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L''Europa ha parlato, Rete4 è abusiva.


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Di Pietro assolto: legittimo chiamare Rete4 abusiva

 

Antonio Di Pietro, qualche anno fa, aveva dichiarato, come molti di noi fanno visto che conosciamo le carte, che Rete4 è abusiva.

Preciso: Rete4, secondo la Corte Costituzionale, da esattamente 14 anni non dovrebbe appartenere a Berlusconi o, nel caso in cui dovesse ancora appartenergli, non dovrebbe più trasmettere sull'analogico terrestre, sui canali che noi vediamo schiacciando il nostro telecomando al numero 4.

Perché nessun privato può possedere più di due reti televisive e Berlusconi ne possiede tre.

Dopodiché, trasmette in virtù di leggi fatte apposta che le consentono di farlo.

Quindi, Dal punto di vista delle leggi è strettamente legale quello che avviene, in realtà è incostituzionale e da qualche mese, da gennaio di quest'anno, è anche illegittimo in quanto incompatibile con le normative europee che, come voi sapete, prevalgono: il diritto comunitario prevale sul diritto nazionale, quindi lo dovrebbe scalzare.

Dico questo perché ogni volta che qualcuno dice che Rete4 è abusiva, anche se legalizzata ex-post a fare quello che non si può fare, Mediaset querela.

Io ho avuto molte cause, molti hanno avuto cause per avere detto questa semplice ed elementare verità.

Bene, di solito queste cause vanno a finire bene nel senso che portiamo le sentenze della Corte Costituzionale, adesso anche la sentenza della Corte Europea del Lussemburgo, e i giudici danno ragione.

Questa volta è successa una cosa in più: Di Pietro si è visto dare ragione con l'archiviazione della querela che gli aveva fatto Mediaset per avere detto "Rete4 è abusiva", il giudice ha voluto aggiungere un qualcosa in più.

Vediamo.

La sentenza è del 15 ottobre, sono quattro pagine.

Il giudice per le indagini preliminari di Milano, Vincenzo Tutinelli, preso atto della richiesta di archiviazione della procura di Milano, del fatto che Mediaset si è opposta alla richiesta di archiviazione, ha tenuto l'udienza e ha deciso di archiviare.

Perché ha deciso di archiviare? Perché non c'è diffamazione nel dire che Rete4 è abusiva.

Perché non c'è diffamazione? Perché Rete4 è abusiva, quindi dirlo non è diffamazione ma è la verità.

Il giudice, che deve essere anche spiritoso, parte dal vocabolario e va a cercare il significato dell'aggettivo "abusivo".

E scrive: "Secondo il vocabolario della lingua italiana, il termine "abusivo" qualifica un'attività fatta senza averne il diritto o l'autorizzazione.

E' noto l'uso del termine con riferimento all'abusivismo edilizio, in cui l'attività così qualificata è quella di avere costruito senza idonea licenza o concessione.

Proprio in riferimento al fenomeno dell'abusivismo edilizio, può essere in qualche modo interessante perché, così come per le trasmissioni televisive in tale ambito - le case costruite abusivamente - sono intervenute delle legislazioni che prevedevano interventi di sanatoria legittimando a posteriori l'abusiva attività svolta in precedenza."

Quante volte, dopo avere costruito una casa senza la licenza, la concessione o i permessi ambientali arriva la sanatoria, il condono e quindi uno dice "io sono in regola".

No, non sei in regola: sei un abusivista legalizzato dai tuoi amici in Parlamento.

"...legittimando a posteriori l'abusiva attività svolta in precedenza".

Quando l'hai fatto non potevi, dopo ti sei fatto mettere in regola.

"Il riferimento all'abusivismo edilizio è, inoltre, interessante perché in tale contesto si è enucleata un'altra categoria di attività abusive, quelle svolte in forza di un provvedimento dichiarato illegittimo".

Ecco l'altro passaggio: quelle leggi che dopo che hai fatto la casa abusiva l'hanno sanata ex-post, sono poi state dichiarate addirittura illegittime, nel caso delle TV naturalmente, dalla Corte Europea di Lussemburgo.

E allora, si passa dalle case abusive alla televisione abusiva.

E qui il giudice - ripeto, si chiama Vincenzo Tutinelli - fa una breve storia, un bignamino, di Rete4.

Dice: "Da tempo le trasmissioni radiotelevisive sono regolate con legge che prevede la necessità tra gli operatori, stante la limitatezza delle frequenze, di un'idoneo provvedimento concessorio da parte dell'autorità statale competente".

La concessione dello Stato a trasmettere, su scala locale o nazionale come nel nostro caso.

Negli atti è richiamato il decreto ministeriale del 1999 che da una parte rigetta la domanda della querelante - Mediaset, per Rete4 - di assegnazione delle frequenze.

Nel 1999 c'era stata, ricordate, la gara per l'assegnazione delle concessioni: Rete4 l'aveva persa, Europa7 di Di Stefano l'aveva vinta e quindi quando Mediaset ha chiesto di nuovo le frequenze per Rete4 gli hanno detto no.

Da un lato il decreto ministeriale del 1999 rigetta la richiesta di frequenze da parte di Rete4, dall'altra la autorizza in via transitoria, dicendo "Continuate pure a usare quelle che già avete, fino a quando l'autorità di garanzia delle comunicazioni - AGCOM - fisserà un termine ai sensi della legge".

Naturalmente l'AGCOM che cos'ha fatto? Non ha fissato nessun termine quindi Mediaset ha continuato a trasmettere in base a questa proroga, illegittima, per anni e anni fino ad oggi.

L'autorità, com'è noto, non è indipendente ma nominata dai partiti.

A quel punto, fino al 2003 non arriva nessun termine dall'AGCOM e allora interviene di nuovo la Corte Costituzionale che come già nel 1994 dice: "guardate che Rete4 deve andare su satellite o essere venduta" e fissa lei il termine: 31 dicembre del 2003.

Terrorizzato, Berlusconi approva la legge Gasparri 1. Ciampi la rimanda indietro, all'epoca avevamo un Presidente della Repubblica che ogni tanto rimandava indietro qualche legge incostituzionale - e a Natale 2003, a pochi giorni dalla scadenza, Berlusconi vara il decreto salva Rete4, poi mette a posto tutto per legge con la Gasparri 2, nell'aprile 2004.

A questo punto ecco che nel 2008 anche la Corte di Giustizia delle Comunità Europee di Lussemburgo si accorge che l'Italia è fuorilegge.

"Ha affermato la illegittimità della normativa che permetteva il differimento degli effetti del provvedimento, autorizzando occupanti di fatto delle frequenze".

Li tratta proprio come degli squatter, come quelli che occupano gli edifici pubblici e ci si installano dentro.

Questi occupano abusivamente frequenze pubbliche.

Sancisce l'illegittimità della norma che consente agli occupanti di continuare a occupare le frequenze, sia pure sempre in via transitoria che è una transitoria definitiva perché non finisce mai!

Qui cita tutta la sentenza della Corte di Giustizia Europea e spiega che conseguenze ha, visto che il diritto comunitario prevale sul diritto nazionale.

"Tale sentenza evidenzia la sussistenza di un contrasto con il diritto comunitario dell'intero sistema italiano televisivo e della prosecuzione delle occupazioni delle frequenze da parte dell'odierna querelante" cioè di Mediaset.

Quello che sta facendo Mediaset è in contrasto con la normativa europea, anche se è legittimato dalle leggi ad hoc italiane che decadono di fronte all'orientamento europeo."Afferma il contrasto fra la normativa europea e l'autorizzazione temporanea a trasmettere del soggetto che in precedenza occupava le frequenze."

Questa è la frase fondamentale: "Il giudice nazionale non ha la possibilità di discostarsi dall'orientamento in quella sede europea espresso".

Cosa vuol dire? Il Consiglio di Stato che aveva interpellato la Corte Europea di Lussemburgo per sapere se quello che succede in Italia è o non è in linea con l'Europa, ora che ha saputo dalla Corte Europea che siamo completamente fuori legge, non può fregarsene e fare finta di niente, anzi non può discostarsi da quell'orientamento, deve farlo proprio.

Perché? Perché "ubi maior, minor cessat", la legge italiana conta niente rispetto alla sentenza della Corte Europea, quindi quando a dicembre il Consiglio di Stato dovrà decidere il da farsi sui ricorsi presentati da Di Stefano per Europa7, dovrà fare propria questa roba qua!

Anzi, sarebbe addirittura autorizzato lui stesso a togliere le frequenze a Rete4 per darle a Europa7, perché la legge soccombe rispetto alla sentenza della Corte Europea.

E non c'è niente da fare.

"In ragione di ciò, il carattere della abusività richiamato nelle dichiarazioni incriminate - quelle di Di Pietro - verrebbe a derivare dalla patente di illegittimità conferita dalla sentenza della Corte di Giustizia delle Comunità Europee all'intero sistema normativo italiano dal 1997 ad oggi, e ai provvedimenti attuativi di tale sistema".

Insomma: "E' ben difficile ritenere diffamatoria un'affermazione fatta da un soggetto" - Di Pietro - quando la medesima affermazione viene di fatto riproposta dalla Corte di Giustizia delle Comunità Europee pochi anni dopo.

Di Pietro ha semplicemente detto ciò che poi ha ribadito addirittura la Corte Europea di Lussemburgo.

Allora due sono le conclusioni.

Primo: a dicembre il Consiglio di Stato dovrebbe, secondo questo giudice - un giurista, quindi capisce di queste cose - farla finita con questo abuso non edilizio ma televisivo, ai danni dei cittadini e ai danni di un concorrente come Europa7 di Francesco Di Stefano.

E questo vi spiega per quale motivo, visto che anche gli avvocati di Mediaset lo sanno, ques'estate il governo ha tentato di fare l'ennesima salva Rete4 per sistemare un'altra volta le sue faccende e l'ha messa da parte perché tanto l'Europa, nella procedura di infrazione che potrebbe nascere, si pronuncerà fra qualche mese.

E adesso, nel tentativo disperato di fare in modo che il Consiglio di Stato non tolga le frequenze a Rete4 cosa ha fatto il governo insieme all'AGCOM, quella rimasta inadempiente per tutti questi anni?

Ha stabilito che le frequenze a Europa7 non gliele dia Rete4, che le occupa abusivamente sia pure autorizzata per legge illegittima.

No, le frequenze si tolgono a Rai1!

Pensate, abbiamo una televisione abusiva e invece di levare le frequenze a lei le si leva a Rai1 che è assolutamente legittimata!

Rai1 dovrà sacrificare una parte delle sue frequenze di trasmissione per darle a Europa7 in modo che Rete4 continui a occupare abusivamente le frequenze che non le spetterebbero in quanto è senza concessione.

Vi rendete conto di quello che sta avvenendo nel silenzio assoluto?

Non c'è nessuno, nemmeno nelle opposizioni cosiddette, che abbia parlato di questo ne abbiamo sentito riferimenti ai conflitti di interessi e alla faccenda televisiva nel meraviglioso discorso di Uòlter Veltroni al Circo Massimo.

Infine, c'è un bellissimo richiamo all'articolo 21 della Costituzione, a dimostrazione del fatto che per fortuna ancora qualche giudice in materia di diritto di critica fa riferimento alla Costituzione.

Dice: "Appare il caso di ricordare che l'articolo 21 non protegge unicamente le idee favorevoli o inoffensive o indifferenti, essendo al contrario principalmente rivolto a garantire la libertà proprio delle opinioni che urtano, scuotono, inquietano con la conseguenza che di esse non può predicarsi un controllo se non nei limiti della continenza espositiva".

Certo, se uno si mette a insultare... ma se uno usa dei termini appropriati, può fare anche le critiche più dure.

Perché? Perché la libertà di espressione tutelata dall'articolo 21 della Costituzione non tutela il diritto di applauso ma il diritto di critica, innanzitutto.

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mitico tonino

 

FREQUENZE TV Per viale Mazzini cedere un canale a Europa 7 avrà un costo. Pesante

 

Il governo e il dg Cappon smentiti dalla stessa relazione dell'Agcom

Daniela Preziosi

ROMA

 

Altro che «nessun sacrificio, nessun onere»: cedere le proprie frequenze 'in eccesso' a tv Europa 7, per la Rai, avrà un costo. Rischia persino di essere un costo salato: tanto in termini economici quanto, e soprattutto, in termini di ascolti, il vero tesoretto che l'azienda pubblica riesce a difendere dall'asfissiante e spesso sleale assedio Mediaset.

Quando - entro giugno del 2009 - il primo canale Rai cederà le frequenze ricavate da una razionalizzazione dei canali alla tv di Francesco Di Stefano, il costo della risintonizzazione dei trasmettitori su tutto il territorio nazionale ricadrà per intero sulle tasche della Rai. Poi ci sarà il costo della risintonizzazione dei televisori, che materialmente i telespettatori dovranno fare. I disagi saranno molti, soprattutto per gli anziani - core business dell'ascolto Rai - che avranno maggiori difficoltà a decodificare le comunicazioni dell'azienda di viale Mazzini (che pure avranno un costo). ....

http://www.ilmanifesto.it/Quotidiano-arc...art23.html

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  • 2 settimane dopo...

Che vuol dire? Che la digitalizzazione della tv pubblica praticamente non è stata pianificata? E poi cosa vuol dire che la RAI deve cedere "frequenze in eccesso"? Qualcuno mi aiuti... :helpsmile:

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che la frequenza nazionale di rai uno, mi pare di aver capito, dovrebbe andare a europa 7

Ah però, Rete 4 no e RAI 1 sì?

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  • 6 mesi dopo...

Roma, 22 mag. (Adnkronos) - L'Agcom commina una multa a Rete 4 di 180 mila euro per ''l'inosservanza dell'ordine di riequilibrio impartito il 14 maggio scorso'' dalla stessa Autorita' in merito allo spazio dato ai vari soggetti politici in vista delle elezioni europee. Ne da' notizia una nota dell'Agcom che spiega come la Commissione Servizi e Prodotti dell'Autorita' per le garanzie nelle comunicazioni, presieduta da Corrado Calabro', ''alla luce dei dati sul monitoraggio dell'ultimo periodo, perdurando uno squilibrio informativo tra tutte le liste che si sono presentate alle elezioni e una sovraesposizione del Governo, ha adottato un atto di diffida generale nei confronti di tutte le emittenti affinche' procedano all'immediato riequilibrio''.

 

1) troppo pochi

2) e il resto dell'anno? niente?

39 e gli altri TG? non sono certo più obbiettivi di Fede

 

ai mod

facevo meglio ad aprire un'altra discussione o ho fatto bene?

Modificato da Leviathan
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Scusate, ma se tra 4 o 5 anni tutte le trasmissioni terrestri saranno in digitale e, quindi, svincolate dalle frequenze di trasmissione classiche, mi sembra che tutta la questione sappia un po' di "Lana Caprina"!

Penso che questa diatriba si prolungherà ancora per parecchio tempo e contemporaneamente tutte le trasmissioni TV saranno digitalizzate e l'analogico terrestre si sarà "estinto" come un vecchio dinosauro, in poche parole quello che accaduto ai vecchi telefononi con sistema TACS quando è arrivato sul mercato il sistema GSM (...quello attualmente in uso)! Per cui per Europa 7 che senso ha continuare a spendere soldi in cause per arrivare poi (...nel caso, per altro non certo, di vittoria legale) ad aver in mano un qualcosa che nessuno usa più. Forse la cosa è solo questione di "puntiglio", ma questo comportamento porta solo a gettare sodi dalla finestra! ...Ed allora non sarebbe più logico investire nel potenziamento delle infrastrutture legate al digitale lasciando perdere l'analogico? (...Poi ogn'uno è padrone di gettare i propri soldi come vuole!)

 

Ciao

 

Alex da Livorno

Modificato da alex2000
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Roma, 22 mag. (Adnkronos) - L'Agcom commina una multa a Rete 4 di 180 mila euro per ''l'inosservanza dell'ordine di riequilibrio impartito il 14 maggio scorso'' dalla stessa Autorita' in merito allo spazio dato ai vari soggetti politici in vista delle elezioni europee. Ne da' notizia una nota dell'Agcom che spiega come la Commissione Servizi e Prodotti dell'Autorita' per le garanzie nelle comunicazioni, presieduta da Corrado Calabro', ''alla luce dei dati sul monitoraggio dell'ultimo periodo, perdurando uno squilibrio informativo tra tutte le liste che si sono presentate alle elezioni e una sovraesposizione del Governo, ha adottato un atto di diffida generale nei confronti di tutte le emittenti affinche' procedano all'immediato riequilibrio''.

 

1) troppo pochi

2) e il resto dell'anno? niente?

39 e gli altri TG? non sono certo più obbiettivi di Fede

 

ai mod

facevo meglio ad aprire un'altra discussione o ho fatto bene?

 

 

Ma la multa non doveva arrivare all'Italia?

Comunque a 180.000 euro l'anno me la faccio pure io una tv :asd:

Bene hai fatto a non aprire altro.

 

Scusate, ma se tra 4 o 5 anni tutte le trasmissioni terrestri saranno in digitale e, quindi, svincolate dalle frequenze di trasmissione classiche, mi sembra che tutta la questione sappia un po' di "Lana Caprina"!

Penso che questa diatriba si prolungherà ancora per parecchio tempo e contemporaneamente tutte le trasmissioni TV saranno digitalizzate e l'analogico terrestre si sarà "estinto" come un vecchio dinosauro, in poche parole quello che accaduto ai vecchi telefononi con sistema TACS quando è arrivato sul mercato il sistema GSM (...quello attualmente in uso)! Per cui per Europa 7 che senso ha continuare a spendere soldi in cause per arrivare poi (...nel caso, per altro non certo, di vittoria legale) ad aver in mano un qualcosa che nessuno usa più. Forse la cosa è solo questione di "puntiglio", ma questo comportamento porta solo a gettare sodi dalla finestra! ...Ed allora non sarebbe più logico investire nel potenziamento delle infrastrutture legate al digitale lasciando perdere l'analogico? (...Poi ogn'uno è padrone di gettare i propri soldi come vuole!)

 

Guarda il vizio di fondo è stato che il digitale è stato spinto in questa maniera proprio per salvare rete 4 mentre, al contempo, non aggiunge niente all'offerta visto che gli Italiani guarderanno sempre quei 6-7 canali.

Inoltre bisogna andare a vedere come finirà sta storia, finchè si tratta delle regioni pianeggianti del nord è un conto ma quando si andrà ad estenderlo per tutta la penisola sarà un bel problema, vedasi il caso sardegna.

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Guarda il vizio di fondo è stato che il digitale è stato spinto in questa maniera proprio per salvare rete 4 mentre, al contempo, non aggiunge niente all'offerta visto che gli Italiani guarderanno sempre quei 6-7 canali.

 

...È vero che la maggior parte degli Italiani rimane "fedele" a quei 6 o 7 canali dal momento che le TV locali non sono altro che dei "negozi catodici" e che, quando non effettuano tele-vendite, si occupano solo delle questioni "da curva" della squadra locale (...ci sarebbero anche i canali a pagamento ...ma questa è un'altra storia).

Quanto al fatto che il digitale non abbia aggiunto niente all'offerta non sono d'accordo. Infatti basta guardare quanti canali tematici RAI sono nati da quando c'è il digitale terrestre (...e questo senza contare quelli esteri o non "allineati" con RAI o Mediaset).

 

Inoltre bisogna andare a vedere come finirà sta storia, finchè si tratta delle regioni pianeggianti del nord è un conto ma quando si andrà ad estenderlo per tutta la penisola sarà un bel problema, vedasi il caso sardegna.

 

La stessa cosa è accaduta negli anni '90 con i cellulari, se ti allontanavi dalla grande area urbana il telefonono "moriva" inesorabilmente, adesso puoi contare sulle dita di una mano i posti in Italia dove il telefono cellulare "non prende", insomma è tutta questione di ripetitori, quindi, dai "tempo al tempo" e vedrai che il segnale digitale arriverà anche nelle più sperdute baite di montagna (...dopo tutto anche l'analogico non arriva ovunque ...e sono passati 55 anni dall'inizio del servizio).

Inoltre il segnale digitale è più pulito e ti evita il fastidioso "effetto neve" che hai quando il segnale analogico non è abbastanza potente (...in poche parole o lo vedi o non lo vedi, ma non puoi vederlo male).

 

Ciao

 

Alex da Livorno

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Si ma è una tecnologia già morta, non ti permette l'HD e ha banda ristretta, il problema è che noi in Italia non abbiamo avuto il cavo, quindi ci sembra innovativa.

Secondo me il satellite è il futuro, e infatti rai e mediaset si stanno organizzando per una piattaforma congiunta in barba al fatto che stanno puntando, di facciata, sul digitale.

 

Se poi proprio volessimo fare un qualcosa di innovativo, in grado davvero di portarci ai vertici mondiali, si sarebbe dovuto puntare sulla banda larga ad altissima velocità in tutta Italia con le fibre ottiche, sono pronto a scommettere che, col tempo, internet e televisioni diverranno una cosa sola (o meglio la seconda verrà inglobata dalla prima).

Tanto per l'anziano la tv analogica bastava e avanzava, mentre per chi vuole un servizio innovativo il digitale aggiunge poco o niente.

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Si ma è una tecnologia già morta, non ti permette l'HD e ha banda ristretta, il problema è che noi in Italia non abbiamo avuto il cavo, quindi ci sembra innovativa.

Secondo me il satellite è il futuro, e infatti rai e mediaset si stanno organizzando per una piattaforma congiunta in barba al fatto che stanno puntando, di facciata, sul digitale.

 

Se poi proprio volessimo fare un qualcosa di innovativo, in grado davvero di portarci ai vertici mondiali, si sarebbe dovuto puntare sulla banda larga ad altissima velocità in tutta Italia con le fibre ottiche, sono pronto a scommettere che, col tempo, internet e televisioni diverranno una cosa sola (o meglio la seconda verrà inglobata dalla prima).

Tanto per l'anziano la tv analogica bastava e avanzava, mentre per chi vuole un servizio innovativo il digitale aggiunge poco o niente.

Il satellite sarebbe la soluzione ottimale ma ha lo svantaggio di richiedere l'uso della parabola (...e questa presenza è invisa a molti condomini compreso il mio). Per quanto riguarda l'HD penso che siamo ancora parecchio lontani dalla sua diffusione e quindi il digitale terrestre com'è ora potrebbe rappresentare una "soluzione ponte" verso un nuovo sistema di trasmissione forse, come dicevi prima, verso un sistema integrato di trasmissione TV/Internet Wireless.

 

Ciao

 

Alex da Livorno

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