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Marina Cinese


Rick86

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se guardiamo i numeri (Vorthex mi puo aiutare essendo in zona) i cinesi posseggono anche una grossa parte del porto di napoli tramite una controllata dalla COSCO.

Non mi pare nessuno si sia spaventato.

Non confondiamo le due cose..:lol:

confermo e nessuna bandiera cinese sventola sul porto :P

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ee si un atomica vicino a noii :asd: ....comunque credevo che magari i ciniesi essendo in possesso di un porto anche commerciale ci potessero piazzare parte della loro marina visto che è un punto strategico ,ma poi pensandoci dovrebbero attraversare mari di molti stati e che se li attraversassero anche di poco verrebbero ingaggiati

Modificato da vorthex
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La chiglia vuota partita dall'Ucraina anni fa, ora è una portaerei salpata per le prove di navigazione. Duemila uomini d'equipaggio, la possibilità di imbarcare 50 aereomobili, motori diesel o a turbina.

 

Vediamo i numeri riportati schematicamente:

 

P1-BB958_CCARRI_G_20110811122708.jpg

 

Fonte: The Wall Street Journal

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ee si un atomica vicino a noii :asd: ....comunque credevo che magari i ciniesi essendo in possesso di un porto anche commerciale ci potessero piazzare parte della loro marina visto che è un punto strategico ,ma poi pensandoci dovrebbero attraversare mari di molti stati e che se li attraversassero anche di poco verrebbero ingaggiati

E pensa anche dove dovrebbero passare per poter entrare nel Mediterraneo ....

 

 

La singolare storia della "Varyag" .... che, da (quasi) rottame rugginoso, era destinata a diventare, così ci raccontarono gli astuti acquirenti, un casinò galleggiante ....

 

http://en.wikipedia.org/wiki/Soviet_aircraft_carrier_Varyag

 

 

23s94b8.jpg

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ee si un atomica vicino a noii :asd: ....comunque credevo che magari i ciniesi essendo in possesso di un porto anche commerciale ci potessero piazzare parte della loro marina visto che è un punto strategico ,ma poi pensandoci dovrebbero attraversare mari di molti stati e che se li attraversassero anche di poco verrebbero ingaggiati

 

Non ci siamo capiti: avere in gestione un porto commerciale, non vuole dire poterci fare quello che si vuole. E' come acquistare un terreno da parte di una azienda USA: non e' che poi ci possono schierare una divisione corazzata, se non vi sono accordi col paese ospitante.

 

Qui e' esattamente lo stesso: hanno in gestione una attività commerciale, che non c'entra nulla con lo schierare navi da guerra, la qual cosa passa sempre da accordi col paese sovrano.

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Non ci siamo capiti: avere in gestione un porto commerciale, non vuole dire poterci fare quello che si vuole. E' come acquistare un terreno da parte di una azienda USA: non e' che poi ci possono schierare una divisione corazzata, se non vi sono accordi col paese ospitante.

 

Qui e' esattamente lo stesso: hanno in gestione una attività commerciale, che non c'entra nulla con lo schierare navi da guerra, la qual cosa passa sempre da accordi col paese sovrano.

HO CAPITO HO CAPITO !!

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adesso fare i missili antiportaerei e' la moda del momento.:lol:

 

comunque ecco un punto di vista "cinese"

 

aircraft-carrier01.jpg

 

 

The United States is asking questions and isn't happy with what it's hearing. Late last night, a spokeswoman for the US State Department sought to clear the air about China's intentions surrounding the Ukranian aircraft carrier they purchased, the Varyag:

 

We welcome any explanation from China about why it needs this kind of equipment. This is part of our larger concern that China is not as transparent as other countries. It is not as transparent as the US about its military acquisitions or its military budget."

 

 

 

The issue of transparency is most likely due to the fact that despite world-wide news coverage of the Varyag's first sea trials, the Chinese government remained silent, barred foreign and domestic reporters from photographing or taping, and had no fanfare whatsoever surrounding the launch of China's most important piece of military equipment to date.

 

 

In the past, China has been forthcoming about its intended use for the Varyag. The official party line remains that the vessel will be primarily used for research and training.

 

 

 

However, as the realization of "holy crap, we have a carrier" sinks in among China's higher-ups, no doubt some alternate uses will be spilling out, causing further anxiety among China watchers. The first of these alternate uses bubbled up yesterday in an opinion piece published in the state-run military newspaper, PLA Daily. In the commentary, a top level reporter made some bold assertions that would most likely not be published if they did not receive some support from Chinese leadership.

 

Why did we build it if we don't have the courage and willingness to use the aircraft carrier to handle territorial disputes? It is reasonable to use the aircraft carrier or other warships to handle disputes if there is any need. The reason why we built a carrier is to safeguard China's maritime rights and interests more efficiently. We will be more confident and have more determination to defend our territorial integrity after we have carriers.

 

 

No country has specifically responded to this assertion as of yet, but countries that currently have maritime territorial disputes with China such as the Philippines and Vietnam have naturally been concerned about the carrier since it was announced. Taiwan similarly had a strong reaction to the Varyag by unveiling a "carrier killer" missile set against a backdrop of a burning Varyag.

 

 

Around the world there are currently 22 aircraft carriers operated by nine countries. Half of those carriers belong to the United States, Italy owns two carriers, and Spain, Britain, Brazil, France, Russia, India and Thailand own one a piece.

 

 

China's entrance into the carrier club seems lessened by the fact that India and Thailand already own carriers. However, India's carrier is currently the oldest in operation (60 years of service) and Thailand's carrier is so small it is often considered the Thai Royal Family's Yacht.

 

 

Despite all of this foreboding, the fact still remains that China is the only nation on the UN Security Council that doesn't have a carrier. The US Navy's supercarrier, the USS George Washington is docked long-term in Japan. China has been a responsible nuclear power for 55 years and is signatory to the Non-Proliferation Treaty (India is not). China's military expenditures as a percentage of its GPD is 2.2% compared to the United States' 4.7%.

 

 

No matter how slowly China develops its military, or exerts influence over South-East Asia, the world the United States will complain and fearmonger. It's 2011, and China is still years away from being able to get any use out of the Varyag. If anything, the United States should be encouraging China to hurry up and modernize their navy, because just as Chinese warships were trusted to secure shipping lanes off the coast of Somalia, the United States can't be everywhere at once.

 

 

If the world doesn't expect China to actually use the Varyag, then what do they expect? Another hotel?

(la Kiev e' un hotel adesso!!!)

http://shanghaiist.c...y0Pic=2#gallery

Modificato da nik978
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  • 1 mese dopo...

Mmmm in inglese non è che si capisca molto nick. Scusa se te lo chiedo, ma sei lo stesso nick del forum di superzeta? no perché pure quello è del 78 e frequenta la cina per lavoro.

 

Comunque, ora possiamo anche sorridere, ma la Variag o come si chiama da rottame rugginoso è diventata una bella nave. Forse non è chiara una cosa nella strategia cinese, almeno non a tutti. La cina si trova ad avere le casse stragonfie di valuta straniera, titoli stranieri e oro. I primi sono pezzi di carta, ma finché lo stato emettitore non va in bancarotta valgono qualcosa. Ora, 2000 miliardi di dollari (più tonnellate d'oro, titoli, asset all'estero, di cui molti occultati, sono incalcolabili, forse non lo sanno manco i cinesi di preciso), sono tantissimi, ma ci sono quelle conoscenze scientifiche i paesi non vendono a priori, e anche se saltassero fuori diagrammi e schemi di materiali e progetti, mancano ai cinesi: A)le maestranze specializzate; B)i sistemi industriali adatti.

queste sono cose che non si comprano sul mercato, ma crescono, più o meno velocemente, tuttavia serve tempo. E i cinesi sono un popolo notoriamente paziente.

 

questa nave, e i molti progetti "risibili", che io sono il primo a definire inferiori alle loro controparti, spesso rozzamente copiate, non sono finanziati in virtù di un loro serio impegno. Al massimo serviranno per una modestissima deterrenza verso i grandi, e più decisa verso gli stati poveri e deboli, soprattutto afro asiatici, ma il vero scopo (anche se raggiungere questo non schifa certo), è l'accumulare competenze, conoscenze, organizzare gli impianti industriali nella maniera migliore, più moderna, efficiente possibile e dotarsi di un patrimonio umano che quegli impianti sappia usarli e farli fruttare.

E' un progretto a lunghissimo termine, l' F 22 e l' F 35 quasi sicuramente andranno in pensione onorati e insuperati nel corso della loro vita utile, se ne parlerà tra una trentina d'anni, ma per allora la Cina avrà acquisito tutto quanto sta desiderando ardentemente e potrebbe tirar fuori dal cilindro, stavolta sì,qualche brutta sorpresa. Per allora oltretutto gli assetti del mondo saranno profondamente mutati, la Cina forse avrà un Pil superiore a quello americano, o comunque a ridosso, e sarà circondata da paesi a loro volta più ricchi e industrializzati che potranno stimolare ulteriormente la crescita cinese, anche nelle zone più sottosviluppate (e che sono anche quelle dove resiste un po' di ambiente incontaminato, che andrà distrutto se continua così). Ad esempio colossali arterie, vie di comunicazioni, gasdotti e oleodotti che attravesano l'asia non verso l'europa, ma verso l'estremo oriente, grandi lavoro di trafori nel tibet, o ampliamento delle vie in vallata, ove tecnicamente realizzabile saranno certamente fatti.

 

E' questo il periodo che ci aspetta, per chi lo vedrà naturalmente, la serie J (i lunga), può far ridere se confrontata con l' F 22, la classe Nimitz potrebbe affondare in mezz'ora la Variag, tutto vero, ma alla Cina questi aggeggi servono per fare esperienza, non per farseli distruggere.

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:okok: devo smettere di usare lo stesso nome su tutti i forum..:asd:

 

Io la penso ESATTAMENTE come te. Lo avevo detto anche prima infatti, la ShiLang per me non sarai mai operativa al 100%. O se lo sara' vra' un valore al massimo politico e da deterrente per le marine thailandesi e compagnia cantante.

Il concetto e' acquisire esperienze e tecnologie. Gli americano hanno fatto una guerra mondiale nel pacifico e sono attualmente l'unico paese assieme al giappone con esperienza di battaglie aeronavali di quelle dimensioni. E mentre il giappone per forze di cose non h piu sviluppato questi aspetto della marina, gli mericani si sono sempre aggiornati, arrivando ad vere portaerei da 100k T che si muovono in contesti di convolgi scortati che credo a livelli di difesa attiv/passiva siano qualcosa di unico sl mondo.

 

In Cina sono molto pragmatici mai andranno a stuzzicare gli americani. Semplicemente useranno la serie J, la Shi Lang e fra 7/8 anni altre, il famigerato DF-21 per "alzrae" il livello del danno collaterale che gli americani dovrebbero mettere in conto in caso di conflitto. Nelgi ultimi anni infatti i confiltti sono stati sempre molto assimetrici. Dal primo conflitto iracheno credo non venga piu abbattatuo un caccia americano (escludando l'F-117 in bosnia che ha una sua storia dietro..). Figuriamoci colpire una nave se non con l'attentato del barchino esplosivo anni fa.

 

Ora come ora per parecchi anni a washington dovranno fare i conti con un'economia in recessione e nessuno avra' volgia tempo e soldi di giocare alle escalation militari e l'interesse cinese e americano e' per una convivenza dove nessuno si faccia troppo del male. Sapere che la Cina non e' piu un versione piu scassat della russia sotto il punto di vist militare, fa si che a Pechino possano mantenere il controllo delle loro coste. Nessuno mai si mettera' a rivendicare taiwan militarmente..ne ora..ne in seguito.

La shi lang si inserisce in questo contesto di crescita....non la vedo assolutamente come qualcosa di aggressivo.

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Il nuovo leader cinese sfida gli USA

 

It may be time to concede that China’s leader-in-waiting, Xi Jinping, is not the moderate that many have assumed. Indeed, evidence from his past suggests that Xi is going to steer China in a more aggressive direction, both domestically and internationally. As his time in office nears, Xi is evincing signs of being a narrow nationalist on foreign policy and of having a penchant for police actions in dealing with domestic frictions. Hence, his rise could signify that the long struggle between Maoists and reformers that characterized China’s “reform era” is now ending. That era’s replacement could be something more like the struggle that characterized the early years of the People’s Republic, when social progressives who believed in Marxist theories of social emancipation struggled against anti-Japanese (and anti-American) nationalists who were more taken with Lenin’s theories of political control.

The National Interest

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Christina Mackenzie, "Senior European Editor" della rivista "DTI" (del gruppo "AW&ST"), ha avuto modo, nell'ambito di una delegazione di giornalisti francesi, di visitare, fra l'altro, una base navale cinese ....

 

A group of 10 French defense journalists, of which I was a fortunate member, has just returned from a week-long tour of some of China's military establishments.

Il suo resoconto ....

 

http://goo.gl/xtsxd

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per ora, la teoria marxista dell'emancipazione sociale, in salsa cinese, si è tramutata semplicemente in un turbocapitalismo che affianca pochi ultraricchi, da far invidia in proporzione ai ricconi americani, e un miliardo di schiavi o semischiavi. Certo in tal guisa il capitalismo è vincente, ma perde qualsiasi utilità sociale, anche se lo si ricopre di un'esile nome comunista o marxista e di emancipazione.

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  • 1 mese dopo...
  • 1 mese dopo...
  • 3 settimane dopo...

Io confermo che in porto, un Song fece quello scherzetto.

 

 

io sapevo che l'evento non accadde in porto bensì in un esercitazione e il sottomarino cinese arrivo così vicino alla kitty hawk da fare una fotografia con il periscopio!

questo perchè l'unico punto sensibile della us navy diciamo è l'ASW (parliamo delle navi senza scorta di sottomarini).

cosi mi sembra di aver letto da qualche parte

 

Un ospite inatteso: un sottomarino cinese Song Class uguale a quello emerso degliUSA, il Kitty Hawk

 

I capi militari americani lasciati a bocca aperta da un sottomarino cinese, non intercettato, che è saltato fuori in superficie proprio nel mezzo della recente esercitazione nel Pacifico e vicino al Kitty Hawk USA: un vettore di 1000 piedi con 4500 persone a bordo.

 

Per il tempo che ha impiegato ad emergere, il Song Class di 160 piedi, un sottomarino di attacco diesel-elettrico, si comprende che abbia navigato ad un possibile range per lanciare missili al vettore o siluri.

 

Ufficiali NATO senior riportano che l'incidente ha sollevato costernazione nella marina americana.

Gli Americani non avevano idea di come la flotta cinese stesse crescendo velocemete con tale livello di sofisticazione, nè che costituisse una minaccia.

 

Un personaggio NATO in effetti ha detto che l'effetto è stato come quello "dei Russi qundo lanciarono lo

Sputnik": il primo satellite orbitante della Unione Sovietica nel 1957, che segnò l'inizio dell'era spaziale.

 

L'incidente, avvenuto nell'oceano tra il Giappone del Sud e Taiwan, è un notevole imbarazzo per il Pentagono. Il solitario vascello cinese è scivolato tra almeno 12 navi da guerra americane che avrebbero dovuto proteggere il vettore da forze ostili aeree e marittime.

 

Ma anche il resto dei costosi schermi per la difesa, che di solito includono almeno 2 sottomarini, non è stato evidentemente in grado di identificarlo.

 

Degli analisti credono che si tratti di un messaggio che Pechino ha lanciato agli USA e all'Occidente, dimostrando la sua capacità militare in rapida ascesa, in grado di minacciare i poteri stranieri che cercano di interferire nel suo "retro".

 

I suoi 13 sottomarini Song Class sono estremamente silenziosi e difficili da identificare perchè funzionanti con motori elettrici.

In Gennaio la Cina fece con successo un test missilistico che abbattè un satellite in orbita per la prima volta".

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Il giornalista ne parla in tono entusiasta... come al solito quando si tratta di denigrare le forze occidentali, ma io non mi fido della paccottiglia cinese, però ammetto di non conoscere nulla di questa classe Song. Possibile siano più silenziosi e letali degli U 212?

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