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Politica degli Stati Uniti


Bisness

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Guest intruder

WASHINGTON (Reuters) - Due uomini, che volevano uccidere il candidato democratico alle presidenziali Usa Barack Obama, e "il maggior numero di non caucasici", sono stati arrestati nel Tennessee. Lo hanno detto oggi le autorità.

 

(Pubblicità)

Un funzionario dell'agenzia federale Usa che si occupa di lotta al traffico di armi, esplosivo, alcol e tabacco, ha detto che la polizia ha scoperto i due uomini nella zona di Jackson, nello stato del Tennessee con diverse armi tra cui un fucile a canne mozze nella loro auto.

 

"Volevano andare in un posto dove potevano uccidere il maggior numero possibile di non caucasici", ha detto il funzionario. "Avevano anche un piano per assassinare il senatore Obama".

 

Obama, che potrebbe diventare il primo presidente nero degli Stati Uniti, guida i sondaggi per le elezioni del 4 novembre, davanti al rivale repubblicano John McCain.

 

http://it.notizie.yahoo.com/4/20081027/tts...to-ca02f96.html

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Però i sondaggi, come previsto, denunciano il progressivo calo di Obama dagli 8-10 punti che aveva raggiunto agli attuali 4.

Comunque i responsabili della campagna di Obama hanno deciso di non dare risalto a questi tentativi di assassinio (questi poi erano totalmente pazzi e non sarebbero arrivati a toccare il senatore).

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Guest intruder

ANSA) - NEW YORK, 28 ott - Un gruppo di 'Repubblicani per Obama' ha comprato una pagina di 'Usa Today' per spiegare il perche' del voto al candidato democratico. Questi repubblicani atipici dicono che 'in tempi incerti come questi c'e' bisogno di una mano sicura' ed e' per queste ragioni che 'milioni di repubblicani in tutto il Paese respingono la politica di divisione del passato'. Quindi la stoccata finale: 'Anche se siamo fieri di essere repubblicani, siamo prima di tutto americani'.

 

http://www.ansa.it/site/notizie/awnplus/mo..._128276344.html

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Guest intruder
ma scusate, questi fantomatici sondaggi hanno come base l'intera popolazione americana? Conoscendo il sistema di voto su base statale che senso hanno?

 

 

 

In USA si dice che esistono tre tipi di bugie: le bugie normali, le bugie grosse, e i sondaggi. Vedi un po'...

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Guest intruder

I senzatetto dell'Ohio quando andranno a votare potranno apporre la posizione delle panchine dove dormono come indirizzo di residenza. Edmund Sargus, giudice federale del Midwest- conteso tra Obama e McCain- ha espresso la sentenza risolvendo una dibattuta questione in vista del 4 novembre. La Northeast Ohio Coalition for the Homeless che difende i diritti dei senzatetto, aveva chiesto cosa un 'barbone' avrebbe potuto scrivere alla voce 'indirizzo' senza che il suo voto fosse invalidato.

 

http://www.ansa.it/site/notizie/awnplus/mo..._129261702.html

 

 

 

Barack Obama ha un vantaggio di 7 punti sul John McCain a 5 giorni dalle elezioni, secondo l'ultimo sondaggio Reuters/C-SPAN/Zogby. I risultati del sondaggio, effettuato con interviste telefoniche in tre giorni su un campione di probabili elettori, Obama raccoglie il 50% dei consensi contro il 43% per McCain. Il margine di errore del sondaggio e' del 2,9%. Ieri lo stesso Istituto dava al senatore dell'Illinois un vantaggio di cinque punti.

 

http://www.ansa.it/site/notizie/awnplus/mo..._130235760.html

Edited by intruder
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Guest intruder

Dubai, 3 nov. - (Adnkronos/Aki) - Al Qaeda sembra ormai convinta della vittoria di Barack Obama, anzi, ritiene che gli americani "lo eleggeranno presidente degli Stati Uniti per salvarsi dalla crisi economica e militare che li sta attanagliando". E' questa l'analisi sulle prossime elezioni presidenziali americane che appare oggi sui forum internet vicini alla rete del terrorismo islamico.

 

Il documento -dal titolo 'Il teatrino delle elezioni americane e le gambe pesanti'- è stato scritto da uno dei principali moderatori di questi forum, che si nasconde dietro il nickname 'Leone del Jihad 2', ed è diffuso dalle 'Brigate del Jihad elettronico', sigla che veicola sul web filmati di propaganda jihadista.

 

"L'elezione di un presidente nero non è un caso ma segue i colpi inferti (all'America) dall'organizzazione di al-Qaeda, come quelli dell'11 settembre -spiega l'internauta islamico- ora gli Stati Uniti stanno attraversando uno dei momenti più difficili e (eleggendo Obama) vogliono salvaguardarsi dal punto di vista interno per ritornare alle loro vecchie posizioni di forza". Secondo l'autore del testo, a volere l'elezione del democratico "sono coloro i quali comandano nel paese, coloro che hanno 'le gambe pesanti' e ponendo un nero (alla Casa Bianca) vogliono alleggerire le tensioni con i bianchi".

 

L'autore del documento riconosce che "i neri d'America si aspettano grandi cose da Obama e vedono la sua elezione come una rivoluzione dopo tanti soprusi e tirannie". Il documento, il primo che in via 'ufficiale' affronta le elezioni presidenziali negli Stati Uniti, è stato posto in evidenza nei principali siti di al-Qaeda (come il forum al-Hesbah) e viene segnalato da un banner che mostra una banconota da un dollaro sbucare dal sipario di un teatro.

 

L'autore del testo contesta anche la convinzione che Obama, in quanto democratico, abbia una posizione più aperta e multilaterale. Per l'Islam, spiega, "non cambia nulla se a vincere è un democratico: da presidente, Clinton ha iniziato le guerre in Somalia, Kosovo, Bosnia ed ha attaccato Sudan, Afghanistan e Iraq". Un bilancio politico che, aggiunge, "sommato supera quanto fatto da Jimmy Carter, Ronald Reagan e George Bush padre".

 

Inoltre il 'Leone del Jihad' ricorda che Clinton ha emanato nel 1988 l'Iraq Liberation Act, che conteneva i primi provvedimenti di appoggio militare ed economico all'opposizione irachena per indebolire il regime di Saddam Hussein, un testo che viene considerato la base normativa usata "dall'amministrazione Bush per occupare l'Iraq e che ha permesso di organizzare la successiva guerra".

 

Il documento jihadista, che porta la data di oggi, è il primo ad analizzare in dettaglio il voto americano. Le notizie apparse nelle scorse settimane a proposito della posizione della rete di al-Qaeda nei confronti dei candidati alla presidenza americana, Barack Obama e John McCain, si basavano semplicemente su opinioni di singoli internauti islamici.

 

Lo stesso discorso del leader terroristico Abu Yahya al-Libi, tenuto in occasione della fine del Ramadan ai suoi seguaci in Afghanistan e diffuso sul web la scorsa settimana dalla 'casa di produzione' al-Sahab, non ha mai affrontato il tema delle elezioni americane. In quella occasione al-Libi aveva rivolto una preghiera al termine del suo sermone per chiedere la sconfitta del presidente americano George W. Bush 'e del suo partito' senza entrare nel merito del voto.

 

Proprio per questo, alla luce del silenzioni della rete di al Qaeda sulle elezioni americane, sul web resta forte l'attesa dei jihadisti per un messaggio dello stesso Osama Bin Laden come accadde nel 2004.

 

 

 

 

http://it.notizie.yahoo.com/7/20081103/tts...ri-c8abaed.html

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Inoltre il 'Leone del Jihad' ricorda che Clinton ha emanato nel 1988 l'Iraq Liberation Act, che conteneva i primi provvedimenti di appoggio militare ed economico all'opposizione irachena per indebolire il regime di Saddam Hussein, un testo che viene considerato la base normativa usata "dall'amministrazione Bush per occupare l'Iraq e che ha permesso di organizzare la successiva guerra".

 

questa è bella, nell'88 Clinton che emette leggi...

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posto dall'unità online

 

La chiusura dei seggi Stato per Stato

 

Chiuderanno alle 19:00 locali (l’1 in Italia) i primi seggi elettorali nelle elezioni presidenziali statunitensi, facendo scattare la corsa alle proiezioni. I network Usa, dopo i clamorosi errori commessi nelle ultime due elezioni, hanno promesso di essere più prudenti stavolta, preferendo la precisione alla rapidità. Resta da vedere se manterranno la promessa.

 

Questo il calendario delle chiusure dei seggi nei 50 Stati Usa, più il Distretto di Columbia. Tra parentesi compare il numero di «grandi elettori» del Collegio elettorale assegnati da ciascuno stato sul totale di 538.

 

Ore 19 locali (01:00 in Italia): Georgia (15), South Carolina (8), Vermont (3), Virginia (13), Indiana (11), Kentucky (8)

Ore 19:30 locali (01:30 in Italia): Ohio (20), West Virginia (5), North Carolina (15)

Ore 20:00 locali (02:00 in Italia): Alabama (9), Connecticut (7), Delaware (3), District of Columbia (3), Florida (27), Illinois (21), Maine (4), Maryland (10), Massachusetts (12), Mississippi (6), Missouri (11), New Hampshire (4), New Jersey (15), Oklahoma (7), Pennsylvania (21), Tennessee (11)

Ore 20:30 locali (02:30 in Italia): Arkansas (6)

Ore 21:00 locali (03:00 in Italia): Arizona (10), Colorado (9), Kansas (6), Louisiana (9), Michigan (17), Minnesota (10), Nebraska (5), New Mexico (5), New York (31), Rhode Island (4), South Dakota (3), Texas (34), Wisconsin (10), Wyoming (3)

Ore 22:00 locali (04:00 in Italia): Iowa (7), Montana (3), Nevada (5), Utah (5)

Ore 23:00 locali (05:00 in Italia): California (55), Hawaii (4), Idaho (4), Nord Dakota (3), Oregon (7), Washington (11)

Ore 24:00 locali (06:00 in Italia): Alaska (3)

 

 

speriamo nel miracolo democratico

 

 

EDIT

su wikipedia it alla voce partito demcoratico statunitense obama è già stato inserito come presidente USA

Edited by Leviathan
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Beh più che altro il miracolo sarebbe repubblicano se i sondaggi fossero esatti.

 

su wikipedia it alla voce partito demcoratico statunitense obama è già stato inserito come presidente USA

 

:asd: che gufata

Edited by Dominus
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Guest intruder

Che figo se vince Obama, ve li immaginate tutti gli idioti convinti che sia Che Guevara (o Bertinotti) a stelle e strisce? Cadere dal letto fa male...

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Guest galland

letto su yahoo news e riportato integralmente:

 

Reuters - da 3 minuti WASHINGTON (Reuters) - Alcuni dei primi risultati di questa sera, negli stati, potrebbero dare indicazioni cruciali sull'esito finale della corsa alla Casa Bianca.

 

Il trend nella sfida tra il democratico Barack Obama e il repubblicano John McCain potrebbe essere chiaro già quando le urne chiuderanno in Indiana, alle 18 ora locale (mezzanotte in Italia). Lo stato del Midwest è stato aggiudicato ai repubblicani in tutte le elezioni dal 1964 e una vittoria di Obama, ma anche un testa a testa, sarebbe un segnale più che incoraggiante per il senatore dell'Illinois.

 

Una vittoria relativamente facile di McCain in potrebbe invece segnalare qualche problema per Obama che cerca di portare via al senatore dell'Arizona una dozzina di stati vinti dai repubblicani nel 2004.

 

Il primo segnale di sconfitta per il democratico John Kerry nel 2004 arrivò proprio da un ko peggiore del previsto (venti punti percentuali) in Indiana.

 

"Se Obama vince in Indiana, l'elezione è fatta", spiega il consulente democratico Doug Schoen. "Anche se vince di poco, 2 o 3 punti, sarebbe un indicazione di una grossa vittoria a livello nazionale. Se invece McCain lo supera di oltre 4 punti, bisognerà aspettare e vedere come va".

 

Il test successivo è alle 19 ora locale (l'una in Italia) quando le operazioni di voto terminano in Georgia, in parte della Florida e in Virginia -- un altro stato dove i democratici non vincono alle presidenziali dal 1964, anche se recentemente sono andati bene in alcune elezioni locali.

 

"Se Obama vince in Virginia con un margine netto, sarà un'indicazione forte su una sua possibile vittoria", aggiunge Schoen. "Se McCain ce la fa con una buona percentuale, allora vuol dire che le cose volgono al meglio per lui".

 

Alle 19.30 (l'una e mezza in Italia) le urne chiudono in Ohio e North Carolina.

 

Alle 20 (le due in Italia) tutti i seggi in Florida saranno chiusi. I 27 elettori della Florida e i 20 dell'Ohio saranno anch'essi decisivi.

 

MCCAIN DEVE VINCERLI TUTTI

 

McCain, senatore dell'Arizona che spera di rimontare nonostante sia indietro nei sondaggi, ha bisogno di vincere in tutti gli stati menzionati per poter sperare realisticamente di salire alla Casa Bianca.

 

La sconfitta in uno qualunque di questi stati potrebbe essere ancora colmata da McCain con una vittoria in Pennsylvania, stato che i democratici hanno vinto nelle ultime quattro elezioni presidenziali. Le operazioni di voto terminano in Pennsylvania -- che vale 21 elettori -- alle 20 (le due in Italia).

 

Dai primi risultati degli stati potrebbero arrivare importanti indicazioni anche riguardo all'elezione per il Senato.

 

Ci si attende che i democratici rafforzino il loro controllo sulla camera alta, ma hanno bisogno di 9 nuovi seggi per raggiungere quota 60, maggioranza che consentirebbe loro di superare ogni ostacolo procedurale posto dai repubblicani.

 

Il primo dato importante per il senato arriva dal Kentucky, dove il leader repubblicano Mitch McConnell tenta la rielezione sul filo di lana. Come per l'Indiana, le urne in Kentucky chiudono alle 18 (mezzanotte in Italia).

 

"L'Indiana ci darà un'anticipazione chiave per la corsa alla Casa Bianca, il Kentucky farà lo stesso per il Senato", commenta Peter Brown, statistico della Quinnipiac University.

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Pare che abbia vinto pure con un bel margine consistente, che non si vedeva dai tempi di delle elezioni 1996.

Comunque confesso che quando hanno annunciato la proiezione che dava il texas blu avevo pensato al plebiscito più totale, ora è rientrato anche se pare che alla fine saremo sui 330-340 grandi elettori.

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Guest intruder

Sì, Obama dovrebbe aver vinto, con un grosso margine di voti elettorali, e non ci vedo nulla di preoccuppante. McCain, in un certo senso, si è dato la zappa sui piedi da solo, presentando quella megera come vice. I voti moderati se li è giocati così. Un ticket con la Palin io non lo avrei MAI votato, così come non ne avrei mai votato uno con Hillary (se deve essere donna, meglio Pelosi o Rice). Dispiace per McCain, un uomo cui va la mia stima più sincera.

 

 

http://www.ansa.it/opencms/export/site/not..._814979146.html

 

Le reazioni dal mondo

Il presidente George W. Bush ha chiamato Barack Obama per congratularsi per la vittoria. Lo ha reso noto la Casa Bianca. Il presidente Bush ha invitato Barack Obama e la sua famiglia ad andare a trovarlo alla Casa Bianca in un prossimo futuro. "Stai per iniziare uno dei più grandi viaggi della tua vita - ha detto Bush nella telefonata al suo successore -. Congratulazioni e cerca di godere questo momento". "Questa è stata una notte incredibile per te, per la tua famiglia e per i tuoi sostenitori", ha detto Bush ad Obama.

 

HILLARY, VITTORIA STORICA, APPOGGERO' BARACK

"Una vittoria storica per il popolo americano": Hillary Clinton, che avrebbe voluto essere la prima donna presidente degli Stati Uniti, ha salutato l'affermazione di Barack Obama, eletto ieri primo presidente nero nella storia d'America. "E' stata una campagna lunga e combattuta ma il risultato valeva l'attesà, ha detto l'ex rivale alle primarie democratiche impegnandosi a "fare il possibile per appoggiare il presidente Obama e il suo vice Joe Biden nel difficile compito che hanno davanti".

 

SARKOZY SI CONGRATULA PER 'BRILLANTE VITTORIA'

Il presidente francese, Nicolas Sarkozy, si è congratulato oggi con Barack Obama per la sua "brillante vittoria" nelle elezioni presidenziali degli Stati Uniti. Lo rende noto l'Eliseo.

 

BARROSO, UE SI AUGURA UN 'NEW DEAL' PER IL MONDO

Il presidentge della Commissione Ue José Manuel Barroso si è congratulato stamani con Barack Obama per la sua vittoria nelle elezioni presidenziali americane, auspicando che gli Stati Uniti " sotto la sua direzione si uniscano all'Europa per condurre verso un 'New Deal' il mondo".

 

ZEBARI,VITTORIA NON PORTA A RAPIDO DISIMPEGNO USA

L'elezione di Barack Obama alla presidenza degli Stati Uniti "non porterà ad un rapido disimpegno americano per l'Iraq", lo ha detto oggi il capo della diplomazia irachena, Hoshyar Zebari.

 

PRESIDENTE CINESE HU JINTAO INVIA CONGRATULAZIONI

Il presidente cinese Hu Jintao ha inviato le sue congratulazioni a Barack Obama, presidente eletto degli Stati Uniti d'America. Nel suo messaggio, Hu ricorda che Cina ed Usa "hanno vasti interessi comuni" e "condividono la responsabilità di una serie di importanti questioni che riguardano il benessere e la felicità dell' umanità". Nel messaggio, pubblicato sul sito web del ministero degli esteri cinese, il presidente assicura Obama che lavorerà con lui "per rafforzare le relazioni" tra i due Paesi". Cina ed Usa, conclude Hu Jintao, devono "sviluppare la loro costruttiva collaborazione per garantire la felicità dei loro popoli e dei popoli del mondo". Anche il primo ministro Wen Jiabao ha inviato un messaggio di auguri ad Obama mentre il vicepresidente Xi Jinping si è congratulato col vicepresidente eletto degli Usa Joe Biden.

 

KARZAI, INIZIO DI UN'ERA NUOVA

Il presidente afghano Hamid Karzai si è congratulato oggi con Barack Obama ritenendo che la sua vittoria alle elezioni presidenziali americane faccia entrare il mondo in un'"era nuova". "L'elezione del senatore Barack Obama ha fatto entrare il popolo americano e con lui il resto del mondo in una era nuova", ha detto Karzai in una conferenza stampa. "Un'era - ha proseguito - in cui la razza, il colore o l'origine etnica, spero, spariranno (...) dalla politica in tutto il mondo". "Mi felicito con il senatore Obama per la sua elezione alla presidenza degli Stati Uniti e auguro buona fortuna a lui e al popolo americano", ha aggiunto.

 

 

 

Silenzio assordante da Mosca. Ohibò, razzisti come sono solitamente gli slavi, il neo inquilino della Casa Bianca non gli deve piacere proprio.

Edited by intruder
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Guest intruder
John McCain has conceded defeat. According to partial results, the Democratic candidate Senator Barack Obama carried 51 percent of the vote (40,339,687) and 349 electors compared with McCain’s 48 percent (37,866,221) and 158 electors in 48 states.

 

McCain urged all Americans to offer their goodwill and support for the new president. President Bush was first to congratulate him.

 

The president-elect, his wife and daughters were greeted by a hysterical crowd of 100,000 supporters waiting at Chicago’s Grant Park for his victory speech. This election result shows America is a place where all things are possible, he said.

 

The Democrats added 8 to their House majority and four more senators.

 

 

www.debka.com

 

 

"The road ahead will be long. Our climb will be steep. We may not get there in one year or even one term, but America -- I have never been more hopeful than I am tonight that we will get there. I promise you -- we as a people will get there," Obama said in Chicago, Illinois, before an estimated crowd of 125,000 people.

 

With Obama's projected win, he will become the first African-American to win the White House.

 

Obama had an overwhelming victory over Sen. John McCain, who pledged Tuesday night to help Obama lead. Watch Obama pay tribute to McCain »

 

"Today, I was a candidate for the highest office in the country I love so much, and tonight, I remain her servant," McCain said.

 

McCain called Obama to congratulate him, and Obama told the Arizona senator he was eager to sit down and talk about how the two of them can work together.

 

President Bush also called Obama to offer his congratulations.

 

Bush told Obama he was about to begin one of the great journeys of his life, and invited him to visit the White House as soon as it could be arranged, according to White House spokeswoman Dana Perino.

 

Obama will be working with a heavily Democratic Congress. Democrats picked up Senate seats in New Hampshire, New Jersey, North Carolina and Virginia, among others

 

http://edition.cnn.com/2008/POLITICS/11/04...tml#cnnSTCVideo

 

 

 

CHICAGO -- A jubilant crowd cheered Barack Obama on Tuesday as the man who will become the nation's first African-American president vowed to be a leader for all of America.

 

"If there is anyone out there who still doubts that America is a place where all things are possible; who still wonders if the dream of our founders is alive in our time; who still questions the power of our democracy, tonight is your answer," Obama told a crowd of 125,000 people in Chicago's Grant Park.

 

"Its the answer spoken by young and old, rich and poor, Democrat and Republican, black, white, Latino, Asian, Native American, gay, straight, disabled and not disabled -- Americans who sent a message to the world that we have never been a collection of Red States and Blue States: we are, and always will be, the United States of America," the president-elect said.

 

Speaking in soaring rhetoric of the chance for an end to cynicism, fear and doubt about the power of democracy, the Illinois senator spoke to an emotional crowd.

 

Surrounded by clear bulletproof screens on his left and right, he sprinkled his address with references to the civil rights struggle that has led to him being elected the country's first black president. To those who voted for his opponent, John McCain, he said, "I will be your president, too."

 

In his first speech as president-elect, Obama catalogued the challenges ahead.

 

"The greatest of a lifetime," he called them: "two wars, a planet in peril, the worst financial crisis in a century."

 

He added, "There are many who won't agree with every decision or policy I make as president, and we know that government can't solve every problem. But I will always be honest with you about the challenges we face."

 

After McCain made a gracious concession speech, Obama praised the service of the Arizona senator, who served years in the military and was a prisoner of war in Vietnam.

 

"He fought long and hard in this campaign, and he's fought even longer and harder for the country he loves," Obama said. "He has endured sacrifices for America that most of us cannot begin to imagine. We are better off for the service rendered by this brave and selfless leader."

 

He said he looks forward to working with McCain in the future.

 

Obama and his running mate, Sen. Joseph Biden of Delaware, will take their oaths of office as president and vice president on Jan. 20, 2009. Obama will move into the Oval Office as leader of a country that is almost certainly in recession and is trying to end two long wars in Iraq and Afghanistan.

 

In his speech, Obama invoked the words of Abraham Lincoln and echoed John F. Kennedy. "So let us summon a new spirit of patriotism, of service and responsibility where each of us resolves to pitch in and work harder," he said.

 

Obama has said his first order of presidential business will be to tackle the economy. He has also pledged to withdraw most U.S. combat troops from Iraq within 16 months.

 

The Associated Press contributed to this report.

 

http://elections.foxnews.com/2008/11/05/ob...dent-americans/

 

 

Obama ha vinto perfino nel mio Stato, il Colorado, tradizionalmente repubblicano. Ma ha perso in quasi tutti gli stati del sud, dove pure i negri sono la maggioranza. E, incredibile anche questo, scorrendo fra i media americani si ha l'impressione che siano meno contenti i liberals dei conservatives, della sua vittoria. Incide, credo, il fatto, che molti conservatives hanno votato per lui...

 

Buon lavoro, Barry, mi puzza che dovrai remare controcorrente.

 

 

 

P.S.: e adesso chi glielo spiega a Veltroni che lui e Obama sono lontani e diversi come il diavolo e l'acqua santa?

Edited by intruder
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Il 44° Presidente degli Stati Uniti d'America è Barack Obama.

 

Affluenza record per questo election day americano....questo dato rende ancora più schiacciante la vittoria dei democratici di Obama. McCain ha perso pure negli stati tradizionalmente repubblicani. Il risultato pesante ha destato meno clamore perchè ormai era largamente prevedibile, il senatore dell'Illinois (stesso stato dal quale proveniva un precedente amatissimo e rivoluzionario presidente: Abraham Lincoln) era dato in largo vantaggio e l'urna ha solo confermato le previsioni dei sondaggi.

 

Obama ha pronunciato un discorso di investitura piuttosto scontato (le solite frasi fatte tipo "sarà ilpresidente di tutti")....più interessante quello di McCaion in cui riconosce apertamente la sconfitta della quale si assume ogni responsabilità e invita tutti i repubblicani a seguire il nuovo presidente (che deifinisce "il nostro presidente, il mio presidente") facendosi sommergere di fischi dalla platea.

 

Il cinema lo aveva anticipato da tempo...oggi è la realtà che consegna agli USA e al mondo intero il primo presidente nero.

 

EDIT: intruder...anche se non cambia la sostanza io correggerei quel "negri" in "neri". (è la stessa differenza che corre in inglese fra "black men" e "negroes" o peggio "niggers")

Edited by paperinik
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