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Finalmente si inizia a scardinare la legge 40!


typhoon

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Le leggi italiane sono fatto con i piedi e scritte ancor peggio, si vede che qualche avvocato ha trovato un cavillo o un comma poco chiaro e l'ha spuntata interpretandolo a modo suo.

 

Referendum sulla legge 40? quello che non ha raggiunto il quorum erro?

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La legge sulla fecondazione assistita.

Comunque, ripeto, anche cavillando non si modificano le leggi dello stato nelle aule giudiziarie.

La legge 40 è scandalosa ma va modificata in parlamento.

Quanto al referendum non ha raggiunto il quorum (non è arrivato manco al 30%) quindi è stato respinto.

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veramente un grande successo; apriamo le porte all'eugenetica e alla faccia di una legge dello stato che i cittadini non hanno voluto modificare con un apposito referendum. D'altra parte un embrione umano vale meno di una pianta non OGM, figuriamoci un embrione umano "difettoso".

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La legge sulla fecondazione assistita.

Comunque, ripeto, anche cavillando non si modificano le leggi dello stato nelle aule giudiziarie.

La legge 40 è scandalosa ma va modificata in parlamento.

Quanto al referendum non ha raggiunto il quorum (non è arrivato manco al 30%) quindi è stato respinto.

 

 

quoto in pieno...

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secondo me non raggiunse il quorum non solo perchè l'astensionismo in italia è alto, ma perché le informazioni sono state oscusrate dall'editore unico delle sei TV (infatti moltissimi, alla vigilia del voto non sapevano niente su che cosa era ilr eferendum) oltrechè è un problema che non riguarda tutti (come lo era invece il divorzio)

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Da wikipedia:

 

- Esclude la possibilità di verificare la presenza di malattie genetiche negli embrioni e quindi di selezionare quelli sani :blink:

 

- Costringe la donna all'impianto di tutti gli embrioni ottenuti (anche quelli malati) senza che vi sia la possibilità per la donna di interrompere il trattamento :ph34r:

 

- Vieta la ricerca scientifica sugli embrioni. (proprio all'insegna dello sviluppo)

 

 

 

 

 

ma che e' sta robba ????? :huh:

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questo non lo sapevo :blink: ,ma xk un'embrione vale meno di una pianta?????

 

L'ho detto in senso provocatorio, perchè alcuni di quelli che si scandalizzano per il divieto di ricerca sugli embrioni umani, sono contrari alla sperimentazione di organismi vegetali OGM.

 

Comunque, giusto per puntualizzare, anche se non si ritiene che un embrione abbia dignità di persona ("anche" sarebbe fuori luogo in effetti, dato che questo è il punto essenziale della questione), è utile ricordare che sino ad oggi dalle cellule staminali embrionali non è ancora stata ricavata alcuna terapia utile a trattare malattie (in compenso ne è stata osservata l'attitudine a sviluppare crescita incontrollata e degenerazione in tumore), a differenza di quanto avviene invece per le cellule staminali adulte, già impiegate in medicina.

E la fecondazione artificiale non è una procedura indolore e priva di effetti collaterali per la donna, così come non c'è ancora la certezza che sia priva di rischi per i figli così generati.

Modificato da lender
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  • 4 settimane dopo...

ROMA - Il Tar del Lazio ha accolto il ricorso di un gruppo di associazioni, fra le quali Madre Provetta, Amica Cicogna e Warm, annullando per eccesso di potere le linee guida sulla fecondazione medicalmente assistita, la legge 40. In particolare la parte contestata riguarda il divieto di diagnosi preimpianto agli embrioni contenuto nelle linee guida. Lo ha annunciato l'avvocato Gianni Baldini in rappresentanza dell'associazione Madre Provetta. Il tribunale amministrativo ha anche chiesto alla Consulta di pronunciarsi sulla costituzionalità della legge 40.

 

IL TESTO DELLA LEGGE SULLA FECONDAZIONE

 

Un mese fa un tribunale di Firenze aveva accolto il ricorso di una coppia, stabilendo che le linee guida che vietano la diagnosi preimpianto degli embrioni sono inapplicabili perché contro la legge stessa e contro la Costituzione, e che al contrario è possibile la diagnosi preventiva se c'è il rischio di trasmettere una grave malattia genetica. Nella stessa sentenza il tribunale aveva affermato che è lecito rifiutare il numero obbligatorio di tre embrioni se una gravidanza gemellare può compromettere la salute della donna. In precedenza una decisione analoga era stata presa dal tribunale di Cagliari.

 

L'annullamento è stato festeggiato dalle associazioni che hanno fatto ricorso al Tar e da esponenti del mondo politico, che ora chiamano in causa il ministro Livia Turco invitandola a dare le nuove linee guida.

 

"La decisione del Tar del Lazio è ottima" afferma il ministro della Solidarietà Sociale, Paolo Ferrero, secondo cui queste linee guida "sono più restrittive e oscurantiste della legge". Adesso, conclude Ferrero, c'è la necessità di varare "subito nuove linee guida 'rischiarate dalla ragione', al fine di riconoscere alle donne quei diritti che ogni Stato laico e democratico dovrebbe riconoscere".

 

 

Entusiasta Alessandra Mussolini, europarlamentare di Alternativa Sociale e segretario nazionale di Azione Sociale, che parla di un segnale importante: la legge 40 "era inapplicabile, a meno di non fare uno scempio sul corpo delle donne e sul futuro dell'embrione". Questa iniziativa, prosegue, "era scelleratamente ideologica", a portarla avanti sono state "persone che non capivano la delicatezza delle questioni trattate, poiché non venivano garantite né la salute della donna, né il futuro embrione".

 

"Un fatto positivo, molto serio e prevedibile che ora pone un serio problema di costituzionalità della legge 40" è il commento di Stefania Prestigiacomo, deputata di Forza Italia ed ex ministro delle Pari opportunità nel governo Berlusconi. "Ritengo che occorra al più presto mettere mano alla legge sulla fecondazione, perché i tanti ricorsi dimostrano la sua palese incostituzionalità".

 

"L'aver almeno insinuato il dubbio della costituzionalità della legge 40 è un bel modo per festeggiare oggi la nostra Costituzione" dice Monica Soldano, presidente dei Madre provetta, una delle associazioni che ha vinto il ricorso al Tar. "Non ci piace la via giudiziaria, ma siamo stati costretti. Ora la parola torni alle istituzioni: Turco deve dare urgentemente una risposta con le nuove linee guida". Che, sottolinea la presidente di Madre provetta, "devono essere adeguate alla sentenza del Tar".

 

"E' una grande vittoria della giustizia italiana e per migliaia di coppie che potranno fare le diagnosi preimpianto qui da noi e non più all'estero" commenta raggiante il ginecologo Severino Antinori, presidente della Warm, una delle associazioni che hanno promosso il ricorso al Tar del Lazio. "Ora chiedo le dimissioni del ministro Livia Turco, ingannatrice delle coppie italiane, che ha promesso in campagna elettorale di modificare le linee guida e che in due anni non ha fatto niente. Domani - annuncia Antinori - sotto al ministero della Salute faremo una grande manifestazione con migliaia di coppie contro l'ignavia del ministro Turco: non abbiamo più bisogno di lei, sarà direttamente la Consulta a eliminare la legge".

 

"E' un grande giorno per tutte le coppie che non dovranno rinunciare a un figlio per paura di trasmettere una grave malattia, quelle coppie che non hanno i soldi per l'estero, e quelle coppie che rinunciano dopo vari tentavi in paesi stranieri" afferma Filomena Gallo, legale delle associazioni Amica Cicogna onlus e L'altra cicogna onlus. "Finalmente i tribunali ripristinano la legalità in Italia, perché fino a questo momento i cittadini che si erano dovuti difendere dalla Legge 40/04 e dalle linee guida, oggi invece vedono rispettati i loro diritti tra cui il diritto alla salute, diritto costituzionalmente rilevante".

 

Sorpreso Girolamo Sirchia, ministro della Salute in carica quando furono emanate le linee guida dopo l'approvazione della legge 40. "Non credo proprio venga leso il diritto alla salute sancito dall'articolo 32 della Costituzione. Vediamo cosa deciderà la Corte Costituzionale perché si tratta di materie delicate, ma mi pare giusto ricordare che la legge 40 non è un provvedimento che mira a conservare la salute, quanto a normare la possibilità di avere un figlio". Sul numero di embrioni impiantabili in utero, non più di tre, Sirchia ci tiene a precisare "che in Italia si è creato uno scandalo di fronte a questo limite, ma molti Paesi hanno preso decisioni simili".

 

Stupore e perplessità anche da parte dell'associazione Scienza & Vita. "L'esclusione da parte del Tar del Lazio della cosiddetta diagnosi di tipo osservazionale sull'embrione, assolutamente non invasiva - precisa l'associazione - aprirebbe la porta, secondo i sostenitori del ricorso, alla diagnosi genetica preimpianto che, come la letteratura scientifica ampiamente documenta, è essa stessa causa di gravi danni per l'embrione. Va comunque detto che proprio per queste ragioni nella sentenza del Tar non c'è traccia alcuna di un via libera alla diagnosi preimpianto". La diagnosi genetica preimpianto, precisa ancora Scienza & Vita, a sua volta "finisce con il legittimare la selezione a scopi eugenetici degli embrioni che è espressamente vietata dalla stessa legge 40. Di qui un corto circuito che il legislatore non può consentire".

 

Repubblica.it

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