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Una donna per un Typhoon


Ospite iscandar

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.....e io nuovamente ti dico perchè crocerossine....reporter medici di emergency sono pieni di donne che vanno in prima linea a costo della vita a fare BENE il loro lavoro....e le donne pilota e soldati no!!!!!!!! (e non dirmi come qualcuno che le donne non hanno nervi saldi coraggio e freddezza........chi dice questo non ha mai avuto a che fare con le donne e non sa quanto siamo st***ze e cattive) a mio parere c'è molta ipocrisia nei nostri vertici militari, che accettano una donna nel ruolo di medico o crocerossina, ma hanno ancora grandi difficoltà a vederla come combattente e loro pari in tutto.......sarà che temono che dopo la divisa dovranno dividere anche il potere.....dato che un generale donna capo di stato maggiore è impensabile se non è mai stata in ruoli operativi e sul campo.............bhè perchè mi sembra evidente che puntiamo in alto guarda la mercher

 

Le cose non stanno per niente così....ed il perchè è evidente ai più. Per la nostra società civile, per la nostra sensibilità culturale, l'idea che una una donna cada in guerra è semplicemente inaccettabile.

Lo è per due fattori:

 

1)La cultura occidentale riconosce nella figura della donna colei che ha nella società -anche- il ruolo di procreare e quindi di consentire alla medesima società di avere un futuro nel tempo. Questo pensiero determina che le donne vengano messe al riparo da pericoli e sacrifici, per i quali invece l'uomo (inteso come maschio) è ben spendibile. E' evidente che di fronte alle pressioni femministe qualcosa è dovuto cambiare: ecco quindi che le donne vestono la divisa, ma gli resta comunque precluso il fronte.

 

2)Ma non solo: il fronte resta precluso alle donne anche per una mera questione di sensibilità collettiva. E' poco tollerabile per la cultura occidentale il pensiero che una donna vada al fronte e magari venga squartata da una granata, ed è ancora meno accettabile il fatto che una donna venga presa prigioniera....perchè!? Perchè se i prigionieri maschi spesso sono costretti a subire le forme di violenza più disparate, immaginate voi cosa potrebbe patire una donna. Una donna presa prigioniera, ferita, seviziata e violentata non è semplicemente contemplato per la nostra società

 

...E NON E' IPOCRISIA.

 

Se una crocerossina muore sul campo di battaglia è una triste notizia, ma era volontariamente a dare una mano. Se invece muore una soldatessa, è sempre una triste notizia ma lì ce l'ha mandata lo Stato Italiano....con tutte le implicazioni culturali del caso.

Modificato da paperinik
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.....e io nuovamente ti dico perchè crocerossine....reporter medici di emergency sono pieni di donne che vanno in prima linea a costo della vita a fare BENE il loro lavoro....e le donne pilota e soldati no!!!!!!!! (e non dirmi come qualcuno che le donne non hanno nervi saldi coraggio e freddezza........chi dice questo non ha mai avuto a che fare con le donne e non sa quanto siamo st***ze e cattive) a mio parere c'è molta ipocrisia nei nostri vertici militari, che accettano una donna nel ruolo di medico o crocerossina, ma hanno ancora grandi difficoltà a vederla come combattente e loro pari in tutto.......sarà che temono che dopo la divisa dovranno dividere anche il potere.....dato che un generale donna capo di stato maggiore è impensabile se non è mai stata in ruoli operativi e sul campo.............bhè perchè mi sembra evidente che puntiamo in alto guarda la mercher

 

Carissima collega, come medico e ufficiale (con qualche esperienza delle donne, per di più.. :adorazione: ) credo di poter dare un'opinione personale... ancora una volta ti ripeto che non si mette in dubbio la professionalità femminile, quanto l'attitudine femminile a combattere, uccidere e morire sul campo... non è un caso che nell'Us Army in Iraq i casi di stress post traumatico siano doppi nelle donne rispetto agli uomini, cosa che sta portando a un radicale ripensamento del ruolo combattente femminile.. nè è un caso che l'esercito occidentale con maggior esperienza di combattimento, e il primo ad aver introdotto la coscrizione obbligatoria femminile, lo thsal israeliano, non utilizzi le soldatesse in ruoli di prima linea.

 

per il resto quoto in pieno gli amici Paperinik e Voretex

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Ospite dottoressa
......e c'è anche una bella differenze tra il fare la vipera zitella con le amiche per un vestito, per una rivale o per un ragazzo ed il mantenere i nervi saldi quando rischi di morire come il tuo commilitone appena fatto a pezzi da una granata.

 

la "differenza" nei due casi è sempre la stessa: le donne hanno il ciclo, gli uomini no con tutto quello che ne segue.

 

....Io parlavo di donne a capo di grandi aziende e dirigenti.......... che credimi fanno impallidire qls uomo, anche perché per essere credibili devono apparire piu dure di un uomo........

 

Oche, vipere e zitelle/zitelli non né conosco né frequento.

 

PS

 

......io e la maggior parte delle donne anche con il ciclo lavoriamo e facciamo tutto il ciclo mica rende paralitiche, dura 2/3 giorni...............diciamo che alcune femminucce lo ingigantiamo con fidanzati/mariti per farci viziare prima durante e dopo :okok:

......infatti quando c'era da lavorare la terra e zappare le donne lavoravano come bestie pure incinte.

 

inoltre è un dato di fatto che quasi sempre nelle soldatesse in missioni operative il ciclo sparisce (per forte stress, malessere e :censura: )....quindi il problema del ciclo nelle donne in ruoli operativi non si pone, come ti dicevo sparisce......qlc sia la causa.

 

 

sulle affermazioni di samurai Paperinik e Voretex concordo che è difficile vedere una donna morire o essere torturata noi veniamo da una cultura che donne e bambini sono i primi a essere messi in salvo (penso alle navi in difficoltà) lasciando gli uomini indietro a sacrificarsi ecc. ma è un discorso di cultura.......non di mancate capacità delle donne........

sulla prima linea io non ci manderei mai una donna ..........ma non ci manderei mai nemmeno un uomo :P

Modificato da dottoressa
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è un dato di fatto che quasi sempre nelle soldatesse in missioni operative il ciclo sparisce (per forte stress, malessere e :censura: )....quindi il problema del ciclo nelle donne in ruoli operativi non si pone, come ti dicevo sparisce......qlc sia la causa.

 

il fatto che lo stress operativo alteri la fisiologia femminile è una conferma indiretta di quanto detto

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E io invece non sono d'accordo con Pap, Vorthex e Samurai.

 

Sui requisiti la cosa è semplice: parità di trattamento. Se una donna è in grado di correre per 20km con uno zaino zavorrato al pari dei suoi commilitoni il requisito lo rispetta, punto. Idem per la forza fisica, la resistenza o altro: se il corso viene superato (valutazioni psicologiche incluse) che il candidato sia uomo o donna poco cambia. E, facendo atletica, vi dico che esistono donne in grado di dare la paga a quasi tutti voi sulla resistenza, sulla velocità o su quanto lontano potete lanciare un disco o un peso (o una granata...).

Certo, specialmente nei corsi più duri, gli uomini saranno sempre la maggioranza visto che, a livello medio, noi siamo fisicamente più forti.

La cosa importante è un'altra: non ci devono essere ipocrisie o favoritismi: vanno trattate esattamente alla pari degli uomini: chi ci riesce, bene, chi non ci riesce, fuori.

 

Anche a livello morale la cosa non regge: i crolli psicologici gli hanno sia gli uomini che le donne. E il fatto che, statisticamente, l'incidenza sia maggiore su quest'ultime non conta: il discorso va fatto a livello individuale, soldato per soldato, non è possibile generalizzare, esattamente come se, per esempio, io scoprissi che l'incidenza di traumi sia maggiore nei soldati di colore. Che faccio, li ritiro tutti dal combattimento? E allora perchè i neri no e le donne si invece?

No signori, chi sceglie questo mestiere lo fa consapevolmente e consapevolmente ne accetta i rischi.

 

Sarà che ho vissuto in Svezia, ma, a livello di società, mi pare che qui qualcuno sia rimasto alla donna-madre di mussoliniana memoria. La società italiana malissimo accetta i caduti in battaglia (come e più delle altre società occidentali) ma il discorso della parità uomo-donna mi pare ormai accettato. Se una donna cade il paese reagirebbe male esattamente come è successo per Nassyria e tutti gli altri attacchi, salo forse il fattore-novità. Ma nessun uomo politico sano di mente si sognerebbe mai di contestare il diritto della donna di fare il mestiere che liberamente ha scelto, e lo stesso dicasi per la maggioranza della società italiana. Esattamente come se fosse caduto un uomo, i comandanti verrebbero messi sulla graticola per vedere se hanno responsabilità e, esattamente come se fosse caduto un uomo, una madre piangerebbe la propria figlia. O pensate che una famiglia piangerebbe di più una figlia morta che un figlio morto?

 

Mi dispiace ma i vostri discorsi mi suonano ingiusti ed anacronistici. La differenza è solo una: una donna incinta non potrebbe combattere, questo si.

 

PS: la mia ragazza si è fatta un anno di servizio militare, volontaria (e in Svezia è una cosa molto comune sia per i maschi che per le donne), su un caccia-mine nel baltico (non precisamente una cosa di tutto riposo). Vi garantisco che è una donna equilibrata e normale, a riprova che quando si parla di queste cose vanno considerati gli individui, senza generalizzare. Conosco altre ragazze che si sono fatte un anno di militare, nessuna ha avuto problemi

Modificato da Rick86
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resta il fatto che il paese che ha la società e le forze armate più paritarie del mondo, Israele, non utilizza le donne in combattimento, con ciò privandosi del 50% degli effettivi di prima linea. Sarà perchè sono anacronistici e "mussoliniani" o perchè hanno la più lunga e continuativa esperienza di combattimento dell'Occidente?

 

PS: la Svezia non combatte una guerra da 300 anni

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Ospite dottoressa
il fatto che lo stress operativo alteri la fisiologia femminile è una conferma indiretta di quanto detto

 

no è la conferma che la natura è perfetta..........infatti alla fine delle guerre c'è il piu alto tasso di natalità....queste sono le leggi della natura e della sopravvivenza della specie, di cui noi donne nè siamo il cardine principale.

 

 

rick86 sono daccordo con tutto quello che hai detto.......

Modificato da dottoressa
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Rick l'atteggiamento per le donne al fronte non riguarda solo l'Italia, ma tutti gli eserciti occidentali....

 

Non si mandano donne al fronte, punto. Nè in Svezia, nè in Italia nè in Israele. La donna in occidente è vista innanzitutto come la madre dei nostri figli e come tale deve essere protetta prima di tutto.

 

Hai idea che choc sociale avrebbe procurato se -ad esempio- invece del Tenente Scott O' Grady in Bosnia fosse stata abbattuta un pilota donna....e magari fosse caduta in mano delle milizie serbe (gente che con le violenze e gli stupri ci scriveva i trattati...)?!?!?!?! Prova a immaginare caro Rick, e vedrai che non è un discorso anacronistico.

 

Comunque io gioco a tennis e ti propongo uno studio molto noto nell'ambiente: "la miglior tennista del ranking femminile, perde -male- con il tennista numero 200 del ranking maschile"....vedi tu, se fisicamente il requisito a cui attenersi per l'ammissibilità nei corpi può essere mai lo stesso.

Modificato da paperinik
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PS: la mia ragazza si è fatta un anno di servizio militare, volontaria (e in Svezia è una cosa molto comune sia per i maschi che per le donne), su un caccia-mine nel baltico (non precisamente una cosa di tutto riposo). Vi garantisco che è una donna equilibrata e normale, a riprova che quando si parla di queste cose vanno considerati gli individui, senza generalizzare. Conosco altre ragazze che si sono fatte un anno di militare, nessuna ha avuto problemi

 

Nessuna di queste ha fatto servizio in prima linea

 

 

no è la conferma che la natura è perfetta..........infatti alla fine delle guerre c'è il piu alto tasso di natalità....queste sono le leggi della natura e della sopravvivenza della specie, di cui noi donne nè siamo il cardine principale.

 

Beh, di solito questo è (era) dovuto all'enorme sproporzione tra donne in età fertile e giovani uomini, il ciclo c'entra poco, a mio modestissimo parere

 

Rick l'atteggiamento per le donne al fronte non riguarda solo l'Italia, ma tutti gli eserciti occidentali....

 

Non si mandano donne al fronte, punto. Nè in Svezia, nè in Italia nè in Israele. La donna in occidente è vista innanzitutto come la madre dei nostri figli e come tale deve essere protetta prima di tutto.

 

Hai idea che choc sociale avrebbe procurato se -ad esempio- invece del Tenente Scott O' Grady in Bosnia fosse stata abbattuta un pilota donna....e magari fosse caduta in mano delle milizie serbe (gente che con le violenze e gli stupri ci scriveva i trattati...)?!?!?!?! Prova a immaginare caro Rick, e vedrai che non è un discorso anacronistico.

 

Comunque io gioco a tennis e ti propongo uno studio molto noto nell'ambiente: "la miglior tennista del ranking femminile, perde -male- con il tennista numero 200 del ranking maschile"....vedi tu, se fisicamente il requisito può essere mai lo stesso.

 

Come non quotarti!!

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concordo con Samurai e Pap.

 

non a caso la ragazza di Rick era imbarcata su di un dragamine, che è un unità di seconda liena e che, cosa fondamentale, è una nave, con letti, bagni e comfort di cui sicuramente non godono le truppe di fanteria, sia appiedata che meccanizzata, ne tanto meno le forze speciali quando sono impiegate in azione.

 

inoltre, non è neanche un caso che Israele abbia deciso di non impiegare le donne in combattimento, che alle donne in servizio si interrompa il ciclo (cosa che non penso faccia bene) e che nelle stesse si riscontri un più alto tasso di crollo psicologico (il paragone con i soldati di colore non ha senso, la differenza di colore non comporta una differenza psicologica, la differenza di sesso si... dato che esistono delle cose che si chiamano ormoni).

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por*a vacca avevo scritto un post chilometrico, è entrato il mio capo in ufficio e l'ho dovuto cancellare... :furioso:

 

Provo a riscriverlo com'era.

 

Dicevo: il discorso che fa Rick è giusto, se una donna, al pari di un uomo, riesce a scarrozzare attrezzatura e armi in giro per il campo di battaglia e corre più veloce di altri uomini ben vengano ammiragli e generali col tajeur e i tacchi, mi opporrei anzi a chi ne ostacolasse la carriera.

 

Il problema è che il potenziale fisico di una donna, se portato al massimo, equivale a quello di un uomo al 70% del suo massimo (sono dati indicativi, non conosco le cifre esatte). Avete mai provato ad osservare i bicipiti dei parà del Tuscania quando sfilano il 2 giugno? Bene, per trovare degli equivalenti tra le donne bisogna prendere quelle che fanno body building ad alti livelli. E' un po' quello che ha espresso pk chiaramente con l'esempio del tennis.

 

Purtroppo la natura ha dato alle donne altre qualità, non il fisico, è un dato di fatto che gli uomini sono di gran lunga più prestanti fisicamente. In prima linea, ma sopratutto nelle FS, il corpo viene portato al massimo delle sue potenzialità, e quelle di un uomo sono di molto superiori a quelle di una donna. E' così da sempre e sempre sarà così. Punto.

 

Con questo non voglio togliere nulla alle donne, che spesso e volentieri sono instancabili molto più dei colleghi con gli attributi, basta leggere un po' di storia delle mitiche mondine delle risaie del nord, e posso portare molti esempi di donne-militari che definire valide equivale a sminuirle.

 

Ho un'amica a Roma che nel corpo a corpo butterebbe giù un omone di 2 metri e tira con la minimi meglio di un cecchino col PSG, un'altra che spalleggia gli Stinger come fossero piume, un'altra ancora che brandeggia le .50 con tale velocità che sembra quasi non abbiano inerzia.

 

Dall'altra parte della bilancia, però, metto tutti i casi in cui le gentili pulzelle stavano a guardare i colleghi uomini mentre scaricavano anche per loro casse da 40 kg di munizioni, altre che non riuscivano a sollevare il corpo del compagno ferito dal suolo, nonchè tutte quelle che, al pari di prestanza fisica con altri concorrenti scartati, hanno superato le prove fisiche per l'ammissione ai corsi semplicemente perchè i requisiti erano diversi per donne e uomini (alla faccia della parità dei sessi)

 

Il tutto senza contare gli innumerevoli favoritismi di cui godono le donne nelle FFAA (e i militari del forum credo lo tastino con mano) che non appoggio neanche sulla bilancia, giusto perchè è tutto un altro discorso, che esonera dalle differenze congenite tra maschietti e femminucce.

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Il problema è che il potenziale fisico di una donna, se portato al massimo, equivale a quello di un uomo al 70% del suo massimo

 

Non ho tempo per rispondere a tutti, ma solo su questo punto: è ovvio che più stringenti saranno i requisiti più difficile sarà che una donna riesca a passare. Ma questo a livello medio: fidati, ci sono delle donne dotate di resistenza e forza maggiori di molti uomini. Saranno una eccezione, una su dieci o una su cento, ma è possibile che qualcuna passi. Per quel che mi riguarda, una volta fissati i requisiti non mi importa che chi passi sia uomo o donna.

non a caso la ragazza di Rick era imbarcata su di un dragamine, che è un unità di seconda liena e che, cosa fondamentale, è una nave, con letti, bagni e comfort di cui sicuramente non godono le truppe di fanteria

 

Forse non hai presente alcune cose:

- le dimensioni di un cacciamine e le comodità presenti a bordo (nulle, non stiamo parlando della Garibaldi)

- i 30 sotto zero del baltico, ed il dover lavorare a contatto dell'acqua magari alle sei di mattina con questo simpatico clima. Io non la definirei vacanza

- letti e bagni sono divisi con gli uomini, non esistono bagni o camere per donne

Comunque era un esempio, direi di stare sul generale.

Modificato da Rick86
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Forse non hai presente alcune cose:

- le dimensioni di un cacciamine e le comodità presenti a bordo (nulle, non stiamo parlando della Garibaldi)

- i 30 sotto zero del baltico, ed il dover lavorare a contatto dell'acqua magari alle sei di mattina con questo simpatico clima. Io non la definirei vacanza

- letti e bagni sono divisi con gli uomini, non esistono bagni o camere per donne

 

appunto, sono tutte comodità. se stai in fanteria, se va bene dormi in tenda in mezzo metro di fango, hai come cesso una scatola di munizioni e come letto un sacco a pelo pulcioso.

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Non ho tempo per rispondere a tutti, ma solo su questo punto: è ovvio che più stringenti saranno i requisiti più difficile sarà che una donna riesca a passare. Ma questo a livello medio: fidati, ci sono delle donne dotate di resistenza e forza maggiori di molti uomini. Saranno una eccezione, una su dieci o una su cento, ma è possibile che qualcuna passi. Per quel che mi riguarda, una volta fissati i requisiti non mi importa che chi passi sia uomo o donna.

Ma infatti Rick stiamo facendo lo stesso discorso. Il problema è proprio quello: i requisiti.

 

E ribadisco: questo senza considerare il fatto che se un uomo non riesce a sollevare la suddetta cassa di munizioni da 40 kg gli fanno fare flessioni ad oltranza finchè non ha i muscoli adatti a sollevarla, dopodiche lo fanno riprovare, e se ancora non ci riesce ancora giù flessioni, finchè non solleva quella ca22o di cassa.

 

Alle donne, non in tutti i casi ma nella stragrande maggioranza, se fanno male gli anfibi gliene procurano di usati più morbidi. Sono tutti esempi che non mi stancherò mai di ripetere per ricordare che la situazione favoritismi ufficialmente è messa male (mi riferisco ai sacrosanti requisiti fisici), e ufficiosamente le cosa stanno peggio ancora.

 

Ancora una volta: le donne che equivalgono o superano gli uomini sono più che bene accette, le altre sono investimenti sbagliati di fondi dei contribuenti.

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Le donne, salvo casi particolari che comunque ci sono (donnone che sembrano armadi a sei ante) sono da sempre molto diverse dagli uomini, la natura ci ha fatte così...non si tratta di volere o meno la parità ma è una questione di fatto abbiamo caratteristiche fisiche e anche psicologiche molto diverse da quelle degli uomini...io sono dell'idea che le donne non sono fatte per combattere...il fatto che il ciclo dopo un pò sparisca ne è la prova...non è sicuramente cosa da poco perchè significa che c'è qualcosa che non va...penso che le donne possano contribuire meglio rimanendo ai margini...poi ovviamente il mio è un discorso mooolto generale perchè le eccezioni ci sono come in tutte le cose...ma sarebbe meglio non forzare le cose in nome di principi importanti ma che in certe situazioni risultano stupidi e controproducenti...

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Le donne, salvo casi particolari che comunque ci sono (donnone che sembrano armadi a sei ante) sono da sempre molto diverse dagli uomini, la natura ci ha fatte così...non si tratta di volere o meno la parità ma è una questione di fatto abbiamo caratteristiche fisiche e anche psicologiche molto diverse da quelle degli uomini...io sono dell'idea che le donne non sono fatte per combattere...il fatto che il ciclo dopo un pò sparisca ne è la prova...non è sicuramente cosa da poco perchè significa che c'è qualcosa che non va...penso che le donne possano contribuire meglio rimanendo ai margini...poi ovviamente il mio è un discorso mooolto generale perchè le eccezioni ci sono come in tutte le cose...ma sarebbe meglio non forzare le cose in nome di principi importanti ma che in certe situazioni risultano stupidi e controproducenti...

 

Pienamente d'accordo.

Potrei fare un semplice esempio: senza scomodare Andy McNab e la sua pattuglia SAS Bravo Two Zero che se ne andava (a piedi!) per i deserti iracheni con una media di 60 kg di equipaggiamento a testa, faccio una semplice domanda alle signore del forum:

Quanti litri di acqua al giorno abbisognano ad una donna nel deserto (e includo anche l'igiene personale, obbligatoria in certi climi)? quanti ad un uomo?

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Ospite dottoressa

……….la vita militare non è per tutti, né per tutti gli uomini né per tutte le donne…..se ci sono donne che si reputano adatte solo a cucinare, cambiare pannolini e lavare, fanno bene a farlo………la casalinga è un lavoro dignitosissimo e che merita grande rispetto, poiché la famiglia è alla base della nostra società e il lavoro delle mamme È IL PIU IMPORTANTE………ma se una donna ha 2 lauree, spara meglio di un cecchino, pilota meglio di tom cruise in top gun……ma perché la dovete mettere a fare le pulizie……siamo tutti diversi, a me quando a 20 anni il, mio fidanzato mi chiese di sposarlo e lasciare l’università……ci rimasi malissimo……scesi di 10 kl, ma l’ho lasciato per i miei sogni e ideali……io preferirei morire che fare la casalinga….perché costringere un essere umano in ruoli schematici, solo per il sesso o il colore della pelle……

……tutti hanno il diritto a seguire i propri ideali ed attitudini…… in Russia le donne erano piloti già nella seconda guerra mondiale…….ed erano anche brave.

Indubbiamente dal punto di vista fisico siamo diversi…..ma una donna vale quanto un uomo, tra l’altro i bicipiti dei soldati del tuscanica…….non li hanno nemmeno la maggior parte degli uomini………PURTROPPO!!!!!

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...ma una donna vale quanto un uomo....

 

Dottoressa, senza offesa: dipende da cosa gli/le fai fare.

Se mi parli, ad esempio, di pilotare un aereo, posso essere d'accordo con te. Anzi, da qualche parte lessi che una donna ha più resistenza ai G di un uomo, poi non so se sia vero.

Se parliamo di combattimento al fronte, di fanteria o special forces, dove forza e resistenza sono i fattori più importanti, non posso (per ovvi motivi fisici) essere d'accordo.

Certo, non ci sono molti uomini che si possono permettere di scarpinare per 100 km nel deserto con 60 kg di equipaggiamento addosso. Ma penso che le donne che riescano a farlo (se esistono) siano MOLTE di meno.

 

E comunque hai glissato sulla mia domanda sull'acqua ;)

 

P.S. non sono i bicipiti, a fare il soldato. Ripeto, se hai un pò di tempo, leggiti "pattuglia Bravo Two Zero" e "Azione immediata" di Andy McNab (ex-SAS). Scoprirai, ad esempio, che uno dei più "duri" uomini del SAS era un cacchietto buffo alto nemmeno 160 cm ... :rotfl:

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Ospite dottoressa
Dottoressa, senza offesa: dipende da cosa gli/le fai fare.

Se mi parli, ad esempio, di pilotare un aereo, posso essere d'accordo con te. Anzi, da qualche parte lessi che una donna ha più resistenza ai G di un uomo, poi non so se sia vero.

Se parliamo di combattimento al fronte, di fanteria o special forces, dove forza e resistenza sono i fattori più importanti, non posso (per ovvi motivi fisici) essere d'accordo.

Certo, non ci sono molti uomini che si possono permettere di scarpinare per 100 km nel deserto con 60 kg di equipaggiamento addosso. Ma penso che le donne che riescano a farlo (se esistono) siano MOLTE di meno.

 

E comunque hai glissato sulla mia domanda sull'acqua ;)

 

P.S. non sono i bicipiti, a fare il soldato. Ripeto, se hai un pò di tempo, leggiti "pattuglia Bravo Two Zero" e "Azione immediata" di Andy McNab (ex-SAS). Scoprirai, ad esempio, che uno dei più "duri" uomini del SAS era un cacchietto buffo alto nemmeno 160 cm ... :rotfl:

 

....dato che le donne sono in genere piu piccole ne consumeranno di meno.......e poi dicevo una che sceglie di fare il soldato, certamente per forma mentis non gliene frega niente di farsi 10 docce al giorno o truccarsi...le soldatesse che conosco io sono soldati nella mente prima che nel fisico.....tra l'altro contrariamente a quanto pensano molti.......le donne hanno piu resistenza fisica degli uomini alla fame alla sete alle malattie.......è una protezione che data dalla nostra condizioni di genitrici.....che devono procreare anche in condizioni limite (se non fossimo così ci saremmo estinti).

 

sul fatto che "che uno dei più "duri" uomini del SAS era un cacchietto buffo alto nemmeno 160 cm ... :rotfl:

" da ragione a me, che il soldato non lo fa il fisico ma la testa........mo non di che c'abbiamo il cranio piu piccolo e quindi siamo certamente meno intelligenti........

Modificato da dottoressa
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A mio modesto parere, che con le donne mi ci trovo a lavorare ormai dal 2002, il sesso (inteso come genere... non cominciamo a fraintendere! ;) ) nel nostro lavoro ha un'importanza relativa.

Una volta fissati dei paletti -unici e basati sui requisiti da soddisfare nel lavoro- che sia reclutato (o selezionato per un corso o una specializzazione) un uomo o una donna non fa molta differenza.

Bisogna però fare dei distinguo: gli israeliani, per esempio, non utilizzano le donne in prima linea (ma esiste una prima linea in quel tipo di guerra?) solo ed esclusivamente per la tipologia di nemico che devono affrontare. E' stato studiato il fenomeno che combattenti di religione musulmana hanno una minore tendenza ad arrendersi e dimostrano una maggiore aggressività di fronte a combattenti di sesso femminile, ragione per cui queste sono escluse dai reparti "combattenti". Quindi, nonostante sia intrinseco nell'essere femminile il mancato utilizzo, questo non dipende, paradossalmente, da manchevolezza alcuna delle soldatesse.

 

L'unica cosa è che viste le mie esperienze con le vigilesse spero di non dover mai sottostare ad un comandante in gonnella :asd: (ma non dovrebbe succedere).

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Ospite dottoressa
A mio modesto parere, che con le donne mi ci trovo a lavorare ormai dal 2002, il sesso (inteso come genere... non cominciamo a fraintendere! ;) ) nel nostro lavoro ha un'importanza relativa.

Una volta fissati dei paletti -unici e basati sui requisiti da soddisfare nel lavoro- che sia reclutato (o selezionato per un corso o una specializzazione) un uomo o una donna non fa molta differenza.

Bisogna però fare dei distinguo: gli israeliani, per esempio, non utilizzano le donne in prima linea (ma esiste una prima linea in quel tipo di guerra?) solo ed esclusivamente per la tipologia di nemico che devono affrontare. E' stato studiato il fenomeno che combattenti di religione musulmana hanno una minore tendenza ad arrendersi e dimostrano una maggiore aggressività di fronte a combattenti di sesso femminile, ragione per cui queste sono escluse dai reparti "combattenti". Quindi, nonostante sia intrinseco nell'essere femminile il mancato utilizzo, questo non dipende, paradossalmente, da manchevolezza alcuna delle soldatesse.

 

L'unica cosa è che viste le mie esperienze con le vigilesse spero di non dover mai sottostare ad un comandante in gonnella :asd: (ma non dovrebbe succedere).

 

:wub:

 

.....è un piacere....leggerti

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:wub:

 

.....è un piacere....leggerti

Non mi fraintendere: ci sono anche lati moooolto negativi con le donne nelle Forze Armate (ed in Marina in particolare). Un tempo, in navigazione, entrando in quadrato marescialli eri sicuro che la loro televisione dava film porno H24... :asd: oggi al massimo si trova una puntata di Beautiful!

 

Eppoi sono stufo di trovare Donna Moderna in quadrato quando il Direttore dello stesso è del gentil (ma quando mai?) sesso!!!! Dov'è finito Quattroruote?!?!? :pianto:

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....dato che le donne sono in genere piu piccole ne consumeranno di meno.......e poi dicevo una che sceglie di fare il soldato, certamente per forma mentis non gliene frega niente di farsi 10 docce al giorno o truccarsi...le soldatesse che conosco io sono soldati nella mente prima che nel fisico.....tra l'altro contrariamente a quanto pensano molti.......le donne hanno piu resistenza fisica degli uomini alla fame alla sete alle malattie.......è una protezione che data dalla nostra condizioni di genitrici.....che devono procreare anche in condizioni limite (se non fossimo così ci saremmo estinti).

 

sul fatto che "che uno dei più "duri" uomini del SAS era un cacchietto buffo alto nemmeno 160 cm ... :rotfl:

" da ragione a me, che il soldato non lo fa il fisico ma la testa........mo non di che c'abbiamo il cranio piu piccolo e quindi siamo certamente meno intelligenti........

 

 

perfetto... parliamo un attimo di igiene intima? o devo essere ancora più esplicito? ;)

 

...e non do ragione a te... il soldato non lo fa il fisico, ma la forza fisica (che è diversa dal "fisico") e la resistenza. Otre, ovviamente, alla testa. Einstein avrà avuto un cervello di prim'ordine, non lo metto in dubbio. Ma in mezzo ai SEAL nel delta del Mekong non lo avrei visto tanto bene ;)E non mi salterebbe mai in mente di scrivere l'affermazione della tua ultima frase ;)

In soldoni: chiunque ha i requisiti, può fare il soldato. Chi non li ha, non lo può fare. Indipentemente dal sesso.

Ma dipende da cosa sarebbe andato a fare. Ripeto, in campi in cui non è richiesta forza e/o resistenza, sono d'accordo con te.

Ma se, ad esempio (vado a caso) la visita di selezione al Col Moschin richiede che tu faccia 10 trazioni alla sbarra in 30 secondi, se non le fai non entri. E non puoi dire che "non ti hanno fatto entrare perchè donna"... comprì? ;)

Io sono stato scartato alla visita dell'Accademia Aeronautica, per problemi di visus. Eppure ero (sono) maschietto, con tutti gli attributi al posto giusto. Semplicemente, non avevo i requisiti richiesti.

 

Tutto lì.

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vabè...credo di non sbagliare dicendo che qui stiamo facendo discorsi molto in generale, è ovvio poi che ci sono donne e uomini più o meno portati al combattimento, come anche ci sono uomini molto portati a fare i casalinghi! proprio perchè non siamo tutti uguali!

ma por*a la pupazza se hanno deciso di non riempire gli eserciti di donne ci sarà pure un motivo o il genere maschile è solamente brutto e cattivo????? :huh::rotfl:

Modificato da Breena
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ma por*a la pupazza se hanno deciso di non riempire gli eserciti di donne ci sarà pure un motivo o il genere maschile è solamente brutto e cattivo????? :huh::rotfl:

 

Io sono del parere di non mettere paletti a priori nei concorsi (come le riserve di posti o le quote massime) perchè la ritengo un'autocastrazione: i migliori (o le migliori) entrano. Punto e basta.

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