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Intervista ex-Ministro Martino alla Reuters


Rick86

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INTERVISTA DI MARTINO ALLA REUTERS

 

ROMA (Reuters) - Riduzione drastica della partecipazione alla missione in Libano e ritorno di personale militare in Iraq con compiti addestrativi, ma soprattutto forte aumento di soldati in Afghanistan senza più restrizioni.

 

Sarebbero questi gli obiettivi dell'ex ministro della Difesa Antonio Martino se, in caso di vittoria del Pdl alle elezioni, facesse ritorno a Palazzo Baracchini.

 

"Se fossi ministro della Difesa, ridurrei drasticamente o cancellerei del tutto la nostra presenza in Libano, e invierei truppe in Afghanistan e in Iraq, dove sono necessarie", ha detto il deputato di Forza Italia in un'intervista rilasciata ieri a Reuters.

 

Alla domanda se in effetti vorrebbe tornare a Palazzo Baracchini, non ha esitazioni: "Mi piacerebbe. Mi sono innamorato del mondo militare", e ricorda di essere stato finora l'unico a ricoprire l'incarico di ministro della Difesa per cinque anni filati, durante i quali ha aperto le missioni in Iraq e Afghanistan.

 

ALLA NATO "DOVREMMO DIRE SI'"

 

In Afghanistan "la Nato probabilmente chiederà militari, meno restrizioni, miglior equipaggiamento e una diversa dislocazione delle forze. Noi dovremmo soddisfare queste richieste", dice Martino, in controtendenza rispetto al governo Prodi che in questi due anni ha sempre ribadito la volontà di non cambiare né la dislocazione - la Regione centrale e quella occidentale, che comprendono rispettivamente Kabul e Herat - né il tipo di impiego dei nostri militari, che non possono partecipare ad azioni di combattimento.

 

"I nostri soldati in Afghanistan hanno un caveat che impedisce loro di combattere; ... hanno l'insurrezione dei talebani, e all'inizio non sono state date loro neppure quelle che la sinistra considera armi offensive, il che significa che non potevano difendersi", spiega Martino.

 

I caveat, vale a dire le eventuali restrizioni relative alle caratteristiche e all'area di impiego dei militari, per il nostro contingente in Afghanistan esistevano anche all'epoca del governo Berlusconi. "Ma la situazione - spiega l'ex ministro - prima era completamente diversa".

 

La Nato sta facendo pressione su alcuni Stati membri perché incrementino i contingenti, mettano a disposizione più mezzi e soprattutto acconsentano a dispiegare le truppe in aree particolarmente pericolose del Paese centroasiatico, come il sud.

 

La settimana scorsa il capo di Stato maggiore dell'esercito, Fabrizio Castagnetti, ha prospettato la possibilità di trasferire da agosto i militari italiani che ora si trovano nell'area di Kabul - dove la responsabilità della sicurezza passerebbe agli afghani - nella Regione Ovest, da tempo più turbolenta.

 

"Quella è una cosa diversa anche se importante, (ma) accrescere il contingente è un'altra cosa", commenta l'ex ministro di centrodestra.

 

Al momento l'Italia ha circa 2.700 militari in Afghanistan.

 

"TORNARE IN IRAQ CON ADDESTRATORI"

 

Per Martino il peccato originale del governo Prodi nel settore della difesa è stato un dispiegamento sbagliato delle truppe.

 

"Per placare la sinistra pacifista, hanno messo fine alla presenza in Iraq... Alcuni militari avrebbero dovuto restare per la missione delle Nazioni Unite di addestramento degli iracheni alla ricostruzione del Paese... Be', (il ministro degli Esteri Massimo) D'Alema come prima cosa ha cancellato questa missione, abbandonando l'Onu".

 

La missione "Antica Babilonia" a Nassiriya è stata chiusa dal governo Prodi nel dicembre 2006, all'incirca nel periodo annunciato dallo stesso Martino, che però aveva progettato di lasciare nella provincia di Dhi Qar un Prt, una squadra per la cooperazione civile-militare con circa 800 militari.

 

Per "farsi perdonare questo tradimento", prosegue Martino, sarebbe stata decisa la partecipazione alla missione dell'Onu in Libano, che vede schierati attualmente circa 2.400 militari italiani "di cui non c'è assolutamente bisogno, e che sono anche a rischio".

 

Per quanto riguarda invece il Kosovo, dove al momento l'Italia ha 2.600 uomini, secondo Martino forse sarebbe necessario aumentare il contingente con una maggiore presenza di carabinieri.

 

Resta poi il problema del budget per la difesa - arrivato a meno dello 0,9% del Pil contro lo standard Nato del 2% - e di investimenti a lungo termine che sarebbero sbagliati.

 

Martino critica l'impegno preso alla fine degli anni Novanta per 122 aerei Eurofighter - "si potrebbero comprare dieci F-16 al posto di un Eurofighter" - e gli investimenti per la Marina - "sosa diavolo ce ne facciamo di una portaerei?" - quando poi si è costretti a tagliare "ricambi, carburante, munizioni, addestramento, uniformi... E questi tagli ricadono sull'esercito, che fornisce il grosso degli uomini per le missioni internazionali".

 

Un problema, quello dei tagli alla difesa, segnalato più volte anche dal ministro uscente Arturo Parisi, di cui Martino difende l'operato: "Capisce i bisogni dei militari".

 

PER PROTEGGERSI DALL'IRAN SCUDO ANTI-MISSILE

 

L'ex ministro insiste sulla necessità di aderire al progetto dello scudo di difesa anti-missile per proteggersi dalla minaccia di un Iran "lunatico".

 

"Non credo che potremmo fare in Iran quello che fu fatto contro Saddam in Iraq... La sola cosa che potremmo fare è quella scelta da molti Paesi europei, cioè avere un sistema di difesa anti-missile. Credo che sia necessario".

 

Del resto, spiega Martino, gli iraniani "possono acquisire la capacità nucleare in un paio d'anni, ma hanno già i missili a lungo raggio" che possono colpire non solo Gerusalemme, ma anche una città come Roma.

 

E a proposito del presidente Mahmoud Ahmadinejad, ammonisce che "la storia insegna a non ignorare mai le minacce dei lunatici".

 

Dunque l'opzione militare non è sul tavolo? "Penso di no", risponde Martino, che in generale è contrario alle sanzioni perché controproducenti ma prospetta altre possibilità: "L'America dovrebbe appoggiare chiunque (in Iran) si opponga agli ayatollah. Credo sia un lavoro da intelligence".

 

Lasciamo stare le dichiarazioni su Libano, A-stan ed Irak; sull'A-stan siamo tutti d'accordo e sul Libano ne abbiamo parlato in altri topic. Mi soffermo sull'idea delle FF.AA. di Martino

 

Mi ricordo un'altra dichiarazione di questo Ministro, suonava del tipo "l'Ariete? L'ultimo carro armato italiano".

 

Mi sembra di intravedere un paio di elementi molto preoccupanti nelle dichiarazioni dell'ex Ministro:

- il primo è il concetto (disastroso) dell'esercito leggera di Rumsfeldiana memoria, ovvero niente portaerei, niente carri armati, niente aerei moderni ma solo truppe leggere

- il secondo è l'idea che le FF.AA. italiane vadano impiegate all'estero esclusivamente a supporto di quelle americane/NATO, secondo il modello con cui sono strutturate le FF.AA. australiane e canadesi.

 

Riporto un punto importante sull'idea dell'ex ministro su come vadano strutturate le FF.AA.

Martino critica l'impegno preso alla fine degli anni Novanta per 122 aerei Eurofighter - "si potrebbero comprare dieci F-16 al posto di un Eurofighter" - e gli investimenti per la Marina - "sosa diavolo ce ne facciamo di una portaerei?"
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Partecipanti più attivi

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a uno del genere sarei seriamente dubbioso a dare anche la sola responsabilità di tenermi la scrivania in ordine......

 

è un po come il ministro dei trasporti che non aveva la patente e che diceva di entrare in galleria con una mano su un occhio e poi sull'altro per abituarsi alla luce....

 

è inutile commentare l'articolo perchè certe cose bisognerebbe dirle in faccia alla gente perchè qui rimangono solo delle idee...peccato

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Vabbè si basa su un concetto di FFAA da usare solo sotto l'egida americana, quindi a questo punto i suoi piani sono logici.

Poi dimostra grande ignoranza in molti concetti, a differenza di un Parisi che o era più preparato di suo (è comunque uno uscito dalla nunziatella quindi un infarinatura ce l'avrà, insieme a conoscenze nell'ambiente militare) o ha saputo ascoltare uno dei migliori CSM degli ultimi anni.

In ogni caso visto il numero di ministri ridotto a 12 non credo che Martino verrà confermato alla difesa, in favore di nomi che pesano di più.

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Riporto un punto importante sull'idea dell'ex ministro su come vadano strutturate le FF.AA.

CITAZIONE

Martino critica l'impegno preso alla fine degli anni Novanta per 122 aerei Eurofighter - "si potrebbero comprare dieci F-16 al posto di un Eurofighter" - e gli investimenti per la Marina - "sosa diavolo ce ne facciamo di una portaerei?"

 

Su quest'ultimo punto preferirei mettere tutta la frase: "Cosa diavolo ce ne facciamo di una portaerei?" - quando poi si è costretti a tagliare "ricambi, carburante, munizioni, addestramento, uniformi... E questi tagli ricadono sull'esercito, che fornisce il grosso degli uomini per le missioni internazionali". Un problema, quello dei tagli alla difesa, segnalato più volte anche dal ministro uscente Arturo Parisi, di cui Martino difende l'operato: "Capisce i bisogni dei militari".

 

L'ex Ministro voleva, in una espressione di più ampio respiro, non tanto criticare l'acquisto della Cavour (spero), ma i contemporanei insostenibili tagli all'Esercito e al resto della Difesa che, effettivamente, fanno arrossire.

 

Per il resto va bene il discorso sul ritiro dalla "inutile" missione in Libano ma, il governo di questa piccola nazione ha già convocato l'ambasciatore italiano dopo le dichiarazioni rilasciate a Reuters dall'ex ministro della Difesa Antonio Martino circa il possibile ritiro delle truppe italiane in caso di vittoria del Pdl alle elezioni politiche del 13 e 14 aprile. Il presidente del Parlamento libanese, Nabih Berri, un alleato sciita di Hezbollah, ha chiamato l'ambasciatore italiano a Beirut per chiedere spiegazioni sulle "pericolose" dichiarazioni dell'ex ministro, ha detto in una nota il suo ufficio.

 

"I libanesi e in particolare gli abitanti del sud sono assolutamente convinti che l'Unifil e in particolare le forze italiane debbano rimanere, perché svolgono un'azione efficace e per fermare le aggressioni israeliane contro il Libano", prosegue la nota.

 

Vedremo...

 

Infine non mi sembra che se ne possa dedurre tout court un atteggiamento dell'ex Ministro che auspichi una forza armata senza portaerei, niente carri armati, niente aerei moderni ma solo truppe leggere o arrivare a credere che voglia sostenere che le FF.AA. italiane vadano impiegate all'estero esclusivamente a supporto di quelle americane/NATO.

 

Ma probabilmente mi sbaglio.

Modificato da Thunderalex
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E invece, Thunderalex, era proprio il modello canadese o simili quello a cui ha aspirato Martino durante il suo mandato, e le dichiarazioni in merito ai "mezzi pesanti" delle FFAA sono da intendere proprio come volontà di rinuncia. Ti risulta che l'On. Martino abbia mai promosso investimenti in questo senso?

 

Le sue politiche sono state sempre più mirate alla creazione di nicchie d'eccellenza o allo stanziamento di poche truppe ma "ben equipaggiate" in appoggio alle missioni NATO, guardacaso proprio come fanno il Canada o l'Australia. Potrai avere dei fanti equipaggiatissimi, ma se non hai navi e aerei come diavolo pensi di rischierarli all'estero? E poi come le facciamo muovere sul terreno, con qualche Lince e basta? Credi che avrebbe mai comprato i Buffalo?

 

Lasciamo perdere poi la dichiarazioni in merito al Tifone... Con gli F-16 si ha un ritorno industriale (inteso sia come economico sia come know-how) nullo rispetto all'EFA. Ma qua ritorniamo sempre a quella concezione della NATO troppo USA-centrica alla quale Martino fa ancora riferimento. Non si è reso conto che sono proprio vincoli operativi, industriali ed economici come quelli creati dal programma EFA a stringere i paesi europei in una politica estera più unitaria, oltre che la politica in generale, ovviamente.

 

Ma a parte i vari europeismi, che la gestisse lui una linea di 1.220 Viper. E il dato da lui riportato di sicuro non fa riferimento agli ultimi blocks del Falcon, ma probabilmente al block -75 che opera l'Italia, dall'eccellente efficienza ed efficacia operativa, come dimostra la Long Step di due anni fa.

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E invece, Thunderalex, era proprio il modello canadese o simili quello a cui ha aspirato Martino durante il suo mandato, e le dichiarazioni in merito ai "mezzi pesanti" delle FFAA sono da intendere proprio come volontà di rinuncia. Ti risulta che l'On. Martino abbia mai promosso investimenti in questo senso?

 

Il bello del forum: conoscere tutti i punti di vista e allargare le proprie idee. :adorazione:

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Il bello del forum: conoscere tutti i punti di vista e allargare le proprie idee. :adorazione:

Non ho ben capito se c'era dell'ironia o del sarcasmo, in qualunque caso quoto! ;)

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Quello che dice Martino è assolutamente in linea con l'attuale budget Difesa. Il concetto è chiaro, cosa ce ne facciamo di EF e Cavour se non ce li possiamo permettere?

A mio avviso è un modo di dire 'Se vogliamo restare in serie A e avere portaerei, aerei moderni e truppe equipaggiate al top, occorre aumentare il budget come richiesto dagli alleati, altrimenti con questi 4 soldi non si va da nessuna parte'.

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Ospite maxtaxi

Dirò la mia solo dopo aver letto l'intervista integrale dell'onorevole..

Vero è, che in libano non facciamo nulla, e paghiamo inutilmente degli specialisti che in altri ambiti sarebbero più utili.

 

Faccio presente, che l'attuale governo uscente ha bloccato ogni ricambio delle forze eccedenti (leggi Marescialli e Generali) per non pagare i pensionamenti anticipati.

Ha ridotto gli VFP-1

Ha sospeso il lavoro di ristrutturazione delle caserme.

Ha svenduto molte caserme, se non addirittura regalandole a governatori/sindaci di partito...

 

Ne ho tanto da dire anche del governo precedente ma fra i due, questo è il peggiore degli ultimi 10 anni.

Prodi, Dalema, Dalema bis, Amato.

2001-2005 Ministro Antonio Martino e il Sottosegretario Filippo Berselli, hanno sviluppato accordi con paesi terzi per addestrare le nostre unità anche a livello di Reggimento/Battaglione. Hanno assecondato per quanto possibile, le richieste del COCER e assecondato i voleri dei comandanti sul campo.

Ricordate il putiferio che ne è uscito quando le Centauro hanno sparato con il cannone a Nassirya?

Ricordate chi ha inviato i MANGUSTA e i 6 ARIETE?

E BASTA sparare sui militari!

Vuoi una difesa?

Devi pagare!

Se sono i tuoi cittadini, assecondali o altrimenti assumi dei contractor.

Con gli spinelli e le bandiere arcobaleno non fermi i Kamikaze o altrimenti guarda cosa stà accadendo in Nepal e impara!

 

Scrivo di getto e mi sfogo…

Se ho fatto qualche errore scusatemi ma ho il dente avvelenato con quei scalda poltrone che tutto fanno fuorché lavorare!

 

Domanda: Chi sta intascando soldi dalla ricostruzione del Libano a spese del contribuente italiano?

 

ITALIANI SVEGLIATEVI

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Faccio presente, che l'attuale governo uscente ha bloccato ogni ricambio delle forze eccedenti (leggi Marescialli e Generali) per non pagare i pensionamenti anticipati.

Ha ridotto gli VFP-1

Ha sospeso il lavoro di ristrutturazione delle caserme.

Ha svenduto molte caserme, se non addirittura regalandole a governatori/sindaci di partito...

Tutte cose fatte perchè il tuo amico Martino ha talmente ridotto il bilancio a livelli da fame che non restavano nemmeno i soldi per la carta igenica ...

 

PS. Alla tua lista aggiungi anche "hanno portato il bilancio, anzi riportato, a livelli accettabili"

 

Sostenere che Martino abbia fatto qualcosa di buono per il suo dicastero è come cercare di dimostrare la verginità di Ilona Staller.

Modificato da typhoon
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Maxti ho postato l'intervista integrale tratta dal sito della Reuters, la stessa che ha intervistato Martino. E' preciso preciso quello che ha detto.

 

Per quanto mi riguarda sono lontano anni luce dall'idea di FF.AA.ancillari a quelle americane.

 

Sull'opportunità dell'intervento valga quanto detto da Casini:

 

le dichiarazioni di Martino sono «pura irresponsabilità da parte di dilettanti allo sbaraglio. Mentre i nostri militari rischiano in prima persona, questi signori a partire da Martino, che non hanno sostenuto i militari in Afghanistan perché non hanno votato il decreto, oggi avanzano idee pericolose anche per le relazioni internazionali dell'Italia e per l'incolumità dei nostri militari».
Modificato da Rick86
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Tutte cose fatte perchè il tuo amico Martino ha talmente ridotto il bilancio a livelli da fame che non restavano nemmeno i soldi per la carta igenica ...

 

PS. Alla tua lista aggiungi anche "hanno portato il bilancio, anzi riportato, a livelli accettabili"

 

Sostenere che Martino abbia fatto qualcosa di buono per il suo dicastero è come cercare di dimostrare la verginità di Ilona Staller.

 

Qunato sono vere la frasi che hai detto Typhoon!!!

DAVVERO quando Martino era ministro della difesa non c'erano soldi per la carta igienica(in Accademia Navale ce la dovevamo comprare da soli)!!!

 

Veramente io non riesco a credere che qualcuno sia pure d'accordo con quanto dice Martino.

 

Premessa che la situazione dell FF.AA italiane è comunque ancora critica dal punto di vista finanziario(con grosse conseguenze sull'operatività) almeno con il Ministro Parisi la situazione è andata lentamente migliorando,e un leggero clima di fiducia era riuscito a tornare tra i militari.

Con Martino invece era un peggioramento continuo.

La situazione era arrivata a livelli VERGOGNOSI,e devono solo ringraziare che i militari non scioperano altrimenti ci eravamo piazzati sotto casa di Martino già da un pezzo.

Ha rovinato le FF.AA.(lui insieme al suo governo ovviamente) e ancora pretende di mettere bocca su questioni di cui non capisce un accidente.

Che ci facciamo di una portaerei,i carri armati sono inutili,al posto di un Typhoon potevamo comprarci 10 F-16...ma questo dà i numeri!!!

Spero vivamente che,in caso di vittoria del centro-destra,quest'uomo non venga rimesso a far danni al ministero della difesa.

 

MARTINO VERGOGNA

 

P.S.

E quando ce vò ce vò!

Modificato da DraklorAUPC
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Drakalor sei tutti noi! :okok:

 

Spero solo che qualche politicante legga questo topic...

 

Altrimenti faccio così: scrivo tante volte onorevole Antonio Martino Ministro della Difesa, così quando ricercano su google vien fuori questo forum (come già succede per innumerevoli altre perole chiave, d'altronde...). Speriamo funzioni!

 

onorevole Antonio Martino Ministro della Difesa onorevole Antonio Martino Ministro della Difesa onorevole Antonio Martino Ministro della Difesa onorevole Antonio Martino Ministro della Difesa onorevole Antonio Martino Ministro della Difesa onorevole Antonio Martino Ministro della Difesa onorevole Antonio Martino Ministro della Difesa onorevole Antonio Martino Ministro della Difesa onorevole Antonio Martino Ministro della Difesa onorevole Antonio Martino Ministro della Difesa onorevole Antonio Martino Ministro della Difesa onorevole Antonio Martino Ministro della Difesa onorevole Antonio Martino Ministro della Difesa onorevole Antonio Martino Ministro della Difesa onorevole Antonio Martino Ministro della Difesa onorevole Antonio Martino Ministro della Difesa onorevole Antonio Martino Ministro della Difesa onorevole Antonio Martino Ministro della Difesa onorevole Antonio Martino Ministro della Difesa onorevole Antonio Martino Ministro della Difesa onorevole Antonio Martino Ministro della Difesa onorevole Antonio Martino Ministro della Difesa onorevole Antonio Martino Ministro della Difesa onorevole Antonio Martino Ministro della Difesa onorevole Antonio Martino Ministro della Difesa onorevole Antonio Martino Ministro della Difesa onorevole Antonio Martino Ministro della Difesa onorevole Antonio Martino Ministro della Difesa onorevole Antonio Martino Ministro della Difesa onorevole Antonio Martino Ministro della Difesa onorevole Antonio Martino Ministro della Difesa onorevole Antonio Martino Ministro della Difesa onorevole Antonio Martino Ministro della Difesa...

Modificato da tuccio14
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Tutte cose fatte perchè il tuo amico Martino ha talmente ridotto il bilancio a livelli da fame che non restavano nemmeno i soldi per la carta igenica ...

 

PS. Alla tua lista aggiungi anche "hanno portato il bilancio, anzi riportato, a livelli accettabili"

 

Sostenere che Martino abbia fatto qualcosa di buono per il suo dicastero è come cercare di dimostrare la verginità di Ilona Staller.

 

Allora vorrei spiegare una cosa, un ministro della difesa non può tagliarsi il budget, tale decisione infati spetta al ministro dell'economia.

Secondo punto, come gia hanno detto altri Martino non critica di per se l'acquisto di portaerei o caccia di nuova generazione ma, critica (il passo più grande della gamba) infatti se non ci sono i soldi per le spese basilari dotarsi di questi sistemi è troppo oneroso.

PS: Credo che tutti noi speriamo che la difesa raggiunga il 2% del pil ma, questo è un altro discorso.

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Martino ha comunque ragione quando parla delle capacità anti-missile . L'Italia , come penso sappiate , acquisterà il MEADS ma attualmente è sprovvista della capacità di intercettare missili balistici....

 

Vorrei solo aggiungere che preferirei 85 f 2000 con piloti ben addestrati che 120 f 2000 con piloti con poche ore di volo alle spalle ......questo per dire che lo strumento militare deve essere adeguato alle reali capacità di spesa , siano esse alte o basse....

L'italia , se quanto ho detto sopra è giusto , potrebbe fare solo due cose:

a aumentare la percentuale di pil per la difesa .

b adeguare le forze armate alle finanze disponibili .

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il vero problema è che i soldi son pochi e in futuro probabilmente saranno ancora meno....poi sul merito, alcune cose dette da Martino possono anche essere accettabili se non condivise visto appunto la carenza di dindi, dal punto di vista strategico però si conferma molto, troppo filo-americano per i miei gusti. Personalmente spero che si riesca ad arrivare a una politica europea di difesa sempre più integrata, per quanto, ad oggi, ci siano troppi distinguo nelle strategie di difesa e militari di alcuni paesi dell'UE. D'altronde per me i paesi europei devono darsi una mossa: singolarmente conteranno sempre meno sullo scenario globale quindi o si dà un'accellerata al processo di unificazione politica dell'UE o sarà pacifico che il legame con gli USA diverrà vieppiù ancillare (come ha scritto qualcuno sopra...)

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Vorrei solo aggiungere che preferirei 85 f 2000 con piloti ben addestrati che 120 f 2000 con piloti con poche ore di volo alle spalle ......

Piccolo OT: questo è verissimo ritengo personalmente assurda l'idea di comprare 240 aerei di ultimissima generazione, tra l'altro quasi contemporaneamente. Un livello molto più sostenibile sarebbe 80 + 80 per l'AMI (ma con AWACS, piloti che volano ed un vero pattugliatore) e 25 per la MMI.

 

E ritornando on-topic questa diversa visione del ruolo strategico dell'Italia nel mondo che c'è tra PD e PdL si riflette anche, operativamente, sulla diversissima visione di come strutturare le FF.AA. Dichiarazioni quali "cosa c'è ne facciamo di una portaerei?" sottintendono visioni diversissime del ruolo del paese nel mondo.

Escludiamo i comunisti (abolizione FF.AA., corpo di pace dell'arcigay a distribuire caramelle ai talebani, ecc.) abbiamo:

- da una parte il PD disposto ad onorare l'alleanza con gli USA ma pronto anche, se possibile, a far da soli per difendere i nostri interessi. A causa delle ricadute occupazionali prestano anche maggiore attenzione all'industria

- dall'altra il PdL con posizioni più vicine all'idea di impiegare le FF.AA. all'estero solo con gli USA

Modificato da Rick86
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Io credo invece che sia lo strumento finanziario che si debba adeguare alle esigenze delle FF.AA.,per il semplice fatto che le esigenze di queste ultime sono le esigenze di tutta la nazione!

Non si può pretendere che le nostre forze armate siano dislocate in mezzo mondo,con uno sforzo logistico-operativo notevole,e poi tagliargli i finanziamenti.

Non si può pretendere di giocare un ruolo di primo piano nella politica internazionale senza uno strumento militare moderno e anche quantitativamente adeguato.

Noi siamo l'ITALIA,e non possiamo pensare che 85 Typhoon ci bastino.

Ricordiamo anche che gli scenari internazionali stanno rapidamente mutando,e non possiamo sapere se veramente uno scenario da "nuova guerra fredda" ci troverà pronti al compito con 2 aerei pronti allo scramble(quando il Giappone gliene ha mandati 23!!!).

 

La soluzione è una sola,ovvero aumento della percentuale del PIL per la difesa al livello degli altri "big" europei,continuando però nella lotta agli sprechi e nella ricerca di soluzione che portino risparmi senza compromettere in nessun modo l'operatività delle FF.AA.

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......Vorrei solo aggiungere che preferirei 85 f 2000 con piloti ben addestrati che 120 f 2000 con piloti con poche ore di volo alle spalle .....

No, ti sbagli: con 120 aerei in luogo di 85, è possibile cannibalizzarne 35, che non potrebbero peraltro volare, dovendo risparmiare carburante e magari per carenza di piloti, per riparare gli altri 85, evitando cosi' di comprare i pezzi di ricambio!!! Vedi, questo è cio' che pensano si debba fare (e già si fa, forse) i critici di Martino!!!

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