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JATO


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Allora, io ho sempre saputo queste cose:

 

1. Le piste terrestri, richiedono una corsa di decollo più lunga delle catapulte navali.

1.1 Gli aerei imbarcati per contro devono venire appesantiti e irrobustiti per resistere alle sollecitazioni aggiuntive delle portaerei.

2. Le piste possono venire bombardate e rese inservibili per parte della loro lunghezza, ciò non toglie che una parte può rimanere buona.

2.1 Per questo gli JATO che accorciano molto la corsa di decollo sono molto utili: per emergenza in seguito ad un attacco.

 

Gli JATO vengono tirati fuori dalla naftalina all'occorrenza (per quegli aerei per il quale c'è l'abilitazione).

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Costruire catapulte terrestri non ha senso, dovresti avere davanti a te una striscia libera ampia comunque quanto una pista, la portaerei ha il mare davanti a sè... gli JATOs in un certo senso sopperivano a questo problema, l'aereo li accendeva dopo aver ruotato il muso verso l'alto, oppure lo facevano partire da una specie di carrellino come lo Hun della foto.

 

Ripensandoci, dimenticavo che le portaerei si avvalgono anche della loro velocità e del posizionamento controvento per facilitare il decollo degli aerei, cosa ovviamente impossibile da terra...

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E' capitato anche a me di vedere alcuni aerei possedere dei razzi supplementari, che servono indubbiamente a ridurre i tempi di decollo (e accelerazioni in volo) grazie alla loro spinta extra.

 

Ma non conosco nulla a riguardo nel dettaglio, e sono molto interessato!

Fatevi avanti.... :rolleyes:

 

il problema dei razzi ausiliari o addirittura dei motori a razzo per incrementare la spinta al decollo e' un utilizzo abbastanza vecchio, risalente alla WWII ovviamente da parte di coloro che erano almeno 5 anni avanti tutti gli altri, cioe' i tedeschi.

 

il tutto e' nato da 2 considerazioni :

1-il poco tempo disponibile per intercettare i bombardieri alleati

2-la scarsissima autonomia del Me-163 Komet (appunto un aereo con propulsione a endoreattore)

 

da qui l'idea di utilizzare dei motori a razzo che potessero gestire la spinta da valori massimi (per avere un rateo ascendente elevatissimo e per il combattimento) a valori minini per avere un minimo di autonomia ad alta quota

 

vari esperimenti sono stati fatti col Me-262 a cui sopno stati aggiunti degli endoreattori Walter e Bmw con diversi combustibili

 

dopo la WWII l'idea e' stata ripresa dagli inglesi che come tutti gli europei avevano il problema di una rapida intercettazione ad alta quota dei bombardieri nucleari sovietici.

l'esempio piu' avanzato e' stato il Saunders Roe S-53 che abbinava un turbogetto ad un endoreattore.

 

poi il progresso dei turboreattori ha cancellato questo tipo di ricerca, lasciando pero' spazio ancora per un po' ai razzi ausiliari da utilizzare in fase di decollo

 

Ola

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allora i jato affaticano la cellula e sono pericolosi non solo per gli aerei su cui sono montati ma anche per chi lavora vicino alla pista ( per far decollare i neptune la Navy avrebbe dovuto far sgomberare tutto il ponte di volo) ciò nonostante in Svizzera il decollo con gli jato era pratica normale almeno fino all' arrivo del F-18 ; le loro piste spesso erano normali strade asfaltate.

 

circa l' irrobustire gli aerei ''terrestri'' per farli decollare e atterrare come se fossero su una portaerei ... si può fare a patto però di accettare una diminuzione dell' autonomia e delle prestazioni in volo dovute all' aumento di peso ( lasciate perdere i confronti tra F-16 e F-18 , l' F-18 per fare quello che fa deve usare più potenza e carburante di un aereo più leggero ) se puoi aver un' economica pista ordinaria usi quella !!

 

qualcuno aveva parlato di un C-130 con jato finito male , quasi certamente era il prototipo del eagle claw che doveva atterrare in un campo da calcio vicino all' ambasciata usa a Teheran e ridecollare in pratica era un v/stol

 

 

 

 

Modificato da cama81
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si vedono anke nei bombardieri delgi anni 50-60 e anke cacciabombardieri come i mirage 4..subito dopo questi razzi si sganciavano dopo il decollo...anke alcuni f-104 avevano un razzo unico..cerco le foto

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Mi sembra che un libro del guiness dei primati citi un tizio alla voce "morta più stupida".

Sembra che il tizio abbia attaccato alla sua macchina un razzo RATO e l'abbia acceso (come ha fatto a procurarselo o ad accenderlo io non lo so).

Se la mia memoria non mi inganna l'auto è partita in avanti accelerando a velocità pazzesca ,ha spiccato il volo prendendo una leggera cunetta e ha scavato un bel cratere..

 

Ora io non so l'affidabilità di questo fatto,ma mi sembra un buon disincentivo per chiunque abbia avuto qualche malagurata idea..

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il problema dei razzi ausiliari o addirittura dei motori a razzo per incrementare la spinta al decollo e' un utilizzo abbastanza vecchio, risalente alla WWII ovviamente da parte di coloro che erano almeno 5 anni avanti tutti gli altri, cioe' i tedeschi.

 

5 anni mi sembrano un po' conservativi, penso che i Tedeschi nella missilistica fossero anche 10 anni avanti rispetto agli altri!

 

Per quello che riguarda i propulsori a razzo per velivoli non sono invece d'accordo, almeno a partire dal 1943-44: sia i Sovietici che gli USA stavano rapidamente recuperando il tempo perduto e giova ricordare che il Sovietico Bereznyak-Isaev BI-1 è ufficialmente riconosciuto come il primo velivolo as essere stato concepito come intercettore con propulsione a razzo ed il suo propulsore propergolico era generalmente più affidabile dell' HWK 109-509 ipergolico montato sui Me-163; semmai i problemi del Dushkin D-1A stavano nel fatto che i materiali scelti non si prestavano sempre bene a resistere all'azione corrosiva dell'acido-nitrico-rosso-fumante che veniva usato come ossidante.

 

Allo stesso modo, il Reaction Motor XLR-11, che, concepito nel 1944, sviluppava una spinta massima di 2720kg, con un peso di 157kg (un rapporto potenza/peso di 17.32kgs/kg) non aveva nulla da invidiare al contemporaneo sviluppo del 109-509 - il 109-509.S2, sviluppato per il Me-262C-3 (l'Heimatschützer IV ) - che produceva una spinta di 2000kg con un peso di 140kg (un rapporto potenza/peso di 14.28kgs/kg).

 

Si può semmai notare la diversa filosofia nella concezione dell'unità JATO, senza dubbio legata ad un diverso accesso a/disponibilità di materie prime: completamente spendibili e non riutilizzabili, a combustibile solido e relativamente economico per gli Americani, totalmente riutilizzabili e sofisticati nel sistema di propulsione e di recupero per i Tedeschi.

 

Un fatto poco noto è la modifica di un gruppo di F-86, durante il conflitto Coreano, mediante l'installazione di unità Jato, interne e non sganciabili, nel tentativo di eliminare, per un brevissimo periodo di tempo, mediante l'uso di uno "spunto" di spinta in più, il vantaggio che avevano i MiG-15 in temine di accellerazione, dovuta al loro più favorevole rapporto potenza/peso.

Questa modifica si dimostrò molto impopolare fra i piloti poichè spostava il CG del velivolo molto indietro rendendo critiche acune manovre in combattimento (es le virate strette: secondo un pilota, il comportamento era molto simile a quello di un P-51 con il serbatoio anteriore vuoto e quello posteriore pieno!!! :blink: ) questo, in particolar modo, quando le unità Jato non erano ancora state usate.

L'uso diretto di questo espediente, pur portando all'abbattimento di qualche MiG, portò anche alla perdita di diversi F-86 (l'esempio più famoso è quello del Cap. Troy G. Cope, abbattutto e dichiarato MIA il 16/09/1952) e, dopo averne valutato i pro ed i contro, l'USAF decise di abbandonare prontamente l'esperimento.

 

La configurazione turbogetto/razzo sarebbe poi riapparsa nel Republic XF-91 Thunderceptor, che presentava molte innovazioni quali l'ala a rastremazione e spessore inversi, ed incidenza variabile, tuttavia (come già stato giustamente ricordato) l'aumento della spinta fornito dalla nuova generazione di turbogetti rese la configurazione jet/razzo superflua ed ulteriori sviluppi vennero abbandonati.

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