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Questione Alitalia


julian

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- 3 ore all'armageddon. Il fronte del No chiede di continuare a trattare, CAI si ritirerà ce non ci sarà la firma. CISL e UIL hanno firmato.

 

 

Vabbè, se la fanno fallire sarà la fine del sindacato come lo conosciamo oggi, il che potrebbe fare bene nel medio periodo.

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Le ultime convulse ore di Alitalia: CAI ritira l'offerta?

Firma dei tre sindacati confederali, controproposta degli autonomi alla CAI, cassa integrazione straordinaria per 4.286 persone, minaccia di denuncia da parte di Antonio Di Pietro. C'è di tutto nel rebus delle ultime ore di Alitalia, tranne la risposta. Intanto CAI inizia la sua assemblea e subito si diffondono le prime voci sul ritiro dell’offerta.

 

Fonte: Dedalonews

 

http://www.ansa.it/opencms/export/site/vis..._760676909.html

 

C'è da piangere...spero vivamente che qualche sindacalista venga impalato a testa in giù nella pubblica piazza...

Modificato da Venon84
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MILANO - Cai è pronta a ritirare l'offerta per l'Alitalia. Scaduto alle 15 e 50 l'ultimatum lanciato ai sindacati da Compagnia aerea italiana, pochi minuti dopo fonti vicine all'operazione hanno riferito che la cordata di imprenditori sta per rinunciare al piano di salvataggio della compagnia. La decisione sarebbe arrivata dopo la proposta ai soci avanzata dal presidente Roberto Colaninno. Rifiutata anche la controproposta inviata poco prima da Cgil e sindacati autonomi, secondo i quali l'intesa poteva essere ancora raggiunta «attraverso un negoziato». Il gruppo di dipendenti Alitalia che sta manifestando di fronte alla sede dove si sta tenendo l'assemblea Cai ha accolto con urla e grida di protesta la notizia, ricevuta da fonti interne, del ritiro dell'offerta. Alcuni di loro hanno applaudito e gridato «Buffoni, buffoni».

 

LA CONFERMA - La notizia è stata poi confermata dal segretario nazionale dell'Sdl, Paolo Maras: «Ci risulta che Cai abbia ritirato l'offerta». Maras ha aggiunto che le sei sigle contrarie all'accordo proposto da Cai forniranno «chiarissime indicazioni utili per proseguire l'attività operativa e per individuare le più opportune soluzioni». «Mai come in questo momento - ha sottolineato - i lavoratori saranno i veri garanti del patrimonio aziendale della tutela dei clienti e dell'interesse del paese».

 

BERLUSCONI: SPERO ESITO POSITIVO - E mentre il leader della Cgil, Guglielmo Epifani, invita Colaninno ad andare avanti, il premier, Silvio Berlusconi, afferma di non essere «preoccupato». «Spero ancora in un esito positivo» dice il presidente del Consiglio. «Aspettiamo, comunque farò una conferenza stampa».

 

LO STRAPPO - La Cai aveva avvertito: senza consenso, sarà ritirata l'offerta. Cisl, Uil e Ugl erano pronte ad apporre la propria firma a un accordo con la nuova società, mentre la Cgil e le cinque sigle autonome dei piloti e degli assistenti di volo avevano inviato una lettera a Colaninno, al commissario straordinario di Alitalia, Augusto Fantozzi, al ministro dell'Economia, Giulio Tremonti, e al presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi, chiedendo un nuovo incontro.

 

LA CONTROPROPOSTA - Nella lettera, le sei sigle (Filt-Cgil, Anpac, Up, Anpav, Avia e Sdl) confermavano «l'interesse e la disponibilità all'identificazione di un accordo sulle condizioni contrattuali di piloti, assistenti di volo e personale di terra», affermando di essere disposti «anche a fare sacrifici temporanei e straordinari». Oggetto principale della controproposta siglata in via Morgagni era «la ricerca di una revisione della struttura retributiva tale da consentire l'invarianza delle condizioni retributive in presenza di un aumento contrattato della produttività», inserendo il tutto nel «quadro di contratti nazionale relativi a ciascuna categoria». Altro punto fermo posto dai sindacati era la richiesta secondo la quale la discussione sugli esuberi di personale avvenisse una volta raggiunto un accordo complessivo. «Anche con l'obiettivo di cogliere in pieno tutte le opportunità offerte dal mercato - scrivevano i sindacati - e alla luce del favorevole trend del prezzo del carburante, ad oggi di oltre il 30% inferiore a quanto ipotizzato nel piano Cai, in caso dell'auspicato raggiungimento di un accordo complessivo sui temi di merito tra i sindacati e Cai, si determineranno l'implementazione del piano industriale nella parte inerente il dimensionamento degli organici necessari all'operatività dell'impresa».

 

CASSA INTEGRAZIONE - E mentre Fantozzi avviava l'iter per la cassa integrazione straordinaria per i dipendenti legati direttamente o indirettamente all'utilizzo dei 34 aerei già messi a terra (riguarderà 831 piloti per 12 giorni al mese, 1.383 assistenti di volo per 10 giorni al mese e 2.072 dipendenti di terra per 6 giorni al mese), giungeva anche la notizia di una cordata pronta al salvataggio di Atitech, la socetà di manutenzione che ha sede a Napoli.

 

Corriere.it

 

FORSE SIAMO ALLA FINE DI ALITALIA....che magone, è una vita che sono avvolto da quella A tricolore.

 

MALEDETTI SINDACATI VI ODIO.

 

Se Alitalia fallirà allora sì che si presenteranno gli speculatori della finanza, e si prenderanno i pezzi di AZ per due euro.

Modificato da paperinik
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Purtroppo vedendo cose come queste

 

Uno scroscio di applausi. E' quello che hanno fatto i dipendenti alitalia, che stanno protestando sotto palazzo Clerici dove sono riuniti i soci della Cai, quando hanno appreso il fallimento delle trattative sul passaggio di alitalia alla compagnia aerea italiana. "Meglio falliti che in mano ai banditi!", hanno urlato i dipendenti. "Via la casta, riapre l'asta! buffoni! tutti a casa, olè!". Scene di gioia anche a Fiumicino.

 

mi piacerebbe che questa gente finisca tutta in mezzo ad una strada.

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Purtroppo vedendo cose come queste

mi piacerebbe che questa gente finisca tutta in mezzo ad una strada.

senza cassa integrazione o sussdi però...a pulire i cessi devono andare!

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senza cassa integrazione o sussdi però...a pulire i cessi devono andare!

 

 

Ah ovvio, soldi miei non ne dovrebbero toccare, ci mancherebbe altro.

Hanno già preso troppi stipendi pagati dalla gentilezza del contribuente.

 

 

p.s. e hanno pure una bella faccia tosta

 

Dopo il ritiro dell'offerta su rilancio di Alitalia da parte di Cai, il presidente dell'Anpac, Fabio Berti, auspica l'intervento del premier, Silvio Berlusconi, perche' riporti le parti al tavolo della trattativa. "Abbiamo sempre voluto l'intervento di Berlusconi - ha commentato Berti dopo la conferma del ritiro dell'offerta di Cai - se la partita e' chiusa sicuramente interverra', non sappiamo come ma dovra' farlo perche' c'e' un problema di mobilita' nel Paese".
Modificato da Dominus
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IL COMUNICATO - Secondo Cai, la drammatica situazione di Alitalia e dei mercati internazionali «non permette di allungare ulteriormente una trattativa che è stata approfondita e che ha portato a numerose concessioni. Ulteriori concessioni e dilazioni metterebbero irrimediabilmente a rischio la realizzazione del piano». La Compagnia, si legge in un comunicato, «esprime la più profonda delusione nel constatare che non si è realizzata la prima e principale condizione del progetto 'nuova Alitalia' che avrebbe permesso la nascita di una nuova compagnia aerea competitiva malgrado il momento difficile per il settore aereo e per l'economia in generale».

 

LE REAZIONI - Per Silvio Berlusconi, a questo punto «la situazione è drammatica». «Siamo di fronte a un baratro» afferma il presidente del Consiglio, che punta il dito contro i sindacati: «Le responsabilità di Cgil e piloti sono pesanti. Non vorrei che fosse questa la soluzione che qualcuno si era augurato». Fallimento? «Vediamo, voglio approfondire», dice Berlusconi. Secondo Luigi Angeletti, segretario della Uil, si apre adesso una «catastrofe sociale e sindacale». «L'azienda era già morta - aggiunge - e qualche mio collega si accinge a fare il becchino. Tutto ciò mi ricorda la vicenda della Fiat di 30 anni fa». Il leader della Cgil, Guglielmo Epifani, respinge le accuse: «Il nostro sindacato si assume le proprie responsabilità, così come devono farlo l'azienda e il premier».

 

OPERATIVITA' - Le sei sigle che non hanno accettato l'offerta della Cai si sono comunque impegnate per trovare misure atte a garantire l'operatività di Alitalia. Lo ha detto il segretario nazionale dell'Sdl, Paolo Maras. «Mai come in questo momento - ha detto Maras - i lavoratori di Alitalia sono i veri garanti del patrimonio aziendale, della clientela e degli interessi del Paese. La valutazione che le sei organizzazioni sindacali faranno fornirà indicazioni utili per proseguire l'attività operativa e per individuare le opportune soluzioni».

 

E ORA CREDETE PURE ALLA STORIELLA CHE AIR FRANCE E' FUGGITA PER COLPA DEGLI SLOGAN ELETTORALI DI BERLUSCONI.

 

20.000 cassa integrati sulle spalle dei contribuenti....E' UN DISASTRO.

 

LA CGIL ANDREBBE SMANTELLATA OGGI STESSO PER MANIFESTA INUTILITA'. EPIFANI, IL BURRATTINO DELLA SINISTRA, HA LA RESPONSABILITA' DELLA PIU' GRAVE CRISI SOCIALE DELL'ITALIA DEL DOPOGUERRA.

 

COMPLIMENTI!

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Se non ho capito male quello chehanno detto su canale5 CAI ha ritirato l'offerta.

 

http://www.ilsussidiario.net/articolo.aspx?articolo=5548

ALITALIA/ Cai ritira la sua offerta, è ufficiale. Berlusconi: responsabilità di Cgil e piloti

Redazione giovedì 18 settembre 2008

«L'assemblea di Cai ha deciso all'unanimità di ritirare l'offerta presentata al commissario di Alitalia per l'acquisto di attivi dalla stessa posseduti». È quanto si legge in una nota emessa al termine dell'assemblea di Cai.

«Una delle condizioni più importanti di tele offerta - si legge nella nota Cai - era costituita dal raggiungimento di un largo accordo sindacale sul piano industriale della “Nuova Alitalia” e sul contratto di lavoro da dare alla nuova compagnia aerea. Tale accordo non è stato raggiunto, come dimostrato dalle sole tre lettere di accettazione ricevute da Cisl, Uil e Ugl. La drammatica situazione di Alitalia, molto peggiore di quella che aveva dato luogo ad altre offerte di acquisto in passato, e dei mercati internazionali, non permette di allungare ulteriormente una trattativa che è stata approfondita e che ha portato a numerose concessioni. Ulteriori concessioni e dilazioni metterebbero irrimediabilmente a rischio la realizzazione del piano».

«Cai esprime la più profonda delusione nel constatare che non si è realizzata la prima e principale condizione del progetto “Nuova Alitalia” che avrebbe permesso la nascita di una nuova compagnia aerea competitiva malgrado il momento molto difficile per il settore aereo e per l'economia in generale».

Il presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi, sottolinea di voler approfondire la situazione di Alitalia dopo il ritiro dell'offerta della Cai. Ma, conversando con i giornalisti sotto palazzo Grazioli, il premier ci tiene a sottolineare che «ci sono pesantissime responsabilità della Cgil e dell'associazione piloti che valuteremo».

A chi gli chiede se si tratti di una responsabilità che può essere definita politica, il premier risponde «sì» e aggiunge: «Non vorrei che questa fosse la soluzione che qualcuno ha auspicato».

Ai giornalisti che insistono nel chiedergli se a questo punto ci sia rischio di fallimento, Berlusconi risponde: «Ora voglio approfondire la situazione».

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Signori, non so se vi rendete conto del disastro sociale che comportano oltre 20.000 lavoratori disoccupati.

 

Lavoratori che graveranno enormemente sulle spalle dei contribuenti, poichè senza produrre alcunchè prenderanno dallo stato (per un periodo di almeno 3 anni, ma in alcuni casi fino a 7) ben l'80% della loro annualità media.

 

NON ERA UN CASO CHE ANCHE AF/KLM AVESSE POSTO COME CONDIZIONE ESSENZIALE PER L'ACCORDO CHE TUTTI I SINDACATI FOSSERO CONCORDI.

 

ECCO IL GRANDE TRAGUARDO OTTENUTO DAI COMUNISTI DELLA CGIL!

PERMETTERE AI PILOTI E ALLE HOSTESS DI ALITALIA DI CONTINUARE A SUCCHIARE SOLDI DALLE MAMMELLE DELLO STATO FACENDO MENO DI QUELLO CHE FACEVANO PRIMA.

 

CHE VERGOGNA, CHE RABBIA.

 

Il personale navigante AZ dovrebbe essere marchiato a vita, in modo da non trovare più lavoro in nessuna compagnia....

Modificato da paperinik
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Spero che il governo prenda seri provvedimenti ai danni della CGIL attraverso la sua abolizione totale ed immediata!!

Comunque da alcune voci che giravano tempo fa la cassa integrazione non è disponibile per tutti 20000!

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Spero che il governo prenda seri provvedimenti ai danni della CGIL attraverso la sua abolizione totale ed immediata!!

Comunque da alcune voci che giravano tempo fa la cassa integrazione non è disponibile per tutti 20000!

 

 

Fortunatamente non lo può fare perchè sennò saremmo in dittatura, comunque non vi preoccupate che la CGIL sarà punita dall'opinione pubblica.

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speriamo proprio di no, non mancava solo il si della CGIL ma anche di altri sindacati minori e la maggior parte dei lavoratori alitalia rifiutava la CAI.

 

Mi immagino i risvolti da oggi alle 19.00 partira la nuova campagna mediatica contro i sindacati con servizi faziosi 24 ore su 24, notizie false e diffamatorie a invenzione libera

 

solidale con la CGIL

 

18:27 Passera, fallimento trattativa è "un gran peccato"

 

Il fallimento della trattativa "è un gran peccato". Lo ha affermato Corrado Passera, amministratore delegato di Intesa San Paolo.

18:24 Fantozzi: "Stranieri erano interessati solo con sì ad offerta Cai"

 

Il commissario straordinario di Alitalia, Augusto Fantozzi, "è impegnato a garantire la piena funzionalità della compagnia". E' quanto riferiscono fonti vicine al commissario dopo il ritiro da parte di Cai dell'offerta per il salvataggio dell'azienda. Quanto, invece, ai contatti avuti con le compagnie europee Air France-Klm, British Airways e Lufthansa, le stesse fonti ricordano come tutte e tre "abbiano manifestato un interesse ad intervenire solo se fosse andata a buon fine la trattativa con Cai".

18:22 Piloti romani: "Nessun baratro, ora avanti con gli stranieri"

 

"Ora non c'è il baratro davanti a noi, come sostiene il premier Berlusconi, ma la prospettiva di un'offerta seria, che non penalizzi Roma, come quella di Cai. In realtà, si voleva gettare a mare Fiumicino, per dare spazio, ancora una volta, a Malpensa, che ha già fallito tutti i suoi obiettivi. Il coordinamento autonomo dei piloti romani auspica ora l'entrata in scena di un gruppo straniero, con reali capacità finanziarie e manageriali". Lo dichiara, in una nota, Giovanni Mastronunzio, presidente del coordinamento autonomo dei piloti romani, che raggruppa oltre 160 piloti impegnati quotidianamente nei voli di linea, commentando il ritiro dell'offerta Cai per Alitalia.

18:20 Ugl: "Chiaro chi ha operato per interesse dei lavoratori"

 

"A questo punto è chiaro chi ha operato nell'esclusivo interesse dei lavoratori di Alitalia e chi invece ha preferito sottostare ad altre logiche, mettendo una pietra tombale sull'ultima possibilità concreta di salvare l'azienda". Lo sostiene il segretario generale dell'Ugl, Renata Polverini.

 

repubblica.it

 

dalla costituzione:

 

Art. 39.

 

L'organizzazione sindacale è libera.

 

Ai sindacati non può essere imposto altro obbligo se non la loro registrazione presso uffici locali o centrali, secondo le norme di legge.

 

È condizione per la registrazione che gli statuti dei sindacati sanciscano un ordinamento interno a base democratica.

 

I sindacati registrati hanno personalità giuridica. Possono, rappresentati unitariamente in proporzione dei loro iscritti, stipulare contratti collettivi di lavoro con efficacia obbligatoria per tutti gli appartenenti alle categorie alle quali il contratto si riferisce.

 

dal piano di rinascita democratica della P2

"i sindacati devono essere indeboliti"

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SE TUTTE E 4 SIGLE CONFEDERATE DAVANO IL PROPRIO CONSENSO, le 4 siglette autonome del caz*o dei piloti e degli assistenti di volo potevano andare a quel paese, perchè la CAI avrebbe potuto siglare tranquillamente senza di loro l'accordo per il piano e andare ad assumere piloti e hostess in BIRMANIA O IN BURKINA FASO.

 

SE NON CAPISCI IL PESO POLITICO CHE HA IL RIFIUTO DELLA CGIL, TI MANCA ANCORA TANTO DA CAPIRE.

 

EDIT: msg modificato su gentile richiesta del moderatore

Modificato da paperinik
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La CGIL deve proteggere i diritti dei suoi iscritti e le loro volontà non fare da tappetto al governo.

Se la CGIL ha detto no vuol dire che i lavoratori AZ che rappresentano hanno detto no ad un piano con molte ombre e pregiudicati.

 

MA POSSIBILE che viene permesso di poter insultare e dire ogni cosa sui sindacati ??

non viola il regolarmento?

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SENTI. MIO PADRE PER 41 ANNI SI E' FATTO UN MAZZO COSi' IN ALITALIA LOTTANDO SOPRATTUTO CONTRO GLI SCANSAFATICHE PRIVILEGIATI DEL SINDACATO (CHE STAVANO COMODI A ROMA, MENTRE MIO PADRE SI GIRAVA IL MONDO).

 

QUINDI SE MI VA, DICO QUELLO CHE MI PARE SUI SINDACATI IN ALITALIA, PERCHE' IO -AL CONTRARIO TUO- SO DI COSA PARLO.

 

SE MI VOGLIONO BANNARE PER AVER DETTO CHE LA CGIL DEI COMUNISTI E' INUTILE E ANDREBBE SMANTELLATA PERCHE' HA APPENA GENERATO LA PIU' GRAVE CRISI SOCIALE DAL DOPOGUERRA: FACCIANO PURE.

 

OGGI MUORE L'AZIENDA ITALIANO A CUI ERO PIU' LEGATO....PENSI CHE ME NE IMPORTA QUALCOSA DEI SINDACATI/COMUNISTI CHE L'HANNO UCCISA????

Modificato da paperinik
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p sempre facile dare la colpa ai sindacati/lavoratori

 

Qua fallisce l'ennesima azienda lottizzata dove venivano messi dalla politica manager che la indebitavano sempre più senza risultato e che scappavano con ricche buone uscite

 

e la soluzione era... un ritorno ai capitani coraggiosi??

 

era giusto finisse cosi...

secondo me chiaramente

 

EDIT

sindacati comunisti?

eccerto rispondono a stalin in persona i luoghi comuni non muoiono mai

Modificato da Leviathan
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Paperinik, ascoltami, tutti qui nel forum lo conosciamo: lascialo cuocere nel suo brodo di cavolate, la sua credibilità è sottozero!!!

 

Tutte le persone che hanno una minima capacità di ragionare, comprendono che la CGIL non ha fatto altro che eseguire gli ordini di Veltroni e di Di Pietro!

Modificato da picpus
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Paperinik, ascoltami, tutti qui nel forum lo conosciamo: lascialo cuocere nel suo brodo di cavolate, la sua credibilità è sottozero!!!

 

Tutte le persone che hanno una minima capacità di ragionare, comprendono che la CGIL non ha fatto altro che eseguire gli ordini di Veltroni e di Di Pietro!

 

:rotfl: :rotfl: :rotfl: :rotfl: :rotfl:

 

Dipietro oltre a comandare tutte le procure d'italia ora anche i sindacati.

Che il tuo governo (dove veltroni è collega affiatato) ha fallito non ti viene manco il dubbio?

e poi sono io quello poco credibili?

 

 

comunque la CGIL ha richiesto di parlare a Fantozzi per proporli un piano alternativo a questa pagliacciata

Modificato da Leviathan
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comunque la CGIL ha richiesto di parlare a Fantozzi per proporli un piano alternativo a questa pagliacciata

 

Un piano alternativo?

 

Pensavo tu fossi solo un provocatore, in realtà scopre che sei veramente ingenuo...

 

Alitalia volerà ancora finchè ci saranno fondi, dopodichè verrà smembrata e tutte le sue parti patrimonialmente rilevanti verranno liquidate per far fronte alla voragine debitoria.

 

Solo allora si faranno vivi "gli stranieri" tanto declamati dai piloti....

 

Certo verranno Air France, Lufthansa, Klm e British....ma a comprarsi gli slot, a comprarsi gli aerei più recenti, a comprarsi i diritti aeroportuali.

 

E se gli AD di Alitalia hanno TUTTI fallito è solo perchè era impossibile imprimere all'azienda una politica economica rigorosa quando tutti i sindacati facevano picchetto e indicavano nel Governo (di dx o sx) il loro unico interlocutore.

 

AH E DIMENTICAVO: LA CGIL NON E' COMUNISTA, E' SUPER COMUNISTA.

 

EDIT: GUARDATI QUESTE DUE FOTO E DIMMI CHE MATRICE HANNO QUESTI CARTELLI SVENTOLATI DAI LAVORATORI AFFILIATI AL SINDACATO.....NON SO, A OCCHIO E CROCE DIREI CHE HANNO PUZZANO DI IDV E DS....AH NO GIUSTO, IL SINDACATO PENSA SOLO AI LAVORATORI! MA FAMMI IL PIACERE, VAH!

 

05se3.th.jpg

20tr4.th.jpg

Modificato da paperinik
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Alitalia sul "baratro", Angeletti: Nel sindacato c'è un becchino

 

Roma, 18 set (Velino) - Alitalia ultimo atto. Il 18 settembre, giorno che la Chiesa cattolica dedica a San Giuseppe da Copertino, protettore dei piloti e di chi viaggia in aereo, la compagnia di bandiera si avvia al fallimento. Per carità, da quel primo dicembre del 2006 quando il governo Prodi decise la privatizzazione della Magliana, troppe cose sono successe e i colpi di scena “last minute” (per restare nel gergo aviatorio) non sono mancati. Dunque nulla di più strano se domani ci svegliassimo e i giochi per la vendita dell’azienda - vuoi per l’intervento del governo, per una marcia indietro dei sindacati o grazie a un passo avanti di Compagnia aerea italiana – fossero di nuovo aperti. Al momento, però, il cielo sopra la Magliana resta scuro e, come rileva il presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi “potremmo essere di fronte a un baratro”. La chiave di volta dell’ultima giornata utile per trattare è stato il “no” con cui Cigl, Anpac, Unione piloti, Anpav, Avia e Sdl hanno respinto il piano di salvataggio e rilancio della cordata italiana e presentato una controproposta che comunque non contemplava il contratto unitario aziendale proposto da Cai. A quel punto i 16 imprenditori, riuniti a Milano in assemblea sotto la presidenza di Roberto Colaninno, al termine di un breve vertice hanno constatato che non c’erano più le condizioni per procedere nell’operazione e hanno ritirato l’offerta di acquisizione. “E’ un gran peccato”, sono le uniche parole dell’amministratore delegato di Intesa San Paolo, l’artefice del Piano Fenice che avrebbe dovuto far risorgere un’azienda che brucia due milioni di euro al giorno dalle sue ceneri. Parole più esplicative del “freddo” comunicato stampa con cui la new company constata di non poter andare avanti: “La drammatica situazione di Alitalia - molto peggiore di quella che aveva dato luogo ad altre offerte di acquisto in passato - e dei mercati internazionali, non permette di allungare ulteriormente una trattativa che è stata approfondita e che ha portato a numerose concessioni. Ulteriori concessioni e dilazioni metterebbero irrimediabilmente a rischio la realizzazione del piano”.

 

Immediato è scattato il “gioco” della ricerca delle responsabilità da parte del mondo politico e sindacale. Berlusconi – che comunque ne esce vincitore essendo riuscito ad attrarre il gotha dell’economia e della finanza italiana (la cordata) e incassare l’appoggio di due confederali su tre – rileva “pesantissime responsabilità soprattutto della Cgil e dell’Associazione piloti che valuteremo”. Nonché dell’opposizione: “Non vorrei – osserva - che questa fosse proprio la soluzione che qualcuno ha auspicato si verificasse”. Immediata la replica del numero uno della Cgil, Guglielmo Epifani: “Piuttosto che cercare capri espiatori – sottolinea - il governo e il presidente del Consiglio si assumano le proprie responsabilità per come hanno gestito tutta la vicenda e la trattativa con le parti sociali”. Il maggiore sindacato d’Italia, però, è isolato, in una condizione che potrebbe compromettere anche imminenti “battaglie” a iniziare da quella sui contratti. Nessuno fa il nome di Epifani ma dai leader di Cisl, Uil e Ugl – disposti a chiudere la trattativa con Cai – giungono pesanti bordate che potrebbero essere il preludio a una rottura dell’unità sindacale. “L’azienda è morta e qualche mio collega si accinge a fare il becchino”, è la bordata di Luigi Angeletti. “Si è voluto giocare da parte di taluni alla roulette russa e, come è prevedibile, qualche volta succede che parte il colpo”, tuona Raffaele Bonanni mentre Renata Polverini punta il dito: “A questo punto è chiaro chi ha operato nell’esclusivo interesse dei lavoratori di Alitalia e chi invece ha preferito sottostare ad altre logiche, mettendo una pietra tombale sull’ultima possibilità concreta di salvare l’azienda”. A Cisl, Uil e Ugl va il “sincero apprezzamento” del ministro del Welfare, Maurizio Sacconi che, di fronte alla “manifestazione di un blocco ideologico-corporativo”, taglia corto: a questo punto l’alternativa che si prospetta per Alitalia è “il fallimento”.

 

L’attenzione è ora puntata sul commissario straordinario di Alitalia, Augusto Fantozzi che, a meno di interventi straordinari del governo nei prossimi giorni, è obbligato ad avviare la procedura fallimentare con la mobilità per i 20 mila dipendenti. In particolare i lavoratori in esubero dovrebbero godere della cassa integrazione per 36-48 mesi dipendentemente dall’anzianità di servizio. Già oggi è stata comunicata la cassa integrazione per i dipendenti direttamente o indirettamente collegati all'utilizzo dei 34 aerei già messi a terra in base al piano "di sopravvivenza e transizione" dell'ex presidente di Alitalia, Maurizio Prato. La procedura da seguire è quella voluta dal governo con la modifica della legge Marzano sulle crisi aziendali che prevede la possibilità di vendita a trattativa privata di alcuni asset fra cui i singoli slot. Un occasione ghiotta per i maggiori player continentali che da tempo cercano di mettere le mani sulla Magliana. Air France e Lufthansa, pur non volendo commentare questa convulsa giornata, hanno già fatto intendere di essere sempre interessate alle potenzialità del mercato aereo italiano.

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Immediato è scattato il “gioco” della ricerca delle responsabilità da parte del mondo politico e sindacale. Berlusconi – che comunque ne esce vincitore essendo riuscito ad attrarre il gotha dell’economia e della finanza italiana (la cordata) e incassare l’appoggio di due confederali su tre – rileva “pesantissime responsabilità soprattutto della Cgil e dell’Associazione piloti che valuteremo”. Nonché dell’opposizione: “Non vorrei – osserva - che questa fosse proprio la soluzione che qualcuno ha auspicato si verificasse”. Immediata la replica del numero uno della Cgil, Guglielmo Epifani: “Piuttosto che cercare capri espiatori – sottolinea - il governo e il presidente del Consiglio si assumano le proprie responsabilità per come hanno gestito tutta la vicenda e la trattativa con le parti sociali”. Il maggiore sindacato d’Italia, però, è isolato, in una condizione che potrebbe compromettere anche imminenti “battaglie” a iniziare da quella sui contratti. Nessuno fa il nome di Epifani ma dai leader di Cisl, Uil e Ugl – disposti a chiudere la trattativa con Cai – giungono pesanti bordate che potrebbero essere il preludio a una rottura dell’unità sindacale. “L’azienda è morta e qualche mio collega si accinge a fare il becchino”, è la bordata di Luigi Angeletti. “Si è voluto giocare da parte di taluni alla roulette russa e, come è prevedibile, qualche volta succede che parte il colpo”, tuona Raffaele Bonanni mentre Renata Polverini punta il dito: “A questo punto è chiaro chi ha operato nell’esclusivo interesse dei lavoratori di Alitalia e chi invece ha preferito sottostare ad altre logiche, mettendo una pietra tombale sull’ultima possibilità concreta di salvare l’azienda”. A Cisl, Uil e Ugl va il “sincero apprezzamento” del ministro del Welfare, Maurizio Sacconi che, di fronte alla “manifestazione di un blocco ideologico-corporativo”, taglia corto: a questo punto l’alternativa che si prospetta per Alitalia è “il fallimento”.

Interessantissimo commento Typhoon

 

QUESTO PASSAGGIO SINTETIZZA PERFETTAMENTE LE RAGIONI DEL FALLIMENTO:

DA UNA PARTE SINDACATI CHE OPERANO NELL'INTERESSE DEI LAVORATORI, DELL'AZIENDA E DEL PAESE.....DALL'ALTRA SINDACATI CHE CHE OPERANO NELL'INTERESSE DELL'OPPOSIZIONE, DEI PRIVILEGIATI E DI SE STESSI.

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“...L’azienda è morta e qualche mio collega si accinge a fare il becchino”, è la bordata di Luigi Angeletti. “Si è voluto giocare da parte di taluni alla roulette russa e, come è prevedibile, qualche volta succede che parte il colpo”, tuona Raffaele Bonanni mentre Renata Polverini punta il dito: “A questo punto è chiaro chi ha operato nell’esclusivo interesse dei lavoratori di Alitalia e chi invece ha preferito sottostare ad altre logiche, mettendo una pietra tombale sull’ultima possibilità concreta di salvare l’azienda”...

 

Queste parole dicono tutto, ed esplicano concretamente e a scanso di equivoci che la CGIL ha operato non per il bene dei lavoratori ma in ottica esclusivamente anti-governativa e anti-berlusconiana.

 

CGIL: NON UN SINDACATO, MA UN PARTITO COMUNISTA TRAVESTITO!!!

 

Tanto per dire ma sembra che la cassa integrazione ci sia solo per 4000 persone!!!

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