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Israele ha 60 anni!


picpus

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Auguri allo stato di Israele.

 

Dubito che ci potrà mai essere una soluzione pacifica in quell'area, pensate solo che x luglio stò organizzando un cantiere in Libia, e mi tocca presentare un "CERTIFICATO ANTI-ISRAELIANO" .

 

Cose da pazzi!!!!

 

E in che cosa consisterebbe?? :blink:

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  • 2 mesi dopo...
  • 2 settimane dopo...

prima di tutto :compleanno: :compleanno:

 

Auguri allo stato di Israele.

 

Dubito che ci potrà mai essere una soluzione pacifica in quell'area, pensate solo che x luglio stò organizzando un cantiere in Libia, e mi tocca presentare un "CERTIFICATO ANTI-ISRAELIANO" .

 

Cose da pazzi!!!!

 

appunto non ci sarà mai,perché la Palestina non accettera mai Israele,in quanto il loro Stato è stato "creato" su territorio Palestinese

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  • 2 settimane dopo...
Ospite intruder
Auguri allo stato di Israele.

 

Dubito che ci potrà mai essere una soluzione pacifica in quell'area, pensate solo che x luglio stò organizzando un cantiere in Libia, e mi tocca presentare un "CERTIFICATO ANTI-ISRAELIANO" .

 

Cose da pazzi!!!!

 

 

Paese che vai usanze che trovi. Ai tempi dell'URSS nel modulo per il visto dovevi specificare se parlavi la lingua. Se scrivevi sì, ti negavano il visto perché non volevano che tu ti mettessi a chiacchierare con la gente per strada e scoprire quanto fossero soddisfatti di vivere nel paradiso terrestre dei lavoratori, gli interpreti che ti forniva l'Intourist (anche a chi andava per lavoro provvedeva l'Intourist) erano tutti pagati o comunque sorvegliati dall'MVD, se non proprio il KGB...

 

Vado spesso per lavoro in Arabia Saudita, e non ti fanno entrare se hai un timbro israeliano sul passaporto, poi scopri che nelle raffinerie e nei campi petroliferi lavorano tecnici israeliani con doppio passaporto (americano, di solito) e che l'Arabia vende aumma aumma a Tel Aviv. Qualche tempo fa in un incidente stradale morì uno di quei tecnici e le autorità, che sapevano esattamente chi era, contattarono l'ambasciata americana perché avvertisse gli israeliani che lo mandarono a prendere con un loro aereo. Venne pure un rabbino e nessuno ci trovò da ridire. Certe pagliacciate sono puramente di facciata, credo.

Modificato da intruder
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  • 8 mesi dopo...

Ed ora sono 61, gli anni d'Israele!!! :adorazione::adorazione::adorazione:

 

Dal sito di Fiamma Nirenstein, http://www.fiammanirenstein.com/index.asp , vi riporto il seguente articolo ( link dell'articolo: http://www.fiammanirenstein.com/articoli.a...a=3&Id=2153 ):

 

Israele? Per i suoi nemici non è uno Stato ebraico

 

Il Giornale, 29 aprile 2009

 

Oggi compie 61 anni, ancora non lo vogliono chiamare per nome e dicono che non aveva diritto a nascere. Ha perso 22.570 soldati in guerra, 3.000 cittadini in attentati terroristici, ma la popolazione non ha abbandonato le case di pietra, i vicoli, i ristoranti di Gerusalemme, né sono rimasti spopolati spiagge e pub di Tel Aviv; nessuno ha smesso di frequentare le scuole o le università; l'high-tech è settore di eccellenza, la musica della Filarmonica fra le più apprezzate del mondo, la medicina, la fisica, l'agricoltura producono premi Nobel, l'Alta Corte è un esempio di correttezza. Eppure, secondo alcuni, a 61 anni lo Stato ebraico è lì per caso, paracadutato in un'area con cui non ha niente a che fare, solo per realizzare un vasto disegno colonialista e razzista, oppure, secondo altri, è stato edificato per riparare ai sensi di colpa degli Europei dopo la Shoah, che per altro non è esistita.

Insomma, deve sparire: lo dicono Ahmadinejad, Hamas, gli Hezbollah, e altri lo pensano. Ad Abu Mazen, Netanyahu propone di ricominciare a discutere su «due Stati per due popoli» purché il rais riconosca Israele come Stato Ebraico, ma egli ha ripetuto anche lunedì che non accetta, e il motivo è evidente: non vuole permettere che ciò diventi un ostacolo per il «diritto al ritorno» o per l'idea di Israele come «Stato dei suoi cittadini». Arafat a Camp David rifiutò la Spianata delle Moschee pur di non riconoscere quella che è un'affermata verità storica registrata in tanti testi musulmani, ovvero che sotto la Spianata giacciono le memorie del Grande Tempio ebraico di Erode distrutto nel 70 d.c. dai Romani. Flavio Giuseppe descrisse da cronista le fiamme e la rovina.

Il popolo ebraico mise le sue radici in Israele più di 4000 anni fa, il re David ne unificò le dodici tribù e fece di Gerusalemme la città ebraica per eccellenza, mai abbandonata del tutto anche in tempi di letali persecuzioni, sempre presente nelle preghiere. Nell'Ottocento (ben prima della Shoah) gli ebrei tornarono ad esservi maggioranza. Intanto, quale che fosse il signore del tempo, crociati, arabi, ottomani, anche Tiberiade, Rafah, Gaza, Ashkelon, Jaffa, Cesarea, Safed, Haifa, Nablus, videro sempre, nei secoli, gruppi di ebrei attaccati alle loro pietre. Un popolo con la sua lingua e le sue usanze a casa e nella grande diaspora. Nella diaspora nacque il sionismo, il movimento che ha riportato gli ebrei a casa, ma questo mentre Ben Yehuda proprio da Gerusalemme ricostruiva per intero la lingua ebraica parlata sui testi biblici.

È nell'Ottocento e nei primi anni del Novecento (Tel Aviv fu fondata nel 1909) e non dopo la Shoah che il sionismo si organizza, si fonda l'Università di Gerusalemme, la Filarmonica di Tel Aviv, si muore di malaria bonificando le paludi, si fonda la scuola d'Arte Betzalel di Gerusalemme, Toscanini dirige la Filarmonica di Tel Aviv, si organizza l'immigrazione clandestina nonostante un'opposizione europea (altro che sensi di colpa!) che affonda o respinge le navi che portano i profughi anche durante la Shoah... Gli ebrei vivono la loro storia di irredentismo come tanti altri popoli, e nel 1917 la dichiarazione Balfour è il primo documento che riconosce il loro diritto all'autodeterminazione. Lontano dalla Shoah. E Churchill diceva che nessun popolo come quello ebraico è legato alla Palestina. Anche l'immagine dell'arabo ignaro penalizzato dall'imperialismo, è falsa: basta pensare a Haj Amin Al Hussein, leader palestinese amico molto attivo di Hitler, ai nazisti nascosti in Egitto, all'odio antisemita che mise in fuga dai Paesi arabi 800mila ebrei. Essi trovarono un approdo, appunto, nello Stato ebraico.

È interessante: quelli che lo negano, paradossalmente, creano l'evidente indispensabilità della sua esistenza.

Modificato da picpus
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Ospite intruder

Un popolo che ha resistito a duemila anni di persecuzioni, reggerà anche qualche nanetto peloso, con o senza atomiche. E alla fine verranno tutti a più miti consigli, già adesso c'è una discreta collaborazione seppure sottobanco, fra Israele e diversi stati del Golfo, pare perfino l'Arabia Saudita, tutti preoccupati di Teheran e del binomio terrorismo/fondamentalismo.

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non so ... io ho sempre ammirato maggiormente la cultura e la civiltà araba e quella persiana nella storia, che qui viene forse un pò sminuita... comunque sono con tutti gli isrealiani che desiderano passare i prossimi 60 anni in pace e prosperità, in quanto conta più il futuro che il passato... auguri a TUTTI gli abitanti della terrasanta...

 

quindi come magdi allam dico anch'io... viva israele...

Modificato da pandur
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  • 9 mesi dopo...
un grande paluso ad una delle nazioni verso cui nutro le maggiori simpatie e che stimo di più :)

però sto topic non è stimolante, ci serve qualcuno che gridi, 60anni di oppressione del popolo palestinese :asd: :asd: :asd:

 

 

 

60 anni di oppressione del popolo palestinese!!!!!

 

Ragazzi non scherzate, un minimo di obiettività per la miseria. E' come se domani i maori neozelandesi, siccome qualche migliaglio di anni fa abitavano le nostre terre e sono stati oppressi vengono qui in italia e dicono "questa è casa nostra, voi potete anche andarvene. Ah non ve ne andate? E allora vi bombardiamo". Dai su..

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:angry: la situazione dei palestinesi è comunque migliore dei profughi istriani, tedeschi, polacchi ecc. che l'ultma guerra ha provocato.

Probabilmente una qualche sorta di piano marshall per la Palestina sarebbe doveroso da parte nostra visto che il casino è almeno in parte, colpa di noi europei "ariani".

Andrebbe anche detto che visto che fra un pò avremmo il giorno della memoria per le vittime dell'eccidio dei neanderthaliani e una relativa legge che vieti di affermare il contrario, un qualcosa del genere per gli Italiani di Istria e Dalmazia non ci starebbe male.

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:angry: la situazione dei palestinesi è comunque migliore dei profughi istriani, tedeschi, polacchi ecc. che l'ultma guerra ha provocato.

Probabilmente una qualche sorta di piano marshall per la Palestina sarebbe doveroso da parte nostra visto che il casino è almeno in parte, colpa di noi europei "ariani".

Andrebbe anche detto che visto che fra un pò avremmo il giorno della memoria per le vittime dell'eccidio dei neanderthaliani e una relativa legge che vieti di affermare il contrario, un qualcosa del genere per gli Italiani di Istria e Dalmazia non ci starebbe male.

 

Si vabbè ma che c'entrano i palestinsi con i profughi dell'ultima guerra?

Scusa non ti seguo

Ti riferisci alle Foibe?

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Si certo! La vicenda palestinese è quella di una delle tante comunità che ha visto i confini spostarsi sulla sua testa. Lo stesso , nello stesso periodo, è accaduto ad altri che non essendo strumentalizzati da nessuno, si sono reinseriti nei paesi di origine. Ricordo che la palestina come entità autonoma non esisteva, era parte della Giordania. Il più grande massacro di palestinesi, il settembre nero , lo fece la legione Araba di Hussein.

I nostri profughi istriani non hanno meno ragioni dei palestinesi, ma prova a parlarne ai croati. I Russi in cecoslovacchia ci andarono pesante , ma fu poca roba in confronto alle foibe, però negare che in cecoslovacchia ci fu un genocidio è un reato, mentre per i croati la cacciata e il massacro degli italiani fu giusta reazione.

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un grande paluso ad una delle nazioni verso cui nutro le maggiori simpatie e che stimo di più :)

però sto topic non è stimolante, ci serve qualcuno che gridi, 60anni di oppressione del popolo palestinese :asd: :asd: :asd:

60 anni di oppressione del popolo palestinese!!!!!

Ragazzi non scherzate, un minimo di obiettività per la miseria. E' come se domani i maori neozelandesi, siccome qualche migliaglio di anni fa abitavano le nostre terre e sono stati oppressi vengono qui in italia e dicono "questa è casa nostra, voi potete anche andarvene. Ah non ve ne andate? E allora vi bombardiamo". Dai su..

Come vedi, vorthex, c'è voluto del tempo, ma alla fine è arrivato l'individuo che aspettavi!!! :furioso::thumbdown:

 

 

Quando si parla del diritto dei palestinesi alla loro terra, si fa opera di immensa mistificazione!

 

Intanto, i palestinesi non esistono come tali, in quanto non esiste una Palestina che, nella storia, abbia mai costituito un’entità statuale autonoma, con un popolo autoctono fornito di propria lingua e cultura.

 

Lo stesso termine Palestina, che significa “Terra dei Filistei”, antichi nemici degli israeliti, fu coniato dall’Imperatore romano Adriano, per chiamare così la Giudea, mortificando il suo popolo e tale gesto, si può considerare come il primo grande crimine antisemita della storia e può collocare l’autore a fianco del suo degno emulo Adolf Hitler.

 

I palestinesi, dunque, sono soltanto arabi, come gli attuali abitanti della Giordania, della Siria, del Libano, tutte nazioni artificiosamente create, tracciando delle linee sulla carta geografica, per ripartire quella che, dal 1516 al 1918, costituiva la pressoché disabitata e desertica “Provincia di Damasco” dell’Impero Ottomano (da notare che gli unici insediamenti permanenti in Palestina, segnatamente a Gerusalemme e a Safed, furono quelli ebraici, a partire dalla fine del regno ebraico nel 70).

 

Soltanto verso la seconda metà dell’ottocento, tale regione cominciò ad essere ripopolata, grazie all’afflusso dei primi pionieri ebrei, provenienti dall’Impero zarista e tale rifioritura si accentuò nel periodo tra le due guerre mondiali, durante l’occupazione britannica; contestualmente, anche popolazione araba, dalle regioni vicine, vi si trasferì.

 

Infine, assodato che i palestinesi non sono altro che arabi, occorre notare come in tutta la plurimillenaria storia della terra che stiamo considerando, solo per 113 anni, dal 637 al 750, gli stessi arabi vi regnarono.

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Lo stesso termine Palestina, che significa “Terra dei Filistei”, antichi nemici degli israeliti, fu coniato dall’Imperatore romano Adriano, per chiamare così la Giudea, mortificando il suo popolo e tale gesto, si può considerare come il primo grande crimine antisemita della storia e può collocare l’autore a fianco del suo degno emulo Adolf Hitler.

 

ma anche no....

"Filistea" (italianizzazione del termine biblico "Peleshet", ebraico פלשת Pəléšeth, P(e) léshet) è il toponimo da cui è derivato il latino "Palaestina", dunque "Palestina" è un nome ispirato al popolo dei Filistei. In epoca biblica i Filistei si scontrarono con gli Israeliti per un lungo periodo, subirono sconfitte ma vinsero alcune battaglie ai tempi del profeta Amos, vennero infine sottomessi da re David e forse definitivamente sterminati, scomparvero definitivamente come nazione e non sono più citati dai tempi delle invasioni degli Assiri. Adriano probabilmente non li conosceva nemmeno.

 

In epoca antecedente era chiamato "Terra di Canaan", in quanto precedentemente abitato dai Canaaniti (o Cananei). Nella mitologia biblica i cananei sono i discendenti di Canaan figlio di Cam. Secondo la Bibbia questa popolazione sarebbe stata sopraffatta e sterminata dall'invasione degli Ebrei, popolo originario della Mesopotamia meridionale (considerati discendenti di Abramo) cui Dio avrebbe promesso la terra di Canaan.

 

Con l'arrivo del popolo ebraico la 'Terra di Canaan' prese il nome di "Terra di Israele". La storia del territorio a questo punto coincide con la storia del popolo d'Israele. Fermo restando che Ebreo non indica solo un popolo, ma anche chi professa (soprattutto) la religione ebraica.

 

Questa e' la storia, che non cambia una virgola i diritti degli Ebrei, ma prenderebbe anche in considerazione quelli degli 'altri'.

 

per quanto riguarda i numeri, dopo l'inizio del mandato britannico, il censimento del 1922, a 5 anni dalla dichiarazione e dall'inizio dell'ondata migratoria che ne era conseguita, certificò che la popolazione ebraica era di 83.790 unita su un totale di 752.048 persone, pari al 11,14% della popolazione totale, di poco superiore come dimensioni alla comunità cristiana di 71.464 unità, ed inferiore alla comunità di nomadi beduini di circa 103.331 persone. Il resto, erano Arabi gia stanziali li.

 

Che i 'palestinesi' non esistano come popolo (come gli Ebrei) e' una sottigliezza: sono gli Arabi e i beduini che abitavano in loco. Dire che non esistono come popolo e' come dire che non esistono gli Italiani, perchè di provenienze diverse: celtiche, normanne,latine, ecc ecc.

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Si vabbè ma che c'entrano i palestinsi con i profughi dell'ultima guerra?

Scusa non ti seguo

Ti riferisci alle Foibe?

 

 

Si riferisce al fatto che sono l'unico popolo "profuga" (uso le virgolette perchè la maggior parte andò via di sua scelta o spronata dalla legione araba che gli prometteva un trionfale ritorno entro pochi mesi dopo aver buttato a mare gli ebrei) che mantiene tale status da 50 e passa anni perchè i paesi che li hanno "accolti" non li hanno voluti integrare, nonostante, ricordo, si trattasse dello stesso popolo non sussistendo nessuna differenza tra "palestinese" e cittadino di altri stati arabi trattandosi di paesi disegnati a tavolino e inesistenti a livello di nazione, per usarli come arma di ricatto politico.

 

In europa mica teniamo gli istriani, o i tedeschi dell'est, nei campi profughi chiedendo che vengano reintegrati nelle loro terre d'origine nonostante questi siano stati espulsi a seguito di una vera e propria pulizia etnica e non, ripeto, molto spesso per loro scelta come i "palestinesi".

 

Per il resto quoto quanto scritto da picpus sulla palestina.

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Già, dimenticavo i Filistei e i Cananei!

 

eh gia, proprio loro. O meglio, i loro discendenti, magari.

 

In europa mica teniamo gli istriani, o i tedeschi dell'est, nei campi profughi chiedendo che vengano reintegrati nelle loro terre d'origine nonostante questi siano stati espulsi a seguito di una vera e propria pulizia etnica e non, ripeto, molto spesso per loro scelta come i "palestinesi".

 

ehm... e chi l'ha fatta la pulizia etnica? mi sfugge il concetto.

 

I Palestinesi sono, molto più semplicemente, persone che vivevano in loco. Dove dovrebbero andare, in Siria, in Giorfania, in Iraq?

 

Boh, mi pare che a volte si neghi la realtà.

 

Nessuno, ripeto, nega l'esistenza dello Stato di Israele, e ci mancherebbe altro (poi avendo una sabra come moglie sono anche sensibile all'argomento) ma che il problema Palestinese possa essere risolto solo da Israele, mi pare un dato di fatto.

 

Da chi, se no?

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I Palestinesi sono, molto più semplicemente, persone che vivevano in loco. Dove dovrebbero andare, in Siria, in Giorfania, in Iraq?

 

I Dalmati e gli Istriani dove stanno? In campi profughi a milano o torino o si sono integrati in Italia?

E loro, ripeto, sono stati cacciati mentre gran parte della diaspora palestinese è stata volontaria.

 

Poi perchè i fraterni stati arabi si sono rifiutati di accogliere i Palestinesi e li hanno lasciati in campi profughi sovraffollati per 50 anni salvo poi ammazzarne a migliaia con carri armati e aviazione quando facevano casino?

Per quale motivo i palestinesi sono gli unici profughi rimasti tali per così tanto tempo?

 

Questa è la domanda fondamentale da fare a chi grida all'oppressione palestinese, forse che debba cambiare obbiettivo dei suoi strali?

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