Vai al contenuto

Nuovo ministro della difesa


Valerius

Messaggi raccomandati

Io sono fondamentalmente contrario all'ipotesi di impiegare le Forze Armate per svolgere dei compiti interni che potrebbero essere tranquillamente svolti dalle altra forze di polizia...Sinceramente, in questa occasione, non vedo delle forze di polizia al collasso, più deboli dei nemici che devono affrontare (come avvenne invece nei primi anni 90), che abbiano bisogno di essere coadiuvate dall'Esercito o dalla Marina...numericamente ci sono e tra Polizia, Carabinieri e Guardia di Finanza si tratta di circa 300.000 uomini...si tratta, solamente, di recuperarne tanti (e si può fare) dall'espletamento di compiti amministrativi negli uffici.

Link al commento
Condividi su altri siti

  • Risposte 90
  • Creata
  • Ultima Risposta

Partecipanti più attivi

per quanto mi riguarda credo che non vedremo mai l'esercito pattugliare le nostre strade...mancano i fondi e gli uomini.io sarei indifferente ma se puo portare dei benefici sopratutto a noi calabresi ben venga.

inoltre non scordiamoci i mitici cacciatori di calabria e sardegna.

Link al commento
Condividi su altri siti

per quanto riguarda i carabinieri precisiamo che fa parte dei loro compiti l'impiego in teatri esteri, ma non lo vedo come un motivo per ritenerli migliori della PS anche perchè all'estero vengono impiegati solo gli appartenenti dell'Organizzazione mobile e speciale non la maggioranza dei carabinieri dipendenti dall'organizzazione territoriale. Tra l'altro se si parla di casi di corruzione ci sono stati anche tra gli appartenenti dei carabinieri, per non parlare del tentato golpe sotto il generale De Lorenzo...insomma, personalmente, nutro la stessa fiducia per carabinieri e polizia che rispetto, ammiro e stimo per il lavoro che fanno...le mele marce poi possano annidarsi tanto da una parte quanto dall'altra.

A quanto ne so io bisogna anche dire che nessuna delle 5 forze di polizia (già, 5, PS, Carabinieri, Polizia Penitenziaria, GdF e Corpo Forestale, ognuna dipendente da un ministero diverso, per quanto i carabinieri rispondano al ministero degli interni nell'ambito delle operazioni interne di pubblica sicurezza) è a pieno organico, nel complesso sono 334.000 effettivi su 355.000 previsti (PS: -8000 CC: -5000 GdF: -5000 PolPen: -3300 CF: -900 - i numeri li ho arrotondati, tratti da un articolo della Stampa del 23/04/2008, p.6/7). Poi, per carità, dei giornali mi fido e non mi fido, così come dei tg...

 

Circa l'eventuale impiego dell'EI oltre a un problema di fondi ci vorrebbe, anche se non verrà mai esplicitato, una chiara volontà politica di annientare le mafie, cosa che non sempre è perseguita coi fatti ma solo con le parole. Onestamente in un paese in cui le mafie vivono e proliferano da decenni non vedo cosa dovrebbe impedire l'impiego dell'EI se non la mancanza di volontà e d'interesse (magari per non andare contro i propri interessi visto che si sa quanto le mafie si appoggino alla politica)

Modificato da Montgomery
Link al commento
Condividi su altri siti

1) Sulla superiore efficienza dell'Arma dei Carabinieri sulle altre Forze dell'Ordine, a mio parere, non vi sono dubbi; a parte che ciò è di dominio pubblico, in Italia ed all'estero, volendo portare un solo esempio (e che esempio!) ricordo la lotta vincente contro le Brigate Rosse, che fu condotta quasi esclusivamente dai Carabinieri guidati dal Generale Dalla Chiesa.

 

2) Per quanto riguarda la Polizia di Stato, sempre a mio parere, ha inciso in maniera del tutto negativa la smilitarizzazione ed evito, volutamente, di approfondire la mia affermazione.

 

3) Sul concorso delle Forze Armate ritengo che possa anche essere utile (come lo è stato in passato) ma, osservo, che in presenza di Forze dell'Ordine che possono contare su effettivi, complessivamente DOPPI rispetto a quelli delle Forze Armate, mi sembra ASSURDO, che si possa chiedere tale concorso!

 

4) A proposito di efficienza dei Carabinieri, dalla rubrica "Cronaca - News", del sito "Congedati Folgore, http://www.congedatifolgore.com/ , eccovi il seguente articolo:

 

TECNOLOGIA ALL'AVANGUARDIA SULLE GAZZELLE DEI CARABINIERI

 

Martedì, 13 Maggio 2008

by webmaster

 

 

ROMA, Sulle 'gazzelle' dei carabinieri sale un sistema tecnologico per il controllo del territorio chiamato "EVA".

 

La novità è stata presentata al TechFOr, il primo Salone internazionale delle tecnologie per le forze dell'ordine al servizio dei diritti e della cittadinanza, che si svolge nell'ambito del ForumPA 2008. Le funzioni di Eva (Enhanced Vehicle Automation) - frutto di una stretta collaborazione tra l'Arma e la Dell - sono attivabili dall'operatore, oltre che manualmente, anche attraverso comandi a riconoscimento vocale.

 

Tanti i vantaggi, soprattutto dal punto di vista della tempestività d'utilizzo e sotto il profilo della sicurezza e della libertà di movimento del personale. Infatti, ad esempio, il carabiniere, grazie al dispositivo auricolare radio di cui è dotato, può direttamente consultare le banche dati rimanendo comunque concentrato sulla persona da controllare.

 

Il sistema è dotato di un processore di ultima generazione, schermo 'touch screen' e connettività ad alta velocità. Sono inoltre integrati un ricevitore GPS ed un lettore di impronte digitali e smart card per l'autenticazione del militare che l'utilizza. Per soddisfare qualsiasi esigenza operativa poi, il sistema è stato progettato per poter essere installato sul cruscotto di qualsiasi modello di autovettura dei carabinieri impiegata nel controllo del territorio. Diverse le funzioni di Eva: accertamenti su targhe, patenti e persone; navigazione cartografica vocale; accesso web; videosorveglianza e trasmissione di foto e filmati in centrale operativa; controllo da remoto dell'autovettura; invio e ricezione di segnalazioni d'emergenza.

 

Cuore del dispositivo è il sistema di comando vocale Voice_Matrix, in grado di interpretare il linguaggio parlato umano, identificare il comando ricevuto, attivare la relativa funzione e ottenere l'informazione richiesta.

Link al commento
Condividi su altri siti

se vogliamo sono di dominio pubblico anche le barzellette sui carabinieri :D hihi, su si scherza. Ripeto però che fare riferimento agli apprezzamenti che i CC si sono guadagnati sul campo all'estero è scorretto visto che solo i CC vengono e possono essere impiegati all'estero, quindi se si vuol fare un confronto le operazioni fuori dai confini nazionali non contano. I CC possono anche contare su una presenza sul territorio molto più capillare, oltre che su una storia ultracentenaria e questo aiuta di certo la considerazione di cui essi godono. Dal punto di vista dell'equipaggaimento non sono molto informato quindi mi limito a leggere ciò che riportate.

 

Sull'esempio lodevole di Dalla Chiesa che tu hai portato non è un mistero che all'interno dell'Arma la creazione nel 1974 del primo nucleo antiterrorismo di Dalla Chiesa fosse invisa ai più tanto che per la costituzione del nucleo stesso, smobilitato poco dopo, fu necessaria l'imposizione dell'allora ministro degli interni Taviani; e comunque desumere l'efficienza dell'intera arma dalla capacità di un nucleo ristretto e specializzato di persone non è automatico. In ogni caso non voglio far polemica: se mi dite che i CC sono meglio equipaggiati ci credo, se mi dite che sono decisamente migliori e preparati della polizia in ambito di pubblica sicurezza dico che è verosimile ma non dimostrabile

Link al commento
Condividi su altri siti

.........Ripeto però che fare riferimento agli apprezzamenti che i CC si sono guadagnati sul campo all'estero è scorretto visto che solo i CC vengono e possono essere impiegati all'estero............Dalla Chiesa che tu hai portato non è un mistero che all'interno dell'Arma la creazione nel 1974 del primo nucleo antiterrorismo di Dalla Chiesa fosse invisa ai più tanto che per la costituzione del nucleo stesso, smobilitato poco dopo, fu necessaria l'imposizione dell'allora ministro degli interni Taviani..........

1) La fama di cui godono i Carabinieri all'estero è antecedente, e di molto, al loro impiego nelle missioni di pace.

 

2) Solo per essere precisi: 1978 e non 1974, Rognoni e non Taviani.

Link al commento
Condividi su altri siti

Secondo me in Italia sarebbe necessario operare una reale suddivisione delle zone di competenza, come avviene in Spagna per Policia national e Guardia Civil od in Francia tra Police nationale e Gendarmerie: alle prime è affidato il controllo delle zone urbane, alle seconde quelle delle zone di campagna.

 

Lo stesso potrebbe avvenire in Italia, dando alla polizia il controllo delle aree urbane, dove sono di solito collocate le strutture base della Polizia di Stato (cioè i commissariati), e lasciando le campagne all'Arma, presente in esse già in modo capillare grazie alla diffusione sul territorio delle stazioni.

Link al commento
Condividi su altri siti

1) La fama di cui godono i Carabinieri all'estero è antecedente, e di molto, al loro impiego nelle missioni di pace.

 

2) Solo per essere precisi: 1978 e non 1974, Rognoni e non Taviani.

 

1) e chi ha parlato delle missioni di pace? Dico semplicemente che i CC possono operare all'estero e la PS no, è come confrontare uno scrittore che pubblica all'estero ed ha successo con uno che all'estero non può pubblicare (e quindi non possiamo sapere se avrebbe successo o meno)....confrontare operazioni militari o di pace svolte all'estero con operazioni di pubblica sicurezza svolte all'interno del paese non mi pare corretto

2) solo per essere precisi il primo nucleo antiterrorismo è del 1974, tanto che Curcio fu arrestato proprio nel 1974 dal nucleo di Dalla Chiesa che collaborava con il procuratore Caselli. Smantellato nel 1976 venne ricostituito nel 1978

Modificato da Montgomery
Link al commento
Condividi su altri siti

1) e chi ha parlato delle missioni di pace? Dico semplicemente che i CC possono operare all'estero e la PS no, è come confrontare uno scrittore che pubblica all'estero ed ha successo con uno che all'estero non può pubblicare (e quindi non possiamo sapere se avrebbe successo o meno)....confrontare operazioni militari o di pace svolte all'estero con operazioni di pubblica sicurezza svolte all'interno del paese non mi pare corretto

2) solo per essere precisi il primo nucleo antiterrorismo è del 1974, tanto che Curcio fu arrestato proprio nel 1974 dal nucleo di Dalla Chiesa che collaborava con il procuratore Caselli. Smantellato nel 1976 venne ricostituito nel 1978

1) I Carabinieri, di fatto, operano all'estero, solo da quando vi sono le, cosiddette, missioni di pace (prima, erano presenti, in pochissime unità, solo nelle ambasciate con compiti di sicurezza); la fama antecedente di cui godono e di cui parlavo prima, non è legata alla loro attività in dette missioni, ma ai loro normali compiti di polizia in Italia.

 

2) Dal seguente link: http://it.wikipedia.org/wiki/Carlo_Alberto_Dalla_Chiesa

 

riporto:

 

"...Nel 1973 fu promosso al grado di generale di brigata, nel 1974 divenne comandante della regione militare di nord-ovest, con giurisdizione su Piemonte, Valle d'Aosta e Liguria.

 

Ad Alessandria, una rivolta dei detenuti che avevano preso degli ostaggi, viene stroncata dal procuratore generale di Torino, Carlo Reviglio Della Veneria e dal generale dei carabinieri Carlo Alberto Dalla Chiesa che ordinano un attacco militare che si conclude con l’uccisione di 2 detenuti, di 2 secondini, del medico del carcere e di una assistente sociale.

 

Dopo aver selezionato dieci ufficiali dell'arma, creò una struttura antiterrorismo (con base a Torino), che nel settembre del 1974 gli consentì di catturare (a Pinerolo) Renato Curcio e Alberto Franceschini, esponenti di spicco delle Brigate Rosse, grazie anche alla determinante collaborazione di Silvano Girotto, detto "frate mitra".

 

Nel 1977 fu nominato Coordinatore del Servizio di Sicurezza degli Istituti di Prevenzione e Pena; passato generale di divisione, ottenne in seguito (9 agosto 1978) poteri speciali per diretta determinazione governativa e fu nominato Coordinatore delle Forze di Polizia e degli Agenti Informativi per la lotta contro il terrorismo, sorta di reparto operativo speciale alle dirette dipendenze del ministro dell'interno (Virginio Rognoni, che sarebbe restato tale sino a dopo la morte di Dalla Chiesa), creato con particolare riferimento alla lotta alle Brigate rosse ed alla ricerca degli assassini di Aldo Moro..."

 

La precedente struttura antiterrorismo, cui forse accennavi tu, quella con base a Torino, fu creata dal Generale Dalla Chiesa, nell'ambito delle sue normali competenze, di Comandante della Regione Nord-Ovest.

Link al commento
Condividi su altri siti

2) Dal seguente link: http://it.wikipedia.org/wiki/Carlo_Alberto_Dalla_Chiesa

 

riporto:

 

"...Nel 1973 fu promosso al grado di generale di brigata, nel 1974 divenne comandante della regione militare di nord-ovest, con giurisdizione su Piemonte, Valle d'Aosta e Liguria.

 

Ad Alessandria, una rivolta dei detenuti che avevano preso degli ostaggi, viene stroncata dal procuratore generale di Torino, Carlo Reviglio Della Veneria e dal generale dei carabinieri Carlo Alberto Dalla Chiesa che ordinano un attacco militare che si conclude con l’uccisione di 2 detenuti, di 2 secondini, del medico del carcere e di una assistente sociale.

 

Dopo aver selezionato dieci ufficiali dell'arma, creò una struttura antiterrorismo (con base a Torino), che nel settembre del 1974 gli consentì di catturare (a Pinerolo) Renato Curcio e Alberto Franceschini, esponenti di spicco delle Brigate Rosse, grazie anche alla determinante collaborazione di Silvano Girotto, detto "frate mitra".

 

Nel 1977 fu nominato Coordinatore del Servizio di Sicurezza degli Istituti di Prevenzione e Pena; passato generale di divisione, ottenne in seguito (9 agosto 1978) poteri speciali per diretta determinazione governativa e fu nominato Coordinatore delle Forze di Polizia e degli Agenti Informativi per la lotta contro il terrorismo, sorta di reparto operativo speciale alle dirette dipendenze del ministro dell'interno (Virginio Rognoni, che sarebbe restato tale sino a dopo la morte di Dalla Chiesa), creato con particolare riferimento alla lotta alle Brigate rosse ed alla ricerca degli assassini di Aldo Moro..."

 

La precedente struttura antiterrorismo, cui forse accennavi tu, quella con base a Torino, fu creata dal Generale Dalla Chiesa, nell'ambito delle sue normali competenze, di Comandante della Regione Nord-Ovest.

 

Boh, posso dirti che quella del 1974 non fu creata da Dalla Chiesa, ma fu voluta da Dalla Chiesa che, con l'appoggio del governo, la costituì pur avendo la maggior parte dei suoi superiori contro. Almeno così dice Caselli e un colonello dei Carabinieri in uno speciale di Blu Notte sugli anni di piombo. Le cose che ho riportato le ho viste lì, se poi sono balle non lo so

Link al commento
Condividi su altri siti

Bravo picpus hai dimostrato la superiorità dell'Arma sulla polizia di stato!!!!!

Per cosa?Per aver montato un sofisticato apparato,utilissimo per carità,quando ti mancano i soldi per la benzina o le fotocopie?Con tutto il rispetto ed AMMIRAZIONE per l'Arma dei Carabinieri l'unica cosa di superiore che ha sono gli appoggi politici(a destra e a sinistra)con relativi maggiori finanziamenti e la capacità di farsi pubblicità,inserendo un carabiniere in ogni servizio televisivo o fiction.

Andatevi a vedere il contratto stipulato per la fornitura di elicotteri per le FFOO:a fronte di BEN 17 A109N ordinati per i CC,che in flotta hanno macchine relativamente moderne come gli AB412 e gli A109 delle ultime serie per la cenerentola PS ne è stato ordinato 1(!);e la PS ha in dotazione i decrepiti AB212 e pari età A109.

Picpus hai ragione quando dici che la smilitarizzazione della PS è una concausa della attuale situazione a cui va aggiunta la conseguente nascita dei sindacati.Sono le stesse cose che mi dice mio padre che in polizia ci sta da 30 anni(e suo padre prima di lui):lui stesso non approva commenti denigratori sull'arma,perchè il collega Carabiniere rischia la vita come il collega poliziotto e VICEVERSA.Affermazioni tipo quella citata sono poco rispettose del lavoro degli operatori della Polizia di Stato (di cui questa settimana ricorre la festa) e sopratutto indice di un clima di competizione che non ci deve essere tra le forze dell'ordine così come le FFAA,clima solamente dannoso in questi tempi di vacche magre.

Link al commento
Condividi su altri siti

Cercando di ritornare In topic ecco QUA una bella intervista al Ministro LaRussa.

Dico bella perchè dice cose assolutamente condivisibili ed in linea con il suo predecessore.

Intanto, a differenza del pavido Martino, pare disposto a fare a cagnara con Tremonti per proteggere il bilancio (naturalmente per ora sono parole, con la finanziaria poi vedremo).

Poi per ciò che dice sul Libano:

Neanche le parti in causa (cioè Israele e Libano) ci chiedono una modifica della missione ed anzi tutti ci manifestano apprezzamento per l'equilibrio e le capacità professionali della missione. Questa in Libano è una operazione delle nazioni unite in cui l'Italia ha assunto un ruolo propulsivo decisivo. Questo in qualche momento puo anche avere irritato qualcuno, ma non possiamo rinunciare ad esercitare il nostro ruolo di equilibrio e di responsabilità, che se svolto bene accresce le possibilità di moderazione di tutto il mediterraneo. E' un ruolo che va iscritto completamente a merito delle FF.AA. italiane (...) la missione UNIFIL quindi rimane
Link al commento
Condividi su altri siti

Intanto, a differenza del pavido Martino, pare disposto a fare a cagnara con Tremonti per proteggere il bilancio (naturalmente per ora sono parole, con la finanziaria poi vedremo).

E già un enorme passo in avanti.

 

La radunata agli alpini gli ha fatto bene :asd: :asd:

Link al commento
Condividi su altri siti

La Russa ha iniziato con dichiarazioni più che condivisibili il suo mandato. Meno male che consideri suo predecessore Parisi e non Martino...

 

Anche le dichiarazioni riguardo la corrispondente dell'opposizione fanno ben sperare, anche se continuo a vedere ancora poca Europa in tutto questo...

Link al commento
Condividi su altri siti

Difesa: ministro La Russa interviene su arsenali Marina e blocca trasferimento da Taranto dei lavori due navi

 

Il neo ministro della Difesa, Ignazio La Russa, con una nota interviene sulla querelle che interessa gli arsenali della Marina Militare, in particolare lo stabilimento di Taranto del quale alcune strutture sono indisponibili per le attività manutentive a causa di provvedimenti dell’autorità giudiziaria.

Il ministro L a Russa nella sua nota ha confermato "la valenza strategica degli Arsenali della Marina Militare ai fini della sicurezza nazionale, per garantire il buon funzionamento della Flotta e, in particolare, dello Stabilimento di Taranto, parte integrante della più importante base navale italiana".

"Il Governo - ha poi detto - intende perseguire una decisa politica di adeguamento dell’intero settore, all’interno della quale garantire il pieno ripristino delle condizioni operative dell’Arsenale di Taranto ove negli anni non si sono realizzate le condizioni per interventi risolutori".

Il Ministro La Russa ha poi annunciato di, a tale scopo, aver "anticipato i termini del mandato del Comitato Area Industrie Difesa per presentare le linee d’azione sulle quali confrontarsi con tutti i soggetti interessati per avviare una soluzione definitiva organica per l’intero settore industriale della Difesa".

"Nell’immediato, le misure più urgenti per fronteggiare l’emergenza della sospensione delle lavorazioni industriali a Taranto, cui il nuovo Esecutivo ha messo mano con sollecitudine, prevedono - ha poi detto La Russa - di accelerare la prosecuzione del Piano già avviato dalla Marina e, in particolare, degli interventi per la messa a norma di infrastrutture ed impianti, con adeguati finanziamenti ed anche mediante procedure straordinarie e misure normative, in via di definizione".

Sull’ipotesi che i lavori su alcune navi della Marina fossero "dirottati" verso altri arsenali, La Spezia e Agusta, a causa dell’impossibilità di realizzarli a Taranto, il Ministro della Difesa ha dichiarato che "con prioritaria attenzione alla salvaguardia occupazionale dei lavoratori e con l’auspicio di poter effettuare gran parte delle medesime a Taranto, ha disposto la limitazione delle ridislocazioni in altre sedi, sospendendo quelle delle unità Espero e De La penne limitando il trasferimento, in via eccezionale, al solo sommergibile Gazzana, che necessita di interventi in bacino di carenaggio".

"Per quanto riguarda il Tavolo Istituzionale per Taranto, al quale la Difesa ha partecipato e parteciperà attivamente, particolare attenzione - ha concluso La Russa - verrà assicurata perché in tale contesto possano essere rese disponibili specifiche misure finanziarie per sostenere il piano di risanamento anche nei prossimi anni".

;)

Link al commento
Condividi su altri siti

Ignazio , Ignazio .... quel ruolo gli calza proprio a pennello ! :okok:

Un Grande :adorazione: :adorazione:

 

In mimetica e jeans invece del "completo d'ordinanza" come i predecessori con sopra il giubbotto antiproiettili (Martino in Iraq se non sbaglio)

 

I lavori rimandati al DlP sarebbero una tragedia se non ci fosse il Doria praticamente pronto.

 

Ma il Mimbelli che fine a fatto? E che dobbiamo chiamare Chi La Visto per trovarlo? :asd: :asd:

Link al commento
Condividi su altri siti

Crea un account o accedi per lasciare un commento

Devi essere un membro per lasciare un commento

Crea un account

Iscriviti per un nuovo account nella nostra community. È facile!

Registra un nuovo account

Accedi

Sei già registrato? Accedi qui.

Accedi Ora

×
×
  • Crea Nuovo...