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Battaglia d' Inghilterra


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ho letto recentemente su una rivista di aeronautica un bell' articolo sulla Battaglia d' Inghilterra dove tra l'altro si diceva, secondo l' autore, che la Luftwaffe avrebbe potuto vincerla se solo non avesse distolto le forze dagli attacchi agli aeroporti e alle strutture radar per dedicarle invece ai bombardamenti su Londra e altre citta'.

Secondo le vostre conoscenze e' una ipotesi valida? :helpsmile:

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Ospite galland

Basil Liddel Hart in una delle sue opere fondamentali "Storia militare della seconda guerra mondiale" si pronuncia in tal senso.

Qual è la rivista su cui hai letto il parere?

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ho letto recentemente su una rivista di aeronautica un bell' articolo sulla Battaglia d' Inghilterra dove tra l'altro si diceva, secondo l' autore, che la Luftwaffe avrebbe potuto vincerla se solo non avesse distolto le forze dagli attacchi agli aeroporti e alle strutture radar per dedicarle invece ai bombardamenti su Londra e altre citta'.

Secondo le vostre conoscenze e' una ipotesi valida? :helpsmile:

 

Si e non è solo un'opinione dell'autore, ma è un'ipotesi comunemente accettata.

Ora non ricordo bene ma cosi a braccio mi pare che hitler ordino alla Lutwaffe di cambiare obbietttivi e passare ad attaccare le citta inglesi come ritorsione per dei bombardamenti avvenuti su citta tedesche.

Nel frattempo la RAF non piu pressata dagli attacchi tedeschi riusci a riprendere fiato, e alla fine riusci a vincere.

Sicuramente qualche utente più preparato sara in grado di approfondire meglio :)

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Mi sembra che il bombardamento colpì direttamente Berlino, cui la Luftwaffe rispose colpendo e radendo al suolo Coventry (da cui il termine conventrizzare, cioé radere al suolo tramite bombardamento aereo. Anche se tale azione non era del tutto una novità, basta ricordare il caso di Guernica durante la guerra civile spagnola).

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Si e non è solo un'opinione dell'autore, ma è un'ipotesi comunemente accettata.

Ora non ricordo bene ma cosi a braccio mi pare che hitler ordino alla Lutwaffe di cambiare obbietttivi e passare ad attaccare le citta inglesi come ritorsione per dei bombardamenti avvenuti su citta tedesche.

Nel frattempo la RAF non piu pressata dagli attacchi tedeschi riusci a riprendere fiato, e alla fine riusci a vincere.

Sicuramente qualche utente più preparato sara in grado di approfondire meglio :)

 

Io ricordo (ma non ricordo le fonti, libro o film, boh) una teoria sul fatto che Churcill diede l'ordine per primo di bombardare una città tedesca, proprio per indurre i tedeschi a bombardare le città inglesi al posto degli obiettivi strategici; non so però quanto di vero ci sia e quanto sia in chiave "complottistica".

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Anche Len Deighton nel suo "Fighter" piuttosto che Hough e Richards in "Battle of Britain" sono concordi con la tesi esposta all'inizio, e pare che Churchill sperasse proprio in quel che effettivamente è accaduto. Vuole una storia apocrifa che fosse stato udito mormorare "bombardateci maledizione, bombardateci.."

 

Interessante anche uno dei capitoli di "Third Reich Victorious" una raccolta di scenari ipotetici, curata da Peter Tsouras (colonnello a riposo dell'US Army), scritti da diversi storici, nel quale viene descritta appunto l'ipotesi di una vittoria della Luftwaffe.

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Anche Len Deighton nel suo "Fighter" piuttosto che Hough e Richards in "Battle of Britain" sono concordi con la tesi esposta all'inizio, e pare che Churchill sperasse proprio in quel che effettivamente è accaduto. Vuole una storia apocrifa che fosse stato udito mormorare "bombardateci maledizione, bombardateci.." Coem sappiamo venne esaudito, e Hitler diede il via alla cosiddetta operazione "Baedecker" che aveva come obiettivi città senza alcun valore strategico...dando però al Fighter Command il tempo di tirare il fiato.

 

Interessante anche uno dei capitoli di "Third Reich Victorious" una raccolta di scenari ipotetici, curata da Peter Tsouras (colonnello a riposo dell'US Army), scritti da diversi storici, nel quale viene descritta appunto l'ipotesi di una vittoria della Luftwaffe.

 

temo di aver sbagliato tasto. Scusate.

Modificato da Grayghost
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Premesso che l'argomento non è tra i miei favoriti, ho notato che con crescente frequenza e in modo decisamente convincente si va da più parti sostenendo la tesi contraria.

Come si sa, la Gran Bretagna ha sempre avuto il vizio di ingigantire la minaccia tedesca, nonché il proprio ruolo nello sconfiggerla. In realtà, pare, la Luftwaffe non sarebbe stata in grado di colpire efficacemente un bel nulla a Nord del Tamigi, mentre la RAF era di certo in grado di difendere il Regno Unito, pur standosene sostanzialmente rintanata al di fuori del raggio d'azione tedesco.

Combinata con un netto vantaggio britannico nel contesto di un conflitto d'attrito, questa situazione non poteva che risolversi nel modo in cui si risolse, a meno che la Germania non avesse abbandonato, cosa a sua volta impossibile, i piani per l'offensiva contro l'URSS, per dedicarsi ad una monumentale conversione della Luftwaffe in qualcosa di completamente diverso da ciò che era nel 1940.

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Interessanti tutte le tesi sopra esposte..

E sicuramente veritiere..

 

Ma non scordiamoci che alla base di tutto ci fù la volonta di Hitler di NON piegare completamente l'Inghilterra al Terzo Reich..Sperando (sicuramente in modo molto ardito) che Churchill virasse verso una politica estera favorevole alla Germania..

 

Se Dunkerque fosse stata gestita diversamente da Hitler (ma secondo molti storici lo fece per i motivi sopra riportati), tutto il corso della II° Guerra Mondiale sarebbe cambiato..

 

Churchill parlò di miracolo per quanto avvenne a Dunkerque..Ma sapeva benissimo anche lui che non fù una cattiva gestione del Terzo Reich..Ma una volontà tedesca di non "umiliare la perfida Albione"..

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Sì e no... Anche se l'intero BEF fosse finito in gabbia, o peggio, insieme all'equipaggiamento (che effettivamente andò perduto), le possibilità per la Wehrmacht di attraversare il Canale si riducevano ad una: volarci sopra. Il che, evidentemente, fu fatto. Ma non bastò.

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Sì e no... Anche se l'intero BEF fosse finito in gabbia, o peggio, insieme all'equipaggiamento (che effettivamente andò perduto), le possibilità per la Wehrmacht di attraversare il Canale si riducevano ad una: volarci sopra. Il che, evidentemente, fu fatto. Ma non bastò.

 

Vero.. :)

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Interessanti tutte le tesi sopra esposte..

E sicuramente veritiere..

 

Ma non scordiamoci che alla base di tutto ci fù la volonta di Hitler di NON piegare completamente l'Inghilterra al Terzo Reich..Sperando (sicuramente in modo molto ardito) che Churchill virasse verso una politica estera favorevole alla Germania..

 

Se Dunkerque fosse stata gestita diversamente da Hitler (ma secondo molti storici lo fece per i motivi sopra riportati), tutto il corso della II° Guerra Mondiale sarebbe cambiato..

 

Churchill parlò di miracolo per quanto avvenne a Dunkerque..Ma sapeva benissimo anche lui che non fù una cattiva gestione del Terzo Reich..Ma una volontà tedesca di non "umiliare la perfida Albione"..

Anche perché va ricordato che la fuga di Hesse in Inghilterra per alcuni storici non fu nient'altro che un'ambasceria affidata da Hitler al suo delfino, in modo tale da sfruttare alcune simpatiche che il regime tedesco suscitava in parte della casa reale inglese e, soprattutto, nel comune substrato culturale che legava i gerarchi nazisti ad ambienti nobiliari inglesi.

 

Fautore di questa tesi in Italia è stata Giorgio Galli, politologo e storico autore, tra gli altri, del pregevole volume Hitler ed il nazismo magico.

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Ospite galland
Interessanti tutte le tesi sopra esposte..

E sicuramente veritiere..

 

Ma non scordiamoci che alla base di tutto ci fù la volonta di Hitler di NON piegare completamente l'Inghilterra al Terzo Reich..Sperando (sicuramente in modo molto ardito) che Churchill virasse verso una politica estera favorevole alla Germania..

 

Se Dunkerque fosse stata gestita diversamente da Hitler (ma secondo molti storici lo fece per i motivi sopra riportati), tutto il corso della II° Guerra Mondiale sarebbe cambiato..

 

Churchill parlò di miracolo per quanto avvenne a Dunkerque..Ma sapeva benissimo anche lui che non fù una cattiva gestione del Terzo Reich..Ma una volontà tedesca di non "umiliare la perfida Albione"..

Le "conversazioni a tavola" ci rendono un Hitler profondamente ammiratore dell'Inghilterra quale potenza coloniale, d'altra parte la flotta d'alto mare guglielmina (Che fu uno dei fattori scatenanti della I Guerra Mondiale e, forse, uello che avrebbe potuto risolvere il conflitto a favore della Germania) non potè essere ricostruita e questo costituì un andycapp indubitabile.

Su determinate scelte hitleriane, e non solo sue - si pensi ad esempio la volo di Hess - gravano i rapporti tra nazionalsocialismo e taluni circoli anglofoni che vedevano più che di buon occhio una Germania i funzione antisovietica.

In merito a ciò le pagine del Kershaw (Gli amici di Hitler) mi appaiono illuminanti.

L'incrociarsi di questi fattori portò a delle scelte militari che erano ESSENZIALMENTE politiche.

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(Che fu uno dei fattori scatenanti della I Guerra Mondiale e, forse, uello che avrebbe potuto risolvere il conflitto a favore della Germania) non potè essere ricostruita e questo costituì un andycapp indubitabile.

Per la precisione tra le sue cause remote, come direbbe uno storico. Anche perchè la decisione di von Tirpitz di incrementare il numero delle navi tedesche isolò la Germania nel contesto europeo (in pratica le rimase un unico alleato "obbligato", l'impero austroungarico) e mise sul chi vive il Regno Unito.

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La Battaglia d'Inghilterra

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Dopo la caduta della Francia e dei Paesi Bassi la Wehrmacht, nel maggio e nel giugno del 1940, rivolse la sua attenzione all’inghilterra. La sconfitta della Gran Bretagna presupponeva la sua invasione e questa implicava a sua volta il- dominio dei cieli. La Luftwaffe schierò tre grandi flotte aeree nella Francia occidentale, nella Francia nordoccidentale e nei Paesi Bassi, e in Norvegia e in Danimarca. Per i primi di luglio furono radunati circa 2800 aerei. Questi includevano 1300 bombardieri medi Heinkel He 111, Junkers Ju 88 e Dornier Do 17, 280 bombardieri in picchiata Junkers Ju 87, 790 caccia monoposto Messerschmitt Bf 109, 260 caccia pesanti Messerschmitt Bf 110 e Junkers Ju 88C e 170 aerei da ricognizione di vari tipi. Di tutti questi, solo circa la metà si poteva considerare immediatamente pronta al combatti mento. Per affrontare questo imponente schieramento aereo, l’Air Chìef Marshal (Maresciallo Capo dell’Aria) del Fighter Command della RAF sir Hugh Dowding poteva disporre di soli 640 caccia, ossia 347 Hawker Hurricane, 199 Supermarine Spitfire, 69 caccia notturni Bristol Blenheim e 25 Boulton Paul Defiant, la metà dei quali era dislocata nel sud dell’isola. Gli aeroporti chiave di Biggin Hill, Kenley, Croydon, Hornchurch, Manston e Tangmere formavano un anello difensivo attorno a Londra e all’estuario del Tamigi. Ancora più importante era il fatto che le coste meridionali e orientali erano coperte da una rete di stazioni radar che poteva individuare le incursioni aeree a una distanza di circa 160 km; vi era inoltre una sviluppata rete di controllo che consentiva il miglior impiego possibile dei caccia disponibili. L’attacco cominciò in luglio, e si rivolse verso il naviglio e i bersagli sulla costa. Dapprima i caccia britannici eseguirono pattugliamenti sopra i convogli, fino a quando fu dato ordine di noningaggiare i caccia nemici a meno che non fosse assolutamente necessario. Le perdite britanniche in luglio ammontarono a 77 caccia, ma la metà dei loro piloti sopravvisse all’abbattimento.

L’attacco principale sulle basi aeree inglesi cominciò l’8 di agosto. I Tedeschi realizzarono velocemente che i tanto vantati Messerschmitt Bf 110 Zerstòrer e i Junkers Ju si Stuka erano una preda facile per i caccia moderni. Malgrado ciò, i bombardieri medi Heinkel, Junkers e Dornier, scortati da sciami di Messerschmitt Bf 109, continuavano a far rotta verso i loro bersagli che includevano le stazioni radar, i centri di controllo e anche gli aeroporti. I caccia monoposto tedeschi erano sotto molti aspetti superiori agli Hurricane, e perciò gli addetti al controllo dei caccia, quando possibile, mandavano gli Spitfire ad affrontarli, mentre gli Hurricane attaccavano i bombardieri. Il 15 agosto gli aerei della Luftflotte V dalle basi in Norvegia e in Danimarca attaccarono senza scorta l’inghilterra settentrionale, ma furono così brutalmente colpiti dai caccia del 13° Gruppo che questo tipo di attacchi non fu più ripetuto per tutta la battaglia. A seguito delle rimostranze dei piloti dei Bf 109, che si ritenevano assai svantaggiati quando venivano impiegati nel ruolo di scorta ai bombardieri, alla fine di agosto si decise di passare alla tattica della “caccia libera”. Circuitando senza una meta precisa sopra l’Inghilterra meridionale, mentre i bombardieri martellavano gli aeroporti, i caccia tedeschi sorpresero frequentemente i loro colleghi della RAF durante i decolli o gli atterraggi o quando, a corto di carburante e di munizioni dopo il combattimento, facevano ritorno alle loro basi.

Se i Tedeschi avessero persistito in questa tattica avrebbero rapidamente messo in ginocchio le difese britanniche. Invece l’andamento delle operazioni stava per cambiare radicalmente. lI 24 agosto, l’equipaggio di un bombardiere tedesco sganciò erroneamente le sue bombe su Londra. Per rappresaglia, il primo ministro Winston Churchill ordinò alla RAF di bombardare Berlino. Un furioso Hitler, esasperato dalle continue perdite, ordinò allora a

Goering di spostare l’obiettivo degli attacchi dalla RAF alla popolazione. Questo cambiamento si manifestò, nel tardo pomeriggio del 7 settembre, con un massiccio attacco sui quartieri orientali di Londra.

Questa fu la svolta decisiva, in quanto l’alleggerimento della pressione sui caccia britannici permise loro di riprendere fiato. Nei corso di pesanti attacchi diurni su Londra, in particolare il 15 settembre, e sull’inghilterra sud- orientale alla fine del mese, i Tedeschi subirono una dura sconfitta. I piloti dei caccia britannici non dovevano più volare sopra i propri aeroporti e potevano quindi concentrarsi sulle grandi flotte aeree nemiche. 1117 settembre, dopo continue, pesanti perdite, Hitler cancellò a tempo indeterminato l’operazione Leone Marino (la pianificata invasione dell’Inghilterra). La minaccia di invasione era scomparsa: la RAF aveva vinto la Battaglia d’inghilterra. Alla Luftwaffe era invece costata oltre 2000 aerei distrutti e più di 5200 piloti uccisi o dispersi, inclusi molti dei migliori aviatori. Tuttavia anche i difensori avevano pagato un caro prezzo. Più di 500 piloti furono dichiarati morti o dispersi e gli aeroporti chiave ave-

vano sofferto danni considerevoli, tali che alcuni dovettero essere temporaneamente abbandonati. Inoltre il 31 ottobre, generalmente considerato l’ultimo giorno della battaglia, la Gran Bretagna aveva in prima linea Otto squadron da caccia in più di quelli che schierava il primo giorno, I piloti di rimpiazzo stavano

arrivando dalle scuole di addestramento a un ritmo doppio rispetto a luglio. I nuovi pilotierano gli orgogliosi eredi di una tradizione di vittorie, in cui la sopravvivenza della nazione era stata assicurata dal valore in battaglia di appena 3030 aviatori. Sebbene non fosse la fine degli attacchi aerei, che proseguirono con il favore delle tenebre, il Fighter Command della RAF aveva vinto una delle più decisive battaglie della storia. (Tratto da aerei da Combattimento)

 

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Nell'agosto del 1940 quando Goering lanciò contro la Gran Bretagna le massicce formazioni della Luftwaffe la situazione a Londra appariva drammatica. Ormai priva di alleati con l'esercito distrutto a Dunkerque e non ancora riorganizzato circondata dalla Norvegia a Bordeaux da basi nemiche, la Gran Bretagna era una fortezza assediata. E intanto sul continente si ammassavano a Calais le truppe germaniche d'invasione. Ma Londra aveva ancora due carte in mano e seppe giocarle con molta decisione - la marina e l'aviazione. Nella cartina le basi di partenza degli attacchi aerei tedeschi alla Gran Bretagna.

 

Bel documentario di 5 parti sulla Battaglia D'Inghilterra! :drool:

Lost Evidence " The Battle of Britain " 1 of 5

Lost Evidence: " The Battle of Britain " 2 of 5

Lost Evidence: " The Battle of Britain " 3 of 5

The Battle of Britain: Lost Evidence (Part 4)

Lost Evidence: " The Battle of Britain " 5 of 5

Modificato da Blue Sky
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Interessanti tutte le tesi sopra esposte..

E sicuramente veritiere..

 

Ma non scordiamoci che alla base di tutto ci fù la volonta di Hitler di NON piegare completamente l'Inghilterra al Terzo Reich..Sperando (sicuramente in modo molto ardito) che Churchill virasse verso una politica estera favorevole alla Germania..

 

Se Dunkerque fosse stata gestita diversamente da Hitler (ma secondo molti storici lo fece per i motivi sopra riportati), tutto il corso della II° Guerra Mondiale sarebbe cambiato..

 

Churchill parlò di miracolo per quanto avvenne a Dunkerque..Ma sapeva benissimo anche lui che non fù una cattiva gestione del Terzo Reich..Ma una volontà tedesca di non "umiliare la perfida Albione"..

 

beh intanto ringrazio tutti per le risposte, ora sono pienamente convinto che quanto letto su una rivista della Delta Editrice riceve parecchie conferme e da storici illustri.

quanto poi a Dunqurque .... penso sia stata la prima mossa per perdere la guerra,

la battagli di inghilterra gestita male la seconda mossa

e quella definitiva l' attacco all' Urss

senza questi errori secondo me oggi saremmo nelle condizioni di 3 superpotenze. Usa+Germania+Urss

perche' di sicuro fatta fuori l'inghilterra gli americani avrebbero pensato solo alla vendetta anti-Giappone, e poi la guerra sarebbe finita

o no ? :helpsmile:

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E' difficile dire cosa sarebbe successo, anche perchè pure l'alleanza Usa-Urrs-Gran Bretagna non era preventivabile fino all'invasione della Russia stessa e fu, in fondo, più un'alleanza di convenienza che una scelta motivata da comunanza di ideali politici comuni.

 

E' comunque esatto affermare che il punto di svolta si ebbe con l'invasione della Russia, che comportò per la Germania una lotta su due fronti (e trascurando così sia la classica lezione di evitare la lotta su due fronti, per di più parecchio lontani, sia la lezione ricavabile dell'avventura napoleonica in Russia).

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