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Politica - Topic Ufficiale


Graziani

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la normativa fatta da Brunetta aveva dei buchi assurdi:

ad esempio il medico fiscale doveva uscire sempre anche in caso di malattie di un giorno, ma le spese di uscita del medico fiscale venivano girate all'amministrazione che richiedeva l'uscita. Risultato: le scuole pubbliche a corto di fondi non chiedevano l'uscita del medico fiscale.

 

 

"...ROMA - Doveva essere la 'rivoluzione' del Pubblico Impiego. Ma, come sempre, alla rivoluzione è seguita la restaurazione. E così è stata silenziosamente abrogata con un decreto legge pubblicato l'1 luglio (poi diventato la legge n.102/2009) la normativa 'antifannulloni' varata l'anno scorso dal ministro per la Pubblica Amministrazione Renato Brunetta, che prevedeva disposizioni penalizzanti per gli impiegati pubblici, tra le quali indennità di malattia ridotta, e fascia di reperibilità per i dipendenti in malattia estesa praticamente a tutta la giornata (con un'unica 'ora d'aria' dalle 13 alle 14). Di questi punti, il ministero in un comunicato di replica riconosce solo il ripristino di fasce ridotte di reperibilità, ma il sindacato conferma tutto.

 

Le fasce orarie di reperibilità sono tornate due di due ore ciascuna, la certificazione medica è stata nuovamente affidata al medico convenzionato, e sono state abrogate alcune delle norme che prevedevano penalizzazioni economiche. Ai dipendenti pubblici e ai loro sindacati non è rimasto che chiedersi, come fa per esempio la Flp, "perché quando sono state introdotte certe norme, come la reperibilità di 11 ore al giorno in caso di malattia, lo si è fatto con le "fanfare", tuonando contro i dipendenti pubblici assenteisti e fannulloni e ora che fa marcia indietro il ministro Brunetta non rilascia nemmeno una misera dichiarazioncina alla stampa?"..."

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bhè, eprchè a te pare normale intimidazioni, ostacoli, censure, conflitti di interesse, editti bulgari e quant'altro

 

Tu puoi parlare? Loro possono aprire un giornale contro il governo?

 

Matteotti non ha potuto, Gobetti non ha potuto, i fratelli Rosselli non hanno potuto ecc.

 

Rispetto per chi è stato vittima di una dittatura, non usate loro per i vostri fini politici e abbiate almeno un pò di sana vergogna.

 

E l'apparato vessatorio e liberticida cos'e', quello di pagare le tasse come si fa in tutti i paesi occidentali? ma di che parliamo??

 

Te lo spiego in sintesi: le tasse sono comunque un atto di violenza da parte dello stato, alla fine sempre spoliazione è, e quindi hanno un' accezione negativa in tutti i casi.

 

Gli anarchici ritengono che siano ingiuste in ogni caso, ma chi ha un minimo di sale in zucca sa che comunque uno stato che abbia il monopolio di un paio di settori, violenza e giustizia, ci deve essere, di conseguenza, a questo punto, le tasse sono il pagamento di un servizio svolto in regime di monopolio, e ci possono stare.

 

Quando, però, il livello di tassazione arriva oltre il 50% del reddito, tra imposte dirette, indirette ecc, e lo stato si propone come monopolista in gran parte dell'economia presumendo di redistribuire il reddito del cittadino per scelta politica lì si innesca quel sistema vessatorio e liberticida che dicevo e, specialmente in europa, grazie alle idee socialiste filtrate in nome della socialdemocrazia ormai abbiamo raggiunto livelli di presenza statale pazzeschi anche nei paesi, come l'Italia, che hanno provato a fare qualche liberalizzazione.

 

ho semrpe espresso il mio disprezzo verso i cosiddetti editorialisti italiani: Ostellino e Panebianco compreso

 

Si parla di libertà e democrazia quando non centra niente, e quando bisognerebbe parlarne tutti zitti

 

Allora Panebianco specialmente non è solo un editorialista: è anche un grandissimo studioso di scienza politica che scrive libri, saggi e analisi con grosse implicazioni filosofiche e sociali.

 

Prima di sparare a zero su di lui saresti almeno pregato di conoscerlo.

 

Però, ovviamente, c'è chi preferisce chi urla da una piazza e dice cosa fare, rispetto a chi invita a ragionare con editoriali e libri, e se chi urla dalla piazza dice che questa gente sono il tuo nemico ovviamente bisogna infamarli in ogni occasione.

 

Almeno, però, non mi si venga a parlare di democrazia per piacere.

 

A riguardo rimane storico il pezzo umoristico di John Cleese dei Monty Python: descrive la verità in maniera molto profonda con uno sketch.

 

Peccato che non sia presente la versione completa sottotitolata.

 

Mi pare che la politica della 'rendita' specie se immobiliare, abbia avuto grande successo in Italia negli ultimi 20 anni.

Dire che 'non conviene', mi pare davvero bizzarro. saranno in tanti, gli scemi, allora.

 

No, sarà che la politica statale ha spinto per questo investimento per anni, il che, unito alla scarsa volontà imprenditoriale da parte degli Italiani, ci ha portati allo stallo degli altri tipi di mercato.

 

Però se il mercato immobiliare rende come valore e sicurezza, ed è indubbio, altrettanto non vale se si punta ad affittarlo.

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adesso le tasse sono il male assoluto...

 

la D'Addario intervistata non in Spagna, bensì in TUTTO IL MONDO qui solo ieri perché c'è Santoro (e forse, ma non mi risulta, una manciata di minuti in una TV a pagamento in tarda notte).

 

Report gli hanno tolto l'assistenza legale e minacciano di chiuderlo

Annozero è partito con mille intoppi e ne ha ancora

ballarò a rischio

quanta libertà di informazione.

 

Un giornale costretto a raddoppiare la tiratura perché va a ruba non ha il minimo spazio nelle rassegne stampa.

 

E freedom house ?

 

E la lista di epurati dalla RAI?

E i tuoi tanto amati editorialisti della domenica? tanto fuoco su Santoro ma lodi a Vespa...

 

Prima di sparare a zero su di lui saresti almeno pregato di conoscerlo.

purtroppo mi capita di leggere le sue sparate al corriere, sempre fango su tutti, magistrati in primis ma mai su una casta ricca di delinquenti

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...No, sarà che la politica statale ha spinto per questo investimento per anni, il che, unito alla scarsa volontà imprenditoriale da parte degli Italiani, ci ha portati allo stallo degli altri tipi di mercato.

 

Però se il mercato immobiliare rende come valore e sicurezza, ed è indubbio, altrettanto non vale se si punta ad affittarlo.

infatti il fenomeno delle case sfitte è molto esteso.

 

Idem per l'intervneto statale a favore della casa di abitazione: siamo uno dei paesi d'europa in cui ci sono più case di proprietà e meno d'affitto. Perciò il risparmio viene drenato verso il settore immobiliare sia perché il comune cittadino ci mette tutti i risparmi, sia perché si indebita a 20 anni.

 

Resta il fatto che l'immobile tende ad aumentare il proprio valore nel tempo quindi la scelta dell'affitto è quasi neutra.

Posso farlo o no: è lo stesso, la mia rendita ce l'ho lo stesso.

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Te lo spiego in sintesi: le tasse sono comunque un atto di violenza da parte dello stato, alla fine sempre spoliazione è, e quindi hanno un' accezione negativa in tutti i casi.

 

vabbe', partiamo da concezioni talmente diverse dove una discussione credo sia impossibile.

 

 

 

No, sarà che la politica statale ha spinto per questo investimento per anni, il che, unito alla scarsa volontà imprenditoriale da parte degli Italiani, ci ha portati allo stallo degli altri tipi di mercato.

 

Però se il mercato immobiliare rende come valore e sicurezza, ed è indubbio, altrettanto non vale se si punta ad affittarlo.

 

la politica statale Italiana e' stata, da sempre, la tutela della RENDITA, in quanto, ad esempio, gli enti religiosi, se chiamati a pagare per quanto dovuto, si sarebbero visti pignorare meta' dei beni, escluso il Vaticano perche' stato straniero. Poi l'affitto NON E' un problema di rendimento: perche' dovrebbe rendere più di un titolo di stato, non essendoci rischio di impresa? E' che chi affitta vuole la rendita E lo zero rischio. Mi dispiace, non si puo'.

 

Ci sarà da ridere, infatti, con il federalismo: in USA gli stati si finanziano con le tasse, altissime, sulle proprietà immobiliari: noi aboliamo l'ICI....

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infatti il fenomeno delle case sfitte è molto esteso.

 

Idem per l'intervneto statale a favore della casa di abitazione: siamo uno dei paesi d'europa in cui ci sono più case di proprietà e meno d'affitto. Perciò il risparmio viene drenato verso il settore immobiliare sia perché il comune cittadino ci mette tutti i risparmi, sia perché si indebita a 20 anni.

 

Resta il fatto che l'immobile tende ad aumentare il proprio valore nel tempo quindi la scelta dell'affitto è quasi neutra.

Posso farlo o no: è lo stesso, la mia rendita ce l'ho lo stesso.

 

 

 

Si ma rimane il problema che il mercato, quindi il cittadino, richiede case in affitto e non c'è offerta non perchè manchino le materie prime, le case, ma perchè l'intervento dello stato in questo campo porta ad una distorsione della legge di domanda e dell'offerta.

 

Di conseguenza chi vorrebbe pure una casa in affitto non può prenderla ad un prezzo equo e, di conseguenza, spesso propende per un mutuo che drena gran parte delle sue risorse, distogliendole da altro e, di conseguenza, l'economia è sempre più statica.

 

E' un classico esempio di quanto sia liberticida, come dicevo sopra, l'azione dello stato nell'economia.

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Si ma rimane il problema che il mercato, quindi il cittadino, richiede case in affitto e non c'è offerta non perchè manchino le materie prime, le case, ma perchè l'intervento dello stato in questo campo porta ad una distorsione della legge di domanda e dell'offerta.

 

Di conseguenza chi vorrebbe pure una casa in affitto non può prenderla ad un prezzo equo e, di conseguenza, spesso propende per un mutuo che drena gran parte delle sue risorse, distogliendole da altro e, di conseguenza, l'economia è sempre più statica.

 

E' un classico esempio di quanto sia liberticida, come dicevo sopra, l'azione dello stato nell'economia.

 

Ma insomma Dominus, e quale sarebbe questa azione liberticida?? il pagamento delle tasse su un reddito? e che, ho la rendita (e non mi viene tassata, se non alla vendita e sul catastale come tutti sappiamo) e sul flusso di denaro che mi entra non pago nulla?

E poi mi dici che e' colpa dello STATO? si, dello Stato che non tassa la rendita ma solo il lavoro, questo e' lo scandalo. Ed infatti, come detto, paesi sostanzialmente simili alla tua idea di stato, come gli USA, tassano pesantemente la rendita fondiaria, e la rendita tout court.

 

Bisogna che ci mettiamo d'accordo: lo stato 'leggero' puo' avere anche il suo fascino, ma il pagamento delle tasse proporzionalmente alla ricchezza e' una questione accettata e inventata dalla borghesia illuminata dell'800.

 

Poi, se vuoi tornare ai nobili del 700, padronissimo. A me sembra una pessima idea.

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Bisogna che ci mettiamo d'accordo: lo stato 'leggero' puo' avere anche il suo fascino, ma il pagamento delle tasse proporzionalmente alla ricchezza e' una questione accettata e inventata dalla borghesia illuminata dell'800.

 

Mi sembra ovvio che la tassazione deve essere proporzionale, anche se sono contrario alle aliquote progressive che molti vogliono far discendere da questo ragionamento, ma è una questione più tecnica che di principio.

 

Di base io credo allo stato "guardiano notturno" teorizzato da Hayek e Mises, anche se rigetto il puro concetto utilitarista che traspare principalmente dal pensiero del secondo, che hanno sempre considerato giusta la tassazione, anche se limitata.

 

Il problema, però, non è quando lo stato mi tassa per darmi dei servizi ma quando si impone come monopolista in gran parte dei settori adducendo come motivazione il fatto che sta facendo il bene del cittadino, e quando un' entità esterna vuole impormi qualcosa, se permetti, la mia reazione è quantomeno violenta a livello verbale.

 

Il mio problema riguardo allo stato è più etico, ragionando in senso assoluto, senza scendere sulle singole tasse sulle quali pure mi pronuncio.

 

Quanto all'azione liberticida mi riferisco alla modulazione scientifica della tassazione che porta a rendere migliori alcuni investimenti rispetto ad altri nonostante il mercato sarebbe di diverso avviso.

 

In Italia sono 40 anni ormai che lo stato fa il solo interesse dei costruttori.

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Mentre il processo di secondo grado sta vivendo le fasi finali ...

 

Salvate il soldato Dell'Utri

 

"Nei processi non patteggiate mai, non parlate mai e fate passare più tempo possibile: magari intanto muore il pm, o il giudice, o un testimone...". Così dieci anni fa Marcello Dell'Utri erudiva i colleghi imputati e i discepoli in un circolo delle Marche.

 

Aveva appena patteggiato 2 anni e mezzo definitivi in Cassazione per false fatture e frode fiscale. Poi se n'era pentito e aveva licenziato i suoi avvocati. I fatti successivi gli hanno dato ragione.

Da allora ha subìto vari processi: estorsione, calunnia aggravata, mafia. Ma ad oggi non ha riportato condanne definitive (gliene basterebbe una sola per superare i 3 anni di cumulo-pena e finire in carcere). Tirare in lungo, a dispetto dei programmi e proclami del Pdl per una giustizia più rapida, gli è convenuto parecchio. Il processo di Milano che lo vedeva imputato per estorsione insieme al boss Vincenzo Virga s'è chiuso dopo due condanne, un annullamento in Cassazione e una nuova sentenza d'appello che ha riformulato l'accusa in 'minaccia grave', ormai caduta in prescrizione. L'appello a Palermo per concorso esterno in mafia ha appena imboccato una fulminea dirittura d'arrivo, con l'incredibile rifiuto della Corte di ammettere le nuove prove emerse dal fronte Ciancimino (compresa le lettere che Provenzano avrebbe scritto a Berlusconi per fargliele recapitare da Dell'Utri): il presidente Guido Dell'Acqua ha una gran fretta di raggiungere il Tribunale di Caltanissetta, dov'è stato promosso. E, a furia di "far passare più tempo possibile", rischia di evaporare in zona Cesarini l'appello del 'Dell'Utri-bis', in corso a Palermo per un presunto complotto di falsi pentiti che l'onorevole imputato avrebbe imbeccato per calunniare i veri pentiti che accusano lui. In primo grado Dell'Utri era stato generosamente assolto. In appello però s'è imbattuto in un presidente inflessibile: Salvatore Scaduti, giudice conservatore di Magistratura indipendente, celebre per aver ribaltato in appello le assoluzioni di Andreotti (prescrizione per il reato commesso fino al 1980) e Contrada (condanna a 9 anni). Sentenze inossidabili, poi confermate in Cassazione. Ora anche Dell'Utri rischia grosso. Ma, proprio in extremis, Scaduti è stato nominato consulente della commissione Antimafia. Se il Csm desse l'ok alla sua nomina, collocandolo subito fuori ruolo, il processo ripartirebbe da zero e riposerebbe in pace grazie alla solita prescrizione. A rendere più imbarazzante il tutto, c'è un dettaglio: a proporre Scaduti all'Antimafia è stato il Pdl. Cioè il partito di Dell'Utri e di alcuni suoi avvocati. Scaduti, per la sua carriera, merita questa e altre promozioni. Ma, per un'esigenza di giustizia e per risparmiargli inutili malignità, il Csm dovrebbe autorizzarla a condizione che, prima, il giudice concluda il suo lavoro. Altrimenti si consacrerebbe una singolare versione dell'antico 'promoveatur ut amoveatur': l'imputato fa promuovere il suo giudice per far saltare il suo processo.

 

http://espresso.repubblica.it/

Modificato da typhoon
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Mi sembra ovvio che la tassazione deve essere proporzionale, anche se sono contrario alle aliquote progressive che molti vogliono far discendere da questo ragionamento, ma è una questione più tecnica che di principio.

 

Di base io credo allo stato "guardiano notturno" teorizzato da Hayek e Mises, anche se rigetto il puro concetto utilitarista che traspare principalmente dal pensiero del secondo, che hanno sempre considerato giusta la tassazione, anche se limitata.

 

Il problema, però, non è quando lo stato mi tassa per darmi dei servizi ma quando si impone come monopolista in gran parte dei settori adducendo come motivazione il fatto che sta facendo il bene del cittadino, e quando un' entità esterna vuole impormi qualcosa, se permetti, la mia reazione è quantomeno violenta a livello verbale.

 

Il mio problema riguardo allo stato è più etico, ragionando in senso assoluto, senza scendere sulle singole tasse sulle quali pure mi pronuncio.

 

Quanto all'azione liberticida mi riferisco alla modulazione scientifica della tassazione che porta a rendere migliori alcuni investimenti rispetto ad altri nonostante il mercato sarebbe di diverso avviso.

 

In Italia sono 40 anni ormai che lo stato fa il solo interesse dei costruttori.

 

 

40 anni? è dall'anteguerra.

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Il Fisco va a caccia di evasori, il Senato a caccia di norme per premiarli

 

http://www.siciliainformazioni.com/giornal...ni.htm#comments

 

Chapeau, ragazzi. Il governo sa che pesci pigliare in qualsiasi circostanza, e quella che ha affrontato è la prova del nove nel campo del e-government o comunicazione pubblica.

 

Mentre la Nlp (la Nuova Lavanderia Paradiso) sta per trasformare in persone per bene con tanti soldi ed un futuro roseo gli evasori fiscali, che hanno portato off shore i loro soldi – compresi i malandrini, i mafiosi e i truffatori –, nei media arriva la campagna contro l’evasione fiscale della Guardia di Finanza, che fa il suo lavoro bene come al solito.

 

L’operazione è semplice: metti in campo una decina di grossi nomi, fra i più celebri, appartenenti al mondo dello sport e dello spettacolo preferibilmente, dandoli in pasto ai cittadini tartassati alla fonte ed assetati di vendetta, ed approfitta della copertura mediatica che questa operazione consente. E’ una tecnica che nei campi di battaglia è nota. Si spara sul mucchio perché si possa uscire da un luogo poco protetto e raggiungere un rifugio sicuro.

 

Qualcuno preme il grilletto e qualche altro scappa.

 

In questa circostanza a sfuggire alla legge e tornare lindi e immacolati sono alcune migliaia di italiani che hanno depositato i loro quattrini nei paradisi fiscali e possono approfittare della manna caduta dal cielo grazie ad una norma passata in commissione finanza del Senato.

 

Questi galantuomini dovrebbero portare a casa circa cinque miliardi (ma secondo qualcuno qui dentro non erano 90? :asd: ). La cifra non è affatto significativa, sempre che le previsioni siano rispettate; tuttavia è diventata una specie di faro da seguire, un obiettivo da raggiungere ad ogni costo, rinunciando a prseguire i riciclatori che sono intruppati fra gli evasori. Un sacrificio, dunque, che si tradurrà in un incoraggiamento a continuare sulla strada dell’evasione, perché di sanatoria in sanatoria nessuno ci crede più allo Stato che punisce gli evasori, ed in un colpo di spugna dei reati penali commessi.

 

La Nuova Lavanderia paradiso pone a carico degli evasori un cinque per cento da lasciare allo Stato, una specie di mancia, e in cambio dell’atto di buona volontà, il rientro dei soldi, regala l’anonimato e la cancellazione di ogni reato. Un affarone.

 

La “chicca” è costituita dall’anonimato. Non sapremo mai chi sono gli evasori fiscali, i signori al di sopra di ogni sospetto che si sono portati i soldi all’estero sia per non pagare le tasse sia per non dare spiegazione sui guadagni ottenuti.

 

L’anonimato evita che la richiesta del governo italiano, inoltrata ad alcuni paesi compiacenti, della lista dei titolari dei depositi segreti, si trasformi in una catastrofe per i potenti che, ormai allo scoperto, sarebbero costretti a dare conto e ragione dei loro guadagni.

 

Queste ragioni hanno irritato la magistratura, in particolare quelle procure che, servendosi della Guardia di finanza, cercano di dare un nome ai riciclatori di denaro sporco e agli evasori fiscali. internazionali.

 

Ove le indagini non fossero iniziate formalmente, sarebbe inutile proseguirle, perché la norma della Nuova Lavanderia Paradiso non lo consente. Venendo meno la sanzione e il reato, cade la ragione dell’inchiesta.

 

La determinazione oltre che le modalità scelte per varare la norma hanno suggerito le interpretazioni più disparate. C’è chi è andato alla caccia dei principali fruitori e chi ha già “scoperto” le ragioni del blitz al Senato.

 

Ma si tratta di voci, null’altro.

 

Non sarà possibile, se la norma passasse così com’è, avere notizia di coloro che guadagnano l’amnistia senza pagare le tasse.

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In Italia si premiano tutti i criminali, indistintamente (tranne, per ora, assassini)

 

Tito Boeri, economista della Bocconi, risponde alla richiesta del “Fatto” al capo dello Stato di non firmare.

 

Questa è una legge incivile, ma credo che Napolitano abbia già fatto quello che poteva evitando gli venisse presentata in una forma anche peggiore di quella attuale», dice al “Fatto” il professor Tito Boeri, economista della Bocconi e animatore del sito lavoce.info.

 

C’era bisogno di fare uno scudo fiscale per portare in Italia i capitali degli evasori?

 

Con lo scudo un po’ di capitali rientreranno ma molti ne usciranno. Perché chi ha portato i soldi fuori e non ha pagato le tasse viene premiato e quindi continuerà a farlo. Approvare un condono significa preparare il terreno per i successivi, perché si riducono gli incentivi dei contribuenti ad avere un corretto rapporto con il fisco. E questo è ancora più grave perché in campagna elettorale Tremonti aveva promesso in televisione, davanti agli italiani, che non ci sarebbero più stati condoni dopo quelli varati nei precedenti governi Berlusconi.

 

Quindi chi ci guadagna sono solo gli evasori che, pagando il cinque per cento della somma da rimpatriare possono mettersi in regola con il fisco?

 

Sì, è un regalo. Lo scudo, per come è stato strutturato, si configura come una vera e propria amnistia per molti reati societari. Anche in questo è diverso dalle misure che sono state adottate in altri Paesi, come gli Stati Uniti e Gran Bretagna, dove il rimpatrio dei capitali sottratti al fisco è fino a dieci volte più costoso che in Italia ed è accompagnato da operazioni di trasparenza che costringono gli evasori a rivelare la propria identità e come hanno nascosto i capitali. Una “disclosure” che serve a impedire che in futuro le stesse persone (e altre) commettano gli stessi reati. Da noi c’è l’amnistia, l’anonimato e ce la si cava pagando il 5 per cento. Un vero incoraggiamento a delinquere.

 

Ammettiamo che Tremonti abbia ragione e che all’erario servano con urgenza soldi freschi. C’erano altri modi per trovarli? C’è sempre la possibilità di riallocare la spesa pubblica senza fare regali agli evasori. L’Europa in questo momento non ci assilla per recuperare 5 miliardi (questo sarebbe, nella migliore delle ipotesi, il gettito dello scudo) per non sforare i vincoli. L’Unione e i mercati ci chiedono di rendere il nostro debito pubblico sostenibile. Ciò che li preoccupa da questo punto di vista è l’abbassamento della guardia dal lato delle entrate compiuto da questo governo, con lo smantellamento di molti controlli. Gli annunci estivi della guardia di finanza e i procedimenti contro nomi noti sono stati mera propaganda. La verità è che ci sono state direttive ministeriali per ridurre i controlli fiscali e quelli sui contributi sociali. Non è credibile che si debbano aspettare le entrare dello scudo per ridurre le tasse sul lavoro.

 

Perché non si sono utilizzati per questo i 12 miliardi risparmiati con l’abbassamento dei tassi di interesse sui titoli pubblici?

 

Non è certo facendo regali agli evasori - e alle banche che riceveranno questi capitali - che si esce dalla recessione.

 

Il Partito democratico ha annunciato battaglia ma, finora, è stato poco incisivo. Su cosa dovrebbe battere per incidere sull’opinione pubblica?

 

Sì, dall’opposizione si sono levate rare voci critiche contro la politica economica inesistente di questo governo. Dovrebbe invece chiedere al governo di fare proprio in questo momento le riforme di cui il Paese ha bisogno per uscire dalla crisi, a partire dagli ammortizzatori sociali. E di tagliare le rendite, cominciando dalle concessioni televisive per arrivare ai contributi ai giornali di partito, cui sono andati gran parte dei ricavi della Robin tax, la tassa il cui ricavato doveva aiutare i più poveri. Il governo ha poi varato interventi selettivi a favore di gruppi di pressione, come la Fiat, che ha ottenuto i suoi incentivi targati Multipla bipower. E ora ne chiede di nuovi.

 

Tremonti le risponderebbe che c’è la crisi e non si poteva fare una politica economica più ambiziosa senza causare dissesti irreparabili nella finanza pubblica.

 

Questo non è corretto. L’Italia aveva la possibilità di fare manovre anticicliche e in disavanzo. Ma non le ha fatte. E il risultato è che il nostro paese sta facendo peggio degli altri pur non avendo vissuto crisi bancarie e bolle immobiliari. Misure come lo scudo fiscale peggiorano i conti pubblici perchè riducono in modo permanente la credibilità del fisco e della sua capacità di raccolta.. Come dimostrano i risultati di misure analoghe varate in passato da Berlusconi. I condoni rendono quindi il problema del debito pubblico strutturalmente più grave, perché viene percepito come più rischioso.

 

Sul “Fatto” Bruno Tinti ha spiegato perché il presidente della Repubblica non dovrebbe firmare lo scudo fiscale, perché questo spinge “il nostro Paese ancora più in fondo nel precipizio di immoralità che ci sta separando dai Paesi civili”. Che ne pensa?

 

Non sono un giurista e quindi non me la sento di giudicare se ci siano i margini per un intervento di questo tipo. Certo lo scudo contiene un’amnistia e viene introdotto come emendamento di un decreto. E questi sono fatti gravissimi. La mia impressione però è che Napolitano abbia già fatto molto. Credo sia grazie al suo intervento che è stata evitata la possibilità di usare lo scudo per i procedimenti penali in corso, come prevedeva la versione originale dell’emendamento Fleres che lo ha esteso al falso in bilancio. Ma anche così questa resta una legge incivile che dimostra come il vero problema politico che emerge da questa situazione sia l’approccio del governo alla crisi.

 

 

Intervista di Stefano Feltri (da Il Fatto Quotidiano n°5 del 27 settembre 2009)

 

http://antefatto.ilcannocchiale.it/glamwar...le_distrugge_la

 

Ricapitolando.

Lo stato ricicla i soldi a tariffe più conveniente rispetto a chi lo fa per professione in barba alle regole per la concorrenza.

Tutto anonimo e riservato , leggete come si fa queste cose quando, una volta al secolo, le fanno all'estero.

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In Italia si premiano tutti i criminali, indistintamente (tranne, per ora, assassini)

 

 

 

http://antefatto.ilcannocchiale.it/glamwar...le_distrugge_la

 

Ricapitolando.

Lo stato ricicla i soldi a tariffe più conveniente rispetto a chi lo fa per professione in barba alle regole per la concorrenza.

Tutto anonimo e riservato , leggete come si fa queste cose quando, una volta al secolo, le fanno all'estero.

 

Sta diventando veramente pesante vivere in Italia.

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Guardate, ve lo dico da operatore del settore bancario.

 

da questo condono (tale e') ci guadagnano solo in due:

 

- le banche (che si troveranno molto milioni da dover reinvestire-gestire, e anche solo comprando un BTP volete non applicare minimo lo 0,30% di commissione?)

- gli evasori, che col 5% secco di tasse si riportano a casa i soldini.

 

Aspetto negativo:

- siamo al 3° scudo, a questo punto, considerando che questo governo durerà fino a fine legislatura e probabilmente anche oltre, se posso evadere perchè non farlo?

- lo Stato abdica ufficialmente, malgrado i proclami, alla lotta all'evasione, motivo vedi sopra

- i lavoratori dipendenti, i pensionati, e quei lavoratori autonomi onesti che pagano il dovuto, sono sempre più sicuri di essere cittadini di serie b.

- lo stato guadagna un pugno di lenticchie da somme su cui avrebbe DOVUTO guadagnare almeno il 30%.

 

Indicativo, e impietoso, il raffronto con lo 'scudo' Inglese, ove un evasore 'guadagna' solamente il fatto di non beccarsi il processo, ma paga quasi il 50%.

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[...] Questa opposizione brucia la bandiera di Israele e grida "sei in meno" [...] :blink: :blink:

 

[...] Abbiamo portato la moralità nella politica [...] :rotfl: :rotfl:

 

Ormai Napoleone sta impazzendo ... il brutto è che il popolino penserà che sia vero

 

---

 

Poi chiudiamo con una nota di costume ...

 

Schifani, il senato e il cesso. 50 asciugamani 4400€

 

I nostri politici sono così ...

 

law.jpg

 

Vogliono pulirsi il culo con la seta (la costituzione non basta più) alla faccia della crisi ...

Modificato da typhoon
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Sfogliando Il Fatto QUotidiano in prima pagina c'è un interessante articolo di Luca Telese

Ieri si votava la pregiudiziale sullo scudo fiscale proposta dall'Italia dei Valori.

Risultato: presente 485 votanti 482.

Nei banci della maggioranza mancavano 70 deputati, peccato che un parlamentare del PD su 4 era altrove. Tutti presenti i dipietristi. l'UDC aveva 8 assenze su 27. Bastavano meno di 30 deputati per seppellire il condono

Domani il Fatto pubblicherà i nomi degli assenteisti ( tra cui spiccano D'Alema che se c'è d'aiutare Silvio c'è sempre, o non c'è dipende dove è più utile, il suo vice Bersani e Franceschini).

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ROMA - Franceschini, il segretario uscente del Pd, denuncia irregolarità "gravi" in Calabria: i congressi dei circoli, in particolare a Reggio Calabria, ma anche a Vibo, sono da azzerare. E la sua mozione, così come il candidato alla segreteria regionale, Pino Caminiti, si ritira, non parteciperà più alla gara in quella regione. Fino a quando i "garanti" da Roma non andranno a vedere cosa sta davvero accadendo.

 

Ettore Rosato, che della campagna elettorale di Franceschini è il coordinatore, spiega: "Così torna il partito dei capibastone. C'è in Calabria un braccio di ferro sulle regole e le cose sono diventate ingestibili: gli iscritti non sono informati delle convocazioni; non possono partecipare".

 

Accuse pesanti che Ignazio Marino, il senatore-chirurgo, sfidante di Dario Franceschini e di Pierluigi Bersani alla leadership dei Democratici, rincara: "La Calabria è un ascesso che sta contagiando il congresso del Pd: o s'interviene annullando i voti dei circoli o si manda in setticemia l'intero corpo del partito". Marino ha le segnalazioni che gli hanno mandato i suoi "da giù", e che descrivono circoli in cui i votanti sono stati più degli iscritti; allestite tre cabine e su ciascuna segnalato il nome del candidato, alla faccia della segretezza del voto; pacchetti di voti convogliati su questo o su quello. "A Bersani chiedo di assumersi la responsabilità politica di dire "io i voti della Calabria non li voglio"; mentre l'attuale segretario Franceschini azzeri quei congressi calabresi".

 

Anche il candidato per la segreteria regionale mariniano, Fernanda Gigliotti si è ritirata, dopo avere raccontando che nel circolo di Catanzaro i votanti (stragrande maggioranza pro Bersani) sono stati più degli iscritti.

 

La fibrillazione cresce con l'avvicinarsi della data del congresso dell'11 ottobre, a cui seguiranno le primarie del 25. Le polemiche sulle tessere manovrate, i capibastone, le votazioni fantasma non solo in Calabria ma anche in Campania, montano. Bersani è in vantaggio e i bersaniani reagiscono: "Serve responsabilità e fiducia negli organismi di controllo", avverte Filippo Penati. "Non si butti fango e veleno sul congresso, non si fa", ammonisce Nico Stumpo che è nel comitato dei garanti.

 

E Maurizio Migliavacca, anche lui bersaniano, nel suo ruolo di presidente del comitato di garanzia, invita a "evitare polemiche politiche, e a sottoporre i casi concreti: niente sarà tralasciato". Per i supporter di Bersani è la sconfitta a provocare queste reazioni. Replica Rosato: "Finite le qualificazioni, comincia il campionato, cioè le primarie e lì la partita per Franceschini è aperta. In Calabria c'è una omogeneità tra l'amministrazione Loiero e lo svolgimento dei congressi locali".

 

Massimo D'Alema, grande elettore di Bersani, non entra nelle beghe interne, parla di politica e scommette: "Berlusconi perderà la prossima volta". Pensa a una coalizione che vada dai dipietristi all'Udc. "Altre scosse? Troppe ne vedremo". Gli chiedono dell'inimicizia tra lui e Veltroni. "Walter ti stimo - accetta di rispondere - Ti voglio bene".

 

http://www.repubblica.it/2009/07/sezioni/p...e-iscritti.html

 

in quei circoli accade di tutto, non a casa le primarie sono indubbiamente una farsa

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