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"Presto liberi i pescatori di Mazara"


Thunderalex

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E questo dovrebbe porre fine alla discussione?

La discussione può continuare anche all'infinito, d'altronde il discutere è la "ratio" del concetto stesso di forum, ma la situazione relativa alla nostra condizione di subordinazione nei confronti della Libia, non è modificabile (salvo che non si voglia scatenare una nuova guerra d'"indipendenza"!).

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La discussione può continuare anche all'infinito, d'altronde il discutere è la "ratio" del concetto stesso di forum, ma la situazione relativa alla nostra condizione di subordinazione nei confronti della Libia, non è modificabile (salvo che non si voglia scatenare una nuova guerra d'"indipendenza"!).

 

Ecco. Questo è interessante: esiste quindi una condizione di subordinazione nei confronti della Libia e non modificabile.

Ma è proprio così oppure in Italia c'è chi trama e mette sempre tutto a tacere affinchè i propri interessi economici particolari (e miliardari) non siano minacciati da quisquilie come il sequestro folkloristico dei pescherecci Mazaresi?

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  • 3 settimane dopo...

Italia e Libia vicine ad accordo su compensazioni :pianto:

 

 

 

ROMA (Reuters) - Italia e Libia sono vicine a concludere l'atteso accordo sulle compensazioni richieste dal paese africano per i tre decenni di regime coloniale italiano, riferisce una fonte governativa.

 

"Le delegazioni dei due Paesi stanno finendo di trattare in questo momento a palazzo Chigi e in linea di massima l'accordo dovrebbe essere finalizzato. Domani il presidente del Consiglio Silvio Berlusconi potrebbe quindi recarsi in Libia", ha detto la fonte.

 

Il 24 agosto Berlusconi, che intende stringere un "patto di amicizia" con la Libia entro agosto e attuare l'accordo di fine 2007 sul pattugliamento marittimo congiunto, si era sentito per telefono con il leader libico Muhammar Gheddafi.

 

Un mese prima il figlio del Colonnello, Saif al Islam, aveva parlato di un accordo "miliardario".

 

L'accordo comprenderebbe diversi progetti, tra cui la costruzione di un'autostrada lungo la costa libica e lo sminamento degli ordigni che risalgono all'epoca in cui la Libia era colonia italiana, tra il 1911 e il 1943.

 

I colloqui con la Libia per chiudere il passato coloniale e rilanciare i rapporti economici tra i due paesi sono in corso da anni e un annuncio sull'imminente accordo era stato fatto anche dall'ex ministro degli Esteri Massimo D'Alema nell'ottobre 2007.

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Italia e Libia vicine ad accordo su compensazioni :pianto:

ROMA (Reuters) - Italia e Libia sono vicine a concludere l'atteso accordo sulle compensazioni richieste dal paese africano per i tre decenni di regime coloniale italiano, riferisce una fonte governativa.

 

"Le delegazioni dei due Paesi stanno finendo di trattare in questo momento a palazzo Chigi e in linea di massima l'accordo dovrebbe essere finalizzato. Domani il presidente del Consiglio Silvio Berlusconi potrebbe quindi recarsi in Libia", ha detto la fonte.

 

Il 24 agosto Berlusconi, che intende stringere un "patto di amicizia" con la Libia entro agosto e attuare l'accordo di fine 2007 sul pattugliamento marittimo congiunto, si era sentito per telefono con il leader libico Muhammar Gheddafi.

 

Un mese prima il figlio del Colonnello, Saif al Islam, aveva parlato di un accordo "miliardario".

 

L'accordo comprenderebbe diversi progetti, tra cui la costruzione di un'autostrada lungo la costa libica e lo sminamento degli ordigni che risalgono all'epoca in cui la Libia era colonia italiana, tra il 1911 e il 1943.

 

I colloqui con la Libia per chiudere il passato coloniale e rilanciare i rapporti economici tra i due paesi sono in corso da anni e un annuncio sull'imminente accordo era stato fatto anche dall'ex ministro degli Esteri Massimo D'Alema nell'ottobre 2007.

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"Lo Stato italiano verserà alla Libia cinque miliardi di dollari nei prossimi 25 anni a titolo di risarcimento per i danni provocati nel periodo coloniale. Lo ha detto il presidente del Consiglio Silvio Berlusconi a Bengasi, durante la sua visita ufficiale nello Stato nordafricano per un incontro con il colonnello Muammar Gheddafi."

 

 

:furioso: :furioso: NO COMMENT!!!!!!!!!!!!! :furioso: :furioso:

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"Lo Stato italiano verserà alla Libia cinque miliardi di dollari nei prossimi 25 anni a titolo di risarcimento per i danni provocati nel periodo coloniale. Lo ha detto il presidente del Consiglio Silvio Berlusconi a Bengasi, durante la sua visita ufficiale nello Stato nordafricano per un incontro con il colonnello Muammar Gheddafi."

:furioso: :furioso: NO COMMENT!!!!!!!!!!!!! :furioso: :furioso:

"Per i danni provocati nel periodo coloniale" :thumbdown::furioso: è la motivazione diplomatica!!! In effetti, è per bloccare i barconi dei clandestini: vedremo se riusciremo ad ottenere i risultati sperati (con l'Albania, a suo tempo, mi sembra, ci siamo riusciti!)!

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Già nel 2000 si era raggiunto un accordo con la Libia per risarcirla dei danni provocati dal colonialismo (poi perché li chiedano solo a noi e non ai turchi è un mistero) ed era stata creata una società che doveva fare da tramite tra il governo libico e le aziende italiane incamerando il 4% del valore della commessa ed usare questi fondi per i risarcimenti. Inoltre l'Italia doveva costruire un ospedale per curare le vittime delle mine italiane. So di non essere preciso ma non ho voglia di scartebellare nei vecchi appunti. Per firmare tale accordo poi era venuto in visita a Tripoli il ministro degli esteri Dini. Di questo sono sicuro però perché c'ero.

Al tempo avevo fatto due calcoli su quanto si prevedeva di incamerare con questo 4% e l'ammontare risultava risibile in confronto a quanto richiesto per i danni considerando un periodo anche di parecchi anni. Infatti poi non se ne fece nulla ma nemmeno esisteva il problema dei clandestini che partivano per arrivare in Italia quindi gli argomenti di pressione del Leader (come è chiamato Gheddafi in Libia) erano pochini.

Tra l'altro ricordo il divertito commento di un italiano a Tripoli alla notizia che si doveva costruire questo ospedale dalle parti di Bengasi: "vedrai, ce porteranno un bambino cor morbillo e ce diranno che è sartato su una mina".

 

Già da allora però si stava accumulando una massa di disperati provenienti dall'Africa nera che cercavano fortuna in Libia in quanto stato relativamente ricco e che li accoglieva senza necessità del visto. Addirittura, in accordo con la politica panafricana del Colonnello, erano state assegnati dei condomini a famiglie di immigrati africani. Tutto bello se non fosse che quelle abitazioni erano state precedentemente destinate a delle famiglie di libici che aveva anche già pagato la caparra. Ciò ha aumentato la già presente insofferenza verso questi immigrati ed è bastato un fatto spiacevole (si parla di molestie a delle ragazze libiche da parte di alcuni immigrati) perché si scatenasse un pogrom con decine di vittime e migliaia di rimpatri coatti. Questo è successo nel settembre del 2000 ma nulla o quasi è stato riportato dai media italiani. Fortunatamente però in quei giorni non c'ero.

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Eccovi l'articolo (testo + video) al link che segue:

 

http://www.euronews.net/it/article/30/08/2...-colonial-rule/

 

 

Volendomi sforzare di trovare qualcosa di positivo in questo accordo, al di là del controllo dei flussi migratori che DOVRA', ora, essere assolutamente garantito dai libici, probabilmente in collaborazione con le autorità italiane, in analogia al sistema adottato con l'Albania e al di là della possibilità che dovrebbe essere assicurata agli imprenditori italiani di avviare nuove iniziative economiche in Libia, al di là di ciò, dicevo, si può elogiare la trasparenza con la quale è stata condotta, almeno nella sua fase terminale, tale operazione.

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Per quel che ne so io, i 5 miliardi saranno "donati" dall'Italia in opere infrastrutturali e dovrebbero assicure controlli anti-immigrazione e forniture di gas,oltre a iniziative economiche in Libia. Come dire che ciò che esce con clamore dalla porta, rientra senza pubblicità dalla finestra.

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