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Rifornimento in volo


sjauu

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I principali metodi del rifornimento in volo son due:

-con il sistema del Basket

-con l'asta

Il rifornimento in volo consiste essenzielmente nell'aggancio tra ilmvelivolo aerocisterna e il velivolo da rifornre. Di preciso non so ma penso che una volta che avviene l'unione, viene aperta una valvola che permette di trasferire il carburante.

 

Spero di essere stato chiaro........ <_<

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Ciao , allora il rifornimento in volo avviene tramite una sonda che puo essere rigida o flessibile, la sonda rigida che trasferisce il carburante viene controllata da un operatore situato nella parte posteriore dell'aereocisterna e che può vedere l'aereo ricevente ,attraverso un sistema di controllo, l'operatore deve manovrare la sonda, che ha un'estensione telescopica, fino a farla entrare in una speciale bocchetta posta sul dorso dell'aereo ricevente . Durante l'operazione di rifornimento, l'aerocisterna vola dritta senza cambiare altitudine e ad una velocità costante, mentre il ricevente deve essere in una posizione ben precisa e ad una quota leggermente inferiore. Le moderne aerocisterne hanno un particolare sistema di luci che permette di capire al pilota quando è in posizione esatta. Una volta in posizione, l'aereo ricevente deve volare in formazione con la cisterna . Quando sonda e bocchetta sono correttamente collegate, un segnale elettrico fa aprire idraulicamente entrambe le valvole e l'operatore attiva le pompe che spingono il carburante lungo la sonda. Quando i due aerei sono collegati, un altro set di luci indica al pilota se si sta avvicinando o allontanando troppo o se sta volando troppo alto o troppo basso: queste luci vengono attivate da alcuni sensori presenti nella sonda. Quando il trasferimento di carburante è completato, le valvole vengono chiuse e la sonda viene retratta automaticamente o manualmente.

 

Spero di esserti stato d'aiuto.....ciao :okok:

Modificato da °Devil°
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boungiorno

ti aggiungo due informazioni:

come dice Devil esistono 2 modi di rifornire:

-il primo è con il basket (usato da EFA, Tornado, Amx, MB339CD, Mirage 2000,...). Dopo essersi ricongiunto con il rifornitore il velivolo ricevente si mette dietro al cestello ad una distanza di qualche metro. Attraveso un sistema di luci (o via radio ) il tanker autorizza il fighter al contatto col cestello, che viene fatto dal pilota a vista, senza ausilio di strumenti o luci. La velocità di contatto è di solito intorno ai 2-5 nodi. L'aggancio avviene meccanicamnete grazie a delle specie di levette metalliche a molla che sono poste sulla punta del probe del fighter. Tali levette permettono anche lo sgancio "a strappo" se il receiver arretra troppo. Normalmente il flusso di carburante comincia quando a bordo vengono aperte le valvole ed il velivolo fighter, una volta agganciato, avanza di qualche metro facendo rientrare il tubo nel "drum". Il pilota è avvisato che c'è flusso dalle luci del tanker e da quelle poste nel suo cokpit.

-il secondo è con l'asta (usato da F15, 16,...). qui il processo è lo stesso ma le levette di cui ti parlavo sono sull'asta stessa del receiver che viene "incastrata " nel fighter.L'asta infatti è mossa da un operatore nel tanker. Per il pilota questo tipo di rifornimento è più facile da eseguire. Per mantenere la posizione il receiver utilizza come riferimento delle linee disegnate sotto la pancia del tanker. Qui il flusso di carburante inizia dopo l'aggancio su comando dell'operatore del "boom" (l'asta).

-esiste anche un sistema ad asta con il basket: (montato ad esempio sul kc135fr) in cui c'è l'asta mossa dall' operatore con al fondo il basket.

brutus

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bellissima foto Devil,

come forse sai, a volte, durante le procedure di AAR, se l'aggancio al cestello è troppo "soft" quello che può succedere ....è quello che è nella tua immagine.....la pioggia di carburante.

normalmente è necessario disconnettersi dal tanker ed effettuare nuovamente la connessione al basket

Brutus

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  • 5 mesi dopo...
Una volta che l'aereo da rifornire si aggancia. Quanto tempo ci vuole per rifornirlo? lo so che varia dalla capacità del serbatoio ma potete darmi una media. O potete darmi la velocità di ingresso del JP-4

Grazie

Il sistema Boom and Receptacle fornisce 6000 libbre al minuto mentre per il Probe and Drogue siamo nell'ordine delle 3000/4000 libbre al minuto.

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Grazie per la risposta.

Se qualcuno sa anche il tempo medio mi farebbe un favore.

Quello dipende ovviamente da quanto carburante deve essere imbarcato... non esiste un "tempo medio", che inoltre dipende anche dall'abilità del pilota rifornito a mantenere la posizione.

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  • 1 anno dopo...

riapro questa discussione perchè girando tra le immagini di af.mil, ho notato un immagine quantomeno strana.

Foto

 

E' chiaramente visibile la sonda del rifornimento, ma non so cosa sia quel bagliore. Una luce per l'operatore della sonda per illuminare la zona dell'aereo?

Boh

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Non direi che sia un fotomontaggio e comunque quella è la luce che aiuta nelle operazioni notturne l'operatore al rifornimento in volo.

Qui si vedono alcuni rifornimenti notturni, con relativa faro di illuminazione...

 

http://vids.myspace.com/index.cfm?fuseacti...ideoid=13909478

 

si nemmeno io pensavo al fotomontaggio, anche perchè sul sito ufficale dell'USAF...

in ogni caso grazie del chiarimento.

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  • 11 mesi dopo...

A mio parere poter equipaggiare anche gli aerei civili, soprattutto quelli impiegabili nelle lunghe tratte intercontinentali come il Boeing777, potrebbe aumentare la sicurezza complessiva. Sappiamo che per tratte più lunghe di 10mila km i velivoli devono decollare strapieni di Kerosene infiammabile, ed in caso di emergenza "precoce" l'atterraggio diventa molto rischioso,ed anche il decollo cra più apprensione del solito ai Piloti. Se fosse possibile partire "leggeri" per poi rifornirsi in volo sarebbe tutto più facilitato.

Ancora, nelle sempre più frequenti situazioni di congestione del Traffico aereo in fase di atterraggio intorno agli Hub i controllori di volo sono spesso alle prese con l'ulteriore complicazione dei velivoli in attesa che sono costretti a dichiarare emergenza-carburante a causa delle ore passate ad orbitare in attesa del proprio turno, e il dover "far passare" questi velivoli origina situazioni di potenziale grave pericolo; se potessero essere riforniti in volo, basterebbe mandare un tanker e potrebbero attendere il proprio turno senza problemi

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A parte il fatto che in caso di emergenza il carburante si scarica, ma...

secondo te, far decollare gli aerei con meno carburante di quello che potrebbe essere necessario per ogni evenienza, tenere in aria, non si sa dove e con che soldi, degli aerorifornitori e relativi equipaggi, ed eseguire un rifornimento in volo (operazione notoriamente delicatissima) con equipaggi (civili) addestrati non si sa come, sarebbe più sicuro???!!!

 

Stai scherzando? :blink:

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