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è davvero un addio per l'unità?


Leviathan

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Ed è un peccato perchè la repubblica una volta non era così marcatamente schierata, da quando c'è ezio mauro è cominciata la rovina.

Quanto alla stampa l'unico schieramento che ha è di carattere agnelliano :asd:

La "Repubblica" di Scalfari non era schierata?!?!?! :blink: Oserei dire che, proprio quella esperienza, segna la data di nascita ufficiale, del quotidiano d'opinione apertamente schierato per una parte politica!!!

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Certamente, ma non in maniera così marcata e ideologica come oggi, senza dimenticare che scalfari, oltre ad essere un commentatore ed un osservatore estremamente sagace, è anche un liberale, non certo un comunista come vogliono farlo apparire certi.

Ancora adesso l'unica cosa che leggo di Repubblica è l'editoriale dell'ex-direttore.

Altro quotidiano che mi piace oltre ai due elencati da rick è il Riformista, specialmente adesso che vi collabora Pansa.

 

P.S. Giochiamo a chi l'ha detto? :asd:

 

Soru perde le elezioni e improvvisamente si apre la crisi all’Unità. Una semplice coincidenza?

Tanto per capirci, io non ho mai creduto alla storia che Soru si fosse improvvisamente innamorato dell’Unità....ma sono sicuro del fatto che, quel giornale, l’ha comprato per rafforzarsi nella guerra tra bande in corso nel Pd.

Modificato da Dominus
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A mio avviso La Repubblica è un giornale di eccezionale qualità!

 

Naturalmente non collima assolutamente con le mie vedute, ma non posso che ammirare l'opera assolutamente professionale del Direttore e dei redattori: sono capaci di offrire, con una abilità sorprendente, una interpretazione dei fatti in linea con la loro posizione antiberlusconiana riuscendo a sovvertire le sensazioni dei lettori con astuzia mista ad una buon dose di malizia.

Non manco mai di dargli una occhiata ogni volta che mi capita dal barbiere - ovviamente non lo compro - o anche su internet.

Insomma a mio avviso, pur essendo un quotidiano esageratamente di parte, è un giornale interessante e da leggere con una buona dose di prevenzione senza mai abbandonarsi ad una lettura acritica .... a rischio di non capire davvero le notizie!

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un cavolo è un ottimo giornale per di più storico, esempio di come deve essere un giornale schierato

 

:rotfl: :rotfl: :rotfl:

 

 

Hai dimenticato di dire che è anche imparziale. Dice solo la verità, ecc.

 

Ora come faremo??? Tutti gli organi di informazione sono in mano al perfido Silvius. Chi riporterà il verbo della Pravda???

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Chi riporterà il verbo della Pravda???

mi pare ovvio, no? :asd:

 

esempio di come deve essere un giornale schierato

mi fa scompisciare la faziosità di Leviathan... prima difende un giornale schierato, poi si incazza se qualcuno fa lo stesso dall'altro lato... roba che Fede e Santoro sono dei dilettanti :asd:

 

Quanto alla "buona informazione" giornali illegibili ce ne saranno sempre, mi stupisco di una coasa: quella di ritenere apoditticamente giusto ciò che appartiene alla parte politica cui si appartiene. Una persona di buona cultura dovrebbe stare alla larga da certa cartaccia, quale che ne sia l'orientamento ...

straquoto anche io, ma, come ben dici... una persona di una certa cultura, mica tutte ;)

Modificato da vorthex
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straquoto anche io, ma, come ben dici... una persona di una certa cultura, mica tutte ;)

 

Tutto sacrosanto .... !

Vorrei solo aggiungere che, a me che sono un inguaribie ottimista, pare che, pian piano, la crescente maturità della nostra società, insieme alla molteplicità delle fonti di informazioni, rende possibile una visione più pragmatica delle problematiche sociali ed più aderente alla effettiva realtà. Benvengano quindi anche i Fede ed i Santoro, "La repubblica" ed "Il Giornale"!

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A questo proposito mi permetto di riportare un editoriale di Pansa che secondo me ci sta a pennello

 

Non bisogna censurarlo, Michele Santoro. Bisogna lasciarlo fare. Anzi, strafare. Come ha sempre fatto, del resto. Michele è il più anarchico tra i big della tivù italiana. Considera irrilevante il colore di chi lo fa lavorare. È stato nella Rai della Prima Repubblica. Poi a Mediaset con Berlusconi. Poi di nuovo alla Rai della Seconda Repubblica.

Il servizio è di testimoniare che la Rai non esiste più. Al suo posto è sorta una baraccopoli caotica, ancorché molto costosa. Dove non comanda nessuno. Dove i capi-baracca fanno di testa loro. Dove chiunque abbia un minimo di potere si dà la legge che preferisce. Dove i padroni veri, i cittadini che pagano il canone, sono dei paria senza diritti. Dove succede di tutto, tranne lo stupro e l’omicidio, almeno così sembra. Santoro è il prodotto perfetto di questo incubo gigantesco che meriterebbe un film come “Blade runner” di Ridley Scott.

 

Ricordate il cacciatore di taglie interpretato da Harrison Ford? Pensate quanto lavoro avrebbe un cacciatore di schifezze e di sprechi mandato in missione a viale Mazzini e in tutte le province Rai. Gli basterebbe seguire il lavoro di Santoro, le ire che suscita, le reazioni dei piani alti della baraccopoli. E saprebbe come muoversi e a chi dare la caccia. Cominciando, chissà, proprio da Michele.

 

Il boss anarchico di Annozero è sempre stato uguale a se stesso. Ho ritrovato un’intervista che gli avevo fatto per l’Espresso nell’ottobre 1991, diciassette anni fa. Erano i tempi di Samarcanda, trasmissione invisa ai politici inventori della baraccopoli. Politici in quel tempo stremati, ormai sull’orlo dell’abisso di Tangentopoli, pronto a inghiottirli. Sentite come Santoro si descriveva.

 

«I partiti non saranno così stupidi da tagliare la lingua a Samarcanda. Noi siamo matti, imprevedibili e liberi. E continueremo a rompere. Io rompo o sto zittto: non vedo vie di mezzo. No, non è vero che il successo di Samarcanda mi ha dato alla testa» garantiva Santoro, «Io sono un topo in mezzo agli elefanti dei partiti. Saltello per evitare che le loro zampe mi schiaccino. Se mi salvo continuerò a rompere. Loro possono starne sicuri».

 

Con il passare degli anni, gli elefanti della politica sono finiti nel cimitero della Prima Repubblica. Poi sono rinati, ma oggi sembrano pronti per una nuova sepoltura. Nel frattempo, il topo Michele è diventato un leone. O si crede un leone. Non ha soltanto mutato il modo di fare televisione. Il suo ego si è gonfiato. E di riflesso è cambiato il suo ruolo.

 

Un tempo, gli ospiti di Santoro litigavano di fronte a lui. Ricordo una rissa folle tra Giuliano Ferrara e me, nel novembre 1993. Mentre Giuliano e io ce le davamo di santa ragione, Santoro ci osservava impassibile. Non aprì bocca, né fece nulla per fermarci. Oggi, anno 2009, è Santoro a litigare con gli ospiti e a randellarli.

 

Non guardo Annozero perché mi annoia. Ma ho rivisto su Rai Sat Extra la puntata sulla guerra a Gaza per capire che cosa fosse successo a Lucia Annunziata. Michele ha insultato Lucia, l’ha offesa, l’ha accusata di cercarsi dei crediti verso qualcuno. Insomma, un’inversione di ruoli che spiega da sola la crisi di Michele: non più un arbitro, ma l’attore numero uno della recita decisa da lui.

 

Ho anche visto un Santoro che non conoscevo. Eccitato, nervoso, iracondo, in preda a un’agitazione priva di senso. Quasi non si sentisse sicuro del programma. Eppure Annozero è il format più blindato che esista. Gli ospiti sono comparse, prigioniere di un copione già scritto. Gli aiutanti di Michele sono identici a lui, quasi dei replicanti. Travaglio, Vauro, Ruotolo e Formigli non sgarrano mai, fedeli a Michele sino alla morte professionale. Ossia al rischio di risultare prevedibili e banali. L’insieme è un pacchetto di mischia, dalla compattezza che niente e nessuno può scalfire.

 

Di fronte a questa falange, i partiti sono oche matte. Strillano, eruttano comunicati, invocano poteri inesistenti, come lo sfiancato Petruccioli. Un bla bla inutile e grottesco. Invece di comportarsi da quaquaraquà, i partiti dovrebbero porsi il problema di trasformare la baraccopoli in un’azienda. È la Rai il disastro vero, non Santoro.

 

Le aziende decidono e scelgono: questo sì e questo no. Senza farsi intimidire dal mantra della censura. Ho lavorato con grandi direttori di quotidiani e di settimanali. Tutti comandavano, anche rifiutando gli articoli. Nel 1963, durante i giorni dell’assassinio di John Kennedy, il direttore della Stampa, Giulio De Benedetti, respinse un servizio di Enzo Biagi perché non gli piaceva. Biagi lasciò il giornale, ma non strillò di essere stato censurato.

 

Di fronte al problema Santoro, il vertice di una Rai ritornata a essere un’azienda non avrebbe esitazioni. Annozero mi piace? Lo tengo così com’è. Non mi piace? Lo chiudo. Le sinistre strilleranno che Michele è di nuovo il martire di qualche editto bulgaro? Pazienza.

 

Capisco che sto facendo della fantapolitica. È impossibile tornare dallo schema baraccopoli a quello aziendale. Presto i partiti si scanneranno per lottizzare di nuovo la Rai. E tutto resterà come adesso. In tivù ci andrà solo chi ha un protettore, come succede alle ragazze di vita. Più protettori, più squillo con tessere diverse: ecco il vero pluralismo. Ma allora tanto vale nominare Santoro presidente della Rai. Almeno sappiamo di che stoffa è fatto.

Lunedì, 19 gennaio 2009

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Salve a tutti....buona giornata e buon week-end....io sono nuovo del forum, e sto giracchiando qua e la, leggendo post vari, e se posso dire la mia in merito, ritengo che oggi i giornali e la classe giornalistica in genere, chi più chi meno, facciano veramente vomitare, ho sempre sostenuto e sempre lo sosterrò, che un giornale o un giornalista, hanno il dovere di informare il popolo, su i fatti....ripeto...."SUI FATTI..." e non espimermi la loro opinione, io se voglio l'opinione di qualcuno, la chiedo, o...la do se me la chiedono a mia volta, ma non obbligo nessuno a sentirla......

Oggi i giornalisti, che giornalisti non lo sono più, danno delle opinioni, più o meno schierate, in funzione del credo politico, a me sinceramente di sapere come la pensa Santoro piuttosto che Biagi o Mentana, non me ne frega proprio di nulla.....io devo avere la libertà.....ripeto la "LIBERTA'", :angry: di leggere una notizia allo stato puro, così com'è, poi, penserò io a farmi un opinione, io ho una testa ed un cervello :rolleyes: .....magari che funziona a giorni alterni come le targhe, :rotfl: ma nessuno può permettersi di dirmi come la devo pensare...!!!!

Ormai, siamo alo sfascio totale del giornalismo.....basti solo pensare alle corse mediatiche tipo "Caso Franzoni" o "Eluana Englaro", ed qui che mi rendo conto che classe giornalistica abbiamo...tutti quanti, nessuno escluso....!!! :thumbdown::thumbdown::thumbdown::thumbdown:

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Beh questo è impossibile, si può cercare di essere distaccati quanto si vuole ma non si può prescidendere da un' esposizone personale dei fatti, daltronde la realtà stessa non è univoca ma relativa, quindi darne un' interpretazione assoluta è pressochè impossibile.

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Salve a tutti....buona giornata e buon week-end....io sono nuovo del forum, e sto giracchiando qua e la, leggendo post vari, e se posso dire la mia in merito, ritengo che oggi i giornali e la classe giornalistica in genere, chi più chi meno, facciano veramente vomitare, ho sempre sostenuto e sempre lo sosterrò, che un giornale o un giornalista, hanno il dovere di informare il popolo, su i fatti....ripeto...."SUI FATTI..." e non espimermi la loro opinione, io se voglio l'opinione di qualcuno, la chiedo, o...la do se me la chiedono a mia volta, ma non obbligo nessuno a sentirla......

Oggi i giornalisti, che giornalisti non lo sono più, danno delle opinioni, più o meno schierate, in funzione del credo politico, a me sinceramente di sapere come la pensa Santoro piuttosto che Biagi o Mentana, non me ne frega proprio di nulla.....io devo avere la libertà.....ripeto la "LIBERTA'", :angry: di leggere una notizia allo stato puro, così com'è, poi, penserò io a farmi un opinione, io ho una testa ed un cervello :rolleyes: .....magari che funziona a giorni alterni come le targhe, :rotfl: ma nessuno può permettersi di dirmi come la devo pensare...!!!!

Ormai, siamo alo sfascio totale del giornalismo.....basti solo pensare alle corse mediatiche tipo "Caso Franzoni" o "Eluana Englaro", ed qui che mi rendo conto che classe giornalistica abbiamo...tutti quanti, nessuno escluso....!!! :thumbdown::thumbdown::thumbdown::thumbdown:

Concordo in pieno; per quanto riguarda il cervello, occorre pure dire, però, che non tutti ne sono dotati e che non tutti quelli che ne sono dotati, cercano di farlo funzionare: in questi casi, la soluzione è affidarsi al Travaglio di turno!

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Inviato (modificato)
mi fa scompisciare la faziosità di Leviathan... prima difende un giornale schierato, poi si incazza se qualcuno fa lo stesso dall'altro lato... roba che Fede e Santoro sono dei dilettant

Perchè l'Unità e Ilgiornale sono sullo stesso piano...

ma sopratutto hanno al stessa fedina penale vero Vorthex???

 

Poi repubblica è troprio anti berlusconiana cosi tanto che:

- quando il complice di silvietto fu condannato la notizia è stata quasi nascosta in un mini riquadro

- quando Rutelli perse a Roma diede seguito alle campagne mediatiche sugli stupri a Roma (chiaramente colpa della sinistra)

 

é l'ennesimo giornale pro-casta che occulta il malaffare di tutti i politici e non si differenzia dagli altri, che mantengono posizioni garantiste (in italia i garantisti sono quelli che tra assasino e vittima stanno con l'assasino) e fortuna che invece corriere riformista e lastampa sono leggibili, come non poter ammirare gli scritti "inteligenti e riflessivi" di Polito, Panebianco, Ernesto Galli della Loggia e l'Annunziata :rotfl: (e ovviamente Scalfari)

 

W il pensiero unico insomma

Modificato da Leviathan
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Ok la repubblica è pro berlusconiana.

 

P.S. Cosa sarebbe il pensiero unico?

Fossi in te, ci rinuncerei a cercare di capire!!! Penso, invece, che non ti resta che concordare sul mio post n° 36!!!

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Perchè l'Unità e Ilgiornale sono sullo stesso piano...

ma sopratutto hanno al stessa fedina penale vero Vorthex???

ahhahahahahaah :asd:... la fedina penale non influisce minimamente sulla faziosità o sul "dire la verità" di una persona, come di un giornale. è inutile trincerarsi dietro alla formule di pensiero "alla Travaglio"... soprattutto se poi i risultati sono questi! :asd:

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Inviato (modificato)

quindi nel valutare un giornale che diffama vale come uno che non diffama?

I giornali condannati a risarcire sono sullo etssso piano di quelli incensurati?

Le sentenze sono una cosa relativo immagino, proprio da travaglio.... :rotfl:

Modificato da Leviathan
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Inviato (modificato)
noto che continui a non capire... vabè, da uno che considera "giusti" solo l'unità, liberazione ed il giornale non c'era d'aspettarsi di più :asd:

ho mai scritto una cosa simile?

Prima mi accusi di faziosità perchè difendo un giornale di partito e ne attacco un'altro (non certo perchè è di partito), poi ti spiego che non sono assolutamente sullo stesso piano e fai questa uscità.

Ho mai attacato laPadania?

Giornale di partito incensurato.

Ho attaccato Libero di Feltri condannato e dell'ex spia Betulla conosciuto come Renato Farina (ora al parlamento, casualmente PDL)

 

 

@ dominus

Travaglio è un collaboratore condannato due volte e che ha richiesto l'appello e per la forma anziché la sostanza come Psycho spiegava bene cosa significhi. L'unità risulta ancora incensurata

 

Va bè vi lascio alle vostre considerazioni visto che non ci capiamo

Modificato da Leviathan
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La fortuna della inutile e inconcludente sinistra italiana e' che c'e' ancora gente che crede in loro, nonostante la palese e riconosciuta incapacita' a governare.

 

Continua cosi Lev. Finche' ci sara questa sinistra e il suo elettorato, Berlusconi non dovra' nemmeno fare campagna elettorale per vincere.

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ho mai scritto una cosa simile?

anche se non lo hai scritto, sono sicuro che sia così, visto quali sono le tue idee che esprimi sul forum.

 

Prima mi accusi di faziosità perchè difendo un giornale di partito e ne attacco un'altro (non certo perchè è di partito), poi ti spiego che non sono assolutamente sullo stesso piano e fai questa uscità.

guarda che quello che ha girato le carte in tavola sei stato tu: qui si parlava di faziosità (ed è per questo che la diffamazione non c'entra nulla: si può essere diffamanti ma dire anche la verità, anche se non in contemporanea, se si intende la diffamazione come accusa del falso, o anche in contemporanea, se si intende la diffamazione come ingiuria), poi tu hai ben pensato di parati il culo tirando in ballo la diffamazione... quando anche il tuo eroe è stato condannato per questo crimine... quindi... ancora una volta ti dimostri estremamente fazioso e si ritorna al discorso di prima ;)

 

unica cosa... se parli con me, cerca di scrivere in italiano, altrimenti diventa oltremodo complicato interpretare quello che scrivi.

Modificato da vorthex
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A dire la verità mi dispiacerebbe se l'Unità facesse una brutta fine, con tutto che estremista non sono. Credo più che altro che la pluralità dell'informazione sia sacrosanta, e poi non voglio perdermi il gusto di vedere un giornalista del TG4 obbligato a citare un giornale di sinistra durante la rassegna stampa poichè a tiratura nazionale!

 

Più che altro, anche se non credo nella dittatura mediatica (anche se poco ci manca), mi sento impotente di fronte al cedere continuo dei mezzi di informazione "in mano" alla sinistra.

 

Ad ogni modo è anche fastidioso fare discorsi del genere, io sono politicamente più a sinistra ma mi piace essere super partes quando c'è da dare un'opinione, così non disdegno neanche Libero ed Il Giornale quando capitano... Che poi a fine lettura debba fuggire in bagno è un altro paio di maniche! :asd:

 

Quello che voglio dire è che per assistere ad una guerra tra chi voglia accaparrarsi più giornali e TV vuol dire che la maggior parte degli italiani riesce a farsi condizionare da quello che vede e sente senza riuscire ad accendere il cervello e farsi una propria opinione. E' triste ma vero, se in TV tutto il giorno mostrassero una falce ed un martello probabilmente ora parlerebbero tutti il russo...

 

Come non quotare Galland!

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