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Afghanistan - Topic ufficiale


Thunderalex

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Basta non dirgliele, alla fine non vedo cosa ci sia di diverso tra le bombe su un amx e le task force hunter-killer di FS a cui partecipiamo

Ma se vengono fuori poi è un casino perchè se strumentalizzate ad-hoc diventano errori gravi e anticostituzionali... fatto dalla destra poi è ancora più grave (per il concetto che hai spiegato prima di non passare per fascista o reazionario).

 

Purtroppo i contorni della"decisione più giusta" assume varie sfumature per come vengono comunicate, se le tieni nascoste poi passi di certo per volerle nascondere chissa quale magagna e a distanza di anni si ricorderà solo l'"errore" e ci si "dimenticherà" dei motivi che hanno spinto quell'esecutivo a prendere quella determinata decisione. Quindi meglio, secondo me, un eccesso di zelo per l'attuale maggioranza che uno sterile "polverone" di polemiche destinato a durare anni.

 

Questa paura/titubanza però ha un prezzo inestimabile: le vite dei nostri ragazzi. Le corrette contromisure quindi vengono prese sempre e solo dopo: vedi l'invio dei Lince al posto dei Puma(2006), l'invio dei Freccia (2010), cannoncini(2008 mi pare) bombe su AMX(2010).

 

In sostanza se l'intera classe politica italiana fosse armata di buonsenso(non elenco tutte le altre qualità mancanti) si sarebbero salvate molte più vite (anche tra i civili) e la zona in Afghanistan di competenza italiana sarebbe molto più sicura e meglio controllata. In sostanza una missione di pace la si vince ben armati e convinti e li locali lo noterebbero subito.

Modificato da Hicks
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Hicks da un governo mi aspetto che sappia decidere ed agire per il meglio lasciando perdere il tornaconto elettorale almeno quando si parla di vite umane, peccato che questo discorso non si possa applicare a nessuna delle forze politiche italiane.

 

Riguardo a Bin Laden quasi sicuramente è lì, però se continua a tenere giù la testa è impossibile prenderlo salvo colpi di fortuna. Ovvio che ai pakistani non possano dire niente: sono infiltrati da spie quaediste e talebane in ogni settore.

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Hicks da un governo mi aspetto che sappia decidere ed agire per il meglio lasciando perdere il tornaconto elettorale almeno quando si parla di vite umane, peccato che questo discorso non si possa applicare a nessuna delle forze politiche italiane.

Con l'ultima parte della frase hai completato il mio concetto.

 

La notizia postata da Legolas mi rattrista, tanti anni e tanto sangue per finire così. Anche se è presto per stilare un bilancio non riesco a vedere nemmeno il bicchiere a metà.

Modificato da Hicks
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Si è parlato spesso di ROE, ecco un'esempio di come si combatte con delle ROE del genere in Afghanistan.

 

“If they use rockets to hit the [forward operating base] we can’t shoot back because they were within 500 meters of the village. If they shoot at us and drop their weapon in the process we can’t shoot back,” said Spc. Charles Brooks, 26, a U.S. Army medic with 1st Battalion, 4th Infantry Regiment, in Zabul province.

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...alla fine non vedo cosa ci sia di diverso tra le bombe su un amx e le task force hunter-killer di FS a cui partecipiamo

La differenza è simbolica, è la stessa che c'è tra i TOW lanciati dai Mangusta e le suddette bombe. "L'aereo cattivo che lancia le bombe" è uno stereotipo, ed è ancora impresso nella cultura storica italiana a causa delle vittime che causarono i bombaridieri nella seconda guerra mondiale.

 

Comunque io il bicchiere mezzo pieno riesco a vederlo: si è riusciti nell'intento principale di non avere un governo talebano vero e proprio, morti e guerra sono serviti a questo, senza considerare il fatto che non tutti i capi talebani siedono al tavolo delle trattative. La guerra durerà ancora purtroppo.

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Io penso che non si può far nulla per costringere un popolo ad avere un sistema di stato e di governo diverso da quello più congeniale alla propria cultura e visione sociale.

Certo, quando un regime è inviso alla popolazione ma quest'ultima non ha la forza di rovesciarlo, una spallata dall'esterno può servire allo scopo e risolvere la situazione.

 

In Iraq e in Afghanistan abbiamo dato questa spallata. Adesso spetta a quelle genti trovare una via per costruire una società civile, ma se continueranno a preferire un governo teocratico basato sugli insegnamenti del Corano, sarà ben difficile evitare che prima o poi i Talebani tornino al potere.

Possiamo fornire supporto logistico, addestramento, potremo anche dare appoggio militare quando serve (parlo di paesi occidentali) ma il controllo del paese va lasciato al suo popolo e sarà questo ad autodeterminarsi, per il meglio o per il peggio.

 

Il problema è un altro, ed è quello di evitare che l'Afghanistan torni ad essere un santuario del terrorismo integralista islamico e di tutti i jihadisti in giro per il mondo.

E' questo il risultato che si vorrebbe costruire, garantendo la sussistenza di un governo più o meno democratico e civile. Purtroppo in 10 anni di guerra non ci si è riusciti, speriamo che effettivamente per il 2011 l'obiettivo sia raggiunto. Se così non fosse, però, bisogna avere il senso pratico di dire: "ce ne andiamo, ma se qui le cose dovessero tornare come un tempo, ci mettiamo 10 minuti a tornare e a rifare piazza pulita".

Una minaccia del genere probabilmente risolverebbe la questione, ma saremmo in grado (politicamente) di metterla in pratica, all'occorrenza?

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Io penso che non si può far nulla per costringere un popolo ad avere un sistema di stato e di governo diverso da quello più congeniale alla propria cultura e visione sociale.

Certo, quando un regime è inviso alla popolazione ma quest'ultima non ha la forza di rovesciarlo, una spallata dall'esterno può servire allo scopo e risolvere la situazione.

 

In Iraq e in Afghanistan abbiamo dato questa spallata. Adesso spetta a quelle genti trovare una via per costruire una società civile, ma se continueranno a preferire un governo teocratico basato sugli insegnamenti del Corano, sarà ben difficile evitare che prima o poi i Talebani tornino al potere.

Possiamo fornire supporto logistico, addestramento, potremo anche dare appoggio militare quando serve (parlo di paesi occidentali) ma il controllo del paese va lasciato al suo popolo e sarà questo ad autodeterminarsi, per il meglio o per il peggio.

 

Il problema è un altro, ed è quello di evitare che l'Afghanistan torni ad essere un santuario del terrorismo integralista islamico e di tutti i jihadisti in giro per il mondo.

E' questo il risultato che si vorrebbe costruire, garantendo la sussistenza di un governo più o meno democratico e civile. Purtroppo in 10 anni di guerra non ci si è riusciti, speriamo che effettivamente per il 2011 l'obiettivo sia raggiunto. Se così non fosse, però, bisogna avere il senso pratico di dire: "ce ne andiamo, ma se qui le cose dovessero tornare come un tempo, ci mettiamo 10 minuti a tornare e a rifare piazza pulita".

Una minaccia del genere probabilmente risolverebbe la questione, ma saremmo in grado (politicamente) di metterla in pratica, all'occorrenza?

 

Tutto giiusto sono d'accordo in linea di massima, tranne su un paio di cose.

"Società civile": chi stabilisce cos'è civile?

Per quelli "civile" è scannare la gente allo stadio mentre tutti applaudono il grande spettacolo e pensano "ma quanto è forte chi ci comanda e che fine orribile fà chi lo delude!".

Questo per loro è "civile".

Per noi no, ma è questo un buon motivo per invadere un paese, anche se abietto e antipatico? Ho i miei dubbi che lo sia.

 

Secondo. Cus'è che avemo fatto noi? "Piazza pulita"???

Se abbiamo fatto "piazza pulita" perchè sono quasi otto anni che siamo ancora lì a sparacchiare e a saltare sulle mine?

 

Terzo.

Non credo che possiamo permetterci di andare in giro per il mondo a bombardare e invedere ogni paese di morti di fame che vivono ancora nell'età del bronzo e in cui i servizi ci informano che Al Qaeda secondo loro ha messo piede, perchè sennò la lista mi sa che è lunghetta.

 

Quarto. Appena ce ne andiamo, perchè secondo me ce ne andremo, i "taliban", i "jadisti", gli "insurgent", o come cavolo li chiamiamo noi, torneranno e torneranno più forti di prima e alla grande e tutto ciò grazie a noi.

Infatti potranno ritornare presentandosi alla popolazione analfabeta come coloro che "hanno sconfitto l'Occidente infedele" con tutta la sua strapotenza tecnologica.

Questo non solo gli permetterà di prendere un potere che prima manco si sognavano, ma anche di sbandierare a destra e a manca che la loro "idea" FUNZIONA ed ovunque ragazzini di 17 anni faranno la fila per arruolarsi e per sbandierare alle ragazzine il fatto di essere anche loro "parte del grande progetto" !

E di questo dobbiamo ringraziare gli idioti che ci hanno comandato negli ultimi 30 anni: una generazione (forse l'unica generazione della storia moderna) cresciuta nel benessere del dopoguerra e convinta che tutto si possa risolvere con sterili chiacchiere e soprattutto che tutto sia facile, gratis e dovuto e il prezzo delle cui cazzate ora, come credo tutti possono vedere, lo paghiamo noi, che siamo venuti dopo. Secondo me equivale a consumare, senza poi presentarsi alla cassa a pagare il conto.

Modificato da Hobo
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ovunque ragazzini di 17 anni faranno la fila per arruolarsi e per sbandierare alle ragazzine il fatto di essere anche loro "parte del grande progetto" !

 

Hobo, tutto questo grande parlare poi ti perdi dietro queste considerazioni da bar. Se mi metti "Cos'è società civile" all'inizio del discorso, non contamini la loro, col tuo pensiero, a loro non importa arruolarsi per le ragazze, ma ti mantieni coerente, e scrivi che loro le donne le mutilano.

 

Una minaccia del genere probabilmente risolverebbe la questione' date=' ma saremmo in grado (politicamente) di metterla in pratica, all'occorrenza? [/quote']

IMO, un'altra guerra così non saremo più in grado di permettercela economicamente. USA a parte naturalmente, che qualora dovessero essere colpiti da un nuovo 9/11, secondo me potrebbero anche trovare la forza di ripetere l'impresa, magari su scala minore, ma di pari intensità.

Modificato da -{-Legolas-}-
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Non mi sono spiegato forse: è per dare l'idea di quanto possa far presa su ragazzi ignoranti e che non hanno mai conosciuto altro che la guerra l'idea di aver sconfitto gli infedeli occidentali obbligandoli ad andarsene. Un'dea del genere secondo me può avere sulle masse primitive conseguenze difficili da quantificare, ma potenzialmente esplosive.

Quello che fanno alle loro donne a casa loro a me non frega niente, se le possono mangiare se vogliono.

Modificato da Hobo
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Libero di pensare cosa vuoi, ma capirai che se mi scrivi che non te ne frega niente di cosa facciano delle loro donne, non mi puoi nemmeno entrare nel merito di un occupazione che mira a stabilire li un governo a noi amico per quanto umanamente possibile, e capirai che se è vero che siamo tutti uguali, non ti puoi girare dall'altra parte a questo proposito.

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Non mi trovo d'accordo.

1) Non siamo uguali, per un motivo storico. La libertà dovrebbe essere usata da chi è stato storicamente educato a usarla senza ammazzarcisi, altrimenti non è più libertà, ma legge della jungla. Noi siamo figli dell'Illuminismo e della Rivoluzione francese che alcuni Autori chiamano addirittura non rivoluzione francese, ma la "Rivoluzione dell'Occidente" e nonostante questo noi stessi abbiamo problemi con la nostra libertà, perchè noi stessi ancora non la sappiamo "usare" bene, ma di sicuro la sappiamo usare mediamente meglio di chi viene da una società che ha fatto un percorso storico completamente diverso e non ha i presupposti storici per capire e usare quella libertà che noi gli proponiamo. Non è bene dare una Desert Eagle calibro .50 con caricatore pieno e colpo in canna a un bambino, per i motivi che tutti possono immaginare.

 

2) Vuoi che uno ti odi sul serio? Vagli a dire cosa deve o non deve fare in casa sua, con la sua macchina, con la sua donna, ecc ... Poi mi dici che succede...

Mutilano le loro donne? E a me che mi cambia? Pagherò meno tasse? O pagherò meno la benzina, il gas, la luce e acqua se gli afghani cambieranno modo di trattare le donne? Credi forse che smetteranno di mutilarle perchè glielo diciamo noi? Lo faranno finchè avranno la canna della nostra pistola sulla loro nuca, ma questo NON significa che dentro di loro cesseranno di credere che sia giusto trattarle così. Appena saranno di nuovo liberi, torneranno a comportarsi come hanno sempre fatto: ci vogliono secoli di storia per cambiare la testa della massa.

Modificato da Hobo
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Una minaccia del genere probabilmente risolverebbe la questione, ma saremmo in grado (politicamente) di metterla in pratica, all'occorrenza?

Io credo di no, e se i nuovi consumatori di risorse quali Cina ed India continueranno a godere solo dei diritti del benessere e della crescita economica senza accollarsi anche i doveri le cose si metterebbero male.

 

Non credo che possiamo permetterci di andare in giro per il mondo a bombardare e invedere ogni paese di morti di fame che vivono ancora nell'età del bronzo e in cui i servizi ci informano che Al Qaeda secondo loro ha messo piede, perchè sennò la lista mi sa che è lunghetta.

Corretto, infatti non lo stiamo facendo. Però mi pare che abbiamo buttato bombe ovunque ci siano governi apertamente ostili all'occidente. E' per questo che si pensa di andare in Iran e si emargina la Corea del Nord, mentre ancora non invadiamo l'Africa, ed una delle poche volte che non l'abbiamo fatto, leggasi Somalia, abbiamo dato vita ad un santuario della pirateria moderna.

 

Infatti potranno ritornare presentandosi alla popolazione analfabeta come coloro che "hanno sconfitto l'Occidente infedele" con tutta la sua strapotenza tecnologica.

Non mi sono spiegato forse: è per dare l'idea di quanto possa far presa su ragazzi ignoranti e che non hanno mai conosciuto altro che la guerra l'idea di aver sconfitto gli infedeli occidentali obbligandoli ad andarsene. Un'dea del genere secondo me può avere sulle masse primitive conseguenze difficili da quantificare, ma potenzialmente esplosive.

Quello che fanno alle loro donne a casa loro a me non frega niente, se le possono mangiare se vogliono.

Non facciamo di tutta l'erba un fascio però. La buona metà degli afghani si è accorta del cambiamento, in particolare quella che vive in città, così come se n'era accorta addirittura quando c'erano i russi: non capita tutti i giorni di poter mandare tua figlia in ospedale o a scuola, seppur con il velo in testa. Il consenso è una questione di benessere sociale innanzitutto, ancor prima che di principio, patriottismo e religione. Ti consiglio di leggerti qualche saggio sull'Afghanistan a due velocità, o meglio un più piacevole romanzo come il best seller "Il cacciatore di aquiloni".

 

E di questo dobbiamo ringraziare gli idioti che ci hanno comandato negli ultimi 30 anni: una generazione (forse l'unica generazione della storia moderna) cresciuta nel benessere del dopoguerra e convinta che tutto si possa risolvere con sterili chiacchiere e soprattutto che tutto sia facile, gratis e dovuto e il prezzo delle cui cazzate ora, come credo tutti possono vedere, lo paghiamo noi, che siamo venuti dopo. Secondo me equivale a consumare, senza poi presentarsi alla cassa a pagare il conto.

Qua mi trovi pienamente d'accordo. Non fa una piega.

 

Non mi trovo d'accordo.

1) Non siamo uguali, per un motivo storico. La libertà dovrebbe essere usata da chi è stato storicamente educato a usarla senza ammazzarcisi, altrimenti non è più libertà, ma legge della jungla. Noi siamo figli dell'Illuminismo e della Rivoluzione francese che alcuni Autori chiamano addirittura non rivoluzione francese, ma la "Rivoluzione dell'Occidente" e nonostante questo noi stessi abbiamo problemi con la nostra libertà, perchè noi stessi ancora non la sappiamo "usare" bene, ma di sicuro la sappiamo usare mediamente meglio di chi viene da una società che ha fatto un percorso storico completamente diverso e non ha i presupposti storici per capire e usare quella libertà che noi gli proponiamo. Non è bene dare una Desert Eagle calibro .50 con caricatore pieno e colpo in canna a un bambino, per i motivi che tutti possono immaginare.

E' più facile ammazzarsi con il fondamentalismo che con la libertà. E poi, sinceramente, credo che in molti abbiano gradito la spallata di cui parlava Gianni.

 

2) Vuoi che uno ti odi sul serio? Vagli a dire cosa deve o non deve fare in casa sua, con la sua macchina, con la sua donna, ecc ... Poi mi dici che succede...

Questo discorso va bene per i capi tribù. Alla massa, invece, pensavano già i talebani a dire cosa fare e cosa non fare, pena la morte o altre simili atrocità.

 

Mutilano le loro donne? E a me che mi cambia? Pagherò meno tasse? O pagherò meno la benzina, il gas, la luce e acqua se gli afghani cambieranno modo di trattare le donne?

L'aspetto sociale è una conseguenza della guerra, anche qui non facciamo di tutta l'erba un fascio. Una volta fatta la frittata le conseguenze vanno analizzate su tre piani ben distinti seppur connessi.

  • Sul piano geopolitico l'obbiettivo è stato raggiunto, e semmai dovessero tornare i talebani al governo vedrai che non tireranno giù un altro WTC, non gli conviene avere l'invasore di nuovo in casa, altritimenti da "coloro che hanno respinto gli infedeli" diventano "quelli che li hanno fatti tornare".
  • Sul piano economico sono palesi, ormai, gli interessi soprattutto nel campo energetico ed edilizio. Diciamo che è il bottino di guerra, speriamo si traduca in meo tasse.
  • Sul piano sociale il lavoro da apprezzare è soprattutto quello delle ONG e dei progetti di ricostruzione. Questo è un obbligo morale più che legale, per noi civiltà vuol dire quello e credo che a nessun afghano dispiaccia.

 

Credi forse che smetteranno di mutilarle perchè glielo diciamo noi? Lo faranno finchè avranno la canna della nostra pistola sulla loro nuca, ma questo NON significa che dentro di loro cesseranno di credere che sia giusto trattarle così. Appena saranno di nuovo liberi, torneranno a comportarsi come hanno sempre fatto: ci vogliono secoli di storia per cambiare la testa della massa.

Giusto, ma probabilmente se i francesi non avessero "esportato la rivoluzione" in tutta Europa a suon di cannonate napoleoniche ora non saremmo l'Occidente che siamo. Una volta si chiamavano Liberté, Egalité e Fraternité, ora si chiamano Libertà, Democrazia e Civiltà.

 

La storia che si ripete, c'est la vie.

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  • 3 settimane dopo...

President Obama said today he not only had the privilege of awarding the Medal of Honor to a living soldier, but he also gave it to a young man "as humble as he is heroic."

 

Army Staff Sgt. Salvatore Giunta

 

gruber-obamax-wide-community.jpg

Modificato da -{-Legolas-}-
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Avevo letto qualcosa di lui, è avanzato in mezzo ad un imboscata riuscendo a salvare metà del plotone catturato dai talebani e prendendosi pure qualche pallottola (fortunatamente neutralizzata dal body armor).

Decisamente fuori dal comune, anche perchè la MoH in america ha ancora un senso a differenza che in italia.

 

Piccola curiosità: ma sulla sx ha un distintivo di paracadutista dell'EI?

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Sangue italiano nelle vene.

Osservazione personale discutibile quanto vi pare: vedete quanto gli anglosassoni sono più pratici di noi europei ?

 

"Giunta was cited for saving members of his squad on October 25, 2007 during the War in Afghanistan".

 

Non si perdono in inutili sofismi da satrapia orientale, tipo cercare la definizione esatta di ciò che accade in Afghanistan mentre i nostri laggiù rischiano la pelle, perchè la realtà è che c'è una guerra e in guerra ci sono morti, feriti, eroi decorati e tutto il resto.

Perdersi in chiacchiere è inutile (e pericoloso) tanto quanto mandare cacciabombardieri senza bombe.

Ed inoltre si corre il rischio di creare confusione nelle anime più semplici.

Modificato da Hobo
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Afghanistan, anno sanguinoso per i civili - Le Ong alla Nato: "Proteggeteli meglio"

 

Link - La Repubblica

 

Strano che le ONG alla NATO non abbiano detto "andatevene, facciamo noi".

Modificato da Tuccio14
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  • 2 settimane dopo...

Strano che le ONG alla NATO non abbiano detto "andatevene, facciamo noi".

 

Ciao Tuccio, ma secondo te perche' avrebbero dovuto dire quel che sostieni?

Per caso son diventate anche un organo militare?

 

Non facciamo di tutta l'erba un fascio però. La buona metà degli afghani si è accorta del cambiamento, in particolare quella che vive in città, così come se n'era accorta addirittura quando c'erano i russi: non capita tutti i giorni di poter mandare tua figlia in ospedale o a scuola, seppur con il velo in testa. Il consenso è una questione di benessere sociale innanzitutto, ancor prima che di principio, patriottismo e religione. Ti consiglio di leggerti qualche saggio sull'Afghanistan a due velocità, o meglio un più piacevole romanzo come il best seller "Il cacciatore di aquiloni".

 

Non so se sei "giovane" (e' per non dire che son molto piu' anziano io ;P ) abbastanza da ricordarti cosa era Kabul o anche Beirut prima della guerra. Erano citta' vitali che godevano di una crescita economica persino superiore a molte citta' EU.

Beirut era considerata la Svizzera del medioriente, per servizi, SANITA' e Soldi che giravan.Poi come ben tu sai quando interviene la guerra (che sicuramente non volevano credimi ;) ) lo sviluppo di una Nazione si blocca con tutte le considerazioni del caso. Per fartelo capir meglio: Immaginati se l'italia fosse in guerra da occupazione da 20 anni. Credi che gireremmo tutti con l'i-phone e con gli ospedali che ci troviam? :)

E mi spieghi perche' dovrei esser feice di frequentare un ospedale di pieta' messo per PR dal mio invasore dove non sarei andato se non fossero mai entrati a casa mia? E se invece di subirsi 20anni di occupazione si fossero invece sviluppati non credi che loro stessi si sarebbero evoluti come modello sociale come in tutto il resto del mondo ? ;)

Non volermene ma non utilizzero' mai romanzi come prova. Se lo facessi alcuni "TVbbani" potrebbero riconoscersi come Obiwan contro l'impero US che colpisce ancora e dovrei considerarla come citazione per par condicio :)

 

Però mi pare che abbiamo buttato bombe ovunque ci siano governi apertamente ostili all'occidente.

Il pakistan non e' un alleato strategico degli US. errore?

Indirettamente hai tirato fuori un'anticipazione di quello che sara' l'afghanistan post, sempre che riescan a far "reggere" la tregua armata pagata profumatamente. Uno stato Ostile ma ufficialmente Alleato.

 

Sono in corso, incontri preliminari fra talebani Haqqani e il Governo di Karzai per una pace che porti al termine la guerra in Afghanistan.I E non è finita, è stato liberato il Mullah Baradar, numero due dopo il Mullah Omar

Una buona notizia.

Gli Us han capito che Martirizzare i nemici serve solo a rafforzarli e utilizzar questo metodo piu tanti soldi di buon'uscita in cambio di una uscita pulita dopo una Permanenza fallimentare + il mantenimento dei pozzi petroliferi e' il metodo migliore per salvare la faccia dopo gli innumerevoli calci nelle ciapett ricevuti.

 

Per il resto concordo in linea di massima con Hobo e Blappo: Siam in una guerra inutile per noi come Italia, senza nessun beneficio se non quello di tentar di salvare la "testa" a un omuncolo basso che passo troppo tempo a bere vodka a Mosca andando apertamente contro le politiche economiche US ;)

Il solo fatto di esser li per ottenere crediti addizionali diplomatici che non avremo mai in questi anni, non giustifica i soldi e le vite umane ITALIANE.

 

Le nostre politiche Economiche di peso che posson giustificar (o han giustificato) il nostro intervento come Esportatori di Democrazia Armata sono :

l'iraq (falluja e la centrale Eni ad essa connessa piu le commesse di ricostruzione) => giusto

il commercio con l'iran che portava tanti soldoni (sacrificato in quanto non di competenza sempre del''omino amante della vodka di prima) => perso causa US senza contropartita : Sbagliato.

Il Gasdotto con la Libia (che pur capendolo da un punto di vista economico, pero' Ripudio da un punto di vista storico e di vite italiana date, senza contare i 20miliardi di $ di indennizzo che tanto non vedra' mai)

il Commercio Gas/Petrolifero con la Russia (dove pero' l'omino in questione ci guadagna sopra direttamente) => giusto. Per approfondimenti in quanto non concesso in questo forum parlarne vi rimando qua.

 

:)

Modificato da PinKoPallo
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Beh non facciamo passare l'Afghanistan talebano per un giardino fiorito però, anche perchè la guerra non l'ha voluta sicuramente il popolo, nessun popolo vuole la guerra, ma il governo pre Enduring Freedom se l'è cercata. Ad ogni modo teniamo sempre a mente che c'è un mandato ONU a cui dare seguito.

 

L'affermazioni sulle ONG era riferita ad alcune uscite poco felici del capo di Emergency, Gino Strada, che sosteneva che l'unico vero lavoro di ricostruzione lo stanno facendo loro e che i militari sono un danno al loro lavoro.

 

In merito ai vantaggi economici per l'Italia come stato credo che, effettivamente, siano sottoproporzionati rispetto all'impegno profuso, ma credo anche che, come ho scritto in altri topic, certe esportazioni di armamenti, che danno lavoro a migliaia di operai in Italia, sono anche merito delle operazioni internazionali a cui partecipiamo. Solo per citare un paio di esempi: commessa dei Lince con la Russia, C-27A per l'ANAF. Ad ogni modo i veri vantaggi veri e propri li vedremo dopo l'armistizio con i talebani, non credo che la presenza italiana per 10 anni venga cancellata in un batter d'occhio, anzi credo che potremo avere un ruolo diplomatico ed industriale importante nella ripresa dell'economia afghana, sviluppo che con un governo talebano non ci sarebbe mai stato. Ed a sentire gli afghani che hanno potuto godere dei benefici della nostra presenza non credo che preferiscano la legge talebana ed il loro modello si stato (che non hanno...).

 

In merito alle considerazioni sull'omuncolo mi trattengo, basta riaprire qualche vecchia discussione per sapere cosa penso di lui e della sua politica estera...

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