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Centrodestra vs Centrosinistra


Paladin

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No rick86 posta pure le loro idee sull'economia, così mi faccio delle grasse risate(non stò scerzando. postale sul serio)

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Partecipanti più attivi

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Emergenza salariale: aumento di 300 euro netti mensili dei salari e stipendi dei lavoratori italiani. Come? Recupero del fiscal drag, riduzione Irpef per redditi più bassi (e contestuale aumento di quelli più alti), introduzione del salario minimo per legge (1.300 euro mensili). Misura urgente: reintroduzione della scala mobile.

 

Chi paga?: tassazione rendite finanziarie, revisione del cuneo fiscale per le imprese e soprattutto introduzione in Italia di una Patrimoniale sui beni compresi quelli del Vaticano.

 

Emergenza lavoro: assunzione di 10mila ispettori del lavoro, colpire penalmente e fiscalmente le imprese responsabili di incidenti. Gli ispettori si possono prendere anche da personale dell’esercito in esubero.

 

Precarietà: abolizione della legge 30 e del pacchetto Treu oltre al protocollo sul Welfare. Garanzia delle norme contrattuali. Istituzione del Salario sociale (1000 euro netti)

 

Pensioni: dopo venti anni di massacri si ritorni al retributivo con sistema a ripartizione; separazione assistenza da previdenza, colpire il potere delle assicurazioni e dei fondi pensione, revisione delle norme sul Tfr

 

Casa: un piano di alloggi sociali, requisizione case sfitte, una grande banca nazionale anche per garantire mutui a tassi non usurai.

 

Una Banca nazionale contro la crisi: recupero della funzione pubblica della banca con la Cassa Depositi e Prestiti finalizzata a interventi sociali: case, opere di riqualificazione ambientale, riconversione apparati bellici.

 

Spese militari: Drastica riduzione e contestuale riconversione industria bellica da tenere sotto controllo pubblico. Riconversione civile dell’esercito finalizzato alla difesa del territorio.

 

Guerra e pace: ritiro incondizionato delle truppe all’estero, uscita dalla Nato, chiusura delle basi straniere e riconversione di quelle italiani finalizzate a proiezione internazionale

 

Beni comuni e servizi pubblici: Basta con le privatizzazioni, ri-pubblicizzazione dei servizi pubblici essenziali – Acqua, energia, comunicazioni, utilities, Banche. Riqualificazione di sanità e istruzione e un nuovo welfare che preveda la copertura dei nuovi bisogni (disabilità, disagio psichico, etc).

 

Scuola pubblica al 100%: basta finanziamenti alle scuole private, soppressione delle riforme Moratti e Berlinguer, riqualificazione, anche salariale, dell’insegnamento pubblico, esercizio del diritto allo studio con riduzione dei costi per gli studenti e le famiglie.

 

Ecologismo al 100%: per una politica del No ai profitti (inceneritori, rigassificatori, centrali a carbone, Alta Velocità, nucleare) Sì all’ambiente e alla salute: energia pulita, raccolta differenziata, un sistema che faccia pagare alle imprese il costo sociale degli imballaggi eccessivi e che incentivi la riduzione dei consumi energetici

 

Politica pulita: basta con i privilegi: indennità parlamentare a circa 3000 euro e conseguente riduzione delle altre; non più di due mandati, elezione dei dirigenti nei servizi pubblici (dalle Asl alla Rai), soppressione del vitalizio ai parlamentari.

 

Migranti e razzismo: basta con la logica securitaria, via la Bossi-Fini, regolarizzazione immediata, apertura delle frontiere, diritto di voto ai migranti.

 

Antiproibizionismo legalizzazione delle droghe leggere e liberalizzazione delle altre

 

No alle ingerenze vaticane, le donne non hanno padroni: difesa della 194, sì alla Ru486, diritto alla libera scelta sessuale, unioni civili, diritto al dissenso contro il dogma imposto (solidarietà a studenti e professori Sapienza contro Ratzinger)

 

Una rivoluzione democratica: basta con la democrazia dall’alto imposta da Maastricht, dagli Usa o dal Vaticano. Vogliamo una democrazia diretta, non delegata, con la partecipazione dal basso, con il proporzionale senza sbarramenti. Siamo per la rotazione degli eletti, per la parità assoluta dei generi nelle istituzioni, per il limite di mandato a due legislature, per il divieto di cumulo degli incarichi, per la democrazia diretta e partecipata, per il potere dal basso a partire da chi lavora.

 

CHI CHIAMA IL MANICOMIO? CHI C'HA UNA CAMICIA DI FORZA?

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se un bene non esenziale, anzi persino pericoloso per la salute, un modo per controllarne il consumo è stra-tassarlo come si fa con le sigarette insomma

 

 

Trovata geniale, prima si liberalizza per togliere il mercato dalle mani della mafia, poi si stratassa per ridurre il consumo; perchè non legalizzare la mafia allora, così c'è già una rete di importazione e di distribuzione capillare ed efficiente!

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è diverissimo il principio anche come dici tu

Difficile far debiti con il farmacista , facile e pericoloso con il pusher

 

se poi perde quel senso di proibito i consumi calano di suo

 

In italia la lotta alla dorga è scarsa, ci vorrebbero 160 000 uomini stando a Panorama per esempio.

 

Il proibizionismo fallisce ovunque sia applicato

Dovremmo usare l'esempio dell'Olanda

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Rick86 grazie per aver postato il programma di sinistra critica, non ho mai riso così tanto. nel frattempo preparo le valige. se vincono le elezioni emigro in svizzera, perchè l'italia diventerebbe peggio del burundi.

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è diverissimo il principio anche come dici tu

Difficile far debiti con il farmacista , facile e pericoloso con il pusher

 

se poi perde quel senso di proibito i consumi calano di suo

 

In italia la lotta alla dorga è scarsa, ci vorrebbero 160 000 uomini stando a Panorama per esempio.

 

Il proibizionismo fallisce ovunque sia applicato

Dovremmo usare l'esempio dell'Olanda

 

Qual'è l'esempio dell'Olanda?

 

Sul calo dovuto al senso del proibito sono molto scettico, semmai il contrario; proprio per una questione educativa non considero giusto liberalizzare la droga.

Se non ricordo male poi il costo della droga (e quindi la necessitò di ricorrere ad atti criminali per finanziarsi) è uno dei cavalli di battaglia degli antiproibizionisti, per cui il discorso di alzare i prezzi di stato non quadra.

 

Continuamo la discussione su un nuovo topic come suggeriva Vorthex?

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Bravo paladin questo era il succo del mio discorso; sull'alcool invece ti invito a riflettere su cosa sia per il paese la produzione di vino (siamoda poco i maggiori produttori mondiali sorpassando i mangiarane) e sull'uso che l'italiano medio ne fa, anche se ovviamente ci sono brutte eccezioni;

 

Infatti, non sono pazzo Rick. Il mio discorso, fin dall'inizio, è stato riferito solo ai superalcolici.

 

 

Il programma della Sinistra l'Arcobaleno è veramente frutto di idee anacronistiche e si pone degli obiettivi che, pur essendo realizzabili, evocano un pò il Venezuela di Chavez, la Cuba di Castro, la neutralità della Svizzera.

 

Stai tranquillo Venon...non ti preoccupare per le valigie. La possibilità che vinca le elezioni rimarrà tale, non diverrà mai probabilità, men che mai certezza.

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In effetti io considererei queste elezioni quasi alla stregua di quelle post-tangentopoli, di rottura; cambiano i partiti, cambiano le alleanze e le novità sono oggettivamente tante; da qui anche l'alta (per l'Italia) fluidità degli elettori; stando ai sondaggi di Berlusconi (quindi stime in prudenza) il PD dovrebbe arrivare al 34%, quando in teoria partiva dal 28-29% (PD meno SD meno qualche transfuga della margherita).

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  • 1 mese dopo...

Ho voluto riesumare questo topic per alzare un pò il livello del dibattito.

 

Vi vorrei rendere partecipi di una considerazione che sto seriamente maturando e cioè: Mi sto veramente convincendo che per quanto possa essere partorita con buonissimi propositi l’idea che, IN ITALIA, lo Stato possa assolvere alla funzione di fornitore dei più disparati servizi che non siano la tutela dell’ordine pubblico, la difesa e pochissimi altri servizi essenziali, essa è destinata a peggiorare i problemi che si propone di risolvere o nella migliore delle ipotesi a fallire.

 

In altre parole mi sto seriamente convincendo che, qui da noi, prima si lasciano al sistema privato e al mercato certe materie togliendole dalla gestione di un sistema centralizzato che fagocita risorse per restituire inefficienze prima si avrà un paese moderno sulla strada dello sviluppo. Ed allo stesso tempo sarà possibile utilizzare capitali privati per fornire effettivamente servizi all'altezza del 7° paese più industrializzato del mondo.

Idea questa, ovviamente, appartenente al patrimonio della destra.

 

E farò un esempio banale ma efficace: la ricerca.

Allora, in Italia, questa benedetta ricerca non è possibile o non si vuole portarla avanti a livello pubblico. Ogni campagna elettorale ci si riempie la bocca di annunci sull'incremento dei fondi per la ricerca e poi puntualmente ci ritroviamo sempre peggio...Ho appreso giusto qualche giorno fa che ultimamente sono stati completamente tagliati i fondi destinati al nostro centro di ricerca al Polo Sud, uno tra i primi del mondo per quantità e qualità delle ricerche. Un centro che aveva 30 anni di attività e che, senza interventi, sarà destinato a scomparire.

Bene, anzi male, molto male. E allora mi dico basta, proviamo altrimenti. Favoriamo fortissimamente la ricerca privata, come avviene negli Stati Uniti e sgraviamo lo Stato di un compito che tanto è avvertito solamente come un peso. Io voglio che la ricerca in questo Paese si faccia e si faccia massicciamente e con serietà perchè ne abbiamo disperatamente bisogno...

 

Parliamone, ma più della ricerca, vorrei sapere le vostre opinioni sull'idea dello Stato essenziale ridotto a pochi servizi fondamentali che è idea vecchia ma non per questo superata.

Modificato da Paladin
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Lo Stato, in un sistema quasi del tutto privatizzato, se non fornisce servizi deve almeno fornire i controlli. In un paese come l'Italia, dove per la maggiorparte della popolazione il senso civico manca ampliamente, non si può privatizzare senza garantire al consumatore o al dipendente quella sicurezza che un impiego pubblico fornisce.

 

Naturalmente ritengo improponibile la privatizzazione di settori come l'Istruzione, la Sanità, la Polizia e la Difesa, ognuno dei quali meriterebbe una discussione a sè.

 

Paladin, sono d'accordo con te, i servizi come trasporti, gas, luce, infrastrutture, vanno privatizzati. Però al tutto vanno affiancati una giusta pressione fiscale, la garanzia del posto di lavoro per i dipendenti, controlli seri e l'assenza di ogni minimo conflitto d'interesse, nonchè un forte potere e una vera autonomia alla magistratura, lotta perpetua e senza compromessi alla criminalità organizzata e l'autorità assoluta del governo laddove venga richiesta, ad esempio, l'investitura di un commissario generale.

 

Senza queste ultime condizioni i servizi cosiddetti "para-pubblici", che attualmente in Italia sono quell'insieme di aziende nate dalla privatizzazione di trasporti & Co., si tramutano in mangia-contributi statali\regionali\proviciali\comunali che siano e pozzi di San Patrizio per tutti quelli che riescono a truccare un appalto. E nel nostro Bel Paese, Paladin, è ancora troppo facile.

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Caro Paladin non sono d'accordo col tuo ragionamento.

 

Intendiamoci non sono per uno stato che controlli centinaia di industrie come era negli anni settanta, ne tantomeno per una economia di tipo comunista. Ma ci sono dei settori in cui uno stato non puo e non deve abdicare alle sue responsabilità. Dividerei tali settori sotto due grandi categorie, poichè diverse sono le ragioni per le quali devono restare pubbliche.

 

(Questo è un edit, credit un topic di Tuccio) Intanto non dobbiamo scordarci il primo, basilare, compito dello stato: fare le regole del gioco e controllare che vengano rispettate. Ciò assume particolare importanza nell'economia, in quanto senza un rigido controllo che le regole vengano rispettate si può arrivare a conseguenze catastrofiche: senza tirar fuori il '29, pensiamo solo alla crisi dei mutui sub-prime in USA. Ovviamente controllo non significa direzione, esattamente come arbitro non significa allenatore. (Fine edit)

 

Il primo settore è quello che definirei strategico, ovvero quelle infrastrutture e quelli strumenti in qui soltanto il peso specifico e l'inattaccabilità dello Stato possono garantirne la costruzione, portare vantaggi alla popolazione (in termini di competizione/mercato mondiale) e la sicurezza del controllo di importanti assetti in caso di crisi. Abbiamo:

- La sicurezza interna ed esterna (FF.AA., Polizia, Finanza, Intelligence ecc.)

- Le realizzazione delle grandi opere pubbliche, come la TAV ma incluso anche per via della sua non redditività nel breve-medio termine il nucleare

- Parte della ricerca, cioè quella che non garantisce nel breve termine quella redditività necessaria perchè un privato se ne sobbarchi l'onere

- L'ENI, e ci vorrebbe un paragrafo apposta solo a spiegare bene il perchè. Giusto pensa all'esperienza di Mattei e al fatto che un singolo compratore è in grado di ottenere prezzi migliori con una maggiore capacità contrattuale

- I tralicci elettrici, le antenne telefoniche, ecc. Attenzione, non le società che forniscono il servizio, quella a cui paghiamo la bolletta tanto per intenderci ma soltanto il traliccio o la rete in se.

 

Il secondo settore è quello che definirei "solidaristico", ovvero dove lo stato non necessariamente deve essere presente come fornitore esclusivo ma dove deve comunque assumersi l'onere di fornire a tutti i cittadini un servizio minimo anche se non sono in grado di pagarlo. Lo sappiamo tutti no come funziona la sanità negli USA. Se tu, per esempio, hai un tumore ma la tua assicurazione non ti copre l'operazione necessaria per estirparlo, te lo tieni. Sono cose, questo è solo un esempio, che reputo profondamente ingiuste.

Il mio ideale, le linee guida che hanno portato a questa sicuramente incompleta lista, sono quelle di una "economia solidarista di mercato" in cui è compito dello stato farsi carico di quelle persone lasciate ai margini dalla competizione e dalla economia di mercato, necessarie e fondamentali comunque per garantire la crescita e il successo economico del paese. E non credere, ci guadagniamo tutti, in termini di conflitti sociali evitati e di pace e quieto vivere, nel voler questo.

A questo punto penso siano chiari i punti:

- Istruzione

- Sanità

- Pensioni per quegli anziani non in grado di sopravvivere da soli

- Sussidi ed aiuti alle persone bisognose. Guarda, non pensare solo ai disoccupati. Io vivo in Svezia (ancora per qualche mese) e ciascuno studente prende, gratis, circa 300 euro al mese per il solo studiare all'Università. Se poi vuole, ed è cosa che fanno quasi tutti, ci puo aggiungere altri 700 euro che restituirà poi a tasso zero quando inizierà a lavorare. Ovviamente dai 18 anni in poi nessuno svedese si sogna più di vivere con la propria famiglia. Bamboccioni (NB, la famosa dichiarazione di Padoa Schioppa) a 30 in casa con la mamma in Italia, certo, ma il motivo c'è.

 

Ecco, vuoi il mio ideale di paese a livello economico: la Svezia e il Welfare State dei paesi nordici. Pagano quanto noi di tasse, ma come vedi gli torna indietro molto di più e nessuno si lamenta. Tra l'altro, altra cosa interessante, così facendo si livella la ricchezza della popolazione riducendo i super-ricchi e i poveri.

 

PS: CHIEDO AI MODERATORI DI PRESTARE PARTICOLARE ATTENZIONE CHE QUESTA DISCUSSIONE NON SCADA AI PROCLAMI PROPAGANDISTICI ED AGLI INSULTI. 10 BELLISSIME PAGINE SENZA PROBLEMI, SPERO CONTINUI COSI'.

SFOGHIAMOCI TUTTI NEGLI ALTRI THREAD.

Modificato da Rick86
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rick86 ogni sistema ha i suoi lati positivi/negativi ma in italia nessuno funzionerà mai perché manca la cultura della legalità e il senso civico, perché abbiamo parlamentari condannati in (quasi)tutti i partiti, perché la giustizia non viene fatta funzionare di proposito, ecc... ecc...

 

in italia ora come ora la parola convenzionata con lo stato puzza di marcio da lontano finchè non si cambia questo stato di cose potremo ragionare solo in astratto su qualsiasi tema la realtà sarà sempre diversa

 

EDIT

all'estero tutto funziona perchè c'è un rispetto maniacale delle regole

 

Volete la prova?

esempio banale.

che differenza c'è tra attraversare la strada a roma e a torino con attraversarla in Francia, in Inghilterra o in svizzera?

Modificato da Leviathan
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Personalmente sono d'accordo ad una sempre maggiore privatizzazione dei servizi, magari finanziati con tasse obbligatori, in quanto il pubblico in Italia tende sempre a diventare un inutile buco nero.

O, almeno, cercare di far lavorare il settore pubblico in regime di concorrenza, non permettendogli di campare in perdita.

Vedrei, ad esempio, molto bene il modello Lombardia portato al resto del paese, e forse Formigoni alla sanità potrebbe fare molto a riguardo.

 

Una cosa su cui ha posto l'accento Rick e che, a mio parere, è stato l'errore principale delle privatizzazioni, è il mancato controllo pubblico sulle reti che ha reso difficile una sana concorrenza, specie nel settore elettrico (dove terna è di proprietà di enel), ma anche nel settore telefonico, dove fino a poco tempo fà per avere un fisso bisognava gioco forza pagare un dazio medievale.

 

Un ultimo commento: è stato detto sopra che questo topic è ancora "vergine" delle cazzate che ormai imperversano su qualsiasi argomento vagamente politico sul forum, quindi evitiamo di parlare di politici condannati, magistrati ecc.

Qui si parla di programmi.

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sono d'accordo con Leviathan. A mio parere il grande problema dell'italia, non l'unico sia chiaro, ma quello di cui, sono convinto, una sua soluzione porterebbe un cambiamento "rivoluzionario" è quello dell'inefficienza quasi totale dell'amministrazione pubblica. Avere uno stato più o meno solidaristico o imprenditore non cambia la situazione se alla base non vi è un'amministrazione efficiente. L'amministrazione pubblica è un "carrozzone" di 3 milioni di lavoratori che ha una produttività estremamente bassa, questo perchè non che tutti lavorino poco e magari male, ma perchè quasi in ogni settore c'è una fascia di lavoratori che si guadagna lo stipendio (anche se qui qualche correzione sulla produttività occorre farla) e un'altra fascia di lavoratori che al contraio "scalda la poltrona". Di esempi penso tutti ne hanno sottomano quindi ne illustrerò qualcuno particolarmente grave. le assenze negli enti locali : dalle ricerche che si fanno le amministrazioni locali del nord e del centro hanno assenze per malattia decisamente troppo elevate, al comune di roma in media oltre i 26 giorni l'anno, ed anche la virtuosa valle d'aosta è su quei livelli. Al sud invece la situazione è all'opposto! ovvero dai dati ministeriali in sicilia,calabria,campania sono tutti stakanovisti con in media 5 giorni di malattia l'anno. Dato che vale sempre la massima in medium stat virtus, se ne deduce che al nord sono troppo lassez-faire mentre al sud c'è un serio problema di controlli. altri esempi: vi ricordate i 10000 operai forestali della calabria?? ebbene sì in calabria ci sono 10000 operai forestali (praticamente guardie forestali senza le stellette) che, dato che in calabria ci sono sempre tantissimi incendi e in lombardia ci sono circa 250 guardie forestali (sì 250 contro 10000 non ho . sbagliato) dubito altamente che questi signori facciano veramente qualcosa. ancora: andiamo in campania: in questa regione abbiamo il rapporto tra spazzini e abitanti è di 25 volte la media nazionale ( l'hanno detto a Report quindi forse, qualcuno di voi se lo ricorda). Considerando come stanno adesso le strade della campania dubito che anche questi signori facciano bene il loro lavoro. Altro ancora: tutti più o meno conoscono la tirrenia, ebbene la tirrenia è la prima compagnia di trasporto passengeri in nel mediterraneo, nel suo settore è effettivamente un colosso, ma, nessuno lo dice, versa nella stessa situazione di alitalia: navi vecchie, troppo personale, tariffe poco competitive, mercato sempre più aggressivo. In conclusione tirrenia è sempre più in forte perdita ed è destinata al collasso, ne più ne meno quello che sta succedendo ad alitalia. Altro dato che non viene divulgato spesso: il rapporto tra poliziotti (mettendo insieme carabinieri,polizia,finanza) e abitanti è il più ELEVATO al mondo. pensate che prima eravamo superati solo dall'iraq di saddam. eppure tutti dicono che bisogna aumentare i poliziotti, me basterebbe tirarli fuori dagli uffici. Altro esempio, questo fa veramente rabbia: nella regione sicilia c'è un dirigente ogni tre dipendenti, il lombardia mi sembra che sia superiore a 10:1 (cmq quando lessi l'articolo a riguardo era decisamente superiore alla sicilia). Giusto per specificare l'infornata di dirigenti ci fu all'epoca dell'amministraizone cuffaro. Un'altro esempio che mi riguarda da vicino: la regione lazio ha il più alto rapporto tra dipendenti regionali e abitanti della regione, ha la più bassa produttività e dulcis in fundo abbiamo il più alto deficiti sanitario (oltre 10 miliarid di euro) che storace ha creato e marrazzo non è stato capace di ridurre (almeno a livello strutturale).

Se si riuscissero a corregere queste anomalie dell'amministrazione pubblica la situazione cambierebbe radicalmente. Inoltee aggiungo che non è una missinone impossibile, le poste prima erano portate ad esempio dell'inefficienza pubblica, ora hanno un'organizzazione moderna ed efficiente ( e vorrei vedere perchè dal 2010 dovranno cominciare a competere anche sul territorio nazionale con i colossi come dhl,ups e via dicendo).

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Rick, il tuo discorso è equilibrato e ragionevole (come sempre del resto) ma io credo che sia necessario sempre rapportarsi alla realtà locale, quella con la quale si ha a che fare.

Tu mi parli della Svezia che, insieme ad altri paesi nord-europei, costituisce un esempio di efficienza e modernità per tutti; ma che beneficia di una classe di amministratori competenti ed onesti e di un popolo altrettanto onesto, educato e civile.

Ebbene...dove troviamo tutto ciò qui da noi? Io non ne trovo traccia per quanto mi affanni a cercarla e speri ogni giorno che sia la volta buona.

Ed è così, sia ben chiaro, non perchè siamo poveri e sfortunati...Siamo noi stessi ad aver prodotto una classe politica di cotanta inadeguatezza e corruttibilità ed una classe di amministratori e dipendenti pubblici altrettanto corruttibili, svogliati e incompetenti (non voglio generalizzare assolutamente ma la maggioranza è così). Noi ci stupiamo quando vediamo in tv i nostri rappresentanti politici che si azzuffano, si danno dei comunisti, dei fascisti, si insultano. Ma di cosa ci stupiamo? Se è vero che chi ci governa non è altro che espressione del popolo italiano, basta vedere cosa succede in piccolo su questo forum per rendersi conto del perchè.

E' da questa presa di coscienza che ho maturato il mio discorso. Due sono le alternative possibili: o ci adoperiamo affinchè si riesca ad accrescere radicalmente in questo paese una coscienza sociale degna di questo nome, in cui ognuno si senta veramente parte di un tutto e di un comune progetto (che è vivere bene insieme) e in cui, soprattutto, si senta responsabilizzato e non viceversa per il fatto che amministra dei soldi che sono di tutti (ma è un'impresa, a parer mio, titanica); o veramente l'unica cosa da fare è affidare quasi tutto (tranne difesa, sicurezza e giustizia, sanità, istruzione e poco altro) ai privati (regolamentati ovviamente trattandosi di servizi pubblici essenziali).

 

 

Per il discorso sui servizi locali come gas, acqua, luce, ed altro risponderò nel prox post se no questo si allunga troppo.

Modificato da Paladin
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Il problema è che anche affidando la gestione di alcuni apparati a privati, i noti problemi di inefficienza e corruzione rimarrebbero in gran parte. un esempio su tutti: la telefonia mobile. Sebbene ci si vanti che grazie al libero mercato le tariffe telefoniche siano diminuite, l'efficienza nel settore è ben lungi dal raggiungere livelli che esistono in altri settori. ci sono voluti più di dieci anni per eliminare l'iniquo "costo di ricarica" o la limitazione dei 12 mesi di validità del traffico, le stesse società telefoniche tim,vodafone,tre,wind hanno livelli di indebitamento da essere fatali a qualsiasi altra società. senza contare che il mercato della telefonia mobile è "protetto" dalla concorrenza dello sviluppo di internet su supporti mobili, che se reso libero da limitazioni sui contenuti e protocolli, spazzerebbe via le società di telefonia mobile nel giro di pochi mesi. Ma in generale tutto il mercato delle telecomunicazioni, esempio portato da tutti come modello per l'efficienza del privato rispetto al pubblico, ha parecchi limiti e inefficienze.

chiariamo, sono d'accordo che in generale, in molti settori, il privato sia superiore ad un modello pubblico, ma solo se, a monte, esiste tutta una serie di leggi,regolamenti, controllori ed apparati di controllo severi,chiari e, per quanto possibile, incorruttibili. Il mercato funziona solo se le regole sono uguali per tutti, ben definite e sopratutto chi non rispetta tali regole viene punito severamente. Siamo in un paese doveil falso in bilancio è un reato amministrativo, dove l'insider trading è all'ordine del giorno. Gli stati uniti, "terra della libertà", sono liberi perchè esistono regole ben precise: gli amministratori di enron stanno in galera per il falso in bilancio, da noi i "furbetti" stanno in costa smeralda!!!

Se non riusciamo a creare una classe di politici ed amministratori che tengono veramente alla res publica, qualsiasi passaggio da pubblico a privato sarà solo fallimentare.

Con il Pd ritengo che un passo in avanti sia stato fatto, certo piccolo,imperfetto e non "premiante" a livello di governo, però è stato fatto e una parte degli italiani ha dimostrato di crederci. Ora bisogna andare avanti.E sperare che accada qualcosa anche dall'altra parte, anche se, sinceramente, non intravedo neanche lontanamente a destra qualcuno che creda veramente nella meritocrazia e non nel clientelismo.

 

 

 

sul federalismo o non-federalismo c'è qualcosa che cmq mi lascia interdetto, non ricordo se l'ho già scritto in questo topic o su un altro, però ripeto ed amplio il concetto:

una riforma federale "pesante" era già stata fatta dal precedente governo berlusconi, però era stata bocciata seccamente dalla maggior parte del popolo italiano (specialmente al sud). ora con il nuovo governo (votato massicciamente sia al nord che al sud) la riforma federale voluta dalla lega sarà sulla stessa linea di quella precedente, quindi c'è qualcosa che non torna. eppure non è difficle capire che se il 70% delle tasse di una regione rimane nella stessa regione il sud è destinato alla povertà!!!!e il nord dovrà internazionalizzarsi perchè se il sud crolla le industrie del nord perdono il loro primo mercato ed ancora di salvezza: è vero che al nord pagano le tasse con cui si da "da mangiare" al sud, ma è anche vero che quel "da mangiare" del sud è prodotto al nord.

Modificato da blackout85
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I problemi maggiori in Italia non sono connessi con la scelta pubblico/privato (anche se, lo ripeto, tra il modello svedese e quello americano continuo a preferire quello svedese) quanto su un singolo enorme macigno che lega le mani a qualsiasi governo: il debito pubblico. Ogni anno paghiamo 70 e passa miliardi di euro solo in interessi del debito pubblico. Avete idea di quanto siano 70 miliardi di euro? Una manovra economica vale tra i 15 e i 35 miliardi; il bilancio della Difesa vale 17 miliardi; il ponte sullo stretto costerà 2-5 miliardi. Vi rendete conto ora quanto siano questi 70 miliardi che ogni anno paghiamo in interessi sul debito?

Il risanamento dei conti pubblici deve (dovrebbe) avere la precedenza.

Sugli statali poi: certo avete ragione. E mi sembra che pian piano i numeri stiano calando ma le difficoltà maggiori qui sono legate 1) alla difficoltà di licenziare un impiegato pubblico (anzi, l'impossibilità di farlo) e 2) il fatto che numerosi partiti utilizzano i posti pubblici delle amministrazioni da loro controllate come caramelle elettorali per avere voti.

Sulla mentalità lancio una provocazione: i buoni esempi in Italia non mancano; il Trentino Alto Adige ma anche direi molte parti del Nord e del centro Italia.

Ma se scendiamo sotto Roma le cose cambiano. Perchè?

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Il problema è che anche affidando la gestione di alcuni apparati a privati, i noti problemi di inefficienza e corruzione rimarrebbero in gran parte. un esempio su tutti: la telefonia mobile.

 

A parte che è tutto da vedere, perchè ci sono tantissimi esempi di società a capitale privato che funzionano alla perfezione e generano utili a destra e a manca...

 

In secondo luogo, i soldi pubblici, dei contribuenti, sarebbero salvi e non sperperati o rubati come fossero granelli di sabbia.

 

Sulla mentalità lancio una provocazione: i buoni esempi in Italia non mancano; il Trentino Alto Adige ma anche direi molte parti del Nord e del centro Italia.

Ma se scendiamo sotto Roma le cose cambiano. Perchè?

 

Il Sud non va perchè la mentalità è ancora peggiore che al Centro o al Nord e per via del sempre radicato potere delle mafie.

 

E proseguendo nella provocazione aggiungerei che certe volte sarei tentato di eliminarli fisicamente i mafiosi, camorristi e via dicendo un pò come succede in Colombia con le Farc o in Israele con i terroristi di Hamas...avete presente quel film con Harrison Ford, "Nel segno del pericolo"? Si potrebbe trarre uno spunto interessante... :ph34r:

Modificato da Paladin
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Il Sud non va perchè la mentalità è ancora peggiore che al Centro o al Nord e per via del sempre radicato potere delle mafie.

 

Bravo Paladin, era esattamente quello in cui volevo andare a parare. Qualunque sistema economico preferiamo siamo giunti alla conclusione che la prima cosa da cambiare è la mentalità degli italiani. Poi siamo passati alla mentalità dei cittadini del sud e quindi alla mafia. Ritornando all'inizio quindi è la Mafia il nemico principale dello stato. Aggiungiamoci poi i miliardi di euro in nero non tassati frutto delle sue mille attività illegali e la cosa inizia ad interessare anche il ministro dell'economia

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