Vai al contenuto

Ariete


Maverick1990

Messaggi raccomandati

http://www.fiammeblu.it/displayimage.php?album=lastup&cat=782&pid=98163#top_display_media

 

http://www.fiammeblu.it/displayimage.php?album=lastup&cat=782&pid=98162#top_display_media

 

http://www.fiammeblu.it/displayimage.php?album=lastup&cat=782&pid=98165#top_display_media

 

http://www.fiammeblu.it/displayimage.php?album=lastup&cat=782&pid=98166#top_display_media

 

guardate un pò cosa ho cercato:

sono gli ariete ora con le corazze WAR e con qualche miglioramento nel sisitema di puntamento è più bello da vedere ora e più forte e dicono che è una variante forse hanno anche qualche ariete con PSO, passo avanti no?

Link al commento
Condividi su altri siti

Teoricamente si ma tutto quel peso aggiuntivo potrebbe far sforzare troppo il motore. Inoltre non sono a conoscenza di dati sulla mobilità dell'ariete con PSO o WAR ma credo sia drasticamente ridotta. Certo, se si montasse un motore più performante sarebbe un passo avanti notevole ma adesso questi carri vanno bene solo per fare i fortini mobili in afghanistan

Link al commento
Condividi su altri siti

Teoricamente si ma tutto quel peso aggiuntivo potrebbe far sforzare troppo il motore. Inoltre non sono a conoscenza di dati sulla mobilità dell'ariete con PSO o WAR ma credo sia drasticamente ridotta. Certo, se si montasse un motore più performante sarebbe un passo avanti notevole ma adesso questi carri vanno bene solo per fare i fortini mobili in afghanistan

mi scusi signor tizi34 ma gli ariete sono schierati in afganistan?

 

poi signor thealexita80 non capisco il perché di tanto fervore sul al carro ariete.

invero, a mio avviso le considerazioni in merito a un qualsiasi sistema d'arma non possono prescindere da un inseieme di valutazioni globali.

l'esercito (conseidrato nel suo insieme di mezzi e di uomini) altro non è che l'espressione di una nazione che esso difende.

paragondndolo al corpo umano lo strumento militare può essere assimilato alle braccia, che, di per sé sole, non sono in grado di fare nulla se non su impulso di una testa e con il supporto del resto del corpo.

in più, le armi altro non sono che i singoli muscoli di queste braccia e che, per funzionare, necessitano di una fusione equilibrata ed armonica.

avere un abrams ma non il supporto logistico è come avere un costoso soprammobile; avere un abrams e il personale impreparato al suo utilizzo lo riduce sempre al rango di ingombrante orpello.

in più, nela storia non sono rari i casi di mezzi inferiori in grado di sopraffare armi superiori.

nel settore carri basta ricordare quanto fatto dai tedeschi in russia fino alla comparsa del Panther o dagli israeliani nel 56 con gli sherman (calibro 75 lungo) contro i T 55.

questo per dire che non devo valutare l'ariete solo con banali numeri, ma dovrò considerere l'insieme della struttura che lo dovrà utilizzare e le tecniche con le quali tale struttura lo utilizza in concreto.

Link al commento
Condividi su altri siti

Teoricamente si ma tutto quel peso aggiuntivo potrebbe far sforzare troppo il motore. Inoltre non sono a conoscenza di dati sulla mobilità dell'ariete con PSO o WAR ma credo sia drasticamente ridotta. Certo, se si montasse un motore più performante sarebbe un passo avanti notevole ma adesso questi carri vanno bene solo per fare i fortini mobili in afghanistan

comunque è un passo avanti è più corazzato e vabbè la mobilità resta sempre comunque sui 50-60 km orari e va benissimo

mi scusi signor tizi34 ma gli ariete sono schierati in afganistan?

 

poi signor thealexita80 non capisco il perché di tanto fervore sul al carro ariete.

invero, a mio avviso le considerazioni in merito a un qualsiasi sistema d'arma non possono prescindere da un inseieme di valutazioni globali.

l'esercito (conseidrato nel suo insieme di mezzi e di uomini) altro non è che l'espressione di una nazione che esso difende.

paragondndolo al corpo umano lo strumento militare può essere assimilato alle braccia, che, di per sé sole, non sono in grado di fare nulla se non su impulso di una testa e con il supporto del resto del corpo.

in più, le armi altro non sono che i singoli muscoli di queste braccia e che, per funzionare, necessitano di una fusione equilibrata ed armonica.

avere un abrams ma non il supporto logistico è come avere un costoso soprammobile; avere un abrams e il personale impreparato al suo utilizzo lo riduce sempre al rango di ingombrante orpello.

in più, nela storia non sono rari i casi di mezzi inferiori in grado di sopraffare armi superiori.

nel settore carri basta ricordare quanto fatto dai tedeschi in russia fino alla comparsa del Panther o dagli israeliani nel 56 con gli sherman (calibro 75 lungo) contro i T 55.

questo per dire che non devo valutare l'ariete solo con banali numeri, ma dovrò considerere l'insieme della struttura che lo dovrà utilizzare e le tecniche con le quali tale struttura lo utilizza in concreto.

io lo proteggo perchè è italiano e sono fiero di esserlo e cerco sempre su internet verie notizie sull ariete e perchè lo ritengo un buon carro

Link al commento
Condividi su altri siti

nel settore carri basta ricordare quanto fatto dai tedeschi in russia fino alla comparsa del Panther o dagli israeliani nel 56 con gli sherman (calibro 75 lungo) contro i T 55.

Solo per amore della precisione: gli M50 (ovvero gli Sherman armati col cannone da 75 mm dello AMX-13, derivato dal 75 del Panther) furono in pratica utilizzati solo con mezzi come i T34\85 e similari, ad esempio a Abu-Agheila nel 1967.

 

Contro i T55, T62 e comunque contro mezzi più performanti furono utilizzati, anche nel 73 (e comunque solo perchè la situazione era disperata) anche gli M51, armati però col 105 F1 accorciato francese, in pratica lo stesso cannone dello AMX30: e ci mancherebbe che non fosse performante contro quei carri, visto che era stato creato per quello....

Link al commento
Condividi su altri siti

mi scusi signor tizi34 ma gli ariete sono schierati in afganistan?

Lo sono stati (non so se ne siano schierati anche attualmente) e sono tornati in condizioni pietose, tanto da essere stati rispediti in fabbrica. Nelle pagine addietro vi dovrebbero essere ulteriori informazioni

Link al commento
Condividi su altri siti

 

mi scusi signor tizi34 ma gli ariete sono schierati in afganistan?

no, non sono schierati in teatro. l'evento a cui si riferisce tizi34 è l'Iraq.

 

 

Scusate l'OT ma nel 56 gli egiziani non mi pare avessero il T-55 io sapevo che giravano ancora con JS-3 T-34 e SU-100.

si, nel 56 gli egiziani ancora non avevano i T-54, ma l'avvenimento è solo spostato nel tempo, durante il '67 ed il '73 .

Modificato da vorthex
Link al commento
Condividi su altri siti

Scusate l'OT ma nel 56 gli egiziani non mi pare avessero il T-55 io sapevo che giravano ancora con JS-3 T-34 e SU-100.

chiedo venia, errore di sbaglio ..., ringrazio vorthex per la correzione.

in ultimo, sul punto c'è un errore, laddove ho scritto: " altro non è che l'espressione di una nazione che esso difende" è da intendersi: "altro non è che l'espressione della nazione che esso difende".

chiudo ot

Link al commento
Condividi su altri siti

Gli impegni delle Forze Armate in Somalia nel Dicembre del 1992 implicarono un ritorno dei carristi italiani sul suolo africano, il primo a di­stanza di 50 anni dalla fine della seconda Guer­ra Mondiale.


Dal dicembre 1992 al marzo 1994, una compagnia carri M60 dell’Ariete prese parte alla missione multinazionale IBIS in Somalia schie­randosi inizialmente nell’area dell’aeroporto di Mogadiscio in supporto al 186° Reggimento paracadutisti.


In Somalia, i reparti carri hanno svolto innumerevoli attività a favore del contingente nazionale e delle unità di altri paesi. Cinturazioni, pattugliamenti, check point, sicurezza ai convogli, guardia all’Ambasciata Italiana, attività umanitarie di vario tipo in favore della popolazione somala.


Nel Luglio successivo, in segui­to al combattimento avvenuto il 2 luglio 1993 presso il check-point “Pasta”, risolto grazie al determinato intervento dei carristi dell’Ariete, la compa­gnia venne spostata nella zona di Balad, 29 km a nord di Mogadiscio.


Il carro M 60 si dimostrò un ottimo deterrente nei confronti dei Somali più facinorosi ed infatti fu utilmente impiegato a scopi dissuasivi, soprattutto nella fase di mas­sima tensione coincidente con il periodo con­clusivo della missione di pace.


In quella fase si intensificarono in numero ed in pericolosità le turbolente manifestazioni inscenate dalle fazioni somale, culminanti il più delle volte in fitte sassaiole dirette contro i militari italiani.


La Somalia evidenziò tutti i limiti degli M60 in forza all'Esercito Italiano ormai da un quarto di secolo e bisognosi di un aggiornamento tecnologico radicale. L'assegnazione di alcuni M60 dotati di corazze reattive ceduti in prestito dalla Guardia Nazionale statunitense, assicurò un margine di sicurezza più elevato agli equipaggi italiani impegnati nelle operazioni.


Per il comportamento tenuto dai reparti del 32° Reggimento carri alternatisi in Somalia, allo Stendardo è stata conferita la Medaglia di Bronzo al Valor dell’Esercito con la seguente motivazione:


Il 32° Reggimento carri ha partecipato con proprie forze, inquadrate nel contingente italiano impegnato in Somalia, alle operazioni di soccorso e protezione alla popolazione martoriata dalla guerra civile. Per circa 15 mesi, operando diuturnamente, in oggettive difficoltà ambientali ed in condizioni di particolare sensibilità operativa, le sue unità hanno sempre evidenziato elevate capacità professionali ed altissimo senso del dovere e dimostrato, in ogni circostanza, la capacità di discriminare le loro reazioni, evitando così l’inutile spargimento di sangue. con propri mezzi le unità hanno garantito una eccezionale cornice di sicurezza e fronteggiato molteplici emergenze diventando così punto di sicuro riferimento per tutte le forze del Contingente. Chiaro esempio di grande perizia ed estremo valore che ha concorso ad elevare e nobilitare il prestigio dell’Esercito Italiano sia in Patria sia all’Estero.” (Somalia, 29 dicembre 1992 - 15 marzo 1994).


All'inizio del 1995 tutti gli M60 in linea vennero ritirati dal servizio ed avviati alla demolizione negli stabilimenti di Bologna e Nola. Il reggimento ne conserva uno come patrimonio storico.


I loro sostituti furono i Leopard 1 provenienti dai vari battaglioni carri e gruppi squadroni di cavalleria disciolti.



Fonte http://spazioinwind.libero.it/cico85/carristi.html


Link al commento
Condividi su altri siti

Ovviamente era una battuta ragazzi... Il Patton era un ottimo veicolo ai suoi tempi e in diverse occasioni fu dimostrato che anche con veicoli vetusti ma appositamente modificati si potevano ottenere buonissimi risultati, come dimostrarono gli israeliani nella Guerra dei 6 giorni.

 

Inoltre io stesso avrei preferito usare i carri armati "di ultima categoria" disponibili nel mio stock se avessi dovuto impiegarli in Somalia contro guerriglieri mal nutriti, piuttosto che sprecare i Leopard!

 

Era solo per ironizzare! :asd:


(e qui la chiudiamo, se no entriamo in OT!)

Link al commento
Condividi su altri siti

  • 2 mesi dopo...

Crea un account o accedi per lasciare un commento

Devi essere un membro per lasciare un commento

Crea un account

Iscriviti per un nuovo account nella nostra community. È facile!

Registra un nuovo account

Accedi

Sei già registrato? Accedi qui.

Accedi Ora
×
×
  • Crea Nuovo...