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Il via libera nel Consiglio dei ministri durato quasi sei ore. Via libera ad oltre cinquanta articoli

Comprese anche le auto Euro 2 e gli elettrodomestici. Coinvolti circa dieci milioni di veicoli

Rottamazione: ok a sconti e incentivi

Bus gratis, car-sharing e bollo auto

Il ministro Mussi ottiene lo sblocco dei concorsi e l'assunzione dei nuovi ricercatori

"In due-tre anni rivoluzioniamo il corpo docente con criteri innovativi"

di CLAUDIA FUSANI

 

 

Il ministro dell'Ambiente Alfonso Pecoraro Scanio

 

ROMA - Rottamazione, si cambia ed è una rivoluzione perché sconti ed incentivi sono previsti anche per le auto Euro 2, immatricolate prima del gennaio 1997. Il cuore del decreto milleproroghe al centro di una riunione fiume del Consiglio dei ministri, iniziata alle 9 e 30 e terminata alle 15 e 30, era proprio il capitolo rottamazione. Che quest'anno ha avuto come sponsor ufficiale i Verdi che avevano vincolato il programma delle rottamazioni di auto e elettodomestici a precisi standard ambientali.

 

I cinque punti del piano rottamazione - Il primo punto prevede un contributo di 150 euro e tre anni di abbonamento gratis sui mezzi pubblici per chi rottama senza acquistare. In alternativa lo Stato garantisce 800 euro per il servizio car-sharing. Il secondo punto prevede un contributo di 500 euro in più (quindi mille e duecento in tutto) per chi rottama due auto e ne acquista una sola. Sono previsti 700 euro di incentivi e un anno di bollo gratis (che diventano tre se l'auto è Euro 0) se si acquista una nuova auto Euro 4 con emissioni di co2 inferiori a 140 grammi per chilometro se l'auto è a benzina o inferiori a 130 gr. se l'auto è diesel. Incentivi anche per le auto elettriche e ibride. Infine, al quinto punto, 350 euro per chi trasforma la propria auto da benzina a gpl e 500 euro da benzina a metano. Secondo stime Unrae dovrebbero essere circa dieci milioni le auto coinvolte nel piano rottamazione.

 

Incentivi prorogati anche per i motorini - Il pacchetto rottamazione prevede cinque anni di bollo gratis se si lascia un Euro 0 per un Euro3. Inoltre il costo di rottamazione, se non supera il tetto di 80 euro, è a carico del bilancio dello Stato e anticipato dal venditore.

 

Reazioni - Il decreto milleproroghe conta una cinquantina di articoli. E' il contenitore omnibus dove i ministeri infilano quello che in genere è rimasto fuori dalla Finanziaria. Non c'è dubbio che il capitolo della rottamazione, saltato nel difficile percorso della Finanziaria, era quello più atteso. Entusiasta il ministro verde Alfonso Pecoraro Scanio che ha sempre vincolato il piano della rottamazione all'abbattimento di emissioni di gas e al raggiugimento di nuovi e migliori standard ambientali.

 

Soddisfatto il ministro per lo Sviluppo Economico Pier Luigi Bersani perchè "sono stati rafforzati gli obiettivi ambientali, favorendo un parco auto decisamente più ecosostenibile e intensificando le misure che incentivano il ricorso al trasporto pubblico locale".

 

Tutela ambientale e qualificazione dei consumi, con relativo stimolo lala crescita e all'occupazione, sembrano per una volta andare insieme, nello stesso pacchetto di leggi. Il problema, semmai, potrebbe arrivare dai soldi. Per realizzare il pacchetto-rottamazione serviranno circa 110-120 milioni di euro. Subito dopo il voto nel Consiglio dei ministri si era diffusa la voce che non ci fosse la copertura economica. Allarme rientrato.

 

Le altre misure. Scuola e università, la rivincita di Mussi - Il milleproproghe, si sa, è un po' l'ultimo treno per Yuma, l'ultima possibilità per ministri e segretari di veder realizzate promesse e impegni rimasti al palo per tutto l'anno. Una bella rivincita se la prende il ministro per l'Università Fabio Mussi che porta a casa lo sblocco dei concorsi per i professori associati ordinari e l'assunzione di 1.050 ricercatori a cui dovrebbe seguire un altro pacchetto di 3000 assunzioni secondo regole "innovative" rispetto agli standard europei. "In due-tre anni rivoluzioniamo il corpo docente" ha detto il ministro "con regole innovative rispetto agli standard europei". Cambiano anche i criteri di accesso degli studenti ai vari atenei: serviranno 105 punti per superare il numero chiuso di cui 80 raggiunti tramite i test di valutazione e 25 ricavabili dai precedenti curricula scolastici dei candidati.

 

Autorizzate spese per Difesa, turismo, lavoro, giustizia - Tra i 50 articoli del decreto milleproproghe anche una serie di micromisure che riguardano Difesa, turismo, lavoro, salute, giustizia, trasporti, agricoltura, sviluppo economico, ricerca, ambiente e finanze. Tra queste la proroga di un mese, al 31 gennaio 2008, delle autorizzazioni di spesa per le assicurazioni del personale dei trasporti strategici delle missioni militari italiane internazionali in atto. Ma a gennaio dovrà essere prorogato tutto il pacchetto delle missioni militari che sono una ventina, dall'Afghanistan al Libano passando per il Kosovo ma anche i piccoli contingenti di 70 persone in Iraq (istruttori delle forze di polizia locali), a Sharm el Sheik o in Palestina. Il rinnovo dura un anno (fino a un anno fa durava sei mesi). Un'altra prova regina per il governo Prodi.

 

Nuovi contratti per 719 dipendenti - Tra i rivoli del "mille proroghe" anche un regalo di Natale, poco poco in ritardo ma non importa, per 719 dipendenti di amministrazioni pubbliche i cui contratti a tempo determinato saranno trasformati in contratti a tempo indeterminato. Si tratta di persone impiegate persone impiegate in Ministeri ed altre amministrazioni dello Stato come Enti pubblici non economici, Agenzie, Enti parco nazionale, Autorità di bacino, Enti di ricerca, nonchè nell'Arma dei carabinieri e nel Corpo nazionale dei vigili del fuoco.

 

fonte

http://www.repubblica.it/2007/12/sezioni/e...leproroghe.html

 

ROMA - L'ultimo Consiglio dei ministri del 2007 "regala" anche lo sconto sulle bollette elettriche per cinque milioni di famiglie disagiate o con gravi problemi di salute.

 

L' intervento dovrebbe tradursi in una riduzione di circa il 20% delle tariffe per 5 milioni di nuclei in difficoltà. Il provvedimento è contenuto in un decreto interministeriale che porta la firma dei ministri Bersani, Bindi, Ferrero, Padoa Schioppa.

fonte:

http://www.repubblica.it/2007/12/sezioni/e...lie-povere.html

 

 

Speciale: l'attuazione del programma

http://download.repubblica.it/pdf/2007/governo.pdf

il programma svolto in 586 giorni di governo

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Evvai, altre 719 rubagalline parassiti a rubare lo stipendio, grazie Prodi. I compagni di sinistra avranno altri 719 voti. Chissa perche non fa niente per le banche che non alzano gli interessi sui depositi, ah si vero chi ha i soldi in banca è capitalista no risparmiatore.

 

Toh guarda caso anche il prossimo anno la fiat venderà macchine. vediamo se Luchetto si lamenterà ancora del governo.

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Molto interessante un articolo riassuntivo dell'economia italiana sul Sole24 di oggi: evidenzia come la crescita sia stata buona, il risanamento sui binari giusti e come tutto andrebbe per il verso giusto......se la spesa pubblica non si mangiasse tutti i traguardi.

Putroppo questo governo non ha la forza per andare a tagliare con mano pesante dove serve, ostaggio di sindacati e sinistrorsi vari (anche se la maggioranza del centrosinistra la pensa così).

Probabilmente la cosa migliore che il 2008 potrebbe portare all'italia è una nuova legge elettorale (molto bella la nuova proposta del PD con l'elezione diretta del PdC alla francese) e un percorso che porti al voto gli schieramenti poltici rinnovati e consolidati nella primavera del 2009.

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Chissa perche non fa niente per le banche che non alzano gli interessi sui depositi, ah si vero chi ha i soldi in banca è capitalista no risparmiatore.

 

Perchè si tratta di un contratto di tipo privatistico? Attualmente sono vietate le variazioni unilaterali dei tassi, o meglio, la variazione deve essere comunicata al cliente e questi può decidere di chiudere il conto senza spese, per legge. Per il resto basta scegliere la banca cheapplica le migliori condizioni contrattuali, oppure trattarle con il direttore di filiale.

La mia banca, ad esempio, ad ogni variazione del tasso di riferimento della BCE adegua in giornata i tassi di interesse applicati.

Attualmente ho il 3,75% di interessi sul C/C

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e quindi il tuo discorso se ne va a puttane.

Se tutti e due sono un contratto privato, perche per aumentare uno lo si fa, ma per altro devo prendere il direttore di turno tenerlo per il naso e prenderlo a calci nella p...e?

 

Non credo proprio che tu abbia ben presente la differenza tra le due cose.

 

Si tratta di norme contrattuali.

Nel caso dei mutui se si stipula un mutuo a tasso fisso l'importo della rata non varia mai, per esempio.

Nel caso di mutui a tasso variabile, il tasso applicato è generalmente basato su un indice chiamato Euribor, più una differenza, che è il ricavo della società mutuataria, chiamato spread. Il contatto che si stipula all'accensione del mutuo stabilisce che l'interesse applicato, e quindi l'importo della rata varii in base al variare di questo indice (che, te lo rammento, non è che sia stabilito dal governo).

Si tratta di una normale clausola contrattuale.

 

Come si tratta di una normale norma contrattuale quella che regola il pagamento degli interessi sul conto corrente.

Ti ripeto, la mia banca varia in giornata, al variare del tasso di riferimento, il tasso di interesse applicato sul conto. Se la tua non lo fa, ti consiglio di cambiare istituto di credito: è un tuo diritto.

 

In tutto questo il governo, al di la di dare linee di indirizzo generali, non deve intervenire, si chiama libero mercato.

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No si chiama cartello.

Il libero mercato è un altra cosa, ma purtroppo, chi governa preferisci perseguitare i tassisti piutosto che i bancari loro amici.

 

Ah, ok.

E dimmi, come mai se c'è cartello la mia banca mi aumenta il tasso d'interesse al variare del tasso di riferimento mentre tu devi andare a litigare con il direttore?

 

Se ci fosse cartello tutti gli istituti dovrebbero offrire le medesime condizioni (per esempio come fanno le case petrolifere), o sbaglio?

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Ah, ok.

E dimmi, come mai se c'è cartello la mia banca mi aumenta il tasso d'interesse al variare del tasso di riferimento mentre tu devi andare a litigare con il direttore?

 

Se ci fosse cartello tutti gli istituti dovrebbero offrire le medesime condizioni (per esempio come fanno le case petrolifere), o sbaglio?

 

primo bisogna vedere quando hai sul conto, secondo non andare a toccare petrolio banche e assicurazioni in italia, potrei calpestare i piedi a qualche politico

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primo bisogna vedere quando hai sul conto, secondo non andare a toccare petrolio banche e assicurazioni in italia, potrei calpestare i piedi a qualche politico

 

Quelle condizioni non sono state contrattate, vengono applicate a qualsiasi conto corrente aperto, l'unica condizione richiesta è che si apra il conto con un deposito di almeno 1000 euro. Il costo annuo del c/c è di 60 euro tutto compreso.

 

Comunque, insisto: che provvedimenti dovrebbe prendere il governo per regolamentare il mercato bancario, visto che ti lamenti che non venga fatto nulla?

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Beh potrebbe dire a quelle banche che da anni non alzano i tassi sui depositi come mai lo fanno. Vedi Bancoposta, che sta ferma allo 0.50 da tre anni. Ops scusa l'80% delle poste è del ministero del tesoro.

 

Non riesco a capire per quale motivo dovrebbe farlo. Di banche ce ne sono tante, e ce ne sono alcune che praticano condizioni migliori di altre. Come non avrebbe motivo di imporre i prezzi di vendita di qualsiasi altro prodotto. Si chiama libero mercato.

Nessuno viene obbligato a mantenere il conto presso un istituto che offre condizioni non vantaggiose. Attualmente non ci possono essere spese per la chiusura del conto ed ogni variazione delle condizioni deve essere comunicata al cliente; questi è libero di rivolgersi altrove se ritiene di non essere trattato sufficientemente bene.

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È Antonio Lirosi il primo "Mister prezzi". Il presidente del Consiglio Romano Prodi, su proposta del ministro dello Sviluppo economico Pier Luigi Bersani lo ha nominato garante per la sorveglianza dei prezzi, figura istituita dalla Finanziaria 2008. Lirosi è l´attuale capo del Dipartimento per la regolazione del mercato del Mse.

 

«La nomina di una figura istituzionale per sorvegliare l'andamento dei prezzi e delle tariffe è certamente molto positiva in un momento di aumento dell'inflazione a livello nazionale ed europeo», ha commentato Antonio Longo, presidente del Movimento Difesa del Cittadino (Mdc). «Antonio Lirosi, perla sua grande esperienza in materia di tutela dei consumatori, è certamente la persona giusta per rivestire questa funzione, tenendo conto anche della sua carica di capo dipartimento per la regolazione del mercato. Occorre, però - aggiunge - che la figura di Mister Prezzi sia dotata di forti poteri sanzionatori con efficacia immediata che possano anche sostituirsi ad altri soggetti inefficienti (enti locali, camere di commercio, ecc.), arrivando fino alla sospensione o revoca di licenze e autorizzazioni nei casi più gravi».

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Mi domando su quale base possa fare questo visto che siamo in un economia di libero mercato...

Dovrebbe essere l'antitrust a vigilare contro i monopoli, fermo restando che ognuno può mettere i prezzi che vuole e solo l'azione di una sana concorrenza dovrebbe tenere stabile il mercato secondo la legge della domanda e dell'offerta.

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