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le nostre FFAA , prospettive e problemi


samurai

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Salve, è da un pò che ero assente dal forum, ultimamente sono stato piuttosto impegnato.. sono reduce da un breve richiamo in qualità di ufficiale medico di complemento della Marina, durante il quale ho avuto modo di operare presso il Comando forze subacquee di Taranto, l'Accademia di Livorno e, per qualche giorno, Maristaer Grottaglie.

Il ritorno in divisa, a distanza di qualche anno dal mio servizio, mi ha offerto lo spunto per qualche riflessione sul futuro delle Forze armate italiane e sulla loro odierna condizione. Poichè questo forum è frequentato da giovani che già frequentano accademie o aspirano ad arruolarsi, credo che la mia esperienza, per quanto parziale e limitata nel tempo, potrà risultare di interesse:

 

- Negli ultimi 10 anni le FF AA italiane sono andate incontro ad una profonda ristrutturazione; eventi epocali, quali l'eliminazione del servizio di leva, la professionalizzazione del personale, e la sempre più massiccia presenza fuori area, hanno completamente cambiato l'assetto militare del nostro paese... e dato che la formazione e l'addestramento rimangono i cardini dell'attività operativa di un'organizzazione combattente, vediamo di analizzare in primis gli istituti di formazione, le Accademie.

 

Senza tema di smentita mi sento di affermare che, purtroppo, il criterio di meritocrazia nell'ingresso a Pozzuoli o Livorno non è assoluto. Anche quest'anno rimarranno fuori parecchi ragazzi meritevoli, e non è detto che chi entrerà sarà stato migliore degli esclusi. La raccomandazione è presente tanto in ambiente civile che in ambiente militare, e le accademie non fanno eccezione. In particolare per coloro che aspirano ad una carriera da pilota, sarà oppurtuno fare alcune considerazioni:

- Sia AMI che MMI si riservano di ammettere solo allievi in condizioni fisiche"perfette", sulla carta: il che vuol dire che chi non ha diottria 10/10 "ufficiali" , è al99,99% esculso. A dispetto del bando, gli verrano preferiti candidati senza difetti, perchè comunque facilmente questi potranno coprire i posti a concorso, che in forze armate piccole come le nostre non sono mai troppi!! Perciò la maggiore probabilità di superare le visite mediche la avranno coloro che "furbescamente", saranno ricorsi alla chirurgia correttiva, potendo contare su l'altissima probabilità di non essere scoperti, stante l'enorme difficoltà per un oculista militare (o un consulente civile) di riconoscere i segni di un intervento mini invasivo, considerando anche l'inevitabile superficialità degli esami.

- checchè se ne dica, verranno inevitabilmente ammessi più allievi ufficiali piloti di quanti realmente servano alle nostre FFAA. Non è un mistero che allo stato attuale ci siano più piloti che aeromobili disponibili (per fare un esempio l'EI tiene "in naftalina" 3/4 della sua forza di CH-47 per indisponibilità di fondi), quindi nel corso degli studi l'"attrito" farà le sue vittime, in molti casi pretestuose (vedi dimissioni forzate per errori minimi, ovvero "allergie" o altre patologie scoperte a posteriori)

- ci saranno allievi che comunque verranno mandati avanti, anche se non più meritevoli degli esclusi

- poichè al momento attuale il trend è "par condicio"tra uomo e donna, le FFAA, nel terrore di apparire retrograde, sono diventate più realiste del re... fregandosene ampiamente delle esperienze e degli errori di eserciti che hanno introdotto il personale femminile da 30 anni, si è imposta l'idea del tutto e subito, e dal 2000 è stata riconosciuta assoluta parità di incarichi... ora non me ne vogliano le forumiste presenti, non intendo assolutamente fare il maschilista ad oltranza, nè credo che una donna non sia un ottimo pilota (in effetti il mio istruttore di volo è una ragazza!), ma ci sono alcune situazioni sulle quali vi vorrei far riflettere:

- si è partiti con l'idea di parità, poi MMI e AMI hanno cominciato una gara per vedere chi per prima avrebbe avuto un pilota militare donna.. la prima pilota della MMI è stata nominata cavaliere della Repubblica.. cosa ha fatto di diverso dai colleghi uomini per meritarselo? ci sono stati diversi casi di allieve di Livorno che hanno intrapreso l'addestramento solo perchè "consigliate" dali superiori, salvo poi essere del tutto demotivate ad andare avanti.. a fronte di decine di aspiranti piloti che si sono visti respingere con motivazioni al più futili.

- il combattimento dovrebbe rimanere una prerogativa maschile, tanto per implicazioni psicologiche che operative.. oggi presso le FFAA anglosassoni c'è una vasta discussione e ripensamento sul ruolo combattente del personale femminile, mentre la prima forza armata ad aver integrato il personale femminile, lo Tshal israeliano, non ha mai impiegato donne in combattimento.. e sono 50 anni che combatte "guerre asimmetriche".. alla Folgore, gloriosa unità ormai sempre più svilita nelle sue tradizioni, si sono ostinati a brevettare paracadutiste militari, facendo loro ripetere 3 volte il corso palestra, laddove un uomo dopo un fallimento è fuori.. in compenso una di loro è stata rinviata ad un tribunale militare per atti di nonnismo!

 

La progressiva chiusura delle FFAA verso il mondo civile (finita la leva, il complemento e, a quanto pare, finita anche la riserva selezionata e i richiami) sta producendo una specie di classe "separata", avulsa e distante dal Paese che difende e del quale è espressione... siamo pericolosamente lontani dal concetto di esercito di popolo espresso dalla nostra stessa storia nazionale

 

L'operatività aumenta, ma diminuiscono i soldi per l'addestramento.. i nuovi aerei (EFA, Harrier, F-35, C-130j, Mangusta, EH-101)) sono troppo pochi e i piloti volano sempre meno... in A-stan la MMI sta utizzando praticamente "a consumazione" gli SH-3d. Molto personale AMI ha standard insufficienti per operare in ambito internazionale, soprattutto per la linea strike... va un pò meglio per gli intercettori con l'introduzione dell'F-16ADF a colmare il gap con l'EF-2000.

 

Insomma ragazzi, queste sono le mie personalissime opinioni.. attendo i vostri commenti..

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Ospite maxtaxi

Siamo nella M...A

Non ci sono soldi!!!

Martino lo sa bene e chi dice il contrario si favella di numeri e cifre che non conosce la reale consistenza delle singole voci.

Poche parole, precise e concise!

Donne? Parità 1/1 se è meritevole deve fare qualsiasi incarico è di sua pertinenza. Niente sconti o scappatoie. Se ci arrivi bene altrimenti sei fuori e vai ad un altro incarico questo non per indicare una donna o un uomo che sia.

Al tempo di Alessandro Magno, il reparto più temibile della sua falange era costituito da eunuchi e gay.

Come dicevo una volta:

Un calcio che arriva nelle palle, dato da un uomo o da una donna fa male ugualmente.

Modificato da maxtaxi
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Sulle donne in divisa ho già espresso il mio parere qui, del resto sono d'accordo con te samurai. Per me l'unica soluzione percorribile è l'aumento di percentuale di PIL per la difesa, non mi stancherò mai di ripetere che se non si stanziano soldi per le spese militari è proprio perchè le si considera spese, e non investimenti.

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non è solo un problema di PIL, è in effetti un qualcosa che investe l'essenza stessa dell'occidente, il binomio cittadino-soldato nato dalla rivoluzione francese che è alla base dell'odierna democrazia.. non è un caso che la fine della leva e il massiccio ricorso a reclute donne abbia coinciso in Italia con la progressiva e forse irreversibile perdita di spirito di corpo presso reparti più o meno a ragione considerati d'elite.

Non voglio entrare in polemica sull'aviazione, che comunque finirà per essere sempre meno circonfusa di un alone "mistico" o di corpo "scelto", visto che parentela e genere diventeranno qualità che contano più di dedizione, coraggio e studio al fine di appuntarsi al petto il distintivo con le ali... pensiamo alla fanteria, dove l'assurdità del doppio standard fisico finisce per demoralizzare il personale e ridurre l'efficienza operativa... reparti prestigiosi come i paracadutisti, i lagunari e gli alpini hanno visto veramente spezzato il loro fighting spirit, si è per il momento salvata la forza da sbarco della MMI, dove si sono rifiutati i compromessi con il politically correct.

I risultati delle uscite di tante anime belle votate all'"armiamoci e partite" sono purtroppo visibili nella demotivazione dei quadri inferiori e nella politicizzazione esasperata degli stati maggiori

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non è solo un problema di PIL, è in effetti un qualcosa che investe l'essenza stessa dell'occidente, il binomio cittadino-soldato nato dalla rivoluzione francese che è alla base dell'odierna democrazia.. non è un caso che la fine della leva e il massiccio ricorso a reclute donne abbia coinciso in Italia con la progressiva e forse irreversibile perdita di spirito di corpo presso reparti più o meno a ragione considerati d'elite.

Non voglio entrare in polemica sull'aviazione, che comunque finirà per essere sempre meno circonfusa di un alone "mistico" o di corpo "scelto", visto che parentela e genere diventeranno qualità che contano più di dedizione, coraggio e studio al fine di appuntarsi al petto il distintivo con le ali... pensiamo alla fanteria, dove l'assurdità del doppio standard fisico finisce per demoralizzare il personale e ridurre l'efficienza operativa... reparti prestigiosi come i paracadutisti, i lagunari e gli alpini hanno visto veramente spezzato il loro fighting spirit, si è per il momento salvata la forza da sbarco della MMI, dove si sono rifiutati i compromessi con il politically correct.

I risultati delle uscite di tante anime belle votate all'"armiamoci e partite" sono purtroppo visibili nella demotivazione dei quadri inferiori e nella politicizzazione esasperata degli stati maggiori

 

Concordo su tutto firma compresa ;) ... a proposito conosci qualche sito dove sia scaricabile l'Hagakure in italiano?

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Sulle donne in divisa ho già espresso il mio parere qui,............

Io invece l'ho espresso al link seguente:

 

http://www.aereimilitari.org/forum/index.p...st&p=100558

 

e lo confermo in pieno!

 

EDIT

 

Penso che la, terribilmente tardiva, se non fosse altro, per l'immagine della nostra Nazione nel Mondo, apertura della carriera militare alle donne, sia stata la decisione migliore presa, negli ultimi tempi, per cercare di rivitalizzare la professione (il termine è decisamente riduttivo, quello corretto è "vocazione") militare nel nostro Paese.

 

Penso, ancora, che da parte delle donne ci si avvicini alla carriera militare, almeno in questo momento storico, con quella dose di entusiasmo e di serietà nelle scelte che si fanno, che non ritengo sia invece presente, nella stessa misura, negli uomini; ho avuto occasione di conoscere, in occasioni diverse e per motivi differenti, due ufficiali donne del Corpo di Commissariato della Marina Militare e mi ha enormemente meravigliato l'eccellente livello di professionalità (anche al di fuori delle competenze specifiche del Corpo di appartenenza) e la convinzione mostrata nella scelta fatta.

 

Ritengo, infine, che l'unico elemento positivo del già ricordato tardivo inserimento delle donne nel mondo militare, sia l'aver esteso tale inserimento a qualsiasi funzione ricoperta dagli uomini: se si fosse giunti prima, probabilmente, ci si sarebbe limitati a consentire alle donne solo ruoli che non esito a definire secondari (come avviene tuttora in molte altre nazioni) e ciò sarebbe stato, a mio parere, ulteriormente ed inutilmente offensivo per le donne, perché sfido chiunque a dimostrare che nella stragande maggioranza dei ruoli da ricoprire nelle moderne forze armate (i combattimenti a colpi di clava, sono quasi del tutto scomparsi!!!), siano necessarie particolari doti legate alla forza fisica.

Modificato da picpus
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Picpus, continui a fraintendere. Quello che non ci va giù non è la presenza di donne nelle FFAA, al contrario, io per primo sono convinto che sia indispensabile una parità di diritti per antrambi i sessi. Appunto perchè questa parità non c'è, ed è innegabile, che quelli che ti sembrano maschilisti insorgono. Le donne vengono FAVORITE, innegabilmente, e questa non è parità di diritti. Se una donna perde tre piedi in virata con l'SF non li prende i pugni sul casco, te l'assicuro. Se una donna si impanica alla prima missione di macchino e chiede piangendo di riatterrare non viene espulsa. Se una donna sviene quando alle selezioni le viene tirato il sangue con la siringa non viene esclusa. Posso portarti altri mille esempi, ma l'importante è che tu capisca che tutti vorrebbero la parità fra i sessi, ma in pochi capiscono che ormai la bilancia pende dalla parte opposta.

 

Per le raccomandazioni penso che sia inutile qualsiasi commento, mentre per il resto vorrei porre una domanda a samurai: ma tu consideri un esercito di giovani di leva più professionale e motivato di uno di volontari? Non è una domanda retorica, solo un dubbio. ;)

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Continuo?!

 

Ma se quello a cui replichi è il mio primo post nella discussione!

Dicevo "continui" poichè se ne è parlato già in altri topics! ;)

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Concordo su tutto firma compresa ;) ... a proposito conosci qualche sito dove sia scaricabile l'Hagakure in italiano?

 

non è in italiano, ma ti consiglio www.samurai-archives.com, se ti interessa l'argomento... hagakure in italiano è stato tradaotto dalle edizioni sanno-kai, libro ormai di difficile reperibilità, e dalla mondadori, una traduzione meno felice... prova in libreria

 

Io invece l'ho espresso al link seguente:

 

http://www.aereimilitari.org/forum/index.p...st&p=100558

 

e lo confermo in pieno!

 

EDIT

 

Penso che la, terribilmente tardiva, se non fosse altro, per l'immagine della nostra Nazione nel Mondo, apertura della carriera militare alle donne, sia stata la decisione migliore presa, negli ultimi tempi, per cercare di rivitalizzare la professione (il termine è decisamente riduttivo, quello corretto è "vocazione") militare nel nostro Paese.

 

Penso, ancora, che da parte delle donne ci si avvicini alla carriera militare, almeno in questo momento storico, con quella dose di entusiasmo e di serietà nelle scelte che si fanno, che non ritengo sia invece presente, nella stessa misura, negli uomini; ho avuto occasione di conoscere, in occasioni diverse e per motivi differenti, due ufficiali donne del Corpo di Commissariato della Marina Militare e mi ha enormemente meravigliato l'eccellente livello di professionalità (anche al di fuori delle competenze specifiche del Corpo di appartenenza) e la convinzione mostrata nella scelta fatta.

 

Ritengo, infine, che l'unico elemento positivo del già ricordato tardivo inserimento delle donne nel mondo militare, sia l'aver esteso tale inserimento a qualsiasi funzione ricoperta dagli uomini: se si fosse giunti prima, probabilmente, ci si sarebbe limitati a consentire alle donne solo ruoli che non esito a definire secondari (come avviene tuttora in molte altre nazioni) e ciò sarebbe stato, a mio parere, ulteriormente ed inutilmente offensivo per le donne, perché sfido chiunque a dimostrare che nella stragande maggioranza dei ruoli da ricoprire nelle moderne forze armate (i combattimenti a colpi di clava, sono quasi del tutto scomparsi!!!), siano necessarie particolari doti legate alla forza fisica.

 

mi dispiace ma non sono d'accordo, abbiamo scimmiottato in ritardo una decisione abbastanza dissennata degli anglosassoni presa all'indomani della prima guerra del golfo, nell'illusione di una pax americana che avrebbe posto fine alle guerre, in omaggio all'esasperato femminismo di quella società... non serve più forza fisica? Io in esercitazione mi sono trovato da solo a dover ridurre e steccare la frattura di una tibia di un fuciliere di marina spagnolo pesante una novantina di chili, e ti assicuro che un'ufficiale medico donna avrebbe avuto più di qualche difficoltà, a meno che non praticasse culturismo.. poi questa tua affermazione si scontra con un pò di episodi documentati, vedi quelo che è successo in somalia nel 1993, dove ranger e delta force hanno dovuto combattere per 48 ore in inferiorità numerica e senza rifornimenti, con un appoggio aereo limitato... o pensa a quale sforzo muscolare richieda tirare 9g in un caccia.. non per ripetermi ma l'aeronautica israeliana, quella con più combattimenti alle spalle e con il rateo vittorie/sconfitte più alto, ha solo 2 donne pilota di aviogetto e fanno le istruttrici.. ci sarà un motivo o gli israeliani sono sessisti? E comunque attualmente gli USA stanno avendo un grande ripensamento sul ruolo combattente del personale femminile... noi ci arriveremo tra 30 anni, as usual, intanto avremo completamente azzerato lo spirito di corpo delle nostre unità di punta

 

 

Picpus, continui a fraintendere. Quello che non ci va giù non è la presenza di donne nelle FFAA, al contrario, io per primo sono convinto che sia indispensabile una parità di diritti per antrambi i sessi. Appunto perchè questa parità non c'è, ed è innegabile, che quelli che ti sembrano maschilisti insorgono. Le donne vengono FAVORITE, innegabilmente, e questa non è parità di diritti. Se una donna perde tre piedi in virata con l'SF non li prende i pugni sul casco, te l'assicuro. Se una donna si impanica alla prima missione di macchino e chiede piangendo di riatterrare non viene espulsa. Se una donna sviene quando alle selezioni le viene tirato il sangue con la siringa non viene esclusa. Posso portarti altri mille esempi, ma l'importante è che tu capisca che tutti vorrebbero la parità fra i sessi, ma in pochi capiscono che ormai la bilancia pende dalla parte opposta.

 

Per le raccomandazioni penso che sia inutile qualsiasi commento, mentre per il resto vorrei porre una domanda a samurai: ma tu consideri un esercito di giovani di leva più professionale e motivato di uno di volontari? Non è una domanda retorica, solo un dubbio. ;)

 

quoto Tuccio, io ho avuto all'auc un'inquadratrice che nelle esercitazioni di marcia non era in grado di dare gli ordini tenendoci al passo, e continuava a dire che la colpa era di noi medici perchè eravamo tardi di comprendonio...

quando ho fatto il corso di paracadutismo a Pisa fallire il salto dalla torre di 20 metri per un candidato uomo voleva dire essere respinti, se una ragazza aveva qualche problema era tutto ok.. che dirti ormai va così, indietro non si può tornare, e quindi inevitabilmente il militare diverrà sempre meno vocazione e sempre più mestiere.. personalmente ritengo che il mix più riuscito sia un nucleo di professionisti con il supporto di una guardia nazionale di volontari richiamabili a vari "gradi" a seconda delle necessità, avvalendosi così delle competenze civili (parlo soprattutto dei ruoli tecnici, logistici e sanitari), ma anche questo lo vedremo, forse, tra 30 anni, sempre che ci sia ancora un esercito per allora!!

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  • 2 anni dopo...

dopo tanto l'ho ritrovata.

 

Rispolvero questa vecchia discussione perche vorrei sapere per quale dannato motivo ogni qual volta ci sono dei feriti tra i nostri militari l'organi di stampa sottolineano il fatto che uno dei militari sia una donna.

Ennesima prova che la parità non esiste in questo mestiere. Ci si stupisce alla stessa maniera quando in una casa la donna porta i soldi a casa e l'uomo tiene i figli e fa il casalingo.

 

Una mia ex compagna di classe è (beata lei) in Accademia Ufficiali dell'AMI, e quando è tornata a scuola in divisa è stata elogiata molto più di un suo paricorso diplomatosi nello stesso anno in quanto prima donna dell'ITAer F. Baracca a diventare pilota militare. Se ci fosse veramente parità tra sessi sarebbero stati elogiati allo stesso modo, anzi io avrei elogiato di più lui poichè è riuscito ad entrare con parametri di selezione fisici più stringenti. Figurati se quando vengono feriti o uccisi dei militari in missione non si tende a rimarcare il sesso del militare coinvolto...

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Ennesima prova che la parità non esiste in questo mestiere. Ci si stupisce alla stessa maniera quando in una casa la donna porta i soldi a casa e l'uomo tiene i figli e fa il casalingo.

 

Una mia ex compagna di classe è (beata lei) in Accademia Ufficiali dell'AMI, e quando è tornata a scuola in divisa è stata elogiata molto più di un suo paricorso diplomatosi nello stesso anno in quanto prima donna dell'ITAer F. Baracca a diventare pilota militare. Se ci fosse veramente parità tra sessi sarebbero stati elogiati allo stesso modo, anzi io avrei elogiato di più lui poichè è riuscito ad entrare con parametri di selezione fisici più stringenti. Figurati se quando vengono feriti o uccisi dei militari in missione non si tende a rimarcare il sesso del militare coinvolto...

Io penso che molto sia dovuto all'"effetto novità". L'effettivo accesso alle donne in settori e competenze che prima era esclusivo campo maschile è recente quindi arrivare dove prima non poteva nemmeno immaginare è sicuramente motivo d'orgoglio per famiglie, amici, parenti e fa sicuramente notizia. Poco importa se questi non conoscendo se gli sforzi e i meriti che hanno portato a quel determinato obbiettivo siano simili a quelli degli uomini. Ma sia uomini che donne quanto è stato difficile arrivare e questo e quello che basta per ora.

Presumo che anche alle donne che entrano nelle forze armate diano fastidio queste "preferenze mediatiche" ma per ora non ci si può fare niente penso.

 

Tra dieci o vent'anni non ci si farà più grande caso al sesso del militare o pilota che sia e comunque molto meno ad oggi.

Modificato da Hicks
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Si va bene pienamente d'accordo, pero si dia il caso che un militare sa cosa va incontro, quindi ora o la classe politica decide di relegare le donne in copiti di secondo linea oppure in ogni attentanto o cose del genere tocchera sorbirci la stampa con articoli su donne soldato e interviste alle soldatesse di turno.

 

Poi come diceva bene samurai, perche non facciamo un saltino in israele e vediamo come vengono usate li le donne. Ricordiamoci che israele è in guerra con gli arabi dal 1948

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Si va bene pienamente d'accordo, pero si dia il caso che un militare sa cosa va incontro, quindi ora o la classe politica decide di relegare le donne in copiti di secondo linea oppure in ogni attentanto o cose del genere tocchera sorbirci la stampa con articoli su donne soldato e interviste alle soldatesse di turno.

 

Poi come diceva bene samurai, perche non facciamo un saltino in israele e vediamo come vengono usate li le donne. Ricordiamoci che israele è in guerra con gli arabi dal 1948

Io prima stavo rispondendo all'esempio citato da Tuccio e al fatto che le notizie relative alle donne in armi vengano enfatizzate dai media in modo anomalo, al limite della strumentalizzazione. In questo caso però penso che siano ordini redazionali.

 

In merito ai ruoli e gli esempi citati da Samurai sono concorde con voi sul fatto che non ci debbano essere differenzazioni di sesso per quanto riguarda addestramento e prove fisiche. Se lo stato politico-militare decide che le sue forze armate siano alla pari lo debbono essere in tutto l'arco delle selezioni altrimenti pari non è. Da quello che ho potuto leggere dai post precedenti purtroppo sembra che questo non sia la realtà.

 

Peccato era una bella occasione di fare una passo in avanti...

 

Da quant'è che in Israele il reclutamento è aperto anche alle donne?

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  • 5 mesi dopo...

Un ufficiale dell'esercito, benchè in esubero e nonostante alcune "particolarità" italiche, è anche una risorsa su cui lo stato italiano ha investito molto in formazione, se venissero utilizzati con intelligenza (il che, viste le peculiarità italiche di cui sopra, ha una possibilità di realizzarsi dello 0,00001%) sarebbero certo più funzionali dei varie passacarte raccomandati nel pubblico impiego.

 

Comunque gli esuberi andavano calcolati quando si ripensò il modello di difesa, se si fosse capito che le FFAA non sono ammortizzatori sociali e che 190.000 uomini non servono a niente in dieci anni tra pensionamenti, congedi ecc. si sarebbe arrivati quasi al giusto target spesa/personale, mentre nel 2010 abbiamo ancora i nostri bei reggiglioni e migliaia di uniformi a passare carte in comandi inutili.

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