Vai al contenuto

La nato non sà combattere?


jolly rogers

Messaggi raccomandati

Non che gli americani negli ultimi anni abbiano dato tutte queste lezioni di guerra, anzi, si può dire che le ultime due campagne militari USA possano tranquillamente essere schiaffate nel manuale COME NON FARE LA GUERRA!

 

Ad ogni modo il problema non è la capacità di combattere delle forze della NATO (ed un po' tutti i contingenti in Afghanistan ed Iraq hanno dimostrato di saper menare le mani - meglio degli Yankees in molti casi), ma l'incapacità dei politici di usufruire di queste risorse.

Link al commento
Condividi su altri siti

Mi sembra un bel pò esagerato, in quanto olandesi e canadesi si stanno facendo il c**o quanto se non più degli americani nel sud-est del paese e lo stanno facendo bene.

Sono d'accordo se critica stati quali l'Italia, Germania e Francia che con tutti i loro caveat rendono la loro presenza paragonabile solo ad un mero controllo passivo del territorio, ma anche in questo caso non credo che si possa dire che non sappiamo fare la guerra, anche perchè questi paesi non hanno in pratica mai combattuto!

Comunque sarei interessato a leggere il discorso originale non tradotto, poichè i media Italiani non capisono un' acca di argomenti militari e potrebbero tranquillamente averlo tradotto male o aver fatto un bel lavoro di copia incolla.

Link al commento
Condividi su altri siti

Personalmente penso che gli americani con il loro modo di fare i cowboys debbano mettersi da parte e lasciare spazio ai Britannici e ai Francesi che con la loro esperienza coloniale possono essere in grado di arginare notevolmente l'avanzata della guerriglia nel paese.

Link al commento
Condividi su altri siti

auhauhuahuah... si i francesi con la loro esperienza coloniale possono fare un altra emerita figura di m***a :rotfl:

 

inoltre, in afghanistan non si tratta di governare una colonia o di impedire la diffusione del comunismo tra i contadini, ma di fermare una lotta intestina tra etnie diverse e di arginare un movimento estremista che viene appoggiato da una potente organizzazione terroristica. la storia ci insegna che questo difficile missione è quasi impossibile da portare a termine, sopratutto la prima, la seconda già di meno. somalia docet.

Modificato da vorthex
Link al commento
Condividi su altri siti

Certo usando metodi coloniali o imperiali sono capaci tutti a fermare il paese, il problema è che non si possono più distruggere villaggi per rappresaglia, e comunque anche questo non è bastato in afghanistan, e i sovieitici lo sanno bene.

In linea di massima basterebbe avere tutte le truppe operative al 100% con un comando militare centralizzato e maggiori mezzi aerei ed in un anno si potrebbe ripulire il sudest dai talebani

Link al commento
Condividi su altri siti

OT Di che tecniche di controguerriglia parli? Fino ora non sapevo di questa storia, dunque non prenderla come un offesa da prepotente... Leggendo qua e la ho visto che nel giorno nominato "Domenica di sangue" (bloody sunday) 30 Gennaio 1972 un gruppo di paracadutisti inglesi uccise una dozzina di civili... Da quel giorno scoppiarono forti conflitti interni... OT

 

Comunque credo che con tutte le ristrettezze e regole di ingaggio imposte dall'ONU stessa non si riesca ad ottenere il risultato voluto...

Comunque credo che vadano riviste le tattiche di guerra nella zona, per non finire come in Somalia dove le truppe USA si ritirarono visto il mancato successo della missione... nonostante il generale Aidid rimase ucciso era impensabile che le truppe si sarebbero arrese...

 

Servirebbero delle statistiche per stabilire chi veramente sta eseguendo un buon lavoro e chi..... "dorme sul campo"

Link al commento
Condividi su altri siti

In Irlanda del Nord le tattiche di controguerriglia furono fondamentali, non era compito per l'esercito quello, e il fallimento fu anche politico, ma non si può minimamente paragonare la situazione Irlandese con quella Afghana.

Quanto al bloody sunday e tutta la storia dei Troubles, argomento quantomai complesso, è il caso di aprire un altro topic visto che qui si parla di afghanistan.

Link al commento
Condividi su altri siti

Sono d'accordo con te, però vedi le morti in nord irlanda hanno provocato altri conflitti interni con un incremento delle morti... Se in afghanistan non si riesce a governare l'insurrezione dei terroristi pensa poi trovarsi contro l'intera popolazione...

 

P.S. leggerò le risposte lunedì pomeriggio (visto che domani l'aula internet del convitto chiude.... ci sentiamo presto, ciao!!)

Link al commento
Condividi su altri siti

ma che paragoni fai??? un conto sono i morti che inevitabilmente si creano in un combattimento urbano, dove magari il nemico si fa scudo con i civili, un conto è sparare sulla folla che ti tira i sassi, ma di sicuro non ti spara addosso. la tragedia fu frutto sia della profonda impreparazione britannica, sia di un odio profondo, frutto di una situazione da lungo tempo "ai ferri corti". ricordiamo, infatti, che il "caso" fu quasi insabbiato e si inventò che i manifestanti erano armati e pericolosi (avevano anche MBT di produzione sovietica ed appoggio aereo).

 

che poi anche altri eserciti abbiano commesso crimini contro la popolazione indifesa, non è un valido argomento di difesa... mal comune mezzo gaudio è un detto non sempre applicabile ;)

Link al commento
Condividi su altri siti

Non possiamo dire che la NATo non sa combattere. anzitutto dobbiamo dire che gli stati uniti sono in afganistan da circa 7 anni e si è concluso molto poco di serio. La popplazione continua a soffrire e conuque dovevamo aspettarcelo che i talebani si satebbero prima o dopo messi contro l'occidente. Inoltre diciamo che purtroppo non sono da negare gli interessi economici che si celano dietro ogni guerra....ma a mio avviso che deve combattere una guerra non deve essere la stessa persona che gestisce la politica di un paese!!! Viene infatti richiesta una certa preparazione a prendere delle decisioni serie in ogni stiuazione!....e talvolta fan culo la nato con le sue regloe d'ingaggio se uno spara bisogna rispondere al fuoco...siamo in guerra!!!!

 

interessante da vedere è il film che è da poco uscito "Leoni per agnelli". potete farvi una chiara opinione della situazione della guerra in afganistan

Link al commento
Condividi su altri siti

  • 3 settimane dopo...

Altra bordata:

 

Gates accusa la Nato

"In Afghanistan sta fallendo"

 

 

Robert Gates, ministro della Difesa americano

MONACO - In Afghanistan è in gioco la credibilità della Nato e la sopravvivenza stessa dell'Alleanza, che finora nel paese ha fallito. L'accusa arriva dal ministro statunitense della Difesa, Robert Gates, che alla conferenza annuale di Monaco sulla sicurezza ha puntato il dito contro le differenze nell'addestramento e nelle strategie adottate dagli alleati e ha ammonito contro i rischi di una Nato "a due velocità".

 

"I paesi che partecipano alla missione hanno raggiunto i loro obiettivi, ma la Nato nel suo complesso non lo ha fatto" ha detto il capo del Pentagono, secondo cui mancano il coordinamento tra i 50mila effettivi appartenenti a 40 nazioni e uno spiccato grado di solidarietà interna.

 

"Non dobbiamo e non possiamo diventare un'Alleanza a due velocità di quelli che sono disposti a combattere e di quelli che non lo sono - ha detto il capo del Pentagono. Uno sviluppo del genere, con tutte le sue implicazioni per la sicurezza collettiva, potrebbe effettivamente distruggere l'Alleanza".

 

La situazione attuale, ha aggiunto, "rappresenta una vera minaccia per la Nato e per la missione" che deve imporsi un "migliore coordinamento". "Dobbiamo unificare i criteri di formazione, equipaggiamento e tattica delle truppe alleate sul campo" ha detto Gates, criticando la tendenza alla "burocratizzazione" che ha afflitto l'organizzazione negli ultimi anni. "Dobbiamo recuperare la capacità di pensare e agire con più rapidità e flessibilità" ha concluso, ammonendo che l'Afghanistan è la "prova del fuoco" per l'Alleanza perché un fallimento lì sarebbe di stimolo per gli estremisti in tutto il mondo: "un rischio che molti fingono di ignorare ma che è reale e concreto".

 

Le critiche di Gates non sono state accolte con favore dalla Germania, che ospita la conferenza, e ha ribadito più volte di non voler aumentare il numero delle truppe in Afghanistan. Molti politici hanno accusato il segretario americano di puntare il dito direttamente contro Berlino, ma il capo del Pentagono ha smorzato i toni, chiarendo di aver voluto fare un discorso generale e di non voler accusare nessuno nello specifico.

Link al commento
Condividi su altri siti

Le compagnie di supporto non servono ad un beneamato **** (perdonatemelo) se poi il comandante della missione non ne può disporre liberamente!

Le truppe e i mezzi in teatro basterebbero e avanzerebbero se non ci fossero i caveat a rovinare tutto.

Infatti se quando ai nostri soldati viene ordinato di sparare devono chiedere l'ordine a roma che ha 72 ore per rispondere, e che, di norma, se le prende tutte per far capire che il suo è un no (99% delle volte) ragionato, la loro utilità bellica fossero mille o un milione scende sotto zero.

E i canadesi hanno minacciato il ritiro se la situazione continua così, e non credo li si possa biasimare.

Solo che se si ritirano loro anche gli olandesi faranno altrettanto e mi sa che anche mr Gordon ci farà un pensierino, e gli americani non so se riusciranno a prendersi la patata bollente nella loro situazione.

Link al commento
Condividi su altri siti

Crea un account o accedi per lasciare un commento

Devi essere un membro per lasciare un commento

Crea un account

Iscriviti per un nuovo account nella nostra community. È facile!

Registra un nuovo account

Accedi

Sei già registrato? Accedi qui.

Accedi Ora
×
×
  • Crea Nuovo...