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Politica - Topic Ufficiale


Graziani

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forse non mi sono spiegato

è dura restare in regola e riuscire portare a casa uno stipendio (come faccio io)

senza evadere

 

Su questo sono d'accordo. L'Italia è il paese europeo con la più alta tassazione sul lavoro; lo capite il quadro, desolante, della macchina pubblica statale?

- abbiamo tasse medie (finanziarie, lavoro, redditi e indirette) mediamente alte

- abbiamo però le più alte tasse sul lavoro

- di contro (ed è questo il vero scandalo) non ci ritorna nulla indietro come servizi

 

Faccio un solo esempio: non si capisce perchè solo in Italia i guadagni da titoli, azioni ecc.. sono tassati normalmente al 12,5% quando in quasi tutta EU l'aliquota è molto più alta. Di contro le tasse sui magrissimi interessi dei c/c bancari sono (vado a memoria) intorno al 27%.

 

L'Italia ha quattro problemi, e in nessuno di questi casi il modello americano è la soluzione.

 

- il primo è l'elevato debito pubblico che, come interessi, crea un handicap notevole, obbliga ad una pressione fiscale elevata ma non è di per se causa sufficiente dello stato vergognoso delle cose

- la seconda questione è l'incapacità media (non voglio parlare di persone) di chi amministra la cosa pubblica di farlo con onestà ed efficenza. Da qui derivano i servizi desolanti.

- il terzo è un sistema fiscale sballato. Sballato non per la pressione fiscale media che ne risulta, in linea per un paese che vorrebbe garantire ai propri cittadini un welfare dignitoso. Sballato perchè penalizza il lavoro (sia autonomo sia dipendente), tassa poco i capitali, ed è inefficiente a causa dell'evasione fiscale

- il quarto è il sistema pensionistico. L'errore sta a monte, quando nella prima repubblica si sono volute garantire pensioni che nessuno oggi è in grado di pagare, ovvero pensioni non basate su quanto una persona ha contribuito all'INPS nel corso della sua vita, ma come % degli stipendi degli ultimi 5 anni di lavoro (che ovviamente sono molto più alti di quando uno è appena entrato nel mondo del lavoro).

Per quanto oggi l'errore sia stato corretto (e lo pagheremo noi giovani) chi è in pensione oggi viene mantenuto con il sistema detto prima ne logicamente puoi cancellare la pensione di una persona che ha lavorato per tutta la sua vita

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Salve amici miei,

mi permetto di intromettermi nella discussione politica perché vedo che prosegue in modo civile e paritetico. Purtroppo ho avuto esperienze negative su un altro sito che ho dovuto abbandonare perché preso ad insulti da chi - sedicente democratico - non tollerava le mie rimostranze su alcune sue dichiarazioni smentite dai fatti e dalle circostanze esposte dal sottoscritto. Quando il controbattere è un'offesa, vale la pena abbandonare il campo, in quanto non è un combattimento ad armi pari.

 

Spero che non sia lo stesso qui....

 

Volevo dare una leggera indicazione di massima su cosa significhi la pressione fiscale per un contribuente italiano: in sostanza il meccanismo perverso del fisco italiano si basa su un gioco di saldo e acconto.

 

Se nel 2008 ho avuto un reddito di 100, questo mi viene tassato al 23%, quindi devo dare 23 come saldo. Ma devo anche dare il 40% del 98% di quanto ho dato per il 2008, in conto 2009. Quindi devo pagare anche altri 9. In totale quindi 32. A questo si aggiungano addizionali varie, regionali e comunali, per un importo che vado a quantificare in 5 totale, quindi 37. Non finisce qui, perché a novembre dovrò pagare il secondo acconto per l'anno nuovo, pari al restante 60% di quello che avevo pagato per l'anno precedente. Rispetto a prima dunque altri 13,5 circa. Sommandoli al 37 di prima, arriviamo a circa 50....

 

Consideriamo adesso il reddito di partenza, cioè 100, vi renderete conto di come sia la pressione fiscale. E questo per una persona che non svolge attività autonoma, perché esistono anche Irap e contributi previdenziali che erodono ulteriormente il reddito disponibile.

Se si considera il livello dei servizi resi al cittadino (e a me che sono napoletano questi sono vicini allo zero assoluto) vorrei sapere il motivo per il quale sia giustificato un livello così alto di pressione fiscale.

 

Attenzione, io parlo di livelli alti, ammettendo quindi che un X di fiscalità sia sempre necessaria.

 

 

Poi avremo modo di confrontarci, spero.

Vi saluto :rolleyes:

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Rick chiaro e lucido come sempre, il punto 3 e 4 sono intimamente legati dal momento che la gran parte della spesa sociale italiana se ne va in gran parte proprio nelle pensioni riducendo così i fondi per un welfare state degno di questo nome. In aggiunta c'è l'endemico problema italico delle mafie, del loro enorme fatturato e, il cerchio si richiude, della connivenza e complicità di parte della classe politica ad ogni livello di governo, dal locale al nazionale. Ci saremo pure fatti il callo, ma le mafie non sono un'anomalia da poco.

 

Su Grillo: la sua uscita mi ha sorpreso ma la trovo accattivante. Non so se la sua sia solo una provocazione o un'intenzione seria e ragionata, quel che è certo, almeno per me, è che la reazione dei massimi dirigenti del PD è patetica, da scaldaseggiole che sentono che qualcuno potrebbe farli cadere con il c..o per terra, ed è indicativa di quanto effettivamente sia democratico il PD quando sono in ballo i posti che contano. Poi che Grillo sia un populista sono d'accordo, ma d'altronde in Italia in questo momento storico più che le ideologie, le appartenenze, e la burocrazia di partito sembrano essere premianti questo tipo di personaggi...il presidente del consiglio docet ... e lo stesso Di Pietro...

Modificato da Montgomery
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Su questo sono d'accordo. L'Italia è il paese europeo con la più alta tassazione sul lavoro; lo capite il quadro, desolante, della macchina pubblica statale?

 

Certo che lo capiamo: tutto l'apparato statale è arretrato, incapace di rinnovarsi e di adeguarsi alla modernità.

Le grandi opere non si fanno e neppure le riforme, solo tante chiacchiere e discussioni senza alcun pragmatismo.

L'Italia appare prigioniera di una oligarchia, non particolarmente ristretta, di privilegiati che, sulle spalle degli altri italiani, prosperano senza consentire alcun progresso al Paese.

Modificato da dindon
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Ma non è di certo annullare lo stato la soluzione, sia ben chiaro.

 

Non è assolutamente vero che uno stato è per natura incapace di essere efficiente o sempre e comunque peggiore dei privati. Per esempio un sistema sanitario pubblico è comunque più efficiente di uno privato

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Non è assolutamente vero che uno stato è per natura incapace di essere efficiente o sempre e comunque peggiore dei privati. Per esempio un sistema sanitario pubblico è comunque più efficiente di uno privato

.... e chi mai potrebbe sostenerlo quando ci sono in tutta Europa evidenze che dimostrano il contrario?

il problema è che l'Italia è zavorrata da un apparato statale che la spinge sul fondo!

Modificato da dindon
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Ma non è di certo annullare lo stato la soluzione, sia ben chiaro.

 

Annullarlo no ma eliminarne gran parte per me è un inizio.

 

 

Non è assolutamente vero che uno stato è per natura incapace di essere efficiente o sempre e comunque peggiore dei privati
.

 

Invece si perchè quando si deve rendere conto agli elettori e non ad un bilancio si spreca per forza

 

Per esempio un sistema sanitario pubblico è comunque più efficiente di uno privato

 

Sbagliato, il sistema sanitario pubblico è l'emblema dello spreco mentre la sanità convenzionata, dove è effettivamente privata e funzionante, lavora ad altri standard.

 

Il problema in Italia è che c'è talmente tanta commistione tra pubblico e privato che alla fine un settore si imbastardisce prendendo i difetti dell'altro e portando tutto a fondo.

 

Per rimanere in tema sanità a mio parere l'ideale sarebbe una sanità tutta privata, o comunque libertà totale di scelta in modo che ci sia concorrenza, finanziata dai cittadini con delle trattenute sullo stipendio che, lo stesso cittadino, può scegliere se destinare allo stato o a dei fondi privati.

 

Stessa cosa con i contributi: sono proprietà del cittadino lavoratore quindi, pur ammettendo che dare la possibilità di farne cosa si vuole sarebbe un azzardo (anche se sarebbe giusto), almeno bisogna dargli la possibilità di scelta tra l'ente pubblico (INPS, enpam ecc.) e previdenza complementare.

 

Infine, ma tanto sò benissimo che non lo si farà mai, abolire gli ordini professionali che sono un macigno per tutta l'economia Italiana.

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scusa Dom cosa intendi precisamente per "abolire gli ordini professionali?"

Incominciamo ad abolire le province! ..... e poi tutto il resto, enti inutili, carrozzoni, tutti i canali TV di stato salvo uno (come in tanti altri paesi europei), ordini professionali, esami/concorsi per l'esercizio delle professioni, incominciamo a ridurre i privilegi di casta (notai, magistrati, dipendenti quirinalizi e del parlamento, ecc. ecc.), incominciamo a razionalizzare le forze dell'ordine (GdF, polizia di stato, carabinieri, polizia municipale, provinciale, forestale, penitenziaria e, sul mare, guardia costiera, polizia di stato, MM, carabinieri, GdF).

Dopo una simile cura dimagrante ci accorgeremo di aver riacquistato buona salute ed ottimismo nel futuro.

 

..... o forse ho esagerato?

Modificato da dindon
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scusa Dom cosa intendi precisamente per "abolire gli ordini professionali?"

 

 

Gli ordini che in Italia sono obbligatori per fare una qualsiasi libera professione: ordine dei medici, degli avvocati, dei geometri ecc. che sono solo corporazioni desuete che bloccano il mercato e la concorrenza.

 

P.S. @Dindon: le province? Io ormai ci ho perso le speranze visto che tutti i partiti vogliono eliminarle e nessuno lo fa...

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.... e chi mai potrebbe sostenerlo quando ci sono in tutta Europa evidenze che dimostrano il contrario?

il problema è che l'Italia è zavorrata da un apparato statale che la spinge sul fondo!

 

Qui sono d'accordissimo anche io.

 

E dirò di più: proprio l'eccesso di presenza statale determina l'oligarchismo e la rilevante presenza delle mafie allo Stato. La minore incidenza della mano pubblica farebbe sì che si perdesse interesse a conquistare poltrone. Se dalle poltrone partono gli appalti, i concorsi pubblici e il posizionamento delle persone chiave, si capisce come mai l'Italia è praticamente ferma, mentre in altri paesi conta chi lavora, chi produce e chi mette in evidenza i risultati.

 

Per quanto mi riguarda, io eliminerei tutto il settore pubblico ad eccezione delle Forze Armate e della Magistratura (che diventerebbe finalmente obiettiva: non ditemi che non è politicizzata se poi lasciano la toga e si candidano, De Magistris docet come ultimo esempio....), e solo per chi dimostrasse bisogno gli ospedali.

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Gli ordini che in Italia sono obbligatori per fare una qualsiasi libera professione: ordine dei medici, degli avvocati, dei geometri ecc. che sono solo corporazioni desuete che bloccano il mercato e la concorrenza.

 

P.S. @Dindon: le province? Io ormai ci ho perso le speranze visto che tutti i partiti vogliono eliminarle e nessuno lo fa...

 

condivido, in parte anche dindon, serve meno burocrazia e personale civile a fare le scartoffie nella FFOO

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Per rimanere in tema sanità a mio parere l'ideale sarebbe una sanità tutta privata

 

Guarda Dominus, non è assolutamente così; ci sono precise ragioni economiche (e non solo etiche) per cui un sistema sanitario pubblico è più efficiente di un sistema privato.

 

Innanzitutto, chi cura un malato cronico oppure un bambino che necessita di cure fin dalla nascita?

Siamo in un sistema privato, quindi la sanità e gli ospedali sono privati e i cittadini, al posto di pagare tasse per un sistema sanitario pubblico, pagano (chi può permetterselo ovviamente) un'assicurazione privata.

Ma nessuna assicurazione accetterà mai un malato cronico: il premio che pagherebbe sarebbe comunque inferiore alle spese necessarie e certe.

L'unica soluzione, in questo caso, sarebbe che lo stato si accolli le spese, ma un ospedale privato deve guadagnare quindi, a parità di prestazioni, i costi saranno maggiori rispetto a quelli sostenuti per curare i malati cronici in un sistema pubblico (che non deve generare guadagni ma deve solo coprire le spese).

 

Poi, secondo aspetto. Esiste un valore aggiunto (inteso come risparmio economico) nell'avere una sanità che curi tutti i cittadini e non solo chi può pagare. Perchè? Perchè persone malate e mal curate sono sia un costo per la società (in termini di ore-lavoro perse e di assistenza) sia un aumento di costi anche per curare la parte di società che può permettersi l'assicurazione. Si pensi a contagi e quant'altro.

In sostanza, monetizzando il valore "salute" di ogni cittadino, ottengo che la salute di tutti i cittadini vale di più della somma del valore della salute di ogni singolo cittadino.

Il sistema privato non è in grado di dare un valore a questa differenza positiva, che gli economisti chiamano esternalità positiva ed è proprio uno dei tipici casi di fallimento del mercato.

 

Ultimo motivo, si definisce "selezione avversa"ed è causato dalla disparità di informazioni in possesso ai due soggetti del nostro mercato: gli assicuratori (cioè i produttori) e i cittadini (cioè gli acquirenti). I dati sanitari sono tutelati dalla privacy e mai un'assicurazione potrà avere accesso completo ai dati di una persona che chiede di venire assicurata.

Il meccanismo che si genera, su larga scala, è questo; prendiamo il mercato delle auto usate. Abbiamo sia delle auto in buone condizioni sia dei bidoni.

Il compratore non è però in grado di distinguere il bidone dalla macchina in buone condizioni. Cosa succede? Che il prezzo medio che si è disposti a pagare diminuisce, perchè il compratore deve includere anche il rischio di comprare un catorcio.

Cosa succede nel nostro mercato? Che le auto in ottime condizioni non vengono più vendute, perchè il prezzo è troppo basso; aumenta allora la concentrazione di bidoni nel mercato, diminuisce di nuovo il prezzo e sempre più macchine in buone condizioni escono dal mercato. E così via finchè il mercato sparisce.

Nella sanità il discorso è identico, ma invertito. La disparità informativa aumenta il costo dei premi; il risultato è che persone in ottima salute possono decidere di non pagare più il premio, aumentando quindi la concentrazione di vecchi e malati e, quindi, aumentando i costi assicurativi e così via.

 

Morale: il mercato privato fallisce, perchè non è in grado di apprezzare il valore di una popolazione tutta curata e per la disparità informativa tra cittadini ed assicuratori. Inoltre per una determinata categoria di soggetti è una scelta non efficiente.

Modificato da Rick86
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Guarda rick io la sanità pubblica la conosco bene, e non parlo di quella calabrese ma di centri considerati anche "d'eccellenza" e ti spiego cosa non succederebbe se la sanità fosse privata o almeno parificata:

 

- il politico di turno non potrebbe piazzare gli amici suoi perchè il personale deve rendere e non essere una zavorra

 

- non ci sarebbero tangenti perchè nessuno si va a prendere servizi più costosi e meno validi

 

- si porrebbe l'accento sulla guarigione del paziente e non su altri "fattori"

 

- si darebbe un servizio ad un cliente che paga ma pretende, mentre adesso il medico ha un potere immenso e tratta i suoi assistiti come pezze da piedi nella maggior parte dei casi

 

e ti parlo io che problemi di malasanità non ne ho mai vissuti e con tutta probabilità mai ne vivrò, ma è solo una questione di rispetto.

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Il Grillo Urlante e la sinistra di legno

 

Il Partito democratico, nato per dare forza e energia di governo ai riformisti riuniti dopo un secolo di diaspore, è stregato, come un Pinocchio sfortunato, dal Beppe Grillo Urlante, al contrario della fiaba di Collodi, né saggio, né moderato.

Giuseppe Piero Grillo, "Beppe" per il pubblico degli show tv anni '80, come altre star dello spettacolo ha battuto con sagacia le strade di internet, intraprendendo una campagna di animazione politica, culminata nel cosiddetto «Vaffa day» e in spettacoli di denuncia della politica, investendo il premier Berlusconi, il presidente Napolitano e il Papa stesso, con sarcastica acrimonia.

Spettacolo legittimo, se non quando i toni dalla caricatura acre sforano in violenza verbale aperta: ma che c'entra il Grillo Urlante con il sogno di vedere in Italia una sinistra liberal e raziocinante, come in America e nel resto d'Europa? Nulla. In un partito maturo, la boutade di Grillo segretario sarebbe stata accolta con un sorriso e subito liquidata passando ad occuparsi della gravissima agenda che l'opposizione ha davanti, incluso scegliere un leader credibile. Invece s'è fatto ricorso a scuse burocratiche, alla iscrizione o meno alla sezione di Arzachena (sic!), poi s'è compulsato uno Statuto interno degno del Cappellaio Matto di Alice (e invano denunciato dal saggio ex presidente del Senato Marini), e infine, tardivamente e in tono burocratico, s'è bofonchiato quel che i fan del Grillo Urlante sanno bene: il solo proposito - dichiarato tra le risa - del vulcanico comico è la distruzione del Pd e di ogni opposizione al Pdl che preferisca un progetto all'invettiva.

Una democrazia non funziona senza governi autorevoli, maggioranze armoniose (e il Cielo sa quanto siamo indietro su questo piano) e un'opposizione matura, che cresca per essere governo, in alternanza, domani. Il Pd, nato due anni fa sognando finalmente i liberal illuminati e moderni tanto marziani per la nostra tarda cultura politica, è invece ipnotizzato dall'egemonia del premier e si sente costretto quindi a non allontanarsi mai troppo dagli estremisti. Non funziona più. Il Pd deve smettere di ascoltare le prediche del Grillo Urlante, dentro e fuori i circhi. Se non ci riesce, resterà partito di legno e nessuna Fata Turchina lo riporterà al governo.

 

http://www.ilsole24ore.com/art/SoleOnLine4...ulesView=Libero

 

Quoto ogni parola dell'articolo. un'analisi rispondente alla realtà dei fatti.

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Beh, parlare di 'meglio la privata o meglio la pubblica' (di sanità), non ha un gran senso. Gli esempi sono sotto gli occhi:

- gli USA che sono orientati alla sanità privata hanno delle nicchie di assoluta eccellenza, ma mediamente l'americano e' curato malissimo;

- l'Europa (tutta) che ha optato, tranne la GB che infatti ha gli stessi problemi degli USA, per la sanità publica, ha mediamente un livello sanitario molto alto.

 

Poi, se vogliamo vedere differenze anche in Italia fra sanità pubblica e sanità pubblica, basta vedere Bologna e Napoli, o Reggio Calabria: al Sant'Orsola di Bologna (per non dire agli Istituti Ortopedici Rizzoli) ci sono centinaia di ricoverati del Sud, non conosco un singolo bolognese o modenese o trentino che sia mai andato a curarsi al sud. Un motivo ci sarà. E comunque a Bologna, ma anche a Milano, Modena, Genova, Roma, ecc ecc , gli ospedali pubblici sono di assoluta eccellenza internazionale.

 

Poi, un ultima considerazione: la principale motivazione dell'imprenditore sanitario, come di quello previdenziale (e anche sulle pensioni integrative potremmo aprire una bella discussione...), e' il GUADAGNO, cosi' come quello della assicurazione. Quindi, sarà sempre portato a dare un servizio 'minimo indispensabile' per potere, appunto, tenere aperta la bottega. Lo stato non ha questo problema: poi, razionalizziamolo e depuriamolo il più possibile dalle tossine politiche. Ma che la sanità sia il classico terreno, dove lo Stato a parita' di risorse e di prestazioni fa meglio del privato, non ci piove. Come il trasporto pubblico, come la previdenza, come le scuole, ecc ecc.

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- gli USA che sono orientati alla sanità privata hanno delle nicchie di assoluta eccellenza, ma mediamente l'americano e' curato malissimo;

 

Sei così sicuro? Chi non ha le assicurazioni è un conto ma la maggior parte degli americani, che hanno l'assistenza sanitaria, vengono curati e, soprattutto, trattati molto meglio di qualsiasi paziente Italiano.

 

Poi, un ultima considerazione: la principale motivazione dell'imprenditore sanitario, come di quello previdenziale (e anche sulle pensioni integrative potremmo aprire una bella discussione...), e' il GUADAGNO

 

Certo, e il guadagno è cosa buona e giusta e non è questa cosa immorale che anni di morale cattolica, keynesiana e socialista ci hanno voluto far passare.

 

Molto meglio del pubblico dove la principale motivazione è il peso politico, la raccomandazione e il potere/guadagno personale.

 

Ma che la sanità sia il classico terreno, dove lo Stato a parita' di risorse e di prestazioni fa meglio del privat

 

Io devo ancora capire perchè, e soprattutto perchè ma migliore sanità in Italia c'è dove è possibile la maggior scelta tra SSN e privati.

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...

Molto meglio del pubblico dove la principale motivazione è il peso politico, la raccomandazione e il potere/guadagno personale.

...

... e dove prolifera in quantità industriali, l'assenteismo e il fannullonismo del personale (come, ovunque, nel settore pubblico!!!)!!!

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E soprattutto per gran parte dei cittadini Italiani la sanità non è gratuita perchè per non fare liste d'attesa annuali o peggio minimo devi pagare, una visita specialistica, anche intramenia, costa un sacco di soldi e, se sei del sud, devi andare a tue spese a curarti al nord a rischio della vita e, in tutto questo, la sanità meridionale costa svariati ordini di grandezza in più di quella Lombarda, per fare un esempio di eccellenza.

 

e dove prolifera in quantità industriali, l'assenteismo e il fannullonismo del personale (come, ovunque, nel settore pubblico!!!)!!!

 

Quando non devi rendere conto a niente salvo alla tua appartenenza politica tutto è conseguente, guardate un pò come vi trattano quando vi trovate a dover aver bisogno di un contatto con medici e affini...

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Dominus non ne ho trovata una sola di ragioni economiche per cui un sistema sanitario privato è meglio di uno pubblico.

 

Solo motivazioni politiche, derivanti non dai limiti dello stato in se, ma dalle croniche carenze dello stato italiano in particolare.

 

Ma la soluzione più efficiente, e anche la più giusta, non è eliminare le competenze dello stato in materia di sanità; è risolvere le carenze dello stato.

 

Dove lo stato è efficiente, il sistema sanitario pubblico è migliore; e non c'è bisogno di andare in Svezia per scoprirlo; in tutte le regioni dove la sanità è ben amministrata si può vedere (per esempio il trentino, il piemonte, il veneto, la lombardia).

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Ti posso parlare dell'esempio Piemontese: se quella è sanità ben amministrata io sono topolino.

 

Forse per i nostri scarsi standard è buona, ma prova ad andare all'estero...

 

Poi io a migliorare un qualsiasi stato, in particolare quello Italiano, ho smesso di crederci insieme a babbo natale e alla befana, quando poi a questo stato dai competenze eccessive allora si arriva allo schifo imperante da queste parti.

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Concordo in pieno con Dominus. Nord non significa sanità pubblica efficente.

 

Posso portarvi un esempio della sanità nella provincia di Brescia, che non è certo il biafra.

-Ospedale pubblico di Manerbio...peggio che andar di notte. Amministrato da schifo, personale scortese e a tratti incompetente, in pronto soccorso ci passi ere geologiche anche per una ca22ata e anche se non c'è nessuno perchè magari il personale si sta bevendo il caffè.

Chi ha visite da fare piuttosto che attendere eoni per gli ambulatori\ospedale di manerbio, paga e va a Villasalute(ambulatori privati).

per non parlare di quello di montichiari.pure di quello di orzinuovi non se ne sente parlar bene.

 

-Civile di Brescia. Nulla da dire è uno dei migliori...ma non in tutto.

 

-Fondazione poliambulanza(ospedale privato gestito dalle suore)...a mio avviso il miglior ospedale della provincia. Personale estremamente cortese e medici coi controca22i. Mia sorella è stata operata qui e io ho fatto una visita ortopedica...ho pagato solo il ticket.

 

E non azzardo il paragone con il San raffaele di Milano...perchè gia gli ospedali pubblici della provincia di Brescia ne vengono fuori con le ossa rotte dal confronto con la poliambulanza...immaginatevi col San raffaele.

Modificato da Venon84
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1) Forse per i nostri scarsi standard è buona, ma prova ad andare all'estero...

 

2) Poi io a migliorare un qualsiasi stato, in particolare quello Italiano, ho smesso di crederci insieme a babbo natale e alla befana, quando poi a questo stato dai competenze eccessive allora si arriva allo schifo imperante da queste parti.

1) Quoto!!! :adorazione:

 

Tempo fa (per essere precisi, il 17 marzo 2009), postai, in un'altra discussione, andando OT, questa mia esperienza:

 

"Sai, io non ho esperienza diretta di come si lavora nei cantieri navali e negli arsenali francesi, ma, invece, l'ho in altri campi: ad esempio, di recente, l'ultima volta, esattamente ieri, ho subito piccoli interventi chirurgici (in ambito ambulatoriale, nulla di grave!), in 2 diversi ospedali parigini; guarda, conosco bene gli ospedali italiani (prevengo l'obiezione di qualche "padano" nello spirito: non solo quelli di Palermo!): qui, IN TUTTO, dall'approccio umano, sensibile e cortese del personale, alla competenza, alla velocità e fluidità di ogni adempimento, sia esso sanitario o amministrativo, all'assoluto rispetto dei tempi previsti e comunicati, all'assoluta inesistenza del concetto di attesa, all'attenzione estrema nei confronti di ogni possibile causa d'infezione (penso ai filmati di "Striscia la notizia" che, più volte, hanno mostrato il personale dell'"Umberto I" di Roma in giro, fuori dell'ospedale, al bar, in tenuta da sala operatoria, quando qui, il personale addetto alla operazioni, di fatto, non può venire in contatto con il restante personale ospedaliero!), al costo (il piccolo intervento di ieri, asportazione di una cisti sebacea dello sterno, in anestesia locale, mi è costato 18 euro); bene, facendo il confronto con la situazione italiana, delle due l'una: o qui siamo nello Spazio, o in Italia siamo in Somalia!!!"

 

Aggiungo che dall'altra esperienza ospedaliera, in campo dentistico, al di là dell'efficacia dell'intervento che ho subito (pagando, in ospedale, 8 (otto) euro!) è nata una bellissima amicizia con la persona che mi ha curato, in gran parte conseguenza proprio del mio stupore e della conseguente immensa gratitudine da me manifestata, per lo squisito trattamento ricevuto sul piano prettamente umano, oltre che su quello professionale; scusandomi se vi annoio con vicende personali, voglio raccontarvi un ultimo particolare: la terapia odontoiatrica, particolarmente complessa, ha richiesto diverse sedute in ospedale; dovendo io rientrare a Palermo per una certa data e non essendo possibile fissare un appuntamento entro quel termine in ospedale, la dottoressa che mi aveva in cura e che, a conoscenza dei miei impegni, si era impegnata a farmeli rispettare, mi ha indirizzato, per l'ultima seduta conclusiva della cura, in uno studio dentistico privato, di un suo parente, dove, SENZA CHE IO ABBIA DOVUTO PAGARE NULLA, mi è stata completata la terapia, con un atto medico di non poco conto!

 

2) Quoto (solo per l'Italia)!!! :adorazione:

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mi opporrei a qualsiasi costo a una sanità in mano ai privati.

Se la sanità pubblica è ora luogo di raccomandazioni e tangenti i relativi politici responsabili devono andare in galera non protetti da immunità incrociate.

 

Lo stesso dicasi per la sanità convenzionata, io il nome Santa Rita non lo dimentico.

 

Stato ho operato uno di appendicite, il signor X sta ora bene ma come dice la nostra convenzione mi devi 100 000 euro

Stato: ok

 

il paziente aveva un banale mal di pancia

 

La sanità privata poi lascerei perdere, può piacere ai liberali che non notano l'abisso tra teoria e pratica, ma per me sarebbe un disastro sociale.

 

 

Sulla faccenda Grillo ci ha rimesso il PD. Grillo a differenza del PD e dei suoi candidati un programma e idee ne ha in abbondanza.

 

La commissione di Garanzia del PD mi ha lanciato una fatwa: "Non e' possibile la registrazione di Beppe Grillo nell'anagrafe del Pd poiche' egli ispira e si riconosce in un movimento politico ostile al PD. La delibera verra' resa nota sul sito nei prossimi giorni''.

In una sola frase hanno ammesso che:

1. esiste un movimento politico popolare

2. tale movimento è "ostile" al PD

3. se un cittadino può iscriversi o meno al PD (dove D sta per Democratico) lo decide una fantomatica commissione di Garanzia, non lo Statuto

Il "Movimento Politico Ostile" è ostile forse perché il suo programma è alternativo a quello del PDL? Mentre quello del PD è invece uguale a quello del PDL?.

Il PD è ostile alle rinnovabili, ostile al ripristino della votazione diretta del candidato, ostile al Parlamento Pulito, ostile a rifiuti zero, ostile alla diffusione della Rete e al suo accesso gratuito, ostile all'acqua pubblica, ostile a un massimo di due legislature per deputati e senatori, ostile alle inchieste di De Magistris e della Forleo, ostile a tutti i temi trattati nella Carta di Firenze.

Il PD è invece favorevole agli inceneritori, all'indulto di buona memoria, alle concessioni per tre televisioni nazionali regalate da D'Alema e da Violante allo ps**o, all'occupazione del partito da parte di un'oligarchia, all'acqua privatizzata, ai conflitti di interesse, al Lodo Alfano, ai contributi all'editoria, all'occupazione della RAI da parte dei partiti.

Il "Movimento Politico Ostile" è l'esatto contrario del PD a livello di programma, se si può parlare di programma per il PD e non di scelte tattiche di un manipolo di persone in cerca di occupazione. Ricordo, ad esempio, che Fassino e sua moglie hanno accumulato 13 legislature. Quanti milioni di euro ci sono costati e con quali risultati per i cittadini?

Il "Movimento Politico Ostile" è ostile solo nei confronti di una ventina di persone, da Bersani alla Melandri, che si arrogano di rappresentare la volontà di milioni di italiani e disprezzano la società civile che ha partecipato ai Vday e che ha eletto quaranta consiglieri nei Comuni con le Liste a Cinque Stelle.

Il "Movimento Politico Ostile" non è ostile verso chi vota PD, non è ostile all'insegnamento di Berlinguer.

Il "Movimento Politico Ostile" è ostile a un gruppo ristretto di persone che come i maiali nella "Fattoria degli animali" sono animali più uguali degli altri e sfruttano la buona fede e la mancanza di alternative di milioni di cittadini per bene, è ostile a chi mette il ladro Bottino Craxi nel suo Pantheon privato.

Io non sono stato tesserato, non sono degno, non posso candidarmi con un programma a segretario. Lo ha deciso una commissione. Chi ha eletto questa commissione? Chi ne fa parte? Chiedetelo al segretario Giampietro Sestini, mail: giampietrosestini@yahoo.it.

Una domanda a Bersani: "Bassolino inquisito a Napoli come sta? E Carra condannato in via definitiva è un vostro deputato?". Loro non si arrenderanno mai (ma gli conviene?). Noi neppure

Modificato da Leviathan
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Lo stesso dicasi per la sanità convenzionata, io il nome Santa Rita non lo dimentico.

 

Stato ho operato uno di appendicite, il signor X sta ora bene ma come dice la nostra convenzione mi devi 100 000 euro

Stato: ok

 

il paziente aveva un banale mal di pancia

 

E questo è l'emblema di quello che ho detto poc'anzi

 

Il problema in Italia è che c'è talmente tanta commistione tra pubblico e privato che alla fine un settore si imbastardisce prendendo i difetti dell'altro e portando tutto a fondo.

 

vedi che se lo stato agisse non come semplice distributore di soldi ma con meccanismi di controllo simili a quelli delle assicurazioni private molti meno tenterebbero questi giochetti.

 

Per il resto puoi mettere in galera quanti politici vuoi, ma le persone pensano prima a se stessi (ed è normale e non sbagliato a mio parere): tutto stà nel dargli la giusta quantità di potere in mano.

 

Oppure continuiamo con sti moti forcaioli che portano alla ribalta poltici uguali ai precedenti, però ovviamente al popolino piace vedere uno che prima vedevano come potente cadere quindi personaggi come Di Pietro esisteranno sempre con queste istituzioni.

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