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L' Eldridge


Maverick1990

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Da quello che ho scritto negli altri post avrete capito che io non trascuro mai un'ipotesi, ma cerco sempre di capire se c'è una base di verità.

 

Ci sono misteri, ufologici e non, che effettivamente sono difficili da spiegare o non sono spiegabili (prendiamo ad esempio i grandi disegni di Nazca o le tecniche costruttive delle Piramidi) ma purtroppo certe cose interessanti si perdono nella vastità delle boiate e delle speculazioni che circondano l'argomento da 50 anni a questa parte, tanto che anch'io ho deciso di smettere di analizzare alcuni di questi fatti, molti anni fa, perchè ormai il rischio è di passare per pazzi.

 

Il caso della Eldridge (e del famigerato esperimento Phidalphia) è appunto una di quelle bufale che contribuiscono a confondere e a screditare chi volesse tentare di capire seriamente qualcosa.

 

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Allora, partiamo innanzitutto dalla nave. Che era un cacciatorpediniere e non una corazzata.

 

Il cacciatorpediniere DE-173 USS Eldridge è stato varato il 25 luglio del 1943 dai cantieri di Newark. Ha svolto un intenso servizio di scorta ai convogli, sia in Atlantico che in Pacifico, dal gennaio del 1944 alla fine della guerra.

E' stato radiato dall'US Navy (come centinaia di altre simili unità) il 17 giugno del 1946 ed è rimasto in riserva sino al 1951.

Nel 1951 è stato venduto alla marina greca, che lo ha rinominato D-54 Leon.

Dopo altri 40 anni di servizio, la Marina Greca ha radiato il Leon nel 1991, ponendolo in riserva (e utilizzandolo come scafo per addestramento delle reclute almeno fino al 1998)

Ceduto alla fine a un cantiere greco per la demolizione, il cantiere non l'avrebbe ancora demolito e avrebbe contattato vari enti e personaggi nella speranza di riuscire a vendere la nave o i suoi pezzi come souvenir dell'Esperimento Philadelphia.

 

Conclusione: il buon Eldridge (unica nave a portare questo nome nella storia della marina americana, tanto per sgombrare il campo da equivoci) non è mai scomparso, non è una nave fantasma, e le sue lamiere arrugginiscono in grecia.

 

Questa è una foto della cerimonia di consegna alla grecia nel 1951:

 

sg51686.jpg

 

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Passiamo all'Esperimento Philadelphia (del 1943).

 

E' vero che l'USNavy fece molti esperimenti con campi magnetici sulle sue navi, ma solo per verificare se la nave potesse diventare "invisibile" dal punto di vista magnetico: quindi per non attivare mine e siluri magnetici.

Questo procedimento, allora agli albori, oggi è una tecnica normalissima.

Si chiama De-gaussing e la usate anche voi sui vostri monitor del pc.

Anche le navi moderne vengono sottoposte al procedimento di de-gaussing, ossia di demagnetizzazione, specialmente quelle destinate alla lotta antimine e antisom.

 

Sta di fatto che nel 1943 l'Eldridge era nel porto di Philadelphia, assieme al cacciatorpediniere Engstrom. Era quest'ultimo che stava provando le tecniche di de-gauss.

A bordo dell'Elridge, invece, c'era l'equipaggio che si stava addestrando perchè di lì a poche settimane la nave sarebbe partita per la prima crociera operativa in Atlantico.

A bordo della nave si spiegava l'ultizzo di vari aggeggi all'epoca abbastanza segreti, come il radar, il sonar, nuovi modelli di sestanti e di compassi, per i quali i marinai erano stati comandati di tenere il segreto con chiunque.

Stessa cosa per i marinai dell'Engstrom.

Una sera in un bar del porto, le due ciurme, mezze ubriache, si stavano gongolando e ciascuna si vantava che la propria nave era quella più avanzata e con le tecniche più segrete. Chi parlava di invisibilità magnetica, chi parlava di strumenti segreti, in barba alle consegne.

Finì in rissa, intervenne la polizia militare e due marinai dell'Eldridge se la diedero a gambe.

Queslla stessa sera l'Eldridge tolse gli ormeggi e salpò per Norfolk.

I due marinai non riuscirono a rientrare per tempo sulla nave e rimasero a terra.

Dalla nave avvertirono le autorità locali che due marinai mancavano all'appello, e pregarono di ritrovarli al più presto.

L'Eldridge arrivò a Norfolk, imbarcò rifornimenti e munizioni e fece ritorno a Philadelphia sia per ragioni logistiche che per raccogliere i due marinai che nel frattempo si erano presentati all'autorità portuale.

Ora, la cosa bella è che Norfolk dista da Philadelphia appena 193 miglia nautiche.

Il cacciatorpediniere Eldridge, nuovo di pacca, aveva una velocità di 21 nodi, ossia 21 miglia nautiche all'ora. Questo significa che per andare e tornare da Philadelphia a Norfolk ci mette in tutto 18 ore.

In quel periodo, però, per difendere i due porti e tutto il canale che li collega, dall'insidia dei sottomarini tedeschi, quel tratto di mare era in parte minato, e in parte chiuso con reti antisiluro e anti-sottomarino.

Le navi mercantili dovevano seguire un lungo percorso a zigzag per percorrere quel tratto. Solo le navi militari avevano una corsia preferenziale, una specie di canale libero riservato alle unità da guerra, e segreto.

Motivo per cui l'Eldridge dopo 24 ore era già di ritorno a Philadelphia, mentre una nave mercantile, a 12 nodi, ci metteva praticamente quattro giorni ad andare e tornare!

 

Ecco che ci sono tutti gli ingredienti del mistero:

- la marina che fa esperimenti con i campi magnetici;

- la sparizione di due marinai;

- una nave che viene vista praticamente nel giro di poche ore a Phidelphia e poi a

Norfolk, e poi di nuovo a Philadelphia;

- qualche marinaio civile che sente la storia degli esperimenti nel bar, e tra mezze parole percepisce cose come "invisibilità magnetica";

- aggiungiamo la superstizione dei marinai ed il gioco è fatto.

 

Mi immagino la scena:

"Sai che ieri ho sentito quelli della Navy che parlavano di esperimenti di invisibilità? Erano ubriachi fradici"

"Davvero? Su che nave?"

"Boh, mi pare l'Eldridge o l'Engstrom?"

"L'Eldridge? Ma sai che c'è gente che giura di aver visto l'Eldridge in due posti contemporaneamente? A Philadelphia e a Norfolk!"

"Cavolo! E io ho sentito che due marinai dell'Eldridge sono spariti nel nulla!"

 

E' così che nasce una leggenda.

Modificato da Gianni065
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il triangolo della bermuda, invece?

 

ho visto un documentario domenica mattina che diceva che la maggior parte degli incidenti si spiega per normali fenomeni naturali, ma ce ne sono alcuni, come la scomparsa dei 5 aerei (non ricordo il modello) nel '45 e di uno degli aerei di soccorso o di alcune navi scomparse completamente di cui non si sa dare alcuna spiegazione

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Triangolo delle Bermuda.

 

La storia iniziò nel 1945, con la scomparsa dei 5 siluranti Avenger in addestramento, e dell'idrovolante Mariner lanciato per cercarli.

 

Ora, chi conosce il mare sa che il mare è una brutta bestia.

Non perdona gli errori, e spesso non perdona nemmeno chi non commette alcun errore.

 

L'area caraibica delle Bermuda presenta anomalie magnetiche causate dalle fortissime tempeste che si scatenano nella zona.

 

Alcuni scienziati sostengono che comunque, indipendentemente dalle tempeste, il campo magnetico terrestre non è perfettamente regolare e in alcune zone del mondo, come le Bermuda, può disorientare le bussole.

 

Disorientarsi in mare è facile: ricordo l'episodio di un E-2C Hawkeye che si perse in mare e precipitò per l'esaurimento del carburante... eppure l'Hawkeye ne ha di sistemi di navigazione a bordo...

 

Poi occorre considerare che l'area caraibica, così come molte aeree del Pacifico e dell'indiano, sono ancora infestate dai pirati.

Può sembrare strano, che nel 2005 si parli di pirati, ma è così.

La pirateria esiste ancora, ovviamente in chiave moderna (i fucili d'assalto hanno sostituito le sciabole) ma esiste.

E questo potrebbe spiegare qualche misteriosa sparizione o ritrovamento di navi senza equipaggi.

 

Ma più di tutto occorre considerare che nel triangolo delle Bermuda NON c'è stata una media di sparizioni e incidenti superiore a quella di altre zone di mare.

Non avete idea di quante navi e aerei siano spariti nel Mediterraneo senza lasciare traccia.

 

Inoltre le correnti hanno spesso portato in giro le mine navali disposte durante la seconda guerra mondiale: e di mine ne furono messe in mare parecchie, sia da americani che da tedeschi, nell'Atlantico davanti alle coste e ai porti statunitensi.

 

Senza contare che nei Caraibi le tempeste e gli uragani si scatenano all'improvviso, senza dare alcun segnale di avvertimento.

 

Ancora, molto spesso quelle sparizioni sono bufale:

navi come la Miramon, la Stavenger, l'Elizabeth, che sarebbero sparite nel Triangolo... non sono proprio mai esistite.

Un peschereccio (lo Sno'Boy) dato per scomparso nel 1963, non era mai scomparso: l'equipaggio aveva solo cambiato rotta per il maltempo.

 

Il navigatore Bill Verity, che fu dato scomparso nel 1969 proprio mentre esplorava il Triangolo delle Bermuda, fu ritrovato vivo e vegeto a San Salvador dove fu costretto a riparare a causa di un urugano.

 

Infine... i resti degli Avenger scomparsi nel 1945 sono stati ritrovati nel 1987 (una intera carcassa è stata recuperata) ed è stato confermato che quei poveri piloti persero la rotta e finirono tutti in mare senza carburante.

 

Anche il Triangolo, quindi, è solo un mito affascinante.

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per quanto riguarda i 5 avenger che si schiantarono in acqua nel 45.. si trattò di errore umano.

Il comandante della pattuglia credendo che la bussola fosse guasta andò in uno stato di "disorientamento spaziale"... insomma si perse.. il panico fece il resto.

Inutili furono gli sforzi che i colleghi a terra fecero per tentare di indicargli la rotta via radio.. il comandante era andato nel panico e non riusciva a capire dov'era..

Finito il carburante andarono a finire in mare.

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