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Politica degli Stati Uniti


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traggo da l'unità online

 

Dopo tante brutte notizie, una piccola buona notizia per Hillary Clinton che, dopo 12 giorni di riconteggi, è stata dichiarata la vincitrice in New Mexico. A 9 giorni dal Super Tuesday del 5 febbraio Hillary Clinton si è aggiudicata il caucus del New Mexico, l'unico dei 22 Stati dove gli elettori democratici avevano votato che non era stato ancora attribuito a uno dei due sfidanti. Una vittoria di misura, per esattezza per 73.105 voti contro i 71.396 di Barack Obama, che le fa attribuire solo due delegati in più, 14 contro 12, dell'avversario che ha comunque un vantaggio di circa 130 delegati eletti nel conteggio totale. Secondo una stima provvisoria all'ex first lady saranno assegnati 13 delegati contro i 12 del senatore dell'Illinois. Il bilancio complessivo con il risultato ritardatario del New Mexico in sostanza non cambia lasciando dopo le ultime 8 vittorie di seguito Obama in testa con 1.253 delegati tallonato dalla Clinton con 1.211 voti, secondo stime della Cnn.

 

Intanto in campo repubblicano è arrivato l'annuncio ufficiale, l'ex governatore del Massachusetts Mitt Romney ha dato il proprio appoggio al senatore dell'Arizona John McCain, ora a un passo dai 1.191 delegati che gli servono per ottenere la nomination repubblicana alla Casa Bianca. Romney ha chiesto a tutti i suoi 291 delegati di sostenere McCain che già ne ha conquistati oltre 800. Il favorito nel Gop comunque dovrà attendere le primarie del 4 marzo prima di avere la certezza matematica di conquistare la nomination, superando quota 1.191.

 

McCain, anche con i delegati ottenuti dopo l'appoggio dell'ex avversario Mitt Romney, non ha comunque i numeri per assicurarsi la nomination. Con i 280 delegati di Romney arriva infatti a quota 1069, non abbastanza per superare il quorum di 1191 previsto dalle norme del partito. Ne mancano 122.

 

L'unico avversario rimasto in lizza contro McCain, l'ex governatore dell'Arkansas Mike Huckabee, nonostante la vittoria appaia ora molto improbabile, ha deciso di non ritirarsi. «Molti repubblicani, a cominciare dal Wisconsin, vogliono ancora fare sentire la propria voce», ha detto Huckabee raggiunto telefonicamente dall'emittente Cnn subito dopo l'annuncio di Romney. Già in precedenza l'ex governatore aveva detto che sarebbe rimasto in corsa fino alla certezza matematica della sconfitta.

 

 

siamo alla frutta... si sapeva

 

Tremonti come Blondet a Porta a Porta parla di Nuovo Ordine Mondiale, globalizzazione e degli "Illuminati ("una setta di pazzi fanatici") come Clinton" ecc

d'Alema gli risponde...

 

andare al minuto:01:29:30

 

http://www.raiclicktv.it/raiclickpc/...ORTA+A+PORTA#1

 

Gli Illuminati, o più precisamente l'Ordine degli Illuminati, è il nome di una società segreta bavarese del secolo XVIII. Il nome è però stato associato, generalmente a torto, a numerose società segrete di matrice occulta.

http://it.wikipedia.org/wiki/Illuminati

 

Il prode giulietto accusa la clinton di essere parte della setta degli illmuninati.

Mi scordavo quanto facessero ridere da quelle parti

Modificato da Leviathan
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Io come Europeo mi sentirei più tranquillo con una pragmatica come la Clinton. Obama non mi pare abbia idee molto chiare sull'Irak visto che più volte ha parlato del ritiro senza però specificare ne come ne quando. E ricordatevi tutti che ritirarsi oggi dall'Irak avrebbe effetti devastanti in quanto consegneresti il paese a theran (eccetto il nord curdo per la gioia della turchia).

McCain è un falco, se venisse eletto ho paura rifarebbe gli stessi errori di Bush

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  • 3 settimane dopo...

Non c'è partita, sicuramente colui che con la sua azione, senza far uso di armi, ha vinto la 3^ guerra mondiale ed ha annichilito l'Unione Sovietica: Ronald Reagan.

 

Sulla sua figura, eccovi il link ad un bellissimo articolo di Antonio Martino:

 

http://www.paginedidifesa.it/2004/martino_040611.html

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Kennedy coinvolse gli USA nella tragedia vietnamita.

Però a cuba se la cavo con tutti i suoi capi di stato maggiore che non vedevano l'ora di scatenare una guerra nucleare.... (guerra fondai)

 

Tra tutti preferisco Clinton anche se la sua politica militare (solo bombardamenti ) non mi è piaciuta.

Secondo me specie nella questione balcanica si sarebbe dovuti intervenire con attacchi di terra per proteggere il kosovo. E quindi su questo Clinton non approvo.

Bush senio non era male.

Jonhson e Nixon non mi sono piaciuti e Reagen era troppo intrangigente secondo me.

 

Gli altri non li conosco

Concordo con te sulla su Kennedy e la tragedia vietnamita, quanto a Cuba, un pò se la cercò, dato che modificò il piano originale di invasione dell'isola che originatamente prevedeva un impiego più massiccio dell'aviazione (i famosi B26 senza insegne e numeri identificativi), e la zona di sbarco non era la Baia dei porci (che è una palude) ma un'alro posto poi andò come andò, l'nvasione fallì anche per altri modtivi(fuga di notizie???), Castro prese paura e si avvicinò a Mosca per avere più protezione.

 

Quanto alla classifica io dico Roosvelt e Reagan

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Se continua così il candidato verrà scelto con qualche alchimia alla convention, a tutto svantaggio dei democratici che perderanno di credibilità.

Quanto al ticket proposto da Hillary non credo che nessuno accetterà mai di fare il vice all'altro, specie visto quante se ne stanno dando.

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Mah mi pare improbabile perchè Obama è giovane e avrà altre occasioni (ce l'ha avuta McCain che alle ultime primarie repubblicane del 2001 era già oltre i 60) e si svenderebbe di fronte al suo elettorato andando a fare da vice ad Hillary.

Per lui credo sia meglio accettare la sconfitta, che in ogni caso sarà di misura, e aspettare il suo momento.

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Mmh.. Il grosso dell'apparato del partito democratico è con Hillary e in Usa, dove la politica è fondamentalmente show basta poco a far dimenticare un giovane promettente; Obama potrebbe vedere la vicepresidenza come trampolino di lancio (non sarebbe il primo) alla carica più alta, come occasione per fare esperienza (una delle principali critiche che gli vengono mosse è proprio quella del non essere esperto) e come luogo in cui crearsi una rete di potere ed amicizie che alle prossime primarie tornerebbero molto utili.

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Hillary Clinton ad un comizio in Ohio, foto Epa

 

La vittoria era praticamente già scontata. Ma Obama, ennel primarie democratiche del Mississippi, è riuscito a raggiungere il miglior risultato della corsa alla Casa Bianca: con 20 punti di distacco sulla Clinton, in Mississippi ha messo segno il suo risultato più convincente con l'elettorato afroamericano: per lui più di nove voti su dieci.

 

Con il 90 per cento dei seggi scrutinati, Obama è in testa con il 60 per cento dei consensi contro il 38 per cento di Hillary. Ma il senatore dell’Illinois, nonostante la larga vittoria, deve fare i conti con lo scarso sostegno dell'elettorato bianco che per tre quarti ha votato Clinton. .

 

In palio in Mississippi c'erano 33 delegati: con la vittoria di questa notte e quella del Wyoming di sabato scorso, Obama non solo ha recuperato il terreno perso con le sconfitte in Ohio e Rhode Island, ma ha incrementato il suo vantaggio complessivo.

 

La sfida ora trasloca in Pennsylvania dove il 22 aprile gli americani tornano alle urne. L’ex first lady, che probabilmente aveva già messo in conto la sconfitta in Mississippi, è già volata là dove è in testa nei sondaggi e sicura favorita.

 

I repubblicani, intanto, hanno già avviato la raccolta dei fondi per la campagna presidenziale di John McCain, che da giorni ha già vinto le primarie.

 

unita.it

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Probabilmente sarà così, a meno di un intervento forte del partito, che comunque ritengo improbabile, per fargli trovare una soluzione.

Comunque in Mississipi la vittoria di Obama era quasi scontata, non sto neanche a spiegare il perchè.

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La Pennsylvania assegna un discreto numero di elettori (158, grosso modo tanto quanto è il margine di vantaggio di Obama su Hillary); appassionanti comunque viste da fuori.

Non c'è che dire comunque si arriverà all'ultimo stato e all'ultimo dollaro e forse ancora non basterà; toccherà agli elettori di diritto (senatori e deputati democratici) fare da aghi della bilancia con tutto uno strascico di veleni e polemiche che taglierà le gambe al vincitore mentre McCain, in campagna elettorale già da mesi vincerà facilmente.

Sono pessimista?

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  • 1 mese dopo...
  • 2 settimane dopo...

Attacco del candidato repubblicano alla presidenza Usa, John McCain, ai due sfidanti democratici. Hillary Clinton e Barack Obama intenderebbero presentare una proposta di legge per limitare il diritto degli americani di possedere un'arma. Secondo John McCain, il sostegno al Secondo Emendamento manifestato da Hillary e da Obama è solo «teorico». «Loro dicono di voler appoggiare i cacciatori e i possessori di armi - ha detto il senatore dell'Arizona -. Ma il fatto che non parlino apertamente di controllo delle armi non significa che non lo sostengano». Per McCain in caso di vittoria dei democratici «i diritti a possedere in modo permanente un'arma sarebbero a rischio». Obama ha replicato a McCain spiegando che «Io credo che la gente abbia il diritto di possedere le armi in modo legale. Ma credo anche che non ci sia niente di riprovevole nel dire che si può istituire una legge di buon senso sulle armi per fare in modo che i nostri bambini non vengano uccisi per le strade di città come Chicago».

 

Huckabee scherza su Obama. L'ex candidato alla nomination repubblicana alla Casa Bianca Mike Huckabee, ha fatto ridere la platea della National Rifle Association ieri a Louisville, in Kentucky, dicendo che se a Barack Obama venisse puntata addosso una pistola lui cadrebbe dalla sedia per la paura. Interrotto da un trambusto improvviso e rumoroso avvenuto in fondo alla sala, Huckabee ha ripreso il suo discorso facendo ridere la platea con questa battuta: «Niente di grave, era solo Barack Obama. È scivolato dalla sedia. Si stava preparando a parlare quando qualcuno gli ha puntato addosso una pistola, e lui è caduto sul pavimento».

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Per gli americani il possesso delle armi è importantissimo, anche nell'ottica del mantenimento della libertà, comunque le armi da loro sono molto più controllate di quanto si pensi in Italia dopo le leggi emanate durante la presidenza clinton (alcune delle quali veramente assurde)

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