.

 

Il secondo livello è costituito dalla fiducia nella capacità dello stato.

Ecco un’ulteriore nota dolente; in Italia si percepisce (Non senza ragione) l’incapacità dello stato a gestire l’edificazione di grandi opere pubbliche, basti pensare alla serie inconcepibile di sprechi legate a complessi industriali, opere di ricostruzione dopo calamità naturali, opere pubbliche in genere. Il dilatarsi a dismisura della durata di un cantiere, dei suoi costi, dell’incertezza della sua riuscita. Rammento a tal proposito come una quindicina d’anni fa il Sole 24 Ore abbia redatto un elenco di opere pubbliche, costate un fiume di danaro, cui lo stato si apprestava a dare l’eutanasia… per l’incapacità di portarle a termine!

E’ questo un fatto decisivo, i cittadini di fronte ad ogni opera che va ad incidere in modo significativo sul territorio reagiscono con sfiducia. Non si sa quale possa essere la durata di un’opera, il suo costo effettivo, l’effettiva utilità.

 

Vi è infine un terzo livello: quello dei poteri paralleli.

In Italia vi è, storicamente, il coincidere di tre poteri sullo stesso territorio. Quello dello stato, quello della Chiesa cattolica, quello delle mafie. Ora non voglio discutere della legittimità, moralità, fondamento di tali poteri. Ma credo di poter fondatamente asserire che dei tre proprio quello dello stato sia percepito da tanti cittadini come estraneo e malcerto. Basti pensare a cosa potesse significare in Sicilia, già in epoca borbonica, “arrubbari un anno al re”. Lo stato molto chiede e poca dà, è una realtà lontana e assenteista e perciò vista con diffidenza e sospetto.

Da tutto ciò deriva, a mio parere derivano le realtà odierne.

 

Che poi nimby sia acronimo di una frase inglese esprime un elemento più generale ben espresso già negli anni 30 da Huizinga: il concetto di progresso è equivoco “troppo spesso – asserisce il grande storico ed umanista – abbiamo progredito in direzione della barbarie”.

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