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"CARBURANTI" DEL FUTURO


Eolo

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Buon pomeriggio a tutti

avrei un quesito, e spero di postarlo nella sezione giusta!

 

di questi tempi si fa un gran parlare di nuovi carburanti, ecologia, petrolio che finisce ecc... Si può leggere praticamente ogni giorno di automobili a batterie, a gas, a bio carburanti e fra qualche anno (secondo qualcuno.... , forse) ad idrogeno.

 

MA GLI AEREI?

ci sono degli studi per motori che non utilizzino petrolio o derivati?

supponendo solo per "ipotesi" (come vogliono i più pessimisti / catastrofisti) che tra qualche decina di anni il petrolio il petrolio finisca che tipo di propulsione utilizzeranno gli aerei?

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Buon pomeriggio a tutti

avrei un quesito, e spero di postarlo nella sezione giusta!

 

di questi tempi si fa un gran parlare di nuovi carburanti, ecologia, petrolio che finisce ecc... Si può leggere praticamente ogni giorno di automobili a batterie, a gas, a bio carburanti e fra qualche anno (secondo qualcuno.... , forse) ad idrogeno.

 

MA GLI AEREI?

ci sono degli studi per motori che non utilizzino petrolio o derivati?

supponendo solo per "ipotesi" (come vogliono i più pessimisti / catastrofisti) che tra qualche decina di anni il petrolio il petrolio finisca che tipo di propulsione utilizzeranno gli aerei?

 

Secondo me carburanti sintetici derivati dal carbone, l'USAF ha gia iniziato ad adoperarli .

Dal carbone mediante gassificazione si ottiene benzina sintetica, I tedeschi la producevano gia durante la seconda guerra mondiale, per via della scarsita di petrolio, ma a quei tempi i carburanti sintetici erano antieconomici,e il loro utilizzo era giustificato solo dall'economia di guerra.

In sudafrica invece producono su scala industriale benzina sintetica gia da parecchi anni, evidentemente essendo il sudafrica ricco di carbone e povero di petrolio ,sono riusciti grazie sopratutto agli sviluppi tecnologici nel campo dei carburanti sintetici a rendere il procedimento economicamente conveniente.

C'è un topic apposito sul carburante sintetico usato dall'USAF ,eccolo qui: http://www.aereimilitari.org/forum/index.php?showtopic=3668

Modificato da Einherjar
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Secondo me carburanti sintetici derivati dal carbone, l'USAF ha gia iniziato ad adoperarli .

Dal carbone mediante gassificazione si ottiene benzina sintetica, I tedeschi la producevano gia durante la seconda guerra mondiale, per via della scarsita di petrolio, ma a quei tempi i carburanti sintetici erano antieconomici,e il loro utilizzo era giustificato solo dall'economia di guerra.

In sudafrica invece producono su scala industriale benzina sintetica gia da parecchi anni, evidentemente essendo il sudafrica ricco di carbone e povero di petrolio ,sono riusciti grazie sopratutto agli sviluppi tecnologici nel campo dei carburanti sintetici a rendere il procedimento economicamente conveniente.

C'è un topic apposito sul carburante sintetico usato dall'USAF ,eccolo qui: http://www.aereimilitari.org/forum/index.php?showtopic=3668

 

OK ma, correggimi se sbaglio, stiamo parlando sempre di carburanti di origine fossile (carbone e petrolio lo sono entrabi) con disponibilità limitata e teoricamente esauribile?

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OK ma, correggimi se sbaglio, stiamo parlando sempre di carburanti di origine fossile (carbone e petrolio lo sono entrabi) con disponibilità limitata e teoricamente esauribile?

 

In modo assolutamente teorico si sono fonti esuribili, ma del resto anche il petrolio secondo quanto detto in passato dovrebbe essere finito da un pezzo , ma invece i giacimenti di petrolio ci sono e non si esauriranno tanto presto.

Il petrolio è relativamente poco se lo si vuole avere a basso prezzo; ma se si e disposti a spendere di piu si possono sfruttare i giacimenti piu difficili che non vengono utilizzati perche non conviene economicamente , ma se il prezzo sale anche lo sfruttamento degli stessi diventa economicamnete proficuo, è la stessa cosa che succede nelle miniere, e ci sono anche giacimenti che non vengono sfruttati perche l'olio estratto e troppo complesso e costoso da raffinare (se non sbaglio e un petroglio bitumoso o qualcosa del genere che abbonda in Alaska).

Il carbone è immensamente piu abbondante, quando una fonte di energia aumenta troppo di prezzo si passa ad un'altra piu economica.

Quindi se il prezzo del petrolio/carbone aumenta troppo i primi ne si rivolgeranno ad altro saranno quelli che lo usano per produrre eletricita e riscaldamento, perche sono quelli che hanno il piu ampio ventaglio di popssibilita di scelta per fonti che via via diventeranno sempre piu concorrenziali, poi sara il turno dei trasporti , e finche ci sara un goccio di benzina questa sara sicuramnete presa dall'aereonautica perche per gli altri utilizzatori ci sono e in futuro ci saranno alternative piu economiche.

 

In futuro secondo me gli aerei continueranno sempre a usare sempre carburante (inteso come qualcosa da bruciare) (niente nucleare o qualche altra rivoluzionaria invenzione) solo che sara meno economico , perche mentre oggi il carburante è una "fonte d'energia" in futuro sara solo un "vettore energetico" ,ovvero un modo per trasformare qualcosa in carburante lo si trova sempre , solo che sara sempre piu complesso (e costoso sopratutto in termini di rendimento energetico) trasformare questo qualcosa in un vettore energetico facilmente fruibile, (ad esempio l'idrogeno prodotto da idrolisi).

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x le auto diesel la shell aveva inventato il gtl (gas to liquid) un prodotto simile al gasolio ma senza zolfo color acqua se brucia non emette quel fumo nero classico del diesel..questo carburante è stato provato su un boeing spetta ke cerco c'era sul numero di aereonautica e difesa di febbraio o marzo

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L'USAF comunque sperimentò un bombardiere nucleare ( a propulsione intendo) , ma fù un disastro ... :rolleyes:

 

Si il NB-36H , di funzionare funzionava, ma essere sorvolati da un'aereo a propulsione nucleare carico di bombe atomiche era poco rassicurante.

Comunque un reattore nucleare che con le relative schermatura arriva a pesare 40 tonnelate non so dove possa trovare posta al di fuori di un bombardiere strategico.

http://www.aviation-history.com/articles/nuke-american.htm

 

Meno conosciuto del B-36 ma piu interessante era il Project Pluto , un missile con motore Ramjet alimentato da un reattore nucleare :woot::metal:

 

http://en.wikipedia.org/wiki/Project_Pluto

Modificato da Einherjar
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Meno conosciuto del B-36 ma piu interessante era il Project Pluto , un missile con motore Ramjet alimentato da un reattore nucleare

 

PROJECT PLUTO

SLAM.jpg

One of the most bizarre pieces of the story of US cruise missiles of the 1950s and early 1960s was a scheme to build a cruise missile with a nuclear-powered ramjet engine.

The nuclear ramjet effort, "Project Pluto", was initiated at the US Lawrence Livermore National Laboratory at the beginning of 1957. The idea was conceptually simple: instead of burning fuel as in a conventional ramjet, the air passing through the Pluto ramjet would flow through an atomic reactor core, expanding as it was heated and providing 156 kN (15,875 kgp / 35,000 lbf) thrust. Range would be effectively unlimited. Of course, building the reactor for such an engine was very difficult. "Tory", as the reactor was named, had to be powerful but compact and lightweight. It was to operate at 1,370 degrees Celsius (2,500 degrees Fahrenheit), a temperature level that challenged the materials technology of the time.

The cruise missile that would use the Pluto ramjet was designated the "Supersonic Low Altitude Missile (SLAM)". SLAM was to be launched with three solid-rocket boosters, and would cruise at Mach 3 low to the ground, finding targets using a terrain-matching system like that of the Matador.

SLAM would carry a number of fusion bombs and attack multiple targets. The development team also believed the Mach 3 shockwave would do considerable damage along its low-altitude flight path, and the Pluto ramjet's exhaust would scatter fallout behind it. In fact, once the missile had expended its load of bombs, it could simply fly around an enemy country, leaving a trail of radioactive fallout, until it was shot down or crashed.

The Pluto reactor effort involved the construction of an elaborate static test site at Jackass Flats in Nevada. An unmanned rail system was built to shuttle the reactor between the test range and the disassembly facility, where it would be taken apart by remote control for examination. The initial test of a prototype Tory reactor was conducted on 14 May 1961, with the system running for a few seconds at a fraction of full power. That was a proof-of-concept test, and it paved the way for a much improved Tory prototype, which was test-run several times in May 1964 at operational power. The exhaust proved less radioactive than expected.

However, by this time the military was unsurprisingly having second thoughts about the idea. It was simply too "dirty" and expensive, and the US was already fielding a ballistic missile force that could devastate any potential adversary, able to reach targets much faster than even the Mach-3 SLAM. Critics began to snipe that "SLAM" actually meant "Slow Low And Messy", and it became increasingly difficult to understand what the point of it was. Buying more ballistic missiles seemed far cheaper and more effective, and they were available, while SLAM wasn't even close to flying.

In fact, flying it posed some hideous technical problems that had been swept under the rug at the outset. Test flights were going to be dirty if all went perfectly well, and if things could be assumed to go perfectly well, there would be no need for tests. The idea was to fly a prototype in circles over the Pacific Ocean and then crash it into the sea over a deep-ocean trench. If it decided the slip the leash, as Snarks had done many times, there was the frightening prospect that it might cruise over or be shot down into a populated area. Engineers have a saying: if it hasn't been tested, it doesn't work -- and the corollary is that if it can't be tested, there's no way to ever be sure that it works.

Project Pluto was cancelled by the Air Force and the US Atomic Energy Commission on 1 July 1964. Project cost to that time was $260 million USD in contemporary dollars, with a peak headcount of 450 people. The project did result in some advances in materials science, but fortunately it did not result in a flying weapon. It remains something of a monument to the "atom crazy" mentality of the US at the time, as well as to Lawrence Livermore's occasional tendency to go off the deep end.

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PROJECT PLUTO

...and the Pluto ramjet's exhaust would scatter fallout behind it. In fact, once the missile had expended its load of bombs, it could simply fly around an enemy country, leaving a trail of radioactive fallout, until it was shot down or crashed.

....

 

Quel che si dice un lavoretto pulito... Altro che l'F-35 "aereo nucleare"! :rotfl:

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Quel che si dice un lavoretto pulito... Altro che l'F-35 "aereo nucleare"!

:asd: :asd: :asd:

 

Da segnalare un'altro interessante Link sulla propulsione Nucleare (Possibili applicazioni):

Nuclear-powered drone aircraft on drawing board

dn3406-1_185.jpg

With a nuclear drive a Global Hawk could fly for months without landing (Image: GETTY NEWSERVICE)

Modificato da Blue Sky
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su volare di questo mese c'è il primo aereo con una cella a combustibile a idrogeno.. è piccolo.. però si potrebbe applicare a veivoli più grandi! però.. come prestazioni sono titubante..

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su volare di questo mese c'è il primo aereo con una cella a combustibile a idrogeno.. è piccolo.. però si potrebbe applicare a veivoli più grandi! però.. come prestazioni sono titubante..

 

Le Fuel Cell potrebbero andare bene per alimentare UAV delle classe del Predator e nulla di piu grosso; il problema è nella bassa potenza specifica della configurazione Fuel Cell + motore elettrico rispetto ai motori a combustione.

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L'USAF comunque sperimentò un bombardiere nucleare ( a propulsione intendo) , ma fù un disastro ... :rolleyes:

 

Ci furono tentativi anche da parte sovietica, non andò par niente meglio!

 

Russian Nuclear Bomber hoax

 

The 1 December 1958 issue of Aviation Week included an article, Soviets Flight Testing Nuclear Bomber, that claimed that the Soviets had made great progress in their own nuclear aircraft program. This was accompanied by an editorial on the topic as well. The magazine claimed that the aircraft was real beyond a doubt, stating that "A nuclear-powered bomber is being flight tested in the Soviet Union. Completed about six months ago, this aircraft has been flying in the Moscow area for at least two months. It has been observed both in flight and on the ground by a wide variety of foreign observers from Communist and non-Communist countries." Unlike the US designs of the same era, which were purely experimental, the article noted that "The Soviet aircraft is a prototype of a design to perform a military mission as a continuous airborne alert warning system and missile launching platform."

 

Photographs illustrated the article, along with technical diagrams on the proposed layout. They were so widely seen that one company produced a plastic model aircraft, a surprisingly faithful rendition of the diagrams in the article.

 

Concerns were soon expressed in Washington that the "the Russians were from three to five years ahead of the US in the field of atomic aircraft engines and that they would move even further ahead unless the US pressed forward with its own program". This led to continued funding of the US's own program, for a time.

 

In reality the entire article was a hoax. The aircraft in the photographs was later revealed to be the entirely conventional Myasishchev M-50 Bounder, a medium-range strategic bomber with performance similar to the USAFs B-58 Hustler. The design was considered a failure and never entered service. The design was revealed to the public on Soviet Aviation Day in 1963 at Monino, putting the issue to rest.

 

Tupolev Tu-95LAL

 

It was later learned that the Soviets did have a nuclear aircraft program, but like its US counterpart, it was entirely experimental. On 12 August 1955 the Council of Ministers of the USSR issued a directive ordering bomber-related companies to join forces in researching nuclear aircraft. The design bureaus of Andrei Tupolev and Vladimir Myasishchev became the chief design teams, while N.D. Kuznetsov and A.M. Lyulka, were assigned to develop the engines. They chose to focus on the direct cycle system from the start, testing ramjets, jet engines and even turboprops.

 

The Tupolev bureau, knowing the complexity of the task assigned to them, estimated that it would be two decades before the program could produce a working prototype. They assumed that the first operational nuclear-assisted airplane could take to the air in the late 1970s or early 1980s. In order to gain experience with the operational problems, they proposed building a flying testbed as soon as possible, mounting a small reactor in a Tupolev Tu-95M to create the Tu-95LAL.

 

The reactor was fit in the bomb bay of the aircraft, although it did not fit cleanly and a "bump" was put on top as well. It had 2 conventional turboprop engines and 2 experimental 'dirty' direct cycle jet engines powered by a minimally shielded nuclear reactor in the main fuselage. Between May and August 1961, the Tu-95LAL completed 34 research flights. Most of these were made with the reactor shut down. The main purpose of the flight phase was examining the effectiveness of the radiation shielding which was one of the main concerns for the engineers. Massive amounts of liquid sodium, beryllium oxide, cadmium, paraffin wax as well as steel plates were used for protection. The results were promising; radiation levels were low enough to consider continuing development.

 

But, as in the US, development never continued past this point. The obvious potential of the ICBM made the expensive program superfluous, and it was scaled back. Several proposed designs have since surfaced, although whether or not these are any more real that the original AvWeek story is questionable. Examples include a Tupolev design that looks like an enlarged F-104 Starfighter with two engines in the rear, and a Myasishchev design, the M-60, that looked much like the M-50Bounder.

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Dal carbone mediante gassificazione si ottiene benzina sintetica, I tedeschi la producevano gia durante la seconda guerra mondiale, per via della scarsita di petrolio, ma a quei tempi i carburanti sintetici erano antieconomici,e il loro utilizzo era giustificato solo dall'economia di guerra.

 

Sulla Benzina Sintetica ho trovato un articolo molto completo ed esaudiente! ;)

LA BENZINA SINTETICA di Giorgio Nebbia!

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