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Esercitazione "Long step '06"


Gian Vito

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Vi descrivo i risultati di una esercitazione avvenuta l’anno scorso, la “Long step 06”, al di sopra dell’Adriatico. E’ tratta da una famosa rivista ungherese, Aranysas (l’aquila d’oro), che ho tradotto e di cui vi do il riassunto.

 

Vi hanno preso parte gli F16ADF italiani e tre Mig 29 ungheresi. Nel corso dei combattimenti i Mig29 hanno avuto come vantaggio la spinta superiore dei motori, il casco-visore di puntamento e l’addestramento fornito dagli istruttori tedeschi. Gli F16, invece, la maggiore portata dei missili Aim120 (circa 1/3 superiore agli Alamo). Gli italiani hanno sempre lanciato i missili alla massima distanza che, contro bersagli in avvicinamento a media quota, è risultata di 45-50 km. I Mig 29 hanno risposto con “Beaming manoeuver”e solo raramente gli Aim120 hanno centrato i bersagli, poiché, lanciati da distanza troppo elevata, hanno perso quasi tutta l’energia. La manovra ha reso difficile l’inseguimento coi radar doppler. Questo ha consentito, cambiando la rotta al momento opportuno, di evitare i missili o di avvicinarsi “invisibili” agli F16, fino a far valere la superiorità del Mig29 a breve distanza. Un fattore che ha reso difficili gli scontri è stato il fatto che il radar del Mig29 interferisce con l’RWR rendendolo inaffidabile. Problema grave, per tutti, l’identificazione dei bersagli dopo i primi scontri ravvicinati, per la confusione che si genera in questi casi. Il sistema TWS (inseguimento durante la scansione) degli F16 è stato poco utilizzato perché riduce l’angolo di scansione e la precisione, così che le correzioni via data-link calano di qualità. Si è preferito lo STT (inseguimento di bersaglio singolo). Gli F16 hanno sempre fatto esteso uso di Flare ogni volta che i Mig29 sono arrivati in posizione di tiro.

 

La sorpresa è arrivata a metà esercitazione, con l’arrivo di 4 Ghibli e 1 Typhoon! Per quanto riguarda gli AMX i piloti ungheresi li hanno definiti “Agyag-galamb” (colombe di terracotta= in italiano suona come “fare il tiro al piattello”). Al primo incontro col Typhoon, il più giovane pilota ungherese, il capitano Attila Koczka è arrivato per primo in posizione di fuoco, abbattendolo. Ha poi ammesso che il Typhoon italiano non era ancora dotato dei missili IRIS-T né del casco-visore di puntamento, ma solo di Aim9L inferiori agli R73. Non ha neppure i 6 sensori di avviso lancio-missili, presenti già sui velivoli inglesi. Ha detto, comunque, che non è un’arma miracolosa e che l’enorme superficie alare lo rende molto visibile. Sulle lunghe distanze invece è superiore al Mig29.

Ha stupito i tecnici ungheresi presenti, sia la facilità di manutenzione del Typhoon che le spettacolari doti di salita: l’aereo ha decollato in 200 metri ed ha iniziato la salita con un angolo di 80°! Apprezzamenti anche per l’eccellente “guida da terra” fornita, durante l’esercitazione, dagli aeroporti militari italiani.

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Partecipanti più attivi

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Ragazzi calma e sangue freddo.....la fonte è pur sempre di parte! ;)

 

Intanto ringrazio gianvito che ci delizia sempre con le fonti più disparate....

 

Quando ho tempo (quindi forse mai...) vi dico quello che non mi convince (lancio di AMRAAM sempre alla massima distanza, ed altre cosucce....).

 

Sarebbe anche interessante sentire cosa ne pensa John (provvedo a fargli un fischio....) e magari anche di qualcuno che a Cervia c'era (vedo che posso fare....).

 

:)

Modificato da Captor
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mah... penso che se si stesse combattendo a fuoco reale dopo il primo lancio di aim-120 dal Rmax 1 i mig 29 se la sarebbero battuta....

avvolte in una cap basta allontanare i nemici senza abbatterli...come si dice.. al nemico che fugge ponti d'oro....

Poi ovviamente i veltri se la potevano giocare meglio.....farsi fregare in BFM dai 29...bhe......

 

 

 

 

 

saluti,skettles

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Naturalmente, sono avvenute molte altre cose. I velivoli hanno operato sempre con serbatoi ausiliari e notevole uso dei postbruciatori. All’inizio dell’esercitazione i Mig 29 sono stati costretti a dichiarare il “lancio” via radio, mancando di sistemi di registrazione automatica, giunti solo in seguito. Gli italiani hanno sfruttato l‘occasione per aggiornare la “libreria” del Typhoon con i dati forniti dagli ungheresi. La rivista non dice come si sono conclusi gli scontri successivi col Typhoon, che, tuttavia, ha effettuato poche missioni per problemi tecnici non meglio specificati. Il Typhoon è dotato di materiali radar assorbenti, soprattutto sulla presa d’aria, ma in quantità giudicata ben inferiore rispetto al Rafale e all’F18E. Alle portate di combattimento è stato rilevato senza problemi dal radar del Mig29. Gli ungheresi hanno avuto, comunque, chiara consapevolezza della superiorità del Typhoon, che, sostengono, con i nuovi equipaggiamenti, renderà il Mig29 superato anche a breve distanza. Gli italiani hanno invitato il pilota ungherese ed i suoi colleghi a vedere l’EF2000, in visita a Cervia. Gli F16, invece, non erano una novità, li hanno affrontati già altre volte.

 

Certo è una opinione di parte (ma lo stesso si può dire delle nostre pubblicazioni), anche se posso assicurare che la rivista è molto buona, paragonabile a Rivista Difesa. E le notizie tecniche riportate, di solito in anticipo di 12 mesi rispetto alle nostre riviste, si sono finora rivelate corrette.

 

EDIT:

Per dogfighter: penso si sia trattato di un colpo fortunato, ma se prendiamo un aereo con R73 e casco di puntamento contro uno armato solo di Aim9, il vantaggio è evidente, e non è detto che la superiore manovrabilità di un Typhoon possa compensarlo. Mi risulta che gli israeliani, equipaggiati con sistemi simili, abbiano ottenuto contro gli ospiti americani (F15 e F16) circa 11 volte più vittorie dei loro alleati d'oltreoceano...

Modificato da Captor
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Raccolgo l'invito di Captor per fare un paio di considerazioni.

 

Senza storia gli ingaggi F-16/ADF contro MIG-29.

Gli F-16/ADF sono aerei molto vecchiotti, peraltro concepiti per usare lo Sparrow e poi adattati all'AMRAAM, e introdotti per difendere i cieli statunitensi da bersagli "facili", come i bombardieri Bear.

Gli esemplari presi in leasing dall'Italia sono stati revisionati e trasferiti. Si tratta quindi a tutti gli effetti di uno scontro tra un caccia (F-16A di prima produzione) concepito per affrontare il MIG-23 ed il MIG-21, e un caccia (il MIG-29) concepito per affrontare gli F-16.

Senza altri "ausili" (come gli AWACS) non c'è da stupirsi che il Fulcrum abbia avuto la meglio.

 

Sul Typhoon le cose sono molto diverse da quelle che leggiamo nelle riviste.

In particolare i Typhoon italiani hanno ancora un sacco di problemi di messa a punto e integrazione di software, sensori e armamenti, e hanno una capacità operativa molto limitata.

 

A tutto questo vanno aggiunti tanti altri fattori, come la piena conoscenza del mezzo e delle sue capacità.

Un pilota che non ha ancora completamente assimilato il proprio velivolo, può ben trovarsi in seria difficoltà contro piloti che utilizzino velivoli meno avanzati, ma al 100 % delle proprie possibilità.

 

Le esercitazioni come queste servono proprio a mettere in luce le proprie carenze e a sviluppare programmi e interventi per aumentare la propria efficienza ed efficacia.

 

Tutti quei piloti italiani che hanno preso la "batosta", se vogliamo definirla così, nelle settimane e nei mesi successivi analizzeranno quei combattimenti, capiranno dove hanno sbagliato, metteranno a punto tattiche e procedure più efficaci per l'occasione in cui si ritroveranno di fronte i MIG-29, che hanno imparato a conoscere meglio.

Lo stesso, ovviamente, faranno i piloti ungheresi.

 

Ad ogni modo, bisogna prendere coscienza che:

 

1) i fondi per la difesa sono insufficienti

2) le ore di volo dei piloti italiani sono drasticamente diminuite, così come lo sono la partecipazione a esercitazioni complesse

3) i mezzi italiani non vengono aggiornati e integrati come sarebbe necessario (sempre a causa di carenza di fondi) per cui i velivoli italiani sono indietro rispetto agli stessi velivoli in servizio presso altre forze aeree (RAF in particolare).

 

Queste cose si pagano, alla fine, c'è poco da fare.

Specialmente la riduzione delle ore di volo e delle esercitazioni, è quanto di peggio si possa immaginare.

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Potrebbe essere anche il fatto che l'Italia, fino all'introduzione dell'F16, non aveva un dogfighter (essendo l'F104 un intercettore puro poco o per niente adatto al combattimento manovrato ravvicinato)? Immagino che sia influente anche una mancanza di esperienza in materia, non compensabile totalmente dall'invio di alcuni piloti ai reparti di M2000 o F16 stranieri.

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Potrebbe essere anche il fatto che l'Italia, fino all'introduzione dell'F16, non aveva un dogfighter (essendo l'F104 un intercettore puro poco o per niente adatto al combattimento manovrato ravvicinato)? Immagino che sia influente anche una mancanza di esperienza in materia, non compensabile totalmente dall'invio di alcuni piloti ai reparti di M2000 o F16 stranieri.

 

Del dogfight se ne può discutere, anzi ne abbiamo già discusso in passato, e si potrebbero anche rispolverare un po' di topic in cui venivano confrontate le caratteristiche (ITR, STR, AoA, spinta/peso, sensori, armamento, ecc...) di F-16 e MiG-29 nelle varie versioni: in generale il MiG ne usciva leggermente avvantaggiato (soprattutto grazie al casco visore e agli Archer), anche se la conclusione era che dipende molto dall'abilità del pilota a portare il combattimento nelle condizioni (velocità...) in cui è avvantaggiato.

 

Ma ne BVR non vedo questa superiorità del Fulcrum.... <_>

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Mmm, che sorpresa!!! A quanto pare quelle (mal)sane abitudini di auto-magnificarsi e di disinformare, tipiche dei mezzi di stampa degli stati che stavano oltre la Cortina di Ferro ai tempi del comunismo, sembrano ancora esistere... :ph34r::rolleyes:

 

Ma ne BVR non vedo questa superiorità del Fulcrum.... <_<

 

Credo che conoscere queli fossero le condizioni e i limiti dell'esercitazione sarebbe di aiuto, piuttosto che affidarsi ai resoconti di una rivista ungherese. C'era un limite di distanza massimo per l'ingaggio? Si poteva colpire sempre e comunque in BVR? E la quota d'esercizio era libera o c'era da mantenersi entro certe altitudini?

Poi sarebbe interessante sapere se in questi esercizi, in cui i Mig-29 avrebbero fatto a pezzi i nostri F-16, era previsto un numero uguale di unità o magari gli ungheresi avevano un rappporto favorevole (tipo 2 contro 1 o 3 contro 2)?!

 

Non so...poi è vero che l'F-16ADF è una versione ormai obsoleta, che l'AMX nell'AA è fortemente inoffensivo....ma che il Typhoon venga "tirato giù" da un Mig-29 ungherese ci credo poco (per quanto il Typhoon si ancora una macchina piena di potenzialità da sviluppare mentre il Mig-29 sia al massimo delle sue!).

Per quanto i nostri piloti volino sotto la media ore raccomandata dallo standard NATO, volano di più e si addestrano meglio dei colleghi nei reparti ungheresi.

 

Attendo qualche parere più all'interno della notizia (vero Captor? ;) )

Modificato da paperinik
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Salve ragazzi! innanzitutto mi presento perché sn nuovo di questo forum ke cmq trovo molto interessante... :adorazione:

Riguardo l'esercitazione...bhè le abbiamo prese non cè niente da dire..il mig è un avversario degno di merito a parte questo x il Typhoon possiamo dire ke ha ankora dei piccoli problemi iniziali kome kapita spesso kon l'introduzione di nuovi veivoli e poi c'è la konoscenza di un nuovo mezzo ankora non sfruttato al 100%, con questo non voglio cercare di trovare skuse ma di certo non si può dare la colpa ai soli piloti bisogna avere aeri moderni ma se poi nessuno addestra i piloti?? ciaoo ;)

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Scusate ragazzi, ma per come avete impostato la discussione sembra che l'Italia non spenda soldi per addestrare i suoi piloti (non metto in dubbio che sia vero), ma l'Ungheria? Secondo voi spende di più? E mettendo il caso che spenda di più in addestramento, forse taglia da qualche altra parte. Considerate che in Italia negli ultimi anni si sono spesi un sacco di soldi per cercare di ammodernare le linee. Forse l'Ungheria non ha ancora fatto questi investimenti e investe di più sull'addestramento.

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Scusate ragazzi, ma per come avete impostato la discussione sembra che l'Italia non spenda soldi per addestrare i suoi piloti (non metto in dubbio che sia vero), ma l'Ungheria? Secondo voi spende di più? E mettendo il caso che spenda di più in addestramento, forse taglia da qualche altra parte. Considerate che in Italia negli ultimi anni si sono spesi un sacco di soldi per cercare di ammodernare le linee. Forse l'Ungheria non ha ancora fatto questi investimenti e investe di più sull'addestramento.

 

No Magno, tranquillo, l'Ungheria non spende più dell'Italia per l'aeronautica.... :)

 

All'aeroporto militare di Kecskemet (Ungheria centrale) sono arrivati il 21 marzo sera [la notizia si riferisce al 2006] i primi cinque aerei caccia Gripen dei 14, ordinati per l'aviazione militare ungherese. Il contratto è stato firmato nel 2001. L'Ungheria pagherà 210 miliardi di fiorini (840 milioni di euro), scaglionati in dieci anni per gli aerei modernissimi e per la formazione dei piloti presso la società svedese Saab che reinveste una somma uguale in Ungheria. Il contratto ha creato qualche irritazione negli Stati Uniti che volevano dotare le forze aeree ungheresi con aerei F-16.

 

“I Gripen costano meno, e sono capaci di operare pienamente nella Nato”, ha detto il ministro della Difesa Ferenc Juhasz, presente all'arrivo degli aerei. Nelle forze aeree ungherese attualmente sono in servizio caccia Mig-29, di origine sovietica, per cui l'interoperabilità nelle unità Nato è limitata. Il ministro ha detto che dopo 2009 l'Ungheria avrà un controllo dello spazio aereo con nuovi radar e una forza aerea all'avanguardia nella regione con 14 caccia in servizio.

 

Fonte: Ansa

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E' vero. La situazione dei paesi dell'est non è rosea. La media di volo dei piloti ungheresi è di 50-75 ore, insufficiente. Ma parliamo di una media. Ai vertici si trovano invece i piloti dei Mig 29 e Jas 39, come per esempio Szabò "Topi" Zoltàn, il virtuoso dei Mig 29 (lo trovate su internet)! Il numero di caccia ungheresi a difesa delle frontiere è basso, simile a quello dell'Italia...Che ha un territorio almeno triplo! Loro almeno sono giustificati dalla mancanza di risorse (ricevono fondi dai paesi europei), noi da cosa?

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Ma allora se, in media, i piloti ungheresi sono meno addestrati dei nostri come si spiega l'insuccesso dei nostri aerei? (....)

 

E' quello che stiamo cercando di capire, anzi va fatto un chiarimento importante: un evento addestrativo del genere non è come una partita di calcio in cui uno vince ed uno perde ("tertium non datur").

Quello che è importante, è che avrà evidenziato situazioni favorevoli e situazioni sfavorevoli per i nostri F-16, ed avrà contribuito a consigliare le tattiche d'impiego più "indicate".

 

Ripeto, tra F-16 e MiG-29 (confrontando versioni "contemporanee") non esiste un vincitore a prescindere. Vince chi è bravo a spostare l'arena nel campo in cui è più avvantaggiato.

Il fatto che globalmente, sulla carta, il MiG-29 risulti avvantaggiato in dogfight, non significa che un F-16 come i nostri non se la possa giocare: al massimo significa che, possibilmente, sarà meglio allungare le distanze di ingaggio! :)

 

Infatti, se è consentito un'impiego BVR, un F-16 armato di AMRAAM (a guida "attiva") ha notevoli vantaggi.

 

-------

 

In tutti questi discorsi non dobbiamo scordarci che la guerra è tutta un'altra cosa....

 

Nell'ottica occidentale di moderna guerra aerea, l'aviazione nemica (che non sia quella russa o cinese) è distrutta a terra.

 

Quei pochi aerei che riescono ad alzarsi in volo, o che si trovano già in volo, vengono investiti da una forza d'urto superiore come numero e come capacità di guerra elettronica, naturalmente coordinati dagli AWACS.

 

In questo contesto preferirei essere più su un F-4 alleato, che su un MiG-29 nemico.... ;)

Modificato da Captor
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Coma da cosa... ma dalla nostra classe politica, no!?

 

Beh la classe politica "dovrebbe" essere il riflesso della volontà popolare, e per la maggioranza degli Italiani la Difesa non è una priorità.

Se lo fosse, si arriverebbe facilmente a quel 1.2-1.5 del PIL che per l'Italia è sufficiente...

 

;)

Modificato da Captor
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Beh la classe politica "dovrebbe" essere il riflesso della volontà popolare, e per la maggioranza degli Italiani la Difesa non è una priorità.

Se lo fosse, si arriverebbe facilmente a quel 1.2-1.5 del PIL che per l'Italia è sufficiente...

Sarebbe "sufficiente" anche l'attuale livello di budget (all'incirca l'1% scarso del PIL, roba da staterelli caraibici) se si prendesse atto che con questi soldi non si potrebbero certamente mandare i nostri militari all'estero e non si potrebbero coltivare sogni e ambizioni da potenza regionale, ma si può semplicemente garantire un livello minimo di capacità di autodifesa alla nazione.

 

Ma la classe politica vuole la botte piena e la moglie ubriaca, e con questi presupposti è chiaro che prima o poi i nodi vengono al pettine.

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Sarebbe "sufficiente" anche l'attuale livello di budget (all'incirca l'1% scarso del PIL, roba da staterelli caraibici) se si prendesse atto che con questi soldi non si potrebbero certamente mandare i nostri militari all'estero

 

L'1% del PIL italiano non è l'1% del PIL di Trinidad&Tobago o Haitì.

Tutto va valutato in relazione alla situazione complessiva.

 

Sicuramente evitare di mandare i militari in giro per il mondo (specie in missioni fasulle e inutili come quella in Libano) ci farebbe risparmiare importanti risorse finanziarie,ma non bisogna dimenticare che se uno stato vuole ritagliarsi un ruolo primario nella Comunità Internazionale -o in seno all'ONU- deve necessariamente mettere a disposizione anche la sua forza militare.

 

 

OT: L'ultima missione in Libano è stata intrapresa da parte del vigente (purtroppo) Governo con il solo scopo di farsi bello internamente con le forze politiche più sinistre (visto che c'era da "difendere i poveri combattenti Hezbollah in Libano dell'aggressione ingiustificata dei sionisti israeliani") ed esternamente con il Consiglio di Sicurezza dell'ONU (sperando che un giorno ci riservino un posto permanente, cosa che non avverrà MAI visto che prima di noi ci sono stati come Germania o India che contribuiscono finanziariamente alle Nazioni Unite molto più di noi).

Inoltre al di là delle motivazioni è una missione priva di senso in quanto le forze ONU non possono svolgere operazioni di polizia volte a disarmare e rendere inoffensive le cellule di Hezbollah nascoste in Libano (tali compiti sono riservati alle forze di Beirut, quindi con buona approssimazione si può sire che non verrano eseguite da nessuno). Inoltre come tutte le altre operazioni di Peace Enforcement le regole d'ingaggio prevedono che forze ONU non possano sparare un solo colpo prima che i nemici gli abbiano rovesciato addosso centinaia di pallottole.....

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L'1% del PIL italiano non è l'1% del PIL di Trinidad&Tobago o Haitì.

Tutto va valutato in relazione alla situazione complessiva.

C erto. Ma la valutazione del budget non in valore assoluto ma in rapporto % al PIL indica chiaramente qual'è la "propensione alla spesa militare" di una nazione rispetto ad un'altra, e se l'Italia oggi si confronta con le altre nazioni europee si trova abbondantemente dietro sia alla soglia del 2% raccomandata in sede UE e NATO sia alla soglia dell'1,5% promessa già parecchi anni fa e poi invece del tutto disillusa, dato che il budget Difesa è sceso in maniera drammatica negli ultimi 6 anni. Stiamo dietro a Francia, Germania, Gran Bretagna, Spagna, Olanda, Grecia... mentre la nostra classe politica vorrebbe - per chissà quale astruso motivo - che ci venga riconosciuto un prestigio che non facciamo nulla per meritarci.

 

Sicuramente evitare di mandare i militari in giro per il mondo (specie in missioni fasulle e inutili come quella in Libano) ci farebbe risparmiare importanti risorse finanziarie,ma non bisogna dimenticare che se uno stato vuole ritagliarsi un ruolo primario nella Comunità Internazionale -o in seno all'ONU- deve necessariamente mettere a disposizione anche la sua forza militare.
Vale il discorso fatto sopra. A chiacchiere stiamo praticamente a zero... nelle riunioni a tavolino mostriamo i muscoli (che non abbiamo) e promettiamo mari e monti (senza copertura finanziaria), ma in politica internazionale i bluff durano poco.

 

OT: L'ultima missione in Libano è stata intrapresa da parte del vigente (purtroppo) Governo con il solo scopo di farsi bello internamente con le forze politiche più sinistre (visto che c'era da "difendere i poveri combattenti Hezbollah in Libano dell'aggressione ingiustificata dei sionisti israeliani") ed esternamente con il Consiglio di Sicurezza dell'ONU (sperando che un giorno ci riservino un posto permanente, cosa che non avverrà MAI visto che prima di noi ci sono stati come Germania o India che contribuiscono finanziariamente alle Nazioni Unite molto più di noi).

Inoltre al di là delle motivazioni è una missione priva di senso in quanto le forze ONU non possono svolgere operazioni di polizia volte a disarmare e rendere inoffensive le cellule di Hezbollah nascoste in Libano (tali compiti sono riservati alle forze di Beirut, quindi con buona approssimazione si può sire che non verrano eseguite da nessuno). Inoltre come tutte le altre operazioni di Peace Enforcement le regole d'ingaggio prevedono che forze ONU non possano sparare un solo colpo prima che i nemici gli abbiano rovesciato addosso centinaia di pallottole.....

Sono del tutto d'accordo.
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C erto. Ma la valutazione del budget non in valore assoluto ma in rapporto % al PIL indica chiaramente qual'è la "propensione alla spesa militare" di una nazione rispetto ad un'altra, e se l'Italia

 

Sono d'accordo (e se vai a vedere questa discussione http://www.aereimilitari.org/forum/index.p...=5994&st=45 troverai un mio commento del tutto analogo al tuo). Volevo solo sottolineare, come da te poi correttamente chiarito, che il rapporto "spesa difesa/PIL" non è un valore assoluto....ma è certamente un buon parametro per intuire la propensione di uno stato alla spesa per la difesa.

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Sarebbe "sufficiente" anche l'attuale livello di budget (all'incirca l'1% scarso del PIL, roba da staterelli caraibici) se si prendesse atto che con questi soldi non si potrebbero certamente mandare i nostri militari all'estero e non si potrebbero coltivare sogni e ambizioni da potenza regionale, ma si può semplicemente garantire un livello minimo di capacità di autodifesa alla nazione.

 

Ma la classe politica vuole la botte piena e la moglie ubriaca, e con questi presupposti è chiaro che prima o poi i nodi vengono al pettine.

 

quoto pienamente. purtroppo la classe politica italiana è una disperazione. :pianto:

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Gianvito vi ha offerto uno spunto giornalistico sull'evento, io vi offro un contributo video! ;)

http://it.youtube.com/watch?v=qtvb9uG6cEg

 

PS: di Typhoon non se ne vedeno...eppure il video sembra un collage completo di tutti i partecipanti all'esercitazione. Che la rivista ungherese si sia un pò allargata e abbia scritto qualche panzana?! :D

Modificato da paperinik
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