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Politica - Topic Ufficiale


Graziani

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Robe da pazzi sentire queste cose :blink:

E speriamo, per riprendere un tema di qualche post fa, che non si tratti di qualcuno che abbia prestato giuramento!!! :thumbdown::furioso:

 

A proposito del "giuramento di fedeltà", vedasi il seguente link: http://www.marina.difesa.it/editoria/rivis...embre/art04.asp

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io ho prestato solo un giuramento, o meglio, una promessa, quella scout (coraggio ridete pure)

 

Robe da pazzi sentire queste cose

 

posso sapere perchè?

 

A proposito del "giuramento di fedeltà", vedasi il seguente link

 

il giuramento di fedeltà lo hanno tradito cadorna, il re e la loro cerchia... non certo i fanti sul carso o sul montegrappa!

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...

il giuramento di fedeltà lo hanno tradito cadorna, il re e la loro cerchia... non certo i fanti sul carso o sul montegrappa!

E chi ha affermato ciò, in questa o altra discussione?!?!?!

 

 

Poi, se mi permetti e se ti va, dai uno sguardo a questo sito: http://www.triesteitaliana.it/ , sai, tanto per dare una rinfrescatina alle tue conoscenze di storia e di geografia!

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posso sapere perchè?

 

 

Perchè è giusto organizzare una manifestazione per una vittoria del popolo Italiano e della sua forza di volontà.

Perchè è stata una guerra terribile non bisogna rendere onore a chi la combattè? A mio parere è esattamente il contrario.

Sennò domani dichiariamo guerra a san marino, almeno finalmente potremo festeggiare una bella vittoria a zero morti e anche i pacifisti saranno contenti.

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Poi, se mi permetti e se ti va, dai uno sguardo a questo sito: http://www.triesteitaliana.it/ , sai, tanto per dare una rinfrescatina alle tue conoscenze di storia e di geografia!

 

appunto. trieste non ci è tornata nel 1918.

 

Perchè è giusto organizzare una manifestazione per una vittoria del popolo Italiano e della sua forza di volontà.

Perchè è stata una guerra terribile non bisogna rendere onore a chi la combattè? A mio parere è esattamente il contrario.

 

non è stata una vittoria del popolo, ma di una potente lobby di interventisti che hanno mandato gli altri a morire per loro.

non credo che sia quello il modo giusto di ricordarla. lo trovo un'inutile trionfalismo teso a negare la tragedia che i popoli europei anno subito per colpa di re e imperatori.

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non è stata una vittoria del popolo, ma di una potente lobby di interventisti che hanno mandato gli altri a morire per loro.

non credo che sia quello il modo giusto di ricordarla. lo trovo un'inutile trionfalismo teso a negare la tragedia che i popoli europei anno subito per colpa di re e imperatori.

 

No, è stata una vittoria dei ragazzi Italiani che morirono nel fango delle trincee e che, nonostante una sconfitta durissima, riuscirono a ribaltare le sorti del conflitto e vincere.

Il piave non è stata una resistenza fatta da un manipolo di interventisti ma da milioni di patrioti.

 

 

appunto. trieste non ci è tornata nel 1918.

 

Scusa in cosa sei laureato? :blink:

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Sennò domani dichiariamo guerra a san marino, almeno finalmente potremo festeggiare una bella vittoria a zero morti e anche i pacifisti saranno contenti.

 

non ne sarei così sicuro...

 

LONDRA - "Un pericolo" per l'Italia. Due grandi giornali inglesi, il Financial Times e l'Independent, usano stamane la stessa espressione parlando di Silvio Berlusconi, alla luce delle vicende che hanno recentemente coinvolto il primo ministro e del suo rifiuto di rispondere alle domande che gli ha posto la Repubblica.

 

Dopo i numerosi servizi dei corrispondenti da Roma della stampa britannica, e due editoriali molto critici verso Berlusconi apparsi sul Times di Londra, quotidiano filoconservatore, e sul Guardian, quotidiano filolaburista, oggi a occuparsi del caso sono il quotidiano della City, considerato l'organo di informazione più autorevole d'Europa, e l'Independent, che dedica alla questione un ampio ritratto del premier italiano su due intere pagine.

 

Silvio Berlusconi "non è chiaramente un altro Mussolini" e il suo potere non comporta il rischio di un ritorno al fascismo, "ma è un pericolo per l'Italia e un maligno esempio", afferma l'editoriale non firmato, dunque espressione dell'opinione della direzione del giornale, collocato al primo posto fra i tre commenti del giorno nella pagina "Op-Ed" (opinioni ed editoriali) del Financial Times, subito al di sotto del motto del Ft, "Without fear and without favor", ossia senza timori reverenziali e senza fare favori a nessuno. "Mentre vengono poste pesanti domande sulla sua relazione con un'adolescente che sogna di diventare una star, domande che sua moglie è stata la prima a sollevare, Berlusconi si è rivolto contro il suo più ostinato interrogante, il quotidiano di centro-sinistra la Repubblica, ha lanciato velate minacce tramite un suo associato e ha cercato di invalidare le domande sostenendo che sono viziate da un pregiudizio politico. Egli ha mostrato simile belligeranza verso i magistrati che lo hanno giudicato corruttore dell'avvocato inglese David Mills, definendoli militanti di sinistra, sebbene il parlamento lo abbia reso immune dall'essere processato. E insoddisfatto anche di un così utile parlamento, ha detto che dovrebbe essere drasticamente ridotto a 100 deputati, mentre il potere del premier dovrebbe essere accresciuto".

 

Il pericolo rappresentato da Berlusconi, prosegue l'editoriale del quotidiano finanziario, è di "svuotare i media di serio contenuto politico, rimpiazzandolo con l'intrattenimento, di demonizzare i nemici e rifiutare di accettare la legittimazione di ogni critica indipendente". Il pericolo è "mettere una fortuna al servizio della creazione di un'immagine di massa, composta da affermazioni di successi ininterrotti e sostegno di popolo". Che Berlusconi sia così dominante è "in parte colpa di una sinistra titubante, di istituzioni deboli e talvolta politicizzate, di un giornalismo spesso subalterno. Ma più di tutto è colpa di un uomo molto ricco, molto potente e sempre più spietato. Non un fascista, ma un pericolo, in primo luogo per l'Italia, e un esempio maligno per tutti".

 

Il lungo articolo dell'Independent, firmato dall'ex corrispondente da Roma, Peter Popham, ricostruisce punto per punto tutti gli sviluppi della "Berlusconi's story", chiedendosi se un leader coinvolto in così tanti scandali, controversie e processi, possa finire per perdere il potere a causa di una vicenda apparentemente minore, come la partecipazione al compleanno di una ragazza diciottenne, riportata inizialmente in un trafiletto di giornale da Repubblica, ma poi gonfiata dalla decisione di Veronica Lario di chiedere per questo il divorzio, sostenendo che suo marito ha incontri "con minorenni", che "non sta bene" e che "ha bisogno di aiuto". L'implicita allusione dell'Independent è allo scandalo Watergate, anch'esso iniziato con una piccola notizia di cronaca, un apparente tentativo di furto nel quartier generale del partito democratico americano, ma poi terminato con le dimissioni di Richard Nixon. Il quotidiano londinese conclude che oggi Berlusconi è di fronte al "rischio reale" di perdere consensi alle prossime elezioni europee, particolarmente dopo le critiche espresse da alte autorità della Chiesa cattolica per il suo comportamento. La questione dei suoi rapporti con Noemi Letizia, afferma il giornale, "non è triviale". Vivere in Italia oggi è "come essere intrappolati in un campo di lava che sta lentamente ma inesorabilmente scivolando giù da un pendio". Gli scandali di Mani Pulite, anziché portare alla nascita di una rivitalizzata "Seconda repubblica", hanno condotto a una "Età di Silvio e al lento ma costante degrado delle istituzioni democratiche della nazione". Se il primo ministro può "mentire così spudoratamente" sulla sua relazione con una teen-ager, allora l'Italia "è in pericolo".

 

Dal Paìs a Abc, tam tam sui media. E' sempre vivo l'interesse su stampa estera e siti web di informazione internazionale sul'inchiesta di Repubblica e il silenzio di Berlusconi sulle dieci domande che il giornale ha posto al presidente del Consiglio. Così come ha fatto il Financial Times, anche in Spagna il quotidiano El Paìs dedica alla vicenda il suo editoriale. Notando che "la condotta politica e personale di Berlusconi mina la credibilità italiana", e sottolineando come l'esecutivo guidato dal Cavaliere sia "più populista che mai". "La sua relazione con una aspirante vedette della tv - prosegue il quotidiano spagnolo - gli è costata il divorzio e rivelato un clima decadente che pure la Chiesa ha iniziato a criticare".

 

Il network americano Abc News, sul suo sito web si chiede se è vero che Berlusconi abbia avuto un "affair", una relazione , con "una modella minorenne". Il sito della maggiore tv Usa pone l'accento sulle tante incongruenze nelle storie raccontate dal premier e dalla famiglia Letizia e nota: "Nonostante il suo fermo controllo sulla copertura giornalistica italiana, le domande poste da Repubblica lo hanno in tutta evidenza scosso".

 

L'agenzia di stampa Reuters dedica al caso un articolo del corrispondente dall'Italia Philip Pullella, in cui si evidenziano le reazioni dell'opposizione e della Chiesa e come Berlusconi stia cercando di contrattaccare anche in vista delle prossime elezioni europee e del G8 in Abruzzo.

 

Anche in Germania il tema è oggetto di attenzione. Sul quotidiano conservatore Die Welt di oggi il corrispondente dall'Italia Paul Badde scrive che " tutta l'Italia segue tra sdegno e divertimento il presunto affair di Silvio Berlusconi con una diciottenne. Anche quando alla berlina, è il premier dei cuori. Berlusconi incarna l'Italia reale, la speranza che non tutto deve essere sempre corretto e pulito pur di raggiungere l'obiettivo che ci si propone. Alle Europee - prosegue Badde - il suo partito si aspetta comunque un risultato da sogno attorno al 40 per cento. Alcuni voteranno per lui anche per compassione".

 

Il principale quotidiano argentino, El Clarìn, scrive: "Nonostante lo scandalo della sua presunta relazione con Noemi, Berlusconi si presenterà come candidato testimonial alle elezioni europee". "Comunque vada - aggiunge il corrispondente dall'Italia Julio Alganaraz - sarà un plebiscito. Pro o contro di lui".

http://www.repubblica.it/2009/05/sezioni/p...cial-times.html

 

piantiamola di nascondersi dietro al frase: sono anti italiani... o non capiscono la realtà italiana la capiscono fin troppo bene...

 

edit

non intervengo sulla WWI per non aiutare ad sviare l'argomento

Modificato da Leviathan
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appunto. trieste non ci è tornata nel 1918.

non è stata una vittoria del popolo, ma di una potente lobby di interventisti che hanno mandato gli altri a morire per loro.

non credo che sia quello il modo giusto di ricordarla. lo trovo un'inutile trionfalismo teso a negare la tragedia che i popoli europei anno subito per colpa di re e imperatori.

Mi sembrava di aver esagerato ma, veramente, allora, hai bisogno di un notevole ed approfondito ripasso di Storia italiana: Trento (ed il Trentino non è, comunque, da confondere con l'Alto Adige, come mi pare tu abbia fatto in un tuo precedente post!) e Trieste, tornarono all'Italia, come risultato della prima guerra mondiale che, proprio per tal motivo, è considerata la 4^ guerra d'Indipendenza, perché con essa si completò l'Unità d'Italia.

 

Il link, http://www.triesteitaliana.it/ , si riferisce al secondo, sofferto, "Risorgimento" di Trieste, dopo la 2^ guerra mondiale (quando un certo Tito, se la voleva pappare, infoibando, magari, tutti gli italiani che erano sfuggiti, precedentemente) e l'ho inserito solo per dimostrare l'autentica italianità di una città, i cui abitanti si batterono e morirono, per affermare la loro nazionalità ed il loro amor di Patria!!!

 

Il resto è scontata e datata propaganda politica, che poteva essere diffusa, in qualche sezione di un partito che, nonostante gli sforzi di qualche irriducibile nostalgico orfano, è stato cancellato per sempre, dal globo terracqueo!!!

 

P.S. Mi correggo, è ancora al potere, a Cuba e, guarda guarda, nella Corea del Nord!!!

Modificato da picpus
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ho già detto che ho avuto questo grave lapsus. io credo che la prima guerra mondiale sia un pò troppa per essere giustificata con trieste e con il trentino-alto adige, sopratutto se non volevano essere italiani al 100%. tra l'altro tutti erano contenti a trieste quando andò all'italia, ma quando cominciarono i disordini, gli squadrismi, gli attentati, l'odio etnico e importantissima la recessione economica, lo furono un pò meno. anche hitler invase la cecoslovacchia con la scusa dei sudeti. è inutile ricordarsi degli irredenti quando fa comodo per far le guerre. del resto abbiamo svenduto nizza ai francesi...

 

EDIT: gradirei se, per cortesia, la smettessi di darmi del comunista.

Modificato da pandur
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chiedo pardon. lapsus con la seconda guerra mondiale.
ho già detto che ho avuto questo grave lapsus. io credo che la prima guerra mondiale sia un pò troppa per essere giustificata con trieste e con il trentino-alto adige, sopratutto se non volevano essere italiani al 100%. tra l'altro tutti erano contenti a trieste quando andò all'italia, ma quando cominciarono i disordini, gli squadrismi, gli attentati, l'odio etnico e importantissima la recessione economica, lo furono un pò meno. anche hitler invase la cecoslovacchia con la scusa dei sudeti. è inutile ricordarsi degli irredenti quando fa comodo per far le guerre. del resto abbiamo svenduto nizza ai francesi...

 

EDIT: gradirei se, per cortesia, la smettessi di darmi del comunista.

1) Nel momento stesso in cui l'hai detto, l'hai ... ripetuto, pari pari!

 

2) Ti ho messo il link http://www.triesteitaliana.it/ , proprio per dimostrarti cha a Trieste non hanno mai, per un solo momento, cessato di proclamarsi e voler essere italiani (ovviamente, per rendertene conto, dovresti darci uno sguardo a quel link e vedere come i ragazzi di Trieste hanno combattuto e sono morti per tal fine; vedi, ad esempio, Q U I).

 

3) Mi indicheresti dove ho scritto che ti ritengo comunista?!

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Il resto è scontata e datata propaganda politica, che poteva essere diffusa, in qualche sezione di un partito che, nonostante gli sforzi di qualche irriducibile nostalgico orfano, è stato cancellato per sempre, dal globo terracqueo!!!

 

dici chiaramente che qualunque cosa sia detta al di fuori di quello che dici tu e il sito trieste italiana è da comunisti.

 

siccome io dico un altra cosa...

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Riepiloghiamo; io ho detto che le considerazioni che di seguito riporto (e non il pensiero e/o le idee politiche di chi le digita nel post):

 

...

non è stata una vittoria del popolo, ma di una potente lobby di interventisti che hanno mandato gli altri a morire per loro.

non credo che sia quello il modo giusto di ricordarla. lo trovo un'inutile trionfalismo teso a negare la tragedia che i popoli europei anno subito per colpa di re e imperatori.

costituiscono un esempio di:

 

...

Il resto è scontata e datata propaganda politica, che poteva essere diffusa, in qualche sezione di un partito che, nonostante gli sforzi di qualche irriducibile nostalgico orfano, è stato cancellato per sempre, dal globo terracqueo!!!

 

P.S. Mi correggo, è ancora al potere, a Cuba e, guarda guarda, nella Corea del Nord!!!

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ok ho capito qual'è la tua opinione al rigurdo e tu hai capito la mia. in questo momento non mi sembra utile continuare un dibattito in questo senso, visto che non faremmo altro che rimbeccarci le nostre posizioni. sono stato io a trascinare la discussione in questo lungo OT e non voglio approfittare oltre della pazienza dei mod. in altra sede potremmo continuare questa discussione, ma per il momento la lascierei cadere.

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Sentite possiamo ritornare in topic?

 

Un comunista si smette a spammare che il 4 novembre non c'è da festeggiare? Amen, pazienza lasciatelo dire

 

Io sto ancora qua ad aspettare risposte sul ruthless Berlusconi

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Sentite possiamo ritornare in topic?

 

Io sto ancora qua ad aspettare risposte sul ruthless Berlusconi

 

anche io, oltre al mio articolo di cui riporto un estratto:

 

Dopo i numerosi servizi dei corrispondenti da Roma della stampa britannica, e due editoriali molto critici verso Berlusconi apparsi sul Times di Londra, quotidiano filoconservatore, e sul Guardian, quotidiano filolaburista, oggi a occuparsi del caso sono il quotidiano della City, considerato l'organo di informazione più autorevole d'Europa, e l'Independent, che dedica alla questione un ampio ritratto del premier italiano su due intere pagine.
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Ok giusto per farmi del male andiamo a vedere l'Indipendent nell'intervallo tra i due tempi della finale

 

:asd: davvero non male l'articolo dell'Indipendent

 

ARTICOLO

 

Italians are always scornful about the obsession of the "Anglo-Saxon" media with the private lives of the rich and famous, but for the past month the Italian newspapers have been preoccupied with one subject and one subject only: the relationship between Prime Minister Silvio Berlusconi and a young woman from Naples called Noemi Letizia.

 

Mr Berlusconi has been caught out telling numerous lies about the relationship and refuses to explain them

The media cannot be accused of muck-raking on the issue because it was Mr Berlusconi himself who drew attention to the relationship in Tuesday when he took advantage of a trip to Naples to drop in on Noemi's 18th birthday party. There he posed for photographs and presented the pretty young blonde with a gold and diamond pendant worth €6,500 (£5,700).

..... segue sul link ma l'articolo è davvero gustoso :asd:

 

Incredibile come debba andare su un giornale inglese per riuscire a trovare tutta la storia scritta ben bene per filo e per segno.

 

Perfetto: dunque per il Financial Times (conservatore) B. è un uomo crudere, un esempio malvagio. Per l'Indipendent, Laburista, B. invece è

 

It was the behaviour of a sultan, a monarch or a dictator, and the way Berlusconi was pushing the envelope was an indication of how he was steadily moving in that direction.

 

Raramente qualcuno riesce a mettere d'accordo conservatori e laburisti come hanno fatto Noemi e il Papi :rotfl: :rotfl:

 

Eccellente conclusione "the nation is in danger"

 

Far from leading to a revitalised "Second Republic", Italy's bribery scandals of the 1990s instead ushered in the Age of Silvio and the slow, steady degradation of the nation's democratic institutions. If the Prime Minister can get away with carrying on an adulterous, semi-public love affair with a teenage girl (and then lying so brazenly about it that any fool can see he is not telling the truth) and still he is not brought to account – then the nation is in danger.
Modificato da Rick86
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Il fatto è che berlusconi è talmente estraneo alla loro visione della politica, e anche alla mia daltronde, che non riescono a spiegarsi come possa essere al potere senza che sia un mezzo dittatore, ma la realtà è che berlusconi è al potere solo perchè lui è molto bravo ad avere consenso tra gli Italiani da un lato e dall'altro l'opposizione è un manipolo di incompetenti allo sbando, non c'è nessuna realtà oscura e nessun pericolo per la democrazia.

Se berlusconi agisse in modo poco democratico, infatti, sarebbe stato almeno riconfermato, mentre dopo un mandato è sempre salita la sinistra, con una campagna elettorale in chiave antiberlusconiana, ma alla prova di governo ha, ovviamente, fallito.

 

Se poi l'ha scritto il financial times o l'indipendent (che non è filo-laburista ma, appunto, indipendente e prende posizioni diverse di volta in volta) poco mi interessa, rimangono analisi superficiali fatte da persone che di politica Italiana non ne capiscono molto.

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Se poi l'ha scritto il financial times o l'indipendent (che non è filo-laburista ma, appunto, indipendente e prende posizioni diverse di volta in volta) poco mi interessa, rimangono analisi superficiali fatte da persone che di politica Italiana non ne capiscono molto.

 

è da un pò che gira questa idea che i giornalisti inglesi siano superficiali. vi sbagliate di grosso. per loro noi costituiamo un'inesauribile fonte di studio e ci osservano con attenzione. inoltre stiamo parlando di testate estremamente professionali che vanno al sodo della qustione e non alle apparenze. voi confondete con gli articoli tipo "der spiegel" che è praticamente un giornale scandalistico, non alivello del times o indipendent, che, fidatevi, san bene di cosa parlano.

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cambio (forse) argomento, ma ci interessa tutti.

 

Ieri nel voto finale al Senato che ha approvato il cosiddetto pacchetto sicurezza (disegno di legge 733)

 

con un emendamento del senatore Gianpiero D’ Alia (UDC), è stato introdotto l‘articolo 50-bis, “Repressione di

attività di apologia o istigazione a delinquere compiuta a mezzo internet“.

In pratica se un qualunque cittadino che magari scrive un blog dovesse invitare a disobbedire a una legge

che ritiene ingiusta, i provider dovranno bloccarlo. Questo provvedimento può obbligare i provider a oscurare

un sito ovunque si trovi, anche se all’estero. Il Ministro dell’interno, in seguito a comunicazione dell’autorità giudiziaria, può disporre con proprio decreto l’interruzione della attività del blogger, ordinando ai fornitori di connettività alla rete internet di utilizzare gli appositi strumenti di filtraggio necessari a tal fine. L’attività di filtraggio imposta dovrebbe avvenire entro il termine di 24 ore. La violazione di tale obbligo comporta una sanzione amministrativa pecuniaria

da euro 50.000 a euro 250.000 per i provider e il carcere per i blogger da1 a 5 anni per l’istigazione a delinquere e per l’ apologia di reato, da 6 mesi a 5 anni per l’istigazione alla disobbedienza delle leggi di ordine pubblico o all’odio fra le classi sociali. Immaginate come potrebbero essere ripuliti i motori di ricerca da tutti i link scomodi per la Casta con questa

legge.

 

Cosa ne pensiamo?

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è da un pò che gira questa idea che i giornalisti inglesi siano superficiali. vi sbagliate di grosso. per loro noi costituiamo un'inesauribile fonte di studio e ci osservano con attenzione. inoltre stiamo parlando di testate estremamente professionali che vanno al sodo della qustione e non alle apparenze. voi confondete con gli articoli tipo "der spiegel" che è praticamente un giornale scandalistico, non alivello del times o indipendent, che, fidatevi, san bene di cosa parlano.

 

 

Io ho letto gli articoli e mi paiono analisi superificiali.

Che poi i giornalisti anglosassoni siano migliori dei nostri non ci piove, ma proprio non riescono ad analizzare la nostra politica, esattamente come i nostri sono incapaci di analizzare la politica americana (gli articoli Italiani a riguardo sono, a dir poco, ridicoli, anche se scritti da chi abita da anni negli USA, un nome su tutti Zucconi, ma che è superficiale come pochi a riguardo).

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Riforma degli istituti tecnici:

 

http://www.ilsole24ore.com/art/SoleOnLine4...ulesView=Libero

 

Ad una prima lettura mi sembra buona anche se avrei preferito l'obbligatorietà dello stage per poter sostenere l'esame di stato, come si fa all'università di Brescia.

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Bravo Brunetta! :asd:

 

http://www.lastampa.it/redazione/cmsSezion...44130girata.asp

 

Il ministro: «Il burocrate faccia

il burocrate, le forze dell'ordine

vadano in giro per le strade». Poi

critica il cosiddetto "friday casual"

Insorgono i sindacati di categoria ROMA

Bisogna cambiare il concetto di sicurezza eliminando l’eccessiva burocrazia: «Non si può mandare in strada il poliziotto "panzone" che non ha fatto altro che il passacarte perché lì se li mangiano». Il ministro della Pubblica amministrazione punta il dito contro la troppa burocrazia nella sicurezza. «Come non posso concordare sul fatto che bisogna mandare i poliziotti per le strade a garantire la sicurezza? Meno burocrazia e più polizia on the road a contatto diretto con il cittadino, credo che su questo punto non ci sia nessuno che dissenta», afferma il ministro alle telecamere di Klauscondicio.

 

«Certamente - aggiunge Brunetta - non è così facile dire dalla scrivania alla strada, non si può mandare in strada il poliziotto ’panzonè che non ha fatto altro che il passacarte perché lì se li mangiano. Bisogna cambiare il concetto stesso di sicurezza, deve essere fatta da chi la sa fare». E aggiunge: «Perché il passaporto bisogna farlo in Questura? Il burocrate faccia il burocrate, i poliziotti con la pistola ed il manganello vadano in giro per le strade, nelle gazzelle, nelle automobili e in elicottero. Questa deve essere la sicurezza. La sicurezza non deve essere burocrazia e invece, purtroppo, gran parte del nostro capitale umano, impiegato nei sistemi di sicurezza, è utilizzato per produrre carte e quindi burocrazia».

 

Il ministro Brunetta commenta poi l’abitudine del "friday casual" in uso presso alcune aziende italiane e straniere: «Anche il venerdì i dipendenti delle pubbliche amministrazioni devono vestire in giacca e cravatta. Quando si è un’azienda pubblica e si ha a che fare con il pubblico, si hanno doveri maggiori rispetto al privato».

 

Immediata la replica di S.I.A.P.(Sindacato Italiano Appartenenti Polizia) e A.N.F.P. (Associazione Nazionali Funzionari di Polizia) che giudicano «infondate e gravi le affermazioni del Ministro Brunetta che offendono gli operatori della Polizia di Stato, esprimendosi per editti populistici di cattivo gusto che poco si addicono ad un Ministro della Repubblica». Il ministro Brunetta - affermano in una nota congiunta il segretario dell’Anf, Enzo Letizia e il segretario del Siap, Giuseppe Tiani, «dimostra, inoltre, di non conoscere l’organizzazione ed i compiti della Polizia di Stato poiché i colleghi che svolgono servizio ’dietro le scrivaniè, quelli che lui definisce ’panzonì, altro non fanno che proseguire il lavoro effettuato dalle pattuglie in strada, dagli uffici investigativi e tutte le attività amministrative (obbligatorie per legge) connesse al rilascio dei permessi di soggiorno o ai decreti di espulsione, oltre ad esser in gran parte personale ferito in servizio o parzialmente idoneo a causa di patologie contratte in servizio».

 

«Consigliamo a Brunetta, - agiungono i due esponenti sindacali - prima di avventurarsi nel rilasciare dichiarazioni sugli uomini e le donne della Polizia di Stato, di informarsi dai suoi colleghi della Giustizia e dell’Interno, sugli sviluppi delle attività di prevenzione e persecuzione dei reati che la polizia prosegue con le Autorità Giudiziarie ed Amministrative per garantire la sicurezza ai cittadini». «La nostra non è un attività complessa ed articolata, anche il banale rilascio dei passaporti richiede un accurato accertamento a meno che il Ministro non intenda far espatriare liberamente chi rapisce i figli o è colpito da ordinanza di custodia cautelare in carcere. Per memoria del ministro - continuano - si ricorda si rammenta che il personale che lui definisce ’panzonè quotidianamente lascia la scrivania e viene impiegato nei servizi di ordine pubblico o in scorte a personaggi di varia natura negandogli sia il riposo che il pagamento dello straordinario, e spesso salta pausa pranzo o cena». «Le affermazioni sull’antimafia si commentano da sole e dimostrano anch’esse - concludono - che Brunetta non sa di che cosa parla ed i risultati ed i sacrifici, anche in termini di vite umane per il contrasto al crimine organizzato ed alle mafie, lo dimostrano».

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