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Cicarè CH-14 Aguilucho


Tuccio14

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La piccola aquila argentina.

 

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I primi voli del prototipo sperimentale risalgono allo scorso marzo ma solo di recente il costruttore argentino Cicarè ha divulgato le prime immagini e foto del programma. Sviluppato a partire dagli inizi del 2006, il CH-14 Aguilucho ("piccola aquila" o "aquilotto") risponde ad un requisito dell'Esercito argentino per l'offerta di un elicottero leggero d'attacco e ricognizione, senza per questo escludere altre possibili configurazioni per il mercato paramilitare (pattugliamento aereo e sorveglianza dei confini) e civile (addestramento, lavoro agricolo, antincendio, controllo di elettrodotti e gasdotti).

 

cicare002.jpg

 

Spinto da un turboalbero Rolls-Royce Allison 250-C20B capace di erogare una potenza massima continua di 370hp, l'Aguilucho ha un peso massimo al decollo di 1.450 chilogrammi e fa largo uso di compositi. Entro la metà del 2008 il primo prototipo (che ha raggiunto e superato le 100 ore di volo) dovrebbe essere affiancato da altri tre esemplari di pre-produzione equipaggiati nelle versioni militare, paramilitare e civile; per la campagna di certificazione le stime prevedono un periodo di 24-36 mesi. (Fonte Volare)

 

http://www.machtres.com/cicare.htm

 

Io personalmente credo che tuttosommato sia un progetto valido, con buone possibilità di inserimento nel mercato degli addestratori, potrebbe sostituire molti R-22 in giro per il mondo una volta invecchiati... Senza contare che anche per l'estetica ci sta tutto un plauso ai progettisti sudamericani! :okok:

Modificato da tuccio14
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Un piccolo elicottero, economico e con uno schema più che classico.

Gli argentini badano più alla sostanza che all'apparenza!

Dubito che possa montare grandi armamenti, il limite di 1,5 tonnellate lo relega al ruolo di semplice ricognitore.

 

MAURICE

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Credete che la formula "biposto in tandem" possa portare vantaggi a fini addestrativi e/o operativi?

 

Ne dubito, è sempre meglio che l'istruttore stia al fianco dell'allievo. Non si è mai vista una lezione di scuola guida con l'istruttore seduto dietro :rotfl:

 

Scherzi a parte, la scelta di mettere i sedili in tandem nasce dall'esigenza di ridurre la sezione frontale dell'elicottero, così che sia più difficile da colpire da eventuali minaccie terrene.

 

MAURICE

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L'aeronautica argentina è lo specchio della storia della sua nazione.

 

Negli anni '70 l'economia argentina ha attraversato una fase di grande crescita, accompagnata però da politiche protezioniste che tutt'oggi caratterizzano l'economia di quel paese, anche in ambito aeronautico.

 

Con i militari al potere nella fase storica pre-Malvinas (quella dei Golpes) la forza aerea ha goduto di enormi finanziamenti che hanno consentito l'acquisto di ottime macchine estere. In particolare erano i prodotti francesi (dopo che negli anni '60 erano stati i velivoli americani a farla da padroni) a essere oggetto di particolari attenzioni da parte delle varie giunte militari che si sono succedute negli anni (fino all'ultima di Galtieri), anche perchè all'epoca vigeva un embargo che imponeva restrizioni alla vendita di armamenti allo stato sudamericano.

 

All'inizio del 1982, anno del conflitto delle isole Falkland, la macchina bellica aeronautca argentina poteva contare quindi su una flotta numericamente e qualitativamente di ottimo livello: i Mirage 3C e 5, i Dassault Super-Etendard, gli ottimi A-4Q Skyhawks, gli italiani MB326GB ed MB339AA e i turboelica IA-58 Pucara.

 

Dopo il conflitto tutto cambia. La democrazia viene restaurata e le forze armate, viste dal paese come una minaccia e non una garanzia, subiscono enormi ridimensionamenti nel budget. La forza aerea deve fare i conti con le enormi perdite inflitte dagli Harrier inglesi e si vede costretta ad acquistare aerei di seconda mano dal Perù e da Israele (fra cui qualche Dagger).

L'enorme e smisurato ego argentino riaffiora lentamente e le poltiche protezioniste tornano prepotentemente. In questo contesto storico l'aeronautica argentina inizia a sviluppare una serie di progetti "home made", progetti che partoriscono aerei destinati a non essere mai prodotti o, se prodotti destinati, al solo mercato argentin,o poichè di poca qualità e modeste performance.

 

Il più eclatante fra questi è l'addestratore basico a reazione FMA IA-63 Pampa, molto simile al Siai-marchetti S-211 (quello che è attualmente diventato l'M-311 e che per ora è solo un dimostratore tecnologico). Il Pampa è un aereo si semplice concezione e piuttosto robusto, tuttavia le sue prestazioni non sono di alcun rilievo.

Il Pampa ha partecipato al concorso per il programma JPATS, vinto poi dal Pilatus PC-9 TexanII, ed è stato uno dei primi ad essere scartato.

Attualmente ne sono stati costruiti pochi esemplari, tutti in forza alla Fuerza Aerea Argentina.

 

Dove voglio andare a parare con questa digressione storica?!

Semplice, l'elicottero argentino è esattamente l'emulo ad ala rotante del "Pampa".

L'ingegneria aeronautica argentina è ancora troppo rozza per riuscire a produrre velivoli che si riescano ad affermare nei mercati internazionali, dove trovano competitors di assoluto valore come Agusta-Westland, Sikorsky, Bell, ecc. Ma gli argentini questo ancora non lo hanno compreso, e non si rendono conto che sarebbe più opportuno investire le risorse destinate allo sviluppo dei vari "Pampa" e "Aguilucho" in prodotti esteri (cercando di entrarne in possesso con formule distinte dall'acquisto, vista la svalutazione abissale della moneta argentina, magari ricorrendo a forme vantaggiose di leasing).

Il Cicarè pur dotato di propulsione Rolls-Royce resta un mezzo eccessivamente semplice per poter soddisfare le esigenze addestrative delle aeronautiche mondiali. Non basta la configurazione con i due posti in tandem per farne un mezzo ideale per l'addestramento degli elicotteri d'attacco come l'Apache o il Mangusta: sono le specifiche tecniche e le prestazioni di un mezzo a farlo idoneo per certi scopi.

Inoltre è proprio la sua conformazione a tandem che, a mia opinione, lo penalizzerà tantissim perchè non riuscierà ad affermarsi nemmeno sul mercato civile (chi vuole un elicottero da turismo dove non puoi neanche vedere in faccia la persona che ti sta accompagnando?).

Potrebbe essere al limite un buon mezzo agricolo, ed in Argentina questo mercato è importantissimo.

Io lo prevedo come un ennesimo flop: l' "Aguilucho" (nda l'Aquilotto) volerà basso....

Modificato da paperinik
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Io personalmente credo che tuttosommato sia un progetto valido, con buone possibilità di inserimento nel mercato degli addestratori, potrebbe sostituire molti R-22 in giro per il mondo una volta invecchiati... Senza contare che anche per l'estetica ci sta tutto un plauso ai progettisti sudamericani! :okok:

Dopo il post di paperinik mi tocca ricredermi! :offeso: Bella analisi! :adorazione:

Modificato da tuccio14
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  • 1 anno dopo...
  • 3 settimane dopo...
La piccola aquila argentina.

 

cicare001.jpg

 

I primi voli del prototipo sperimentale risalgono allo scorso marzo ma solo di recente il costruttore argentino Cicarè ha divulgato le prime immagini e foto del programma. Sviluppato a partire dagli inizi del 2006, il CH-14 Aguilucho ("piccola aquila" o "aquilotto") risponde ad un requisito dell'Esercito argentino per l'offerta di un elicottero leggero d'attacco e ricognizione, senza per questo escludere altre possibili configurazioni per il mercato paramilitare (pattugliamento aereo e sorveglianza dei confini) e civile (addestramento, lavoro agricolo, antincendio, controllo di elettrodotti e gasdotti).

 

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Spinto da un turboalbero Rolls-Royce Allison 250-C20B capace di erogare una potenza massima continua di 370hp, l'Aguilucho ha un peso massimo al decollo di 1.450 chilogrammi e fa largo uso di compositi. Entro la metà del 2008 il primo prototipo (che ha raggiunto e superato le 100 ore di volo) dovrebbe essere affiancato da altri tre esemplari di pre-produzione equipaggiati nelle versioni militare, paramilitare e civile; per la campagna di certificazione le stime prevedono un periodo di 24-36 mesi. (Fonte Volare)

 

http://www.machtres.com/cicare.htm

 

Io personalmente credo che tuttosommato sia un progetto valido, con buone possibilità di inserimento nel mercato degli addestratori, potrebbe sostituire molti R-22 in giro per il mondo una volta invecchiati... Senza contare che anche per l'estetica ci sta tutto un plauso ai progettisti sudamericani! :okok:

devo dire che è carino come elicottero sembra un elicottero alla 007 vorrei prorio vedere come porteranno avanti il progetto di questo elicottero dalla forma sembra un qualcosa di promettente

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