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TECNICHE DI COMBATTIMENTO


...:::USMC:::...

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Gli uomini del San Marco si addestrano nell'Aikido con una maestra(di circa 70 anni) che viene dal giappone appositamente per loro e sistematicamente li ribalta come fossero fuscelli.

 

 

CQC

http://www.cqcfederation.com/about.html

Modificato da Venon84
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Gli uomini del San Marco si addestrano nell'Aikido con una maestra(di circa 70 anni) che viene dal giappone appositamente per loro e sistematicamente li ribalta come fossero fuscelli.

Aneddoto o lo sai per certo?

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L'israeliano Krav Magra tradotto, significa più o meno "addestramento alla sopravvivenza."

A detta di molti, in questo momento è la pratica più completa per i combattenti e le forze di polizia.

Il Close Quarter Combat è un insieme di tecniche atte ad avvicinare l'alievo (soldato/poliziotto) alla conoscenza di quello che può fare con l'equipaggiamento in dotazione, ed acquistare più fiducia in se e nella squadra.

NOTA: L'ESERCITO AMERICANO, HA ADOTTATO E MIGLIORATO IL MANUALE DEGLI SPETZNAZ

 

Su eMule circola il manuale di combattimento corpo a corpo dell'USMC in pdf.

 

Il Krav Maga (non magRa) è basato più su studi scientifici e conoscenze biologice, fisiche e tecnologiche. E' l'arte di corpo a corpo definitiva.

 

Gli inglesi del SAS invece utilizzano il Jap Slapping, la Sberla del Giapponese, un'accozzaglia di quanto c'è di buono nelle varie arti marziali, unite ad una solida esperienza maturata nelle viuzze dell'Irlanda del Nord (e fuori dai pub il sabato sera...). Pare che sia molto affidabile (ha salvato la vita a più di un operatore).

 

L'Aikido è l'unica arte marziale che preveda che l'allievo si sottoponga a prove di lotta contro piuù combattenti molto più preparati contemporaneamente, come dovrebbe essere nella realtà. Il problema delle arti marziali infatti è che sono troppo... CORRETTE e LEALI, cosa che nella realtà non ti puoi aspettare.

 

Comunque la tecnica base di sopravvivenza sia nel Krav Maga, sia nel Jap Slapping che in ogni altro stile di combattimento militare è: PIOMBO A RAFFICA E DATTELA A SUBITO A GAMBE C....!

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tu sei al San Marco?

 

No. Pratico varie arti marziali tra cui l'aikido. E nello studiare la storia di quest'arte ho scoperto questa particolarità sui nostri ragazzi del San Marco.

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L'Esercito ha un sistema combattimento tutto suo, sul forum di PdD qualche settimana fa c'era un topic aperto da un ufficiale istruttore.

 

Per il resto, ho visto diverse foto di FS italiane che si addestravano, e tra le tante tecniche utilizzate mi è semprato di capire che usassero anche un pò di Thay Box (calci bassi e medi con la tibbia, gomitate, ginocchiate e boxe).

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L'Esercito ha un sistema combattimento tutto suo, sul forum di PdD qualche settimana fa c'era un topic aperto da un ufficiale istruttore.

 

Per il resto, ho visto diverse foto di FS italiane che si addestravano, e tra le tante tecniche utilizzate mi è semprato di capire che usassero anche un pò di Thay Box (calci bassi e medi con la tibbia, gomitate, ginocchiate e boxe).

 

In effetti stili di lotta "da strada" e boxe sono molto meglio delle arti marziali. Queste ultime infatti sono un po' troppo filosofiche e troppo corrette e leali. In qualsiasi arte marziale ci si affronta in uno contro uno di pari livello, rispettando le regole e cercando di non far male a nessuno (tranne nell'Aikido, dove si deve combattere anche con persone molto più esperte di te ed in infeirorità numerica, almeno stando a quanto mi hanno detto dei praticanti). Però nella lotta vera non è così ed inoltre anche la fisicità conta molto.

 

Boxe, Thai Boxe, Krav Maga sono stili di lotta veri e propri, molto più utili ai fini del Close Combat, il combattimento corpo a corpo (non Close Quarter Combat, ma solo Close Combat).

 

In effetti, anche leggendo i manuali dell'USMC o quelli del Krav Maga si nota come siano più utili tecniche di boxe e Thai Boxe rispetto alle mosse del Judo o del Karate (lasciamo stare il kung fu perchè è veramente da fighetti, e gli Shaolin le buscano di santa ragione dai maranzi yankee pesi massimi di boxe nei tornei internazionali inter-disciplinari).

 

Il Jap Slapping utilizza, ad esempio, le tecniche di caduta del Judo (veramente molto utili), qualche movimento per buttare a terra l'avversario, il metodo alla base dei colpi di karate (colpi secchi, rapidi e potenti) e molta boxe, thai boxe, fisicità e... slealtà (come nel Krav Maga, cavare gli occhi o uppercut nei genitali sono la regola!). In fondo è proprio quello che fanno i balordi che si incontrano per strada.

 

Altra arte marziale da vero criminale: il Kali filippino (del resto da quel posto cosa pretendete!).

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Devo dar ragione a Marvin. Pratico il Karate ed ho praticato il Judo ed il Ju-jitsu. Le tecniche di lotta “da strada” sono decisamente più efficaci, non si perdono in preamboli, mirano dritto allo scopo: neutralizzare l’avversario. L’Aikido è molto valido e così il Krav-maga. Poi, certo, qualunque disciplina può risultare letale se ben applicata. Il peso maggiore dell’avversario , invece, non è una garanzia: ho steso, al primo incontro, un poliziotto con 15 anni meno di me e oltre 20 kg in più (io sono una piuma, 65 kg), che ha praticato per 6 anni Thai-boxe. Mi aveva sottovalutato.

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Devo dar ragione a Marvin. Pratico il Karate ed ho praticato il Judo ed il Ju-jitsu. Le tecniche di lotta “da strada” sono decisamente più efficaci, non si perdono in preamboli, mirano dritto allo scopo: neutralizzare l’avversario. L’Aikido è molto valido e così il Krav-maga. Poi, certo, qualunque disciplina può risultare letale se ben applicata. Il peso maggiore dell’avversario , invece, non è una garanzia: ho steso, al primo incontro, un poliziotto con 15 anni meno di me e oltre 20 kg in più (io sono una piuma, 65 kg), che ha praticato per 6 anni Thai-boxe. Mi aveva sottovalutato.

 

Vero, ma se ti ritrovi davanti Tyson allora rimpiangi di non essere grosso come Holyfield (attenzione alle orecchie! :asd: ). Infatti i campioni Shaolin a spesso perdono contro i pesi massimi della boxe. Il boxeur è uno abituato ad incassare di brutto pugni che spaccherebbero il cranio di un uomo "normale" (Tyson tira oltre 300 kg di forza peso con un gancio!), hanno delle gambe solide come delle querce e braccia che parano colpi violenti. Uno più fare il fighetto alla Jackie Chan col Kung Fu, ma al primo pugno va giu e li resta!

 

Il problema delle arti marziali è che spesso sono correlate alla filosofia, alle religioni (il Kung Fu Shaolin per esempio) ed al duello onorevole. Ma in un vero combattimento per strada, in guerra, per le vie di Grozny, nella jungla filippina o nelle caverne afghane, l'unica cosa onorevole è la vittoria e non importa se per conseguirla io gioco sporco e in c....o alla filosofia e alla morale religiosa o all'etica della correttezza e del fair-play. E nel nosto caso, come direbbero dei simpatici alieni di Star Trek, LA VITTORIA E' VITA!

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Il problema delle arti marziali come il karate o il judo è che nella maggior parte dei casi viene insegnato seguendo regole agonistiche. nell'aikido non si fanno gare e viene insegnato come metodo di difesa e vi assicuro che è efficacissimo anche contro un armadio. Io il karate lo pratico, ma non a livello agonistico. Il mio sensei mi allena seguendo lo spirito originario di tale arte: Uccidere con un colpo solo. il karate tradizionale epurato dai tecnicismi e dalle regole federali inserite per l'agonismo è veramente efficace.

 

Le arti marziali agonistiche sono per le donnicciole.

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Personalmente non credo che nelle nostre Forze Armate, ci sia l'insegnamento di un'arte marziale standard per tutti i reparti, ma credo che, qualora ci siano dei corsi, sono gestiti dai vari comandanti di compagnia o reggimento, faccio un esempio: all'interno di una compagnia di parà, uno di loro è che ne sò..cintura nera di Aikido o Thai Box, sarà la sensibilità del capitano mettere a disposizioni di tutto il reparto l'esperienza di questo "Van-Damme" de noiarti.

Molto spesso accade che gli stessi militari stipulino delle convenzioni vantaggiose, con delle palestre della zona.

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Credo doveroso spendere due paroline in merito...

 

Il concetto di "tecniche di combattimento corpo-a-corpo per impiego militare" è qualcosa di relativamente nuovo.

Bisogna tenere conto dell'evoluzione delle tecniche militari e delle dottrine operative per comprendere che la zona di operazioni-tipo non è più assimilabile

al campo di battaglia, nel cui marasma generale di fucilate e baionettate ci si arrangiava alla meno peggio "alla spartana" (e lo stesso vale anche, in un periodo relativamente recente, per le operazioni nell'entroterra francese avvenute dopo lo sbarco in Normandia, in cui non si lottava "con cognizione di causa", ma i contatti fisici erano ridotti al minimo).

 

Nel secondo dopoguerra, con lo svilupparsi del fenomeno terroristico (di eversione interna, prima, ed internazionale, poi), che in Occidente si è concretizzato prevalentemente in azioni di guerriglia (tra cui attentati di diversa natura) e sequestri di ostaggi, le forze di polizia si sono dovute adeguare ad una nuova filosofia operativa (vedi quella alla base di GIS e NOCS :adorazione: ) che le vede entrare in stretto contatto con i "tango", gli obiettivi...All'assalto oggi si è sostituita l'irruzione, in cui l'arma lunga è solo di appoggio e prevale quella corta, quando addirittura non si fa ricorso all'uso delle mani...Ed ecco nascere l'esigenza di una tecnica di lotta ad uso militare. Lo stesso vale per le SOF (Nono, COMSUBIN, RIAM, 185°, 4°BATALPAR) che, impegnate in teatri come Iraq ed Afghanistan (essenzialmente contesti CQB, Close Quarter Battle), necessitano di tecniche di annientamento fisico come dell'acqua che si portano dietro!!!

 

Trattandosi di filosofie operative relativamente recenti, ancora non si è "standardizzata" una tecnica ideale per le Forze Armate, nè per le nostre, nè per le altre in giro per il mondo; infatti la diversità di compiti affidati ai vari Reparti nel mondo e la eterogeneità delle dottrine operative adottate, senonchè la molteplicità di tecniche di combattimento e le numerose varianti esistenti, rendono impossibile (almeno per ora) adottare una via unitaria nell'ambito delle tecniche corpo-a-corpo.

 

Per quanto riguarda le nostre Forze Armate (mi riferisco a 185°RAO e alla Scuola Allievi Sovr.e Isp. della GdF), sembrano apprezzare il Krav Maga (Ebraico, lett."combattimento con contatto") per la semplicità di apprendimento (poichè "depurato" da tutti i formalismi delle arti marziali orientali e delle discipline agonistiche) e per l'assoluta efficacia che, se esasperata, porta alla difesa estrema, ovvero all'annientamento del nemico (col minor sforzo)!

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