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Forze armate europee


Rick86

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Andando clamorosamente OT avevamo iniziato a parlare di FF.AA. europee nella discussione su LaRussa MdD. Se interessa possiamo continuare.

 

L'intera discussione si trova QUA

 

Io riposto quello che avevo scritto:

 

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Questo discorso mi è veramente molto caro.

 

La base di partenza devono essere questi due dati di fatto:

- il primo è il mondo del XXI secolo, multipolare, cioè con tante potenze mondiali delle dimensioni di Cina, India, USA, Russia e Brasile, un mondo dove un singolo paese europeo, da solo, conterà sempre meno. E vale per tutti, dall'Inghilterra alla Grecia.

E lo stesso discorso vale anche per gli equilibri interni della NATO; Italia o Germania da sole hanno poca voce in capitolo sugli equilibri dell'alleanza che attualmente è tutta sbilanciata dalla parte degli USA. Un NATO bipolare invece, centrata su una grossa potenza militare su ciascuna sponda dell'atlantico sarà contemporaneamente più efficiente (sono due e non 26 le FF.AA. partecipanti alle varie operazioni, pensate solo ai caveat in Afghanistan) e più vantaggiosa per noi.

- il secondo punto è che NATO e UE devono coesistere. L'unico modo che l'Occidente ha per resistere all'ascesa dei giganti asiatici è restare unito e proteggere il suo vantaggio qualitativo. Numericamente non c'è storia, noi siamo 600 milioni, loro 3 miliardi.

 

Quindi:

- E' importante arrivare a delle FF.AA. europee

- Tali FF.AA. devono essere autonome ma devono anche far parte della NATO

 

Ci sono poi tutta una serie di vantaggi secondari, a cascata. Il primo e forse il maggiore sarà quello economico. Al posto di 25 stati maggiori, 25 comandi, 25 logistiche ecc. ecc. ne avremo uno solo. Pensate poi, per esempio, alle portaerei: ora ciascun paese europeo in grado di farlo si progetta e si costruisce la propria portaerei. Pensate invece di poter fare come gli americani, progettare una sola classe e poi costruirla in serie. Ma c'è di più: paesi come l'Olanda, la Germania o la Grecia in grado magari di permettersi mezza PA a testa collaborando arriverebbero a costruirne una o due in più. Nell'UE unità 1+1+1+1 non fa quattro, ma cinque, sei o anche di più. E questi sono solo esempi, se ne potrebbero fare tanti.

 

Un altro punto, sempre economico, è che sganceremmo dai teatrini politici dei vari paesi il finanziamento dello strumento militare. Ogni anno, o anzi meglio ogni tre anni si decide a livello UE quanto ciascun paese deve fornire, in proporzione ai ritorni industriali e di comando e al PIL e ci si regola di conseguenza.

 

Ancora, pensate a che potere potrebbe avere un MdD europeo: invece di gestire l'acquisto di 100 caccia o di 200 MBT si ritroverebbe a trattare con le industrie per ordini di 1000 caccia e 2000 MBT, grosso modo la stessa cosa che avviene dall'altra parte dell'Oceano.

 

A fronte di tutto ciò penso che il limite maggiore sia l'assenza di una politica estera europea. Difesa ed esteri procedono a braccetto, nessuna delle due potrebbe esistere senza l'altra e devono quindi nascere insieme. Una politica estera senza un esercito comune è vana, manca di forza e credibilità. Si ridurrebbe ad uno sterile parlare, quando la controparte sa benissimo che altro non puoi fare. FF.AA. europee senza un Ministro degli esteri resterebbero inutilizzate.

 

Quindi come?

Innanzitutto è impensabile mettere d'accordo 25 paesi, ci vuole un gruppo di paesi europei "volenterosi" che devono fare da apripista. In questo gruppo la nostra presenza è scontata direi; anche se il PdL lo è un po meno (causa lega) entrambi i 2 maggiori partiti sono europeisti.

Mi aspetto molto dal semestre di Sarkozy in proposito.

 

Capacità nucleare: è importante averla, per non utilizzarla mai. Siccome gli inglesi non accetteranno mai, i francesi devono essere della partita.

 

Come organizzazione il problema maggiore è la differenza di lingua. Per questo motivo io rimarrei (salvo eccezioni come le FS) con unità mononazionali fino al livello della Brigata per l'EI, dello Stormo per l'AMI e della nave per la MMI. Il modello vincente è quello americano, un esercito regolare di professionisti e la Guardie nazionali che resteranno sotto controllo dei singoli paesi.

Il grosso delle marine e delle aviazioni dovrebbe confluire nelle FF.AA. comuni mentre come forze di terra mi pare indispensabile la capacità di poter gestire contemporaneamente fino a due crisi maggiori tipo Irak. Quindi almeno 500.000 uomini. Le varie Guardie nazionali, oltre a compiti di Protezione civile e soccorso fungeranno poi da riserva per le FF.AA. europee.

Indispensabile è la creazione di uno Stato maggiore europeo (i motivi sono ovvi) e di un Ministero della Difesa (NB, Ministero, non il singolo Ministro) strutturato come un classico MdD Nazionale.

 

In uno scenario simile diventa interessantissima infine la competizione tra le varie industrie europee. Avverrà un qualcosa di simile a quello che succede in America e i maggiori gruppi saranno Dassault, Bae, EADS e Finmeccanica.

 

Ho scritto tantissimo, scusatemi per il post chilometrico

 

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Modificato da Rick86
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Partecipanti più attivi

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Riporto il mio intervento nell'altro topic

 

Rick ha perfettamente ragione, il suo è un discorso logico, razionale e che condivido; peccato che per arrivare alla soluzione da lui auspicata deve passarne di acqua sotto i ponti; essenzialmente, come già rimarcato da picpus, se l'UE rimarrà un'organizzazione sovranazionale essenzialmente economica e che detta regole d'indirizzo e poco più non ci sarà nessun passo avanti. Se non si fa l'UE politica, con un europarlamento vero organo legislativo dell'UE e non come ora, con un governo vero e non una commissione, rimarrà tutto un sogno o una speranza. D'altronde i singoli Stati dell'UE conteranno sempre meno sullo scenario globale e quindi la strada è abbastanza tracciata: o l'UE sarà un'appendice degli USA con qualche sporadico dissenso in seno all'UE stessa (strada verosimile) o si dovrà arrivare a una autentica Confederazione degli Stati dell'UE, l'UE come soggetto politico unitario all'interno di un'architettura istituzionale di tipo confederale o federale (strada della speranza). La mia impressione è che, a prescindere dai problemi incontrati dalla bozza di Costituzione Europea di cui si sa, non ci sia, non ancora almeno, una reale volontà in questo senso, ciò che sembra importare di più è anzi allargare sempre più il numero degli Stati membri essenzialmente per ragioni economiche. Bisogna dire che comunque un primo passo verso l'UE come entità politica dovrebbe prevedere non solo quanto detto da Rick in tema di difesa (che forse, paradossalmente, sarebbe ancora una delle cose più fattibili), ma radicali cambiamenti istituzionali e culturali nell'UE e nei singoli stati membri

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quoto quanto detto da Rick ma

Il primo problema da affrontare è dare una regolata ai paesi che pretendono senza dare e quelli con le manie di comando.

 

Mi spiego:

 

La Francia accetterebbe solo se gli si promette il ruolo di leader maximo. In caso di una gara per l'acquisizione di un mezzo se non si dovesse designare il prodotto Francese, farebbe il diavolo a 4 e butterebbe tutto alle ortiche. Fornendo le armi nucleari pretenderebbe di avere il maggior potere e maggiori diritti.

 

I paesi dell'est non sono pronti per unirsi in un impresa del genere. Vogliono la pappa pronta ma non vogliono avere doveri. Pretenderebbero di avere un ruolo dimportante ma avanzando la scusa del "non tengo dinero" si escluderebbero dagli oneri.

 

Tutto questo a mio avviso. Perciò prima proporrei di creare un esercito europeo soltanto fra i membri fondatori, (gli unici in grado di portare assetti importanti). Una volta consolidato e appurato che funziona si possono porre dei paletti chiari per un ingresso graduale degli altri paesi ovviamente obbligandoli a seguire gli standard nostrani(in parole povere il comando ai membri fondatori e gli altri seguono zitti). Questo non per sminuire nessuno ma per ragioni qualitative e di funzionalità.

Modificato da Venon84
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Concordo con Venon sui paesi da fare entrare nel "club". Per lo meno all'inizio dovrebbero farci parte soltanto paesi che:

- abbiano addestramento, professionalità e tecnologia state of the art per quanto si possa chiedere a FF.AA. europee. Notare che non è importante la dimensione quanto, appunto, professionalità e qualità dei mezzi

- abbiano la volontà di arrivare all'obbiettivo ultimo e non paesi che entrano soltanto per convenienza economica per fare poi i guastatori ad ogni minimo passo in avanti (ogni riferimento a Polonia e UK è puramente casuale :furioso: ).

 

Quindi si, Benelux, Italia, Francia e Germania. Ci aggiungerei la Spagna e, se lo vuole, la Repubblica Ceca che ha fatto passi in avanti notevolissimi nel modernizzare il proprio strumento militare. Molto interessante sarebbe la partecipazione dei paesi nordici, Svezia in primis, ma sono limitati da una rigida neutralità (Norvegia esclusa).

 

Sulle armi nucleari non sono ingenuo, rimarranno sotto controllo diretto di Parigi. E' sufficiente che i cugini ( :rolleyes: ci dobbiamo convivere ragazzi) dichiarino di utilizzarle a difesa del club in caso di necessità.

 

Sul comando, beh penso che tocchi alla Francia, con vice tedesco e CSM italiano o viceversa. Di riflesso, andando molto a tentoni, ai tedeschi toccherebbero le forze di terra e noi e i francesi ci spartiamo aeronautica e marina.

 

Comunque, repetita iubant, l'iniziativa deve procedere di pari passo con una maggiore integrazione delle varie politiche estere. Anche solo questioni spicciole, come l'Afghanistan o il pattugliamento delle rotte della Somalia. Si dovrebbe incominciare da questo, sul campo.

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Da A&D di aprile:

 

EDA e OCCAR

Il ministro della difesa francese Hervè Morin ha duchiarato che, quando nel secondo semestre dell'anno la presidenza dell'UE sarà francese, uno dei temi all'ordine del giorno sarà il potenziamento dell'EDA (European Defence Agency) e la sua integrazione con l'OCCAR (Organisation Conjointe de Coopèration en mtière d'ARmament). In pratica l'OCCAR dovrà divenare il braccio esecutivo dell'EDA, con il risultato di maggior impulso e più funzionalità ai programmi comuni nel campo della difesa e nell'acquisizione dei sistemi d'arma. Tra i temi sui quali Morin ha anticipato che si porrà la maggior attenzione vi sono l'aereo da trasporto A-400M, la reazione di una capacità europea di sorveglianza marittima ed un protocollo congiunto per l'evaquazione di cittadini europei dalle aree di crisi.

 

Buona notizia, ma mi sa abbastanza di "standardizzazione degli armamenti=comprare francese". <_< Tutta colpa di Picpus! :P

 

Programmi futuri della Protezione Civile

In risposta all'invito dell'Unione Europea a studiare forme di attività in comune nel campo della lotta antincendio, la Protezione Civile ha proposto un duplice approccio. In primo luogo, si dovrà creare una forza di intervento rapido per rispondere alle crisi più immediate (ma al tempo stesso circoscritte). In secondo luogo, il Dipartimento della Protezione Civile porterà avanti la collaborazione che già è in atto con Francia, Portogallo, Spagna e, in un secondo tempo, Grecia.

 

E qua va già meglio.

Modificato da tuccio14
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Portare a termine il programma eurotrainer sarebbe già un bel passo avanti. M346 per tutti e l'addestramento è a posto(e pure alenia-aermacchi):P

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Anche io riporto i miei interventi nell'altro topic, riguardanti il tema qui in discussione:

 

http://www.aereimilitari.org/forum/index.p...st&p=138513 (messaggio n° 49)

 

http://www.aereimilitari.org/forum/index.p...st&p=138565 (messaggio n° 54)

 

 

Dice Venon84:

 

"La Francia accetterebbe solo se gli si promette il ruolo di leader maximo. In caso di una gara per l'acquisizione di un mezzo se non si dovesse designare il prodotto Francese, farebbe il diavolo a 4 e butterebbe tutto alle ortiche. Fornendo le armi nucleari pretenderebbe di avere il maggior potere e maggiori diritti.

 

Secondo te, non è logico e naturale, quanto evidenziato in grassetto?

 

 

Dice ancora Venon84:

 

"I paesi dell'est non sono pronti per unirsi in un impresa del genere. Vogliono la pappa pronta ma non vogliono avere doveri. Pretenderebbero di avere un ruolo importante ma avanzando la scusa del "non tengo dinero" si escluderebbero dagli oneri."

 

Ma dici vero? Ma lo sai che i paesi dell'Est, TUTTI, dal più piccolo al più grande ( compresa la Georgia, con tutti i problemi che ha in questo momento con il suo aggressivo vicino: http://www.mod.gov.ge/?l=E&m=11&sm...st=0&id=923 ) , sono impegnati, sin dal primo momento, al limite delle loro possibilità operative, sia in Iraq che in Afghanistan? E che lì COMBATTONO e MUOIONO e non distribuiscono caramelle!!!

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Sulle armi nucleari non sono ingenuo, rimarranno sotto controllo diretto di Parigi. E' sufficiente che i cugini ( :rolleyes: ci dobbiamo convivere ragazzi) dichiarino di utilizzarle a difesa del club in caso di necessità.

 

Con le 300 testate che rimarrano in arsenale per Rafale N e FOST pretenderanno di avere il potere assoluto su Bruxelles e mai e poi mai si sottometteranno. Considerato poi che con le 300 bombete, si riesce a malapena a creare un deterrente contro la Francia e praticamente niente per difendere l'EU, il gioco on vale la candela. Se vogliono il comando devono avere i mezzi e 300 cartucce non bastano per proteggere la EU. Diamine, ci lamentiamo per la presenza americana, che sono una vera potenza e ci svendiamo ai galli? Pardon, galline.

Quindi, alla pari con gli altri.

 

 

Sul comando, beh penso che tocchi alla Francia, con vice tedesco e CSM italiano o viceversa. Di riflesso, andando molto a tentoni, ai tedeschi toccherebbero le forze di terra e noi e i francesi ci spartiamo aeronautica e marina.

 

Prima cosa, quelli non spartiscono mai. Al massimo fanno 51% a loro e 49% agli altri. Secondo, il comando va dato a persone capaci, poco importa che siano italiani, olandesi o croati. Non è il budget del paese che fa dei buoni comandanti.

Siccome questo è un principio che gli schizzinosi non accettano, allora i miei mainai rimangono sotto il mio comando e i loro riamngono sotto Parigi. E buonanotte.

 

 

"La Francia accetterebbe solo se gli si promette il ruolo di leader maximo. In caso di una gara per l'acquisizione di un mezzo se non si dovesse designare il prodotto Francese, farebbe il diavolo a 4 e butterebbe tutto alle ortiche. Fornendo le armi nucleari pretenderebbe di avere il maggior potere e maggiori diritti.

 

Secondo te, non è logico e naturale, quanto evidenziato in grassetto?

 

No, per niente.

Modificato da Cartman
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No, per niente.

Ok, diamo il comando a San Marino!

 

Ti rendi conto di ciò che sostieni? In qualsiasi alleanza, a cominciare dalla Nato, il comando spetta a chi partecipa, con mezzi, uomini e soldi, di più!

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Ok, diamo il comando a San Marino!

 

Ti rendi conto di ciò che sostieni? In qualsiasi alleanza, a cominciare dalla Nato, il comando spetta a chi partecipa, con mezzi, uomini e soldi, di più!

 

 

Il comando spetta a chi partecipa molto di più e cioè gli USA, che sono 2 ordini di grandezza superiori agli altri. Non è il caso della Francia e nemmeno della GB, che sono i + bravi della classe, ma fanno sempre parte dellla stessa classe. Tanto per capire, Tu hai una CdG che lavora 6/10. Io ho un Cavour e un Garibaldi che non puoi considerare zero. relativamente a me sei + bravo, ma poca cosa. Non basta per pretendere lo scettro.

Gli USA hanno 11 Nimitz, la differenza con me e Te è impietosa. Chiaro che hanno il bastone del potere.

Non facciamoci infinocchiare. I francesi hanno finito i soldi e con i loro programmi futuri sono + inguaiati dell'Italia, perchè ad ambizioni molto più grosse fanno fronte con pochi soldi in +.

Il rientro nella NATO e la balla della difesa Europea (sotto il loro comando) sono solo uno specchietto per le allodole.

Quando avevano veramente i soldi, li spendevano. Parlo degli anni della guerra fredda in cui arrivarono a spendere il 5% del PIL. Guardacaso in quegli anni se ne sbattevano della UE della Difesa e della Nato, infatti hanno affossato la CED e sono usciti dall'OTAN.

Lo dico e lo ripetto, è tutto fumo e niente arrosto. I nodi sono venuti al pettine. A forza di aprire linee di credito per vendere i loro prodotti nazionali all'interno e all'estero le banche francesi si sono stufate, per questo non riescono a pagare la PA2 e altri progetti. Ma pensate veramente che il Marocco abbia 400milioni di € per una FREMM??? Saranno le banche francesi che finanzieranno le Fremm marocchine aprendo linee di credito con garante la stessa DCNS.

Questo gioco lo hanno fatto da anni per finanziare le loro industrie azionali. La Francia ha creato campioni nazionali del credito (cioè le grosse banche come Credit Agricole) per fornire finanziamenti indiretti (quelli diretti sono bloccati da Bruxelles). Ora però la misura è colma.

Sarkozy lo sa bene e cerca di presentarsi come il + forte del gruppo e farsi ammirare dai fessi. A leggere gli interventi di questo e altri 3d sembra ci stia riuscendo.

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Ok, diamo il comando a San Marino!

 

Ti rendi conto di ciò che sostieni? In qualsiasi alleanza, a cominciare dalla Nato, il comando spetta a chi partecipa, con mezzi, uomini e soldi, di più!

 

Anche se è un emerito cog***ne????

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Anche se è un emerito cog***ne????

Intendevo alla nazione che contribuisce di più e ritengo, che qualsiasi paese (Francia, Gran Bretagna, ecc.) sia in grado di esprimere un comandante (persona fisica) all'altezza.

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Lo stato maggiore e il comando delle forze armate dovrebbe essere assegnato agli uomini migliori da parte del ministro della difesa (o del consiglio dei ministri qualora ce ne fosse uno) europeo, che a sua volta dovrebbe essere nominato dal parlamento o dal voto popolare.

Se invece per evitare conflitti si decidesse di creare un contingente sovranazionale allora credo che ci sarebbero solo pasticci e continui litigi con veti incrociati.

 

Parliamo di Aeronautica: il caccia da superiorità aerea sarebbe ovviamente l'EFA che obbiettivamente è molto meglio del Rafale e alla fin fine non costa di +. L'attacco al suolo e la forza aerea imbarcata sarebbero compito del JSF F35 al cui programma Inghilterra, Italia e Olanda partecipano con il 20 % totale.

Il tornado ed il suo eventuale sostituto futuro (Strike EFA??) sarebbero inoltre molto utili.

In tutto questo la Dassault rimarrebbe tagliata fuori e non credo che i francesi accetterebbero la cosa, mentre non avrebbe senso mantenre sia EFA che Rafale, quindi una forza sovranazionale che non avesse il totale controllo delle forze armate, guardie nazionali a parte, non riuscirebbe nell'intento di rendere l'Europa una vera potenza a livello mondiale ed in grado di discutere con gli USA da una posizione di (quasi) parità.

 

Complimenti per il Forum!

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Personalmente ritengo che anzitutto quello che era stato detto all'inizio a riguardo di chi vuole partecipare(d'accordo con Rick86).

Per quanto riguarda il potere, a mio avviso non è il fatto che unoha più o meno armi nucleari e quindi deve comandare, non simao mica nella guerra fredda(e poi chi sarebbe quel pazzo che andrebbe a utilizzare???).

Il comand spetta a tutti quelli che vi partecipano a turno periodico, per evitare casini vari.

 

Inoltre pensiamo alle comunicazioni: provate solo a pensare che casino che viene fuori, se non ci mettimo d'accordo con che lingua vogliamo utilizzare( io sarei favorevole all'italiano o all'inglese, ma non mi metterrei a parlare tedesco o francese!!!)

 

Per non parlare della politica che uno stato fa a suo favore: se la frencia non vuole intervenire in unn teatro di guerra, mentre la germania lo vuole, cosa si fa??? a votazione??? giochamo ai soldatini??? ne amdiamo metà a testa???

 

Pensate poi al fatto che bisognerebbe unificare tante cose, vedi unità di misura, comunicazioni, e tante altre cose che non mi vengono in mente al momenteo.

 

Personalmente mi ritterei favorvole, ma rendiamoci conto che non è una cosa molto facile. Se si vuole fare un'unione di forze armate, per avere un peso consistente nella politica mondiale, bisogna prima di tutto che siamo tutti d'accordo, altrimenti è meglio che ognuno stia a casa propria!!

 

Per quanto riguarda lo sviluppo economico, diciamo che ce si vuole cooperare, certamente l'economia ne risentirà in positivo, ma non dimentichiamoci che prima o dopo i benefici finiscono, e non tutti sono disposti a tirare fuori badilate di soldi!!!!

Altrimenti finiamo che creiamo tanto e dopo dobbimo chiudere per mancanza di soldi per mantenere attivi i vari settori, finendo nelle stesse situazioni della russia alla fine della guerra fredda e dei suoi stati satellite.

 

Quindi i problemi sono molteplici e trovare un accordo non è certo facile...lasciamo che il tempo faccia il suo corso

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secondo me se si vuole davvero creare un esercito europeo si debba dimenticare di essere italiani,francesi,olandesi...ormai saremmo una nazione e non una alleanza.quindi i capi si decidono per meriti come oggi si fa in una qualunque nazione. ovviamente sono favorevole a fare la guardia nazionale con dipendenza ai singoli stati ,come in usa,.non capisco perche l'europa debba dipendera dalla francia nel nucleare,si fa una propria "riserva",cavolo il nuke c'e l'ha anche il pakistan e non lo possiamo avere noi.la marina dato che ,in teoria ,dovrebbe essere in numeri consistenti la dividerei in 2 flotte ognuna con portaerei e le baserei a brest e taranto le principali basi delle forze armate.il "club" anche secondo me dovrebbe essere esclusivo per fondatori.

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secondo me se si vuole davvero creare un esercito europeo si debba dimenticare di essere italiani,francesi,olandesi...

 

Quanti di noi sono favorevoli a dimentiocare il nostro passato, dimenticando cosa siamo stati e cos avogliamo diventare???

 

mica roba da poco....puoi immaginarti i francesi se si dimenticano di quello che hanno fatto...loro te la tirano dietro fino alla noia!!!!

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No, non si tratta di dimenticare il proprio passato quanto di essere contemporaneamente italiani ed europei. Un texano è orgoglioso di essere texano ed americano allo stesso tempo. E di certo non guarderà con simpatia alle checche di San Francisco. Allo stesso modo io (ma purtroppo faccio parte di una minoranza) mi sento sia italiano che europeo.

 

L'unica differenza è la lingua, per questo suggerivo di mantenere (eccetto eccezioni come le FS) delle unità mononazionali fino al livello di Brigata (o di divisione a seconda di quale grande unità base si scelga).

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No, non si tratta di dimenticare il proprio passato quanto di essere contemporaneamente italiani ed europei. Un texano è orgoglioso di essere texano ed americano allo stesso tempo. E di certo non guarderà con simpatia alle checche di San Francisco. Allo stesso modo io (ma purtroppo faccio parte di una minoranza) mi sento sia italiano che europeo.

 

L'unica differenza è la lingua, per questo suggerivo di mantenere (eccetto eccezioni come le FS) delle unità mononazionali fino al livello di Brigata (o di divisione a seconda di quale grande unità base si scelga).

Guarda che con me sfondi una porta aperta: dai uno sguardo a ciò che ho scritto per individuare la mia provenienza (sotto l'avatar)!

 

Infatti, è proprio questo il motivo per cui io cerco sempre di comprendere le ragioni delle altre nazioni e poi .....qualcuno mi considera traditore!!!

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Scordiamo che la Gran Bretagna si annulli per l'Unione Europea, è impensabile!!!! britannia rules the waves

Sicuramente per contare nel mondo gli stati Europei non potranno più fare da soli ma bisognerà unirsi per giocarcela alla pari con Usa Russia e Cina.

Sono certo che l'Europa Unita veramente possa diventare la più potente forza politica economico-militare del mondo! Economicamente uniti siamo già più forti degli USA, ora si tratta di procedere con una costituzione!!!!

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L'inglese mi sembra la strada più percorribile per quel che riguarda la lingua. E' abbastanza facile da imparare, ovunque è un must e si prevede che il 50% degli europei, nel 2015, conoscerà l'inglese per lo meno ad un buon livello scolastico. Inoltre è già di uso corrente in ambito NATO, sopratutto per quanto riguarda l'aviazione, quindi...

 

Riguardo ai nazionalismi, io non li vedrei come un freno, ma piuttosto come una caratteristica tipica di ogni cittadino europeo. Va da sè (ed è stato spiegato già milioni di volte) come sia necessaria una coesione maggiore a livello politico e come sia necessario rafforzare l'esecutivo europeo per poter puntare alle FFAA uniche europee.

 

Io, sinceramente, mi sentirei orgoglioso di portare la bandiera europea appuntata sulla spalla e di rappresentare e difendere la civiltà e il popolo europeo nel mondo, forse anche di più che esibendo lo scudetto tricolore. In fondo sono proprio le storie dei singoli stati europei ad aver fatto la storia di tutta l'Europa. Mai dimenticare la storia, ma anzi capirla, e proprio per questo non essere disfattisti sul tema dell'unità. Proprio la storia ci dimostra come le divisioni interne tra i paesi europei abbiano, in particolar modo negli ultimi due secoli, fatto la fortuna di tutte quelle che nell'Ottocento erano solo potenze emergenti.

 

Per quanto riguarda il bastone del potere, non capisco perchè si voglia continuare a lasciarlo in mani USA. Ribadisco per l'ennesima volta, non ho nulla contro gli USA ed è un alleato fondamentale, come ha spiegato anche La Russa, ma non potranno all'infinito continuare a fare i pacificatori a destra e manca. Non perchè sia ingiusto o cosa, ma proprio non potranno materialmente perchè in certi contesti anche altre potenze vorranno avere (giustamente) il loro peso.

 

E immaginate il peso che avrebbe una NATO bipolare, con quanta semplificazione si potrebbe operare in ambito di FA unica invece che in ambito multiforze. Non è sete di potere o cosa, semplicemente così come è ora non si potrà resistere. Pensate alla differenza che c'è nel solo sentire "l'esercito europeo" invece che "un comando interforze". Continuare con una concezione di NATO orbitante attorno agli USA è sconveniente sia per noi che per loro.

 

Per loro (e per la NATO) sarebbe più facile convincere un solo organismo decisionale, un solo esecutivo, a mandare i propri militari in missione, e che e quanti militari, piuttosto che vari governi diversamente schierati. Per noi semplicemente si riuscirebbero ad ottenere ROE decenti e si riuscirebbe ad avere il peso che meritiamo in politica estera.

 

Secondo me l'Europa sarà davvero unita solo quando al Palazzo di Vetro siederà un unico rappresentante, degno di poter dialogare alla pari (se non con una puntà in più d'orgoglio) delle altre potenze. Al momento Francia e Inghilterra da sole non mi sembra che giochino ruoli decisivi nelle questioni di grande diplomazia internazionale, per rendersene conto basta valutare la risonanza (non solo mediatica) che ha un intervento di Putin, di Bush o del governo cinese, e quella che ha un intervento di Sarcozy o di Brown.

 

E per quanto riguarda gli armamenti io non sottovaluterei troppo un insieme di tutti i mezzi e gli uomini europei. Alle portaerei si provvederà, ma per il resto non vedo tutta questa inferiorità...

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Costituzione, politica estera comune e FF.AA. europee che trovano tutte nell'Inghilterra il loro principale oppositore (seguita a ruota dalla Polonia, bella riconoscenza che c'hanno dopo che li abbiamo fatti entrare nell'UE).

 

Mi dispiace Graziani ma salvo miracoli la GB non farà mai parte di tutto ciò. E lo dico con dispiacere

 

EDIT, leggo ora il post di tuccio (che condivido in pieno naturalmente). Attenzione che come tecnologia siamo molto vicini agli USA e superiori in qualche ristretto campo (ad esempio il PAAMS, migliore dell'AEGIS).

Sottolineerei queste parole:

Per quanto riguarda il bastone del potere, non capisco perchè si voglia continuare a lasciarlo in mani USA. Ribadisco per l'ennesima volta, non ho nulla contro gli USA ed è un alleato fondamentale,
Modificato da Rick86
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Mi dispiace Graziani ma salvo miracoli la GB non farà mai parte di tutto ciò. E lo dico con dispiacere

Sopratutto ora con i conservatori al potere...

 

La GB è un po' un'anomalia in Europa. E' lo stato economicamente, politicamente e militarmente più forte e rinuncia all'integrazione in nome di chissà cosa... Il Regno Unito è secondo me uno di quegli stati europei che vedono un'Europa di convenienza, mentre qualcuno per fortuna ha capito che se non si semina non si raccoglierà nulla.

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