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nuovo presidente russo


Leviathan

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Designato da Vladimir Putin e incoronato dal voto. Secondo i primi dati diffusi dopo la chiusura delle urne, alle sette ora italiana, Dmitri Medvedev arriva al Cremlino con un 64-70% di preferenze raccolte su 11 fusi orari. Una vittoria senza appello, ma il dato definitivo non sarà di poco conto, considerato il confronto naturale con il risultato ottenuto da Putin nel 2004 (71, 3%). Un dato superiore a questo potrebbe accendere una competizione tra "delfino" e "maestro", considerando che i due, alleati in un patto di ferro, sono però espressione di due oligarchie di diversa origine: ex Kgb Putin e tecnocrazia Gazprom Medvedev, oltre che di due generazioni diverse.

 

Il timore della vigilia del voto di una larga astensione, unica possibilità di dissenso in queste elezioni scarsamente democratiche, è stato comunque subito spazzato via dalle code ai seggi di Mosca e da un'affluenza complessiva di almeno il 64% e prevista dagli addetti ai lavori al 67%. Dato su cui aleggia, però, il dubbio di inviti alle urne troppo pressanti da parte di datori di lavoro e funzionari pubblici, soprattutto nella profonda provincia, dove le percentuali dei votanti hanno superato addirittura l'80%.

 

Tra i pochi contendenti al seggio presidenziale, il candidato comunista Gennady Ziuganov - uno dei pochi ammessi -oscilla negli exit poll tra il 17,2 e il 19%, seguito dal leader ultranazionalista Vladimir Zhirinovsky tra il 10,5 e l'11,4%. L'indipendente filo-europeo Andrey Bogdanov - un candidato di bandiera, a dimostrare la correttezza della competizione elettorale, ma senza seguito - è più che «soddisfatto» del suo 1,5%.

 

Ziuganov e Zhirinovsky hanno denunciato violazioni e annunciato ricorsi, i liberali hanno presentato una petizione alla Commissione centrale. Mentre il leader di Altra Russia, Garry Kasparov - piccola formazione d'opposizione a cui è stato impedito di presentarsi alle urne - è stato bloccato all'ingresso della Piazza Rossa, dove voleva manifestare contro «la farsa» del voto. Pochi gli osservatori internazionali, visto che l'Ocse si è rifiutato di monitorare le elezioni per mancanza di requisiti minimi. Gli osservatori, su 109 milioni di elettori sono stati solo 235: dall'Europa 20 inviati dall'Assemblea parlamentare del Consiglio d'Europa.

 

A maggio il neo-eletto si insedierà al Cremlino e l'attuale presidente dovrebbe diventare premier, nel nome di quelle «stabilità» e «continuità» che sono state le parole d'ordine della una campagna elettorale.

 

Medvedev e Putin, dopo aver fatto il loro dovere di elettori accompagnati dalle rispettive Svetlana e Ludmila, hanno già pranzato insieme - tanto per ribadire il feeling politico - al ristorante Ekspedizia, in compagnia del presidente del senato Sergei Mironov, del capo della Duma Boris Gryzlov e del premier Viktor Zubkov. Per le cronache, il locale serve carne di orso. Orso russo, non Medvedev che significa, appunto, orso.

 

In mattinata, nel Caucaso, a Kasavjurt, in Dagestan - retrovia della Cecenia - due bombe sono state fatte scoppiare in rapida successione al passaggio di una pattuglia di polizia: un agente e un passante sono rimasti feriti.

 

unita.it

 

Mi pare una sceneggiata, medveen solo una copertura a putin che comanda per davvero

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Ovvio, anche se credo che la maggior parte dei russi sia davvero a favore di Medvedev, complice anche uno stato che ormai sembra più una monarchia, ereditaria per giunta, e che non lascia nessuno spazio alle opposizioni, che tra l'altro sono

abbastanza incompetenti e disorganizzate anche senza che putin li faccia manganellare a intervalli regolari.

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http://www.aereimilitari.org/forum/index.p...st&p=122431

 

continuo da li, tanto le cose sono "strettamente" correlate.

 

@Ant: guarda, il tuo oligarca corrotto e criminale, è un santo in confronto a Putin "secondo me".

 

Se ha messo dentro Kordokovsky, devono andare dentro tutti in Russia, lui ha solo avuto il torto di mettersi contro l'uomo più potente del paese, perchè non la pensava come lui sulla politica energetica, sulla Cecenia, sul libero mercato...

 

...anzi. K. ha rissolevato una Yukos fallimentare e pagava regolarmente gli stipendi ai suoi 500.000 dipendenti (in arretrato da mesi quando è arrivato in cima alla società).

 

La Politoskaya era un'altra di quelle che la pensava diversamente da P. su tante cose, che strano eh...?

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guarda, il tuo oligarca corrotto e criminale, è un santo in confronto a Putin "secondo me".

E' una tua opinione personale che ha senz'altro il diritto di esistere. Peccato che non ci sia nessuna prova diretta o indiretta che possa sostenerla. Si tratta di un opinione basata esclusivamente su congetture ed emozioni. Invece la corte in Russia ha deciso diversamente.

 

Se ha messo dentro Kordokovsky, devono andare dentro tutti in Russia

Non tutti. Solo quelli che hanno rubato o commesso altri crimini. E c'e' ne sono molti di oligarchi che dovrebbero andare in prigione, su questo siamo daccordo. Perche' Putin non l'ha fatto con gli altri? Ci possono essere vari motivi, per esempio per non destabilizzare totalmente l'economia, per avere piu' controllo... in realta' non e cosi' importante, ha mandato un messagio agli altri "da oggi si riga dritto", ed questo ha avuto i suoi effetti. L'importante e' che Khodorkovsky e' un criminale. il carcere se lo e' meritato. Punto.

 

La Politoskaya era un'altra di quelle che la pensava diversamente da P. su tante cose, che strano eh...?

A me piuttosto sembra strano che per ogni membro dell'opposizione che crepa dev'essere sempre responsabile il governo. Hai mai pensato che le morti di Politoskaya e di Litvinenko erano piu' utili alla cosidetta opposizione che a Putin che gia aveva un rating del 60-70%? Mai pensato che se lo avessero fatto i servizi segreti russi, lo avrebbero fatto in un modo un po' piu' professionale, senza creare tutto quel casino?

 

 

Riguardo a Putin e Medvedev. Io personalmente non ho ancora capito come verra realmente distribuito il potere tra loro, non sono neanche sicuro che lo sappiano loro stessi come andra a finire. Certo, Medvedev deve molto a Putin, quei 70% che ha ricevuto alle elezioni sono un anticipo che ha ricevuto unicamente grezie al supporto di Putin, quei 70% dicono chiaramente che il popolo vuole continuare a muoversi nella stessa direzione, che Medvedev dovra continuare la Politica di Putin. Ma dubito fortemente che Medvedev sara una marionetta, non mi sembra proprio il tipo.

In un certo senso Dominus ha ragione, la Russia e' molto simile ad una monarchia, le tradizioni secolari non svaniscono in un attimo, ci vuole tempo. Forse per la prima volta nella nostra storia al governo ci saranno DUE persone dello stesso peso politico, vedremo come andra a finire.

 

Per quanto riguarda la legalita' delle elezioni, le falsificazioni ecc. Solo una persona stupida o assolutamente non informata sulla situazione in Russia puo' parlare di falsificazione. Queste elezioni sono state democratiche quanto basta - rispecchiano oggettivamente la volonta del popolo. Se verranno riconosciute democratiche e libere dall'occidente, sinceramente negli ultimi tempi non glie ne frega praticamente a nessuno in Russia, ne al governo, ne alla gente comune. Decisamene un passo in avanti secondo me.

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Allora...

 

Punto 1) Certo è una mia opinione, bello scritto li "secondo me", in quanto alle prove, guardami nelle palle degli occhi... secondo te avrebbe lasciato prove "SE" si machiasse di crimini o illegalità? Andiamo...

 

Punto 2) Mi sta bene, noto con piacere che non dimostri di avere i prosciutti sugli occhi. Soprattutto quel "per avere più controllo"... mi piace.

 

Punto 3) Sulla giornalista ci possono essere dubbi sul mandante è vero. Ma anche no. A me il dubbio resta, sarò stupido forse....

 

Il resto, la falsificazione delle elezioni... io sono conforme alla corrente di pensiero del capo dell'OSCE, e di questo articolo in genere che posto per brevità

 

http://www.repubblica.it/2007/12/sezioni/e...presidente.html

 

poi non mi fa piacere come dici che li non gliene frega un cavolo di cosa ne pensiamo noi di qua... perchè è sempre stato così, non solo per queste elezioni, e sarà sempre così figurati, e questo vuol dire tante cose, non mi aspetto di meglio dalla Russia.

Modificato da -{-Legolas-}-
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Non credo ci possano essere dubbi sul fatto che l'elettorato abbia preferito la linea Putin-Medvedev.

 

Direi anche che quando si giudica un capo di stato/governo, dovremmo avere la capacità di giudicarlo con gli occhi della gente sui quali deve governare, non con gli occhi di chi sta fuori da quella nazione.

 

I governanti russi devono fare gli interessi dei russi, non quelli degli europei o degli americani o dei cinesi ecc...

 

Nel contesto internazionale, per essere rispettati bisogna essere forti, economicamente, politicamente e militarmente. Certo, è bene che questa forza si accompagni a un sistema di governo democratico e che garantisca il rispetto delle libertà fondamentali.

Un governo che ha bisogno di sopprimerle per tenersi in piedi non è mai un governo realmente forte.

 

La Russia è uscita fuori da una trasformazione critica (il collasso dell'URSS) ed ha rischiato un pericoloso colpo di stato, e ha bisogno di figure forti e dominanti che sappiano tenere assieme le grandi forze del paese e controllare le spinte ultranazionaliste che vorrebbero spostare indietro le lancette dell'orologio.

Non è un compito facile ma la gestione Putin c'è riuscita perfettamente, anche se al prezzo di una linea dura nei confronti degli avversari.

 

Non possiamo guardare alla Russia - che sta ancora attraversando il ponte che conduce da un passato regime assolutista a un sistema di governo democratico, da un sistema economico controllato dallo Stato a un sistema economico basato sulle leggi del libero mercato - con la stessa logica con cui guardiamo i paesi europei ed occidentali in genere.

 

Peraltro, una situazione di destabilizzazione in Russia sarebbe quanto di più dannoso possa capitare anche per gli interessi occidentali, e al momento la linea di Putin rappresenta la miglior garanzia di stabilità per il paese e di sviluppo sociale ed economico per la sua gente.

 

;-)

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Non credo ci possano essere dubbi sul fatto che l'elettorato abbia preferito la linea Putin-Medvedev.

 

Direi anche che quando si giudica un capo di stato/governo, dovremmo avere la capacità di giudicarlo con gli occhi della gente sui quali deve governare, non con gli occhi di chi sta fuori da quella nazione.

 

I governanti russi devono fare gli interessi dei russi, non quelli degli europei o degli americani o dei cinesi ecc...

 

Nel contesto internazionale, per essere rispettati bisogna essere forti, economicamente, politicamente e militarmente. Certo, è bene che questa forza si accompagni a un sistema di governo democratico e che garantisca il rispetto delle libertà fondamentali.

Un governo che ha bisogno di sopprimerle per tenersi in piedi non è mai un governo realmente forte.

 

La Russia è uscita fuori da una trasformazione critica (il collasso dell'URSS) ed ha rischiato un pericoloso colpo di stato, e ha bisogno di figure forti e dominanti che sappiano tenere assieme le grandi forze del paese e controllare le spinte ultranazionaliste che vorrebbero spostare indietro le lancette dell'orologio.

Non è un compito facile ma la gestione Putin c'è riuscita perfettamente, anche se al prezzo di una linea dura nei confronti degli avversari.

 

Non possiamo guardare alla Russia - che sta ancora attraversando il ponte che conduce da un passato regime assolutista a un sistema di governo democratico, da un sistema economico controllato dallo Stato a un sistema economico basato sulle leggi del libero mercato - con la stessa logica con cui guardiamo i paesi europei ed occidentali in genere.

 

Peraltro, una situazione di destabilizzazione in Russia sarebbe quanto di più dannoso possa capitare anche per gli interessi occidentali, e al momento la linea di Putin rappresenta la miglior garanzia di stabilità per il paese e di sviluppo sociale ed economico per la sua gente.

 

;-)

 

Sante parole!

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