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mmi contro pirateria in somalia


davidecosenza

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Alcune precisazioni.

 

1.QUasi sempre chi marcia al 2 giugno sono palombari e non incursori, tra di loro, a volte qualche incursore c'è.

DI solito marciano benissimo, ma con un intercedere diverso e particolarissimo tipico del Gruppo. Quella foto è stata scattata, probabilmente, a fine percorso, quando un po' tutti si rilassano (per intenderci, all'altezza dell'Altare della Patria) e comunque un solo fotogramma non dice nulla.

 

2. gli incursori non si confrontano con i marines ma con i seals.

 

3. Mi pare tutto molto OT

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Scusate l' O.T. è stata colpa mia, Vittorio Veneto ha risposto gentilmente ad una mia curiosità sulla sua caratteristica " firma ". Torno comunque volentieri all'argomento pirateria per patteggiare decisamente per gli interventisti! . Non sono un guerrafondaio , ma solo un realista e quindi sostengo che bisogna partire subito con azioni militari e colpire questi moderni pirati. Ritengo che non bisogna sottovalutare la loro minaccia, il loro modus operandi si sta evolvendo, i tanti soldi estorti alle compagnie di navigazione permettono l'acquisto di armi piu' potenti,battelli piu' grandi e veloci, apparecchiature elettroniche piu' sofisticate, la loro minaccia sarà sempre piu' insidiosa ed efficace. Non solo i soldi e la fama permettono anche coperture politiche internazionalie stanno anche cambiando la loro essenza di semplici predoni in efficaci terroristi ideologici . Non a caso in occasione del sequestro del rimorchiatore Italiano Buccaner si sono ammantati del blasone di ecologisti denunciando il traffico o la dispersione in mare di prodotti pericolosi!!!. Quindi un intervento deciso in tempi stretti del tipo distruzione dei loro mezzi e/o assalto alle loro basi è l'unica alternativa che gli stati fruitori delle rotte prospicienti la Somalia possono attuare. Un ' ultima considerazione in questo momento 10 nostri connazionali ( piu' altri cittadini europei ) sono ostaggi dei terrosti . Eppure sembra che questo non interessi nessuno a cominciare dalla nostra beneamata stampa quotidiana. Probabilmente la vita di un marittimo vale meno di quella di una giornalista come la Sgrena o una operatrice umanitaria come la Torretta!

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Se si vuole fare del qualunquismo allora va bene, anche io sarei per tirargli i missili, trasformare le coste somale in un poligono per il collaudo di TESEO ed EXOCET e magari riesumare una IOWA per un bel cannnoneggiamento vecchio stampo. Rasa al suolo l'area i traffici sarebbero di nuovo sicuri. Così come sarebbe utile e produttivo, alla stessa maniera, radere al suolo Gela e la Locride per sconfiggere la mafia, trasformare in bersagli di missili land attack le varie masserie ascrivibili ai vari boss e picciotti, affondare le navi di clandestini, così non ci arrivano più in Italia, tagliare il pisello agli stupratori... Idee geniali che escono da persone altrettanto geniali, chissà perché queste idee che rimbalzano di bocca in bocca nei bar e i circoli arci di tutta italia non vengano applicate... Magari perché sono ca224t3. Nella fattispecie, l'ho spiegato in maniera puntigliosa, non è realizzabile nè risolutivo un attacco militare contro obiettivi civili, per quanto criminali.

 

Le marine militari fanno quello che va fatto, lo fanno bene e adottano misure adeguate nel contesto. Radere al suolo Boosaaso, Eyl e Haradere non cambierebbe molto, a parte incattivire di più la popolazione e spostare il baricentro da un'altra parte. E coni pirati nigeriani e del benin come ci comportiamo? Radiamo al suolo Cotonu, Porto Novo e Lagos? Mah... I bombardamenti in Colombia contro FARC e Narcos non mi sono sembrati così risolutivi, la campagna afghana, costata miliardi di dollari, la vita di centinaia di militari, visto che Kabul è lontana, vanno ad Islamabad. Che risultatoni!!!!!!

 

L'uso della forza va ponderato e impiegato quando strettamente necessario e vantaggioso.

 

Ma poi mi chiedo, quanti di quelli che propendono per questi fantomatici attacchi hanno mai indossato una divisa? Intendo veramente, non facendo la leva. Perché la storia de "armiamoci è partite" a me francamente ha un po' stufato e le questioni sono due, o parliamo seriamente della questione, o spariamo le solite due o tre fesserie e poi torniamo a fare i confronti "a chi ce l'ha più lungo", inteso su quale nave sia più figa, il sommergibile più grosso, e via discorrendo, argomenti peri quali i voli pindarici sono molto più accettabili, anzi utili, se non altro perché non si deve giocare con la vita e l'onore delle persone che sono in mare a fare duramente il loro dovere. mi irrita non poco il qualunquismo che ruota attorno ai miei amici fraterni che sono lì a fare bene il loro dovere e poi il primo che si sveglia sale in cattedra a dire che quel che fanno è inutile e stupido e che ci fosse lui, allora sì che si risolverebbe la faccenda, ma per favore... Viva la democrazia e la libertà di pensiero, ma tra appassionati di cose militari, un minimo di rispetto del lavoro degli ufficiali e marinai italiani (ed europei) in africa a FARE, e sopratutto a FARE BENE.

Scusate questo sfogo ma ho troppi amici e compagni di corso su Maestrale e De La Penne per non metterla sul personale, inoltre credo che il mio nome, sul muretto della banchina di Gibuti, sia ancora lì.

Modificato da Sangria
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Ospite intruder

[

quote name='Sangria' date='Apr 24 2009, 01:59 AM' post='217797]Se si vuole fare del qualunquismo allora va bene... ... radere al suolo Gela e la Locride per sconfiggere la mafia, trasformare in bersagli di missili land attack le varie masserie ascrivibili ai vari boss e

 

Quello che fa, e continua a fare del qualunquismo, sei tu. La situazione somala e quella italiana non sono paragonabili, qui c'è uno Stato, che funzionerà male quanto ti pare, ma c'è. Là no.

 

 

non è realizzabile nè risolutivo un attacco militare contro obiettivi civili, per quanto criminali

 

In quel tipo di situazione, non è possibile distinguere, e te lo sto ripetendo da non so quanti post, ma tu non vuoi capire e insisti finché non ci chiudono il topic.

 

 

 

E coni pirati nigeriani e del benin come ci comportiamo?

 

In Nigeria, in Indonesia e altrove, c'è uno stato. Che funziona male, ma funziona. Serve ripeterlo ancora a lungo?

 

 

I bombardamenti in Colombia contro FARC e Narcos non mi sono sembrati così risolutivi, la campagna afghana, costata miliardi di dollari, la vita di centinaia di militari, visto che Kabul è lontana, vanno ad Islamabad. Che risultatoni!!!!!!

 

Situazioni diverse, e lo sai benissimo.

 

 

 

 

Perché la storia de "armiamoci è partite" a me francamente ha un po' stufato

 

A me ha stufato di ripetere sempre i medesimi concetti con uno che non li vuole capire. E adesso ti dico una cosa fuori dei denti e se è politicamente scorretta non me ne frega niente: quelli come te parlano perché non rischiano niente, non hanno mai navigato su una petroliera in vita loro, non sanno i pericoli che si corre, le sofferenze, non sanno niente di niente. Non hanno amici parenti o colleghi che rischiano la pelle, e allora si possono permettere di fare i garantisti. E si permettono di continuare a fare i garantisti perché sanno che prima o poi interverrà lo Zio Sam, o il Cugino Abdul, o Papà Mao o Nonno Chandrash, manderà i suoi cazzutissimi marines a fare una strage senza guardare troppo per il sottile e quelli come te potranno continuare a gioire di essere italiani brava gente.

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Rispondo io per Sangria, e anche per il sottoscritto.

 

Sangria e' in SPE in MM, direi che dei presenti, essendo io congedato, e' probabilmente l'unico che rischia davvero di andare al largo della Somalia.

 

Io ho gia dato, con Unosom nel 1993, e nel 94 con Albatros in Mozambico, e iniziando con Libano2 nel 1984.

 

Non ho parenti o amici imbarcati su mercantili, ma mi piacerebbe sapere quanti di noi qui ne hanno. Spero tu, almeno ,Intruder.

 

Io ho rischiato la pelle, e sul serio. Sangria forse lo ha fatto e forse lo farà.

 

Poi un giorno mi spiegherai a quanta gente hai sparato, e a quanta ne sparerai in futuro. Perchè qui, se c'e' uno che manda gli altri a togliere le castagne dal fuoco, sei proprio tu. Almeno a parole.

 

fai una cosa: comincia ad andare la, e a sparare. Noi ti veniamo dietro.

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Ospite intruder
Rispondo io per Sangria, e anche per il sottoscritto.

 

Sangria e' in SPE in MM, direi che dei presenti, essendo io congedato, e' probabilmente l'unico che rischia davvero di andare al largo della Somalia.

 

Io ho gia dato, con Unosom nel 1993, e nel 94 con Albatros in Mozambico, e iniziando con Libano2 nel 1984.

 

Non ho parenti o amici imbarcati su mercantili, ma mi piacerebbe sapere quanti di noi qui ne hanno. Spero tu, almeno ,Intruder.

 

Io ho rischiato la pelle, e sul serio. Sangria forse lo ha fatto e forse lo farà.

 

Poi un giorno mi spiegherai a quanta gente hai sparato, e a quanta ne sparerai in futuro. Perchè qui, se c'e' uno che manda gli altri a togliere le castagne dal fuoco, sei proprio tu. Almeno a parole.

 

fai una cosa: comincia ad andare la, e a sparare. Noi ti veniamo dietro.

 

Quello che voi siete, lo sapete solo voi e qui sopra potete raccontare quello che vi pare.

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qui l'unico alla frutta sei tu, che parli sempre di mandare altri (in senso negativo)a fare il lavoro sporco.

 

Affari tuoi: ma questa continua aggressione a chi, peraltro argomentando, non la pensa come te, e' assolutamente contraria allo spirito di una discussione, civile o meno. Perchè questo NON e' un argomento di discussione:

 

 

quelli come te parlano perché non rischiano niente, non hanno mai navigato su una petroliera in vita loro, non sanno i pericoli che si corre, le sofferenze, non sanno niente di niente. Non hanno amici parenti o colleghi che rischiano la pelle, e allora si possono permettere di fare i garantisti

 

ma un puro e semplice insulto.

 

Non sei d'accordo: sta bene. Ma quello non e' un argomento (Sangria, e anche il sottoscritto, abbiamo portato ad esempio leggi e regolamenti internazionali), tu porti solo convinzioni personali. Che, lo ripeto, sono convinto che tu non abbia mai messo in pratica personalmente, de facto.

 

A volte qualche argomentazione non esclusivamente personale, peraltro reiterata e travalicata, in caso di risposte non gradite, da insulti o accuse di essere anime belle, comunisti, fascisti ecc, sarebbe gradita. Peccato che non arrivi MAI.

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Ospite intruder
qui l'unico alla frutta sei tu, che parli sempre di mandare altri (in senso negativo)a fare il lavoro sporco.

 

Il militare sa che prima o poi dovrà fare il lavoro sporco, a meno che non si sia arruola per sbarcare il lunario. Il problema di cui dibattiamo è politico, comunque.

 

 

Affari tuoi: ma questa continua aggressione a chi, peraltro argomentando, non la pensa come te, e' assolutamente contraria allo spirito di una discussione, civile o meno.

 

La stessa cosa si può dire di te.

 

 

Perchè questo NON e' un argomento di discussione: quelli come te parlano perché non rischiano niente, non hanno mai navigato su una petroliera in vita loro, non sanno i pericoli che si corre, le sofferenze, non sanno niente di niente. Non hanno amici parenti o colleghi che rischiano la pelle, e allora si possono permettere di fare i garantistima un puro e semplice insulto.

 

Di solito è la verità a fare male.

 

 

Non sei d'accordo: sta bene. Ma quello non e' un argomento (Sangria, e anche il sottoscritto, abbiamo portato ad esempio leggi e regolamenti internazionali),

 

Avete portato un mucchio di chiacchiere da salotto televisivo.

 

 

 

tu porti solo convinzioni personali.

 

Che per questo non hanno certamente meno valore dei trattati, visto che questi ultimi vengono sistematicamente violati o reinterpretati a piacimento.

 

 

Che, lo ripeto, sono convinto che tu non abbia mai messo in pratica personalmente, de facto.

 

Ti risulta che abbia mai detto di aver fatto qualcosa del genere?

 

 

 

 

A volte qualche argomentazione non esclusivamente personale, peraltro reiterata e travalicata, in caso di risposte non gradite, da insulti o accuse di essere anime belle, comunisti, fascisti ecc, sarebbe gradita. Peccato che non arrivi MAI.

 

E invece continuo a metterne, ma voi continuate a girarci intorno.

 

 

E ora ti faccio una domanda: per quanto tempo vuoi continuare? Finché ci chiudono la discussione o ci mandano a quel paese tutti e due?

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Ospite intruder
Direi che si possa anche smettere ora, giusto Intruder?

 

Per me sì. Le mie osservazioni personali te lo ho mandate privatamente, ma non so i tempi coi quali ti arrivano. Non basta la febbre da fieno di questi tempi.

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Da Information Dissemination riporto quest'articolo.

 

Spero che tutti raffreddino un poco i toni e, dagli attacchi personali tanto sterili quanto inutili, torniamo a parlare di fatti

Tactical Options for Fighting Somali Pirates

 

There have been a number of ideas floated regarding options for dealing with the pirate activity around the coast of Somalia. Ultimately, it has been noted that none of the options are really good, and absent a commitment on the ground to change conditions in a society that really hasn't known true domestic governance since the 17th century Ajuuraan Sultanate, the world is picking from a list of difficult choices.

 

Solving the issue of Somalia is going to take awhile, and likely be a feature of the Obama administration whether he likes it or not. The question facing the Obama administration is what level of effort the military is going to be asked to make to coincide with a comparative effort of the State Department. Ideally the Transitional Federal Government, currently in Djibouti after being run out of their country by Islamists, will be stood up with a legitimate government military force and be able to establish some law and order. This won't be easy, the opposition is consolidating their position. Even if that is to happen, the diplomatic activity to create a solution, find funding, and take over meaningful governance is going to take awhile (some say it may not even be possible).

 

This analysis assumes that if the policy regarding the use of military power stays at the current level, which is in essence ineffective despite current record levels of international naval assistance (which will dwindle in the weeks ahead), the problem will get worse as the weather improves over the next few months and the Obama administration will see its leadership credibility globally erode. This is a potentially debatable position, but history does not suggest ineffective action in the face of serious security problems that are only getting worse leads to good things.

 

This raises the question, if we know the diplomatic efforts are going to take a long time to develop, what tactical actions should the Obama administration approve for the military to buy time for the long term Somalia policy to form? This analysis looks at three possibilities: engage from the air, engage on land, and engage at sea.

 

Action from the Air

 

Using air power to bomb or the Navy to cruise missile the bad guy was American small wars policy from the end of the cold war until the Iraqi surge. This limited financial cost approach (comparatively) also came with limited success, and the implementation of air power centric solutions have largely been discredited as a strategic approach to fighting small wars. The entire decade of the 90s was essentially an Air Force campaign in Iraq following Operation Desert Storm, and the fact Iraq was invaded a second time 12 years later suggests that any air power centric approach to fighting piracy on land will almost certainly be ineffective.

 

Due to the competition found in the Somali clan system, the Transitional Federal Government is unlikely to complain too much about US attacks on pirate clans, but even active approval of a clearly flawed strategy does not lead towards a security solution, and may indeed produce larger security problems. From regional air bases or from an aircraft carrier, CIA and special forces operating on the ground can certainly paint targets to bomb, but to what end?

 

Obviously, the air power centric approach to fighting piracy on land is not only the least likely solution, it is the least likely solution to produce any meaningful results towards a strategic end that eliminates piracy. In my opinion, there are no air power centric solutions for Somali piracy.

 

Engage on Land

 

The US military, if working in cooperation with international partners, does have a few limited options for engaging pirates on land. This would not happen immediately, but is certainly possible. Major naval powers globally are currently undergoing a major buildup of naval power centered around the amphibious ship. Nations that have either recently built or in the process of developing new amphibious ship platforms include South Korea, Japan, China, Australia, Singapore, India, South Africa, Turkey, Italy, Spain, France, Great Britain, the Netherlands, Denmark, the United States, Brazil, and Russia.

 

In the 90s, several strategic discussions that led to Marine Corps concepts like From the Sea, and Forward... From the Sea discussed the possibility that in the 21st century, rather than large invasions of other state powers the Marine Corps would be asked to do what some call amphibious raiding operations. These raids, usually conducted at a level consisting of 2 battalions, are rapid insertion of Marines to destroy an enemy capability, capture some bad guys, and essentially rapidly retreat back to sea without leaving a sustained footprint on land.

 

The strategic intent of these raids is similar to military activities the US Marines have conducted in Iraq, including in Fallujah and Baghdad. The way this would work against the pirate cities is for Marines to land forces at key points to cut off supply and prevent retreat from the city, setting up checkpoints and establishing a hold on the high ground. Heavy units would be moved from ship to shore away from the city before moving into the cities, clean out as many weapons as possible, and retreat back to sea. The primary purpose of the sweeps is to raid (and burn down) the property of pirate leaders, gain intelligence, destroy as many weapons as possible, destroy as many drugs as possible, and generally create chaos by targeting illegal goods and targeting pirate leaders.

 

When Marines are pulled back to sea, special forces would establish ambush points for targetting resupply of weapons and leverage intelligence gained to create more problems for pirate leaders. The point is to create enough chaos, confusion, and fear on land in these pirate cities that nobody has time to be a pirate. All American $100 bills would be confiscated for being money stolen through piracy, and high value pirate leaders could be extradited to countries willing to hold major pirate leaders accountable for their crimes.

 

These would obviously be expensive operations, particularly if conducted against the various different cities where individual pirate clans are active. The US commitment would probably be 2 MEUs, and would probably require additional international forces to help secure the ground. Amphibious raiding however, is a way to conduct operations without establishing a footprint, and would almost certainly heavily reduce piracy from these areas to buy time for long term solutions.

 

Engage at Sea

 

There are two ways to escalate military activity at sea that can produce measurable improvements over the status quo: convoys and security detachments on commercial shipping. This strategy is unlikely to actually reduce the dangerous security conditions at sea, but would decrease the number of hijackings. This would also be an expensive solution.

 

First, it should be noted that convoys are already established from the Red Sea to northeast of the Horn of Africa, and this has produced some positive results. Convoys do work, and by reducing the area that needs to be protected by multinational forces the naval power available becomes more effective fighting off pirate attacks. The problem is, a similar such traffic lane is needed along the length of the eastern Somali coast from the Horn of Africa to Kenya.

 

One way to address this is to strategically place amphibious ships and use soldiers under a UN flag for force protection on ships. On the heels of the activities of private consulting companies in Iraq, government troops is just about the only way to do this, and given the multinational nature of the challenge, multinational forces under a UN flag is about the only way to get past several legal problems.

 

By putting an amphibious ship near Djibouti, helicopters can be used to place squads on ships that are entering the Gulf of Aden while retrieving squads from ships entering the Red Sea. The idea would be to use the amphibious ship as a platform for shuffling squads to and from commercial traffic that transits the area, and add force protection to every ship in the region.

 

An US LHD would be stationed somewhere near the Yemen island of Socotra. The LHD would not only add and remove UN squads coming to and from the Red Sea, but also add security teams to ships transiting the east African coast along an established transit lane. Another amphibious ship would then be placed a couple hundred miles off the coast of Kenya, and would be used to add/remove squads from ships heading north and south.

 

There are several issues. First, there is a need to increase the number of ships off the east coast of Somalia to patrol any transit lane, but this is hard to do because it pulls from the number of ships protecting the Gulf of Aden region where pirate activity has been very high. One option would be to use Sea Fighter as a rapid response platform off the east coast supporting UAVs, and surge a handful of Perry frigates to patrol the eastern coast line of Africa. The Perry class was built to protect commercial shipping, why in the world is it not being used in this role when it is commercial shipping that is being targeted?

 

Because there is a possibility that squads could be unbalanced with ships potentially moving in greater numbers in certain directions, there will be a necessity to move squads back to the LHD from the other amphibious ships. This role can be uniquely filled by using the MV-22, which has the range to act as an air shuttle for the squads. By flying the transit lanes used by commercial ships, the MV-22 also becomes an early responder should a ship under attack need an additional squad or two to reinforce a ship being assaulted (a very unlikely scenario btw). If the damn thing had a gun, the MV-22 would be a very nice force multiplier in this situation.

 

Ideally, only the LHD would be a US ship, while the role of the other two amphibious ships in this model being supported by from other nations. The addition to CTF-151 of Singapores LST RSS Persistence (209), for example, would allow the role of the amphibious ship off the coast of Djibouti to be filled by a coalition partner. The Netherlands, Great Britain, France, South Korea, China, Japan, Spain, Italy, or India could potentially be another partner in this model.

 

Under a UN flag, this model would allow any nation to use UN squads for protecting merchant vessels in the threatened area. The squads would ideally be from multiple countries, allowing for several countries who may not be willing or able to send a warship to send soldiers, sailors, or Marines for force protection instead.

 

The addition of security teams to commercial shipping reduces the probability a ship will be taken, thus reducing the necessity for convoy escorts and allows dispersal tactics to be leveraged for the reduced number of warships.

 

Ultimately, these are expensive solutions, but they do buy time for the diplomatic efforts to develop long term solutions on land. For example, the sea solution that leverages UN squads could be a mitigating tactic leveraged while a Somali coast guard solution is developed as a way to be proactive against pirates.

 

I don't advocate for any specific idea, although I am against an air power solution. I am a believer that the current policy is not only bad policy, but dangerous long term as better weather approaches in June. The size of the international naval force gathered to fight piracy will get smaller in the future, so a tactical adjustment must be made. This is a small problem, but allowing it to continue should be seen as an unacceptable option for the Obama administration, because if piracy increases as it continues to do, a perception will develop that suggests the US is either incapable or unwilling to deal with the problem. That comes with a political cost, and more importantly, if a perception develops that the US is not putting out effort, any major disaster will be blamed on the US.

 

The Obama administration foreign policy appears to be designed to create a sense of international partnership for dealing with international challenges. There are huge political gains to be made in US foreign policy by capitalizing on the international partnership opportunities surrounding the Somali piracy activities today, but the policy has to produce a perception of positive results to validate the desired cooperative approach of the administration, otherwise the policy loses credibility both with partners, and at home.

 

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Per quanti non sappiano l'inglese. L'autore esamina tre modi di combattere i pirati; in entrambi i casi si tratta di soluzioni di breve termine per guadagnare tempo per una soluzione definitiva del problema, che non può essere che politica

 

- usando il potere aereo (la peggiore soluzione possibile, incapace di produrre risultati positivi)

 

- sbarcando a terra, attraverso un intervento chirurgico volto ad eliminare tutti gli asset dei pirati e ad un rapido re-imbarco, unito ad una presenza continuativa di forze speciali sul suolo somalo per intercettare i rifornimenti

 

- l'uso di convogli o il far stazionare due / tre LHD all'inizio e alla fine della rotta pericolosa; ogni nave riceverà, tramite Osprey, una scorta armata a bordo che verrà ritirata terminato il tragitto pericoloso. La base di smistamento di elicotteri e militari sarebbero le LHD

 

L'autore ritiene ugualmente efficaci sia la seconda sia la terza soluzione.

Modificato da Rick86
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Ospite intruder

Una buona analisi, soprattutto per quanto riguarda la frase I am a believer that the current policy is not only bad policy, but dangerous long term as better weather approaches in June.

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A questo punto, intervengo io:

 

Prima di tutto, lasciamo ai moderatoi il suo lavoro e cerchiamo di non prenderne le veci. Intruder, nonostante la tua esperienza e la buona attitudine da utente, più volte cerchi di rimediare creando ancora più confusione (questo è stato argomento di intenso scambio di idee fra lo staff già da un po' di tempo).

 

Secondo, madmike, ti invito a non rispondere per altri, fallo soltanto per te. Il tuo intevento non poteva che scatenare i commenti di Intruder... Se poi ci sono questioni riguardanti un 3D che ti creano problemi filosofici o che ritieni inadeguati, segnalalo ai moderatori con l'apposita funzione o via MP.

 

Adesso metto del mio personale: cosa significa mandare altri a fare il lavoro sporco? Se siete stati o siete tutt'ora in marina militare lo avrete fatto per scelta propria e sapendo benissimo quale era la vostra missione, o no?

 

Certo che se io, che ho fatto il militare da volontario, fossi stato chiamato a compiere missioni all'estero, ci sarei andato e avrei compiuto il mio dovere! Sono scelte che si fanno prima di arruolarsi. Non mi piace invece che chiunque pensi di potersi prendere uno stipendio da militare (pagato da altri cittadini) senza poi dover compiere con quello che gli viene chiesto. Rischiare la vita fa parte di tanti mestieri... Credetemi, Intruder ne fa uno nel quale l'avrà sicuramente rischiata più volte di voi e per motivi molto meno nobili... vile denaro!

 

Lasciamo perdere questo genere di discussione personale che porta soltanto a inevitabili scontri!

 

Parliamo invece di che strano diritto dovrebbero avere questi delinquenti internazionali nell'abbordare e sequestrare navi mercantili. Certo che provvedimenti vanno presi e a qualsiasi costo! Soprattutto perché è dovere di chi gestisce lo stato e di chi indossa la divisa, tutelare i cittadini che pagano le loro spese...

 

Quoto quanto detto da tutti: troppo qualunquismo!!!! Finiamola con queste inutili polemiche!

La costa della Somalia non è stata rasa al suolo soltanto perchè non c'è il petrolio come in Kwait o in Iraq, altrimenti all'inferno tutte le convenzioni internazionali e bombe a tappeto!!! La storia insegna... Mai in una guerra la forza è stata usata quando serviva e con ponderazione, questa è teoria e basta!

 

Sono a disposizione per chiarimenti tramite MP.

 

A questo punto, se proprio vogliamo lasciare aperto questo 3D, e non perchè non condivido le idee di alcuni utenti, ma perchè probabilmente porterà soltanto ad ulteriori discussioni, torniamo completamente IT da subito.

 

Al primo sgarro chiudo al volo!

 

A proposito, grazie Rick86 che hai riportato un po' di dignità al 3D!

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Ospite iscandar
l'uso di convogli o il far stazionare due / tre LHD all'inizio e alla fine della rotta pericolosa; ogni nave riceverà, tramite Osprey, una scorta armata a bordo che verrà ritirata terminato il tragitto pericoloso. La base di smistamento di elicotteri e militari sarebbero le LHD

 

su questo mi trovo d'accordo avevo pensato anche all'utilizzo PTB che potrebbero fare una scorta leggera alle navi, pensavo ai vecchi sparviero nostri o i grumman americani

Modificato da iscandar
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Non so chi sia questo signore, ma a me sembra una cosa molto ottimistica: nel Golfo di Aden passano migliaia di navi al mese (per dire, nel Canale di Suez a febbraio, quindi in piena crisi economica e di pirati, sono passate 1272 navi, e quindi manca tutto il piccolo cabotaggio, quelle che si ferman prima ecc). Pensare di salire a bordo di TUTTE e dare una scorta fisica, oltre ad impiegare decine di migliaia di uomini con problemi logistici enormi, pone anche grossi dubbi d'ordine giuridico: sicuri che i Cinesi ad es vogliano americani a bordo di navi che portano loro merce?

 

Se poi e' una situazione riferita solo a navi battenti bandiera USA, amen, ma leggendo l'articolo non mi pare così.

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Ospite intruder

Io invece credo che si parli di mettere a bordo di ogni singola nave in transito nella zona delle squadre di sicurezza. So per esperienza diretta che i pirati scappano al primo sparo, bastano fucili a pompa, non c'è bisogno dell'arsenale del Corpo dei Marines. E so di una nostra petroliera che ha messo in fuga i tagliagole semplicemente aprendo gli idranti.

 

Se poi la situazione riguarda solo le navi USA... be', i soldati sono i loro, i soldi pure. Giusto proteggano solo i loro interessi.

 

 

EDIT: per nostra petroliera, intendo della Exxon. Non battiamo bandiera italiana.

Modificato da intruder
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Io infatti, e non è questa la prima volta che lo ripeto, sarei favorevole ad un mirato e breve intervento a terra.

 

NON bombardamenti indiscriminati, ne lo sbarco in Normandia. Semplicemente si sbarca, si distruggono tutti i motori fuoribordo, armi, droga e, come giustamente scritto nell'articolo, si sequestrano tutte le banconote da 100 dollari perchè proventi da attività illecite e poi si riparte.

 

Da oltre 2000 anni questo è l'unico modo per debellare la pirateria in un dato luogo

 

Poi si lascia in zona qualche piccolo e discreto team di FS per intercettare tutto quello che i pirati compreranno per sostituire quanto perso.

 

E' fattibile operativamente, nonchè economicamente sostenibile?

 

Indubbiamente si. Una MEU è assolutamente eccessiva, basta una operazione a livello compreso tra la compagnia e il reggimento (a seconda delle dimensioni dell'obiettivo); stabilire dei check point per chiudere ogni via di fuga a terra, rastrellare la zona e poi andarsene. Tempo di permanenza a terra: 48 ore. Quando? A ogni sequestro, dai porti da cui provenivano i pirati. Chi? Due, tre unità di questo tipo (una sicuramente americana, una perchè no, potrebbe benissimo essere una compagnia del San Marco da uno dei Santi). Economicamente lo sforzo è importante per il breve periodo in cui va sostenuto, non più di un mese comunque penso.

E' politicamente fattibile?

 

Si, sopratutto se includiamo anche cinesi e russi. Il problema è sentito da tutti e in Somalia non esiste una entità statale. Ovviamente ci vuole una autorizzazione ONU, che già c'è.

E' legalmente accettabile?

 

A livello di diritto internazionale si scontrano due istituzioni: quella per cui non si può invadere uno stato estero (seppur nominale e fantasmico com'è quello somalo) e l'altra che garantisce il diritto a contrastare la pirateria. Il fatto che la convenzioni contempli la lotta alla pirateria solo in alto mare però non è da intendersi secondo me limitativa della possibilità di una azione internazionale benedetta dall'ONU contro le basi della stessa. L'unica ragione in fatti per cui la sola pirateria in alto mare è contemplata è che il trattato in oggetto l'alto mare e solo quello riguarda; non a caso si chiama Convention on the High Seas.

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Siamo arrivati al tentato assalto ad una nave passeggeri ( italiana ), i nostri simpatici pirati non si fanno mancare nulla ! Quello che manca è una reazione internazionale.

Non so se l'attacco della Melody sia in realtà un errore di bersaglio ( era notte ) , oppure un drammatico salto di qualità con l'imitazione di un copione già visto ( l'Achille Lauro ) .

In ogni caso le autorità internazionali dovrebbero rompere gli indugi ed intervenire scegliendo tra varie opzioni tra cui, navigazione in convogli, scorta occulta imbarcata sulle navi piu' appetibili e per ultimo se necessario assalti mirati alle loro basi .

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Siamo arrivati al tentato assalto ad una nave passeggeri ( italiana ), i nostri simpatici pirati non si fanno mancare nulla ! Quello che manca è una reazione internazionale.

Non so se l'attacco della Melody sia in realtà un errore di bersaglio ( era notte ) , oppure un drammatico salto di qualità con l'imitazione di un copione già visto ( l'Achille Lauro ) .

 

Il "capo" dei pirati dice che volevano fare un salto di qualità:

 

NAPOLI - Deluso e amareggiato, ma promette che tenterà di nuovo. Il capo dei pirati che due giorni fa hanno tentato l'arrembaggio alla nave da crociera italiana «Melody» si rammarica per il fallimento dell'attacco e per non essere riuscito a segnare una nuova pagina della storia della pirateria somala.

 

Articolo completo: corriere.it

 

Quello che non ho compreso è che nei post precedenti si affermava che le navi mercantili non potevano avere armi a bordo, ma qui c'era un gruppo di sicurezza composta da ex militari Israeliani armati, sia pur solo di pistole, e da quello che posso capire dall'articolo proprio per fronteggiare un attacco pirata:

<<Pellegrino ha poi spiegato che la nave è riuscita a fronteggiare l'attacco anche grazie all'intervento di personale addestrato alla sicurezza di origine israeliana. «Noi scegliamo gli israeliani perchè sono i migliori. E ieri ne abbiamo avuto la dimostrazione - ha detto Pellegrino -. Esiste poi un sistema di sicurezza anti-abbordaggio, e si naviga comunque in un'area monitorata e in costante collegamento con un Comando interforze che in questo caso ha il suo centro a Dubai. Si tratta di militari pronti a intervenire in casi del genere>>.

 

Le navi passeggeri non sottostanno alle stesse regole dei mercantili?

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