Vai al contenuto

Casp Pistorius


paperinik

Messaggi raccomandati

Immagino che tutti voi abbiate sentito della (bella) storia sportiva di Oscar Pistorius. Storia che purtroppo non sembra avrà un lieto fine.

 

Per chi non conoscesse i fatti cerco di riassumere velocemente: Oscar Pistorius è uno sportivo sudafricano, in particolare è un corridore d'atletica leggera su distanze brevi. Egli si distingue però da tutti i suoi colleghi per il fatto di non avere gli arti inferiori, infatti a causa di una patologia le ha perse in giovane età. Tuttavia l'atleta non si è mai scoraggiato e con l'ausilio di due protesi (simili a due lunghi artigli) è riuscito non solo ad allenarsi sempre meglio, ma a competere eccellendo in gare per atleti con handicap fisici diventando detentore del record paraolimpico sulla distanza dei 100, 200 e 400 metri. Fin qui è una vicenda non comune ma nemmeno rarissima.

La particolarità si presenta l'estate scorsa quando ai Gran Prix di Roma e Stoccarda (mi pare) ai nastri di partenza si presenta anche il Sudafricano e ottenendo una serie di ottimi piazzamenti riesce a guadagnare la qualifica per le Olimpiadi: traguardo immenso per un atleta normo-dotato, figurarsi per uno che non ha le gambe!

Sembrava una vicenda bellissima da raccontare, specie nel mondo dell'atletica offeso sempre più spesso da casi di doping (non che gli altri sport se la passino meglio: ciclismo, F1, calcio, football, vela, tennis....ognuno ha la sua piaga!).

 

Tuttavia la immeditamente interessato la IAAF (la federazione internazionale di atletica leggera), poichè molti atleti (anche di discipline diverse) hanno iniziato ad avanzare sospetti circa gli eccessivi vantaggi che le due protesi potrebbero conferire a Pistorius....il discorso sembra cinico e meschino, in quanto referito a un soggetto che non ha la fortuna di possedere gli arti inferiori, ma i sospetti i realtà sono fondati.

 

La IAAF ha commisionato uno studio al professor Gert-Peter Brueggemann, docente di biomeccanica dell'università di Colonia (uno dei massimi esperti in materia), il quale ha svolto una serie di test sulle protesi e di prove comparative fra le prestazioni di Pistorius e 5 atleti normodotati. Il risultato degli studi è che il Sudafricano consuma ben il 25% di energia in meno rispetto ai suoi colleghi e che per una serie di motivazioni fisiche le sue protesi gli conferiscono, rispetto alle caviglie di un comune corridore un vantaggio meccanico di almeno il 30% (vi invito a leggere l'articolo del corriere.it per approfondire http://www.corriere.it/sport/08_gennaio_14...3ba99c667.shtml ).

In conseguenza di questi studi la IAAF ha escluso Pistorius dalle prossime Olimpiadi di Pechino. Il Sudafricano ha già manifestato la sua delusione e ha espresso la sua volontà di ricorrere in appello contro la decisione, ma con tutta probabilità le cose non cambieranno.

 

Oggi ho avuto una discussione con qualcuno che a livello amatoriale partecipa a gare d'atletica. Ebbene io sostenevo l'assurdità della scelta dell'IAAF.

Non discuto la validità degli studi condotti, ma signori si parla di un ragazzo che non ha le gambe....qualche vantaggio potrà pur averlo no?! Sarebbe una tristezza dargli qualche metro di vantaggio o qualche decimo di secondo di bonus per cercare di bilanciare lo svantaggio con atelti normodotati, ma concedergli l'uso di protesi altamente performanti (fra l'altro le stess utilizzate da tutti gli atleti con handicap) mi sembra una cosa doverosa. Si tratta comunque di un caso speciale perchè Pistorius dimostra una volontà di ferro e una dote naturale nella corsa, qualità che gli hanno consentito di arrivare a giocarsela con i "normali". Per una volta sarebbe stato belle vedere atleti diversi sullo stesso tarmac di Pechino, no?!

Link al commento
Condividi su altri siti

Purtroppo bisogna dare ragione alla IAAF, Pistorius a parità di fisico ha prestazioni immensamente superiori ad atleti normodotati, quindi non può certo correre a Pechino.

Inoltre ci sono atleti che utilizzano le sue stesse protesi più forti di lui che non avanzano queste pretese.

Link al commento
Condividi su altri siti

Premetto che non ho un'opinione precisa in materia.

 

Però è una faccenda particolare, che ha molte sfaccettature sottili e non può essere presa alla leggera. Faccio un esempio:

 

Pistorius è avvantaggiato, rispetto ad altri atleti, da un fattore meccanico (la protesi) rispetto ad un fattore fisico (miglior tono muscolare, miglior metabolismo) o tecnico-stilistico (migliore stile di corsa o di partenza, miglior tipo di allenamento/preparazione e di nutrizione).

 

In proposito mi viene in mente quell'atleta di salto con l'asta che per primo usò l'asta in fiber-glass, mentre tutti gli altri avevano le aste in legno. Surclassò abbondantemente (di più di un metro!) le prestazioni altrui... si può dire, IN UN CERTO SENSO, che... barò! Infatti le sue performance derivarono essenzialmente da un fattore meccanico, cioè la nuova asta più flessibile e che garantisce migliore spinta di elevazione (oltre che da un miglior fattore tecnico-stilistico, quello di saltare di schiena). E qualcuno, affermando ciò, potrebbe aver ragione.

 

Ora... qualcun'altro potrà dirmi che le aste in fiber-glass possono però essere usate da tutti, riequilibrando la competizione (come realmente accaduto) mentre le protesi di Pistorius no, ed anche lui potrebbe aver ragione.

 

Non vorrei essere un giudice IAAF.

Link al commento
Condividi su altri siti

Beh secondo me la IAAF avrebbe dovuto assumere una decisione politica, visto che poi difficilmente qualche atleta avrebbe avanzato un reclamo ufficiale. Tuttavia temendo che il sudafricano a pechino si potesse piazzare sul podio in una delle 3 specialità, ha preferito adottare un atteggiamento un pò pilatesco affidandosi a uno studio tecnico scientifico (sapendo poi che i risultati di tale studio, ottenuti procedendo in modo molto professionale e serio, non sarebbero potuti essere oggetto di discussione).

 

E' innegabile (lo dice lo studio) che Pistorius ottiene un qualche vantaggio meccanico dalle protesi, ma non possiamo dire che la sua corsa e soprattutto i suoi tempi record (ricordo che detiene tutti i principali primati para-olimpici) derivino solo da queste. Infatti il Sudafricano usa le stessa protesi che usano gli altri atleti con handicap, ma solo lui (nelle discipline podistiche è la prima volta che accade) è riuscito a confrontarsi con atleti normodotati e spesso batterli. Questo è un dato di una straordinarietà assoluta, e la IAAF ne avrebbe dovuto tenere conto: sarebbe stato bello vedere in una competizione olimpica la partecipazione di chi normalmente non riuscirebbe mai a qualificarvisi.

 

Fra l'altro ora Pistorius rischia di non poter partecipare più ad alcuna gara perchè la federazione para-olimpica parrebbe orientata a non farlo più gareggiare nelle sue competizioni, poichè il Sudafricano avrebbe dimostrato (battendo i normodotati) di essere manifestamente troppo superiore per le gare di atleti con handicap.....come si suol dire: cornuto e mazziato!

Modificato da paperinik
Link al commento
Condividi su altri siti

Se effettivamente la protesi, apporta un reale vantaggio a Pistorius, non gli si dovrebbe consentire di gareggiare a discapito degli atleti normodotati.

 

Ma la federazione non dovrebbe limitarsi ad accettare la partecipazione di Pistorius o meno, a questo punto è lecito iniziare un discorso che veda le possibilità che offre la tecnologia sulle protesi, per farle venire incontro alle esigenze sportive, prevedendo che gia per le prossime Olimpiadi vi possano partecipare anche i disabili con le protesi.

 

E' troppo importante il messaggio di questa vicenda, non ci si può limitare a Pistorius e basta.

Link al commento
Condividi su altri siti

Ma allora la federazione si dovrebbe preoccupare ogni volta che la Nike o l'Adidas forniscono ai loro atleti di punta nuove scarpette che magari hanno una maggiore flessibilità o una migliore presa sul tarmac oppure quando forniscono una nuova tutina che produce meno attrito e fa scivolare meglio l'aria.

Per Pistorius non sono previste scarpette: lui ai piedi (che non ha) mette due lame in carbonio.....che per altro sono le stesse che usano altri atleti sfortunati come lui.

 

E' inevitabile che a certi livelli i materiali risultino spesso determinanti: vogliamo parlare di quando Bjon Borg introdusse nel tennis le racchette in materiali compositi quando gli altri giocavano con quelle in legno? Era evidente a tutti che ne traeva enorme vantaggio nel servizio, nelle volee e nel controllo della palla, eppure nessuno ha mai contestato i suoi trofei vinti....

Link al commento
Condividi su altri siti

Si, ma come ha detto giustamente marvin scarpe, racchette e attrezzi vari li possono usare tutti, inoltre al livello a cui siamo arrivati non è che una scarpa rispetto ad un altra dia un vantaggio paragonabile a quello delle lame di pistorius, che gli fanno risparmiare fino al 40% di energia a parità di prestazioni con i normodotati!

Link al commento
Condividi su altri siti

lui usa le protesi che usano tutti gli altri atleti con handicap agli arti inferiori (o comunque non troppo diverse). E poi il problema presenterebbe altri problemi: anche usasse lame differenti meno performanti, per qualificarsi a Pechino ha comunque usato quelle migliori, che direbbero gli atleti a cui Pistorius nelle qualificazioni ha tolto il posto?!

 

L'unica via era una scelta politica da parte della IAAF....non l'ha presa e ormai c'è poco da fare, visto che i dati scientifici sono oggettivi ed incontrovertibili.

Link al commento
Condividi su altri siti

  • 2 settimane dopo...

Pistorius intravede la possibilità di un successo in appello.

Un equipe americana di esperti in scienze motorie, interpellata dall'atleta, ha dichiarato che i risultati accertati dal precedente studio (commissionato dalla IAAF) sarebbero interpretati in modo erroneo e che comunque con minime modifiche alle sue lame il vantaggio potrebbe essere azzerato e contemporaneamente i suoi tempi in gare non ne risentirebbero troppo (permettendogli di non sfigurare alle olimpiadi).

 

Inoltre ho letto una bellissima dichiarazione del mitico (lui lo merita davvero questo aggettivo) Alex Zanardi: "Lo studio della IAAF ha stabilito scientificamente il vantaggio che Pistorius riceve dal gareggiare con quelle lame, ma nessuno studio al mondo potrà mai quantificare lo svantaggio che ha nel cercare di correre semza gambe".

 

Ammetto che oltre a farmi pensare tanto, mi ha commosso (come spesso mi hanno commosso in passato altre parole e testimonianze di Zanardi).

Modificato da paperinik
Link al commento
Condividi su altri siti

  • 3 mesi dopo...

Bene....sono contento!

 

Dal Corriere.it

Lo ha deciso il Tas (Tribunale arbitrale dello sport) di Losanna

Vince l'appello: «Pistorius può andare

ai Giochi di Pechino»

«Questa sentenza zittisce le folli teorie del mio vantaggio sleale». Ora dovrà cercare tempo minimo nei 400 metri

 

LOSANNA - Oscar Pistorius ha vinto l’appello presentato al Tribunale di Arbitrato Sportivo di Losanna e nel caso in cui dovesse ottenere il tempo minimo richiesto dal Comitato Olimpico Internazionale potrà correre alle Olimpiadi di Pechino. Il Tas ha stabilito che lo sprinter sudafricano, amputato ad entrambe le gambe all’altezza delle ginocchia, può sfidare gli atleti normodotati con l’ausilio delle protesi in fibra di carbonio precedentemente bocciate dalla federatletica internazionale (Iaaf).

 

QUALIFICAZIONE - Il Tas, che si è espresso in favore di Pistorius con verdetto unanime, ha ribaltato il giudizio della Iaaf precisando che il verdetto odierno ha effetto immediato. Pistorius, 21 anni, dovrà ottenere il tempo minimo per partecipare alla gara dei 400 metri delle Olimpiadi di Pechino. Per la sua partecipazione alla staffetta con la nazionale sudafricana, invece, non ci sarà bisogno di una qualificazione ma di una semplice nomina nella squadra di relay.

 

LA REAZIONE - La Federazione internazionale di atletica leggera (Iaaf) ha accolto positivamente la decisione del Tribunale di Arbitro dello sport di consentire a Oscar Pistorius di sfidare gli atleti normodotati. «La Iaaf è lieta di annunciare che il Tas ha deciso che Oscar Pistorius potrà partecipare alle competizioni disciplinate dai regolamenti della Iaaf», si legge in un comunicato. La decisione, secondo la federazione, «è la fine di un processo nel quale Pistorius e Iaaf hanno collaborato per risolvere il problema se le protesi ’Cheetah’ fornissero o meno a Pistorius un vantaggio nelle competizioni. Il Tas ha stabilito che «al momento» non ci sono "elementi scientifici sufficienti per provare che Pistorius ottenga dei vantaggi dall’uso delle protesi. Di conseguenza è stato deciso che può correre». Il presidente Lamine Diack ha così commentato: «La Iaaf accetta la decisione del Tas e Oscar sarà il benvenuto in qualsiasi competizione parteciperà in estate. E’ un uomo a cui ispirarsi e non vediamo l’ora di ammirare i risultati che riuscirà ad ottenere in futuro».

 

IL VELOCISTA - «Spero che questa sentenza zittisca le folli teorie sul fatto che gareggio con un vantaggio sleale». Questa la prima reazione di Oscar Pistorius alla sentenza. «In tutti questi mesi ho cercato di assicurare a tutti i disabili una possibilità di competere con i normodotati- ha spiegato il sudafricano- ora posso concentrarmi sul tentativo di qualificarmi all'Olimpiade. E se non saranno quelle di Pechino saranno quelle di Londra 2012».

Link al commento
Condividi su altri siti

Crea un account o accedi per lasciare un commento

Devi essere un membro per lasciare un commento

Crea un account

Iscriviti per un nuovo account nella nostra community. È facile!

Registra un nuovo account

Accedi

Sei già registrato? Accedi qui.

Accedi Ora
×
×
  • Crea Nuovo...