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Ragazza rom tenta di rapire neonata nel napoletano


vorthex

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io, invece, la vedo da un punto di vista pragmatico:

 

i rom sono un problema? si! ora c'è la possibilità di eliminare tale problema? si! che poi si sia fatta una gogna mediatica per un fatto gravissimo poco mi importa, basta che gli zingari se ne vadano.

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Vorthex dici tutto e niente. Posto che gli zingari siano un problema serio mi spieghi dove se ne devono andare dal momento che sono o italiani o comunitari? E sopratutto sulla base di quali fatti avverrebbe l'espulsione? Se colpevoli di qualche reato dovrebbero finire in carcere, se non colpevoli di alcun reato su quali basi espellerli? Perchè non ci piace vedere gente vivere in quelle condizioni? Allora espelliamo anche i senza tetto?

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Galland il tuo intervento mi ha fatto molto pensare, ovviamente condivido la parte sull'ipocrisia e sul linciaggio mediatico ma:

 

i meridionali hanno lavorato, e duro, sia nel nord Italia che all'estero e alla fine buona parte di loro ha avuto per lo meno una casa, un lavoro ed una famiglia. Questo era il loro obiettivo, una vita dignitosa.

A me pare invece (ma magari mi sbaglio) che agli zingari stia benissimo vivere così, non vogliono un lavoro onesto o una casa ma precisamente la vita che hanno adesso. Se no come si spiega che in 30 anni nessuno di loro sia riuscito ad emergere?

Guardate solo gli immigrati: anche loro spesso iniziano in situazioni disagiate come e peggio degli zingari: ma si danno da fare e per lo meno una parte di loro riesce a costruirsi una vita dignitosa, a mandare i figli a scuola e ad INTEGRARSI. Perchè nessuno, e sottolineo nessuno, degli zingari fa altrettanto?

Perchè non lo vogliono, non c'è altra soluzione.

 

io ho il massimo rispetto per gli immigrati, gente che abbandona tutto, casa, famiglia e amici per cercare un lavoro qua da noi, non sono minimamente razzista e non mi sognerei mai di fare loro quello che i leghisti vorrebbero fargli. Perchè so che, almeno una buona parte di loro non è qua per delinquere ma per lavorare onestamente.

MA GLI ZINGARI NON SONO COSI'

Modificato da Rick86
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Galland ha fatto una bella riflessione, un una discussione che sembrava andare tutto in altro senso. Anche tu Rick hai fatto un giusto intervento.

 

Mi vien da pensare cosa ne sarebbe di questa triste faccenda, se trent'anni fa si fossero prese delle misure quando i ROM cominciarono a stabilirsi in Italia.

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Il problema non è così semplice come sembra.

Innanzitutto, qualcuno di voi ha postato questo:

 

Volevo aggiungere un ulteriore pezzo al ragionamento (purtroppo senza soluzioni alla mano); come si può sperare che un bambino cresciuto per strada facendo la carità e vivendo di espedienti possa avere dei figli ed educarli in modo differente?

 

Ecco, soffermiamoci su questa considerazione.

Come si può pensare che un bimbo cresciuto in seno a quella realtà, possa mai diventare qualcosa di diverso?

Che possibilità gli abbiamo dato?

 

Non trasferiamo ai ROM un problema che invece determiniamo noi, con la nostra incapacità di gestire adeguatamente la situazione.

A una famiglia italiana che non riesce a provvedere ai bisogni del proprio figlio, quest'ultimo viene sottratto e affidato a un'altra famiglia.

 

Forse è il caso di iniziare ad applicare questo sistema. E' legale, è già operante, basta implementarlo a dovere.

Togliamo i figli a chi li manda ai semafori a mendicare, a chi non assicura loro un'istruzione adeguata, a chi li manda a rubare, a chi li usa tenendoli in braccio seminudi al freddo, al caldo, sotto la pioggia, per impietosire i passanti, a chi li alleva in campi in cui non sono garantite condizioni minime di igiene e assistenza sanitaria.

 

Basta fare questo, e poi vediamo quanti ROM continueranno a insediarsi in Italia.

 

E anche il discorso di dare la cittadinanza... scusate, ma non sono d'accordo.

La cittadinanza non è un diritto di residenza, non è un permesso di soggiorno... è molto di più.

Significa fare propria la cultura di un Paese, assimilarsi ad esso, essere realmente convinti di volerlo fare.

E', a mio modo di vedere, anche qualcosa di diverso da un semplice diritto (di chi viene in Italia): da un lato ci dev'essere una persona che consapevolmente voglia diventare cittadino (non per interesse, ma per volontà di adesione) e dall'altra un paese che sia disposto a concederla.

Perchè mai devo sentirmi in obbligo, io Italia, di dare la cittadinanza a un tizio che - onestissimo - si sente straniero e chiede la cittadinanza solo per interesse?

Allora, mettiamo in condizione lo straniero di non aver bisogno di chiedere la cittadinanza per ottenere cose che può ottenere senza.

 

Ma il discorso va oltre.

E qui viene la nota dolente.

Uno straniero, se tutto fosse a posto, potrebbe lavorare in Italia, risiedere in Italia, avere diritto all'assistenza sanitaria italiana, diritto allo studio, ecc... ecc... ecc... Perchè mai dovrebbe chiedere la cittadinanza?

Invece la chiedono ugualmente.

E quelli che la chiedono lo fanno solo per interesse: evidentemente per non poter essere espulsi se non lavorano più o se delinquono, o magari solo per non doversi fare le code agli sportelli immigrazione per rinnovare il permesso di soggiorno.

Sono ben pochi quelli che chiedono la cittadinanza perchè sono onesti e vogliono davvero diventare cittadini italiani.

Solo questi ultimi noi dobbiamo tutelare (dal punto di vista di concedere la cittadinanza), non tutti gli altri, ancorchè apparentemente regolari.

E pertanto, dobbiamo pretendere che i requisiti per ottenere la cittadinanza siano molto più stringenti di quanto non siano ora.

 

Ad esempio, possiamo immaginare un sistema in cui lo straniero, all'ingresso in Italia, abbia a disposizione un permesso di soggiorno provvisorio (che so sei mesi) entro il quale si debba trovare un lavoro. A quel punto avrà diritto a una carta di soggiorno che avrà valore fintanto che la sua posizione lavorativa sarà regolare (e basta interfacciare i database INAIL/INPS con quelli dell'Immigrazione, per evidenziare subito chi non lavora più).

Con quella carta di soggiorno può restare tranquillo finchè vuole e beneficiare di tutti i diritti di un cittadino, senza esserlo.

Soltanto dopo un certo numero di anni (non meno di 5 ma forse sarebbe meglio 10) potrà chiedere la cittadinanza. Attenzione: chiedere. Non significa ottenerla automaticamente. Perchè se uno è in regola al 100 % con il lavoro e quant'altro, ma professa una riforma costituzionale per cui in Italia si dovrebbe parlar arabo e le donne devono portare il burka, non vedo proprio perchè dovremmo concedergliela.

 

In sintesi: applichiamo bene le leggi che abbiamo (discorso ROM), evitiamo automatismi e allargamenti che limitano il nostro santo diritto discrezionale di decidere chi meriti la cittadinanza e chi no, sfruttiamo le grandi capacità dell'informatizzazione per aumentare l'efficienza dei controlli incrociati, puniamo severamente chi agevola l'immigrazione clandestina e chi si presta a falsificare la posizione degli stranieri per fargli ottenere permessi di soggiorno, garantiamo effettività di diritti a chi è in Italia regolarmente (di modo che non abbia necessità di ricorrere alla cittadinanza) e creiamo una forza di polizia specifica per l'immigrazione.

 

Su quest'ultimo punto, bisogna accettare il fatto che le risorse attualmente assegnate dalle forze di polizia al controllo immigrazione, SONO INSUFFICIENTI perchè vengono condivise con le risorse assegnati ad altri problemi ritenuti più importanti o più visibili o meno rognosi.

Allora, che si stacchi da ogni corpo di polizia un'aliquota di personale e di risorse, e che le si faccia confluire in un apposito Servizio Immigrazione, così come avviene in altri paesi che hanno affrontato questi problemi prima di noi.

 

Altrimenti continueremo soltanto a prenderci tutti in giro fino alla notte dei tempi, a produrre leggi che non siamo in grado di far rispettare, e a rincorrere un fenomeno che non siamo in grado di controllare.

 

Mio parere.

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Nel concordare su tutto il ragionamento e sulle conclusioni cui è giunto Gianni, mi permetto far notare la concretezza delle sue proposte, e di ciò abbiamo veramente ed urgentemente bisogno: per discutere sul sesso degli angeli, cosa che può anche essere utile ed interessante, c'è sempre tempo!

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si si chiama green card e si vince tramite una lotteria

 

non si ottiene solo tramite lotteria.

 

La green card è niente più che il permesso di soggiorno permanente, e ci sono svariati modi per ottenerla....uno di essi sono le lotterie.

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Ospite galland

Inserisco questa notizia, presa per l’ennesima volta da Internazionale (9/15 maggio 2008 n.743), spero che dandole ulteriore divulgazione non fornisca il destro alla Camorra per procacciare ulteriori cespiti.

Sapevo che qualcosa del genere avvenne a Montelepre, paese natale di Salvatore Giuliano.

 

RIO, TURISMO CRIMINALE

L’amministrazione ha annunciato l’apertura di un’inchiesta su un’agenzia turistica accusata di apologia di reato. Secondo il quotidiano Folha de Sao Paulo, la Private tours offrirebbe al prezzo di 35 euro un’escursione nella favela La Rocinha, abitata da oltre 150mila persone. Il tour comprenderebbe la visita alle bocas de fumo, i punti di smercio degli stupefacenti, e l’incontro con i narcotrafficanti della banda Amigos dos amigos, con tanto di foto ricordo accanto ai banditi a volto coperto.

 

Ora dico “Gomorra” di Saviano è un best-seller, domani il film esce nelle sale.

Almeno un videogioco si potrebbe fare… o no?!

E poi parla di degrado, c’è un’industria da sfruttare!!!

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Io abito a Pescara, e qui il problema dei ROM è molto sentito. 40 e più anni fa un sindaco di madre ROM concedette a varie famiglie di insediarsi nelle case popolari, anche a discapito di italiani realmente bisognosi di questo genere di aiuto.

 

Da quel periodo in poi le famiglie nomadi, che nomadi in realtà non sono, si sono stabilmente insediate in quartieri che sono da considerarsi "no fly zone", per fare un paragone aeronautico, per chiunque non sia nato e vissuto tra lo spaccio di droga e la criminalità nel suo senso più lato.

 

Negli anni '90 è stato raggiunto il culmine dello strapotere sociale delle famiglie ROM che, sopratutto in età giovanile, tendono a voler monopolizzare intere zone della città, appropriarsene in qualche modo, e chiunque viva dalle mie parti sa cosa intendo. In pratica le feste di paese, le sagre di prodotti tipici, diventavano per il pescarese qualsiasi un posto dove andare a rischiare le botte.

 

Ci si vedeva spesso avvicinare da sconosciuti ragazzi zingari che chiedevano banconote da 10 Euro, o di fare un giro con il motorino, ed opporsi alle varie pressioni voleva dire nella maggiorparte dei casi prendere spintoni all'inizio e calci e pugni poi.

 

Va da sè che una situazione del genere crea un odio profondo verso tutti i ROM, anche verso quelle famiglie dette "svestite", ossia che hanno rinunciato a parte delle proprie tradizioni a favore di una maggiore integrazione. Vi sono attualmente molteplici esempi di famiglie che abitano case stabilmente, e non per forza case popolari, che mandano i propri figli a scuola o a svolgere anche lavori umili, se in assenza di qualifiche. Non sono rari i casi in cui, dalle mie parti, quando si chiama un'impresa edile per effettuare riparazioni nella propria casa si vedano saltare tra le impalcature 25enni ROM.

 

Ma sono casi isolati. Per la maggior parte dei casi, non tanto in città grandi ma quanto in cittadine dell'ordine dei 40 mila abitanti, i ROM sono una piaga, un'etnia che rifiuta per tradizione l'integrazione. Ho avuto (sfortunatamente) molto a che fare con ragazzi ROM, comitive intorno ai 20 anni, e ne so qualcosa delle loro tradizioni.

 

Innanzitutto, quando si considera un fallito uno che guadagna lavorando (per loro le uniche fonti di reddito onorevoli sono il furto, lo spaccio, l'allevamento e le corse dei cavalli, le giostre, le bancarelle alle sagre di paese), quando si considera frocio uno che non tradisce la moglie, quando si considerano bastardi i figli di uno zingaro e una "caggia" (non zingara), viene quasi voglia di fare come gli scaricatori di porto che qualche anno fa ne uccisero un paio con accettate in faccia e motosega, durante una mega rissa alla Marina che decretò la loro "no fly zone".

 

In definitiva, tenendo a mente quanto postato da Gianni che è davvero impossibile non condividere (come Picpus apprezzo la concretezza delle sue proposte), quello che voglio farvi notare è che i ROM sono una popolazione da trattare separatamente dalle altre che in Italia comunque sono presenti in gran numero e di certo creano problemi non minori, e mi riferisco a marocchini, rumeni e albanesi. Galland, ottimo spunto il tuo, ma attenzione a non generalizzare. Il problema dei ROM è ben diverso e non gli si stanno attribuendo colpe che non hanno, come fu per gli ebrei nell'antica Roma e ai tempi dell'ascesa del Furher.

 

Come dice Rick, gli zingari hanno una concezione di "vita dignitosa" che è incomprensibile ad un popolo realmente civilizzato come quello europeo, perciò condivido, anche se a malincuore, la scelta di Maroni di istituire un commissario per l'emergenza ROM. E' ora di porre fine ad almeno una piccola percantuale dei problemi che affligge il nostro bel Paese.

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Ottima analisi Tuccio.

 

Vorrei riportarvi come esempio di quello che è la mentalità ROM, proposito dell'episodio della 16 che ha tentato di rapire un neonato. Un Rom intervistato sulla faccenda dice: "che problema c'è se ha rapito un neonato, non è grave, non l'ha mica ucciso"

 

Da queste parole si capisce come ragiona questa gente e si capisce che sono totalmente incompatibili con la nostra cultura. Per loro delinquere(dai furtarelli allo stupro passando per il rapimento e la vendita di neonati) è normale e anzi un vanto e questo A CASA NOSTRA non è accettabile.

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Negli USA ci sono anche esami per la cittadinanza vero?

Sì, e sono dannatamente severi.

 

Devi conoscere:

1)costituzione americana

2)storia americana

3)inno americano

4)strutturazione e funzionamento delle principali istituzioni americane

 

Implicitamente ciò significa che devi anche conoscere bene la lingua inglese....

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Ospite galland

Bambini rapiti dai nomadi, ovvero: non tutto il male vien per nuocere…

 

“Fino a sei anni, abitai coi miei alla periferia della città di Baden-Baden. Tutto intorno alla nostra casa c’erano soltanto fattorie di contadini. In quell’epoca non ebbi compagni di giochi, perché i bambini dei vicini erano tutti molto più grandi di me, e dovevo perciò accontentarmi della compagnia degli adulti. Naturalmente, non era molto piacevole, e così cercavo di sottrarmi il più possibile alla sorveglianza, intraprendendo lunghe gite di esplorazione. In particolare, ero affascinato dal gran bosco che si estendeva nelle vicinanze, con i suoi giganteschi abeti. Ma non mi avventurai troppo all’interno, solo quel tanto che mi consentiva di scorgere dalle pendici del monte la nostra valle. Del resto mi era proibito andare da solo per il bosco, da quando, piccolissimo, ero stato sorpreso a giocare tutto solo da una compagnia di zingari, che mi aveva portato via con sé. Fortunatamente ci imbattemmo in un contadino del vicinato, che passava di lì per caso, e che poté riprendermi agli zingari e riportarmi a casa.”

 

Rudulf Hoss

Comandante ad Auschwitz

Einaudi 1997

 

Si tratta dell’autobiografia dell’ufficiale delle SS comandante del campo di Auschwitz, scritta durante la detenzione nel carcere di Cracovia.

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Roma, 17 maggio 2008 - ''La situazione dei rom in Italia e' orribile. E' incredibile che in un paese democratico ci siano persone che vivono senza diritti e senza documenti anche se sono qui da 40 anni'', Così ha sostenuto l'europarlamentare di etnia rom Viktoria Mohacsi durante una visita al piu' grande campo nomadi di Roma, il Casilino 900.

 

 

 

L'europarlamentare, di nazionalita' ungherese, e' stata incaricata dall'Unione europea di monitorare la situazione dei campi rom in Italia dopo i fatti di Napoli.''Sono venuta qui in seguito all'assalto del campo nomadi di Ponticelli a Napoli - ha aggiunto Mohacsi, oggi accompagnata da una delegazione dei Radicali italiani - e per vedere la situazione con i miei occhi. Sono preoccupata per cio' che avviene in Italia, dove bambini appartenenti alla terza generazione di immigrati non hanno ancora i diritti fondamentali di cittadinanza. Urge un programma di integrazione specialmente per le persone che arrivano dai nuovi stati membri dell'Ue.

Lunedi' sera - ha detto ancora parlando nel campo nomadi dove, secondo alcune stime, vivono circa 1.500 persone - riferiro' a Strasburgo cio' che ho visto in Italia''.

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D'accordo Leviathan, però bisognerebbe anche vedere quanto sti rom hanno voglia di integrarsi e non di continuare a vivere di espedienti (leggi furti e quanto altro)... in fondo ci saranno anche carenze da parte delle istituzioni italiane, però anche la volontà di chi sta dall'altra parte non mi sembra essere improntata alla collaborazione ed alla voglia di cambiamento.

 

Mi sembra invece valida la linea di Maroni: no alla xenofobia, ma sì al pieno rispetto della legalità.

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D'accordo Leviathan, però bisognerebbe anche vedere quanto sti rom hanno voglia di integrarsi e non di continuare a vivere di espedienti (leggi furti e quanto altro)... in fondo ci saranno anche carenze da parte delle istituzioni italiane, però anche la volontà di chi sta dall'altra parte non mi sembra essere improntata alla collaborazione ed alla voglia di cambiamento.

 

Mi sembra invece valida la linea di Maroni: no alla xenofobia, ma sì al pieno rispetto della legalità.

 

posso portare l'esempio di quello che successe, una venticinquina di anni fa, nel mio quartiere a Roma.

 

Ci sono alcuni palazzi, qui in zona, ex-Caltagirone poi acquistati dal Comune ed adibiti in case popolari.

Un "illuminato" assessore ebbe la grande idea di affittarle a dei zingari (magari togliendole a qualche italiano che ne aveva davvero bisogno), per "favorire la loro integrazione".

Risultato? il giorno dopo gli zingari erano di nuovo in roulotte, e incassavano il sub-affitto dell'appartamento.

 

Se non c'è la volontà di integrarsi, è inutile starne a discutere.

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Sono dell'idea che l'europa in questo caso debba farsi i fatti suoi. non si può dare la cittadinanza a gente che con l'italia e il suo modo di vivere non ha niente a che fare.

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VIGEVANO (PAVIA), 18 MAGGIO 2008 - Dopo la vicenda della donna rom a Napoli ora il giallo si sposta in Lombardia. Una domma, mamma di una bimba di 5 mesi, entrando nella cameretta della figlia l'ha trovata in braccio a uno sconosciuto. Le urla della donna hanno fatto fuggire il presunto rapitore.

 

 

Un episodio ancora avvolto nel mistero, avvenuto ieri mattina in un appartamento di una zona periferica di Vigevano.

A presentare la denuncia ai carabinieri e' stata una coppia (marito straniero, moglie italiana). La donna ha raccontato di aver trovato, in casa, la sua bimba in braccio a un uomo. A questo punto si e' messa a urlare terrorizzata. Lo sconosciuto ha lasciato la bambina sul letto ed e' poi fuggito da una finestra. La mamma ha trovato alcuni cassetti della camera da letto aperti e questo lascerebbe intuire un tentativo di furto.

 

 

Ma alcuni dubbi rimangono. Da quanto si e' appreso la mamma e' rientrata a casa verso le dieci con la figlia di cinque mesi. Ha lasciato la bambina sul letto della camera matrimoniale. La neonata si e' addormentata e la madre ha iniziato a fare alcuni lavori in casa. Poco dopo e' tornata in camera e ha visto sua figlia in braccio allo sconosciuto. I carabinieri hanno avviato indagini per cercare di fare chiarezza sull'episodio che ha destato allarme in tutta la zona.

 

qn.nazionale.net

 

è partita la psicosi

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