Vai al contenuto

Questione Alitalia


julian

Messaggi raccomandati

La Commissione Europea sembra non voler fare sconti a questo giro e si profila la possibilità che venga posto il veto al prestito ponte di 300 milioni di Euro.

Berlusconi ha di nuovo sottolineato come questo atteggiamento non venga accolta favorevolmente, poichè l'UE dovrebbe agevolare le politiche di rilancio (specie di aziende che incorporano migliaia di lavoratori) anzichè ostacolarle. Comunque il Premier si è detto tranquillo perchè ha la conferma che ci sono investitori pronti a farsi avanti con il supporto di grandi isituti di credito (in primis BancaIntesa, come pubblicamente detto dal suo AD Corrado Passera) non appena il nuovo Governo sarà insediato, in tal senso sono arrivate conferme dall'industriale Tronchetti Provera che si è detto pronto a impegnarsi con "qualche" milione (in questi casi è prassi mantnersi sul vago).

Se dietro le minaccie della Commissione Europea la situazione dovesse andare in stallo è però al vaglio una soluzione temporanea per far respirare la compagnia, ovvero cederla a una controllata del Tesoro che attualmente ha riserve finanziarie extra, ovvero alle Ferrovie dello Stato (molti storceranno il naso, ma questa sarebbe -COME FASE DI TRANSIZIONE TEMPORANEA- una manovra commerciale e finanziaria geniale, oltre che legalmente ineccepibile: praticamente cedere a se stessi la compagnia per farla respirare, evitargli il fallimento immediato e intanto trattare per la privatizzazione finale......sicuro c'è la mano di Giulio :asd: ).

Modificato da paperinik
Link al commento
Condividi su altri siti

  • 1 mese dopo...
  • Risposte 585
  • Creata
  • Ultima Risposta

Partecipanti più attivi

Partecipanti più attivi

TREMONTI: Al via la privatizzazione di Alitalia

 

 

Il consiglio di amministrazione del 3 giugno di Alitalia esaminera’ la "corrispondenza con Intesa-Sanpaolo".

 

Lo ha annunciato il ministro dell’Economia, Giulio Tremonti, nel corso della conferenza stampa che segue il Consiglio dei Ministri in cui e’ stato approvato il decreto legge che riattiva le procedure di privatizzazione della compagnia di bandiera.

 

"Cosa fara’ Intesa oltre alla funzione fondamentale di advisor dipende dalle scelte di Banca Intesa. Che svolga un ruolo esterno o anche di investitore dipende da Banca Intesa, a noi interessa che ci siano investitori. Il Cdm ha preso atto in una comunicazione proveniente da Alitalia con la quale informa di avere attivato contatti con Intesa-Sanpaolo. Ci informa di una corrispondenza attivata in cui si segnala da parte di Intesa la disponibilita’ a valutare soluzioni percorribili per risolvere l’attuale crisi, individuando soggetti sociali interessati a partedipare al risanamento, rilancio e sviluppo di Alitalia". Il ruolo dell’istituto di credito, ha spiegato Tremonti, "e’ quello di esperienza per la determinazione degli strumenti per svolgere una consulenza volta a ricercare una possibile soluzione e contribuire alla sua eventuale realizzazione". Tenuto conto di questa comunicazione, prosegue il ministro, "il cdm dopo avere approvato la norma sulla procedura di privatizzazione ha ritenuto di dover assumere una delibera con la quale Intesa viene individuata come soggetto che puo’ promuovere e ricercare un’offerta sul mercato da uno o piu’ soggetti che contenga la possibilita’ di privatizzazione".

Link al commento
Condividi su altri siti

Dai che oggi si lolla a colpi di dichiarazioni roboanti e secche smentite :rotfl: :rotfl:

 

Alitalia, Berlusconi: Air France buona opzione per futuro

martedì, 3 giugno 2008 5.22 39

 

 

ROMA (Reuters) - Il presidente francese, Nicolas Sarkozy e Silvio Berlusconi hanno parlato anche di Alitalia e Air France-Klm durante l'incontro bilaterale svoltosi oggi pomeriggio a margine dei lavori dell'assemblea generale della Fao.

 

Lo ha detto lo stesso Berlusconi in conferenza stampa aggiungendo che in futuro Air France-Klm potrebbe essere un buon alleato internazionale, mentre il presidente Sarkozy ha aggiunto di voler lasciare decidere il da farsi ai manager di Air France, ma di pensare che l'opzione della collaborazione potrebbe in futuro tornare.

 

Intanto questa mattina il ministro dell'Economia Giulio Tremonti ha detto di ritenere che il prestito ponte da 300 milioni trasformato poi in conto capitale dovrebbe poter ottenere il via libera da Bruxelles in quanto si tratta di fondi finalizzati alla privatizzazione della compagnia.

 

ALITALIA OGGETTO DEI COLLOQUI BILATERALI

 

"Certamente ne abbiamo parlato", ha detto Berlusconi.

 

Il presidente del Consiglio ha ricordato che la compagnia francese si è ritirata a causa del mancato accordo con i sindacati e perché "aveva posto delle richieste che l'Italia non poteva accettare non essendo corrispondenti all'interesse italiano".

 

Berlusconi ha aggiunto che in futuro Alitalia "avrà convenienza a trovare accordi con compagnie internazionali. In questo caso Air France potrebbe essere una buona soluzione".

 

Sarkozy ha commentato subito dopo: "Tocca al management di Air France decidere, ma io capisco nella risposta [di Berlusconi] una volontà che nessuna scelta sia preclusa per il futuro, che ognuno possa lavorare tranquillamente e che potrebbero esserci possibilità un giorno o l'altro di lavorare assieme".

 

TREMONTI E L'AUTORIZZAZIONE UE

 

"Un conto sono aiuti a freddo, un altro provvedimenti non fine a se stessi ma strumentali a operazioni di mercato come una privatizzazione", ha detto oggi Tremonti nel corso di una conferenza stampa al termine dell'Ecofin, rispondendo ad una domanda se sia fiducioso sull'autorizzazione Ue ai provvedimenti adottati dal governo italiano.

 

"Andrò a studiarmi di nuovo il Trattato europeo", ha aggiunto, lasciando intendere che una forma di intervento pubblico come quella a favore della compagnia di bandiera potrebbe ricevere l'avallo delle autorità comunitarie.

 

Il governo Prodi ha concesso il 22 aprile scorso un prestito ponte (fino al 31 dicembre) di 300 milioni alla compagnia trasformato in conto capitale da un successivo decreto del governo Berlusconi.

 

A fine gennaio Air France e Alitalia hanno avviato trattative in esclusiva per una acquisizione, trattative saltate ai primi di aprile. Il governo ha ora affidato ad Intesa Sanpaolo il ruolo di adviser nella privatizzazione della compagnia, incarico che dovrebbe essere formalizzato dal cda della compagnia di questa sera.

Link al commento
Condividi su altri siti

Un'alleanza con AirFrance potrebbe essere un'ottima opzione. Grande Presidente :adorazione: :adorazione:

 

Oddio, ma come può pensare una persona con un QI nella media che ci possa essere un'alleanza tra un azienda florida leader europea del settore ed una che sta per essere commissariata per l'enorme mole di debiti e che perde un paio di milioni di euro al giorno?

 

Secondo me dipende dalle scie chimiche, sicuramente questi aerei spargono qualche agente batteriologico particolare :rotfl:

Link al commento
Condividi su altri siti

Che ipocrisia. Al di la della questione in sè (ne ho già parlato nei precedenti post), sono schifato dall'ipocrisia del nostro premier.

 

Il Giornale

 

Dopo le elezioni vanno bene anche i francesi. Ma dico io, come ci si fa a far prendere per il :censura: così?

 

Vabè dai, basta strumentalizzare, sto andando contro i miei principi! :rolleyes:

Link al commento
Condividi su altri siti

A parte il fatto che è solo un'idea e ninte altro, c'è una bella differenza. In questo caso si tratterebbe di alleanza e non di mera svendita ad AirFrance. Se AirFrance vuole fare un'alleanza (che Spinetta mai accetterà) allora è la benvenuta.

 

Non è mica Prodi che diceva avrebbe ritirato le truppe dall'Iraq appena vinte le elezioni e poi le ha ritirate secondo il calendario di Martino, dicendo agli italiani 'Tanto quegli altri non li avrebbero ritirati'. Questo è stato prendere in giro. ;)

Link al commento
Condividi su altri siti

A parte il fatto che è solo un'idea e ninte altro, c'è una bella differenza. In questo caso si tratterebbe di alleanza e non di mera svendita ad AirFrance. Se AirFrance vuole fare un'alleanza (che Spinetta mai accetterà) allora è la benvenuta.

 

Non è mica Prodi che diceva avrebbe ritirato le truppe dall'Iraq appena vinte le elezioni e poi le ha ritirate secondo il calendario di Martino, dicendo agli italiani 'Tanto quegli altri non li avrebbero ritirati'. Questo è stato prendere in giro. ;)

Le idee, in borsa, fanno lievitare o sprofondare le azioni in maniera inconcepibile a volte.

 

Basti pensare che le azioni della pancetta di maiale al venerdì costano sempre di più perchè ai mariti americani piace la colazione pesante al sabato, immagina (anzi, verifica) cosa succede alle azioni Alitalia dopo dichiarazioni del genere!

 

Riguardo a Prodi ti do ragione, comunque è stata una fortuna che abbia agito in quel senso alla fine, magra consolazione! Ma che ci vuoi fare, per darla a vedere ai comunisti italiani probabilmente avrebbe dipinto di rosso gli Ariete!

Link al commento
Condividi su altri siti

  • 1 mese dopo...

ALITALIA: INDAGINE UE, BRUXELLES RICEVE RISPOSTA ITALIANA

 

(ANSA) - BRUXELLES, 15 LUG - La Commissione europea ha ricevuto delle autorita' italiane la prima risposta in merito all'indagine aperta da Bruxelles l'11 giugno scorso sul finanziamento da 300 milioni di euro concesso all'Alitalia.

 

E' quanto conferma oggi la Commissione Ue in una nota. L'indagine avviata ufficialmente l'11 giugno scorso da Bruxelles ha lo scopo di verificare se i 300 milioni di euro concessi dallo Stato alla compagnia di bandiera, inizialmente sotto forma di prestito ponte, sono un aiuto di Stato che viola le norme Ue.

 

''La Commissione europea - si legge nella nota diffusa oggi - non commentera' i contenuti della risposta italiana ne' lo stato della procedura d'inchiesta fino a quando essa non sara' conclusa''. Nei prossimi giorni, si legge ancora nella nota, la decisione di Bruxelles sull'apertura dell'indagine sara' pubblicata sulla 'Gazzetta Ufficiale' Ue e da quel momento i concorrenti e tutte le altre parti interessate avranno un mese di tempo - termine che su richiesta potra' essere prolungato in funzione del periodo estivo - per far pervenire alla Commissione le loro prime osservazioni. (ANSA).

 

ANSA

Link al commento
Condividi su altri siti

  • 3 settimane dopo...

Alitalia gestira' il 65% del traffico nazionale. Tremonti riferisce in Parlamento

 

In attesa dei chiarimenti che oggi il ministro dell'economia Giulio Tremonti dara' sul piano per il rilancio di Alitalia davanti alle commissioni congiunte Bilancio e Trasporti di Camera e Senato, sono le parole dell'advisor nominato dal governo, l'ad di Intesa san Paolo Corrado Passera, a delineare lo scenario futuro della compagnia di volo.

 

La creazione di un due aziende, una da rottamare e l'altra salvabile, e' il solo schema possibile per Alitalia. Anche perche' nella vecchia societa' nessuno metterebbe un euro. Questa, in estrema sintesi, la posizione

che Passera ha illustrato a Eugenio Scalfari in una chiacchierata su Alitalia pubblicata oggi su Repubblica.

 

Nella lunga ricostruzione della conversazione Scalfari spiega che Passera considera "importante l'esistenza di una compagnia di bandiera con un azionariato ed un management radicato in Italia. In Europa - ha detto l'ad di Intesa - non c'e' nessun paese di vasta estensione che non abbia la sua compagnia di bandiera: e' una sicurezza per i cittadini ma anche per i ricercatori nel settore aerospaziale"'.

 

L'ipotesi sostenuta dall'attuale cda di Alitalia, che si oppone alla nascita di una nuova compagnia, e' comunque lontana dalle idee di Passera, "nessun imprenditore metterebbe un centesimo nella vecchia struttura di Alitalia"- dice Passera - l'unico schema percorribile sarebbe dunque quello di due societa': una da rottamare, l'altra rigenerata da una "sapiente chirurgia plastica".

 

La nuova Alitalia, spiega l'advisor su Repubblica, dovrebbe garantire il 65% del traffico aereo in Italia, sotto la media delle compagnie degli altri paesi che gestiscono il 70 80 % del traffico nazionale. Quanto alla possibile fusione con Airone è da escludere. Alitalia non si porterà dietro un miliardo di debito della compagnia di Carlo Toto ma acquisterà alcune attività della sua compagnia, per esempio tutta la flotta aerea, le autorizzazioni di cui dispone sulle varie rotte e i contratti di acquisto di nuovi aerei.

 

Sugli esuberi Passera non risponde, non è un problema dell'advisor ma vi segnaliamo la polemica dell'opposizione sul piano di rilancio che se garantisce l'italianità di Alitalia peggiora pero' la situazione dei tagli al personale rispetto a quanto proponeva Air France. "La cordata italiana raddoppia gli esuberi"

all'interno di Alitalia. Così ha detto il ministro ombra dell'Economia Pierluigi Bersani in un'intervista alla Stampa nella quale sostiene che "l'esecutivo non sa che fare" per fronteggiare la crisi della compagnia di bandiera". "Sui 2100 esuberi del piano Air France - ricorda l'esponente del Pd - c'è chi si è a quota 5000". "Dovevamo chiudere con Parigi prima che tutto precipitasse" aggiunge Bersani (il governo Prodi avrebbe potuto vendere ai francesi al suo esordio e non lo fece per i soliti contrasti interni, ricorda lo stesso Scalfari su Repubblica). Per Bersani comunque il commissariamento è ormai dietro la porta: "Spero ci sia un modo per evitarlo ma francamente ci credo poco". ieri era circolata la voce che sarebbe stato deciso dal cdm a fine agosto ma Palazzo Chigi ha smentito ogni ipotesi di commissariamento.

 

"Non sarebbe stato meglio cedere Alitalia a AirFrance? ha chiesto Scalfari "Puo' darsi, ma a noi ci hanno chiamato dopo", e' stata la risposta dell'ad di Intesa.

 

AGI

 

Il Tempo

 

ASCA

Modificato da tuccio14
Link al commento
Condividi su altri siti

ALITALIA. "L'obiettivo è che l'Italia possa avere una sua compagnia di bandiera che faccia profitti". Lo ha ribadito Silvio Berlusconi, intervistato dal Tg1, chiarendo che ci sono "soci e capitali" per il rilancio. E che su questa base si tratta "l'alleanza con una compagnia straniera". Il Premier ha quindi detto che la nuova compagnia avrà una flotta di aerei moderni e che il piano preparato dall'Esecutivo è cosa ben diversa dall'intesa che era stata proposta da Air France: "Un'intesa che prevedeva 7000 esuberi - ha sottolineato - mentre noi cercheremo di ridurli al minimo". Per il Presidente del Consiglio, quello degli esuberi è un epilogo inevitabile, ma comunque è preferibile all'alternativa che tutti i 20.000 dipendenti della Compagnia vadano a casa.

 

Link completo - L'Unione Sarda

Link al commento
Condividi su altri siti

"'Faremo un altro miracolo offrendo all’Italia una redditizia compagnia aerea nazionale'. Questo è quanto promesso da Silvio Berlusconi, Primo Ministro italiano, questa settimana quando il suo governo ha posticipato l’annuncio di un piano, atteso da tempo, per salvare Alitalia, la compagnia aerea di bandiera in passivo. Il "miracolo" doveva essere pianificato in una riunione l’8 agosto ed annunciato subito dopo, ma adesso rimarrà un segreto fino a settembre. La motivazione ufficiale è evitare di sconvolgere le vacanze estive con scioperi e voli cancellati. Tuttavia, molte persone credono che il piano sia stato posticipato perché problematico e, in alcuni punti, incompleto.

 

Alitalia si trova in condizioni così difficili che solo un prestito statale di 300 milioni di euro le ha permesso di continuare a volare. A marzo Air France-KLM aveva fatto un’offerta, ritirata in seguito per l’impossibilità di raggiungere un’intesa con i sindacati - e dopo l’affermazione di Berlusconi, in piena campagna elettorale, secondo cui vendere la compagnia di bandiera italiana ad una rivale francese sarebbe stato inaccettabile.

 

Intesa Sanpaolo, la banca a cui è stato dato il compito di trovare nuovi investitori italiani per Alitalia, ha immediatamente capito che non c’erano possibilità di trovare qualcuno disposto a finanziare la compagnia aerea allo stato attuale. “Era un sogno” dice una persona vicina alla linea di pensiero della banca. In compenso, è stato varato un piano per dividere Alitalia in due parti.

 

La prima sarà una nuova compagnia privata, senza debiti ed un fresco capitale di 1 miliardo di euro versato da una dozzina circa di industriali italiani, compresi Gilberto Benetton, Luigi Aponte e la famiglia Marcegaglia. La nuova compagnia assumerebbe il controllo delle risorse migliori di Alitalia e di alcuni di Air One, una compagnia aerea italiana minore e con una flotta del tutto nuova. Se tutto andrà secondo i piani, la nuova compagnia inizierà a fare utili dal 2009 e verrà quotata in borsa nel 2010.

 

I nuovi investitori, ovviamente, non vogliono avere nulla a che fare con il disastroso passato di Alitalia. Così il governo continuerà ad avere la proprietà della “vecchia” compagnia (possiede già il 49.9% di Alitalia), conservando il suo debito di 1.1 miliardi di euro e le risorse superflue. Tre quarti dei 20000 lavoratori di Alitalia verrebbero reimpiegati dalla nuova compagnia mentre il resto continuerebbe a lavorare per la vecchia. “La nuova, appetitosa compagnia andrebbe venduta mentre la vecchia compagnia sarebbe semplicemente una voce nel passivo delle finanze pubbliche” conclude Enrico Letta, un politico dell’opposizione.

 

Non è chiaro se Giulio Tremonti, Ministro del Tesoro, accetterà una tale divisione. Avendo appena ricevuto la fiducia dal Parlamento per un taglio alle spese di 30 miliardi di euro, è probabile che non permetterà che il passivo di Alitalia venga scaricato sulle finanze pubbliche. E’ molto probabile che si opporrà anche la Commissione Europea, che sta già indagando sul prestito ad Alitalia poichè ritenuto un aiuto di stato illegale. La Grecia ha tentato una divisione molto simile con la sua compagnia di bandiera in passivo nel 2003, dichiara Rigas Doganis, un commentatore esperto del settore aeronautico. Brussels ha ritenuto che la divisione fosse in realtà un espediente per mascherare continui aiuti statali.

 

Gli osservatori inoltre si chiedono quanto siano convinti gli investitori italiani. Una condizione del piano di Intesa Sanpaolo prevede l’ingresso di una compagnia aerea straniera come partner per la nuova Alitalia e Benetton ha recentemente dichiarato che una tale partnership sarebbe vitale per la riuscita del progetto. Lufthansa, seconda compagnia in Europa, è il candidato più probabile, ma non ha ancora confermato il suo interesse.

 

Se il governo riuscirà a trovare nuovi investitori per Alitalia, dovrà in seguito decidere come effettuare la divisione dell’azienda. La legge prevede che Alitalia dovrebbe essere sottoposta ad una procedura simile a quella fallimentare in modo da poter essere divisa in due e mantenere i debiti solo da una parte, dice Edoardo Staunovo Polacco, un avvocato specializzato in diritto fallimentare. Il governo vuole rivedere la legge per accelerare le procedure, ma fino ad ora ha negato la possibilità del fallimento per Alitalia.

 

Dopo la sua elezione, Berlusconi si è mostrato disponibile verso Air France-KLM, ma era troppo tardi. All’interno del suo partito, molti staranno rimpiangendo amaramente l’opportunità persa - la compagnia francese, dopo tutto, avrebbe rilevato Alitalia con debiti e tutto. Essi staranno sperando in un ritorno di Air France-KLM al tavolo delle trattative oppure in una proposta da parte di Lufthansa. Questo sarebbe il vero miracolo."

 

tradotto da economist

Link al commento
Condividi su altri siti

se non fossimo in un paese di *** o semplicemente se si fosse la libertà di esprimere in T il proprio pensiero o sui giornali sarebbe successo un macello

 

invece siamo in italia dove tutto è filogovernativo...

 

ma tra Putin e silvietto chi è il maestro e chi l'allievo?

è un personale dubbio esistenziale

Modificato da Leviathan
Link al commento
Condividi su altri siti

se non fossimo in un paese di *** o semplicemente se si fosse la libertà di esprimere in T il proprio pensiero o sui giornali sarebbe successo un macello

 

invece siamo in italia dove tutto è filogovernativo...

 

ma tra Putin e silvietto chi è il maestro e chi l'allievo?

è un personale dubbio esistenziale

e ha me lo stipendio ridotto. :helpsmile:

Link al commento
Condividi su altri siti

  • 2 settimane dopo...

Ottime novità :asd: ... nella scissione della compagnia lo stato (cioè noi) si beccherà i debiti della bad company mentre gli imprenditori la parte in attivo ... bene, avanti così! :asd:

 

Alitalia come la fenice?

ADUC: «Prassi largamente diffusa nel nostro Paese: socializzare le perdite, privatizzare i profitti»

 

Risorgerà l'Alitalia come la Fenice? No, le azioni messe in atto ricordano l'applicazione di una prassi largamente diffusa nel nostro Paese: socializzare le perdite, privatizzare i profitti. Se non ricordiamo male, si diceva che «quel che va bene per la Fiat va bene per l'Italia» e, parafrasando, oggi si dice che quello che va bene per Alitalia va bene per l'Italia. Insomma il contribuente italiano si accollerà le perdite (bad company) mentre alcuni imprenditori prenderanno la parte attiva dell'Alitalia (good company). Nulla di nuovo sul fronte italiano, si potrebbe dire.

 

Ci sono alcune incognite nell'operazione. L'alleanza con Airone potrebbe trovare qualche difficoltà se non con l'Antitrust italiano almeno con quello europeo. Vero e' che il commissario europeo ai Trasporti e' Antonio Tajani, uomo di tutta fede del presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi, ma gli interessi in gioco sono tanti e gli aeroporti italiani sono molto appetibili per le altre compagnie aeree. Altro problema e' quello del conflitto di interessi che potrebbe sorgere tra la banca Intesa come advisor e la stessa come partecipante all'operazione di salvataggio. Anche gli azionisti dovrebbero avere qualcosa da dire visto che con la bad company probabilmente si ritroveranno in mano titoli che varranno meno della carta sulla quale sono stampati.

 

Infine c'e' il problema degli esuberi e dei contratti. Si parla di 7mila «esuberi» (interessante il termine!). Il sindacato che e' stato una delle cause del declino Alitalia, supportando rivendicazioni che hanno contribuito a mettere fuori mercato la compagnia, oggi balbetta. Non c'e' che dire: un tempo la ritirata si chiamava riposizionamento, oggi l'Alitalia si chiama Fenice.

 

Primo Mastrantoni, segretario Aduc

 

E chi fà parte di questa cordata? Airfrance! ... con la differenza che nel piano originale si sarebbero beccati anche i debiti!

Link al commento
Condividi su altri siti

E chi fà parte di questa cordata? Airfrance! ... con la differenza che nel piano originale si sarebbero beccati anche i debiti!

Ma infatti questo è paradossale. Un sentito grazie ai sindacati e a Silvietto che, guardacaso, ora non sbandiera più una questione che in campagna elettorale è stato un suo cavallo di battaglia.

 

Comunque, dato che ciò che è stato è stato, secondo me la soluzione illustrata nel post di typhoon è quanto di meglio passasse il convento, vorrei sapere chi (se non lo Stato) si prenderebbe cura dei debiti AZA.

 

E vorrei vedere se hanno ridotto lo stipendio solo ai primi ufficiali o anche i comandanti. Non credo, giudicando da quanto siano viziati.

 

Un piccolo esempio di vizio dei CPT AZA, in aggiunta a tutti quelli citati da paperinik nei post addietro.

Ieri sera avevo un volo Napoli Brescia che terminava su Brescia la rotazione alle 2330 LT. Il crew era composto da CPT base FCO (Fiumicino), F/O base Linate e cabina base Brescia. Di conseguenza la cabina (ossia gli A/V) smontava a Brescia, mentre c'era organizzato un trasferimento via superficie (auto con autista) per riportare il pilota in base ed il comandante nell'hotel convenzionato. Durante il transito a Napoli, prima del decollo, ho comunicato al CPT che sarebbe rientrato su LIN, e di tutto punto mi risponde "Chi te l'ha ordinato? Io ora dovrei rientrare a Linate dopo 9 ore di servizio? Ma siamo impazziti? Guardi che i crew non sono mica pacchi postali?"

Ed io: "Comandante, ci stiamo dentro con FDP (Flight Duty Period) e crew rest, non vedo perchè devo dire al Travel Office di pagarle una camera a Brescia dato che abbiamo un hotel convenzionato a Linate, e non vedo perche devo programmarle un altro costoso trasferimento domattina quando abbiamo già una macchina prenotata questa sera..."

CPT: "Ma come faccio a rientrare in albergo a l'una se domani mi devo alzare alle 6.30?"

Io: "Comandante, ma per qual motivo deve alzarsi alle 6.30 se prende servizio alle 1700 del pomeriggio?"

CPT: "Io ho la personale abitudine di alzarmi alle 6.30 anche se non ho niente da fare, ed in Alitalia se ne teneva conto."

Io: "Quindi metto a verbale che lei mi chiede di organizzare un nuovo costoso trasferimento domani..."

CPT: "Non si può fare? Bene, si faccia dormire il F/O a Brescia!"

Io: "Ma se è base Linate perchè devo pegare un'altra stanza extra-convenzione?"

CPT: "Non mi importa, questa è la situazione. Io questa sera a Linate non ci torno si regoli di conseguenza."

Io: "Va bene comandante, e domani pomeriggio le organizzo un pick/up per portarla dall'hotel di Brescia all'apt di LIN dove prenderà servizio?"

CPT: "No, domani mattina mi organizzi un trasferimento, auto con autista, dall'hotel di Brescia a quello di Linate, così posso riprendermi un paio d'ore, solo dopo prenderò servizio recandomi in apt con lo shuttle dell'albergo. In Alitalia funzionava così: si teneva conto del fatto che siamo persone (i comandanti, non i primi ufficiali che si facciano dormire fuori base inutilmente, ndr), e tutte le volte che dico ai miei ex colleghi che volo 90 ore al mese mi ridono dietro e mi dicono che sono scemo. (il limite legale è 100 nei 28 giorni a scorrere, ndr)"

Io: "Agli ordini comandante."

Dopo essere stato trattato come un segretario, ed aver organizzato il tutto dall'operativo perchè alle 2200 gli uffici sono vuoti, compreso l'ufficio viaggi, ho fatto una bella e-mail a tutti i capoccia vari, facendo notare come in una notte di capricci un comandante abbia fatto spendere alla compagnia un sesto del mio stipendio mensile. (Da notare che gli eqipaggi, da contratto nazionale, hanno diritto ad hotel a 4 stelle, stelle che vedo ripetutemente ogni volta che per sbaglio capitano in na camera sotto le loro aspettative.)

 

Con questo non voglio fare di tutta l'erba un fascio, conosco miriadi di piloti e comandanti Alitalia che sono persone squisite, altruiste e collaborative, ma chi frequenta l'ambiente sa di cosa parlo. W Alitalia...

Modificato da Tuccio14
Link al commento
Condividi su altri siti

E chi fà parte di questa cordata? Airfrance! ... con la differenza che nel piano originale si sarebbero beccati anche i debiti!

 

... allora dimostri di non aver capito!!!

un conto è coordinarsi con Air France, Lufthansa, ecc. , un altro è essere acquistati da Air France!

... eppure mi sembra semplice!

Link al commento
Condividi su altri siti

E chi fà parte di questa cordata? Airfrance! ... con la differenza che nel piano originale si sarebbero beccati anche i debiti!

 

 

Non è assolutamente così.

 

Il piano di AF prevedeva oltre ai 1300/2200 esuberi (la cifra esatta non è mai stata chiarita) che ben 4000/5000 dipendenti venissero assorbiti da Fintecna, ovveto Stato Italiano. Un pò troppo comodo per i francesi.

 

Senza parlare di altre condizioni inaccettabili quali lo smantellamento della componente CARGO di AZ (ramo d'azienda questo molto positivo, che ovviamente si pone in diretta concorrenza con AF CARGO).

 

La realtà è che la scorporazione in due NEWCO di AZ è già stata attuata un'altra volta (AZ Fly e AZ Service), sempre cercando di scaricare le passività sull'una e le attività sull'altra. Il problema è che questa scissione ancorchè piuttosto diffusa nella pratica commerciale (se ne è avvalsa anche illo tempore la greca Olympic), può configurare un illecito concorrenziale, poichè scaricare i debiti su una società che rimane statale mentre la componente attiva viene privatizzata realizza in modo indiretto un aiuto di stato (pratica notoriamente proibita dalle norme antitrust).

 

Il problema è capire che ambizioni avrà la nuova società che assorbirà AZ fly (aerei, equipaggi, rotte, slot, etc). Vorrà rilanciare AZ a livello europeo ed internazionale, dimensione naturale di una compagnia di bandiera, o vorrà garantirsi solo che l'investimento iniziale sia remunerativo?!

 

Escluderei una visione di AZ come vettore meramente italo-europeo (soprattutto perchè Air One entrerà a far parte dell'azienda e porterà in dote la propria flotta, quindi è difficilmente pensabile che la futura AZ voglia far la guerra sul piano nazionale al vettore cui fa capo Carlo Toto). Fra l'altro proprio la presenza di Toto nell'assetto proprietario della NEWCO fa ritenere che il partner internazionale di AZ sarà Lufthansa (già partner di Air One) e non AF/KLM, come avanzato da più voci.

 

Concludendo: pochi, pochissimi, hanno avuto l'onestà intellettuale di riconoscere che le circostanze e la situazione economica in cui il Governo Berlusconi si è trovato ad affrontare il salvataggio di AZ sono molto diverse da quelle in cui si trovava il Governo Prodi. Per comprendere la diversità fornirò un dato su tutti, molto semplice: il prezzo del petrolio. Ai tempi della trattativa con Spinetta il greggio fluttuava intorno agli 85 dollari, attualmente dopo l'impennata a 150 dollari si è attestato intorno ai 120/130. Chiunque capirebbe che trattandosi di una compagnia aerea, la cui spesa relativa al consumo di carburante incide sui costi dell'azienda in misura esorbitante, il fattore petrolio è decisivo.

Modificato da paperinik
Link al commento
Condividi su altri siti

Concludendo: pochi, pochissimi, hanno avuto l'onestà intellettuale di riconoscere che le circostanze e la situazione economica in cui il Governo Berlusconi si è trovato ad affrontare il salvataggio di AZ sono molto diverse da quelle in cui si trovava il Governo Prodi. Per comprendere la diversità fornirò un dato su tutti, molto semplice: il prezzo del petrolio. Ai tempi della trattativa con Spinetta il greggio fluttuava intorno agli 85 dollari, attualmente dopo l'impennata a 150 dollari si è attestato intorno ai 120/130. Chiunque capirebbe che trattandosi di una compagnia aerea, la cui spesa relativa al consumo di carburante incide sui costi dell'azienda in misura esorbitante, il fattore petrolio sia decisivo.

Ora il vero problema è capire se Typhoon queste informazioni non le ha, oppure se, avendole, finge di non capirle!

Link al commento
Condividi su altri siti

Alitalia: "frittata" bipartisan? Tanto paga pantalone!

 

Si torna su Alitalia. E ci si dovrà tornare (tante) altre volte sul piano di salvataggio e privatizzazione che il governo sta per varare nel “chiuso” delle sue stanze e con pochi “intimi” amici.

 

Che succede? E chi lo sa? Per l’ex compagnia di bandiera tira aria di svolta. Una svolta fatta di scelte importanti, pesanti, irreversibili per il trasporto aereo italiano; per il destino di migliaia di lavoratori; per la stessa legislazione delle politiche industriali, che il governo pensa di cambiare.

 

Il tutto senza che le parti sociali siano anche solo informate (altro che tavolo di trattativa!) e senza il benché minimo confronto parlamentare. Capito? In sintesi: la cordata degli imprenditori “bipartisan” è pronta a far sua la parte di Alitalia ripulita dei vecchi debiti; 5-7 mila lavoratori saranno licenziati; dura stretta sui contratti per il personale di volo; la nuova società sarà divisa in due (la Newco dei nuovi imprenditori cui verranno cedute le attività operative, quelle che danno profitti e una società “bad company” di “aria fritta” guidata da un commissario di governo per gestire debiti – pagati da pantalone - e licenziamenti.

 

Ma non è tutto. Il governo modificherà la legge Marzano per consentire agli imprenditori di rilevare aziende in difficoltà (leggi Alitalia) con il massimo di agevolazioni. E, addirittura, l’esecutivo è pronto a varare un indirizzo vincolante per l’Autorità garante per “sorvolare” sulla concentrazione Alitalia-Air One, in barba ai principi della concorrenza.

 

E l’opposizione? Solo Di Pietro s’infuria. Tace il Pd. O farfuglia. Sarà mica perché si profila un inedito conflitto d’interesse fra Roberto Colaninno (prossimo presidente Alitalia) e il figlio Matteo, ministro per lo Sviluppo economico nel governo ombra del Partito democratico?

 

Frittata o “vergogna” Made in Italy?

Link al commento
Condividi su altri siti

Non conoscendo, in maniera approfondita, la materia e, soprattutto, non avendo la presunzione di conoscerla, preferisco indicare il link ad un articolo del più prestigioso quotidiano economico italiano:

 

http://www.ilsole24ore.com/art/SoleOnLine4...ulesView=Libero

Link al commento
Condividi su altri siti

Crea un account o accedi per lasciare un commento

Devi essere un membro per lasciare un commento

Crea un account

Iscriviti per un nuovo account nella nostra community. È facile!

Registra un nuovo account

Accedi

Sei già registrato? Accedi qui.

Accedi Ora

×
×
  • Crea Nuovo...