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iene sulle torture dell'esercito.bufala?


davidecosenza

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http://www.video.mediaset.it/video.html?si...a&from=iene

 

 

 

 

il servizio delle torture dell'esercito italiano sulle iene.mi sa' tanto di bufala:

prima di tutto ha una divisa americana e poi dice di essere stato in somalia ma e nell'esercito da soli 10 anni.

 

 

 

 

cosa ne pensate?

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che pezzo di mer...

secondo me è tutto vero....

è inutile difendere sempre le forze armate, i criminali ci sono anche li....come in tutti gli eserciti del mondo, magari in una percentuale minore, ma ci sono...e il problema è che "in alto" san tutto e lasciano fare....

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http://www.video.mediaset.it/video.html?si...a&from=iene

il servizio delle torture dell'esercito italiano sulle iene.mi sa' tanto di bufala:

prima di tutto ha una divisa americana e poi dice di essere stato in somalia ma e nell'esercito da soli 10 anni.

cosa ne pensate?

 

Il servizio mi ha dato fastidio e non so cosa pensare anche perchè non ho capito come l'avrebbero scovato e perchè poi si sarebbe prestato ad una buffonata del genere.

 

A me sembrava una uniforme NATO e comunque non prova niente in ogni caso.

Il fatto che ce ne siamo andati dalla Somalia 15 anni fa non significa che i nostri servizi segreti in collaborazione con quelli americani non abbiano fatto sortite nel Paese anche successivamente.

Certo la distorsione ridicola della voce non contribuiva a dare credibilità all'azione.

Siamo infine tanto abituati alla grancassa del cinema americano che glorifica o denigra con una enorme cassa di risonanza le azioni delle proprie forze armate e corpi speciali che un nostro soldato piccoletto e con accento siciliano diventa ridicolo e poco credibile. Queste cose le fanno solo gli americani e il Mossad... noi siamo "brava gente"...

Modificato da Thunderalex
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che pezzo di mer...

secondo me è tutto vero....

è inutile difendere sempre le forze armate, i criminali ci sono anche li....come in tutti gli eserciti del mondo, magari in una percentuale minore, ma ci sono...e il problema è che "in alto" san tutto e lasciano fare....

 

Pelazza non è stato rapito, si è prestato volontariamente per comprendere come viene interrogato un terrorista. Non venite a raccontarmi stronzate pacifiste che questi metodi sono brutali, che i soldati andrebbero puniti ecc.... Questi soldati interrogano in questo modo i TERRORISTI, perchè l'unico modo per farli parlare è usare la loro stessa moneta cioè la violenza sia fisica che psicologica.Altrimenti ti riderebbero in faccia. le informazioni ottenute in questo modo servono per indagare e salvare miglioni di persone scongiurando attacchi terroristici. Questi metodi di interrogatorio (se non peggio) vengono usati in tutto il mondo. Ma come al solito ci si scandalizza se lo fa un americano, invece se lo fa un cinese va tutto bene. Lo sapete che uno dei metodi di interrogatorio usati in certi paesi consiste nel minacciare di morte/ uccidere uno o + prigionieri per far parlare gli altri????????

 

Pensate col cervello prima di scrivere...

 

P.S. Reggiane il mio è un discorso generale e non è un attacco al tuo messaggio o alle tue idee!

Modificato da Venon84
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Pelazza non è stato rapito, si è prestato volontariamente per comprendere come viene interrogato un terrorista. Non venite a raccontarmi stronzate pacifiste che questi metodi sono brutali, che i soldati andrebbero puniti ecc.... Questi soldati interrogano in questo modo i TERRORISTI, perchè l'unico modo per farli parlare è usare la loro stessa moneta cioè la violenza sia fisica che psicologica.Altrimenti ti riderebbero in faccia. le informazioni ottenute in questo modo servono per indagare e salvare miglioni di persone scongiurando attacchi terroristici. Questi metodi di interrogatorio (se non peggio) vengono usati in tutto il mondo. Ma come al solito ci si scandalizza se lo fa un americano, invece se lo fa un cinese va tutto bene. Lo sapete che uno dei metodi di interrogatorio usati in certi paesi consiste nel minacciare di morte/ uccidere uno o + prigionieri per far parlare gli altri????????

 

Pensate col cervello prima di scrivere...

 

P.S. Reggiane il mio è un discorso generale e non è un attacco al tuo messaggio o alle tue idee!

sisi vai tranquillo, un forum serve proprio per confrontare le idee...

il mio "pezzo di me...a" era non per l'atto della tortura in se stesso ma per il fatto che lui ci godeva a farlo, e per questo è un criminale....

sono d'accordo che i terroristi devono essere trattati in una certa maniera, ma senza esagerare ( come ha fatto quello la)

 

se noi trattassimo i terroristi come loro trattano noi, noi ci abbasseremmo al loro stesso livello.... la difficoltà di stare dalla parte del giusto sta proprio nell'evitare di compiere le stesse cose che i terroristi compiono.....per me quel "soldato" è allo stesso livello di un talebano o roba simile...

Modificato da Reggiane
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se noi trattassimo i terroristi come loro trattano noi, noi ci abbasseremmo al loro stesso livello.... la difficoltà di stare dalla parte del giusto sta proprio nell'evitare di compiere le stesse cose che i terroristi compiono.....per me quel "soldato" è allo stesso livello di un talebano o roba simile...

 

Qualcuno deve pur farlo questo sporco lavoro... Certo un tipo del genere non lo lascerei a piede libero una volta terminata la sua rafferma...

 

Il problema, in una libera democrazia, è che questi fatti minano la coerenza dei valori sui quali si dovrebbe fondare.

Buttiamo giù la maschera: la più grande nazione democratica del mondo (come si autodefinisce) ammetta che le carceri di Guantanamo sono una porcata necessaria, l'Italia ammetta di non essere diversa dagli altri nella lotta al terrorismo (l'Italian way to the War... seeee), l'Occidente ammetta di fondare il suo potere sul dominio dei paesi produttori di petrolio. Ne godiamo tutti ma non vogliamo vederne il dietro le quinte.

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non per sottilizzare, però la questione dei metodi brutali nei confronti dei terroristi non è un problema di democrazia piuttosto di diritti civili. non a caso le democrazie occidentali posseggono forze armate il cui compito è difendere la democrazia non esercitarla!!!

tempi difficili necessitano di decisioni difficili, con questo non voglio dire di autorizzare le pratiche più sadiche e violente, ma in qualche modo occorre codificare qualche forma di coercizione dei terroristi prigionieri che vada oltre il semplice "nome,grado,matricola". insieme a questo occorre addestrare personale dai profondi valori morali. nel senso non di fanatici religiosi, ma di persone che sanno cosa stanno facendo, il perchè lo fanno e sopratutto sanno farlo. dopotutto arriva un punto in cui le leggi e i codici non bastano ma conta la persona e la differenza tra tortura sadica e metodi pesanti la fa il singolo.

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Esiste (e a proposito era apparso tempo fa un bell'editoriale sul Corriere) una zona grigia della Democrazia, una zona in cui al solo fine di difendere se stessa da chi la minaccia si è obbligati a scendere ad alcuni compromessi; niente a che vedere con le torture e gli aguzzini di un qualsiasi tiranno mediorientale, sono metodi che devono essere strettamente regolamentati (e lo sono, per esempio non devono comunque portare alla morte o a danni permanenti del prigioniero) applicati da persone addestrate a tal scopo e soltanto in situazioni estremamente particolari, in cui la sopravvivenza di molti dipende dalla parola di un terrorista.

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se noi trattassimo i terroristi come loro trattano noi, noi ci abbasseremmo al loro stesso livello.... la difficoltà di stare dalla parte del giusto sta proprio nell'evitare di compiere le stesse cose che i terroristi compiono.....per me quel "soldato" è allo stesso livello di un talebano o roba simile...
Il problema, in una libera democrazia, è che questi fatti minano la coerenza dei valori sui quali si dovrebbe fondare.

Buttiamo giù la maschera: la più grande nazione democratica del mondo (come si autodefinisce) ammetta che le carceri di Guantanamo sono una porcata necessaria, l'Italia ammetta di non essere diversa dagli altri nella lotta al terrorismo (l'Italian way to the War... seeee), l'Occidente ammetta di fondare il suo potere sul dominio dei paesi produttori di petrolio. Ne godiamo tutti ma non vogliamo vederne il dietro le quinte.

 

La questione è più complicata di quanto ci appare; il discorso della democrazia vale fino a quando hai di fronte una persona che può intenderti e quindi confrontare con te, ed anche se la sua opinione è diversa bisogna rispettarla comunque; e fin qui ci siamo, ma quando hai di fronte persone che hanno la ragione annebbiata da anni di terrorismo psicologico, il discorso cambia.

Cosa pensate che faccia un terrorista quando si fa esplodere in mezzo a persone innocenti, senza pensar altro di causare più uccisioni possibili? Purtroppo questi individui pronti a morire in ogni momento, se catturate, non collaboreranno facilmente in quanto, per la loro ottusa ottica, la loro vita è già votata al martirio; di conseguenza anche se non possono essere condivisibili, alcuni metodi rimangono fondamentali per estorcere preziose informazioni che come gia detto possono salvare delle vite innocenti. La falsa ipocrisia è il peggior male di cui soffre il mondo, in quanto si fa presto a generalizzare su questi avvenimenti, (Esempio, per le violenze effettuate dagli americani nelle carceri irachene, l'opinione pubblica mondiale puntò il dito su tutte le forze armate USA) mentre non si alza un dito per fermare le uccisioni per condanna capitale in Cina dove dei processi del tutto sommari decretano ogni anno la morte di migliaia di persone; per questo non bisogna far finta di scandalizzarsi di fronte a questi avvenimenti, anche perchè è facile voltarsi per vedere solo quello che fa comodo;concludendo bisogna tener conto che purtroppo queste pratiche servono comunque (Anche se potrà sembrarvi assurdo) a difendere la democrazia, perchè il giorno in cui ci ritroveremo un Kamikaze nel nostro giardino certamente non lo fermeremo con la Dichiarazione dei diritti dell'uomo, anche se fa fale ammetterlo purtroppo è Così :(

Modificato da Blue sky
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Pur sapendo che queste cose esistono non credo al servizio delle iene, anzi più che altro non credo al sedicente "esecutore".

Infatti all'interno delle forze armate le SF sono addestrate a tecniche di interrogatorio e controinterrogatorio, ma non esistono persone specializzate. E certo quel tipo non poteva appartenere alle FS visto il suo stato fisico.

Quindi si può trattare solo di un funzionario dei servizi segreti militari, ma anche qui la cosa mi lascia perplesso visto che è ben noto che queste cose i nostri servizi non le fanno da tempo, tuttalpiù le appaltano all'estero (esistono diversi casi noti)

Inoltre un massiccio ricorso alla forza come fatto durante quell'azione simulata credo sia più che altro controproducente e dilettantistico.

Quindi penso sia una bufala.

 

Su questi metodi, invece, penso debbano essere usati con molta parsimonia, solo dove non se ne può fare a meno per questioni di tempo, anche perchè ne esistono di altri, anche più efficaci, meno controproducenti.

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che pezzo di mer...

secondo me è tutto vero....

è inutile difendere sempre le forze armate, i criminali ci sono anche li....come in tutti gli eserciti del mondo, magari in una percentuale minore, ma ci sono...e il problema è che "in alto" san tutto e lasciano fare....

 

Hai ragione sanno tutto e non gli interessa io personalmente li odio gli esecutori sia che siano terroristi sia che siano italiani sono tutti uguali a quel punto tutti bastardi però alla fine è l'unico modo per far parlare la gente, comunque forse sto qua ci è andato un pò pesante.

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Hai ragione sanno tutto e non gli interessa io personalmente li odio gli esecutori sia che siano terroristi sia che siano italiani sono tutti uguali a quel punto tutti bastardi però alla fine è l'unico modo per far parlare la gente, comunque forse sto qua ci è andato un pò pesante.

e ci ha goduto!

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Ospite maxtaxi

La tortura è illegale!

 

Il divieto di tortura è assoluto. "Nessuno dovrà essere sottoposto a tortura o trattamenti o punizioni crudeli, inumani e degradanti", recita l'articolo 5 della Dichiarazione Universale dei Diritti Umani. Simili assunti sono presenti in molti altri testi sui diritti umani.

 

Nessun governo può usare lo stato di guerra, o la minaccia di guerra o l'instabilità politica interna o qualsiasi altra emergenza pubblica per giustificare la tortura. In base alla Convenzione di Ginevra, la tortura è illegale nell'ambito di tutti i conflitti, siano essi esterni o interni. La tortura e i maltrattamenti sono inoltre illegali nella pressoché totalità dei paesi, sebbene in alcuni casi le leggi applicate siano ampiamente inadeguate.

 

 

Metodi di tortura

 

Sono molto diffusi lo stupro e gli abusi sessuali sui prigionieri. In'oltre c'è l'elettroshock, sospensione del corpo, colpi di bastone sulla pianta dei piedi, soffocamento, finte esecuzioni e minacce di morte e detenzioni in isolamento prolungate.

Altri metodi sono l'immersione in acqua, lo spegnimento di sigarette sul corpo, la privazione del sonno e delle funzioni sensitive.

 

Il metodo di tortura più comune tra quelli descritti è quello di legare con una corda e la forma più comune di questo metodo è il cosiddetto “elicottero”. Questo può essere effettuato con forme diverse:

“Elicottero”: alla vittima vengono legati mani e piedi dietro la schiena, mentre è distesa per terra a faccia in giù, viene legata con una corda per le mani e i piedi, a torace nudo, all’aperto sotto il sole, la pioggia e nelle notti fredde. Questa punizione viene assegnata per un limitato numero di giorni, il massimo riportato è 55 giorni nella prigione sull’isola di Dahlak Kebir, ma spesso si limita a una o due settimane. Il prigioniero rimane legato in questa posizione per 24 ore al giorno, eccetto che per due o tre brevi pause per i pasti o per le funzioni corporali.

“Otto”: la vittima viene legata con le mani dietro la schiena, sdraiato a terra con la guancia poggiata al pavimento, ma con le gambe libere.

“Gesù Cristo”: la vittima è a torso nudo, i polsi legati, e sta in piedi su di una pedana con le mani legate al ramo di un albero; la pedana viene rimossa, lasciando la vittima sospesa, con i piedi appena sollevati da terra, in una posizione simile ad una crocifissione. Viene quindi preso a colpi sulla schiena nuda. Questa viene considerata una tortura molto severa, limitata a soli 10 o 15 minuti, per evitare gravi ferite permanenti. Il primo episodio conosciuto di questa tortura è stato riportato nella prigione di Adi Abeto, nel 2003.

“Ferro”: i polsi sono legati dietro la schiena con manette di metallo, mentre la vittima è distesa a faccia in giù e viene picchiata con bastoni o frustata con fili elettrici sulla schiena e le natiche.

“Torcia” o “Numero otto”: all’interno di una speciale camera di tortura, la vittima viene legata con i polsi dietro la schiena e i piedi legati; un bastone viene posizionato sotto le ginocchia e sostenuto da entrambi i lati orizzontalmente su di una struttura; il corpo è voltato in modo che i piedi siano esposti in su. Le piante dei piedi vengono quindi colpite con bastoni o frustate (questa punizione era comune in Etiopia e in Eritrea prima dell’indipendenza, sotto il regime del Dergue).

La tortura utilizzata durante gli interrogatori di prigionieri politici, detenuti nelle prigioni di sicurezza, ha incluso anche elettro-shock e torture sessuali, come ad esempio una bottiglia di coca-cola piena di acqua legata ai testicoli.

 

Per saperne di più cercate Amnesty International.

 

In sostanza:

 

Per oltre 2000 anni, dall'antica Atene all'inquisizione, chi interrogava rilevava che l'infliggere del dolore fisico, spesso produceva un acuirsi della resistenza o inaffidabilità delle informazioni - i forti sfidavano il dolore, mentre i deboli dicevano qualunque cosa potesse servire a fermarlo. In contrasto, il paradigma di tortura psicologica della CIA usa due nuovi metodi, il disorientamento sensoriale e il "dolore auto inflitto", entrambi mirati a far sentire le vittime responsabili della propria sofferenza e a capitolare così più rapidamente ai loro torturatori.

La tortura si svolge in due fasi.

L'incappucciare.

L'uso di posizioni stressanti.

Privazione del sonno...

 

Ricordiamoci che il tutto è finalizzato all'interrogatorio.

 

Meglio stroncare una cellula terroristica preventivamente o aspettare che si facciano saltare in aria e giustificarli adducendo che non sono martiri ma partigiani?

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La tortura è illegale!

 

Il divieto di tortura è assoluto. "Nessuno dovrà essere sottoposto a tortura o trattamenti o punizioni crudeli, inumani e degradanti", recita l'articolo 5 della Dichiarazione Universale dei Diritti Umani. Simili assunti sono presenti in molti altri testi sui diritti umani.

 

Nessun governo può usare lo stato di guerra, o la minaccia di guerra o l'instabilità politica interna o qualsiasi altra emergenza pubblica per giustificare la tortura. In base alla Convenzione di Ginevra, la tortura è illegale nell'ambito di tutti i conflitti, siano essi esterni o interni. La tortura e i maltrattamenti sono inoltre illegali nella pressoché totalità dei paesi, sebbene in alcuni casi le leggi applicate siano ampiamente inadeguate.

Metodi di tortura

 

 

Usa, veto Bush a norma anti- tortura

Legge approvata dal Senato fissa tecniche per interrogatori Cia

(ANSA) - WASHINGTON, 8 MAR - George W. Bush ha dichiarato di aver apposto il suo veto a una legge che avrebbe proibito alla Cia di usare metodi di tortura.Si tratta della legge sull'intelligence, gia' approvata in via definitiva dal Senato, che autorizzava solo 19 tecniche di interrogatorio, cioe' quelle illustrate nei manuali ufficiali dell'esercito, che proibiscono apertamente l' annegamento simulato (il waterboarding), utilizzato tra l'altro in alcuni interrogatori nella base cubana di Guantanamo.

 

Io approvo... ma basta con le ipocrisie.

Modificato da Thunderalex
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Vero la tortura è illegale ma tanto la praticano tutti dai terroristi alle nazioni NATO compresi anche noi italiani purtroppo ma io non li considero neanche miei connazionali, però scusate se lo dico ma ai muslmani di che attano l'europa e l'america con armi battereologiche, io la tortura da uno coma sto tipo qua gliela farei fare

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:huh::blink::scratch:

 

Blinda la supercazzola prematurata, una cosa d'assegni, tarapia tapioca, tapioca, torapia, dollari, sterline, allaccia scarpa, scarpallaccia, dico d'albergo, ma tu? Ma la sbiriguda della sbrindolona come se fosse Antani come facevo? Anche un po' di Casentino che perdura anche come cappotto; vede, m'importa sega... :lol:

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Blinda la supercazzola prematurata, una cosa d'assegni, tarapia tapioca, tapioca, torapia, dollari, sterline, allaccia scarpa, scarpallaccia, dico d'albergo, ma tu? Ma la sbiriguda della sbrindolona come se fosse Antani come facevo? Anche un po' di Casentino che perdura anche come cappotto; vede, m'importa sega... laugh.gif
:rotfl: :rotfl: :rotfl:

Amici miei è insuperabile :okok:

Modificato da Blue sky
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Il vero problema della torture è se esso porti veramente all'acquisizione di informazioni veritiere.

Con un trattamento del genere si può far confessare a chiunque qualsiasi cosa, pure che la sera prima è stato a letto con Bin Laden!

Se la persona presa è completamente estranea ai fatti?

 

Il pensiero torna alle "streghe" che sotto tortura "confessavano" di incontrarsi con Satana.... secondo voi si erano davvero incontrate con il diavolo?

 

Qui si rischia di buttare nel cesso i pensieri di Verri e Beccaria!

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certo queste torture sono fatte a fin di "bene" ,cioe',questi terroristi sanno delle cose che sono vitali affinche non ci siano attacchi terroristici.

a me ha dato fastidio che un uomo delle forze speciali o dei servizi segreti sputt*ni a tutti questa cose perdendo ,secondo me ,la loro professionalita.

 

 

 

 

edit:inoltre aggiungo un'affermazioni di un militare prese da un altro forum: Assicuro che in Iraq ne ho visti tanti di iracheni interrogati dai nostri interrogatori militari (quelli veri e non come il tipo del servizio in parola) e nessuno ne è uscito come la iena o come raccontano nel servizio.

Quelle non sono tecniche militari ed applicate dai militari. Il fiaccamento mentale mediante paura (suoni, urla e botti) e mediante offese e denigrazione esistono, come anche il fiaccamento fisico mediante le stress positions e la negazione del sonno, del cibo e dell'acqua (che non è stato menzionato) ma non con l'uso della violenza fisica.

Chi ha fatto il corso SERE a Pfullendorf o il corso di Resistenza agli Interrogatori in Italia (con o senza la fase di evasione e fuga)lo sa bene.

E' vero invece che per addestrare i piloti AMI e gli operatori FS si insegna a sopportare le tecniche che si sa che invece gli altri impiegano (chi ha letto BRAVO TWO ZERO sa bene).

Dal dire che i nostri interrogatori militari usano quei sistemi sui prigionieri reali ne passa, ma ne passa davvero... ne passa così tanto che mi aspetto che la Difesa denunci la Redazione (quantomeno per aver detto in chiaro in apertura che i "nostri soldati così fanno")e il finto interrogatore militare.

 

Spacciano per militari persone, tecniche ed abitudini mentali che non fanno parte invece del nostro pianeta professionale.

 

E' una bufala resa ad arte.

Modificato da davidecosenza
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Se fosse vero che hanno fatto uscire il sangue dal naso a qualche terrorista non è che la cosa mi sconvolgerebbe più di tanto.

 

Comunque non è che la Digos quando interroga brigatisti e mafiosi ci va col guanto di velluto. Si usa la mano pesante e zitti.

 

L'importante è salvare vite. Se per farlo devo torturare o uccidere 1, 10, 100, 1000 terroristi che entrano su un autobus carico di studenti e pendolari, gridano che Allah è grande e poi kaboom, pace... non sarà una gran perdita.

Modificato da Marvin
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L'importante è salvare vite. Se per farlo devo torturare o uccidere 1, 10, 100, 1000 terroristi che entrano su un autobus carico di studenti e pendolari, gridano che Allah è grande e poi kaboom, pace... non sarà una gran perdita.

 

QUOTO.

 

Non siamo stati noi a iniziare....e siccome per loro ogni metodo è valido (sgozzamenti, autobombe, uso di bambini e donne down come martiri) noi ci adattiamo!!!

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Con le dovute limitazioni paperinik;

non voglio vincere una guerra per difendere la mia identità per poi scoprire che l'ho persa (l'identità) per vincerla (la guerra);

zone grigie, uso limitato di "strumenti persuasivi" sicuramente, ma mai fare come fanno i terroristi.

L'avevo scritto un buon limite può essere di applicare unicamente tecniche che non provocano danni permanenti, solamente se urgente e necessario e da chi ha avuto il necessario addestramento.

;)

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