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Resistenza Italiana


Reggiane

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Cadorna che a 70 e passa anni si è fatto paracadutare nel nord Italia occupato per fungere da comandante supremo delle formazioni partigiane era comunista?

Cadorna all'epoca aveva 55 anni (era nato nel 1889), perciò non era poi così vecchio. Al di là dei particolari il problema di fondo è che non esiste una memoria condivisa: basta vedere come ci si divide ancora sulla reistenza e su altri fatti (non è ancora così pacifico che il 18 aprile 1948 la vittoria della Dc di De Gasperi sia stato un bene per il paese... fu solo l'inizio della ripresa! E scusate se è poco...).

 

E la mancanza di una memoria condivisa è colpa di tutti, sia di chi grida contro i partigiani (oggi sul quotidiano della mia zona c'è un necrologio di nostalgici dedicati a Mussolini!) sia di chi ne ha sesaltato troppo l'opera, ricordando solo le lor imprese senza invece citare gli sforzi delle truppe cobelligeranti oppure il dramma degli internati che rifiutarono di aderire alla Rsi si sorbirono mesi e mesi di violenze e privazioni invece di un rientro comodo comodo in Italia.

 

Si dovrebbe a mio parere riflettere senza schemi preconcetti sulle vicende di allora: se il fascismo fu il male assoluto (soprattutto dalle leggi razziali in poi, prima, anche se in una logica di raccolta del consenso, adottò buoni provvedimenti per la popolazione), non fu certo di meno la foga partigiana in certe zone che, con la scusa di dover eliminare il nemico, non eliminò solo quello del passato, ma anche quello futuro (vedi preti in Emilia Romagna, partigiani cattolici in Friuli, ecc.).

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Molti partigiani si sono rifugiati nelle montagne perché quello era il modo per vivere più a lungo, se restavano nei loro paesi sarebbero stati rastrellati dei tedeschi in ripiegamento e finiti al muro o nelle prigioni della R.S.I in quanto disertori.

Alcuni saranno stati eroi ma la maggior parte di loro voleva solo mettersi in salvo. Anch'io lo avrei fatto probabilmente, intendiamoci...ma infatti non mi sento un eroe!

Con le loro azioni sciagurate e impreparate in moltissime regioni d'Italia non hanno fatto altro che scatenare la furia nazista sui loro paesi e il loro compaesani...

 

Mia nonna nel '44 fu messa al muro insieme a tutto il paese, una cinquantina di persone, da due (ben due!) soldati tedeschi arrivati per chiedere i responsabili che avevano fatto saltare un ponte DOPO il passaggio della colonna! Gli uomini erano poco più in su, non si consegnarono, stettero a guardare...

Quei 50 disgraziati furono salvati solo dal prete del paese che dette ai soldati un cappone (uno!) a testa! Mia nonna ebbe salva la vita, sua madre (la mia bisnonna) abortì per lo spavento l'istante in cui fu appoggiata la muro...

 

Mi farebbe orrore criticare il comportamento degli uomini di quel paese e di chissà quanti altri...Dio non voglia ci si trovi noi un giorno di fronte a queste scelte! Ma non si può certo dire che furono eroi, questo no! Erano persone che scappavano dalla morte e dalla prigionia! E la vita di chi scappa è dura, difficile, orrenda e antieroica...

 

Molti di loro poi, in gran parte quelli che appartenevano alle formazioni comuniste, si macchiarono degli stessi orrendi crimini contro gli italiani dei peggiori repubblichini.

 

Insomma io non mi sento proprio di dire che il nostro spirito nazionale è rinato dalla resistenza. Rinato da uomini, non eroi, molti imbevuti di un'ideale omicida e ANTINAZIONALE come quello comunista, che non hanno contribuito alla liberazione militare e che in nome dell'ideale SUPERIORE socialista umiliarono in modo vergognoso e indegno i reduci dal fronte russo e gli sfollati dall'Istria, come non fossero degni di compassione e sostegno!

 

(Poi è anche vero che il nostro spirito nazionale fa ridere e lo tiriamo fuori solo ogni 4 anni quando ci sono i mondiali)

 

Detto questo però caro Graziani...il tuo amico Rodolfo era un criminale di guerra, paranoico, razzista e assassino...un personaggio non migliore di Badoglio anche se diverso...Lo stesso regime si vergognava di lui! E mi vergognerei anch'io, proprio tanto, ad aver un nick così...comunque se i moderatori lo permettono e a te riempie di orgoglio tienilo!

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IO mi vergognerei di avere come nick il nome di Badoglio che rappresenta il tradimento in persona, non a caso si usa dare del badogliano a chi tradisce e fa il voltagabbana!!!!!

Non cominciamo a dire che lo stesso regime si vergognava di lui perchè è una emerita stupidaggine che ti sei inventato ( adesso mi sospendono :P )

No non continuo e meglio stare calmi :whistling::whistling::whistling::whistling:

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tutti questi discorsi pro duce e pro RSI fateli a un'uomo di 80 anni che ora vive solo perchè i fascisti gli hanno sterminato la famiglia vorrei proprio vedere cosa vi dice,provate a farli alle persone che hanno patito la fame e il dolore di una guerra voluta solo per le ambizioni imperialistiche di un dittatore,fateli a quei soldati che sono morti per la nostra libertà non la loro ma la nostra LIBERTA perche se ci pensate bene gli americani potevano annientare solo il Giappone e lasciare l'Europa nelle mani di Hitler e dovreste ringraziare ogni giorno che non sia così...La resistenza Italiana forse non avrà dato un contributo essenziale alla guerra però ha fatto vedere al mondo il coraggio dell'Italia di voler rimediare ai propri errori e respingere l'invasore nazista...Altro che RSI

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Forse non hai capito, qui non si tratta di dire che se avesse vinto la RSI a quest'ora saremmo sotto la ditttura nazifascista, qui si tratta di non disprezzare quegli Italiani che combatterono dall'altra parte solo perchè stavano con i nazisti, quelle persone erano Italiani come noi e vengono disprezzti solo perchè hanno avuto la colpa per voi di avere un pensiero diverso dal vostro. E' forse colpa loro se a loro modo di vedere era più giusto continuare la guerra a fianco dell'alleato con cui abbiamo iniziato la guerra anzichè pasare nell'altra sponda sul carro dei vincitori!!!!

Sono tutti Italiani come i partigiani, ci sono stati morti da una parte e dall'altra, una parte ha perso e viene disprezzata, neanche una medaglia d'onore, vengono ghettizzati e bollati come i porci fascisti.

I partigiani non sono dei santi, molto probabilmente alcuni di quelli che oggi hanno una medaglia al petto 63 anni fa hanno ucciso a sangue freddo delle persone senza processo accecati dalla vendetta.

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io non diprezzo nessuno e so benissimo che anche i soldati dell'RSI erano nostri fratelli e si dimostrarono più di una volta eroi solo che combattevano dalla parte sbagliata e se qualcuno non ha capito che l'RSI era dalla parte sbagliata allora mi dispiace per lui non ha capito nulla dela vita...Riguardo alle medaglie ai soldati dell'RSI non sono d'accordo dopotutto erano alleati col nemico perchè io i fascisti e i nazisti li considero nemici.Le medaglie bisognerebbe darle a quelli che sono stati fucilati perchè hanno rifiutato di combattere per l'RSI

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Leggi la mia firma e forse capirai.

Al posto dei nazisti potevano starci anche i comunisti, gli ottomani, gli americani non importa, quelli della RSI hanno combattuto per l'onore d'Italia, si sono rifiutati di saltare sul caro dei vincitori e hanno combattuto fino all'ultimo pur sapendo che la potenza americana era soverchiante e la sconfitta era prossima.

Lascia stare se da quella parte c'erano i nazisti, loro non hanno combattuto per loro anzi c'era anche rivalità e scontento per quello che i tedeschi facevano alla nostra Italia.

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Leggi la mia firma e forse capirai.

Al posto dei nazisti potevano starci anche i comunisti, gli ottomani, gli americani non importa, quelli della RSI hanno combattuto per l'onore d'Italia, si sono rifiutati di saltare sul caro dei vincitori e hanno combattuto fino all'ultimo pur sapendo che la potenza americana era soverchiante e la sconfitta era prossima.

Lascia stare se da quella parte c'erano i nazisti, loro non hanno combattuto per loro anzi c'era anche rivalità e scontento per quello che i tedeschi facevano alla nostra Italia.

Ricordati che senza il baffetto la RSI probabilmente non sarebbe esistita.

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bene signori (non faccio nomi, ma la persona a cui mi riferisco ha già capito che sto parlando di lui), sembra che un discorso serio senza entrare nella polemica, nonostante i precedenti avvenimenti e avvertimenti, non si possa fare....

 

prima è stato chiusa la discussione sul 25 aprile, quindi vi prego di moderare i toni anche qua, sopratutto per il rispetto dei MORTI!!!!!

 

grazie

Modificato da Reggiane
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Leggi la mia firma e forse capirai.

Al posto dei nazisti potevano starci anche i comunisti, gli ottomani, gli americani non importa, quelli della RSI hanno combattuto per l'onore d'Italia, si sono rifiutati di saltare sul caro dei vincitori e hanno combattuto fino all'ultimo pur sapendo che la potenza americana era soverchiante e la sconfitta era prossima.

Lascia stare se da quella parte c'erano i nazisti, loro non hanno combattuto per loro anzi c'era anche rivalità e scontento per quello che i tedeschi facevano alla nostra Italia.

 

io non sono d'accordo con te,io vedo l'RSI come l'ultima speranza del Duce e di Hitler di riconquistare la penisola in attesa delle armi della vendetta naziste,ciò non toglie che gli aviatori e i soldati dell'RSI abbiano combattuto con onore questo non glielo toglie nessuno cosi come ai partigiani e ribadisco che sono loro quelli a cui dare le medaglie non quelli dell'RSI per quanto possano essere stati valorosi in combattimento

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Le medaglie bisognerebbe darle a quelli che sono stati fucilati perchè hanno rifiutato di combattere per l'RSI.

Quoto. Credo che basti questa frase a mettere fine alle polemiche.

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intervento di Ciampi

 

La lotta di liberazione e la vendetta titina non si possono confondere. E´ giusto esecrare i massacri dei nazifascisti e quelli dei comunisti, le foibe sono il segno di un progetto di pulizia etnica orribile, «tipo Shoah»; ma ogni tragedia ha il suo contesto storico e una data simbolo, e il 25 Aprile lo è della Resistenza e della liberazione. «Con tutta franchezza, non riesco a capire la polemica sorta attorno al 25 Aprile, data fondamentale per la nostra storia». Carlo Azeglio Ciampi è a Trieste, nella redazione del «Piccolo», ed evoca la polemica della settimana scorsa, la scelta delle amministrazioni comunale e provinciale di celebrare una «festa della riconciliazione» con cerimonie alla risiera di San Sabba, campo di concentramento nazifascista, e alle foibe, sui luoghi dei massacri di italiani a opera dei comunisti titini. Ne è nato uno scontro politico che ha avuto ripercussioni nazionali. «Qui a Trieste - ricorda Ciampi - ci sono due luoghi emblematici della violenza e della sofferenza del nostro popolo: la Risiera di San Sabba e le foibe di Basovizza. Per me fu naturale andarci, due visite separate da appena mezz´ora, quando venni a Trieste nel febbraio 2000. Furono due orribili manifestazioni di violenza, entrambe da esecrare e da non dimenticare, ciascuna nel suo contesto storico. Dobbiamo conservare la memoria dei due eventi, guardando alla nostra storia e al futuro, con la serenità che ci deriva dalle istituzioni nazionali ed europee che abbiamo saputo costruire». Poi Ciampi ha presenziato alla festa dell´esercito, insieme con il ministro della Difesa Antonio Martino, indossando il copricapo da ufficiale degli Autieri, il corpo in cui servì in Albania, e, nel pomeriggio, al giuramento degli allievi della scuola navale Morosini, a Venezia. Prima però, conversando con i cronisti, è tornato sull´argomento: «Ho detto chiaramente che la Risiera di San Sabba da un lato e le foibe di Basovizza dall´altro sono simboliche di due violenze, ognuna in un contesto storico distinto». E´ giusto ricordare i morti di entrambe le parti, unire nella memoria le due tragedie. E´ altrettanto doveroso, sostiene il Presidente della Repubblica, contestualizzarle; evitando di fare confusione. «Il 25 aprile è la data particolarmente significativa della lotta di liberazione, ed è legata dunque alla Risiera. L´altra è stata una lotta etnica scatenata per cercare di deitalianizzare queste zone, che ha dato luogo a violenze e uccisioni. Una cosa tipo Shoah, volta a eliminare più italiani possibile». Ciampi parla a braccio, con passione, ha cura di non essere frainteso: «Sono due cose storicamente distinte», i lager e le foibe, le vittime del nazifascismo e quelle del comunismo, «anche se ambedue esecrabili, perché sono stati atti di orribile violenza». La pietà è comune?, è la domanda che gli viene posta. «Sì. Ma il 25 Aprile è la data che simboleggia il successo della Resistenza, della lotta al fascismo, e l´inizio della vita democratica della nuova Italia. L´altra è stata una lotta scatenata da chi voleva ridurre l´italianità di queste zone: è stata una violenza di un altro tipo, che aveva un altro tipo di obiettivi».

Modificato da Reggiane
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Non per fare il saccente, però vorrei ricordare che un punto di svolta, anche se indiretta, di particolare rilevanza fu l'elezione al soglio pontificio di Giovanni XXIII. Al di là del suo fare paterno e bonaccione il pontefice bergamasco permise ad esempio l'apertura a sinistra, cioè la creazione di un governo in cui accanto ai democristiani operassero, a pieno titolo e con pari dignità istituzionale, i socialisti.

 

Tale fatto fu permesso da una semlice affermazione dottrinale che, secondo me, si adatta perfettamente al nostro caso, cioè la distinzione fra errore ed errante: slo il primo va condannato, in quanto elemento negativo; il secondo va invece compreso perchè la sua adesione all'errore spesso è fonte di cattiva informazione od è influenzata dalle circostanze.

 

Perciò comprensione per chi combattè per Salò e non si macchiò di atti di violenza (errante), però condanna del fascismo (errore). Questo è quello che penso.

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va bene gobbo, in NON criminali dell'RSI non condanniamoli, erano giovani e non potevano capire e quindi erano stati "fregati" dalla compagnia propagandistica del fascismo....ma medaglie o onoreficenze, questo NO!

perchè erano comunque dalla parte sbagliata volenti o nolenti.

Modificato da Reggiane
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bene signori (non faccio nomi, ma la persona a cui mi riferisco ha già capito che sto parlando di lui), sembra che un discorso serio senza entrare nella polemica, nonostante i precedenti avvenimenti e avvertimenti, non si possa fare....

 

prima è stato chiusa la discussione sul 25 aprile, quindi vi prego di moderare i toni anche qua, sopratutto per il rispetto dei MORTI!!!!!

 

grazie

 

 

Si il rispetto dei MORTI di entrambe le parti!!!!

 

Eccomi sona la pecora nera!!!!

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ok gobbo ;)

 

 

graziani le nostre discussioni facciamole in privato

 

 

come ti ho ripetuto un migliaio di volte....vuoi commemorare i tuoi tanto amati repubblichini? bene FALLO!!!!ma non qui

Modificato da Reggiane
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dobbiamo guardare avanti.

anche se credo che i combattenti del rsi abbiano lo stesso diritto di ricevere medaglie dei partigiani perche sono italiani.e non scordiamoci che i soldati del rsi hanno dovuto combattere sopratutto con i partigiani di tito che facevano i predoni in veneto e friuli e molto spesso si alleavano con i partigiani.quindi io dico onore sia ai partigiani che ai republichini.

una mia ipotesi di quanto avrebbe dovuto fare l'italia e questa arrestare l'avanzata americana da sud e fermare i tedeschi prima delle alpi(anche se credo che molti erano gia nella penisola) perche io non posso tollerare che un esercito straniero stia nel mio territorio;avrei cacciato i nazisti da una parte e gli amercani dell'altra,e cosi l'onore dell'italia sarebbe rimasto integro.non voglio pensare a cosa sarebbe successo se avessero vinto i nazisti,forse non avremmo potuto nemmeno discutere in questo forum.

 

 

 

ps sopratutto a reggiane che ha lodato badoglio,lui a cambiato bandiara appena il fascismo ha perso influenza ,era uno dei fedelissimi e ha conquistato l'etiopia.quindi non lo loderei.

Modificato da davidecosenza
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una mia ipotesi di quanto avrebbe dovuto fare l'italia e questa arrestare l'avanzata americana da sud e fermare i tedeschi prima delle alpi(anche se credo che molti erano gia nella penisola) perche io non posso tollerare che un esercito straniero stia nel mio territorio;avrei cacciato i nazisti da una parte e gli amercani dell'altra,e cosi l'onore dell'italia sarebbe rimasto integro.non voglio pensare a cosa sarebbe successo se avessero vinto i nazisti,forse non avremmo potuto nemmeno discutere in questo forum.

 

Certo peccato che fosse un'ipotesi impraticabile visto che il paese, inteso come coscienza nazionale, era spaccato già da prima dei fatti del'43 e con la divisione in due Italie, una a nord e una a sud...oltre al fatto che militarmente non sarebbe stato in grado di affrontare nè i tedeschi nè gli americani, figuriamoci tutti e due su due fronti. Comunque interpeto la tua come un'ipotesi ideale fuori dalla realtà e idealmente il tuo ragionamento può anche avere un senso.

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non credo sarebbe stato impossibile,sopratutto fermare i nazisti sarebbe stato piu facile grazie alle alpi e alle varie fortificazioni attuate dal fascismo per proteggersi dall'alleato tedesco che comunque era temuto.per gli americani avremmo potuto difenderci bloccandoli in sicilia e difendendo ogni metro di spiaggia per evitare lo sbarco.contando che in italia c'erano 600mila uomini piu altri potevano essere richiamati dai vari fronti avremmo potuto farcela.sicuramente primo o poi avremmo ceduto,forse con la sgancio di qualche bomba atomica.

Modificato da davidecosenza
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