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Politica - Topic Ufficiale


Graziani

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Bondi si separa ... un altro sostenitore del "family day" è caduto :asd:

Non è così importante: è invece importante che i valori di cui al "manifesto" del 12 maggio 2007 continuino ad essere sostenuti.

I risvolti della vita privata di ciascuno, ove non sconfinino nel penalmente rilevante, appartengono esclusivamente alla sfera del privato e, oltre a meritare un certo rispetto, non consentono giudizi di alcun genere.

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Non è così importante: è invece importante che i valori di cui al "manifesto" del 12 maggio 2007 continuino ad essere sostenuti.

I risvolti della vita privata di ciascuno, ove non sconfinino nel penalmente rilevante, appartengono esclusivamente alla sfera del privato e, oltre a meritare un certo rispetto, non consentono giudizi di alcun genere.

 

 

Eh no, non mi vengano a fare i cattolici bigotti se poi sono separati, risposati ecc, casini in testa.

 

Se uno si definisce cristiano cattolico e appoggia quei valori deve per primo dare l'esempio, e qui non è questione di vita privata e pubblica.

 

Sennò dicessero e basta che lo fanno solo perchè il serbatoio di voti cattolici in Italia è prezioso e allo stesso modo è prezioso il supporto elettorale dell'istituzione chiesa.

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Eh no, non mi vengano a fare i cattolici bigotti se poi sono separati, risposati ecc, casini in testa.

 

Se uno si definisce cristiano cattolico e appoggia quei valori deve per primo dare l'esempio, e qui non è questione di vita privata e pubblica.

 

Sennò dicessero e basta che lo fanno solo perchè il serbatoio di voti cattolici in Italia è prezioso e allo stesso modo è prezioso il supporto elettorale dell'istituzione chiesa.

 

condivido ogni singola parola

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Eh no, non mi vengano a fare i cattolici bigotti se poi sono separati, risposati ecc, casini in testa.

Dunque se un divorziato o un celibe per vocazione non possono sostenere il valore della famiglia, tali valori potranno essere difesi esclusivamente da coloro che vivono in costanza di matrimonio?

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Dunque se un divorziato o un celibe per vocazione non possono sostenere il valore della famiglia, tali valori potranno essere difesi esclusivamente da coloro che vivono in costanza di matrimonio?

 

 

Non dietro il paravento della chiesa cattolica e non boicottando tutte le proposte di legge un attimo innovative come il divorzio breve.

 

Se una cosa me la dice De Gasperi è un conto, se invece viene da un Casini o da un Bondi, entrambi divorziati e conviventi (anche se a casini la sacra rota poi gliel'ha annullato il matrimonio giustamente) se permetti rido.

 

Poi pic qui non è questione di gossip, è semplicemente voler imporre alle persone cose che loro stessi non rispettano.

 

P.S. Comunque bondi pensavo fosse una specie di stilite dedito solo all'amore per B. :asd:

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Non è così importante: è invece importante che i valori di cui al "manifesto" del 12 maggio 2007 continuino ad essere sostenuti.

I risvolti della vita privata di ciascuno, ove non sconfinino nel penalmente rilevante, appartengono esclusivamente alla sfera del privato e, oltre a meritare un certo rispetto, non consentono giudizi di alcun genere.

Eh no caro mio, tutti buoni ad essere comunisti con i soldi degli altri ... se sei un ultra integralista cattolico devi essere il primo a rispettare i precetti che vuoi imporre all'Italia intera ...

 

"Sennò dicessero e basta che lo fanno solo perchè il serbatoio di voti cattolici in Italia è prezioso e allo stesso modo è prezioso il supporto elettorale dell'istituzione chiesa."

 

C'è bisogno che lo dicano DOM? :asd: :asd:

Modificato da typhoon
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adesso per giustificare l'incoerenza, il moralismo verso gli altri ma non verso se stessi, avete imparato la parola "gossip".

 

Qua di gossip non c'è nulla

 

quoto typhoon sopratutto, e anche dom

Modificato da Leviathan
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Non dietro il paravento della chiesa cattolica e non boicottando tutte le proposte di legge un attimo innovative come il divorzio breve.

.... e io che credevo che la libertà di opinione fosse ormai garantita in Italia?

Gli eletti dal popolo non devono più limitarsi a rappresentarlo in parlamento: devono anche praticare personalmente una vita matrimoniale esemplare!

.... ma credete forse di essere in Iran?

Modificato da dindon
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ma fai apposta?

 

Io che predico il matrimonio cristiano sincero in pubblico posso (è un esempio senza riferimenti da parte mia) andare a puttane, avere 3 famiglie, praticare la poligamia, avere figli illegittimi e due divorzi?

 

dai con che faccia?

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.... e io che credevo che la libertà di opinione fosse ormai garantita in Italia?

Gli eletti dal popolo non devono più limitarsi a rappresentarlo in parlamento: devono anche praticare personalmente una vita matrimoniale esemplare!

.... ma credete forse di essere in Iran?

 

 

Certo che lo può fare, ma allo stesso tempo io posso dargli dell'ipocrita e del pagliaccio senza essere smentito.

 

Sai com'è io giudico la coerenza una delle basi nella vita sia sociale che politica.

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Io che predico il matrimonio cristiano sincero in pubblico posso (è un esempio senza riferimenti da parte mia) andare a puttane, avere 3 famiglie, praticare la poligamia, avere figli illegittimi e due divorzi?

Queste domande di solito hanno sempre risposte vaghe :asd: ... oppure non ce l'hanno

Modificato da typhoon
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Certo che lo può fare, ma allo stesso tempo io posso dargli dell'ipocrita e del pagliaccio senza essere smentito.

 

Sai com'è io giudico la coerenza una delle basi nella vita sia sociale che politica.

Dunque anche ad un oncologo fumatore che consiglia al paziente di smettere di fumare si possono affibbiare gli epiteti di pagliaccio e di ipocrita?

..... anche ad un prete peccatore che dal pulpito invita i fedeli all'osservanza delle leggi di Dio?

 

Cos'è questa coerenza di cui parli? .... coerenza con le promesse fatte agli elettori? .... coerenza con le proprie idee al passar del tempo?

 

Ma davvero c'è ancora chi crede, a parte i vescovi che lo urlano a gran voce, che l'uomo politico debba rappresentare un punto di riferimento morale? leggendo alcuni tra voi sembra di si !! .... io mi accontenterei che rispettasse le leggi dello stato!

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Certo che lo può fare, ma allo stesso tempo io posso dargli dell'ipocrita e del pagliaccio senza essere smentito.

 

Sai com'è io giudico la coerenza una delle basi nella vita sia sociale che politica.

Dunque anche ad un oncologo fumatore che consiglia al paziente di smettere di fumare si possono affibbiare gli epiteti di pagliaccio e di ipocrita?

..... anche ad un prete peccatore che dal pulpito invita i fedeli all'osservanza delle leggi di Dio?

 

Cos'è questa coerenza di cui parli? .... coerenza con le promesse fatte agli elettori? .... coerenza con le proprie idee al passar del tempo?

 

Ma davvero c'è ancora chi crede, a parte i vescovi che lo urlano a gran voce, che l'uomo politico debba rappresentare un punto di riferimento morale? ... leggendo alcuni tra voi sembra di si !!

 

.... io mi accontenterei che rispettasse le leggi dello stato!

Modificato da dindon
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secondo me dindon e Dominus dicono entrambi cose vere, voglio dire: mi accorgo che, in momenti diversi, a me e' capitato di pensarla sia in un modo che nell'altro e ora che mi trovo davanti entrambi i punti di vista non saprei a quale dei due poter dare torto o ragione ... in questo momento non so oggettivare meglio questo mio dubbio, ma, a sentimento, direi che ragionerei come dindon se avessi in partenza un minimo di fiducia (o perlomeno di comprensione) nei confronti del soggetto, mentre ragionerei come Dominus se lo sospettassi in malafede.

Modificato da SFan
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quindi io che rompo i ... sull'astinenza e sul non usare in pubblico preservativi posso esserne il primo consumatore al mondo?

 

Se DiPietro lo condannassero per tangenti lo voterei ancora per te?

 

Per quello l'elettorato statunitense è superiore:

pretendono e pretendono.

 

noi non reagiamo, non chiediamo ma sappiamo solo lamentarci.

 

LONDRA - Un summit che sta "discendendo nel caos", su cui è meglio avere "basse aspettative" e che potrebbe addirittura produrre, oltre al rischio di nuove "gaffe di Berlusconi" e controversie sulla sua vita privata, proposte per "espellere l'Italia dal G8" e sostituirla con la Spagna. Sono le indiscrezioni raccolte dalla stampa estera tra le delegazioni degli altri paesi invitati al vertice che si apre domani all'Aquila e i commenti e le previsioni che alcuni dei più autorevoli giornali del mondo, dal Financial Times al Wall Street Journal, fanno sull'appuntamento internazionale che richiama i grandi della terra, e le luci dei riflettori, sul nostro paese.

 

"Crescono le pressioni all'interno del G8 per espellere l'Italia, mentre i preparativi per il summit scendono nel caos", è il titolo del Guardian di Londra. Nell'assenza di qualsiasi iniziativa sostanziale da parte italiana per organizzare l'agenda del vertice, scrive il quotidiano della capitale britannica, "gli Stati Uniti hanno assunto il controllo", con un giro di conferenze telefoniche effettuate dai loro "sherpa", come si chiamano in gergo gli alti funzionari che pianificano i temi e le iniziative del G8, per "iniettare all'ultimo momento qualche significato" nell'incontro dell'Aquila. "Che sia un altro paese a organizzare le telefonate degli sherpa è un fatto senza precedenti", dice al Guardian un alto esponente della delegazione di un paese del G8. "Gli italiani sono stati semplicemente terribili. Non c'è stata organizzazione e non c'è stata pianificazione".

 

La reazione del governo. "Una grande cantonata di un piccolo giornale" dirà Silvio Berlusconi ma fin dalla mattina immediata e durissima era stata la reazione del governo. "Spero che esca il Guardian dai grandi giornali del mondo", ha detto il ministro degli Esteri Franco Frattini da Bucarest. Il ministro ha poi definito una "buffonata" la notizia che gli Usa abbiano dovuto prendere in mano l'organizzazione del summit con una videoconferenza tra gli sherpa. Fonti della Farnesina sottolineano che sulla notizia c'è "un evidente fraintendimento" perché in effetti una videoconferenza tra gli sherpa c'è stata, ma è stata organizzata da Washington in vista del G20 di Pittsburgh. Più tardi, il ministro si sfoga su Twitter: "Che topica il Guardian! Scambia l'italia per l'Uk. Dice che gli Usa hanno preso in mano l'organizzazione del G8 dirigendo una conference call e non si accorge che si trattava invece del G20... Un caso di friendly fire (fuoco amico, ndr). Se fossero così onesti dal riconoscerlo...". Un portavoce della Farnesina precisa poi un altro punto dell'articolo, e cioè che "L'iniziativa food è un'iniziativa del nostro Paese, non degli Usa, come dimostra il policy paper che l'Italia aveva fatto circolare nel 2008 fra i partner G8".

 

"Una sciocchezza", commenta secco il ministro della Difesa La Russa. "Basta non comprare il quotidiano inglese. Io non leggo i giornali stranieri, né le notizie riprese dai giornali stranieri".

 

La replica dei quotidiani. Da parte sua, il quotidiano inglese rilascia una breve nota in tarda serata. "Confermiamo quanto scritto nell'articolo di oggi del nostro corrispondente diplomatico Julian Borger e respingiamo sentitamente qualsiasi affermazione che l'articolo in questione sia infondato".

 

Una dura replica arriva anche dal Sunday Times. Il direttore John Witherow scrive: "E' stupido parlare di una campagna (orchestrata dai giornali del gruppo Murdoch contro Berlusconi, ndr.). Il Sunday Times, insieme ad altri svariati giornali britannici, ha dedicato un'ampia copertura alle storie su Berlusconi perché crediamo che siano sia interessanti che divertenti. Il nostro corrispondente è stato a Bari, in Sardegna e a Roma, conducendo indagini per settimane. Ha citato di tanto in tanto i giornali italiani ma ha sempre controllato direttamente le proprie fonti".

 

"Meglio la Spagna". Torniamo all'articolo del Guardian. Un altro diplomatico europeo coinvolto nei preparativi del vertice dice: "Il G8 è un club e per far parte di un club ci sono le quote d'iscrizione. L'Italia non ha pagato la propria". Le proteste dietro le quinte del summit sono arrivate al punto, prosegue l'articolo del Guardian, da far circolare suggerimenti di espellere l'Italia dal G8 o da un gruppo che ne diventi il successore. Una possibilità che circola nelle capitali europee, secondo il giornale, è che la Spagna, che ha un reddito pro capite più alto e versa in aiuti al Terzo Mondo una percentuale più alta del pil, "prenda il posto dell'Italia".

 

Il ministero degli Esteri italiano, afferma Julian Borger, corrispondente diplomatico del Guardian e autore dell'articolo, non ha risposto a richieste di commentare simili critiche. Oltre alle fonti anonime, il giornalista riporta il parere di Richard Gowan, un analista del Centre for International Cooperation presso la New york University: "I preparativi italiani per il vertice sono stati caotici dall'inizio alla fine", dice il politologo. "Già in gennaio gli italiani dicevano di non avere una visione per il summit e che se l'amministrazione Obama aveva delle idee loro erano pronti a seguire le istruzioni degli americani". Il giornale conclude che l'Italia ha cercato di coprire la mancanza di sostanza aumentando la lista degli ospiti, che secondo una stima saranno ben 44. "Gli italiani non hanno idee e hanno deciso che la cosa migliore è allargare l'agenda al massimo in modo da oscurare il fatto che non hanno un'agenda", dice ancora il professor Gowan.

 

"Obama non ha bisogno di Roma". Giudizio analogo è espresso da un editoriale non firmato, dunque espressione della direzione del giornale, sul Financial Times. "Da settimane", scrive il quotidiano finanziario, "le notizie sulla vita privata del 72enne leader italiano sono stato un totale imbarazzo, ma la sua reputazione è calata per ragioni che vanno al di là dei recenti titoli di giornale". Il Ft afferma che Berlusconi è sempre stato giudicato all'estero come una figura controversa e imprevedibile. Durante il suo precedente governo, dal 2001 al 2006, Bush "aveva bisogno di corteggiarlo" perché Washington era in conflitto con Chirac e Schroeder, "ma oggi tutto è cambiato, Francia e Germania hanno leader fortemente pro-americani, sicché Obama non ha bisogno di essere tollerante verso Berlusconi come il suo predecessore". Il giornale cita le questioni che hanno irritato gli Usa e gli altri membri del G8: l'inadempienza dell'Italia sugli aiuti all'Africa, lo scarso interesse del premier italiano sull'impegno per combattere il cambiamento climatico, la sua ambizione di mediare sull'Iran e sulla Russia. "Le previsioni non sono buone", conclude il Financial Times, ricordando che la prima volta che Berlusconi presiedette un summit del G8 gli fu inviata una comunicazione giudiziaria (Napoli, 1994), la seconda volta il summit fu rovinato dalle proteste e dagli scontri (Genova 2001): meglio tenere "le aspettative basse" per la terza volta.

 

La lettera di Annan. Sempre sul Financial Times, un secondo articolo, firmato dal columnist più autorevole di affari internazionale Quentin Peel, rivela che l'ex segretario generale dell'Onu Kofi Annan, noto per essere uno dei diplomatici più tranquilli e posati della scena internazionale, ha perso la pazienza e ha scritto "una dura lettera personale" a Berlusconi, rimproverandolo per non avere mantenuto gli impegni da lui presi al precedente G8 sugli aiuti all'Africa. In proposito, un corsivo del Guardian ironizza che il premier italiano potrebbe venire ribattezzato "mister 3 per cento", come lo ha chiamato Bob Geldof, il cantante paladino degli aiuti ai paesi poveri, nel senso che Berlusconi "mantiene solo il 3 per cento delle promesse fatte".

 

La ministra "in topless". A Berlusconi dedica la prima e la terza pagina anche il Daily Telegraph, il più diffuso quotidiano "di qualità" britannico. In prima pubblica una gigantografia di una giovane donna con una maglia traforata sotto la quale non indossa niente: "Quale leader europeo porta il suo ministro pieno di glamour al G8?" è il titolone che l'accompagna. La donna è Mara Carfagna, rivela un articolo a pagina 3, e il leader ovviamente è Berlusconi: "la modella in topless che è diventata ministro riceve il compito di intrattenere le moglie al G8", afferma il servizio all'interno, a causa dell'assenza di Veronica Lario che ha chiesto il divorzio accusando il marito di avere "rapporti con minorenni" dopo la sua partecipazione alla festa per il 18esimo compleanno di Noemi Letizia.

 

La Merkel e gli scatti con Silvio. Altri articoli sulle difficoltà logistiche e politiche del summit, che si sommano agli scandali sulla vita privata del premier, appaiono sull'Independent, sul Times e su giornali di altri paesi. Il Wall Street Journal scrive che un politologo dell'influente European Council on Foreign Relations ha avvertito Angela Merkel di stare attenta a come verrà fotografata accanto a Berlusconi durante il summit: un'immagine ridicola o offensiva, ha detto alla cancelliera tedesca, potrebbe costarle la rielezione.

 

http://www.repubblica.it/2009/07/sezioni/e...as-7/ras-7.html

 

italia nel G8 sostituita dalla spagna?

yes we can

Modificato da Leviathan
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Io non penso che esista un 'rischio' di questo genere, e credo anche (opinione del tutto personale) che con l'articolo di ieri il Guardian abbia preso una bella cantonata. Certo è che ad oggi B. e' notevolmente indebolito sul piano internazionale (e lo si nota anche dalla conferenza stampa di ieri: ha parlato 20 minuti dell'accordo Russia Usa sulle armi nucleari, dove lui ha avuto 0 parte, ma qualcosa doveva pur dire), complice certo questa campagna di stampa, che pero', come sappiamo, all'estero pesa, anche a livello governativo, assai più che in Italia. Ovvio che Obama non parlera' mai di escort, ma qualcosa in testa gli rimane.

 

Più che altro e' ovviamente l'Italia che non ne esce bene: speriamo che in un modo o nell'altro questa situazione si normalizzi.

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Editorial

 

Oh, That G-8

 

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Published: July 7, 2009

 

Expectations are low as this year’s Group of 8 summit meetings open Wednesday in the earthquake-damaged Italian city of L’Aquila. That is not for any lack of urgent problems, like a faltering global economy and Iran’s unchecked nuclear appetites. A successful summit also could give a much-needed push to international negotiations to address global warming and revive earlier promises to help the world’s poorest nations.

 

But inexcusably lax planning by the host government, Italy, and the political weakness of many of the leaders attending, leave little room for optimism. If this session is going to justify the time and effort, President Obama will have to lead the way. It is time for him to turn the diplomatic credit he has been earning over the past six months into diplomatic capital.

 

He must renew the push on Germany to invest more in economic stimulus. At the last major summit, the April Group of 20 meetings in London, Mr. Obama decided, for the sake of international unity, not to press hard. Three months later, the world economy is still weakening and only a concerted effort from both sides of the Atlantic can bring early recovery.

 

Mr. Obama also must press his fellow leaders to restrain dangerous protectionist impulses. To do that, he must pledge to restrain those impulses in Washington, starting with his own party.

 

He will need to begin leveraging his more nuanced approach toward Iran to build the kind of unity against nuclear adventurism that predictably eluded George W. Bush. Mr. Obama’s offer to engage with Tehran is welcome but still only half a policy. It needs to be reinforced with firm commitments by the other G-8 economies, Russia included, to apply tough and meaningful sanctions if Iran refuses to constrain its nuclear appetites.

 

If there is one issue on which the United States lags behind the Europeans, it is climate change. There is general agreement on long-term emissions targets, but Europe is rightly urging swifter and larger emissions reductions by 2020. Mr. Obama would do well to listen and push Congress toward more adventurous short-term reductions when he returns home.

 

The recession has hit the world’s poorest countries hardest. Fortunately, many rich nations, despite their own economic troubles, increased aid commitments last year. Mr. Obama promised to double the United States’ aid budget by 2015. But aid from G-8 countries is still $25 billion short of the $105 billion a year they committed to by next year, measured in 2009 dollars. This week’s summit should pledge to meet that goal — and each country should announce a specific contribution for this year and next.

 

Traditionally, the host sets the tone, theme and agenda for these gatherings. But Italy’s prime minister, Silvio Berlusconi, has directed most of his political energies in recent weeks to try to fend off newspaper charges that he patronized paid female escorts and entertained minimally clad under-age women. Showmanship: perhaps. Leadership: no.

 

Other attendees have been less colorful, but not much more helpful. Germany’s chancellor, Angela Merkel, has dragged her feet on applying badly needed stimulus to Europe’s largest economy. Prime Minister Gordon Brown of Britain, who helped rally support for African development at the 2005 summit hosted by his predecessor, Tony Blair, has stumbled badly since taking over and is keeping a low profile. Taro Aso, Japan’s prime minister, is equally unpopular at home and afflicted by a particularly narrow nationalist worldview, even by parochial Japanese standards.

 

Canada’s prime minister, Stephen Harper, leads a weak minority government. President Dmitri Medvedev of Russia labors under the shadow of his mentor and prime minister, Vladimir Putin — no believer in international cooperation. France’s president, Nicolas Sarkozy, is politically dominant at home but, more than two years into his tenure, seems to have no coherent international agenda.

 

Every nation represented at L’Aquila has a clear interest in a stronger and faster economic recovery, stopping Iran from building nuclear weapons, slowing global warming and helping the world’s poorest nations prosper. It is up to Mr. Obama to remind and energize them.

 

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Lasciamo stare le critiche all'Italia visto che molti preferiscono la politica dello struzzo; si tratta comunque di un'ottima analisi per tutto il resto.

 

E comunque le critiche sono a come il G8 è stato organizzato. Non mi pare il NYT dica che Obama debba formalmente assumere la guida del G-8 perchè B. è un incapace. Dice che, stante la debolezza di tutti gli altri leader, sarà il presidente americano a doversi impegnare seriamente se si vuole che il vertice sia un successo (l'espressione usata è lead the way.

 

Le critiche ce le meritiamo tutte comunque. Non si parla di organizzazione tecnica ma di agenda politica

Modificato da Rick86
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Lo "sherpa" Froman smentisce il Guardian: «Tutti noi abbiamo apprezzato l'organizzazione italiana»

di Mario Platero

 

Lo sherpa americano Mike Froman, chiamato in causa dal Guardian per aver condotto riunioni preparatorie del G8 in sostituzione dello sherpa italiano Giampiero Massolo, il segretario Generale della Farnesia, ha smentito con fermezza di aver mai organizzato delle «conference call in modo autonomo» per sostituirsi alle inadeguatezze italiane, come sosteneva il Guardian.

 

«Francamente non capisco da cosa nascano voci di questo genere» ha detto Froman. «Giampiero Massolo ha fatto un ottimo lavoro ed ha sempre tenuto saldamente in mano il timone del coordinamento... ripeto, per me questo resta un mistero».

 

Froman ha detto di avere in effetti organizzato una conference call «ma è stata per la preparazione del prossimo G20 che si terrà a Pittsburgh sotto la presidenza americana –ha aggiunto– forse qualcuno ha fatto confusione... è un peccato perché gli italiani hanno organizzato in pochissimo tempo una struttura logistica imponente partendo da zero, e noi tutti abbiamo apprezzato quel che hanno fatto».

 

Lo sherpa americano ha anche spiegato che nel corso della preparazione dei lavori ciascuno dei partecipanti cerca di spingere per inserire o togliere qualcosa dai documenti che saranno portati all'attenzione dei leader. Sono gli sherpa a doversi occupare dei dettagli e a negoziare direttamente il linguaggio preciso. Ma ci sono delle istanze in cui, su questioni particolarmente delicate, il lavoro viene delegato ai leader, come nel caso della dichiarazione sull'Iran: «per quella dovremo aspettare questa sera e l'esito della cena», ha detto Froman.

 

http://www.ilsole24ore.com/art/SoleOnLine4...ulesView=Libero

 

L'aquila, 8 lug. - (Adnkronos) - "Non e' assolutamente credibile" l'Italia fuori dal vertice del G8. Ad affermarlo, in occasione di una conferenza stampa al vertice del G8 e' il presidente della Commissione Europea Jose' Manuel Barroso commentando i rumors apparsi su alcuni quotidiani stranieri. "L'Italia e' un importantissimo membro del G8" sottolinea Barroso

 

ma allora non sono solo i giornali Italiani a pubblicare str0n2ate...pure il Guardian, il FT e tutti i giornali del mondo che hanno ripreso questa notizia lo fanno... Peccato...per i detrattori del governo italiano è un'altra ocasione persa.

 

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http://www.adnkronos.com/IGN/News/Politica/

 

date un'occhiata alle news...noterete che i leader del G8 si sono impegnati a staccare assegni per l'Abruzzo.

Modificato da Venon84
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Uno che parla continuamente di "famiglia" e vuole imporre il suo modello agli altri per esempio facendo saltare i PACS può essere divorziato e puttaniere?

Ottimo esempio Typhoon, quell'elemento è vergognoso! Andrebbe sput...to in pubblica piazza.

 

Il fatto è che in un paese ideale(ovvero normale) la credibilità e l'integrità dovrebbe essere al primo posto ma in Italia si è scesi talmente tanto nei compromessi e relativismo che non si sa più chi è nel giusto e chi è in errore.

 

Si se uno vuole parlare di famiglia e valori cattolici deve anche seguire certe regole e principi. Chi invece li ha abbandonati non ha il più la credibilità di esporli e difenderli.

 

Non esiste più una classe politica che dà l'esempio: per capire le necessità necessario stare nelle stesse condizioni.

 

Si dev'essere tutti sulla stessa barca... e nella stessa classe.

Modificato da Hicks
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Magari occupiamoci di qualcosa di attualità!!!

 

 

Dal link http://www.ilvelino.it/articolo.php?Id=895929#news_id_895929

 

riporto:

 

 

G8, Obama al governo: Splendido lavoro, forte leadership

 

 

Roma, 8 lug (Velino) - Un ringraziamento al governo italiano “per la forte leadership internazionale” dimostrata. Una “netta convergenza di vedute tra l’amministrazione degli Usa e il governo italiano” nella preparazione dei dossier più “caldi” del G8 che si apre oggi all’Aquila. Il presidente degli Stati Uniti Barack Obama e il capo di Stato italiano Giorgio Napolitano hanno chiuso l’incontro al Quirinale certificando la solidità dell’intesa tra Roma e Washington e certificando il giudizio positivo che la Casa Bianca esprime sul nostro governo. Una consonanza testimoniata già dalla “preparazione dell’assise del G8: “Sulle questioni cruciali della crisi economica e finanziaria - ha detto Napolitano -, c’è stata una forte convergenza di vedute tra l’amministrazione degli Stati Uniti e il governo italiano”. D’altro canto la Casa Bianca, riferiva poco prima dell’inizio della conferenza stampa l’agenzia Ansa, la presidenza italiana “ha fatto uno splendido lavoro” nell’organizzare l’agenda del vertice. “Gli italiani hanno definito l’agenda del vertice con largo anticipo e hanno lavorato in modo metodico per svilupparla” ha affermato Mike Froman, lo sherpa Usa al G8.

 

“Roma - ha detto Obama al termine dell’incontro durato più della mezz’ora prevista dal protocollo - ha dimostrato una forte leadership internazionale e noi gli siamo grati”. Il governo italiano, ha aggiunto il presidente degli Usa “è un vero, grande amico e alleato e lavoriamo fianco a fianco, in Afghanistan per isolare gli estremisti e rafforzare le forze moderate”. Poco prima, Napolitano aveva ricordato che “l’adesione alle fondamentali scelte di collocazione internazionale dell’Italia” è “larghissimamente condivisa da lungo tempo e come negli ultimi anni ha assunto la forma di una larghissima condivisione la partecipazione dell’Italia alle missioni di pace e nei teatri di crisi”. Obama, ha detto Napolitano, ha espresso “ringraziamento” per la presenza italiana in Afghanistan. (segue)

 

I due presidenti hanno poi ragionato sul ruolo dell’Europa e di altre cruciali questioni dell’agenda internazionale. “Abbiamo concordato sul fatto che Stati Uniti e Russia devono assolvere alle proprie responsabilità sulla questione del disarmo - ha detto Obama -, ma è molto importante che la comunità internazionale incoraggi altri Paesi a non prendere la via del nucleare. Ci sono altri mezzi per difendere la propria sovranità e assicurarsi il rispetto internazionale”. Dal canto suo Napolitano ha ricordato che con il collega statunitense c’è stata sintonia rispetto al “ruolo che l’Europa è chiamata a svolgere in un mondo cambiato e in cui il centro di gravità si e spostato lontano”. Uno scenario in cui “l’Europa ha molto da dire per la sua esperienza” e per gli storici valori cui si è ispirata”. “L’Europa - ha proseguito Napolitano - ha ancora molto da dire alla comunità internazionale a condizione che sia più unita” e “parli con una voce sola. Un aspetto questo che ha ottenuto l’interesse e il consenso di Obama”.

 

Sul terremoto, Obama si è detto contento che gli Stati Uniti “come altri Paesi, si siano impegnati a dare il proprio contributo nella ricostruzione. Noi con la Fondazione italoamericana abbiamo individuato una serie di progetti, come quello dell’università dell’Aquila e come le borse di studio offerte agli studenti. Credo sia un giusto omaggio all’incredibile rapporto che esiste tra Italia e Usa”. Il legame tra Roma e Washington, ha poi detto Obama “va ben oltre l’aspetto militare, ma che coinvolge i nostri popoli. Ci sono tanti italoamericani nel nostro Paese che con le loro tradizioni hanno arricchito molto gli Stati Uniti”. Per tanti anni “continueremo a chiamare l’Italia un Paese amico”, ha detto l’inquilino della Casa Bianca prima di rivolgere complimenti personali al capo di Stato: “Sapevo che il presidente Napolitano ha una reputazione meravigliosa e gode dell’ammirazione di tutti gli italiani per la sua integrità e la sua gentilezza e voglio confermare che è tutto vero. È una persona gentilissima è un leader mondiale che rappresenta bene il vostro Paese”. (segue)

 

Nel frattempo, il presidente del Consiglio Silvio Berlusconi è arrivato a Onna dove ha raggiunto il cancelliere tedesco Angela Merkel. Precedentemente si era recato alla scuola sottufficiali della Guardia di finanza di Coppito, sede del G8, per effettuare un sopralluogo alla struttura per le ultime verifiche prima del via al summit. Angela Merkel a proposito di Onna aveva affermato al Parlamento tedesco, che “il fatto che la Germania ora aiuti a ricostruire questo borgo, compresa la chiesa andata distrutta, è la miglior testimonianza di quanto i tempi siano cambiati”. E, mente i Grandi della Terra si riuniranno all’Aquila, per le first ladies sono perevisti programmi paralleli. Innanzitutto questa mattina a Roma saranno accolte da due ministri: Mara Carfagna, titolare delle Pari opportunità, e Mariastella Gelmini, dell’istruzione. I due ministri accompagneranno le first ladies prima in Vaticano da Benedetto XVI (esclusa Michelle Obama, alla sua prima visita in Italia, che ci andrà venerdì insieme a Barack e alle figlie), poi da Isabella Rauti alla terrazza Caffarelli. In quest’occasione riceveranno il saluto del sindaco di Roma, Gianni Alemanno, e poi gusteranno una colazione preparata da Heinz Beck, il celebre chef della Pergola. Successivamente si recheranno ai Musei Capitolini e alle 18 al Quirinale dove Clio Napolitano offrirà loro un tè. La serata per loro, infine, sarà libera. Domani, invece, il gruppo si recherà all’Aquila per visitare la città colpita dal sisma e venerdì parteciperà a un seminario del Programma alimentare mondiale (Pam) sul ruolo delle donne nel combattere la fame nel mondo.

 

Il gruppo delle “First” sarà composto da Michelle Obama, Sarah Brown (che insieme all'indiana Gursharran Kaur dormirà nella caserma di Coppito), la giapponese Chikako Aso, la messicana Margarita Zavale, la svedese Giulia Reinfeldt, la cinese Liu Yongqing, la canadese Laureen Harper e Siza Kele Khumalo, prima delle cinque mogli del presidente sudafricano Jacob Zuma. Unica voce fuori dal coro sarà Carla Bruni che non si unirà al gruppo delle “First” avendo preferito organizzare un programma a parte. La signora Sarkozy andrà all’Aquila giovedì pomeriggio (mentre le altre first ladies ci andranno la mattina e ripartiranno dopo pranzo) e venerdì mattina visiterà una tendopoli, l'ospedale San Salvatore e la chiesa di Santa Maria del Suffragio, il monumento che Parigi ha deciso di restaurare come alla contributo alla ricostruzione dell’Abruzzo. Non saranno al fianco dei loro cari, invece, il “First husband” tedesco Joachim Sauer e Svetlana Medvedeva, la moglie del presidente russo Dmitrij Medvedev.

 

Il G8 si apre oggi con la colazione di lavoro (13-15) nella quale Italia, Canada, Francia, Stati Uniti, Gran Bretagna, Federazione Russa, Germania, Giappone, Commissione europea e presidenza Ue (Svezia) discuteranno di economia mondiale. Al termine è prevista una foto di gruppo e nel pomeriggio (15.30-17-30) una riunione sui temi globali. Conclusi gli appuntamenti ufficiali ci saranno incontri bilaterali e alle 20,30 un pranzo di lavoro del G8 in cui verranno affrontati temi politici internazionali.

(Remo Urbino) 8 lug 2009 13:10

 

 

Aspetto ora i commenti del "Guardian", di "Repubblica", di Di Pietro e di D'Alema!!!

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Parlare della morale dei moralizzatori è una cosa sempre attualissima ...

 

Cosa vuoi che dica Obama in un comunicato ufficiale? quello che (eventualmente) pensa? ... diplomazia cribbio ...

Modificato da typhoon
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Cosa vuoi che dica Obama in un comunicato ufficiale? quello che (eventualmente) pensa? ... diplomazia cribbio ...

E già, cosa può valere un comunicato ufficiale, a confronto del gossip del "Guardian"!!! :thumbdown::furioso:

 

Come e quanto, la sinistra italiana, a tutti i livelli, elettori ed eletti, è lontana da quella europea!!! :thumbdown::furioso:

 

Come è lontana da ciò che si vede e si sente in questo filmato:

 

e non è che, di certo, io abbia simpatia per Zapatero, ma PRENDETE ESEMPIO, di cosa significa SENSO ED AMOR DI PATRIA, di cosa significa ciò che gli anglosassoni esprimono con l'espressione: Right or Wrong, My Country!!!

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