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L''Europa ha parlato, Rete4 è abusiva.


typhoon

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Le leggi "ad personam" non esistono!!

 

Ue, bocciate frequenze di Rete4 "Contrarie a diritto comunitario"

 

BRUXELLES - L'Europa boccia Rete 4 e promuove Europa 7. Secondo i giudici della Corte di giustizia Ue del Lussemburgo il regime italiano di assegnazione delle frequenze per le attività di trasmissione radiotelevisiva "è contrario al diritto comunitario", afferma i magistrati, confermando le conclusioni dell'avvocato generale. A questo punto Retequattro potrebbe essere costretta a migrare sul satellite per lasciare spazio all'emittente di Francesco Di Stefano impegnata da anni in una guerra legale per vedersi riconoscere il diritto a trasmettere via etere su scala nazionale. Ma da Cologno monzese si affrettano a sottolineare: "Nessun rischio per Retequattro".

 

Per la Corte di giustizia Ue il regime italiano "non rispetta il principio della libera prestazione dei servizi e non segue criteri di selezione obiettivi, trasparenti, non discriminatori e proporzionati". Nella sentenza si ricorda che Centro Europa7 srl, è una società attiva nel settore delle trasmissioni radiotelevisive e che nel 1999 ha ottenuto dalle autorità italiane un'autorizzazione a trasmettere a livello nazionale in tecnica analogica, ma non è mai stata in grado di trasmettere perché non sono mai state assegnate le radiofrequenze. Di qui la domanda di Europa7 di accertare il diritto ad ottenere l'assegnazione di frequenze, nonché il risarcimento del danno subito. Risultato: venne respinta dal giudice amministrativo.

 

Il consiglio di Stato, dinanzi al quale la causa pende attualmente, ha così chiesto alla Corte di giustizia delle comunità europee l'interpretazione delle disposizioni di diritto comunitario relative ai criteri di assegnazione di radiofrequenze al fine di operare sul mercato delle trasmissioni radiotelevisive. Il giudice del rinvio "sottolinea che in Italia il piano nazionale di assegnazione delle frequenze non è mai stato attuato per ragioni essenzialmente normative, che hanno consentito agli occupanti di fatto delle frequenze di continuare le loro trasmissioni, nonostante i diritti dei nuovi titolari di concessioni".

 

Le leggi che si sono succedute, che hanno perpetuato un regime transitorio, "hanno avuto l'effetto di non liberare le frequenze destinate ad essere assegnate ai titolari di concessioni in tecnica analogica e di impedire ad altri operatori di partecipare alla sperimentazione della televisione digitale".

 

Dunque per capire come si è arrivati fino a qui bisogna fare un salto indietro nel tempo e tornare al 1997 quando la legge Maccanico ha recepito una sentenza della Corte costituzionale secondo cui la precedente legge Mammì non era in grado di combattere le posizioni dominanti e, di conseguenza, non difendeva il pluralismo dei media. Sono così stati introdotti nuovi limiti alla concentrazione nel mercato televisivo in base ai quali nessun soggetto poteva detenere una soglia superiore al 20% delle reti nazionali. Chi superava questo tetto avrebbe dovuto liberare le frequenze per trasmettere in analogico, per intenderci la televisione tradizionale, facendo spazio ai vincitori della gara che si sarebbe tenuta due anni dopo. E proprio Europa 7 nel 1999, vincendo quella gara, ottenne la concessione a trasmettere in tutta Italia. Con un corollario non da poco: Retequattro avrebbe dovuto cedere le sue frequenze e traslocare sul satellite.

 

Di Stefano, però, non ha mai ricevuto le frequenze. E nel frattempo, una serie di leggi e decisioni giudiziarie hanno permesso a Retequattro di proseguire le sue trasmissioni. Ignorando, peraltro, una sentenza del 2002 della Corte costituzionale - secondo cui il termine ultimo per sgomberare l'etere era il 31 dicembre 2003 - la legge Gasparri firmata dal governo Berlusconi ha permesso a chi era di troppo di rimanere al suo posto. A questo punto Europa 7 si è rivolta al Tar, che però ha negato le sue ragioni. Ed eccoci ai giorni nostri, con Di Stefano che ha impugnato la sentenza del Tar di fronte al Consiglio di Stato che, a sua volta, ha rivolto alla Corte di giustizia della Ue una serie di quesiti "pregiudiziali" per capire se ci sia stata una violazione delle regole comunitarie.

 

E la corte europea rileva che l'applicazione in successione dei regimi transitori strutturati dalla normativa nazionale a favore delle reti esistenti "ha avuto l'effetto di impedire l'accesso al mercato degli operatori privi di radiofrequenze". Questo effetto restrittivo "è stato consolidato dall'autorizzazione generale, a favore delle sole reti esistenti, ad operare sul mercato dei servizi radiotrasmessi". Tali regimi inoltre hanno avuto l'effetto "di cristallizzare le strutture del mercato nazionale e di proteggere la posizione degli operatori nazionali già attivi su detto mercato".

 

Il limite al numero degli operatori sul territorio nazionale, potrebbe essere giustificato da obiettivi d'interesse generale, ma - come stabilisce il nuovo quadro normativo comune per i servizi di comunicazione elettronica - "dovrebbe essere organizzato sulla base di criteri obiettivi, trasparenti, non discriminatori e proporzionati". La conclusione delle corte è che "l'assegnazione in esclusiva e senza limiti di tempo delle frequenze ad un numero limitato di operatori esistenti, senza tener conto dei criteri citati, è contraria ai principi del trattato sulla libera prestazione dei servizi".

 

A questo punto il Consiglio di Stato si dovrà conformare alla sentenza Ue annullando tutto quello che è contrario alle norme comunitarie, vedi la Gasparri (già silurata da Bruxelles per altri aspetti), e assicurandosi che il ministero delle Comunicazioni provveda alla sanatoria spostando Retequattro sul digitale.

 

Ma dal gruppo fondato da Silvio Berlusconi si affrettano a far sapere che la sentenza della Corte di giustizia Ue "non può comportare alcuna conseguenza sull'utilizzo delle frequenze nella disponibilità delle reti Mediaset, inclusa ovviamente Retequattro". Secondo l'azienda di Cologno Monzese, "il giudizio cui la sentenza si riferisce riguarda infatti esclusivamente una domanda di risarcimento danni proposta da Europa 7 contro lo stato italiano e non può concludersi in alcun modo con pronunce relative al futuro uso delle frequenze", prosegue il gruppo di Cologno riservandosi "ogni commento all'esito della lettura" della sentenza. "Quanto all'insinuazione che Retequattro occuperebbe indebitamente spazi trasmissivi a danno di Europa 7", aggiunge, "Mediaset ribadisce che Retequattro è pienamente legittimata all'utilizzo delle frequenze su cui opera. Quindi nessun rischio".

 

http://www.repubblica.it

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La tassa Berlusconi che pagheranno gli Italiani

 

La giustizia a orologeria valica ormai i confini nazionali e dilaga, come un’inarrestabile cancrena, fino al Lussemburgo. Lì la Corte Europea di Giustizia ha stabilito che le norme italiane che consentono a Rete4 di trasmettere via etere senza concessione su frequenze spettanti a Europa7 che la concessione vinse in una regolare gara nel 1999 mentre Rete 4 la perse, sono “contrarie al diritto comunitario”, dunque illegali. A partire dalla legge Maccanico gentilmente offerta dal centrosinistra al Cavaliere nel 1997, per proseguire col decreto salva-Rete4 e con la legge Gasparri varati dal governo Berlusconi II tra il 2003 e il 2004. Giusto in tempo per il suo probabile ritorno a Palazzo Chigi, dunque, si ripropongono intatti i nobili moventi della sua “discesa in campo” del ‘94: salvare le sue televisioni da una qualunque legge antitrust e salvare se stesso dai processi (a Milano stanno per chiudersi quelli per i fondi neri Mediaset e per la corruzione del testimone David Mills, a Napoli sta per aprirsi quello per la tentata corruzione di Agostino Saccà e di alcuni senatori). La soluzione ideale sarebbe depenalizzare anche la corruzione e trasferire la Corte europea da Lussemburgo a Brescia, o ad Arcore, per legittimo sospetto.

 

Nell’attesa, va detto che non sarebbe occorso scomodare l’Europa se l’Ulivo prima e l’Unione poi avessero fatto il proprio dovere: tradurre in legge le sentenze della Corte costituzionale del 1994 e del 2002 che fissano per Mediaset un tetto invalicabile di due reti. Ma, nei quasi sette anni in cui ha governato, il centrosinistra - che secondo l’ex senatore Franco Debenedetti, sempre spiritoso, sarebbe affetto da inguaribile antiberlusconismo - le diede tutte vinte al Cainano. Costringendo Francesco Di Stefano a un’estenuante battaglia legale prima al Tar, poi al Consiglio di Stato, infine alla Corte europea. L’anno scorso si arrivò all’incredibile: già regnante l’Unione, l’Avvocatura dello Stato seguitò a difendere la legge Gasparri alla Corte di Lussemburgo contro le legittime richieste di Europa7. Ieri il ministro Gentiloni l’ha parzialmente ricordato, facendo notare di aver invitato Palazzo Chigi a modificare le regole d’ingaggio all’Avvocatura rispetto a quelle dettate dal governo Berlusconi. Ma la sua missiva al sottosegretario Enrico Letta rimase lettera morta e il governo dell’Unione continuò a schierarsi pro Gasparri e contro Di Stefano. Ora il Consiglio di Stato dovrà risarcire l’editore di Europa7 per i danni subiti dal 1999 a oggi e, possibilmente, levare le frequenze occupate da Rete4 grazie a una serie di proroghe legislative compiacenti, per assegnarle finalmente al legittimo beneficiario e consentirgli di accendere, con nove anni di ritardo, la sua emittente nazionale.

 

Mediaset, in un comunicato spiritoso almeno quanto Debenedetti, sostiene che “Rete4 è pienamente legittimata all’utilizzo delle frequenze su cui opera. Quindi nessun rischio per Rete4”. In realtà non spetta a Mediaset, ma al Consiglio di Stato, decidere se assegnare a Di Stefano il solo risarcimento pecuniario, o anche le frequenze finora negate. Intanto l’Europa, che ha aperto una procedura d’infrazione contro l’Italia per l’illegittimità della Gasparri, potrebbe presto condannare il nostro Paese a versare una multa di 400 mila euro al giorno.

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la legge gasparri, nata per permettere a berlusconi e mediaset di fare i soldi è stata bocciata per ben due cose:

-frequenze illegali. rete4 è abusiva dal 1999 impedendo a europa7, che detiene la licenza, di trasmettere.

Questo è un omicuido al libero mercato e la sintesi del conflitto di interessi.

- gli aiuti ai decoder sono illegali, favorendo un aiuto all'azienda di famiglia pagata con i soldi degli italiani si avvantaggia il emrcato digitale, a sfavore del satellitare.

 

Questo è un'altro omicidio al libero mercato, loro non sono liberisti, sono li solo per arrichirsi e proteggere il loro regime mediatico che già troppe vittime ha fatto, oltre a europa7, e anche in senso lato a La7

la gasparri ne è un esempio

 

Non dimentichiamoci i vari Luttazzi, Sabina Guzzanti, Paolo rossi; biagi, santoro, massimo Fini, Paolo rossi, ferruccio de Bortoli e le notizie mai date o modificate per stravolgerme il senso.

 

oltre al lato economico c'è un politico:

se nasce una TV libera e indipendente sarebbe pericolossissimo.

Vi immaginate europa7 che trasmette una sera 2 ore dove Grillo dice ciò che vuole, documentari sui processi di berlusconi, un TG serio come quello di Sky?

 

faranno di tutto per impedirlo

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la legge gasparri, nata per permettere a berlusconi e mediaset di fare i soldi è stata bocciata per ben due cose:

-frequenze illegali. rete4 è abusiva dal 1999 impedendo a europa7, che detiene la licenza, di trasmettere.

Questo è un omicuido al libero mercato e la sintesi del conflitto di interessi.

- gli aiuti ai decoder sono illegali, favorendo un aiuto all'azienda di famiglia pagata con i soldi degli italiani si avvantaggia il emrcato digitale, a sfavore del satellitare.

 

Questo è un'altro omicidio al libero mercato, loro non sono liberisti, sono li solo per arrichirsi e proteggere il loro regime mediatico che già troppe vittime ha fatto, oltre a europa7, e anche in senso lato a La7

la gasparri ne è un esempio

 

Non dimentichiamoci i vari Luttazzi, Sabina Guzzanti, Paolo rossi; biagi, santoro, massimo Fini, Paolo rossi, ferruccio de Bortoli e le notizie mai date o modificate per stravolgerme il senso.

 

oltre al lato economico c'è un politico:

se nasce una TV libera e indipendente sarebbe pericolossissimo.

Vi immaginate europa7 che trasmette una sera 2 ore dove Grillo dice ciò che vuole, documentari sui processi di berlusconi, un TG serio come quello di Sky?

 

faranno di tutto per impedirlo

 

Sono daccordo con tutto quello che dici, a parte il colore della maglia del tuo pinguino ;)

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condivido con typhoon diciamo che esiste una sinistra berlusconizzata

(facente capo a D'Alema, Polito, violante) che non lo farebbe mai più i comprabili.

magari con una forte maggioranza della sinistra e i voti de La Destra con voto di fiducia

 

440 000 euro di multa al giorno potrebbe costarsi sta legge cone ffetto retro attivo

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Hahahahahahah, la sinistra Berlusconizzata.....sei assurdo: chiunque non la pensa come te (politico, giornalista, personaggio noto, utente del forum, ecc ecc) è un suddito di Berlusconi.

hahahahahahahahahahahahaahahahahaah che tristezza!

Modificato da paperinik
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Tra l'altro berlusconi considera come amico massimo D'alema un pò strano, lui che non fece il conflitto di interesse e la riforma TV

 

ma il video spiega tutto

 

Sono prove sai?

 

Quanto a quel °°°°°°° di Polito spero cambi schieramento e prima delle elezioni

Modificato da Leviathan
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  • 1 mese dopo...

Pubblico la lettera che Emma Bonino ha scritto al direttore de l'Unità in seguito alla pubblicazione dell'Uliwood party di ieri sul caso Europa7, e a seguire la mia replica. In fondo al post trovate un mio articolo riepilogativo della vicenda, pubblicato da Micromega.

mt

 

Caro direttore,

Marco Travaglio nella sua rubrica di ieri critica il mancato inserimento di norme riguardanti Europa 7 nel decreto legge varato dal Consiglio dei Ministri lo scorso 1 aprile.

Il decreto legge intende sanare quelle procedure di infrazione su cui il nostro Paese è stato condannato dalla Corte di Giustizia europea e che necessitano l'adozione di atti normativi per scongiurare il rischio di multe e sanzioni per mancato adempimento.

Come è noto, invece, nel caso di Europa 7, il coinvolgimento della Corte di Giustizia europea è stato di natura interpretativa, a seguito della richiesta del Consiglio di Stato di un parere sul diritto comunitario in materia per poter valutare la compatibilità con esso di norme o comportamenti dello Stato. Dell interpretazione della Corte deve ora tener conto il Consiglio di Stato, organo che ha attivato la procedura, affinché possano essere assunti gli opportuni provvedimenti.

Pertanto, il decreto legge del 1 aprile non era lo strumento per affrontare e risolvere l'annoso caso di Europa 7 sul quale, nel merito, la mia posizione è chiara. Per quanto mi riguarda, non ci sono né clamorose dietrologie da scoprire né retropensieri di alcun tipo da denunciare.

Emma Bonino

Ministro per le Politiche Europee

 

Conosco il ministro Bonino come persona perbene e competente, quindi non ho mai pensato a dietrologie nè a retropensieri da parte sua. Mi sono limitato e mi limito ai fatti. Le sentenze della Corte di giustizia europea sono tutte esecutive e, secondo la nostra Corte costituzionale, hanno valore di legge. Dunque vanno applicate subito. Quella del 31 gennaio scorso che riconosce il diritto di Europa7 a trasmettere su analogico terrestre dal 1999 sulle frequenze che vari governi hanno lasciato in mano a Rete4 che aveva perso la concessione a trasmettere, concedendole continue proroghe, non è stata ancora applicata. Il governo, anzichè prenderla alla lettera e dare le frequnze a chi ne ha diritto, ha preso altro tempo chiedendo un parere al Consiglio di Stato.

 

Ora, quando il Consiglio di Stato dirà quel che è prevedibile che dica, e cioè che le sentenze si applicano, il governo Prodi potrebbe non essere più in carica. E se, Dio ci scampi, dovesse essere sostituito dal governo Berlusconi III, questo troverebbe il modo di non applicarla, perpetuando sine die una situazione di gravissima illegalità. Per colpa di Berlusconi, ma anche dei suoi pavidi predecessori. Se il 1° aprile il Consiglio dei ministri avesse attuato anche quella sentenza della Corte europea, avrebbe insomma compiuto un atto dovuto e risparmiato allo Stato italiano una multa ancor più salata di quella che il Consiglio di Stato - sentenza europea alla mano - fisserà come risarcimento a Europa7. Se infatti Europa7 avesse ottenuto le frequenze il 1° febbraio, il danno subito sarebbe meno grave di quello che le verrà riconosciuto se non le avrà ottenute nei prossimi mesi. Il che dimostra che l'urgenza di provvedere c'era eccome.

Marco Travaglio

 

Leggi l'articolo: ll caso Europa7 (Micromega, 02/2008)

 

 

voglioscendere.ilcannochiale.it

 

marco travaglio

 

Ma no i seguaci di Berlusconi dicono che lui è sceso in campo per fermare l'avanzata dei comunisti (scomparsi 8 anni prima)

 

Lasciamo stare sterili polemiche finchè c'è gente che lo vota ultimi in tutto è una posizione fin troppo buona

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L'Europa deve stare al suo posto, mediaset è italiana e decide l'Italia!!!!!!!!!!!!!!!!!

Scusa Graziani ma quello che hai detto non è per nulla costruttivo. Non possiamo prendere solo quello che ci piace dell'Europa, e se lo dicono dal Lussemburgo che leggi ad-personam e conflitti d'interesse devono cessare è ora che i responsabili si assumano le conseguenze di quello che hanno fatto.

 

Da dove le scaleranno 440.000 cucuzze al giorno? Dalle mie tasche o da quelle di Berlusconi? Ma tu guarda che devo pagare io per salvare le reti di uno che invece che risolvere i suoi problemi sta infamando l'avversario ad ogni comizio. Non è così che si fa politica, è ora che gli elettori di Berlusconi si tolgano il prosciutto da occhi e orecchie e capiscano che al governo un imprenditore che prova a fare il politico fa peggio di un politico che prova a fare l'imprenditore, semplicemente perchè il primo movente dell'imprenditore in politica sono i soldi, ce l'hanno nel DNA il desiderio, e per realizzarlo sono disposti ad abusare pienamente dei propri poteri, come ha fatto Berlusconi.

 

Non capisco davvero come si faccia a votarlo... Ha fatto danni, prima di andarsene ha firmato con l'UE un documento che prevedeva un drastico calo del deficit lasciando l'onere al c-sx (copia di tale documento è stata mostrata da D'Alema a "Che tempo che fa" qualche mese orsono) che non ha potuto che alzare le imposte e ora vuole tornare proponendosi non come il meglio ma come il meno peggio. In tutti i suoi comizi, oltre che le solite promesse liberali (e di liberale nel programma del PDL c'è poco) ho sentito solo accuse nei confronti dei piccoli partiti e dell'avversario, mai una parola sul "votate noi perchè". Accusa il PD di non essere la novità, ma non ha mai fatto cenno al fatto che non lo è neanche lui. Se va al governo si ritroverà a dover mediare in una coalizione, mentre il PD corre praticamente da solo.

 

Scusate lo sfogo, ma quando leggo di leggi ad-personam, iper-protettività dello Stato e conflitti di interesse mi ribolle il sangue sapendo che il colpevole si professa un liberale ed un liberalista.

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rispondo con un fascistissimo ME NE FREGO. l'italia ha altri problemi... altro che il lampadato su rete4 :thumbdown:

 

:asd: C'avrei scommesso che rispondevi così! :asd:

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rispondo con un fascistissimo ME NE FREGO. l'italia ha altri problemi... altro che il lampadato su rete4 :thumbdown:

Il problema non è Rete4 e il suo caso nella fattispecie, ma il fatto per cui questo caso sia sbucato fuori. E poi, se permetti, se per colpa di Berlusconi & Co. e dei suoi personalissimi interessi i contribuenti devono veder sparire 440.000 Euri in favore dell'erario comunitario, beh, non è che possiamo sorvolare così facilmente... <_<

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rispondo con un fascistissimo ME NE FREGO. l'italia ha altri problemi... altro che il lampadato su rete4 :thumbdown:

 

peccato che senza TV libere (europa7 lo sarebbe stato) non conosceremo mai il motivo dei nostri problemi e quindi mai li risolveremo (tratto da Marco Travaglio)

 

e pagare 440 000 euro (retroattivi dal 2005) per ogni giorno sarà un salasso totale fortuna che berlusconi fa i soldi sulla pelle della gente, e su di me, e tu lo difendi pure

 

In italia troppa gente combatte per i privilegi di pochi (non suoi) e contro i propri diritti

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no, io non difendo il nano di arcore. dico solo che, immezzo a tanti problemi, tu stai sempre a rompere con i privilegi del nano, imbastendo crociate su crociate.

 

ancora con la storia delle televisioni libere o non libere??? non mi pare che tranne alcune eccezzioni, ci sia una censura di stato, tale da non sapere quali siano i veri problemi del paese. e poi... anche se ci fosse, ci sei tu con i tuoi fidi compagni ad illustrarci la retta via, no?

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peccato che senza TV libere (europa7 lo sarebbe stato) non conosceremo mai il motivo dei nostri problemi e quindi mai li risolveremo (tratto da Marco Travaglio)

 

Che non fossero idee tue era ovvio. E poi sono gli altri gli indottrinati. :thumbdown:

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...dico solo che, immezzo a tanti problemi, tu stai sempre a rompere con i privilegi del nano, imbastendo crociate su crociate.

vortex, in Italia di problemi ce ne sono tanti, è vero, però guardacaso quando i responsabili sono di sinistra Rete4 e Studio Aperto ci martellano di servizi sul malgoverno, quando il responsabile è Berlusconi salta fuori che i problemi dell'Italia sono altri. Ripeto: Berlusconi è un bravo oratore, sta dicendo agli elettori non quello che c'è da dirgli ma quello che vogliono sentirsi dire, poichè il suo unico obiettivo è quello di essere eletto, siamo onesti.

 

Quello è indottrinamento. E il TG4 e Studio Aperto sono la prova della direzione che Berlusconi vorrebbe intraprendere. Aperta propaganda nel primo caso, disinformazione e gossip nel secondo, il tutto abbinato a telecronache di omicidi, raccontati come soap, sbattute in prima pagina, utili solo a distrarre l'attenzione dell'italiano medio che si lascia ammaliare dai luoghi comuni e si fionda ad eleggere quello che sa vendere meglio la propria merce. Magari non lo si fa neanche volontariamente, ma il risultato è quello.

 

Una prova di quello che il PDL e alleati stan cercando di fare sono i suoi cartelloni propagandistici, diversi a seconda della città nella quale si ha intenzione di affiggerli: ecco che al nord appare "Vogliono ridurre Milano come la periferia di Roma", oppure "Alitalia=Roma ruba, Milano=Malpensa paga", o ancora "Milano capitale", e poi a casa mia arriva una lettera della lega SUD per l'autonomia che promette più aiuti dello Stato alla Regione per portare nel sud benessere, alla faccia di liberismo e devolution.

 

Anche volendo essere di destra, comprenderei molto di più un voto ai partiti minori che non uno a Berlusconi, che per coprire le schifezze che ha fatto durante i suoi 5 anni di governo ci sta sbattendo in faccia le tasse di Prodi e l'indulto, e ora non posso che autocitarmi.

 

prima di andarsene ha firmato con l'UE un documento che prevedeva un drastico calo del deficit lasciando l'onere al c-sx (copia di tale documento è stata mostrata da D'Alema a "Che tempo che fa" qualche mese orsono) che non ha potuto che alzare le imposte
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si ma quello che non capisco è... chi è talmente minchione da guardare il Tg di rete4??? io, anche senza che compagno lev me lo dicesse, c'ero arrivato da molti anni a capire che era un Tg spazzatura, quindi non vedo perchè accanirsi tanto contro "la scoperta dell'acqua calda".

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