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U-Boot


dread

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Ne costruirono ben più di 19. Dalla prima guerra mondiale poi i convogli si portavano poi dietro i dirigibili con le vedette a bordo.

Le prime “portaerei” di scorta erano solo navi mercantili dotate di una catapulta (cam-ships: catapult aircraft merchantman-ship) cioè navi dotate di catapulta “fire and forget”, ovverossia il pilota lanciato o se ne atterrava sulla terra ferma (se poteva) o finiva in mare . Gli aerei in genere rimanevano sui ponti, al massimo coperti da un telo … Tutto l’equipaggio, tranne piloti e meccanici, era costituito da personale civile del servizio mercantile.

Per dare un'idea della violenza dello scontro, la prima CAM ship operativa, la SS (che non sta per Schutz Staffel, ma per "Steam Ship") Michael E., non fece in tempo a lanciare il suo Hurricane che l'U-108 l'aveva già silurata.

In seguito comparvero le MAC: merchant aircraft carrier. Cioè grossi mercantili o petroliere convertiti a vere portaerei di scorta con catapulta e cavi d’arresto e personale militare.

In genere gli aerei a bordo non erano Fairey Swordfish. Lo Swordfish a dispettodella sua formula biplana e del suo aspetto che poteva (erroneamente) farlo sembrare superato, era un ottimo aereo antinave che poteva trasportare e usare un siluro da ottocento chili. La Royal Navy non poteva permettersi di sprecare i suoi equipaggi antinave a bordo di navi di scorta ai convogli, ma li dedicava ad operazioni tecnicamente ben più importanti (vedi la caccia alla Bismarck, o la notte di Taranto ...).

A bordo delle portaerei di scorta e delle navi mercantili riconvertite a trasporto aerei, o a vere portaerei, in genere c'erano invece aerei
raccogliticci, dall'Hurricane, allo Spitfire "navalizzato", al Brewster Buffalo, fino a vecchi biplani degli anni venti-trenta finchè non
arrivarono gli aerei navali americani come il Wildcat.

Il motivo è che per affondare un U-boot non è indispensabile un agguerrito aerosilurante specializzato (come lo Swordfish), ma basta un aereo che scovi visivamente la preda e la segnali per radio ai cacciatorpediniere e alle altre navi di scorta. Se poi quell'aereo è anche in grado di attaccare con le armi di bordo o con le bombe di profondità, danneggiando l'U-boot (impedendogli così di immergersi) è tutto riguadagnato.

Le navi con aerei a bordo, che alla fine andarono a costituire veri e propri gruppi specializzati a sè stanti "hunter-killer" (antisommergibili),
che potevano operare anche indipendentemente dai convogli navali mercantili, si resero indispensabili soprattutto in quella "fetta" di Atlantico
centrale in cui non c'era (e non avrebbe potuto esserci) una copertura aerea con aerei pattugliatori marittimi basati a terra.

I caccia imbarcati su navi anche mercantili infine servivano anche contro i pattugliatori marittimi e i bombardieri tedeschi basati a terra, che gli He-111, i FW-200, gli He-177, ecc ....



Modificato da Vultur
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  • 4 settimane dopo...

Un capitolo poco noto della Battaglia dell'Atlantico è la realizzazione delle "Merchant-aircraft-Carriers" a partire dal difficile anno 1942,in cui-come più sopra ho letto- davvero moltissime navi mercantili furono affondate con apparente facilità e le unità di scorta poco riuscivano a fare,mentrela situazione complessiva della granBretagna diventvasempe più preoccupante. L'idea era piuttosto insolita scondo i dettami dell'ingegneria navale prevalenti all'epoca e consisteva nel modificare mercantili di tipo molto lungo,per quegli anni, petroliere o trasporta-granaglie,aggiungendo loro un ponte di volo ligneo lungo tutta la lunghezza dello scafo-circa 150m- adatto a ar decollare ed atterrare un piccolo numero di velivoli,ma senza hangar od altre strutture.Gli aerei,generalmente biplani Swordfish o seahurricane scelti fra i più logori, sarebbero rimasti all'aperto legati al ponte di volo o sotto tendoni improvvisti.Contemporaneamente le navi avrebbero continuato a trasportare un più che discreto carico viaggiando in convoglio con altrenavi non modiicate.

Nonostante lo scetticismo dell'ammiragliato,che non credeva che 3 o 4 Sworfish avrebbero potuto impensierire gi U-Bootcon la loro tecnologia avanzata,però ottennero comunque un certo successo,quantomeno consentendo avvistamenti precoci dei sommergibili e,di conseguenza, aiutando effettivamente le unità di superficie nell'effettuare azioni difensive. Pare che nel 1943 fossero disponibili 19 di queste navi ibride su 32 previste-quando si temeva che non si sarebbe potuto disporre di vere portaerei di scorta a tempo pieno prima di diversi anni

Modificato da Simone
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Ripeto, furono ben più di 19. Non so da dove venga questo numero 19, ma forse sarà un numero riferito a una classe o serie di navi.

 

I numeri credo possano generare confusione perchè si riferiscono in genere a una serie di navi simili o addirittura gemelle, ma non si riferiscono al totale delle navi di questo tipo.

In questo caso, le MAC e le portaerei di scorta, ulteriore confusione può derivare dal fatto che molte di queste navi in realtà nacquero come navi completamente diverse (mercantili e passeggeri) e, inoltre, potevano derivare dalla conversione a MAC o portaerei di navi di altri paesi amici e non, come per esempio le navi Liberty americane trasormate dagli inglesi in MAC o portaerei vere e proprie.

 

Quindi ripeto il numero di queste navi fu ben superiore a 19.

Per esempio, una delle prime MAC, se non addirittura la prima portaerei di scorta a ponte continuo britannica, cioè una portaerei "piccola" da impiegare nella scorta al traffico mercantile era l'HMS Audacity che altro non era che il transatlantico tedesco Hannover, catturato dagli inglesi.

 

http://en.wikipedia.org/wiki/HMS_Audacity_(D10)

 

Altro esempio, la nave mercantile Empire Maccol fu convertita a MAC, ad essa erano simili altre 18 navi derivate dalla trasformazione di navi da carico e petroliere, tutte battezzate con nomi che iniziavano per Empire. Es: Empire Mac Andrew, Empire Mac Macoma ... Questa classe o serie arriva quindi a 19 navi, ma tale numero si riferisce solo a questa serie.

Modificato da Vultur
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LE MAC SHIPS furono 19:

 

http://en.wikipedia.org/wiki/Merchant_aircraft_carrier

 

le CAM ovvero i mercantili con catapulta furono molti di più

 

http://en.wikipedia.org/wiki/CAM_ship

 

le 'escort carriers' furono decine

http://en.wikipedia.org/wiki/Escort_carriers

 

ed è probabilmente a queste che si riferisce Vultur

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Una caratteristica notevolissima degli U-Boot ,siano essi statiModello IX o VII,era la robustezza strutturale,sorprenente anche per gli alleatileggendo molti resoconti i loro "scafi di pressione" potevano superare con poco danno anche alle esplosioni ravvicinate di numerose cariche di profondità da circa 200 kg,oppure alle bombe di aereo standard che,pure,tanti danni causavano alle case tedesche ed alle navi di superficie. Da quello che si può in alcuni libri sulla Battaglia dell'Atlantico solamente un colpo diretto poteva bucare i loro scafi,ma già a pochi metri di distanza il massimo che gli ordigni causavano erano molti scossoni e la rottura delle lampadeo delle valvole degli impianti elettronici interni ,fatto che poteva tutt'al più costringere all'emersione.

Infatti sembra per affondare un centinaio di battelli siano state usate circa un milione fra bombe d'aereo e cariche di profondità molto costose,un'efficacia di 1/10000

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Esprimo i miei dubbi. Per fortuna sono nato in ritardo per la guerra di Hitler, quindi a bordo di un u-boot non mi ci sono mai trovato, ma una bomba da duecento chili che esplode in acqua (e l'onda di pressione si propaga con velocità e intensità proporzionale alla densità del mezzo in cui viaggia) dovrebbe fare parecchio danno.

In superficie, l'esplosione dovrebbe avere un raggio d'azione superiore, in profondità invece a causa della pressione dell'acqua il raggio d'azione del botto dovrebbe ridursi, ma al contrario la potenza dell'onda d'urto dovrebbe aumentare.

Gli scafi dei sottomarini in genere erano doppi: uno interno cilindrico resistente, uno esterno conformato a nave per dare le caratteristiche marine. Lo scafo esterno e le casse d'aria tra i due scafi forse smorzavano l'esplosione.

Inoltre più si è profondi, più è difficile fermare l'acqua che entra da una falla per cui un sommergibile con un grosso buco nello scafo in profondità DEVE emergere (ossia arrendersi a meno che non sono tutti pazzi).

L'alto numero di bombe usate potrebbe essere spiegato anche con il fatto che i mezzi di localizzazione degli u-boot allora erano relativamente primitivi e si cercava di compensare la scarsa precisione con un aumento del numero di colpi sparati per coprire un'area di mare più grande.

Inoltre le scorte ai convogli e i gruppi antisom ormai avevano il dente così avvelenato che, al primo sentore di u-boot in zona, crivellavano gli abissi di bombe di profondità. Due sommergibilisti tedeschi su tre ancora devono fare ritorno a casa.

In ogni caso mi pare certo che per fare i sommergibilisti bisogna avere diciamo doti e gusti particolari.

Modificato da Vultur
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ma è assolutamente possibile che i numeri siano nell'ordine di grandezza indicato. Bisogna pensare che l'attacco a sub da parte di navi di superficie consisteva, sostanzialmente, nel passare sopra al sommergibile facendo cadere, ai lati e a poppa della nave, 'pacchetti' di bombe di profondità per cercare di saturare il più possibile il volume del mare ove si trovava il bersaglio. Si trattava quindi di lanciare svariate decine di BTG per unità, nella speranza di colpire qualcosa.

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